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Indipendenza
Come smascherare coloro che esercitano il potere nell'ombra? Come vendicarsi di chi ti ha inferto le ferite più sanguinose e umilianti? Ritroviamo in questo nuovo romanzo Melchor Marín, il poliziotto appassionato di libri protagonista di Terra Alta. Ad alcuni anni di distanza dalla morte dell'amatissima moglie Olga, torna insieme alla figlia Cosette nella sua Barcellona, dove dovrà affrontare l'indagine più spinosa e difficile: qualcuno infatti tiene sotto ricatto la sindaca della città, utilizzando un video hard che risale a molto tempo prima. Ancora segnato dal profondo dolore per non aver trovato gli assassini di sua madre, ma sempre guidato dalla sua rigorosa integrità morale, Melchor dovrà capire se il ricatto faccia parte di un progetto più articolato di destabilizzazione politica. E questo lo costringerà a entrare nelle stanze del potere, dove regnano il cinismo, l'ambizione sfrenata e la corruzione. -
Il cortile delle sette fate
Arte è una gatta nera alla sua terza vita; si è scelta il nome in onore di Artemide, l'agile e bellissima dea greca con cui ha vissuto la sua prima vita sul Monte Olimpo. Carmen è una bambina selvaggia, nata in una notte d'estate, cresciuta in un bosco, scaldata e accudita da lupi, donnole, martore, ricci e ghiri, dai quali ha appreso linguaggi e percorsi che gli umani non possono comprendere. Tutte e due corrono, sulle pietre del selciato di Palermo nella notte di San Giovanni del 1586, per sfuggire al pericolo più grande nei tempi cupi dell'Inquisizione: essere avvistate, catturate e condannate per stregoneria, espressione e strumento del demonio. In un'epoca oscura e folle, gli uomini, i maschi, vedono nel comportamento libero di esseri femminili solo un segno del Male, e operano per sopprimere, per distruggere. Ma Palermo è anche città calda e magica che nel suo cuore racchiude un esaltante segreto; in una piazza, al riparo della torretta dell'acqua, sei donne, sei fate, danzano e coltivano piante odorose, in un vortice di profumi e canzoni ammalianti, pronte ad aiutare le gatte randagie e le bambine vagabonde che corrono verso la libertà. Età di lettura: da 8 anni. -
L'isola della peste
Göteborg, agosto 1925. Sono le sei di sera e il sovrintendente Nils Gunnarsson sta battendo a macchina i rapporti della giornata: due casi di vagabondaggio, un furto di tre lenzuola stese ad asciugare e la sparizione di un cane di razza. All'improvviso irrompe nel commissariato un ragazzino sporco e vestito di stracci, che lo informa di aver trovato un cadavere e gli chiede di seguirlo. I due risalgono il fiume in barca e raggiungono il cosiddetto Villaggio dei Rottamai, un insieme di baracche ai margini della città, abitate da gente che vive di quello che riesce a recuperare dall'acqua. Stavolta, però, il fiume ha restituito il corpo di un uomo, per di più ammazzato con una tecnica particolarmente brutale e insolita. Grazie anche alle intuizioni della brillante giornalista – nonché ex fidanzata – Ellen Grönblad, le indagini condurranno Gunnarsson alla famigerata Isola della Peste. Lì, dove un tempo venivano condotti i malati infettivi in quarantena, oggi non dovrebbe esserci più nessuno, ma in realtà la struttura è stata riconvertita a prigione e ospita un unico detenuto, che ha bisogno di una sorveglianza speciale… Chi è questa persona e in che modo può essere coinvolta nell'omicidio, se è rinchiusa da anni dietro le sbarre? -
L'estate brucia ancora
Carlotta è una tredicenne come tutte le altre, una famiglia normale, una casa normale affacciata sui campi amari del Salento. Emma è poco più grande e la sua biografia è agli opposti: origini per metà irlandesi, genitori musicisti, una villa psichedelica senza regole. La loro è un'amicizia forte, ma attraversata da molte ombre. Un legame che finisce all'improvviso, un giorno di quell'estate che le segnerà per sempre, quando Carlotta si risveglia in un letto di ospedale, sul corpo i segni indelebili di una violenza che la sua mente cerca di dimenticare. Emma è ciò che resta di quel maledetto pomeriggio, di quell'estate. Ma anche Emma molti anni dopo conoscerà la violenza; e Carlotta, ormai una donna a cui l'antico trauma ha impedito di diventare veramente adulta, sprofonderà in una solitudine senza rimedio. Finché un giorno il figlio dell'amica bussa alla porta di Carlotta in cerca di risposte, e così riaffiora la loro storia, ricomposta a mani nude dalla protagonista, tassello dopo tassello. Scandagliando le acque chiare del passato alla ricerca di quella verità in cui da ragazzina non aveva osato addentrarsi. Una discesa nell'abisso, per ricominciare a vivere. -
Una brutta faccenda. Un'indagine del commissario Bordelli
Siamo nell’aprile del ’64, ma la primavera proprio non si decide ad arrivare. Firenze è coperta da un cielo grigio e umido, un cielo triste che non preannuncia niente di buono. Così come niente di buono preannuncia l’arrivo in commissariato di un ometto piccolo piccolo che, con l’aria allarmata, insiste per essere accompagnato da Bordelli. È Casimiro, il suo amico nano, che ha appena scoperto il cadavere di un uomo in un campo sopra Fiesole. Bordelli si precipita sul luogo del delitto, ma del corpo nessuna traccia: solo una bottiglia di un cognac francese e un cane che cerca di azzannarlo. Passano solo pochi giorni quando, tra i cespugli del Parco del Ventaglio, viene trovato il corpo senza vita di una bambina con segni di strangolamento sul collo e, sulla pancia, quelli di un brutto morso. La pioggia continua a cadere su Firenze quando una telefonata annuncia che è stato rinvenuto un altro corpo, di nuovo una bambina, ancora un assurdo omicidio con quel morso che sembra quasi una macabra firma. E anche stavolta nessun sospetto o indizio che lasci intravedere la faccia del mostro. E inoltre Casimiro sembra svanito nel nulla come quel primo, misterioso cadavere. Davvero una brutta faccenda per il commissario Bordelli e per la sua squadra, una faccenda destinata a diventare un incubo senza fine, nero come il cielo di Firenze. -
Il nuovo venuto. Una nuova indagine del commissario Bordelli
Firenze, dicembre 1965. Un uomo viene trovato ucciso nella sua abitazione con un paio di forbici conficcate nella nuca. Del morto si conosce la professione, redditizia quanto disgustosa: era un usuraio e la gente, quasi a segnalarne l’estraneità, lo chiamava «il nuovo venuto». Da un primo sopralluogo non emergono indizi significativi e così il commissario Bordelli, chiamato a far luce su un delitto che suscita in lui sentimenti contrastanti – il bisogno di far giustizia ma anche una profonda ostilità per la vittima – si appresta a iniziare un’indagine quanto mai ardua... Nel frattempo l’agente Piras è tornato a casa, in Sardegna, per una lunga convalescenza dovuta a una brutta ferita riportata durante una sparatoria. Le sue giornate sono scandite da una noiosa ripetitività, fino al giorno in cui, del tutto inaspettatamente, anche lui si ritrova coinvolto in un caso che ha tutta l’aria di essere un vero e proprio rompicapo. -
La forza del destino. Un'indagine del commissario Bordelli
È la primavera del 1967. L'alluvione di novembre, con il suo strascico di tragedie e di detriti, sembra essersi placata e Firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario Bordelli. Per lui non c'è pace dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull'omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un ""messaggio"""" molto chiaro: lo stupro di Eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui più care. Sconfitto e amareggiato, Bordelli si è dimesso dalla polizia e ha lasciato San Frediano. Che altro avrebbe potuto fare? si chiede nel silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini? Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei boschi, imparando a far crescere le verdure nell'orto. Il pensiero di quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona. Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre inaspettatamente l'occasione di fare i conti con il passato, e Bordelli non si tira indietro."" -
Quel che sembriamo
Nell’estate del 1975 Hannah Arendt vola per un’ultima volta dall’America alla Svizzera. Lì, in un appartato villaggio ticinese, intende trascorrere le vacanze e lavorare un po’ al suo ultimo libro. Ma quell’intervallo di quiete in un luogo a lei tanto caro le offre anche l’opportunità di intraprendere un suggestivo viaggio a ritroso, un viaggio che inizia a New York nel 1941 e dura un’intera vita. Un viaggio in cui la accompagnano gli interlocutori di pensiero che furono per lei – inseparabilmente dal dialogo filosofico – amici, amanti, compagni di studio e di vita, da Walter Benjamin a Martin Heidegger, da Karl Jaspers a Ingeborg Bachmann. Strada facendo, la vediamo in ruoli e situazioni diverse: come donna innamorata, moglie e casalinga, come poetessa e narratrice di fiabe, come docente universitaria e come giornalista al processo contro Adolf Eichmann, a Gerusalemme. Il libro che nasce da quell’esperienza, La banalità del male, spinoso fin dal titolo, scatena controversie che la trascineranno sotto gli impietosi riflettori dell’opinione pubblica, imponendole di pagare un prezzo di cui non ha mai parlato. Anche di questo racconta Hildegard Keller. -
Le favole di Luis Sepúlveda da colorare
Hanno divertito, emozionato e commosso tre milioni di lettori di tutte le età: adesso le favole di Luis Sepúlveda diventano un libro da colorare -
La solitudine del sovversivo
Buenos Aires 1977, all'uscita della scuola serale Marco Bechis viene sequestrato da un gruppo di militari in borghese. Ha vent'anni. Il racconto della sua tragica avventura esistenziale inizia qui e ci conduce nei giorni e nelle notti della sua infanzia e della sua adolescenza vissute tra l'Italia e l'Argentina della dittatura militare. Fin quando lui, ragazzo di buona famiglia cosmopolita, si avvicina al movimento dei Montoneros e finisce in un carcere clandestino. I genitori riescono a ottenere la sua scarcerazione e lo riportano in Italia, ma per gli altri sequestrati la sorte non sarà la stessa: lui è sopravvissuto, gli altri no e questa colpa lo accompagnerà tutta la vita. Osservatore e testimone, Bechis ci porta dentro l'aula del tribunale di Buenos Aires dove affronta finalmente i suoi carcerieri alla sbarra. -
Nel più bel sogno. Una nuova avventura del commissario Bordelli
È la fine di aprile del 1968. Firenze, come il resto dell'Italia, è scossa dalle manifestazioni studentesche. I figli sono contro i padri, senza mediazioni né compromessi, ed è difficile capire dove stiano ragioni e torti, dove sia il male. Università occupate, scontri con le forze dell'ordine, battaglie tra studenti di destra e di sinistra, slogan impregnati di ideali: un vortice di sogni cozza contro una società ormai sorpassata che aveva creduto di durare in eterno. Nonostante un certo disorientamento per il mondo che sta cambiando, Bordelli vive una sua primavera interiore. Il peso del passato sembra finalmente attenuarsi, e lui sente di poter affrontare le cose con più leggerezza. Anche la sua vita amorosa sta forse andando incontro a un mutamento inatteso… Ma una giornata drammatica, una giornata di morte, costringe il commissario a confrontarsi con non pochi misteri. E quando tutto pare avviarsi verso la soluzione, in un paese vicino a Firenze un altro omicidio terribile getta il commissario nello sconforto. Non sa davvero se questa volta riuscirà a scoprire lo spietato assassino, che forse si cela dietro un macabro messaggio. -
L'anno dei misteri. Un'indagine del commissario Bordelli
È il 6 gennaio del '69 e molti italiani si preparano a vedere la «finalissima» di una delle trasmissioni più popolari e seguite, Canzonissima. Anche il commissario Bordelli si siede davanti al televisore per godersi la serata, ma una telefonata della questura lo strappa dalla poltrona e lo costringe a uscire di casa: una ragazza è stata uccisa, proprio mentre andava in onda la sigla... zum zum zum zuuum zum. Da quel momento le giornate del commissario si complicano, altri misteri dovranno essere risolti. Uno in particolare lo tormenta: la terribile vicenda del maniaco omicida che ha già ucciso sei prostitute, tutte e sei bionde, di media statura, una ogni nove mesi esatti. Bordelli si sente affaticato, e in mezzo alle ricerche concitate cerca di ritagliarsi momenti di tranquillità e di riflessione nel silenzio del bosco, che i versi degli animali rendono ancora più vero e profondo. Tra poco più di un anno andrà in pensione, e teme di lasciarsi alle spalle dei casi insoluti... -
Un caso maledetto. Un'avventura del commissario Bordelli
Gennaio 1970. Il commissario Bordelli in aprile andrà in pensione, dopo quasi un quarto di secolo in Pubblica Sicurezza, e ancora non sa cosa aspettarsi, non riesce a immaginare come accoglierà questo totale cambiamento. Ma per adesso è in servizio, e il tempo per riflettere e farsi troppe domande non c'è: in una via del centro di Firenze avviene un omicidio brutale. Sarà proprio quel crimine odioso il suo ultimo caso? Ma soprattutto, riuscirà a risolverlo? Lui e il giovane Piras, che nel frattempo è diventato vice commissario, lavorano a stretto contatto, spinti come ogni volta dal senso di giustizia, ma in questa occasione anche dalla intollerabile inutilità di quell'omicidio. Passano i mesi, arriva la primavera, la data del pensionamento si avvicina. La relazione del commissario con la bella Eleonora sembra essere sempre più solida. Non mancherà la cena a casa di Franco Bordelli, dove come d'abitudine ognuno racconterà una storia. Ma una mattina il commissario riceve una telefonata dalla questura… un altro omicidio? -
Ragazze smarrite. Un'avventura del commissario Bordelli
Firenze, marzo 1970. Al commissario Bordelli manca poco più di una settimana alla pensione, e ancora non riesce a immaginare come si sentirà. Si augura che in questi giorni non avvengano altri omicidi: non vuole rischiare di lasciarsi alle spalle un mistero non risolto, ma il destino gli ha riservato una spiacevole sorpresa, e si trova ad affrontare il suo caso forse più difficile. Lungo il greto di un fiumiciattolo del Chianti, in località Passo dei Pecorai, proprio a pochi chilometri da casa sua, viene scoperto il cadavere di una ragazza. Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento d'identità, nessun testimone, nulla di nulla. Si avvicina il due di aprile, il suo sessantesimo compleanno, dunque il suo ultimo giorno di lavoro, e il commissario comincia a temere che quel delitto, dietro il quale sembra nascondersi qualcosa di disgustoso, resti impunito. Il tempo passa, e non emerge niente che aiuti l'indagine. Bordelli è sempre più amareggiato, non può sopportare che i colpevoli restino in libertà, e nonostante tutto giura a se stesso di trovarli... -
Dora Bruder
31 dicembre 1941, sul ""Paris-Soir"""" appare un annuncio: si cercano notizie di una ragazza di quindici anni, Dora Bruder. A denunciarne la scomparsa sono i genitori, ebrei emigrati da tempo in Francia. Quasi cinquant'anni dopo, per caso, Patrick Modiano si imbatte in quelle poche righe di giornale, in quella richiesta d'aiuto rimasta sospesa. Non sa niente di Dora, ma è ugualmente spinto sulle sue tracce. Modiano cerca di ricostruirne la vita, i motivi che l'hanno spinta a scappare e segue l'ombra di Dora per le vie di una città che conosce e ama, nei luoghi che hanno vissuto la guerra e l'occupazione, fino al drammatico epilogo ad Auschwitz. Qui, dove comincia la storia degli uomini, si chiude per sempre la storia privata di Dora in mezzo a quella di un milione di altre vittime."" -
Il commissario Bordelli
Firenze, estate 1963. La città è deserta perle vacanze e assediata dal caldo e dalle zanzare. Il commissario Bordelli passa le sue notti a rigirarsi nelle lenzuola, incapace di prender sonno, dopo giornate di banale routine estiva sbrigata da quei pochi rimasti in commissariato, come il poliziotto Mugnai e il nuovo arrivato Piras. Durante una di quelle lunghe notti insonni, Bordelli riceve una telefonata che gli annuncia una morte misteriosa. Recatosi sul luogo del delitto, una villa del Settecento, trova il corpo senza vita di un'anziana signora; accanto al suo letto c'è un bicchiere con tracce di un medicinale per l'asma e sul comodino, riposto con cura e perfettamente chiuso, il flacone di quel medicinale. Difficile, però, pensare a un attacco improvviso della malattia, come spiega il fidato anatomopatologo Diotivede, collaboratore e amico di vecchia data del commissario. Bordelli inizia le sue indagini, partendo proprio dai singolari personaggi che frequentavano abitualmente la villa: l'anziana governante; i nipoti Giulio e Anselmo; Dante, il bizzarro fratello della vittima. Ma ognuno di questi ha un alibi inattaccabile. O almeno così sembra, fino a quando il commissario Bordelli non decide di tornare sul luogo del delitto... -
La Nuova Terra
Leone arriva nel cuore dell'Amazzonia convinto da sua cugina Nur, cui non ha mai saputo dire di no. È presto catapultato in un mondo fuori dal tempo, dove si curano le persone con cerimonie in cui si consuma l'ayahuasca, la liana dei morti, un decotto psicotropo dai numerosi effetti terapeutici. Attraverso viaggi mentali e all'interno del proprio corpo, grazie alla comunione con gli spiriti di diversi animali e rivelatori dialoghi con la voce fin troppo umana dell'ayahuasca, Leone approderà alla battaglia più dura che esiste, quella contro se stesso e i demoni che ha passato una vita a combattere. Le lezioni ricevute gli faranno mettere in discussione tutto: il suo lavoro di autore televisivo, la sua relazione inceppata in un'empasse, l'identità costruita attorno a una mascolinità tossica e i valori stessi della società che di fronte a una catastrofe climatica annunciata, sceglie di proseguire ciecamente verso l'autodistruzione. Quello di Leone è un percorso sciamanico involontario, che è insieme titubante e spesso, suo malgrado, comico. Toccherà il fondo prima di risollevarsi, ma aver avuto il coraggio di guardare in faccia la realtà gli insegnerà forse a vivere in armonia con la sua natura e con la Natura. -
Complice la notte
Succede una notte di inizio marzo del 1953. Il fruscio della puntina scava il solco di un disco che gira a vuoto. Si direbbe che l'uomo riverso sul divano sia addormentato se non fosse per la mano inerte. Nella dacia di Kuntsevo tutto è silenzio ormai. La neve cade senza tregua, copre ogni rumore, tranne quell'insistente strofinio sulla gommalacca del 78 giri ascoltato così tante notti, e anche quell'ultima. Mozart, chissà per quali vie segrete, era riuscito a giungere nella zona oscura dell'anima di Stalin. Ma a turbarlo non era soltanto la musica. Era chi la eseguiva: la pianista Marija Judina. Intrecciando documentazione storica e libertà narrativa, questo libro racconta la storia di una donna appassionata e ribelle, una «monaca» in scarpe da ginnastica innamorata di Dio e di Bach, paladina di tutte le avanguardie. Il ritratto di un'artista eccentrica, protagonista di tempi roventi. -
Ritratto di un matrimonio. La duchessa di Ferrara
Firenze, metà del XVI secolo. Lucrezia, figlia di Cosimo de' Medici, vive nel palazzo di famiglia: è una bambina timida e silenziosa, che ama disegnare e adora gli animali, soprattutto quelli esotici che il padre tiene in cattività. Ma la sorella maggiore Maria muore improvvisamente alla vigilia del matrimonio con il duca di Ferrara, Alfonso d'Este, e per Lucrezia, poco più che dodicenne, tutto cambia: per cementare i difficili legami tra Medici ed Estensi, viene a sua volta promessa in sposa al duca e dopo pochi anni i due convolano a nozze. Lucrezia si trova catapultata in una corte estranea e piena di pericoli, dove le appare subito chiaro di non essere gradita... E la figura più ambigua è proprio suo marito. Chi è davvero Alfonso d'Este? L'innamorato premuroso, il musicofilo e amante delle arti, lo sposo desideroso di avere da lei un figlio al più presto, o l'uomo implacabile e il politico spietato? E perché Lucrezia non si sente al sicuro quando è sola con lui? Sapendolo capace di eliminare chiunque si opponga alla sua volontà, accetta di farsi ritrarre dal pittore Bastianino, in un dipinto che ne onori la figura di donna sposata. Mentre è in posa i suoi occhi incrociano quelli del giovane assistente dell'artista, Jacopo, e tutto prende una piega inaspettata. Sullo sfondo del Rinascimento italiano, tra accurate ricostruzioni storiche e invenzioni letterarie, Maggie O'Farrell dà vita a un personaggio originale e affascinante, una giovane donna, sensibile e determinata, che lotta per conquistare e vivere la vita che desidera. -
Odi
Poeta poliedrico, cui appartiene una vasta ed eterogenea produzione letteraria, in contatto con figure centrali della cultura del secondo Settecento (tra cui Melchiorre Cesarotti e Vittorio Alfieri), Giovanni Fantoni fu anche partecipe attivo delle vicende politiche legate alla Rivoluzione francese e alle imprese napoleoniche, che animavano in quei decenni l'Europa e la penisola italiana. L'edizione critica delle sue Odi è il frutto di un lungo lavoro di esegesi, consolidato dall'accurato confronto tra testimoni superstiti, alcuni presi in esame per la prima volta: il commento e l'apparato critico rendono conto della parte più importante del corpus delle opere fantoniane, che comprende anche i componimenti che Giosue Carducci studiò e in parte inserì nella sua raccolta Lirici del secolo XVIII; uno studio accurato delle fonti e degli scritti apparsi in riviste o raccolte ha reso possibile la realizzazione di un commento completo alle poesie. Attualmente Fantoni è un poeta poco conosciuto al vasto pubblico: l'edizione si propone perciò di rendere merito e restituire la dovuta rilevanza critica a un autore innovativo per i contenuti e la forma e il cui apporto alla poesia italiana dell'Ottocento è stato estremamente importante. Soprattutto nell'ambito delle scelte metriche, nate da uno studio costante dei classici latini e della loro prosodia quantitativa, le soluzioni individuate da Fantoni sono originali e degne di grande considerazione: tanto che, se alcuni contemporanei sembrarono non comprenderne appieno la portata riformatrice, in un secondo tempo altri ne colsero pienamente l'intento. È il caso di Carducci autore delle Odi barbare, che tenne in grande considerazione le soluzioni dello sperimentalismo metrico di Fantoni. L'edizione mette quindi in rilievo il grande valore delle Odi e aggiunge un contributo allo studio delle forme metriche settecentesche, mentre evidenzia altre peculiarità dell'opera fantoniana, come la forte propensione all'aforisma e lo sguardo attento sull'attualità politica della sua epoca; senza trascurare mai le suggestioni che muovono dai suoi versi e riemergono carsicamente in tanti poeti della storia letteraria successiva, come Giacomo Leopardi e forse anche Eugenio Montale.