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Dov'eri, Adamo?
Un libro visionario, innovativo, stratificato e ricco di rimandi, che travolge e spiazza il lettore con il suo vortice emotivo, creato dal sovrapporsi delle vicende, qui superbamente reso dalla nuova traduzione di Anna Ruchat. Un'opera che sorprende per il coraggio con cui, a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale, indaga senza pudori le responsabilità della Germania e di ogni singolo uomo, soldato o civile, nella follia, nell'orrore e nella crudeltà della guerra e dello sterminio.Già autore di testi narrativi che ne rivelano precocemente il talento, tra tutti Il treno era in orario (1949) e Viandante se giungi a Spa... (1950), nel 1951 Heinrich Böll pubblica il suo primo romanzo, Dov'eri, Adamo?. Con un linguaggio volutamente scarno, quasi biblico, in nove capitoli che sono altrettanti ""quadri"""", l'autore riferisce le esperienze del tenente della Wehrmacht Feinhals nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale. Böll mette in scena – con un crudo realismo, che molto deve all'arte espressionista – il progressivo abbrutimento di questo ingenuo architetto tedesco e l'infrangersi del suo sogno di catarsi attraverso l'amore per Ilona, che morirà in un campo di sterminio. Dai sanguinosi combattimenti sul fronte orientale al genocidio del popolo ebraico, fino ai bombardamenti sulle città tedesche, rivive in presa diretta la grande tragedia del disfacimento del Terzo Reich; i diversi episodi, tutti collegati dalla figura di Feinhals (l'Adamo del titolo, l'uomo per antonomasia), sono raccontati dal punto di vista dei personaggi che incrociano, direttamente o indirettamente, la sua strada: superiori, commilitoni, la padrona di un'osteria, Ilona stessa. Il risultato è un libro visionario, innovativo, stratificato e ricco di rimandi, che travolge e spiazza il lettore con il suo vortice emotivo, creato dal sovrapporsi delle vicende, qui superbamente reso dalla nuova traduzione di Anna Ruchat. Un'opera che sorprende – come sottolinea Alberto Cavaglion – per il coraggio con cui, a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale, indaga senza pudori le responsabilità della Germania e di ogni singolo uomo, soldato o civile, nella follia, nell'orrore e nella crudeltà della guerra e dello sterminio."" -
Cadrò, sognando di volare
Hai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi... Be', se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando – siamo nel 1998 – per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l'hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d'Italia, e trovano in Marco Pantani l'incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e nel controllo della corsa. Pantani invece non fa tanti calcoli, lui dà retta all'istinto e compie sforzi immani che gli permettono di spostare il confine, «il terribile confine tra il possibile e l'impossibile, tra quel che vorremmo fare e quel che si può». Grazie a questa meravigliosa follia, Fabio e Don Basagni troveranno in sé un'audacia sepolta, e metteranno in discussione l'esistenza solida e affidabile che ormai erano abituati a sopportare. -
Alla fonte delle parole. 99 etimologie che ci parlano di noi
Andrea Marcolongo ha scelto le sue personali 99 parole. E di ognuna di esse, con eleganza e leggerezza e al tempo stesso infinita cura, ricostruisce il viaggio. Ma come ci si prende cura delle parole? Innanzitutto riappropriandoci della storia, seguendo il viaggio che un termine ha percorso per arrivare fino a noi. Tutt'altro che sterile e fine a se stessa è dunque l'arte di ricostruire le etimologie. È lente per mettere a fuoco chi siamo stati, chi siamo. E chi vogliamo essere. -
Tutto il bene che mi voglio. Breve corso di amor proprio
In questo manuale Terenzio Traisci, attraverso le storie di cinque personaggi, prende in esame gli ostacoli che ci impediscono di volerci bene, le credenze limitanti e le paure che spesso ci fanno dimenticare dell'amor proprio o ce lo fanno scambiare per egoismo. Ci spiega come mettere in atto alcuni piccoli cambiamenti che indirizzeranno i nostri pensieri e comportamenti in modo utile e produttivo per essere ancora più efficaci e felici al lavoro e nella vita privata.rnMolto spesso ci sentiamo frustrati, afflitti o arrabbiati perché non riceviamo quello che ci aspettiamo dai rapporti lavorativi e sentimentali. Purtroppo, però, ciò che otteniamo dall'esterno non dipende interamente da noi. Perché dunque non cominciamo a dedicarci ogni giorno delle piccole attenzioni e a prenderci cura di noi? In questo manuale Terenzio Traisci, psicologo e ideatore dell'""ingegneria del buon umore"""", attraverso le storie di cinque personaggi molto diversi fra loro, prende in esame gli ostacoli che ci impediscono di volerci bene, le credenze limitanti e le paure che spesso ci fanno dimenticare dell'amor proprio o ce lo fanno scambiare per egoismo. Attraverso l'analisi dei meccanismi di funzionamento del cervello e delle abitudini, Terenzio ci spiega come mettere in atto alcuni piccoli cambiamenti che, a partire dalle 4 A (ambiente, allenamento, alimentazione, atteggiamento), indirizzeranno i nostri pensieri e comportamenti in modo utile e produttivo per essere ancora più efficaci e felici al lavoro e nella vita privata. Infine, il libro propone un programma in 10 step, con esercizi pratici e guidati, che ci aiuterà a riconquistare noi stessi, insegnandoci ogni giorno a coltivare il nostro amor proprio per dare al mondo la migliore versione di noi."" -
I frantumi dell'America. Storie da trent'anni di declino americano
Racconto corale fatto di voci arrabbiate, disilluse, a tratti poetiche e commoventi, determinate e realistiche, I frantumi dell'America è un libro coraggioso e inquietante, che cerca di rimettere insieme quello che resta del «sogno americano».È difficile stabilire quando abbia avuto inizio il declino dell'America. Quando la più forte economia del mondo abbia mostrato i primi segni di cedimento. Quando le istituzioni che tenevano unito un paese abbiano cominciato a sgretolarsi. Sono le ferite aperte dell'America quelle che George Packer ci invita a guardare in questo viaggio nella storia recente degli Stati Uniti. Un viaggio che dalle stanze del potere politico a Washington arriva al cuore del potere finanziario di Wall Street, passando attraverso la rivoluzione hi-tech della Silicon Valley e i desolati paesaggi urbani della Rust Belt colpiti dalla deindustrializzazione. Un viaggio tra comunità disgregate, città in rovina, stabilimenti smantellati o delocalizzati, lavoratori con sempre meno diritti e tutele e un ceto medio che la crisi economica ha fatto scivolare inesorabilmente verso la povertà. Packer racconta storie di gente comune, uomini e donne che provano a dare un senso alla propria esistenza mentre tutto intorno a loro sembra andare a rotoli. E queste storie si intrecciano a brevi ritratti dei grandi personaggi della società, della politica e della cultura americane, da Colin Powell a Newt Gingrich, da Raymond Carver a Jay-Z, icone del successo e del fallimento di un intero sistema. Racconto corale fatto di voci arrabbiate, disilluse, a tratti poetiche e commoventi, determinate e realistiche, I frantumi dell'America è un libro coraggioso e inquietante, che cerca di rimettere insieme quello che resta del «sogno americano». -
Per te
Due esistenze lontane, diverse e apparentemente inconciliabili vengono fatte incrociare dal destino. Un incontro che cambia i cuori di entrambi.rnDenny è il più grande rapper italiano, bello e maledetto, genio e sregolatezza. Denny ha successo, soldi, donne, case e feste, eppure la sua esistenza è vuota, un guscio senza vita. Zoe è una giovane ragazza non vedente che vive in compagnia delle parole delle sue poesie. Eppure, nonostante le parole, la sua vita è spenta come quella di Denny. Due esistenze lontane, diverse e apparentemente inconciliabili vengono fatte incrociare dal destino. Un incontro non voluto, forzato da elementi esterni, cambia i cuori di entrambi. La purezza delle poesie di Zoe piano piano fa vacillare la disillusione di Denny. Al tempo stesso, la spavalda esuberanza di Denny mina a poco a poco le mura che la ragazza ha eretto intorno a sé per proteggersi dal mondo. Come per magia le loro giornate vuote si riempiono di emozioni profonde, ricordi dolorosi e desideri nascosti. D'amore. Quella che era nata come una condanna diventa l'occasione, sia per Denny sia per Zoe, per essere chi sono veramente, per capire il vero valore delle cose, per ritrovare se stessi e anche l'amore. -
La notte della sinistra. Da dove ripartire. Nuova ediz.
Nuova edizione aggiornata: dalla vittoria di Biden al governo Daghi, dalla pandemia al Recovery Fund. Attingendo alla sua formazione giovanile nel Pci di Enrico Berlinguer, poi alle sue esperienze successive di reporter globale a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e ora New York, Federico Rampini prende di mira alcuni dogmi politically correct, anche alla luce degli eventi che hanno segnato il tremendo biennio 2020-2021. Perché nonostante il suo ritorno al governo, sulle due sponde dell’Atlantico, la sinistra non ha risolto la sua storica crisi d’identità. Eppure può ripartire. Deve farlo. E questo è il momento giusto. -
Fragile. La mia storia
"Fragile"""" è il libro che risponde a tutte le curiosità degli appassionati di sport, e delle sfumature umane che colorano le imprese sportive. In queste pagine, scritte con il piglio da centravanti infallibile, Van Basten ripercorre la propria vita e la carriera, prima, dopo e durante il grande buio che si è impossessato del suo corpo salendo implacabile dalle caviglie, fino alla battaglia esistenziale per recuperare una normalità dopo essere stato eccezionale." -
La luce è là
La famiglia Ahrens è protagonista di una stagione magnifica nella storia di Palermo: la ""Palermo felicissima"""" del primo Novecento. Albert, il patriarca arrivato nel 1875 dalla Germania, diventa un entusiasta imprenditore di successo e sposa Johanna Benjamin, che sarà la madre dei suoi otto figli. Fra campagna e città fa costruire una superba villa sulla cui facciata spicca la scritta """"Lik dör"""" (""""La luce è là""""), e sono anni di prosperità, di successo, di unità. Seguono in sequenza eventi che intaccano la serenità della famiglia: il terremoto di Messina, la Prima guerra mondiale, la morte dei due figli maschi, e infine le leggi razziali che restituiscono gli Ahrens alla loro identità ebraica. Lo sfacelo economico conduce a un declino che non impedisce a Marta, Vera, Berta e Margherita di portare innanzi la """"luce"""" dei valori che hanno sempre ispirato la famiglia: coraggio, dignità, rigore, speranza. La fusione fra storie individuali e Storia movimenta il quadro di una saga che lascia al centro almeno tre figure femminili memorabili: Johanna, intrepida e saggia costruttrice di fortune accanto al marito; Marta, afflitta da una severa sordità che non le impedisce di """"sentire"""" dove va il mondo e di governare gli affari; Vera, ispirata dalla determinazione che era stata del padre."" -
Il ciclo del principe Corum
Il principe Corum appartiene alla razza aliena dei Vadhag, esseri longevi privi di emozioni, dediti allo studio e alla contemplazione. I Vadhag stanno per essere sopraffatti dai Madben, gli Uomini, che invece vivono schiavi delle passioni, e Corum vaga per il regno in cerca dei familiari superstiti e di una moglie con cui perpetuare la stirpe. Ma quando di accorge di essere l'ultimo Vadhag, le passioni a lungo sopite esplodono e un solo sentimento lo tiene in vita: il desiderio di vendetta. -
E questa casa diede alle fiamme
Amore e morte, colpa e redenzione, sesso e amore: E questa casa diede alle fiamme (1960) è un romanzo implacabile nel quale l'eterna lotta tra Bene e Male assume nuovi contorni. Sono gli anni dell'immediato Dopoguerra. Un avvocato della Virginia, Peter Leverett – «bianco, protestante, anglosassone, un benpensante, un conformista» si definisce lui stesso –, è in vacanza a Sambuco, piccolo borgo nell'entroterra amalfitano. Lo ha invitato un vecchio amico, l'affascinante playboy Mason Flagg. A Sambuco Peter conosce anche Cass Kinsolving, un artista tormentato e passionale, a tratti persino brutale. L'indomani del loro incontro, però, dopo una notte di incubi, violenza, follia, Mason viene ritrovato morto. Un evento che segnerà a lungo la vita di Peter e Cass. -
Biondo era e bello. Nuova ediz.
«Tobino ha voluto riferire l'esperienza di un amore che non è stato solamente letterario. Ha lasciato passare sulla pagina, con una schiettezza estrema, ciò che di Dante lo ha più riguardato, toccato e messo in discussione. Il ritratto che ne è uscito è fedele e inedito allo stesso tempo perché restituisce Dante e Tobino insieme. Proprio come la poesia, che riporta indissolubilmente legate verità e immagine.» (Marco Balzano) -
Poeti italiani del Novecento
Un imprescindibile punto di riferimento che conferma l'imperitura centralità dell'espressione lirica nella letteratura italiana.Dalle prime voci poetiche del Novecento di Govoni, Palazzeschi e Gozzano fino alle esperienze degli anni Settanta, passando per i grandi maestri Ungaretti, Montale, Saba, Quasimodo, Pavese, questa antologia propone un'ampia selezione dei testi di cinquantuno poeti italiani tra i più noti e apprezzati. Personalità assai eterogenee che disegnano, tra versi giocosi, riflessioni dolenti, sperimentalismi estremi e ritorni alla tradizione del dialetto, un panorama ricco e variegato, in gran parte ancora da scoprire. Privilegiando le individualità dei singoli autori rispetto alle tendenze generali, alle scuole e ai movimenti, e puntando l'attenzione più sui momenti atipici che sul canone cristallizzato, Pier Vincenzo Mengaldo indaga con l'acume e la sensibilità finissimi del filologo e del critico questo universo poetico. Il risultato è un'antologia ormai classica, un imprescindibile punto di riferimento che conferma l'imperitura centralità dell'espressione lirica nella letteratura italiana. -
Il fiore-Detto d'amore. Nuova ediz.
Il Fiore e il Detto d'Amore segnano il debutto letterario del giovane Dante Alighieri e provano il talento singolare di un autore capace, da un lato, di rivaleggiare con un recente ""classico"""" francese, il Roman de la Rose, del quale offre un libero adattamento secondo due chiavi stilistiche diverse (comico-parodistica nel Fiore, verbalmente preziosa nel Detto); e, dall'altro, di omaggiare e insieme superare i maestri riconosciuti della sua generazione, Brunetto Latini, Guittone d'Arezzo e Guido Guinizzelli. Il Fiore, in particolare, racconta il tentativo dell'Amante/narratore di """"cogliere il fiore"""" della donna amata; con la sua salda architettura compositiva e la grande varietà espressiva, costituisce un precedente necessario per la monumentale costruzione della Commedia, un vero e proprio """"ritratto dell'artista da giovane""""."" -
La Divina Commedia di Dante Alighieri. Guida visuale al poema dantesco. Ediz. illustrata
Pubblicate grazie al lavoro di decine di artigiani tra il 1861 e il 1868, le incisioni di Gustave Doré per la Divina Commedia riscossero da subito un grande, meritato successo, tanto da imprimere i regni d'oltretomba nell'immaginario di più generazioni. Forse solo Michelangelo, nelle sue illustrazioni perdute per la Commedia, aveva saputo rendere con energia paragonabile la plasticità tormentata dei corpi dei dannati, solo Botticelli la grazia e la leggerezza angelica dei beati. Impareggiabile resta la capacità di Doré di creare paesaggi inediti, dai mostruosi antri infernali mai toccati dal sole alla luminosità rarefatta dell'Empireo. Questo volume riproduce in forma integrale le centotrentacinque tavole, legandole con didascalie narrative che consentono di ripercorrere il viaggio dantesco ""leggendo"""" le immagini: un omaggio al genio di Doré e insieme un invito a esplorare la """"selva"""" dell'opera dantesca."" -
Monarchia. Testo latino a fronte
L'Impero è necessario al buon governo del mondo? È esclusivo appannaggio di Roma? Infine: la sua autorità deriva da Dio o dal papa? È Dante stesso a porre le questioni dottrinali che intende affrontare nel suo trattato. Forme e lingua – il latino – sono quelle tradizionali della trattatistica del suo tempo; rivoluzionarie invece le tesi sostenute, quelle intemptate veritates che fanno della Monarchia l'espressione dell'eterna tensione tra due poli, lo spirituale e il temporale, e l'innovativa, originalissima rielaborazione di un ampio retaggio d'idee e di dottrine. Il testo dantesco è qui presentato con il ricco e imprescindibile commento di Diego Quaglioni, noto studioso di diritto medievale. -
Il colosso di New York
In una serie di folgoranti ""piani sequenza"""" su altrettanti punti topici di New York (da Times Square al ponte di Brooklyn, dalla metropolitana all'aeroporto JFK), caustici ed eloquenti, Colson Whitehead ci offre una visione nel profondo della Grande Mela, ne ricrea l'esuberanza, il caos, la promessa e il dolore.Un panorama interiore costruito su un alternarsi jazzistico di voci, che è il modo in cui tutti, residenti e ultimi arrivati, sperimentano questa città. E così Il colosso di New York si trasforma sotto i nostri occhi in un canto d'amore, una vivace, intelligente, intensa """"ballata"""" dedicata alla città più """"disponibile"""" che si conosca, un poema in prosa dal ritmo spezzato e accattivante. Perché c'è un poeta dentro queste pagine, capace di posare sulle cose uno sguardo profondo, di penetrare nelle fessure di una realtà sfaccettata e di tradurre il tutto in parole. Alla fine, è il nostro occhio, il nostro modo di guardare a uscirne trasformato."" -
Apex nasconde il dolore
Una satira brillante e tagliente sulla desolazione della nostra cultura, in cui memoria e storia sono diventate strumenti in balia dei capricci del marketing.Alle prese con il problema di trovare un nuovo nome per la loro cittadina, gli abitanti di Winthrop si sono rivolti a un consulente di terminologia: il fortunato creatore di ""Apex nasconde il dolore"""", il cerotto multiculturale – """"Color carne indipendentemente dalla tonalità della tua pelle"""". Ma quei bei tempi di gloria appartengono ormai al passato: il protagonista ha abbandonato il suo lavoro a causa di un misterioso incidente. Una volta giunto nella cittadina si incontra con le tre persone che cercheranno di influenzare la sua scelta: Lucky Aberdeen, il miliardario pioniere del software, l'ex ragazzino di provincia che si è fatto da solo; Albie Winthrop, rampollo dell'aristocrazia locale in declino, e Regina Goode, discendente dai coloni neri che hanno fondato la cittadina e attuale sindaco."" -
Bruce Springsteen. Come un killer sotto il sole. Testi scelti (1972-2017). Testo inglese a fronte
In Come un killer sotto il sole Colombati ha raccolto e tradotto cento tra le canzoni più significative di Springsteen, disponendole secondo un ordine non cronologico ma tematico, in un montaggio che ci permette di godere di un vero e proprio romanzo.La giovinezza nel New Jersey e la fuga verso una Terra Promessa all'inseguimento di quell'American Dream destinato a scontrarsi con la realtà e a infrangersi; la crisi economica, quella nuova Grande Depressione che ha attraversato la fine del secolo scorso e dura tutt'oggi; e, ancora, la maturità e la riflessione sul successo: leggendo i testi – in originale e in traduzione – uno dopo l'altro, davanti ai nostri occhi si svolge una narrazione di ampio respiro, un'epopea in cui lo spunto autobiografico si fa sempre universale. Con il rigore e il metodo che si riservano alla miglior critica letteraria, Colombati analizza e commenta ciascuna canzone, ricostruendone le circostanze di composizione e i continui rimandi alla cultura americana, dimostrando come la forza narrativa e la potenza espressiva delle sue canzoni collochino il Boss a pieno titolo nella tradizione del suo paese, lungo quella linea sottile che unisce Walt Whitman a John Steinbeck, Flannery O'Connor a Raymond Carver. -
Sacri guerrieri. La straordinaria storia delle crociate
Cristianesimo contro islam. Sangue e polvere. Arsura abbacinante, sfregare aspro di metallo su metallo: sono queste le immagini che il termine «crociate» richiama. Ma una simile visione non esaurisce la verità storica. Il presente libro esplora il conflitto di fede e cultura alla base delle crociate, mettendone al contempo in luce i molteplici, a volte contraddittori, aspetti. Grazie alla testimonianza di fonti coeve scritte – cronache, canzoni, sermoni, resoconti finanziari, trattati eccetera –, ma anche iconografiche e archeologiche, Jonathan Phillips rievoca personaggi ed eventi noti e meno noti, dall'epico scontro tra Riccardo Cuor di Leone e il Saladino alla crociata dei Bambini, dalla regina Melisenda allo scomunicato imperatore Federico II che conquistò Gerusalemme senza colpo ferire. Indaga le motivazioni che muovevano, da una parte e dall'altra, la guerra santa, il legame con il codice cavalleresco e la perdurante, sorprendente eredità lasciata dalle crociate al mondo occidentale.