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Anatomia di un populista. La vera storia di Matteo Salvini
Matteo Salvini ha preso in mano la Lega quando era immersa negli scandali. Oggi invece la Lega è viva e vegeta, governa molte regioni del Settentrione, fa alleanze in Europa con movimenti in ascesa come quello di Le Pen in Francia. Come ha fatto un giovane dirigente, dalle maniere ruvide e dalla grande efficacia televisiva, spesso preso in giro per le sue felpe usate come strumento di comunicazione, a mantenere la barra dritta, diventare un leader di livello nazionale, assomigliare sempre di più a un'alternativa al renzismo e al grillismo, oltre i perimetri del centrodestra berlusconiano? Matteo Pucciarelli, che per il quotidiano ""la Repubblica"""" segue il fenomeno leghista, ha passato gli ultimi mesi a stretto contatto con Salvini, partecipando ai comizi, raccogliendone le dichiarazioni, familiarizzando con il suo ambiente. E in questo libro racconta tutto quello che c'è da sapere sul personaggio e sull'uomo, sul politico e sullo stratega, sul comunicatore e sull'amministratore di partito. Dalle prime frequentazioni al centro sociale Leoncavallo di Milano all'esperienza dei """"comunisti padani"""", dall'abiura del secessionismo ai rapporti con l'estrema destra, passando per le aggiornatissime tecniche di comunicazione sulle reti social, emerge la figura di un politico che ha saputo approfittare di un vuoto epocale..."" -
Il corpo del reato
Un giovane uomo viene arrestato, prelevato dalla polizia. Scompare nei meandri degli apparati. Quando ne esce, è un cadavere martoriato. Ma questo cadavere può parlare. E tutti dobbiamo ascoltare.rnrnIl caso Cucchi. Il caso Regeni. (Ma anche: il caso Aldrovandi, il caso Uva, il caso Magherini). C'è qualcosa di spaventoso, qualcosa con cui nessuno vuole fare veramente i conti, nella storia di un giovane uomo che perde la vita mentre è nelle mani di chi dovrebbe tutelare la sicurezza di tutti. Carlo Bonini, conosce a menadito tutti i più oscuri anfratti di quel sottobosco giudiziario, al confine tra crimine e repressione, legge e arbitrio, diritti inviolabili e circostanze fortuite, in cui maturano queste tragedie. Sono anni che indaga sulla morte di Stefano Cucchi: le carte dell'inchiesta, le parole dei familiari, le perizie e le controperizie. E ha deciso che è tempo di fare parlare quel cadavere, fargli raccontare quello che sa e che non avrebbero voluto che dicesse... -
Avanti. Perché l'Italia non si ferma
In questo libro Renzi parla della difficoltà di cambiare le cose ma anche dell’orgoglio di provarci. Degli errori e dei passi falsi ma anche dei risultati ottenuti e delle sfide aperte.rn“Questo libro non è solo un diario personale, una riflessione sulla sinistra o il programma del governo che verrà. Più di tutto, è la condivisione di idee, emozioni e speranze che spesso si sono perse nel racconto della comunicazione quotidiana. I risultati ottenuti e gli errori commessi. Il viaggio tra passato e futuro di un’Italia che non si ferma. Che vuole andare avanti.”rnrnÈ stato l’uomo chiave della politica italiana degli ultimi anni. Ha guidato un governo che ha varato molte riforme e su una, quella costituzionale, è caduto. Alla guida del Partito democratico ha ottenuto alle elezioni europee del 2014 uno dei più brillanti risultati elettorali della storia politica italiana, ma anche una bruciante sconfitta referendaria nel 2016, che lo ha portato a dimettersi da presidente del Consiglio e da segretario nazionale. Nella primavera del 2017 quasi due milioni di italiani lo hanno rieletto alla guida del Pd.rnIn questo libro Renzi parla della difficoltà di cambiare le cose ma anche dell’orgoglio di provarci. Degli errori e dei passi falsi ma anche dei risultati ottenuti e delle sfide aperte. Racconta aneddoti inediti dei mille giorni a Palazzo Chigi ma anche le proposte politiche per l’Italia dei prossimi anni, dalla battaglia per cambiare l’Europa fino all’introduzione dell’assegno universale per i figli; dal numero chiuso per l’immigrazione agli investimenti in cultura e periferie; dalla lotta per il lavoro fino alla sfida ambientale e ai progetti di bonifica del paese. -
La fine del dibattito pubblico. Come la retorica sta distruggendo la lingua della democrazia
La retorica dei mezzi di informazione e della politica è ancora in grado di far funzionare la sfera pubblica? E cosa hanno in comune Donald Trump e l'Isis?rnrnIn un mondo dell'informazione sconvolto dalle tecnologie digitali, in cui le notizie si rincorrono incessantemente e hanno una vita sempre più breve, i commenti sono sempre più a caldo e privi di approfondimento, ogni possessore di un cellulare dice la sua sui social network su qualunque argomento e la politica sembra incapace di affrontare i veri problemi del mondo, come si fa ad avere un luogo in cui discutere seriamente dei temi importanti, prendere decisioni in modo ponderato e condiviso, formare un'opinione pubblica? Nato da un ciclo di lezioni tenute a Oxford sulla retorica (antica e contemporanea) e nutrito di fatti, esperienze e dettagli di una vita passata al vertice assoluto dell'informazione mondiale, ""Le parole della politica"""" rappresenta un contributo di riflessione fondamentale sul mondo di oggi."" -
Democrazia senza popolo. Cronache dal parlamento sulla crisi della politica italiana
Carlo Galli racconta la legislatura che ha passato alla Camera dei Deputati - tra complotti, cambi di fronte, sorprese - riconducendo tutto a un'analisi lucidissima della nostra democrazia.rnrnGalli racconta in questo libro il farsi e disfarsi della politica in azione, visti attraverso ""lo sguardo di un intellettuale che si sforza di capire la politica reale. Uno sguardo parziale e soggettivo, anche se non biografico, sul potere reale dal centro del potere legale. Dal Parlamento, e precisamente dalla Camera dei deputati, si sono visti, giorno per giorno, formarsi e distruggersi disegni: non si vedono le mani che li tracciano e li ordiscono, e si ignorano i retroscena - ma quasi sempre si intuiscono"""". Con una diagnosi che emerge man mano dal racconto, cioè che in Italia la democrazia stia diventando una pseudo-democrazia: """"il mantenimento delle forme istituzionali della democrazia parlamentare rappresentativa, e contemporaneamente il loro superamento sostanziale. Così che la post-democrazia si deforma verso la pseudo-democrazia""""."" -
L' illuminato. Vita e morte di Marco Pannella e dei radicali
Il ritratto del leader radicale, scritto da chi lo conosceva bene, lo ha seguito come uomo politico, lo ha amato come persona eccezionale, nel bene e nel male.rnrnGiovanni Negri è stato segretario del Partito radicale e parlamentare europeo, amico di Marco Pannella e, prima di tutto questo, un ragazzo di diciotto anni, figlio di genitori separati in un'Italia che non prevedeva il divorzio - e che da quel referendum storico fu convinto a gettarsi in politica accanto all'uomo che lo aveva promosso. Oggi, dopo la scomparsa del leader radicale, Giovanni Negri torna sulla sua vita e sulle sue battaglie, con l'affetto di chi ha amato l'uomo, con la nostalgia di chi è stato giovane insieme a lui, con l'orgoglio di chi si è battuto per cambiare l'Italia, con la consapevolezza che l'eredità di Pannella non è fatta di voti, né di ricordi, ma di ideali e di vita. Un libro personale che è anche un libro politico, una biografia che rinuncia alla completezza e alla cronologia per tentare di restituire la verità della vita vissuta, un omaggio che è anche una resa dei conti, ricco di dettagli poco conosciuti e storie mai raccontate. -
Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato
Dopo il Padre e la Madre, Massimo Recalcati indaga la figura del Figlio. Un libro fondamentale che completa una trilogia di grande successo.rnrnMassimo Recalcati lavora sulla fisionomia psichica dei figli nel mondo di oggi e indica la possibilità di un superamento dell'Edipo, a partire dalla parabola evangelica del figliol prodigo, che apre una possibilità invisibile al mito greco: quella del ritorno alla legge del padre e della capacità del padre di festeggiare quel ritorno. Perché i nostri figli vivono immersi in un mondo che mai come oggi è quello del godimento cieco e vuoto, e a volte sembrano lontani, forse perduti. Tuttavia, come Recalcati indica, attingendo alla sua esperienza clinica, ma anche lavorando su figure di figlio come Amleto o Isacco, c'è sempre la possibilità che un figlio si ritrovi, e venga ritrovato. -
Era Obama. Dalla speranza del cambiamento all'elezione di Trump
"4 novembre 2008: Barack Hussein Obama viene eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Difficile immaginare un cammino più improbabile verso la Casa Bianca. Difficile pensare a uno spot migliore per una democrazia statunitense da anni in crisi di sostanza e d'immagine. Difficile, infine, trovare icona politica più globale del neo-presidente, nato quarantasette anni prima alle Hawaii - crocevia storico di meticciamenti e ibridazioni transpacifici - da una madre bianca, originaria del Kansas, e un padre nero e africano."""" L'elezione di Obama è apparsa come uno dei grandi eventi del nuovo millennio e il racconto è subito diventato leggenda, l'uomo un'icona globale. Oggi l'era Obama è finita: è giunto il momento di guardare alla sua figura e al suo operato al di fuori dello scalpore e della superficialità del news cycle 24/7. E, soprattutto, di valutare l'intero arco della presidenza a partire dalla sua conclusione: il clamoroso passaggio di consegne a Donald Trump. Mario Del Pero, uno dei maggiori americanisti europei, ricostruisce le contraddizioni e le complessità che fanno degli Stati Uniti il laboratorio politico dell'Occidente, mostrando tutti i segnali inquietanti che rischiano di minare la sostanza della prima democrazia del mondo. E ci guida alla scoperta di un'amministrazione di cui crediamo di sapere ogni cosa, ma che in realtà resta tutta da studiare e da interpretare." -
La scomparsa del pensiero. Perché non possiamo rinunciare a ragionare con la nostra testa
Un grido di allarme sulla catastrofe più insidiosa della nostra epoca, la rinuncia alla nostra risorsa più importante: la capacità di ragionarernrnLogico e filosofo del linguaggio, Ermanno Bencivenga smaschera la più insidiosa delle catastrofi del nostro tempo: la nostra capacità di ragionare rischia di scomparire. Ma ragionare significa tacitare le emozioni e gli impulsi per fare spazio alle idee e, soprattutto, a una discussione ordinata che le analizzi e ne determini il valore, aprendo nuove strade alla nostra convivenza. Raccontando la sua esperienza di professore, Bencivenga mostra che questa ""catastrofe gentile"""", silenziosa quanto devastante, riguarda soprattutto i giovani. Le nuove generazioni sono più esposte alla proliferazione dei mezzi d'informazione e di comunicazione, che sono diventati troppo veloci e potenti rispetto al tempo che il pensiero logico richiede. Con il risultato inquietante che i giovani si abitueranno sempre più all'idea che qualcun altro, o meglio qualcos'altro, ragioni per loro. Un saggio che ci mette in guardia di fronte alle insidie della mutazione antropologica che sottrae alla nostra specie la sua risorsa più preziosa: il ragionamento."" -
Generazione ISIS. Chi sono i giovani che scelgono il Califfato e perché combattono l'Occidente
Non è l'Islam a mettere le bombe, ma i ragazzi nichilisti e disperati che crescono nel cuore delle società occidentali. Un libro fortemente polemico, la diagnosi definitiva del radicalismo e del terrorismo islamista in Europa e nel mondornrnI fatti tragici avvenuti in Francia nel 2015 e a Bruxelles nel 2016 hanno generato una guerra delle interpretazioni sul fenomeno degli attentati e della loro rivendicazione da parte del sedicente Stato islamico. Ciascuno si è chiesto, almeno una volta, per quale motivo dei giovani nati e cresciuti in Europa finiscano per scegliere la violenza disumana del Califfato. Olivier Roy propone una chiave di lettura sconcertante: non è l'integralismo islamico la prima causa di questo terrorismo, ma un disagio tutto giovanile, un'esigenza folle, violenta e fuori controllo di rottura generazionale. Certo, per compiere questa rottura c'è bisogno di un pretesto. E questi giovani lo trovano facilmente nell'odio puro ostentato dall'Isis... Il sociologo indaga le abitudini di questi giovani, si chiede che musica ascoltino, chi siano i loro eroi, scopre che non sanno quasi nulla del Corano e che frequentano raramente le moschee. E dimostra che la loro ostilità non affonda le radici nello scontro di religione, ma esprime un'esigenza di rottura che si rivolge non solo contro la cultura dei genitori, ma anche contro la società in cui sono nati, cioè la società occidentale... -
Non sono razzista, ma. La xenofobia degli italiani e gli imprenditori politici della paura
Luigi Manconi e Federica Resta lanciano un grido d'allarme in questo pamphlet: l'intolleranza etnica ha trovato spazio nel discorso pubblico e nella sfera politica.rnrn""Non sono razzista, ma"""" illustra un meccanismo psicologico tanto elementare quanto diffuso, che mira a prendere le distanze dalle parole e dagli atti che ci tradiscono e contraddicono ciò che pensiamo di essere, o che magari vogliamo far intendere di essere. Ma ormai è entrata in crisi l'interdizione morale nei confronti di parole e atti xenofobi, che aveva costituito una sorta di presidio linguistico e culturale, ma anche sociale e politico, rispetto al ricorso a pratiche di esclusione e discriminazione. Forse davvero sta cadendo il tabù del razzismo nella società italiana. Luigi Manconi e Federica Resta lanciano un grido d'allarme in questo pamphlet: l'intolleranza etnica ha trovato spazio nel discorso pubblico e nella sfera politica, legittimando comportamenti fino a ieri censurati, grazie a figure pubbliche che fanno del proprio ruolo istituzionale una risorsa significativa di produzione e legittimazione dell'ostilità sociale nei confronti dello straniero."" -
I veri padroni del calcio
Tutta la verità sui nuovi potenti che governano il calcio globale e sulle loro guerre geopolitiche e finanziarie, dietro le quinte dello sport più popolare al mondo.rnrnMarco Bellinazzo racconta i giochi di potere e i flussi di denaro, la corruzione e gli scandali che si nascondono dietro il calcio globale e ricostruisce i fili rossi di un mercato multimiliardario che coinvolge le potenze politiche ed economiche del pianeta. -
Shock politics. L'incubo Trump e il futuro della democrazia
Dopo No Logo, Shock Economy e Una rivoluzione ci salverà torna la più autorevole ed illuminante analista del capitalismo neoliberista e dell'establishment globale.rnrn""Urgente, tempestivo, necessario"""" - Noam Chomsky, professore emerito, MITrnrn""""Naomi Klein ha scritto una guida alla speranza per la gente comune. Leggete questo libro"""" - Arundhati Royrnrn""""Chi meglio di Naomi poteva trovare un senso in questa follia e aiutarci a trovare una via d'uscita? Questo libro sarà in cima alle classifiche e non potrete farne a meno"""" - Michael Stipernrn«Questo libro è una cassetta degli attrezzi per capire come siamo arrivati a questo momento politico surreale, come possiamo impedire che le cose vadano ancora peggio e come, se non perdiamo la testa, possiamo fare un salto in avanti e cogliere l'opportunità per migliorarle. Una cassetta degli attrezzi per resistere». Secondo Naomi Klein, sbaglia chi ritiene un caso soltanto americano il programma del nuovo presidente, che prevede protezionismo e deregulation dell'economia interna, una guerra totale al cosiddetto """"terrorismo radicale islamico"""" e un rifiuto delle politiche climatiche... Klein pone le basi per un movimento di massa capace di opporsi al militarismo, al razzismo e al corporativismo che stanno crescendo nel mondo occidentale. E dimostra che il concetto di resistenza è tutt'altro che obsoleto."" -
Cambio di paradigma. Uscire dalla crisi pensando il futuro
Il futuro è ancora possibile. Per conquistarlo dobbiamo cambiare le regole.rnrnPer uscire da una crisi serve un cambio di paradigma. Bisogna cambiare regole e prospettive, adeguare il proprio sguardo a un modo nuovo di interpretare la realtà. E prima che si stabilisca un nuovo paradigma, una nuova normalità, esiste un momento in cui tutte le possibilità sono aperte. Mauro Magatti dimostra che noi ci troviamo esattamente in quel momento. Il 2008 ha segnato l'inizio di una crisi economica che si è rivelata anche politica e culturale e ha portato alla fine di un'epoca. Fino ad allora il neoliberismo era stato il modello al quale avevamo affidato le nostre prospettive di crescita economica e di benessere. Ora quel modello è saturo, perché non è più capace di rispondere alle esigenze di un mercato globale sempre più selvaggio e sregolato, né alla degenerazione della politica, sempre più populista e nazionalista. Ma questa, spiega Magatti, è una grande occasione. Perché se le vecchie regole non sono più valide, questo è il momento in cui possiamo inventarne di nuove. L'importante è avere chiara una direzione. E la direzione è quella della rinuncia alla cieca economia del consumo, per giungere a uno scambio sostenibile. -
Un mondo a tre zeri. Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento
Esiste un modello alternativo al capitalismo sfrenato. Muhammad Yunus sa come realizzarlo.rn""Il fine della vita umana su questo pianeta non è semplicemente sopravvivere, ma vivere con grazia, bellezza e felicità. È il nostro compito. Cominciamo oggi.""""rnrnA dieci anni dall'inizio di una crisi che non è mai davvero finita, è arrivato il momento di ammettere che gli ingranaggi del capitalismo sono difettosi. Certo, l'economia non si è affatto fermata. Ma alla sua crescita corrisponde una concentrazione sempre più pronunciata della ricchezza nelle mani di pochi. La povertà aumenta in tutti i paesi del mondo, la disoccupazione emargina i giovani e la produzione industriale fuori controllo distrugge l'ambiente. Tuttavia, secondo Muhammad Yunus, un nuovo modello economico esiste già e costituisce la risposta all'economia dell'interesse personale e della diseguaglianza. Da quando Yunus ha cominciato ad articolare l'idea di una nuova forma di capitalismo con lo strumento del microcredito e l'esperienza della Grameen Bank, migliaia di organizzazioni non profit in giro per il mondo l'hanno adottata. E hanno introdotto l'energia in milioni di case bengalesi, hanno trasformato migliaia di giovani disoccupati in imprenditori, hanno finanziato imprese gestite da donne negli Stati Uniti, e hanno portato mobilità, protezione e molti altri servizi nelle zone più povere della Francia. Yunus dimostra che eliminare le diseguaglianze create da un capitalismo sfrenato con le risorse della vita di tutti i giorni è possibile. La strategia è semplice. Si tratta di riconoscere l'inganno del capitalismo classico, secondo il quale la natura umana è egoista e orientata anzitutto all'interesse personale, e di prendere parte a un nuovo sistema economico fondato su una visione più realistica, che riconosca nell'altruismo e nella generosità forze altrettanto fondamentali e potenti."" -
Concetta. Una storia operaia
La storia della donna che si è data fuoco all’Inps di Torino. Un racconto intimo e appassionante sulla retrocessione del lavoro nel nostro Paese.rnrn“Se non un destino, c’è almeno un corpo del quale io possa ancora disporre?”rnrn27 giugno 2017: nella sede dell’Inps di Torino Nord, in corso Giulio Cesare 290, una donna si cosparge di alcol e si dà fuoco. È Concetta Candido, di mestiere faceva l’addetta alle pulizie in una grande birreria di Settimo Torinese, inquadrata in una cooperativa inventata e presieduta dagli stessi titolari della birreria. Da sei mesi Concetta è stata licenziata. Così, senza lavoro, senza liquidazione e con il sussidio di disoccupazione che per un disguido burocratico non arriva, Concetta giunge all’apice della disperazione. Per questo sceglie il fuoco come forma di pubblica protesta. Si procurerà ustioni di terzo grado sul 27% del corpo e lotterà tra la vita e la morte per mesi. La attende un percorso di lenta e dolorosa riabilitazione. Intorno a lei si forma spontaneamente una rete di sostegno affettuoso, che non riesce però a infrangere il muro di imbarazzo con cui il suo gesto è stato rimosso dai concittadini e dai politici della comunità operaia di Settimo Torinese.rnTrent’anni dopo il suo libro-inchiesta Operai, Gad Lerner torna negli stessi luoghi a raccontare il mutamento brutale delle condizioni di lavoro. Un’inchiesta che, a partire dalla testimonianza di Concetta, darà voce a tutti i protagonisti di questa tragedia: i primi soccorritori, i datori di lavoro, i funzionari dell’Inps, le colleghe licenziate, la sinistra cittadina, i familiari di Concetta tra i quali spicca l’impegno appassionato del fratello Giuseppe.rnEmerge così una storia esemplare che ha a che fare con tutti noi molto più di quanto siamo disposti a credere. Gli uomini e le donne come Concetta sono i nuovi operai, senza sindacati né tutele, protagonisti involontari di una corsa al ribasso nel precariato, nel lavoro nero e nelle retribuzioni. Ed è forse significativo che il fuoco di Concetta sia divampato nella stessa città marchiata dal rogo della ThyssenKrupp, che anticipò la metamorfosi sociale dell’ultimo decennio narrata in questo libro. -
Gli impostori. Inchiesta sul potere
Che fine ha fatto Emanuela Orlandi dopo la sua scomparsa il 22 giugno 1983?rnChi comanda davvero al Comune di Roma?rnQual è la vera storia del “Giglio magico” di Matteo Renzi?rnTre inchieste, tre indagini esplosive che smascherano le menzogne del Potere.rnrnrnIl 22 giugno 1983, in un caldo pomeriggio di inizio estate, Emanuela Orlandi, giovane cittadina del Vaticano, scompare nel nulla. Nei giorni successivi si avviano ricerche spasmodiche, che nei mesi e negli anni porteranno a un susseguirsi di indagini giudiziarie, inchieste giornalistiche, ipotesi complottistiche più o meno fantasiose. Ma nessun indizio concreto aiuterà a far luce su uno dei misteri più inquietanti della recente storia d’Italia.rnOra Emiliano Fittipaldi, giornalista d’inchiesta che ha già indagato sugli scandali della Santa Sede con i bestseller Avarizia e Lussuria, ricostruisce nuovi tasselli fondamentali della drammatica vicenda di Emanuela grazie a un documento misterioso, di provenienza vaticana. Da cui, se la sua veridicità venisse confermata, emergerebbero squarci impensabili sul destino della quindicenne; o, nel caso contrario, sulle inesauribili trame di cui si serve il potere per nascondere realtà impossibili da rivelare.rnÈ la prima delle tre inchieste che compongono questo libro, indagine serrata e documentatissima sulle mistificazioni dei potenti, troppe volte sicuri della propria impunità. La seconda inchiesta racconta i retroscena dell’indagine giornalistica che ha travolto a fine 2016 la giunta del sindaco di Roma Virginia Raggi, portando all’arresto di collaboratori importanti e aprendo la crisi del Movimento 5 Stelle nella capitale. La terza è dedicata all’ascesa del gruppo di potere che ha accompagnato la scalata di Matteo Renzi, presidente del Consiglio dal febbraio 2014 al dicembre 2016.rnGli impostori, denuncia Fittipaldi, sono gli uomini che vendono rivoluzioni e speranze, ma fanno il contrario di quanto hanno promesso. Coloro che attraverso menzogne e propaganda si presentano davanti all’opinione pubblica con maschere che occultano la vera faccia del potere. Questo libro è un’energica e appassionata difesa del libero giornalismo d’inchiesta come antidoto irrinunciabile alle loro imposture. -
Il pacco. Indagine sul grande imbroglio delle banche italiane
Un’inchiesta senza precedenti sulla miscela esplosiva che ha distrutto i nostri risparmi.rnrn“Il conflitto d’interessi è la regola, le consulenze inutili e i favori agli amici all’ordine del giorno, la trasparenza una fastidiosa incombenza da evitare.”rnrnSono passati più di dieci anni da quando l’Italia ha scoperto gli intrighi dei “furbetti del quartierino”, con le scalate bancarie che avevano già sconvolto il nostro sistema finanziario. Cosa lega quelle vicende agli scandali che oggi hanno fatto perdere 800 milioni di euro a migliaia di risparmiatori, riducendo sul lastrico alcune banche dell’Italia più ricca? Come è stato imbastito il grande imbroglio che, con la collaborazione di istituti finanziari di mezzo mondo, ha rischiato di affossare un pezzo importante del nostro paese?rn“In Italia la reazione a catena partita da Siena e alimentata dalla crisi fa saltare una dopo l’altra le banche delle regioni ricche, quelle che foraggiavano i distretti industriali. Salta la Cassa di risparmio di Ferrara. Salta Banca Marche. Salta la Cassa di risparmio di Chieti. Salta la Banca popolare dell’Etruria. Salta la Popolare di Vicenza. Salta Veneto Banca. E il virus continua a camminare. La storia è comune. Ha a che fare con la modestia oggettiva di una classe dirigente scelta con criteri discutibili che si installa sul ponte di comando delle banche grazie a relazioni di potere. Quando non per meriti politici se non direttamente partitici, come avvenuto al Monte dei Paschi di Siena.”rnE proprio la banca senese, che ha dato inizio al contagio, ha fatto anche virare lo scandalo in tragedia, con la morte misteriosa di David Rossi, il capo della comunicazione della banca, precipitato dalla finestra del suo ufficio.rnIn un’inchiesta capace di fare chiarezza una volta per tutte sui meccanismi malati e i rapporti di forza del sistema bancario, Sergio Rizzo racconta “una stagione terribile dove non è mancato proprio nulla. Neppure il sangue”. E compie un viaggio nella provincia profonda, da Siena a Vicenza ad Arezzo, alla ricerca dell’origine del veleno che sta inquinando il potere finanziario italiano. -
Popolo vs democrazia. Dalla cittadinanza alla dittatura elettorale
Perché la nostra libertà è in pericolo e come salvarlarn«Il populismo è la malattia senile della democrazia occidentale: il politologo analizza le cause della frattura tra rappresentanti e rappresentati e delle conseguenze tirannche che provoca. Cosa ci aspetta dopo Trump, Orban e Salvini?» - Robinson, La RepubblicarnNegli ultimi anni sembra che la politica abbia subito un'inquietante accelerazione. Nei paesi in cui l'adesione di tutti i cittadini al sistema di valori della democrazia era considerata un'ovvietà, il consenso per i partiti di estrema destra e per i populismi aumenta a ogni tornata elettorale. Per di più, la degenerazione del discorso politico è sopravvissuta alla fine della crisi economica. In Europa e negli Stati Uniti, infatti, sono chiari i segni della ripresa eppure la richiesta di costruire muri, di respingere i flussi migratori, di ripristinare misure protezionistiche è sempre più forte da parte dei cittadini. Il legame tra liberalismo e democrazia, spiega Yascha Mounk, non è più così indissolubile come credevamo. Siamo entrati in una nuova era politica, con la quale chi ancora crede nella sovranità del popolo in democrazia dovrà fare i conti. Come dimostra l'elezione di Donald Trump, la divaricazione della cultura dei diritti dal sistema della partecipazione democratica è possibile. Mentre le istituzioni si riempiono di milionari e tecnocrati, i cittadini conservano i propri diritti civili e le proprie libertà economiche, ma vengono esclusi dalla vita politica. D'altra parte, il successo di Orbán in Ungheria, di Erdo?an in Turchia e di Kurz in Austria è il segno di una democrazia che si priva sempre più della capacità di garantire diritti ai propri cittadini e si trasforma in una tirannia della maggioranza. -
Falso! Quanto costano davvero le promesse dei politici
Perché la domanda che resta sullo sfondo, a un passo dalla data elettorale, è: i politici che si candidano a governarci sbagliano o mentono?rnrnFlat tax, reddito di cittadinanza, moneta fiscale, aumento dell'età pensionabile. Sono le principali proposte economiche delle tre forze che oggi si contendono il governo del paese. Ma il dibattito è nullo, perché sono interventi irrealizzabili o catastrofici per i nostri conti... Attraverso un'analisi chiara e rigorosa, Roberto Perotti mostra agli elettori come queste proposte siano fallaci o pericolose. Perché la domanda che resta sullo sfondo, a un passo dalla data elettorale, è: i politici che si candidano a governarci sbagliano o mentono?