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Traduzioni trapianti imitazioni
Nel vastissimo orizzonte culturale di Andrea Zanzotto, entrano grandi figure di epoche e letterature diverse, rispetto alle quali, fin dalla giovinezza, il nostro autore si impegna in un confronto attivo, in un lavoro di traduzione che preferisce definire ""imitazione"""". Si tratta, per usare un'altra sua efficace espressione, di """"fantasie di avvicinamento"""", di cui questo volume ci offre un nuovo e imprescindibile percorso, che parte dai primi abbozzi, condotti su testi di Hölderlin, Rimbaud e García Lorca, e include anche una ventina di versioni del tutto inedite, predisposte per un quaderno di traduzioni che non si realizzò. Come scrive Giuseppe Sandrini, Zanzotto aveva coltivato, «in anni cruciali per la sua produzione, la traduzione poetica in forma di impegno critico e divulgativo», e lo dimostra, per esempio, il suo partecipe approccio all'opera di Éluard. Seguirono poi, nella sua geniale versatilità, in sintonia con autori che ne avevano coinvolto la passione e l'attenzione, traduzioni da Michaux, anche nel segno di una netta predilezione per la letteratura francese, dimostrata dai numerosi autori prescelti, da Ronsard fino a Frénaud. Questo libro si articola peraltro in vari capitoli o rubriche, secondo le diverse lingue e letterature di appartenenza, e perciò, oltre che dal francese, presenta versioni dal tedesco, dallo spagnolo, dall'inglese, dal romeno e, in appendice, dal portoghese; ma anche dal latino o dal friulano. Un cammino che produce """"imitazioni"""" inedite dall'amato Virgilio, da Pessoa, da Pasolini, addentrandosi nientemeno che nell'inno Eleusis di Hegel. Ci troviamo di fronte alla solidissima conferma dell'inesausta attitudine a un'esplorazione ininterrotta di Zanzotto nei più diversi campi in cui la parola poetica può manifestarsi. Beninteso, per essere mirabilmente ricreata dalla sensibilità e dalla magistrale abilità di artefice di un autore capace di assumerne valori e spunti essenziali nel corpo della propria opera."" -
Un vuoto d'aria
Poeta appartato e ribelle per vocazione, Carlo Bordini è stato comunque per molti, fino alle generazioni più giovani, un autore di culto, una figura autonoma di riferimento. Composto negli ultimi anni di vita, Un vuoto d'aria, che esce postumo a cura di Francesca Santucci, conserva i tratti più rilevanti della sua fisionomia poetica, in primo luogo l'intensità materica e una potente energia espressiva. L'alternarsi di versi e prosa poetica genera una forte efficacia comunicativa, pur con volute sconnessioni interne, che va ben oltre i termini di una letterarietà di tradizione e di maniera, del tutto estranea al senso della ricerca di Bordini. Una ricerca sempre volta, per citare un suo intervento, a quella che definiva iperverità, nella convinzione che «l'arte, ogni forma d'arte, giunge, quando funziona, a una verità più profonda di quella che una persona conosce o crede di conoscere nella sua vita». Ci troviamo di fronte a un autore che varia le scelte tematiche e formali, e che reinterpreta la stessa poesia d'amore o autobiografica secondo termini del tutto personali. Un autore ben attento all'esempio di Pasolini, capace di ironia e di aperture trasgressive e coinvolto come pochi altri nella stagione dell'impegno, attraversata prima con adesione ideologica e poi con distacco. Ma nella cui poesia troviamo anche legami con grandi esempi storici, come quelli di Apollinaire e Gozzano. Bordini è stato un poeta per il quale risulta decisivo il rapporto tra scrittura e psicoanalisi, poiché nei suoi versi «la psicoanalisi è ovunque», come scrive Guido Mazzoni nel saggio introduttivo, «non è solo un contenuto: è una forma, è una macchina semiotica». E questo nell'ininterrotta indagine sul vissuto che ha alimentato i suoi testi, ai quali possiamo oggi tornare con il pieno interesse dovuto a una riscoperta ormai necessaria. -
Elegie. Vol. 1: Libri I-II.
Cynthia prima suis miserum me cepit ocellis, / contactum nullis ante Cupidinibus: «Cinzia per prima con i suoi begli occhi mi ha catturato, / infelice: nessun Cupido mi aveva ancora trafitto». Iniziano così le Elegie di Properzio, ed è subito chiaro che in questa raccolta di poesie raffinate è la donna a conquistare: le basta, per questo, uno sguardo. Il poeta, soggetto dello scrivere, diviene oggetto dell'Amore. «Allora» continua l'incipit della prima elegia, «Amore ha piegato il mio sguardo sempre superbo, / mi ha posto i piedi sul capo e ha premuto, / finché mi ha insegnato, crudele, a detestare le caste fanciulle / e a condurre una vita del tutto priva di senso.» Una realtà «dai valori sovvertiti» nella Roma di un Augusto dedito alla restaurazione di quelli antichi: «non solo perché è la donna a dominare sull'uomo, ma anche perché vivere la vita d'amore significa rinnegare l'impegno nella vita civile e politica che contraddistingue il ciuis Romanus». Non narrano una «storia» d'amore in quanto tale, le Elegie, né dipingono un «coerente ritratto» di donna. Certo, Cinzia è dura e indifferente, «implacabile nel costringere lo spasimante a un duro seruitium», amante esagerata di trucchi e belletti, volubile e incostante, «insensibile nei confronti del poeta persino nei momenti di suo grave pericolo», pronta ad abbandonarlo per un nuovo, magari ricco, corteggiatore. Cinzia è in realtà un personaggio letterario, che vive all'interno di una tradizione: «irreprensibile matrona», ma anche meretrice sfrenata, e infine docta puella che legge e giudica, «da imparziale critica letteraria», la poesia di Properzio, ed è capace di scrivere versi suoi «che rivaleggiano con quelli di Corinna». Cinzia è un tipo che il poeta trasforma in mito cangiante. La presenza di Cinzia è ancora assai insistente nel libro II, la fine del quale anticipa la clamorosa rottura con lei. Poi, quella presenza impallidirà nel libro III, nel quale Properzio intraprende una via nuova, riconoscendo il magistero di Virgilio e muovendo poi nel successivo verso la poesia eziologica, celebrativa dei primordi di Roma a esaltazione delle glorie augustee del presente. Le Elegie ampliano così il loro registro, fondando un genere nuovo e una nuova poetica. -
DNA. Un codice per scrivere la vita e decifrare il cancro
Nato dallo spettacolo DNA – un progetto di AIRC e del collettivo musicale Deproducers, a cui Telmo Pievani collabora come frontman e consulente per i contenuti scientifici –, questo libro ripercorre le tappe fondamentali dell'evoluzione della nostra specie, raccontando la storia di una scoperta straordinaria, quella del DNA: ne descrive le caratteristiche, le leggi che lo governano, il funzionamento, mostra i passi compiuti dalla scienza per svelarne i segreti e i nuovi campi di applicazione, anche nella lotta al cancro. Ma soprattutto ci ricorda l'importanza della ricerca scientifica, della ricerca pura e disinteressata, guidata dalla curiosità e dall'amore incondizionato per la conoscenza. L'unico antidoto contro il dogmatismo e l'integralismo delle ideologie e dei preconcetti. -
Dune: il duca di Caladan
Leto Atreides, duca di Caladan, padre del Muad'Dib. Tutti conoscono le vicende che hanno portato alla sua caduta e all'ascesa di suo figlio Paul. Ma chi erano il tranquillo governatore di Caladan e la sua concubina lady Jessica? E come ha fatto il duca di un piccolo pianeta marginale a conquistare il favore imperiale, suscitare l'ira di Casa Harkonnen e porsi in rotta di collisione con il proprio destino? Questa è la sua storia. Leto serve il Trono del Leone d'Oro con pazienza e lealtà. Mentre gli altri sono occupati con intrighi e macchinazioni, il duca di Caladan agisce. Ma i suoi potenti nemici iniziano a pensare che stia andando oltre il suo ruolo, e che Casa Atreides si stia elevando troppo. Circondato da avversari invisibili, Leto si trova davanti un'ardua decisione: il dovere e l'onore valgono il sacrificio della vita, della famiglia, dell'amore?rn -
Quando hai perso le ali?
Quando hai perso le ali? ci racconta dunque di Dei e di uomini coinvolti in vicende atroci – celeberrime nell'antichità –, storie di genitori che tradiscono i figli e di figli che lottano per non morire, o per rinascere, o che, semplicemente, si arrendono per sconforto o per amore. Un racconto che indica a tutti la strada per andare alla riscoperta del nostro Bambino interiore.I miti sono sorprendenti archivi di psicologia: basti pensare a Edipo, o all'""interpretazione dei sogni"""". E il segreto per entrare in quegli archivi consiste nel narrarli. È ciò che fa Igor Sibaldi in questo libro: nelle storie sacre greche ed ebraiche (da Tantalo fino a Cristo) qui raccontate si rivela infatti una struttura fondamentale della personalità, il rapporto tra l'Io e il Bambino interiore. Senza rendercene conto, però, nel corso degli anni diventiamo adulti rischiando di soffocare la nostra parte geniale e infantile, e tutti i desideri più profondi che animano la nostra esistenza. La loro perdita distrugge ogni senso di originalità e di libertà, e atrofizza quella forza di desiderare e di crescere di cui il Bambino è simbolo. Per portarlo a rinascere è necessario riaffrontare i nostri traumi: il mito ci consente di farlo in modo indiretto riuscendo a dominarli e superarli. Quando hai perso le ali? ci racconta dunque di Dei e di uomini coinvolti in vicende atroci – celeberrime nell'antichità –, storie di genitori che tradiscono i figli e di figli che lottano per non morire, o per rinascere, o che, semplicemente, si arrendono per sconforto o per amore. Sibaldi svela quali furono i sentimenti e le riflessioni di Zeus sul crimine di Tantalo. Racconta perché Minosse costruì il Labirinto, e che cosa provava, lì rinchiuso, suo figlio, il Minotauro, ingiustamente ritenuto crudele e mostruoso. Soprattutto delinea la """"terapia"""" della sindrome del figlicidio nel mito di Demetra, che si ribella all'Olimpo per ritrovare la sua Bambina rapita. Un racconto che indica a tutti la strada per andare alla riscoperta del nostro Bambino interiore."" -
Undici anelli
Nel corso della sua leggendaria carriera, Phil Jackson ha vinto più campionati di qualsiasi allenatore. Ma soprattutto ""il maestro Zen"""" ha ispirato, ha guidato i suoi giocatori, risvegliando e sfidando la loro parte migliore, non il loro ego, la paura o l'avidità. Nella sua ricerca per reinventare se stesso, tra psicologia umanistica, filosofia dei nativi americani e meditazione, Jackson ha sviluppato un nuovo approccio alla leadership basata sulla libertà, l'autenticità, e il lavoro di squadra altruista che ha trasformato il mondo ipercompetitivo degli sport professionistici."" -
Ricucire l'anima. Un percorso di autoterapia in sette storie
Dopo anni di pratica clinica e di ricerche nell'ambito della psicologia e delle neuroscienze, Erica Poli inaugura una nuova forma creativa di cura dell'anima, dove medicina narrativa, arte, filosofia, scienza e mistica si intrecciano. Un percorso di autoterapia in sette storie per modificare la relazione emotiva con il nostro passato e ricomporre i tasselli dell'anima. «Il cuore di questo libro sono sette racconti che hanno l'intento di ispirare una trasformazione in chi legge attraverso la via dell'immaginario, dei simboli e dell'emozione. Sette racconti perché sette sono le tappe evolutive che paiono irrinunciabili per l'essere umano, sette appuntamenti con altrettanti snodi della vita, altrettanti passaggi di coscienza, altrettanti bisogni fondamentali.» Seguendo l'esempio dei personaggi dei sette racconti, impareremo a esplorare e vivere la nostra storia interiore, a raccontarla sino a trasformarla per riparare i punti del copione in cui la narrazione pare interrotta e ricucire gli strappi che lacerano la nostra anima. -
Streghe! Malie e misfatti (ovvero abomini e sortilegi) delle figlie della notte
Una antologia che raccoglie alcune delle più classiche, inquietanti e divertenti storie di streghe risalenti in massima parte alla mitica età dei pulp novecenteschi: romanzi e racconti di grandi autori del weird fantasy americano ambientati sullo sfondo di un mondo che, pur non prestando più fede ai voli notturni o alle danze dei sabba, si lascia tuttora facilmente irretire da risorgenti superstizioni. Il volume è corredato da una serie di riproduzioni di stampe popolari risalenti alle epoche più tenebrose della caccia alle streghe. -
Storia della Repubblica di Venezia. La Serenissima dalle origini alla caduta
Riccardo Calimani ripercorre con lucida passione la straordinaria parabola storico-politica della sua città, Venezia, dai primi insediamenti in epoca preromana fino alla lenta ma inesorabile decadenza, culminata nella capitolazione del 1797, sotto l'impeto inarrestabile delle armate di Napoleone Bonaparte e delle correnti profonde della modernità.Alle radici dello splendore e del primato raggiunti e a lungo detenuti dalla Serenissima Repubblica di Venezia c'è la singolarità di una città che ha «per pavimento il mare, per tetto il cielo e per pareti le correnti acquee» e che per secoli sarà il trait d'union fra Oriente e Occidente, il crocevia dei traffici commerciali nel Mediterraneo e la regina incontrastata dell'Adriatico e delle coste dell'Egeo fino a Costantinopoli. Molto di questo successo si deve anche all'eccezionalità del suo ordinamento politico – una rara fusione di monarchia, aristocrazia e democrazia – e del suo ruolo culturale, che ne ha fatto un irresistibile polo d'attrazione per architetti, pittori, letterati e compositori, oltre che, a partire dal Cinquecento, la capitale mondiale del libro. Riccardo Calimani ripercorre con lucida passione la straordinaria parabola storico-politica della sua città, dai primi insediamenti in epoca preromana fino alla lenta ma inesorabile decadenza, culminata nella capitolazione del 1797, sotto l'impeto inarrestabile delle armate di Napoleone Bonaparte e delle correnti profonde della modernità: la storia gloriosa, suggestiva, ricca di eventi, personaggi e aneddoti, delle origini e del periodo d'oro di un luogo che, oggi come ieri, continua ad ammaliare il mondo con il fascino incomparabile della sua unicità. -
Il regno di cenere
L'esplosivo capitolo finale della saga: Aelin in lotta per salvare se stessa e la possibilità di un mondo migliore.Aelin Galathynius ha giurato di salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo. Rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, ha dovuto fare ricorso a tutta la sua forza per sopportare mesi di torture. Sa che cedere significherebbe la condanna di tutti quelli che ama, ma giorno dopo giorno anche la sua determinazione inizia a incrinarsi. Nel frattempo i suoi amici e alleati affrontano sorti differenti: alcuni legami si faranno ancora più stretti e altri si romperanno per sempre. E quando i fili dei destini torneranno a intrecciarsi, tutti dovranno combattere per dare all'Erilea una possibilità di salvezza. -
Storia marittima del mondo. Quattro millenni di scoperte, uomini e rotte
Seguendo mercanti, esploratori, marinai, conquistatori, avventurieri, pirati, cartografi e studiosi in cerca di spezie, oro, avorio e schiavi, terre da colonizzare e conoscenza, Abulafia ha dato vita a un'opera di storia universale concepita da una prospettiva radicalmente originale (non dalla terraferma e dai suoi confini, ma dalle onde del mare sconfinato) e, insieme, a un vivido racconto dell'incessante lotta dell'uomo con la vastità degli oceani, condotta con scopi a volte nobili e a volte esecrabili, ma sempre per viaggiare, commerciare, conoscere e, in fondo, per sopravvivere.Per buona parte della nostra storia, mari e oceani hanno costituito le vie principali dello scambio e della comunicazione a grande distanza fra i popoli, i canali primari non solo per l'esplorazione, la conquista e il commercio, ma anche per la diffusione delle idee e delle religioni. Andando oltre i confini della storia navale e ripercorrendo la circolazione umana lungo le coste e attraverso i maggiori specchi d'acqua del pianeta, David Abulafia ci invita a ridisegnare la nostra mappa mentale del mondo e a prendere atto che le rotte marittime sono state molto più importanti di quelle terrestri come forza motrice dello sviluppo delle civiltà, dalle prime incursioni di popoli su canoe scavate a mano alle più antiche società marinare, dall'epoca dei celebri navigatori alle gigantesche navi portacontainer di oggi. -
La quinta essenza. Leggi, lasciati andare e accedi al tuo prossimo livello
Questo è un libro che fa cose. Cose che non ti aspetti. Cose alle quali, forse, ora potresti persino non credere. È un libro che parla della quinta essenza, la nostra energia più intima e profonda, capace di muovere il mondo. Avere accesso alla quinta essenza è un cambiamento profondo, radicale. Al tempo stesso, è un cambiamento che puoi ottenere facilmente, come bere un bicchier d'acqua. O leggere le pagine di un libro. -
Mexican gothic
Una magione isolata e maledetta. Un gentiluomo carismatico ma inquietante. E una donna coraggiosa, decisa a svelare i loro segreti.«Questa casa è marcia fino al midollo, puzza di putrefazione, trabocca di ogni possibile perfidia e crudeltà. Ho provato a restare sana di mente, a tenere alla larga questa malvagità, ma non ci riesco e sto cominciando a perdere la cognizione del tempo e dei pensieri. Ti prego. Ti prego.»Noemí Taboada riceve una lettera angosciata e delirante da sua cugina Catalina, che ha appena sposato un inglese altolocato e che implora il suo aiuto. E così si reca a High Place, una tetra dimora sperduta tra le montagne del Messico. Noemí è poco credibile nei panni della crocerossina: è una raffinata debuttante, più adatta ai cocktail party che alle indagini poliziesche, ma è anche caparbia, sveglia, e non si lascia intimorire facilmente: certo non dal marito di Catalina, uno sconosciuto dall'aria sinistra ma intrigante; né dal padre, l'anziano patriarca che sembra particolarmente attratto da lei; e neppure dalla casa, che inizia a invadere i suoi sogni con visioni di sangue e sventure. Il suo unico alleato in questo luogo inospitale è il più giovane membro della famiglia. Ma forse anche lui ha un oscuro segreto da nascondere. Mentre dal passato riemergono storie di violenza e follia, Noemí viene lentamente risucchiata in un mondo terrificante e seducente al tempo stesso. Un mondo dal quale potrebbe essere impossibile fuggire. -
Eva sbagliata
Eva ha ventiquattro anni, un aspetto dimenticabile, un senso di inadeguatezza perenne e l'impressione di non padroneggiare per niente l'arte di stare al mondo. Per fortuna ha una certezza nella vita: l'amore per il suo fidanzato. Eva ci sta insieme da quattro anni e il loro rapporto è il principale elemento di stabilità, forse l'unico che non la fa sentire sbagliata. Tutto cambia quando lui si trasferisce in Danimarca per motivi di lavoro, cogliendo l'occasione per chiudere a monosillabi la storia con Eva. Le settimane che seguono l'abbandono sono per lei un vano tentativo di contenere la disperazione, che sfocia però in un incendio accidentale e nel licenziamento. In breve le restano solo Ning, la sua coinquilina, e la madre Lucia, che è sempre stata la sua fan numero 1. Ma Eva non si dà pace, ha bisogno di risposte. Così decide di dare il via a un viaggio rocambolesco verso Copenaghen in cui niente va come deve andare, a partire dal primo compagno di viaggio, Martin, un life coach mitomane con cui condividerà un pezzo di strada in macchina. Tra incontri grotteschi e divertenti, risse da bar, treni persi, furti ed esperienze di premorte, Eva arriva nella capitale danese miracolosamente tutta intera, con il preciso scopo di rivedere l'ex e avere finalmente l'ultima parola, quella giusta, quella dettata dal cuore. -
Turno di notte
Turno di notte è un romanzo fatto di mille personaggi meravigliosi – suore, infermieri, pazienti, dottori – alle prese con tutte quelle piccole cose e quelle questioni enormi che sono il sale delle nostre giornate. Con la leggerezza profonda che lo contraddistingue, Giacomo non solo ci racconta una storia, fatta di tante storie che ci fanno ridere e piangere, ma riesce, senza dare troppo nell'occhio, a farci pensare. Alla malattia, alla cura, alla paura e alla speranza: insomma, a quella cosa esaltante, spaventosa e inesplicabile che chiamiamo vita.Com'è che, dopo un'infanzia passata a sognare di diventare calciatore, astronauta o magari avvocato o filosofo, uno si ritrova a fare l'infermiere nella corsia di un ospedale? Sandrino – detto Saetta perché nessuno è veloce come lui ad accorrere al letto dei ricoverati – se lo chiede ancora oggi, dopo tanti anni trascorsi a galoppare su e giù per i corridoi dei vari reparti, richiamato dal suono insistente dei campanelli con cui i pazienti esigono le sue attenzioni, giorno e notte. Già, la notte... le ore che tutti attendono per abbandonarsi al riposo sono per l'infermiere, esattamente come per il navigatore solitario, il momento più difficile: quello in cui si percepisce tutta la solitudine e la responsabilità di non poter lasciare la barca ingovernata. Ma per Sandrino sono anche l'occasione per far spazio ai ricordi più esilaranti, drammatici o commoventi che hanno costellato la sua carriera, iniziata come ausiliario delle pulizie – parola d'ordine: «Saetta, vada a cambiare il 23!!» – e coronata dal diploma di infermiere, il vero passaporto per entrare nel mondo della medicina. Nel divertente racconto di Sandrino – che ha una inspiegabile quanto fortissima somiglianza con Giacomo Poretti – sfilano personaggi d'ogni tipo, dal medico di turno restio a farsi svegliare nel cuore della notte, e quindi soprannominato «Brandina», al paziente che si attacca al campanello perché gli si è informicolata una gamba oppure perché si sente solo e vorrebbe fare una partita a briscola. Ma in queste pagine c'è posto anche per la tenerezza verso chi soffre e spesso ha paura, e soprattutto per la riflessione sulla condizione umana che ci espone alla malattia e al dolore, riflessione che induce Sandrino a incalzare l'Amministratore Delegato dell'Universo (o chi per lui) con mille domande e dubbi su tanta ingiustizia. -
Un' oscurità trasparente
Pubblicato nel 1990, il memoir di Styron ebbe un dirompente successo sia negli Stati Uniti sia in Italia.Un'oscurità trasparente narra la personale ""discesa agli inferi"""" di William Styron nella depressione. In bilico tra la purissima eleganza del racconto e la bruciante urgenza dell'autobiografia, Styron indaga sul legame tra il """"male oscuro"""", tanto diffuso quanto misconosciuto, e la scrittura anche nelle vicende di altri nomi della letteratura come Virginia Woolf, Albert Camus e Primo Levi. Ma soprattutto ci dà il ritratto più intimo di un grande autore, contraltare dei suoi personaggi problematici e tormentati, da Peyton Loftis di Un letto di tenebre allo schiavo Nat Turner, fino a Sophie, la protagonista del suo romanzo più celebre."" -
Due solitudini
Un dialogo sull'essenza e il futuro del romanzo, latinoamericano e non solo.Nel settembre del 1967 l'Universidad Nacional de Ingeniería peruviana invita a Lima Gabriel García Márquez, che da pochi mesi ha pubblicato Cent'anni di solitudine. L'eccezionale successo lo ha reso la figura più in vista della letteratura latinoamericana, una leggenda vivente. A Lima si trova anche Mario Vargas Llosa, fresco vincitore del premio Rómulo Gallegos per La casa verde. I due futuri premi Nobel sono i protagonisti di un evento che va ben oltre le abituali conferenze: un dialogo sull'essenza e il futuro del romanzo, latinoamericano e non solo. Dalle loro parole emergono le due diverse personalità e nei vivaci scambi di battute risuonano grandi temi come la responsabilità del romanziere o il peso del convulso mondo politico sudamericano nella letteratura; ma soprattutto aleggia quel concetto di ""realismo magico"""" che proprio da Cent'anni di solitudine si sarebbe imposto come il carattere più tipico della letteratura latinoamericana. D'altronde, in quel fatidico 1967 il boom della letteratura latinoamericana era al suo esordio: come a Macondo, «il mondo era così recente che molte cose erano senza nome»."" -
Il muro dei muri
Storie di ribellione e d'amore, di conflitti generazionali e di razzismo, di partenze e di attese. Protagonisti sono i germanesi, gli immigrati italiani in Germania dalla ""vita capovolta, con i piedi al Nord e la testa al Sud"""", stranieri all'estero e a casa propria. Pubblicata per la prima volta in tedesco nel 1984 e in italiano nel 1993, """"Il muro dei muri"""" è l'opera d'esordio di Carmine Abate narratore: un sorprendente """"romanzo a racconti"""" incentrati sul tema dell'emigrazione e dell'incontro, forte e partecipato, di culture diverse. I suoi personaggi sono spesso giovani che si dibattono con rabbia o ironia tra improbabili miti del ritorno e voglia di integrazione, tra spaesamento e apertura a un mondo moderno, talvolta aspro e difficile ma che offre anche prospettive e speranze. Carmine Abate riesce a coniugare, con freschezza, scrittura civile e capacità di affabulazione in quattordici storie intense ed esemplari."" -
Guida quantistica per anticonformisti
«Se avete il desiderio di capire la meccanica quantistica, dovete essere pronti a un viaggio in un mondo sconfinato e bellissimo. Per questo è nata questa mia pratica guida all'autolesionismo di gruppo, per perderci nei meandri più torbidi della meccanica quantistica. Ma, d'altra parte, Bohr disse: ""Se uno non è rimasto scioccato la prima volta che ha sentito parlare di fisica quantistica, allora non ha capito niente"""".»Finalmente Gabriella Greison, la """"rockstar della fisica"""", ha scritto la prima guida per approcciare la meccanica quantistica, questa teoria così caparbiamente in contrasto con il nostro senso comune. E allora quale modo migliore per spiegarla che immaginarsi di parlarne con Isaac Newton, grandissimo scienziato, per carità, ma esempio assoluto di quel modo di ragionare """"classico"""" che questa nuova teoria mette in discussione, e che tutti quanti ci portiamo dietro quando pensiamo al mondo attorno a noi. Insomma, se riesce a convincere lui... Col suo stile brillante, spesso divertente, sempre chiaro e preciso, Gabriella Greison spiega a Newton e a tutti noi il principio di indeterminazione di Heisenberg e il paradosso del gatto di Schrödinger, l'esperimento della doppia fenditura e l' entanglement quantistico, il dualismo onda-particella e la catastrofe ultravioletta. Mostra come grazie a questa teoria funzionino molti oggetti di uso quotidiano quali, fra gli altri, il laser, la chiavetta USB e il lettore dei codici a barre. Ma soprattutto ci fa assaporare questo sapere così contro-intuitivo, incomprensibile e """"inutile"""" da risultare irresistibile per tutte le menti curiose e anticonformiste.""