Sfoglia il Catalogo feltrinelli003
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5101-5120 di 10000 Articoli:
-
Due sirene in un bicchiere
Un piccolo b&b su un'isola del Mediterraneo. Cinque ospiti in cerca di una tregua dalla frenesia delle loro vite. Un inno all'amicizia, ai rapporti veri, al bisogno di rallentare e di rimettere a fuoco chi siamo.rn«Federica Brunini mantiene un passo leggero su un tessuto narrativo avvincente e imprevedibile, ricco di simbologie.» - PanoramarnAl b&b delle Sirene Stanche - quattro stanze su un'isola del Mediterraneo nascoste dietro a un portone turchese, una cucina sempre in movimento e una grande terrazza sul mare - non si arriva per caso. Non è in nessuna guida turistica né lo si prenota online o con un'agenzia di viaggio: bisogna scrivere una lettera e motivare la propria richiesta, e poi attendere che una busta azzurra con il simbolo di una sirena giunga a confermare il soggiorno. Lo sanno bene Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara, i cinque nuovi ospiti che approdano sull'isola per una vacanza detox che promette di rimettere in forma corpo e anima, e di aiutarli a trovare le risposte che cercano. Ad accoglierli ci sono Dana, trent'anni e la voglia di migliorare la vita di tutti con un po' di yoga, meditazione e i suoi celeberrimi centrifugati bio, e Tamara, pittrice di mezza età che ama il mare, il silenzio e la solitudine del suo atelier. Insieme gestiscono la locanda offrendo sessioni di yogaterapia, arte, cucina, chiacchiere e tanto relax, lontano da cellulari e tecnologia. Ma cosa succede quando il passato irrompe scardinando il presente? Da cosa e da chi si nasconde Tamara, tanto da non lasciare mai l'isola? E chi sono Eva, Jonas, Olivia, Lisa e Lara? Sono davvero chi dichiarano di essere o mentono, prima di tutto a se stessi? Tra giornate di sole, avventure e una nottata drammatica che tiene tutti con il fiato sospeso, gli ospiti del b&b trasformeranno la loro vacanza in una tregua necessaria in cui riscoprire chi sono e chi vogliono diventare, perché «quello che succede è l'unica cosa che sarebbe potuta accadere» e «il momento in cui qualcosa avviene è sempre quello giusto». -
Orrore
Pietro Grossi immerge il lettore in un'atmosfera perturbante in cui la normalità viene infranta da dettagli incongruenti e inesplicabili, sotterraneamente mortiferi. Come nei migliori horror.rnrnrnrnTutto ha inizio con una casa nel bosco. Una casa apparentemente abbandonata. Al suo interno, polvere e muffa dappertutto... a eccezione di alcuni angoli lindi e scrupolosamente ordinati. E poi una maschera demoniaca di cartapesta, il disegno di un bambino che sembra appeso al muro da qualche giorno soltanto - la carta bianca e senza sciupature - e, al piano superiore, una maschera ancora più inquietante, ricavata in una tanichetta opaca. Tutta la casa urla che qualcosa di sinistro accade fra quelle mura, ma cosa? Il protagonista e sua moglie sono appena rientrati per Natale in Italia: vivono a New York, e da poco è nato il loro bambino. Sono immersi nell'atmosfera morbida di quei primi mesi e approfittano delle vacanze per rivedere i vecchi amici. È allora che, seduti al tavolo di un caffè, scoprono la casa misteriosa dal racconto di Diego e Lidia. Lui in particolare li ascolta con attenzione: è uno scrittore in cerca di storie e viene subito attratto dalla possibilità di trovare materia per il suo prossimo romanzo. Durante le vacanze il pensiero torna continuamente a quel luogo, perciò - quando è il momento di rientrare negli Stati Uniti - la moglie gli propone di restare lì ancora un po', da solo, a inseguire quella storia. Accettando, lui progetta di prendersi giusto un paio di settimane e poi di raggiungere moglie e figlio negli Stati Uniti (ed è a lui, al bambino ormai cresciuto, che il padre racconta la storia che leggiamo), ma quel mistero è così inesplicabile, racchiude qualcosa che lo attrae così visceralmente che il tempo e le distanze si allungano. La distanza con la sua famiglia, ma anche la distanza dal se stesso che credeva di conoscere. Gli appostamenti davanti alla casa diventano infatti, giorno dopo giorno, notte dopo notte, qualcosa d'altro, come se lo sguardo si spostasse dalla casa verso di sé. -
Cox o il corso del tempo
Finalista del Premio Lattes Grinzane 2019.Una favola barocca sul potere e la tecnica, sull'Oriente e l'Occidente, su come solo il racconto sappia sconfiggere il tempo. Pericolo, poesia, precisione, bellezza e crudeltà.rn«La potenza e l’eleganza della lingua di Ransmayr.» - Frankfurter Allgemeinern“Il Maestro Alister Cox era invitato, a nome del Figlio del cielo e sommo imperatore Qiánlóng, a recarsi alla corte di Beijıng e a prendere alloggio, primo uomo occidentale, in una Città proibita per crearvi, secondo i progetti e i sogni dell’Eccelso sovrano, opere mai viste per il supremo e massimo cultore e collezionista di orologi e automi.”rnIl grande imperatore cinese Qiánlóng, l'uomo più potente dell'epoca, invita alla propria corte a Beijing il celebre orologiaio inglese Alistair Cox. Vuole che costruisca per lui preziosi e raffinatissimi strumenti che sappiano misurare le diverse velocità con cui scorre l'esistenza umana, nei suoi svariati momenti: il tempo dell'infanzia, dell'amore, della felicità, della malattia e del morire. E, infine, un orologio capace di misurare persino l'eternità. Sullo sfondo dello splendido XVIII secolo cinese, Christoph Ransmayr narra l'incontro di due figure storiche che, nella realtà, non si incontrarono mai... -
Del resto e di me stesso
Una raccolta di cronache inedite del grandissimo premio Nobel per la letteratura José Saramago.rnrn«Di questo mondo e degli altri» (Feltrinelli, 2016) raccoglieva una parte delle cronache scritte da José Saramago tra il 1968 e il 1969 per i giornali di Lisbona «A Capital» e «Jornal do Fundão». Le cronache sono, come è noto, il primo regolare esercizio della prosa del futuro Nobel: vi si può scorgere, in filigrana, allo stato embrionale, quell'immenso tessuto finzionale dei romanzi, in cui la meravigliosa potenza dell'invenzione permette allo scrittore di sviluppare il disegno ardito di storie che comunicano una nuova visione dell'infinita ricchezza e pluralità dell'uomo e del mondo. È in tale prospettiva che vanno lette quelle lontane cronache, in cui, come afferma lo stesso Saramago, «c'è già tutto». Valeva dunque la pena di continuare, con l'integrazione di quelle ""storie"""" non contemplate nella precedente raccolta, quella straordinaria avventura, quel singolare viaggio, fino al termine, attraverso il mondo dei ricordi che l'autore ha fissato sulla carta, «perché non si perda nulla di quei minuti d'oro, ore che risplendono come soli nel cielo tumultuoso e immenso che è la memoria. Cose che sono anche, con il resto, la mia vita»."" -
Hotel del Gran Cervo
Un divertentissimo giallo alla Simenon, ambientato in un paesino delle Ardenne, con un protagonista davvero memorabile: Vertigo Kulbertus, un commissario a pochi giorni dalla pensione, caustico e intelligente come pochi.rnrn""Un capolavoro di humour nero. Un gioiellino dai riflessi tenebrosi, deliziosamente caustico, crudele quanto divertente"""" - Téléramarnrn""""Quando si amano le atmosfere alla Simenon, non si può che adorare questo romanzo"""" - Le Figaro LittérairernrnGiunto in un piccolo comune delle Ardenne per girare un documentario su una celebre star del cinema trovata morta quarant'anni prima nella vasca da bagno di una stanza d'albergo, il giovane Nicolas Tèque assiste a un susseguirsi di barbari omicidi. Spetterà all'eccentrico, irriverente e bulimico ispettore Vertigo Kulbertus, a pochi giorni dalla pensione, scoprire cosa si nasconda nel passato denso di segreti e rancori degli abitanti di Reugny. Omertà e ipocrisia, invidia e avidità serpeggiano in questo borgo sonnolento che sopravvive grazie agli introiti di un improbabile centro motivazionale per dipendenti aziendali..."" -
Tutto male finché dura
Un romanzo a metà strada tra il picaresco e il pulp, dove si ride molto, con intelligenza, seguendo le gesta di un uomo incapace di progettarsi il futuro. rnL’uomo, che aveva due o tre denti di acciaio, una catena di acciaio al collo, un bracciale di acciaio al polso, una serie di anelli d’acciaio infilati su una decina di dita tozze grosse come tenaglie, lo guardava da una certa distanza. Doveva essere di natura sospettosa. “Cosa vuoi?”rn“Lavorare con te. Sono disposto a tutto.”rnLui è un uomo irresponsabile che vive di espedienti e raggiri. Ha da poco abbandonato Marta, sua moglie, e le due figlie: Elisa di sedici anni, Lucia di quasi nove. A causa di un nome falso usato in passato, la polizia lo scambia per il responsabile di un crimine e lo arresta. Due mesi dopo esce dal carcere, ma ormai ha perso tutto: la sua casa e il suo lavoro di cavadenti in uno studio dentistico clandestino. Come se ciò non bastasse, deve 70.000 euro a un usuraio e due robusti criminali lo perseguitano per riscuotere il denaro. Decide allora di provare a tornare da Marta, sperando di convincerla a dargli dei soldi nonostante lei fatichi a mantenere se stessa e le figlie. Lei non è troppo convinta di ospitarlo, e inoltre ha da poco conosciuto Fabio... tuttavia non se la sente di lasciare all'addiaccio l'ex marito. L'uomo ha due settimane di tempo per procurarsi i soldi. Inizia a svolgere qualche lavoretto per un tale che ha conosciuto in galera, ma il denaro che riesce a recuperare è troppo poco. Spera che il padre, gravemente malato (e con il quale non ha rapporti da anni) muoia e gli lasci l'eredità. Un giorno sembra avere l'aggancio giusto: tre malviventi, che vogliono compiere un attentato dinamitardo (il piano: piazzare la bomba in un elettrodomestico), gli offrono una grossa cifra se riuscirà a procurarsi del tritolo... Zardi dipinge un quadro della nostra contemporaneità (le città, la famiglia, il sesso attraverso la chat clandestina a cui il protagonista è iscritto) che appare degradata, senza mai diventare degradante. Una contemporaneità composta di una serie di esistenze di cui l'autore non edulcora il desolante squallore, senza però pregiudicarne una possibilità redentrice. -
La Mennulara. Nuova ediz.
Nuova edizione accresciutarnLa Mennulara sedici anni dopo. Ma in unarnnuova edizione, con quattro capitoli mai apparsirnsinora. Una grande occasione per tornarernsu uno dei romanzi che hanno segnato glirnultimi vent’anni della narrativa italiana. Quellornche Aldo Busi chiamò: “Un divertimentornmaestoso”.rnDa molti anni, o meglio da quando La Mennulara fu data allernstampe, Simonetta Agnello Hornby non ha fatto che pensarernal giorno in cui sarebbe ritornata sul romanzo per lavorarcirndi nuovo e completarlo con quelli che da allora sonornstati chiamati “i capitoli perduti” (nel passaggio da pc arnMac…). Si tratta di segmenti narrativi già esistenti o comunquernprepotentemente immaginati che rafforzano la macchinarndella storia, l’atmosfera della narrazione, i profili di alcunirnpersonaggi.rnRoccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara,rnal secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famigliarnAlfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre – ernsenza mai venir meno al ruolo subalterno – oculata amministratrice.rnTutti ne parlano perché sanno e non sanno, perchérnc’è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine.rnIn questa nuova edizione si rafforzano lo spessore della sensualitàrndella Mennulara, gli affondi di atmosfera e gli aggancirnalla società siciliana dei primi anni sessanta. -
La canzone del ritorno
Torna l'autore di Quattro amici con un romanzo che ha dominato la stagione letteraria spagnola nel 2017.rn""La strada era una linea retta e grigia all'infinito che tagliava i campi se entrambi i lati. Campi che offrivano una tavolozza di colori con tutte le sfumature di giallo e ocra. Quel paesaggio acquistava una familiarità che associavo ai viaggi con mio padre.""""rnrnUn lungo viaggio nel cuore arcaico della Spagna, a bordo di un singolare veicolo: un carro funebre. Dani Mosca sta portando le spoglie del padre nel paesino dove era nato e cresciuto, e da cui partì per guadagnarsi da vivere. In una situazione che alterna malinconia a ilarità - l'invadente e logorroico autista ecuadoregno, lo squinternato comitato di ricevimento locale -, Dani ripensa a tutta la sua vita: il mestiere di cantautore e i primi tempi con il gruppo rock che non si faceva mancare gli eccessi di droghe e sesso, il vuoto lasciato da un'amicizia perduta tragicamente, il rapporto conflittuale con un padre pragmatico e autoritario, il grande amore della sua vita e il matrimonio ormai finito, con due figli che adora e l'ex moglie divenuta un'amica su cui poter contare. Al termine del viaggio, le radici ritrovate gli confermano che, comunque, la vita è altrove."" -
Showbiz
Un grande carosello, una rappresentazione caleidoscopica del mondo dello spettacolo, neurone specchio della società occidentale. Un romanzo divertente e potente sia nella prosa che nella trama.rnrnLa vita non è facile se sei un'attrice quarantenne alle prese con la concorrenza delle nuove leve. Valeria Falcón è una figura stimata nell'ambiente teatrale di Madrid, ma non ha mai davvero sfondato. Ora però sta per avere la sua grande occasione: reciterà nell'adattamento di «Eva contro Eva», la celebre pellicola degli anni cinquanta con Bette Davis e Anne Baxter. Interpreterà Margo Channing, un'attrice matura che dall'oggi al domani si vede scavalcare nella carriera dalla giovane segretaria Eva Harrington. Nei panni di Eva ci sarà Natalia de Miguel, una studentessa di recitazione che si è trasferita a casa di Valeria e che sembra non fare distinzione tra una pièce teatrale e un reality show. C'è forse il rischio che il film diventi realtà? Cosa vale di più, l'integrità morale o l'ammirazione del pubblico? Con un audace gioco linguistico, Marta Sanz ci trascina in una girandola di personaggi divisi tra cinismo e rimpianto, e in una riflessione attualissima sull'arte e la finzione, sugli ideali e la necessità di scendere a compromessi. -
La forza di gravità
Nel rapporto tra il Professore misantropo e la determinante e dolce Serena, Claudio Piersanti dà vita a un'originalissima rappresentazione sulla caducità della vita e sulla forza delle relazioni.rnrnNel condominio alla periferia di una grande città senza nome vivono Serena e il Professore. Il Professore è un pensionato senza pensione che conta le stelle cadenti e sta mettendo a punto un progetto segreto. Serena ha diciotto anni, ama i cani e divide la sua esistenza tra Sogni e Sogni Possibili: è impaurita da tutto e da tutti, eppure allo stesso tempo è piena di coraggio. Grazie all'aiuto del Professore, è riuscita a superare l'esame di maturità come privatista e ora si prepara ad affrontare il test di Medicina, sempre guidata dalle parole, dai consigli, dai libri del Professore. L'unica pausa dallo studio, Serena la prende per portare a spasso i suoi cani e talvolta anche quelli di altri condomini. Ed è in quei momenti, passeggiando nel buio della sera, che incontra le persone più diverse, alcune ostili e minacciose, altre incredibilmente affascinanti, come il lunare Ottavio Celeste - smemorato e intenso. I Sogni Possibili di Serena, tuttavia, vengono stravolti il giorno in cui si sveglia e il Professore è stato ricoverato. L'uomo ha infatti deciso di testare il misterioso oggetto a cui stava lavorando sulla mano di un ufficiale giudiziario che si è presentato alla sua porta. Poiché l'oggetto in questione è una ghigliottina (!), la quiete del vecchio e della ragazza viene inevitabilmente turbata e i due finiscono nelle spire dell'inarrestabile forza di gravità che governa le nostre vite... -
L' amore
Maurizio Maggiani celebra l'amore con un romanzo cantabile come una canzone. Un libro che è già un classico. Struggente. Delicato. Universale.rnrn""Ma quanto dolore amata mia per arrivare fin qui, e sono zoppo e quasi cieco per quanta strada ho fatto, per tutto quello che ho visto sulla strada. E quanta gioia, quanta allegria, e quanti decenni di sconsideratezza. Sì, anche questo è un fatto, i due sposi si amano senza peccato alcuno, e tutti i loro baci e tutto questo dirsi amato e amata è senza malizia e senza smanceria, è detto e fatto con candore""""rnrn«È notte, ci sono due sposi.» Inizia così, dalla notte, il racconto della giornata di uno sposo, che in ventiquattr'ore ripercorre i suoi amori, tenendo però sempre fermo - come punto di partenza e di arrivo - l'ultimo, quello incontrato in età matura. È alla sua sposa che la sera racconta un """"fatterello"""", e a lei piace che quel fatterello riguardi uno dei suoi amori passati, la «delicata materia di ciò che è già stato». E allora ecco comparire la Mara, che lui portava sulla bici sopra il monte Muzzerone, perché si sedessero su quel dente di falesia a picco sul mare ad ascoltare la radio, «tirare fuori dalla bisaccia US ARMY due panini con la coppa di testa e due birrette appena tiepide, e schiacciare il tasto play per farle sentire dove vai quando poi resti sola, senza ali tu lo sai non si vola». Quando si fa mattino, la sposa esce di casa per recarsi al lavoro e lui, rimasto solo - il suo mestiere è scrivere articoli di giornale, ma per aiutare alcuni lavoratori si è trovato un secondo impiego e compra minerale di zinco raffinato sui mercati mondiali -, non smette di ricordare e di chiedersi: «Dove ho imparato a dire ti amo?». Mentre lavora, si occupa dell'orto, cucina, inforca la bicicletta, le ore della giornata scorrono, viene il pomeriggio e cala la sera, torna la notte, riemergono dal passato, con struggimento, con dolore, con dolcezza, la «Mara marosa marina figlia del pesciaiolo», la Padoan con la sua coda di cavallo - suo primo amore, quando era ancora un ragazzino, figlio del popolo -, la Gabri e la luxemburghiana Chiaretta, i cui fatterelli tanto piacciono alla sposa, e poi Ida la bislunga. È per lei, scoprirà il lettore, che lo sposo si è spinto a ripercorrere il suo lungo «allenamento a dire ti amo ti amo ti amo». Quanto più scende nel dettaglio, tanto più Maurizio Maggiani riesce nel miracolo di raccontare l'amore universale, nei gesti, nelle parole, nelle abitudini, nei turbamenti, scrivendo un romanzo intimo, a volte persino domestico, dove sullo sfondo nondimeno passano, attraverso la musica, il lavoro, gli oggetti, i valori, i nostri ultimi settant'anni."" -
Asimmetria
Un nuovo sorprendente capitolo del ""Grande romanzo americano"""", acclamato unanimemente dalla critica, Asimmetria è tra quei libri scritti dalle donne che stanno cambiando il nostro modo di scrivere e di leggere.rn""""Un romanzo di rara intelligenza"""" - Parul Segal, The New York Timesrnrn""""Asimmetria è una guida ad essere qualcosa oltre noi stessi"""" - Annalisa Quinn, NPRrnrnAlice ha venticinque anni, vive a New York e lavora per una casa editrice. Una domenica, mentre legge seduta su una panchina di Central Park, incontra un uomo divertente e affascinante, che riconosce subito come Ezra Blazer, il leggendario premio Pulitzer per la letteratura universalmente ammirato. Fra i due, a dispetto dei quarant'anni che separano i loro dati anagrafici, nasce una tenera storia d'amore. Amar è un economista iracheno-americano che fa scalo a Heathrow sulla via per l'Iraq, dove sta andando a trovare il fratello. Trattenuto suo malgrado dalla polizia di frontiera, passa il weekend in custodia all'aeroporto e ripensa alla sua vita. Gioventù e vecchiaia, Occidente e Medioriente, equità e ingiustizia, fortuna e talento, il personale e il politico, Lisa Halliday riesce a tenere tutto insieme e a dirci qualcosa di illuminante sugli strani tempi che viviamo."" -
Un popolo di roccia e vento
Un romanzo che vibra di rabbia, di dolore, di passione e di vita. Una storia che parla di radici e di eredità, e che ci riguarda tutti. rnrnMia nipote non sarà come me. Sarà una creatura di radici, non di sabbia. Vivrà nello stesso luogo in cui è nata. Avrà solide radici piantate nella terra. Sono stata io a dargliele. È stata la mia fuga a renderlo possibilernrn«Una narrativa limpida e cristallina, in cui convivono l’amore per il dettaglio e la musicalità, come in una canzone. Un romanzo fuori dal comune e necessario.» – Dagens Nyheterrnrn«Un libro che solleva domande esistenziali e aggiunge pezzi fondamentali al puzzle che è il mondo di oggi.» – Kulturnytt, Sveriges RadiornrnrnTeheran, 1978. Nahid conosce Masood la sera in cui viene ammessa all'università di Medicina. Entrambi diciottenni, hanno nelle vene il fuoco della passione e della giovinezza, di chi si sente invincibile perché è certo di essere nel giusto. La rivoluzione li infiamma e li scuote come una pioggia di stelle. Di giorno studiano, di notte sgattaiolano per strada a distribuire volantini, discutono di libertà e democrazia, e si battono per rovesciare il regime dello Shah. Sanno di rischiare la vita, ma si sentono immortali: gli iraniani sono una stirpe di roccia costretta a vivere nel sottosuolo, ma è arrivato il momento di liberarsi dal giogo. Finché, una sera, Nahid permette alla sorella minore di accompagnarla a una manifestazione. Quando la violenza esplode, la perde di vista nella calca. Basta un attimo, la presa sulla mano che si allenta, e nulla è più come prima. Prostrati dal dolore e dal rimorso, Nahid e Masood decidono di fuggire: Teheran non è più un luogo sicuro per loro e, ora che Nahid è incinta, scelgono di aggrapparsi alla promessa di felicità che lei porta in grembo. Trent'anni dopo, a Nahid restano pochi mesi da vivere. O così dicono i medici, perché lei non è tipo da arrendersi. Mentre ripercorre le tappe che l'hanno portata dall'Iran alla Svezia, analizza anche i sacrifici, le speranze e le disillusioni, il rapporto con la figlia Aram e con il suo tempo. Nahid, Masood e i tanti che come loro sono dovuti fuggire, una generazione di sabbia trasportata dal vento. Aram e i giovani che come lei sono cresciuti in un nuovo paese, figli del vento ma con solide radici. -
Ogni ricordo un fiore
Ogni ricordo un fiore. Tappa dopo tappa, fra una chiacchierata e un sogno, incipit dopo incipit, Paride Bruno sembra riconciliarsi con la sua incompiutezza, con quello ""svolazzo di pagine sparse"""" che è, in fondo, la vita stessarnrn""""L'eloquenza in Sicilia è dei morti. Oppure di chi si reputa immortale. Ma in ogni caso stravince il segreto""""rnrnÈ un viaggiare lento, quello dell'Intercity che da Palermo conduce a Roma, un viaggiare d'altri tempi, interrotto dalle frequenti fermate alle stazioni, dai passeggeri che salgono e scendono, chiacchierano e bisticciano, si addormentano o, nella traversata dello Stretto, lanciano gli oggetti vecchi in mare. È per questa lentezza che Paride Bruno ha scelto di tornare con il treno che prendeva vent'anni prima, da ragazzo, per godersi la vita che turbina intorno a quei viaggi lunghi - la coppia siciliana che litiga per le parole crociate, la ragazza spaventata e sola che cerca compagnia, il ragazzino dallo sguardo intelligente -, e soprattutto per prendersi il tempo di rileggere la pesante cartellina che porta con sé. Contiene i suoi molti tentativi di romanzo, tutti interrotti al primo punto fermo, perché Paride Bruno ha cercato di cimentarsi in ogni genere e stile, senza però mai riuscire a sceglierne uno, a portare a termine l'opera e potersi così dire scrittore. """"Sono un tipico esempio di come agisca in maniera diffusa lo spirito incerto e schizoide dei tempi, per cui, mentre sto appena vivendo un'esperienza, mi sento accerchiato da tutte le cose che in quello stesso istante sto perdendo. E migro. Trasmigro."""" Ma proprio questi tanti cominciamenti finiscono per disegnare con precisione la figura del protagonista: in ognuno degli incipit è contenuta una scheggia della sua vita, delle sue ossessioni, delle sue paure e dei suoi desideri. Ogni ricordo un fiore. Tappa dopo tappa, fra una chiacchierata e un sogno, incipit dopo incipit, Paride Bruno sembra riconciliarsi con la sua incompiutezza, con quello """"svolazzo di pagine sparse"""" che è, in fondo, la vita stessa."" -
La donna dei miei sogni
Un incontro fugace in un caffè. Un biglietto con un nome e un numero, ma non del tutto leggibile. Ventiquattr'ore per trovare l'amore. Nicholas Barreau ci regala la storia più romantica dell'anno: una caccia al tesoro negli angoli più segreti di Parigi.rnrn""Un inno alle meravigliose pazzie dell'amore. Un libro emozionante e ricco di promesse, come una giornata di primavera a Parigi"""" - Madame rnrn""""Nicholas Barreau è il maestro della commedia sentimentale"""" - TTL - La Stamparnrn«Oggi ho incontrato la donna dei miei sogni. Era seduta al Café Flore, al mio tavolo preferito. Sfortunatamente però non era sola. Un uomo piuttosto attraente le stava accanto e le stringeva la mano. Sono un libraio, e se hai a che fare con i libri tutti i giorni, se vivi immerso nei romanzi, a un certo punto inizi a credere che nella vita possano accadere molte più cose del previsto. Forse sono un inguaribile romantico, ma chi dice che quello che capita in un libro non possa succedere anche nella realtà? Ed ecco infatti che qualcosa è successo davvero. La donna dei miei sogni si è alzata e ha lasciato un bigliettino sul mio tavolo mentre mi passava vicino. Un nome, un numero. Nient'altro. Il mio cuore ha fatto un salto. E così sono iniziate le ventiquattr'ore più eccitanti della mia vita». Ma quel che promette di essere un rendez-vous romantico si trasforma ben presto in una cocente delusione: il numero di telefono non si legge bene e Antoine, l'intraprendente proprietario della Librairie du Soleil a Saint-Germain-des-Prés, deve buttarsi in una rocambolesca avventura per ritrovare la donna con l'ombrello rosso che lo ha stregato."" -
Loro
- Ma chi sono ""loro""""?rn- Loro... Quelli che contanornLa prima volta appare seduto in mezzo al prato verdissimo della sua villa in Sardegna. E vestito da odalisca e, inosservato, guarda una ragazza ballare. Poi """"si volta lentamente a nostro favore, si leva il velo e si apre in un sorriso fisso e inerte"""", il sorriso inconfondibile di Silvio Berlusconi. Il mondo fastoso, visionario e malinconico, del premio Oscar Paolo Sorrentino esplode in tutta la sua magia visiva dalla sceneggiatura integrale di """"Loro"""", avvalendosi di una scrittura che si segue senza perdere un dettaglio, una battuta, un silenzio, l'intenzione di un volto."" -
I ragazzi hanno grandi sogni
Fuggendo dall'Afghanistan, Alì e suo fratello avevano un sogno: arrivare in Italia. Ma quando finalmente il tredicenne Alì lo corona, scopre che le sfide non sono affatto finite.rnrnAlì è un ragazzino di tredici anni quando vede Roma per la prima volta. La sua epopea è durata cinque anni. Insieme al suo paese, l'Afghanistan, ha dovuto dire addio ai genitori, finiti sotto le bombe di una guerra civile senza vincitori né vinti, e al fratello, annegato nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere clandestinamente la Grecia dalla Turchia e aprirgli la strada. Apparentemente adesso Alì ce l'ha fatta: è finalmente in Europa, il suo grande sogno. Ma, capirà, non c'è tempo per riposarsi, nessun momento di tregua: adesso bisogna integrarsi e sconfiggere i pregiudizi. Dove trovare le forze? A quali risorse attingere? Gli addii si susseguono: alcuni ragazzi arrivati dalla Grecia con Alì prendono la strada della criminalità o proseguono verso altre destinazioni come Germania, Svezia e Inghilterra, giudicate da ""radio migranti"""" mete preferibili all'Italia. Alì è di nuovo solo, ma sa che non deve perdere l'occasione che la vita (e suo fratello, con il suo sacrificio) gli hanno in qualche modo regalato. Perciò studia, riga dritto, scioglie interrogativi durissimi: perché prendere buoni voti se non si ha una madre a cui dirlo? Perché fare tanti sforzi se si ha sempre la sensazione di dover ripartire dal fondo della fila? Pur nelle sue drammatiche premesse, la storia di Alì ci parla anche di noi, del nostro mondo riflesso negli occhi di chi arriva in Italia in cerca di un futuro. E si fa storia universale, quella di un ragazzino, poi ragazzo, poi uomo, che cerca quello a cui tutti aspiriamo: l'amicizia, l'amore, l'accettazione. Insomma, un posto nel mondo."" -
Tiro mancino
Una storia magistrale di omicidio e crisi di mezza età, un thriller mozzafiato che fa sbellicare dalle risate.rnrn""Sono molti i tributari di Willeford: come i fratello Coen ad esempio, e tutti coloro che raccontano il carnevale inafferrabile di esistenze tanto precarie quanto palpitanti di vita."""" - Giancarlo De Cataldorn""""Charles Willeford va sullo scaffale dei grandi"""" - Alessandro Robecchirn""""Un purosangue"""" - Antonio D'OrricornrnrnHoke Moseley ne ha abbastanza. È stanco di combattere contro gli alimenti da pagare, le figlie teenager, la socia sul lavoro sempre più incinta e sempre più single, e la misera paga come detective della squadra omicidi di Miami. Decide di mollare tutto e di trasferirsi su Singer Island per non far più ritorno sulla terraferma. Intanto, in strada, il carismatico criminale psicopatico Troy Louden sta covando anche lui i suoi piani con la sua gang che comprende una pornostar con il volto ridotto in polpette da un """"manager"""" troppo geloso, un artista non rappresentativo incapace di tenere in mano un pennello e Stanley, un povero pensionato sprovveduto. Ma quando la semplice rapina finisce in un crudele e indiscriminato bagno di sangue, Hoke ricorda prontamente perché è un poliziotto e si rigetta nel mondo che voleva abbandonare per sempre."" -
La morte non fa rumore. Le indagini di Gereon Rath. Vol. 2
Dopo il successo di Babylon-Berlin il secondo romanzo della serie dell'ispettore Gereon Rath.rnrn«Kutscher riesce ad evocare con successo la pericolosa decadenza degli anni di Weimar, col sangue nelle strade di Berlino e i nazisti minacciosamente dietro le quinte» - tThe Sunday Timesrnrn«Il tramonto della Germania di Weimar in un grande romanzo criminale» - Frankfurter Allgemeine Zeitungrn I demoni erano spariti. A un certo punto scomparivano dai suoi sogni, all'improvviso come erano arrivati. Ma Rath non sapeva mai quando.rnrnrnBerlino 1930. La star del grande schermo Betty Winter muore durante le riprese del suo primo film sonoro: un riflettore cade e la colpisce in pieno. È stato davvero un incidente? L'ispettore Gereon Rath, ormai passato alla Omicidi, inizia a indagare nel milieu cinematografico, dove l'imminente boom del parlato rischia di lasciare molti a bocca asciutta. L'ombroso ispettore, perseguitato dai propri demoni e rincorso dai superiori, impara in fretta a conoscere i lati oscuri del glamour e la sua pista solitaria lo porta tra i fronti di produttori rivali, nel quartiere cinese di Berlino, nei bassifondi della malavita e nei locali libertini in cui perfetti sconosciuti si scambiano biglietti con la posta pneumatica. Dopo i funerali del nazionalista Horst Wessel, trasformatisi in una battaglia di strada fra nazisti e comunisti, si riaccendono le tensioni sociali, e Rath viene riafferrato anche da quelle familiari e private: per volontà del temuto padre il commissario dovrà aiutare il borgomastro di Colonia Konrad Adenauer in un caso di ricatto; la sua ex mai dimenticata, Charlie, si riaffaccia nella sua vita. Poi viene trovata morta una seconda attrice. Senza corde vocali. Una terza scompare. -
Finché morte non sopraggiunga
Un inedito, composto da due romanzi brevi, del grandissimo Amos Oz.rn«Due racconti scritti negli anni Settanta. Un urlo cupo e estroso, dalla prosa magistrale, tenuto insieme da morte e paura, un grido che, dalla Tel Aviv moderna alle Crociate del 1100, cattura il trauma inestinguibile di Israele» - Robinson, La Repubblicarn«Conciso, preciso, lineare, lo stile ricorda l’arte di Čechov o di Gogol’. Il fanatismo, l’odio e la morte, i temi fondamentali delle due storie che si rispondono a circa mille anni di distanza, da una parte all’altra del Mediterraneo.» – Claude Kiejman, Le Magazine Littérairernrnrn«Finché morte non sopraggiunga» è composto da due romanzi brevi uniti da un filo tematico e dall'estro di un autore che ha una straordinaria confidenza con questo genere letterario e sa dargli una grandezza tutta particolare. Benché situati in due momenti storici molto diversi - «Fino alla morte» è ambientato nel 1096, mentre «Amore tardivo» si svolge nella Tel Aviv degli anni settanta -, questi due romanzi sono entrambi ispirati da un senso di tragedia che incombe sulla terra d'Israele, di ieri così come di oggi. Corale è la prima novella, che racconta l'avvicinarsi della Prima Crociata; profondamente individuale la seconda, che ha per protagonista un anziano e solitario professore di Tel Aviv.