Sfoglia il Catalogo feltrinelli004
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6061-6080 di 10000 Articoli:
-
Design della complessità. Meet the media guru
Abbiamo bisogno della complessità. Ne abbiamo bisogno perché il mondo è complesso. E come possiamo padroneggiare la complessità? La risposta è: con il design. Il vero segreto del design è infatti prendere la complessità e renderla comprensibile. (Don Norman) -
Psicotecnolgie collettive. Meet the media guru
"Il tuo pensiero avviene dentro o fuori la tua testa, o in entrambi i modi? Una mole sempre crescente di sapere si trova fuori dalla nostra testa, una porzione sempre maggiore di esso viene condivisa dall'utente e dal mondo esterno""""." -
La vita tra reale e virtuale. Meet the media guru
"Lo sviluppo della cultura si basa sull'apprendimento di nuove conoscenze e l'oblio di quelle vecchie. Immaginate di dover accendere un fuoco solo con della paglia e una pietra focaia. Non lo sappiamo fare."""" (Zygmunt Bauman)" -
Il trust in agricoltura. Profili giuridici ed economico-aziendali
Oltre alla sempre fondamentale passione per il lavoro della terra, della trasformazione dei prodotti e dell'allevamento, l'azienda agricola del terzo millennio non può non innovare nella ricerca e nello sviluppo ed essere pronta alla competizione e alla globalizzazione. L'azienda agricola è anche una realtà aziendale e deve quindi rispondere non solo alle logiche dell'agro-dinamica, ma anche a quelle della disciplina generale civile dell'azienda. È e rimane sempre un complesso di beni organizzati per l'esercizio dell'impresa agricola. Il codice civile tutela l'imprenditore, l'azienda, i familiari dell'imprenditore, i soci, il fondo, i creditori e la terra, ma non sempre ciò è sufficiente. L'evoluzione delle aspettative e la conciliazione degli interessi possono consigliare anche il ricorso a istituti più evoluti e flessibili. In questo contesto si inserisce perfettamente il trust che, dopo lunga esperienza e attività nel sistema anglosassone, trova riferimenti e applicazioni anche tra i nostri campi e tra le nostre aziende agricole. Il trust è lo spartiacque ideale tra il patrimonio della famiglia, dei familiari e dell'azienda agricola, proponendosi sia quale regolatore degli interessi complessivi che come anche facilitatore delle situazioni più complesse. Non è solo la famiglia Antinori a introdurre un trust fra campi e vigne. Le opportunità offerte dal trust sono varie e numerose... -
Patrimoni. Strumenti di amministrazione e protezione. I patrimoni italiani all'estero e la voluntary disclosure
Quali sono le tecniche migliori per amministrare e tutelare i propri immobili, conti correnti e depositi titoli, azioni e partecipazioni in società, ma anche investimenti finanziari e beni patrimoniali di ogni genere, ovunque si trovino? Come si fa a tenere in regola i patrimoni privati all'estero dei contribuenti italiani? Gli strumenti per proteggere e amministrare i beni patrimoniali devono sempre dimostrarsi aggiornati, efficienti e misurare la propria validità rispetto alle molteplici e nuove regole fiscali e alle fondamentali disposizioni ""antiriciclaggio"""". Le strutture societarie sono essenziali per consentire a più soggetti congiuntamente, non solo familiari, di detenere un patrimonio privato fatto di immobili, depositi o altri beni. Ma è bene conoscere cosa succede ai finanziamenti fatti dai soci alla società stessa e come vengono disciplinati fiscalmente i flussi finanziari e i beni che compongono il patrimonio sociale. E ancora, il Trust è un soggetto ormai largamente adottato dagli operatori italiani per i patrimoni privati ovunque si trovino. Ma quali sono gli orientamenti dell'amministrazione fiscale italiana per la tassazione dei patrimoni in trust? E come si può continuare a detenere correttamente il proprio patrimonio in Italia, quando si decide di spostare la sfera di attività o il centro dei propri interessi (residenza) all'estero?"" -
Apprendere digitale. Meet the media guru
"Di per sé, la tecnologia non può trasformare l'apprendimento. Siamo noi che dobbiamo prendere la tecnologia e usarla per fare qualcosa di nuovo, invece di limitarci a riprodurre il solito vecchio copione dello scontro culturale fra generazioni."""" (Mimi Ito)" -
Digital humanities. Meet the media guru
"Il digitale può anche trascinarci in mondi fantastici e virtuali, ma alla fine tale virtualità non è altro che una grande finestra sul mondo reale e quotidiano in cui viviamo da millenni.""""" -
Brand Renzi. Anatomia del politico come marca
In un profluvio quasi inarrestabile di parole di, su e con Matteo Renzi, è importante fermarsi e guardare al ""fenomeno Renzi"""" da prospettive più inconsuete rispetto alla pubblicistica corrente. L'ottica è quella offerta dai moderni filoni della brand communication. L'autore discute come e perché oggi il leader sia sempre più medium e brand di se stesso, non accontentandosi più di seguire valori ed estetiche dell'epoca della spettacolarizzazione, come la potenza di un'immagine patinata, edulcorata e perfezionata dalla tecnologia. Empatia, esperienzialità sono solo alcune delle dimensioni emergenti che caratterizzano l'attuale ecosistema dei media, dominato dalle logiche del web 2.0 e dei social network. Un contributo per avere chiavi di lettura sul chi e che cosa è la marca Renzi con il suo mix di arrivismo ed etica, """"velocismo"""" e coolness, italianità e nuovismo... e parecchio altro!"" -
Trade marketing & sales management. Le nuove sfide commerciali
Nell'ultimo decennio, oltre che con una grande e lunga crisi economica, le imprese si sono confrontate con una fase storica che ha segnato, citando un'efficacia metafora di Karl Popper, il passaggio dal mondo degli orologi al mondo delle nuvole. Il mondo degli orologi era un mondo deterministico, razionale, ordinato, lineare, semplice. Il mondo delle nuvole, invece, è un mondo irregolare, mutevole, caotico, imprevedibile, complesso. Nel mondo degli orologi per le imprese era facile fare previsioni, costruire i budget aziendali e i piani di marketing. Nel mondo delle nuvole fare previsioni è sempre più complicato con un crescente scostamento negativo tra i risultati consuntivi e i risultati previsti. Questo passaggio richiede lo sviluppo di nuovi paradigmi di analisi per valutare gli effetti, sui processi di marketing, dei fenomeni di discontinuità riguardanti i modelli di shopping dei consumatori, il confronto competitivo tra i canali di vendita offline e online, il posizionamento delle marche negli assortimenti commerciali, gli assetti competitivi dei gruppi distributivi, la configurazione dei rapporti negoziali tra produttori e distributori, le strutture organizzative di interfaccia. Il libro si propone di analizzare in modo approfondito ed aggiornato questi effetti. In contesti di mercato in cui le imprese di produzione sono sempre più costrette a competere non solo sul mercato finale, quello dei consumatori, ma anche sul mercato intermedio, quello dei canali di vendita, le politiche di trade marketing e di sales management hanno assunto sempre di più una valenza strategica diventando una fonte basilare del vantaggio competitivo aziendale. -
White space. Idee non convenzionali sulla comunicazione
"Un giorno Kandinskij disse che le pagine bianche non sono altro che un ricettacolo di immagini mentali e di un silenzio ricco di possibilità. Ecco, il nostro 'White Space' vorremmo che fosse uno spazio bianco riempito di ispirazioni che nascono quando si approccia il termine comunicazione in modo non convenzionale, guardando oltre i territori della pubblicità, verso la fotografia, il design, l'arte, il cinema, la letteratura e altre forme di espressione altrettanto fertili. Il marketing e la comunicazione per funzionare bene cambiano e seguono - a volte precedono - l'evoluzione della società, della cultura, dei mercati e soprattutto delle persone. Creatività, innovazione, rovesciamento delle regole restano però i punti fermi di una disciplina e di un mestiere che, oggi ancor di più, hanno bisogno di metodo e rigore per non vanificare costosi sforzi progettuali e finanziari. Questo nuovo White Space non è propriamente una seconda edizione, è piuttosto un 'volume due', perché le cose sono cambiate a una velocità impressionante. Quello che era non convenzionale è diventato normale; di guerrilla non si parla quasi più; i film (i video come si chiamano adesso) continuano a essere la forma di comunicazione dominante e la stampa, con tutti i suoi limiti, sembra ancora capace di stimolare idee e linguaggi nuovi..."""" (dalla Premessa alla seconda edizione)" -
Crescita felice. Percorsi di futuro civile
La tensione verso la crescita è biologica: crescono i bambini, crescono le piante e tutti gli organismi viventi. La crescita non può quindi rappresentare un problema, salvo confonderla con la concezione smisurata di una tendenza illimitata, lineare, non sostenibile. Legato a quello di prosperità, il concetto di crescita esprime la speranza responsabile per la costruzione di un futuro migliore, non il progresso automatico e inevitabile dei nostri standard di vita. E se la visione parziale della decrescita felice propone una diagnosi corretta (l'inadeguatezza dell'attuale modello di sviluppo) ma una terapia sbagliata (il ripiegamento nostalgico su un passato migliore e frugale), la crescita felice fa leva su dinamiche tutte compatibili con il bene comune: si alimenta di economie circolari, promuove relazioni generative, attiva magnetismi sociali. In questa prospettiva anche il consumo - rivoluzionario, liberatorio, evolutivo quando si combini con una visione sostenibile e condivisa del mondo - si rivela occasione vitale e felice. È questo il presupposto che più si allontana dall'ideologia demonizzante della decrescita, incapace di cogliere gli innegabili elementi di libertà della società dei consumi. Il consumo si trasforma in una pratica felice se diventa il metronomo della relazione tra gli uomini, se facilita e permette il riconoscimento sociale senza peraltro costituirne l'unica chiave identitaria e nemmeno la più importante. Prefazione di Franco Bolelli. -
Citytelling. Raccontare identità urbane. Il caso Milano
Solo raccontando una storia si costruisce relazione, solo raccontando la propria storia si riannoda identità. Ciò vale per le persone come per le aziende, per le città come per le nazioni. Il branding pubblico affronta il tema della costruzione dell'identità di città e territori, anche attraverso il cambiamento del racconto che questi soggetti sanno fare di se stessi. Alla luce di questa considerazione e attraverso il dialogo con alcuni protagonisti della ""milanesità"""" sulle trasformazioni e le prospettive della città, il volume analizza il caso del brand Milano e la relazione tra istituzioni e società civile nell'ottica di rigenerare un'identità per il capoluogo lombardo. Ne esce un racconto capace di seguire l'evoluzione da borgo a città metropolitana, da città industriale a città industriosa e creativa, da locale a glocale, da nazionale a multietnica, in un succedersi di confronti, negoziati, conflitti e in un grande sforzo di sintesi tra politica, economia, cultura e società. Il racconto della città si fa via via meno cornice e più mirato a presentare storie identitarie e caratteri di fondo della comunità, fino a stabilire una nuova percezione dei cambiamenti strutturali intervenuti nel territorio, nella sua economia, nella sua condizione urbanistica, nella valorizzazione delle sue vocazioni. Un saggio che risponde a domande importanti per la società, l'economia e la cultura: chi siamo, come siamo diventati, come siamo percepiti. Prefazione di Gianluca Vago."" -
Relazioni pubbliche digitali. Pensare e creare progetti con blogger, influencer e community
Generare notizie, contenuti e conversazioni per costruire un'opinione positiva della nostra marca, prodotto o servizio, attraverso il coinvolgimento di influencer e blogger: in questo consistono le PR digitali, nuove attività di comunicazione che danno visibilità, rendono più ""notiziabile"""" un evento, aiutano a ottenere un'esposizione mediatica, a entrare nei discorsi delle persone, a porsi in sintonia con loro. Anche nelle PR digitali un'operazione di successo deve combinare strategia e creatività. E in questo sta la difficoltà maggiore: se è relativamente facile """"essere creativi"""", molto più complesso è farlo seguendo un solido pensiero strategico e in modo funzionale ai risultati del business. Solo avendo chiare le logiche e i meccanismi, le opportunità e i rischi delle PR digitali, sarà possibile sviluppare azioni strategicamente creative ed efficaci. Con l'obiettivo di offrire strumenti per pensare e creare progetti solidi - e non un semplice manuale """"operativo"""" inevitabilmente destinato a rapido invecchiamento -, il libro dedica ampio spazio al trasferimento delle riflessioni strategiche maturate dall'autore in anni di professione e alla trasmissione di ciò che ha imparato lavorando in prima persona. Dalla definizione di che cosa sono (e non sono) le PR digitali all'analisi di che cosa è lecito aspettarsi da questa attività; dall'importanza della reputazione agli strumenti per gestirla e monitorarla; dall'individuazione degli influencer alle modalità per lavorare insieme..."" -
L' alleanza. Gestire il talento nell'era del networking-Teniamoci in contatto. La vita come impresa
"L'alleanza"""": Il rapporto di lavoro si è spezzato: il vecchio modello basato sulla garanzia del posto a vita non funziona più. Ma né i datori di lavoro (siano manager o imprenditori) né i lavoratori hanno il coraggio di dar vita a un sistema diverso. La soluzione? Cominciare a pensare ai collaboratori come ad alleati. I manager vogliono che i collaboratori contribuiscano a far crescere l'azienda e i collaboratori vogliono che l'azienda contribuisca a trasformare le loro carriere sul lungo termine. Ma questo scenario win-win si realizzerà solo se entrambe le parti sapranno fidarsi abbastanza l'una dell'altra per impegnarsi in un investimento reciproco. Per ricostruire questa fiducia - oggi al minimo storico - serve un dialogo schietto. Spregiudicato e pratico, il libro dimostra come un modello basato sull'assegnazione di incarichi precisi permetta di reclutare, trattenere e mantenere legate a sé, anche una volta che il rapporto formale di lavoro sarà concluso, le persone dotate di quelle capacità imprenditoriali che, sole, possono consentire all'azienda di prosperare. """"Teniamoci in contatto"""": In un mondo in cui il rischio lavoro è alto, la concorrenza globale è aspra e il patto fra datore di lavoro e dipendente sta venendo meno, occorre attrezzarsi. Occorre imparare a gestire il proprio percorso professionale come un'impresa, meglio ancora come una start-up: predisporre un piano, essere pronti al cambiamento, avere una soluzione di riserva sono i primi passi per assicurarsi un vantaggio...""""" -
Reputation economy. Come ottimizzare il capitale delle nostre impronte digitali
La reputazione è potere. Stabilisce come ci vedono gli altri e che cosa faranno per noi. Determina se la banca ci presterà i soldi per comprare una casa o un'auto; se il padrone di casa ci accetterà come inquilini; quali datori di lavoro ci assumeranno e quanto ci pagheranno. Potrebbe influenzare anche le nostre prospettive di matrimonio. Oggi la capacità di condizionamento esercitata dalla reputazione è più potente che mai e, grazie alla tecnologia digitale, chiunque può accedere a un enorme tesoro di informazioni su di noi le nostre abitudini di acquisto, le nostre finanze, le reti professionali e personali, compresa la posizione in cui esattamente ci troviamo - in qualsiasi momento. Nell'Economia della Reputazione, in cui la tecnologia consente ad aziende e individui non solo di raccogliere tutti questi dati, ma anche di aggregarli e analizzarli con una rapidità spaventosa, con precisione e in modo sofisticato, la reputazione digitale sta velocemente diventando la nostra moneta più preziosa. Fertik ci introduce agli strumenti del mestiere, alle intuizioni e ai segreti per gestirla e ci mostra, una volta scoperto quel che succede nell'Economia della Reputazione, come sfruttarne al meglio le dinamiche per migliorare le nostre prospettive professionali, finanziarie e sociali, ma anche come creare tracce false e cortine fumogene digitali per nascondere le informazioni negative che si diffondono nella rete. Con buone impronte digitali, il mondo è ai nostri piedi... -
La fine del venditore. Come reinventare la funzione vendite con un nuovo vantaggio competitivo
Marco Berardelli, Country Manager, DKV EURO SERVICE Italia ""Esternalizzare una parte della forza vendite è stata una decisione ponderata e innovativa. Ci siamo focalizzati sull'attività di prospecting e abbiamo conseguito in breve tempo, dopo una prima fase di apprendimento dei nostri Servizi da parte della nuova società di outsourcing, un aumento considerevole dei contratti firmati attraverso una forte spinta motivazionale, un'elevata produttività e flessibilità delle risorse e un convinto orientamento ai risultati. Ma non è tutto, ciò che più ci ha sorpreso è stata l'attitudine altamente professionale e proattiva del nostro Partner nel proporre nuove soluzioni e metodi di comunicazione innovativi, al fine di moltiplicare, con successo e in perfetta sinergia, le nostre potenzialità di vendita! Questo libro potrebbe aiutare altre aziende a trovare un percorso profittevole, come quello da noi intrapreso."""" Vittorio Cerniar, Head of Sales e Trade Marketing, Boehringer Ingelheim """"Negli ultimi 10 anni mi sono occupato in diversi ruoli sia di attivare come di riorganizzare strutture vendite. Collaborare con società di servizi che supportino questi processi di outsourcing è fondamentale tenendo ben presente che devono essere un partner per sperimentare nuove idee e non un parcheggio offerto a chi sia coinvolto nella esternalizzazione del personale. Naturalmente la parte più interessante è la costruzione di nuove reti attraverso una collaborazione con agenzie..."""""" -
Panni stesi a Pechino. Esploratori e pionieri nei nuovi mercati internazionali
Al momento di bere qualcosa di caldo, se non è tè, i giovani cinesi preferiscono un bicchierone di caffè venduto nello shop di una catena americana, piuttosto che una tazzina a base di miscela selezionata, da preparare in casa o da gustare in un bar all'italiana. Nel Paese di Mezzo, inoltre, si consuma molto più vino rosso che vino bianco, in una serie complessa di brindisi. Difficilmente poi un cinese vi inviterà nella sua casa e, quando si troverà in coda alla cassa di un supermercato, nel suo carrello ci saranno al massimo quattro o cinque prodotti. Bastano pochi fermo-immagine come questi a segnare la distanza - culturale, sociale e di comportamento d'acquisto - tra Italia e Cina. Una distanza che richiede di essere colmata in un percorso di conoscenza reciproca, tra imprese, consumatori e mercati, a livello individuale e collettivo. Solo in un mercato così ""educato"""", le tante aziende italiane che sempre più numerose si rivolgono oltre confine possono svilupparsi nell'ambiente altamente competitivo della nuova economia internazionale. Se ridurre le distanze facendo leva sull'apprendimento è la chiave verso la nuova era dell'internazionalità (oltre l'internazionalizzazione), prepararsi in questo modo all'approdo sui nuovi mercati internazionali si rivela altresì occasione impareggiabile per riattivare il motore dell'innovazione anche in casa nostra. Ma che cosa c'entrano in tutto questo i """"panni stesi a Pechino""""?"" -
Partnership pubblico privato. Una guida manageriale, finanziaria e giuridica
Partnership pubblico privato (PPP) nasce dell'attività di formazione e consulenza realizzata nel corso degli ultimi quindici anni dalle autrici e interiorizza le loro esperienze nazionali e internazionali nell'ambito di politiche, programmi e progetti di PPP. Il libro offre una nuova prospettiva sulla PPP, mettendo a sistema, in ogni capitolo, la dimensione economico-finanziaria, giuridica e manageriale. I contratti di PPP sono operazioni in cui queste tre dimensioni non possono essere scisse e richiedono una profonda comprensione congiunta per renderne possibile un utilizzo più efficiente, efficace e innovativo. È un volume di principi, denso di spunti operativi, per il policy maker e per i manager pubblici e privati, che aiuta a comprendere l'essenza della PPP e le modalità di utilizzo, al fine di colmare i gap che ne hanno ostacolato il corretto utilizzo. Oggi, come non mai prima, i contratti di PPP rappresentano la risposta alle sfide economiche e sociali dell'Italia, a patto che il sistema pubblico e privato siano in grado, mettendo a sistema le loro reciproche conoscenze nell'ambito dei loro rispettivi ruoli, di individuare soluzioni innovative e value for money. II volume contiene gli aggiornamenti relativi alla bozza del Nuovo Codice dei Contratti e al Manuale Eurostat. -
Negoziazione. Strategie, strumenti, best practice
In qualsiasi organizzazione saper negoziare è un'abilità fondamentale per gestire efficacemente conflitti e divergenze. La negoziazione è un processo che richiede preparazione e competenze specifiche, come l'essere in grado di scegliere lo stile negoziale più adatto, la strategia migliore e le relative tecniche a seconda della situazione. Il volume, arrivato alla sesta edizione americana, accompagna il lettore nel percorso che porta a migliorare le proprie capacità negoziali, in modo molto pragmatico. Definisce i diversi tipi di negoziazione (distributiva, integrativa, multiparte, interculturale) e i fattori che la influenzano (percezioni, comunicazione, dinamiche relazionali), e propone una serie di suggerimenti pratici e best practice - opportunamente adattati al contesto italiano - per gestire al meglio le prossime esperienze negoziali. -
Responsible leadership. Creare benessere, sviluppo e performance a lungo termine
Manager e organizzazioni hanno oggi bisogno di leader capaci di garantire risultati organizzativi sostenibili nel lungo periodo e orientati al soddisfacimento di stakeholder interni ed esterni. Il progetto ""Responsible Leadership"""", sviluppato con la partecipazione attiva di oltre duemila persone e manager, e in collaborazione con numerose imprese, risponde all'esigenza di disegnare questa leadership orientata al futuro. A fronte della necessità di approdare a un concetto di leadership """"responsabile"""", mette in luce le forze che spingono ad abbandonare i modelli che con la loro visione miope e di breve periodo hanno contribuito alla crisi economica, per tracciare i confini di un nuovo approccio multi-prospettico che includa individuo, team e pratiche organizzative. Il modello di """"Responsible Leadership"""" così elaborato si declina in sei differenti profili di leader """"responsabile"""", i cui comportamenti sono descritti in una logica di processo fatta di discussione e di esercizio, finalizzata ad attivare un circolo virtuoso di apprendimento continuo, e le cui caratteristiche si dispongono ai vertici di un ideale """"pentagono della responsabilità"""". Alle prese con le principali sfide che deve affrontare nella dinamicità del contesto attuale, il leader """"responsabile"""" dimostra la possibilità di una formazione che genera valore nel tempo, per le persone e le organizzazioni, e che, così fatta, attiva processi di innovazione e sostegno del business.""