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I quaderni del pianto
Nel suo ultimo romanzo Marcela Serrano affronta la tragedia dei bambini rapiti per venderne gli organi o per essere dati in adozione a famiglie facoltose. La protagonista, una donna di umili origini che vive in campagna, partorisce in ospedale una bambina, ma dopo qualche giorno le dicono che la figlia è morta in seguito a una febbre violenta. Lei non si rassegna, si convince che la piccola sia ancora viva, e decide di agire. Con l'aiuto di una giornalista scopre che nell'ospedale dove era stata ricoverata ci sono troppe morti sospette e trova una donna pronta a testimoniare di aver sentito i medici parlare chiaramente di un rapimento: il sospetto di un traffico illegale di adozioni e di organi diventa quasi una certezza. La protagonista, insieme ad altre madri nella stessa situazione, decide di creare un'associazione che si batte per portare alla luce gli orribili crimini. Un giorno, durante un sit-in, vede una bambina tenuta per mano dalla moglie del ministro degli Interni, è certa che sia sua figlia. In un impeto di gioia rabbiosa l'abbraccia e tenta di strapparla alla falsa madre. Immediatamente arrestata, viene internata in un ospedale psichiatrico. Lì lotta per non impazzire e con caparbietà non rinuncia all'idea di riavere sua figlia. -
La figlia dell'altra
Adottata alla nascita dalla famiglia Homes, A.M. ha trentun anni quando viene contattata dalla madre naturale: si ritrova improvvisamente scaraventata in un'identità parallela, dove i suoi genitori non sono i suoi genitori, ma due strani individui pieni di problemi irrisolti e inquietanti somiglianze fisiche. Cercando di rimettere insieme i pezzi della sua famiglia, A.M. si sottopone a un test del Dna, ai ricatti affettivi della madre biologica e al dolore di riporne la vita in pochi scatoloni dopo la sua morte, all'umiliazione di altre promesse non mantenute del padre, a un viaggio nel tempo per ricostruire il suo albero genealogico, sforzandosi di non perdere l'equilibrio e di non farsi sopraffare dall'assurda fatica di far rientrare nella propria identità un'altra famiglia, un'altra storia. -
Quasi una vita
Quella dei Vanni è una famiglia borghese come tante nella Firenze degli anni sessanta: tre figli, i genitori, i nonni, gli zii, i cugini, una domestica rude e tenerissima, una bella casa. Attorno a loro, i compagni di scuola, gli amici del palazzo, i portinai. Un mondo che rivive non soltanto attraverso le vacanze in Versilia, il primo televisore, le canzoni del Festival di Sanremo, i capelli cotonati e i tacchi a rocchetto, ma anche nei riferimenti alla morte di Marilyn Monroe, all'alluvione del '66, alla contestazione studentesca. Dentro, e tutto intorno, il mondo ancor più vasto e complesso dei sentimenti, delle dinamiche familiari: bambini che osservano con curiosità, affascinati, perplessi, stupiti, bambini che crescono lievi e timorosi, bambini che inconsapevolmente assorbono umori e stati d'animo di chi li circonda. E gli adulti che cercano di far quadrare i conti del vivere nonostante i dubbi, le contraddizioni e le inquietudini, continuando a desiderare e a sognare esattamente come i bambini. Un romanzo che è cronaca di costume ma al contempo un'avventura che incide speranze, pensieri, delusioni, gioie e patimenti su eventi quotidiani e concreti per arrivare all'universale e meravigliosa fragilità dell'essere uomini e donne. -
Vicolo verde
La protagonista, che racconta in prima persona, sta conducendo una ricerca sul campo sulle cooperative di lavoro andaluse. Scopre di aspettare un bambino e torna in Germania, dove vive. Mentre il bambino cresce dentro di lei, è quasi automatico fare i conti con il proprio passato familiare. Torna con la memoria all'amore fra il severo padre siciliano e la bellissima madre piemontese; alla sua infanzia e alle sue difficoltà di adolescente; e infine alla malattia della madre, tremenda e distruttiva. E, per rievocare, affila la scrittura, la rende tagliente, appassionata, senza barriere, senza scampo per il lettore, che non può far altro che seguirne la corrente. Così veniamo travolti dalla eroica quotidianità di una donna che vive in un paese non suo, che parla una lingua non sua, dove deve conciliare speranze, esigenze, sentimenti e aspirazioni, progetti e fantasmi del passato. Per ricavarsi uno spazio privato la protagonista affitta un appartamentino in Grünes Gässchen, una strada poco frequentata. La tranquillità del luogo fa passare in secondo piano il freddo degli spifferi e quel libro sulle cooperative andaluse che non ne vuol proprio sapere di essere completato. Il figlio è nato, cresce, richiede sempre più attenzioni, e arriverà l'eredità della madre: un tumore al seno. Come e quanto si ripeterà il calvario materno? Con quali prospettive? Per i sentieri della malattia la protagonista risale fra ombre e luce verso una difficile e più piena maturità di donna. -
La somma dei giorni
Sono gli anni che seguono la morte della figlia Paula. Isabel Allende adotta la forma ""diario"""" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in California dal 1992 al 2006. I ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. Due leitmotiv danno coesione all'insieme: la relazione amorosa con il secondo marito Willie e l'ansia di costituire e difendere una grande tribù familiare. Con intelligenza e autoironia Isabel ci mostra le difficoltà di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un'innata generosità può facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. Gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un'intolleranza viscerale nei confronti dell'ingiustizia. Non mancano le acute riflessioni sull'incombere della terza età, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. Si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino."" -
La vita fa rima con la morte
È una calda sera d'estate a Tel Aviv. Seduto al tavolo degli oratori in veste d'ospite d'onore a un incontro letterario, lo scrittore ascolta e non ascolta i lunghi convenevoli, la barocca presentazione del critico di turno, la voce incerta della lettrice. Osserva il pubblico in sala e torna con la mente alle persone che ha visto poco prima in un bar - una cameriera dimessa ma con una provocante trasparenza di biancheria intima, due tizi dall'aria losca, una vecchia signora dalle gambe gonfie, un tipo malmostoso che non sembra affatto d'accordo con quel che sta dicendo l'oratore, un timido e occhialuto adolescente. Queste immagini captate, anzi rubate alla realtà diventano quasi simultaneamente delle storie. Finita la serata letteraria, lo scrittore prende a vagare per le strade quasi deserte della città e in questa specie di solitudine da vita ai suoi nuovi personaggi. Anzi, entra nelle loro vite, le invade e le trasforma. Accompagnato dai versi di un poeta ch'egli immagina al suo fianco, lo scrittore costruisce un affresco di vita e di morte pieno di sorprese. -
Beethoven era per un sedicesimo nero
Tredici racconti. Tredici frammenti di vite. Storie d'amore. Gli incontri veri o immaginati dell'autrice con alcuni grandi scrittori del ventesimo secolo. La storia che da il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare. Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di ""nobiltà sociale"""". Con mano sicura Gordimer indaga fra le pieghe dei sentimenti e del rapporto di coppia: attraverso i sensi (udito, olfatto) i diversi protagonisti prendono coscienza di dolorose verità."" -
Una donna
Una donna. O novantasette differenti creature? Il libro si direbbe un inno all'eterno femminino nella sua inarrestabile e travolgente ricchezza di caratterizzazioni, in un continuo ondeggiare fra il sublime, il divino, il comico, il grottesco, l'ovvio e il volgare del quotidiano. Ognuna di queste donne è un'anti-Barbie: ora dea arrogante e inavvicinabile, ora amante capricciosa e passionale, ora moglie e madre detestabile, sa di Chanel n. 5 o di cipolle, ma è sempre irresistibile in tutte le sue metamorfosi. Travolto dalla vitalità di lei, il maschio narratore e personaggio di queste storie si tormenta nel desiderio, languendo nella propria inabilità e soggezione di eterno bambino-adolescente. Un balletto irregolare, in questa galleria di figure femminili con le quali i lettori non possono non entrare in un ambiguo rapporto di fascinazione, avvinti da opposte emozioni di repulsione e attrazione. -
Quaderni della guerra e altri testi
I ""Quaderni della guerra"""" costituiscono la parte più importante degli archivi depositati da Marguerite Duras all'lmec (Institut Mémoires de l'édition contemporaine) nel 1995. Scritti tra il 1943 e il 1949, sono rimasti a lungo chiusi nei mitici """"armadi blu"""" della sua casa di Neauphle-le-Chàteau; la loro pubblicazione permette l'accesso a un documento autobiografico unico e a una testimonianza preziosa sul lavoro letterario della scrittrice ai suoi inizi. Il contenuto di questi quattro quaderni eccede ampiamente il quadro della guerra, malgrado la nota apposta da Marguerite Duras sulla busta che li conteneva, ora diventata il titolo del volume. In effetti, troviamo racconti dove evoca i periodi più cruciali della sua vita, in particolare la gioventù in Indocina; abbozzi di romanzi in corso, come Una diga sul pacifico o """"Il marinaio di Gibilterra""""; o il racconto all'origine de """"Il dolore"""". Dieci """"altri testi"""" inediti, contemporanei alla stesura dei quaderni, completano quest'immagine di un'opera nascente dove si disegna l'architettura primitiva dell'immaginario durassiano."" -
Alfred e Emily
Nel romanzo Doris Lessing immagina che l'Europa non sia stata sconvolta dalla Prima e poi dalla Seconda guerra mondiale, e che tutte le pulsioni belliche siano state dirottate in imprese coloniali extraeuropee. La protagonista è Emily, fondatrice di scuole per i poveri e infaticabile ""dama di carità"""", tormentata però da una vita sentimentale infelice. Intorno a lei varie figure, tra cui quella di Alfred, agricoltore sposato con una simpatica e affettuosa cicciottella di nome Betsy. Attraverso questo singolare filtro metastorico, l'autrice rilegge in forma paradossale la vita dei suoi genitori (e di tutta una generazione di inglesi), una vita che invece è maturata nel cono d'ombra della guerra e ha patito il trasferimento in Africa. Un terribile lascito da cui la Lessing tenta pervicacemente di liberarsi."" -
Guarda come ti amo
"È la vita di una donna sui cinquant'anni, in crisi dopo un divorzio e la morte della figlia. Incidentalmente scopre la fotografia di un vecchio amore dell'adolescenza fino ad allora ritenuto morto. Nella sua fuga in avanti, decide di scoprire cosa ne è stato di quel fidanzato. E questo la porta fino al Sahara, fino ai campi per rifugiati saharawi."""" Così Luis Leante riassume uno degli aspetti narrativamente più significativi del romanzo. Giganteggia la figura della protagonista Montse Cambra, colta in un momento delicato della sua esistenza e rapita dalla memoria di un passato mai morto. Il viaggio nel deserto è costellato di avventure, di incontri, tra rifugi di fortuna, oasi e scontri con culture diverse." -
Lo stato delle cose
"Lo stato delle cose"""" è l'ultimo capitolo della trilogia di Frank Bascombe, già protagonista di """"Sportswriter"""" e """"Il giorno dell'Indipendenza"""". Frank ha cinquantacinque anni, fa l'agente immobiliare e abita nell'immaginaria Sea-Clift, una cittadina costiera su quella lingua di terra che separa il New Jersey dall'Oceano Atlantico. È il 2000, l'anno del Millennio, l'anno delle elezioni presidenziali che videro contrapposti Gore e Bush e che decretarono l'inizio di uno dei periodi più bui della politica statunitense. Anche per la vita privata di Frank Bascombe è stato un anno a dir poco impegnativo: Sally, la seconda e amatissima moglie, lo ha lasciato, Frank ha scoperto di avere un tumore alla prostata, ha litigato duramente con il figlio Paul, la figlia Clarissa ha deciso di provare a essere eterosessuale e, per complicare ulteriormente le cose Ann, la ex moglie, gli ha confessato di amarlo ancora e di voler tornare a vivere con lui. Sono tre giorni di riflessioni sulla vita e di ricordi ma anche di grandi e piccoli eventi che costringono Frank a raggiungere un livello di onestà assoluta con se stesso, quel livello in cui un essere umano capisce che non può sfuggire agli eventi della propria vita, ma che li può solo accettare - profondamente, dolorosamente, liberatoriamente per continuare a vivere nel pieno senso della parola." -
Elogio della coincidenza
I personaggi che danno vita ai racconti brasiliani dell'""Elogio della coincidenza"""" sono timide figure racchiuse in un isolamento poetico e struggente dal quale comunicano con il mondo secondo regole eccentriche dettate dalle loro ossessioni: sculture neoclassiche realizzate con tovaglioli o lenzuola, la ricostruzione ironica del mito di Orfeo ed Euridice, il delirio di un cinéphile monomaniaco che vive le sue giornate come in una sceneggiatura di Truffaut, il gioco delle premonizioni di un bambino che osserva la realtà dalla finestra di un palazzo. L'infanzia è un motivo ricorrente e perfino un punto di vista, come nel caso del bambino che in Acapulco affianca le vicende della biografìa di Tarzan/Johnny Weissmuller ai primi personali riti di passaggio, compresi quelli legati alla matrice culturale ebraica, segno di un non troppo remoto sradicamento dall'Europa. Il meticoloso labor limae che da un materiale copioso ha selezionato i racconti fa dell'essenzialità la cifra della scrittura di Schwarcz."" -
Mi compro una Gilera
Il personaggio che racconta e dice ""lo"""" ha compiuto quarant'anni. L'età della """"maturità"""". Ma che """"maturità""""? Una maturità che ha a che fare con se stesso la sua Parma, la figlia, la scrittura - con le storie che lo circondano e con la Storia. Con i toni serrati di un'inchiesta e con la guasconaggine del reporter anarchico, Paolo Mori parte dal microcosmo del rapporto con la figlia e dello sguardo straniato dei bambini che trasformano la realtà. Si allarga al macrocosmo parmigiano, dove la campagna elettorale per il sindaco funge da parte per il tutto, un'Italia nevrotica, incompetente e vittima della propria politica. E arriva a confrontarsi apertamente con il tema della responsabilità e delle scelte individuali, mettendoci in guardia dal trasformarci in utili strumenti del Potere."" -
La montagna volante
Due fratelli lasciano la natia Irlanda alla volta del Tibet orientale, allo scopo di ""colmare una lacuna sulla carta geografica"""": rintracciare una vetta altissima, sopra i 9000 metri, di cui aveva dato frammentarie notizie un pilota durante l'ultima guerra, e della cui esistenza parlano solo le leggende dei popoli nomadi. Liam, il fratello maggiore, è un ex tecnico informatico che vive su un'isola """"quasi disabitata e irraggiungibile"""", in mezzo alle tempeste, alle mandrie di mucche e ai suoi computer, grazie ai quali, nelle notti solitarie, quando non contempla le stelle con il telescopio, naviga ossessivamente alla ricerca di notizie sul Phur-Ri, la """"montagna volante"""", più alta dell'Everest ma assente da qualsiasi mappa. Si mette in viaggio con il fratello e varcano i confini con il Tibet e con la regione, preclusa agli occidentali, dove presumono che si trovi la montagna. Arrivano a Lhasa e si uniscono a un clan di nomadi che pascolano una mandria di yak Mentre Liam """"malato di nostalgia"""", febbrile e irrequieto - confligge con i ritmi di vita dei nomadi, il fratello, invece, è subito catturato dall'amore per Nyema, un amore totale, che vince e supera le barriere di lingua e civiltà. Un poema-romanzo articolato in strofe che si intensifica sui grandi temi del romanticismo: il tema del ritorno, della nostalgia, del desiderio bruciante per un oggetto d'amore sconosciuto, il tema dell'amore/morte, del limite da valicare che sono qui originalmente associati alla più immediata modernità."" -
Questa notte mi ha aperto gli occhi
William ha poco più di vent'anni e le frustrazioni di tanti giovani: odia il suo lavoro (commesso in un negozio di dischi), la città in cui vive (Londra), e la ragazza con cui sta è molto restia a concedersi. Candido e complicato come il giovane Holden, gran tiratardi nel capire le cose del mondo, ha solo un paio di amici e divide la casa con una tipa che non incontra mai e che comunica con lui attraverso bigliettini. Il suo unico conforto è fare musica ma, pur aspirando a diventare pianista di jazz, suona la tastiera in una rock band di sfigati che si ostina a storpiare le sue composizioni. In realtà il suo vero talento sembra essere un altro: perdere gli autobus, essere ignorato dai camerieri, dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato. Una sera, infatti, assiste involontariamente a un delitto commesso - a lui pare - da due nani. La caccia agli assassini lo porterà a una sorprendente scoperta, ma gli consentirà anche di ripensare alle proprie scelte di vita e di aprire finalmente gli occhi! -
La veglia inutile
L'Afghanistan è terra di guerra, di invasori che hanno ceduto ad altri invasori, di dominatori che hanno ceduto ad altri dominatori. Nella successione di morte e violenza, di sangue, di intolleranza, l'Afghanistan è stato terra che ha pagato rimuovendo e distruggendo bellezza, tradizione, passato. Ogni volta sempre più duramente in un'ansia di cancellazione fatale. Ma la memoria resta. Qualcuno ha provato a occultare, velare, contraffare. Così accade per un enorme volto del Buddha rimasto intrappolato sotto una fabbrica di profumi, così per gli affreschi libertini che riemergono dal fango che li ha salvati, così per i libri antichi inchiodati al soffitto che ora si staccano e cadono a terra. Così accade nel microcosmo della casa di Marcus Caldwell, alle pendici delle montagne di Tora Bora. Intorno a questo microcosmo ruotano personaggi che per motivazioni diverse risalgono nel tempo a misurare identità, cercare tracce di persone scomparse, echi di promesse mozzate, indizi di sogni. Dal giovane talebano che ha imparato a sparare bambino alla ex spia americana che vive nel paese da un quarto di secolo, di tutti hanno una strada che li porta lì come a un incrocio di destini in attesa altre strade. Una formidabile tensione che arriva da lontanissimo elettrizza i personaggi catalizzati dalla casa di Marcus Caldwell. Si tratta di rintracciare dove la pietà e la speranza possano finalmente dispiegarsi per concludere l'infinito dopoguerra di un grande paese martoriato. -
Bolero berlinese
Le ""tredici storie alla vecchia maniera"""" di """"Bolero berlinese"""" sono un susseguirsi di vicende """"semplici"""" raccontate con sobrietà, inseguendo in giro per il mondo un io narrante di nome Ingo Schulze, scrittore di successo, autore di Vite nuove, che sarebbe troppo banale identificare con l'autore stesso. Quello che coincide è l'orizzonte di vedute, il mondo quotidiano con cui ci si rapporta. Perché è attraverso la descrizione di questo mondo che Schulze insegue la vita e la letteratura sapendo benissimo che le questioni esistenziali non si risolvono nella letteratura e al contempo ne sono presupposto e fine."" -
Giovani promesse
Autunno, 1998. Emiliano ha diciassette anni quando ottiene una borsa di studio che gli apre le porte di una prestigiosa accademia di tennis negli Stati Uniti. Si ritrova catapultato all'estremità orientale di Long Island. Tutti, qui, sono giovani talenti del tennis, e la competizione è alta. Ma ci sono anche feste da organizzare, scorribande notturne e sfide che bisogna vincere a tutti i costi, non solo sulla terra rossa. A sole cento miglia, magnetica e scintillante, New York. D'un tratto l'altra metà del mondo appare a Emiliano lontanissima, quasi irreale, come anche l'immagine di una ragazza minuta, fragile e intelligente - Bianca - che lo sta aspettando. Cresce intanto il vitale rapporto con il compagno di stanza Nuke e l'infatuazione di entrambi per Camilla Banks. Una condivisione che presto diventa conflitto, scontro anche fisico. Molto deve ancora accadere. E il ritorno in Italia per Natale rimette tutto in discussione. Cosa conta di più? Il futuro di una giovane promessa del tennis o la promessa di un amore? La muta lealtà amicale o una nuova maturità? C'è spazio per una vera, profonda educazione sentimentale? -
African inferno
Sandro. Da ""cittadino modello e perfettamente integrato"""" a """"straniero nel proprio paese"""". L'amicizia fraterna con il giovane congolese Joyce ha messo in crisi il matrimonio di Sandro e ha innescato una ingovernabile spirale di eventi, che ha fatto di Sandro un escluso. """"African Inferno"""" è la storia di questa esclusione. Sandro sperimenta sulla propria pelle il razzismo del padrone di casa, le inique leggi del mondo del lavoro, i pregiudizi che vedono in ogni uomo di pelle scura un possibile terrorista, il sospetto dei passanti, le battaglie per il riconoscimento dei più elementari diritti che regolano la civile convivenza. Ma sperimenta anche, come in uno specchio deformante, le incompatibilità culturali e i pregiudizi che gli immigrati africani nutrono verso di noi. Le avventure di Sandro nella gretta provincia padana assumono via via una cadenza da commedia e lasciano intravedere dietro l'oggettiva disparità drammatica un sorriso sagace, non conciliante ma leggero.""