Sfoglia il Catalogo feltrinelli004
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6121-6140 di 10000 Articoli:
-
Valutazione immobiliare. Metodologie e casi
La valutazione immobiliare è un tema di interesse sia per professionisti che operano nel settore immobiliare, sia per non addetti ai lavori che si trovano a dover stimare il valore di un immobile, cioè a dover attribuire allo stesso un equivalente monetario. Nell'ampiezza del tema, il libro si focalizza sulla stima del valore di mercato degli immobili a destinazione commerciale (uffici, retail, logistiche etc), che rappresentano un'importante asset class a fini di investimento. A una prima parte teorica in cui si affrontano gli ambiti principali della valutazione immobiliare, quali le caratteristiche economiche e i rischi relativi ai beni immobiliari, il quesito estimativo, la struttura di una perizia, l'analisi del mercato, le metodologie di stima di comparazione fisica ed economica e i tassi di capitalizzazione e attualizzazione, segue una serie di casi reali esemplificativi delle problematiche più rilevanti. Particolare attenzione viene dedicata alla metodologia economico-finanziaria e al tema dei tassi immobiliari, che spesso rappresenta una delle aree grigie della prassi applicativa. Sul sito www.valutazione-immobiliare.it sono liberamente disponibili i modelli Excel con formule degli esempi e le presentazioni con slide a supporto dell'attività di docenza. -
Smart simplicity. Sei regole per gestire la complessità senza diventare complicati
La vostra organizzazione gestisce la complessità rendendo le cose più complicate? Se è così, non siete soli. Secondo il Complexity Index di The Boston Consulting Group, la complessità del business è cresciuta di sei volte negli ultimi sessant'anni. Contemporaneamente la complicatezza organizzativa (cioè il numero di strutture, processi, comitati, sistemi) è aumentata di ben trentacinque volte: nel tentativo di rispondere a obiettivi di performance sempre più complessi, sono stati creati labirinti organizzativi che rendono sempre più difficile migliorare la produttività e promuovere l'innovazione, e sono causa di demotivazione e scarso coinvolgimento nei collaboratori. Per gestire la complessità non servono però soluzioni «hard» di questo tipo, né soluzioni «soft» come il team building: occorre invece far leva sull'intelligenza delle persone. Questo libro spiega come, in termini di progettazione e di guida delle organizzazioni. Poggiando su solide fondamenta teoriche e sul lavoro condotto da The Boston Consulting Group con oltre cinquecento aziende di settori diversi in più di quaranta paesi, Morieux e Tollman individuano sei regole di semplicità per gestire la complessità senza diventare complicati. Attraverso numerosi esempi che ne dimostrano in modo tangibile l'efficacia, svelano perché queste regole funzionano e come applicarle. Autonomia e cooperazione sono elementi chiavi capaci di infondere nuova energia alle persone: alle prese con una complessità apparentemente infinita, permettono di raggiungere gli obiettivi in modo efficace, migliorando la produttività, promuovendo l'innovazione, fino a sfruttare ogni opportunità per la creazione di vantaggi competitivi. -
Digital transformation
La digitai transformation è una strada che garantirà futuro alle aziende, sotto la guida delle persone. Non è un cambiamento tecnologico, ma un nuovo approccio che - attraverso la tecnologia - cambia in maniera profonda il modo di fare impresa. Dietro le parole si apre un universo in cui fisico e digitale convergono, che si parli di economia, ambienti o relazioni. Il cambiamento, continuo e veloce, tocca tutte le componenti del business: processi, organizzazione, produzione, distribuzione, comunicazione, fino ai modelli stessi che definiscono nuove value proposition, trasformando l'impresa in piattaforma. Muta l'approccio al lavoro e il concetto di leadership è ridefinito dalla centralità delle persone e da una nuova cultura dell'innovazione. Si afferma un inedito paradigma di impresa basato sui dati e capace di offrire soluzioni centrate sui bisogni individuali. -
Internet of humans
Progettare sulle reali esigenze e comportamenti di ognuno non è compito riservato ai designer, ma la sfida che attende oggi ogni imprenditore e manager. Una rivoluzione inarrestabile ci pone davanti un futuro sempre più mix di tecnologie e umanità, in cui a sopravvivere saranno aziende, prodotti e servizi in grado di intercettare e soddisfare i bisogni individuali. Internet of Things e tecnologie intelligenti hanno radicalmente cambiato il mondo della progettazione, esaltando la centralità dell'umano: tra interaction design e user experience, il digitale può davvero migliorare le nostre vite, spingendo il design fuori dalla propria comfort zone. Fare design diventa così progettare oggetti storyteller, auto a guida autonoma e creature aumentate dalle molteplici forme. -
Future health
Quindici anni fa per ottenere la sequenza del genoma umano occorrevano quasi 100 milioni di dollari: oggi ne bastano 1000. La riduzione esponenziale dei costi è il risultato positivo di una progressiva convergenza tra scienze della vita e informatica, tra fisica e ingegneria. Questa evoluzione va ora a toccare la ricerca medica in modi inaspettati: l'effetto della digitalizzazione e personalizzazione è dirompente anche in tema di salute, con lo sfruttamento dei big data e le capacità di calcolo dei moderni computer. Empowered patient, remote care, robot che migliorano interventi e protesi, sensori e stampa 3D, intelligenza artificiale applicata alle decisioni mediche: è la grande rivoluzione delle scienze della vita, che migliorerà la nostra esistenza, allungandone la durata. -
Pensare sostenibile. Una bella impresa
Stiamo attraversando un momento critico della storia della Terra, un periodo in cui il futuro sembra portare con sé grandi pericoli e piccole promesse. Che cosa può aiutarci a rovesciare la proporzione? Una strada efficace sembra quella di una riprogrammazione culturale, di un nuovo modo di pensare capace di costruire una società globale giusta, sostenibile e pacifica. A partire da questa premessa, il libro ripercorre l'evoluzione del concetto di sostenibilità, concentrando progressivamente lo sguardo da una scala planetaria all'Europa, all'Italia; dai primi riconoscimenti dei diritti umani all'idea di una sostenibilità al contempo ambientale, economica e sociale, fino alla formulazione dei Sustainable Development Goals (SDGs) che compongono l'Agenda 2030 dettata dalle Nazioni Unite. La declinazione di questi principi dalla dimensione del dire a quella del fare dà voce, in ciascuna delle tre parti del libro, ad alcuni nomi di spicco. Innanzitutto ai «pionieri» che nel nostro Paese, in ambiti anche molto diversi, hanno orientato la loro vita professionale e i loro studi ai temi della sostenibilità, creando quel mindset secondo cui l'economia e l'impresa devono essere per definizione sostenibili, altrimenti non hanno futuro. Quindi agli «intraprendenti», uomini e donne, manager e imprenditori, le cui storie testimoniano quanto ricco, innovativo e articolato sia il patrimonio imprenditoriale italiano, e quanto vi sia già fortemente radicata una cultura della responsabilità di lungo respiro. Infine ai «catalizzatori», ovvero a coloro che, giocando un ruolo propulsore, possono accelerare il processo di cambiamento in parte già in atto, con lo scopo di raggiungere la massa critica necessaria a innescare la «rivoluzione sostenibile». -
Neurofinanza. Le basi neuronali delle scelte finanziarie
La neurofinanza è un campo innovativo di ricerca che studia le determinanti biologiche e neuronali che incidono sulle scelte economiche degli individui. Grazie a esperimenti di laboratorio e studi sul campo, è possibile infatti identificare le condizioni che influenzano la presa delle decisioni e i relativi network celebrali che si attivano durante tali processi. Inoltre, sempre più operatori e società finanziarie vedono nella neurofinanza un valido strumento per rafforzare la relazione con la clientela attuale e prospettica, nonché per migliorare il processo decisionale legato alla propria operatività interna. Il presente volume, frutto della collaborazione di una pluralità di autori esperti della materia, ha l'obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per tutti quei soggetti che vogliono approfondire le tematiche legate al mondo delle neuroscienze applicate alla finanza, offrendo ai lettori una sintesi dei principali risultati raggiunti fino ad oggi in questo ambito. Il volume è rivolto ad un'ampia platea di lettori, a iniziare dai risparmiatori e dagli investitori retail, che possono comprendere come le determinanti biologiche, e non solo quelle comportamentali, li inducano molto spesso a prendere decisioni diverse da quelle che razionalmente sarebbero ottimali. Anche i professionisti del mondo della consulenza finanziaria e del risparmio gestito potranno trarre dalla sua lettura spunti interessanti di sensibilizzazione e di riflessione, da condividere con i clienti attuali o prospettici. -
Economia e diritto dell'innovazione
L'innovazione riveste un ruolo centrale per la crescita e lo sviluppo dell'economia reale in Europa e non solo. Allo scopo di favorire lo sviluppo del Paese, il Governo ha deciso di sostenere le imprese che investono in attività di R&S attraverso una serie di specifiche e articolate disposizioni. Con l'obiettivo di semplificare un tema così complesso e articolato, gli autori dedicano la prima parte di questo volume ad illustrare cosa debba intendersi per ricerca e proprietà di ingegno e a come l'una e l'altra vadano inquadrate da un punto di vista civilistico e contabile. Nella seconda parte, invece, l'attenzione si concentra sugli aspetti tributari e finanziari con un'accurata esposizione di tutte le agevolazioni fruibili dalle imprese e una puntuale analisi dei requisiti richiesti per il loro ottenimento. A completamento del lavoro, infine, sono riportati gli approfondimenti dedicati a startup innovative e PMI Innovative. Fondamentale, nel corso di tutta la disamina, è il frequente riferimento alla prassi consolidata, che rende il volume un utile strumento di consultazione non solo per gli studenti ma anche per giovani professionisti, consulenti d'impresa e per il management di piccole, medie e grandi imprese. -
S-Age management. Gestire con saggezza generazioni diverse
Allungamento della speranza di vita, immigrazione, rapporto contraddittorio tra natalità e mortalità nei vari paesi: le ripercussioni dei cambiamenti demografici all'interno dei processi produttivi trascinano con sé i grandi temi dell'occupazione, dell'invecchiamento attivo, dell'apprendimento durante tutto l'arco della vita. Il balzo in avanti provocato negli ultimi anni dalle riforme dei sistemi previdenziali, pone poi questioni specifiche: favorire condizioni capaci di stimolare la permanenza in attività dei lavoratori anziani; incoraggiare i datori di lavoro ad assumere persone mature e a promuoverne l'aggiornamento professionale continuo; aprire a forme di flessibilità per accrescere e valorizzare la partecipazione della forza lavoro meno giovane facilitandone la transizione verso l'età pensionistica. Vere e proprie politiche di active ageing si rendono dunque necessarie per adattare i contesti lavorativi alle esigenze dei lavoratori che invecchiano. Obiettivo di questo libro è di esaminare i mutamenti enfatizzati in azienda dal contesto esterno e approfondire possibili interpretazioni e approcci in grado di fornire indicazioni sull'evoluzione nella gestione dell'organizzazione e delle persone che ne fanno parte. Dall'aspetto motivazionale alla gestione per valori di team formati sempre più da collaboratori giovani e meno giovani, si apre per il manager la prospettiva di una gestione della e con la saggezza, nuovo termine del vocabolario d'impresa legato alla stagione che stiamo vivendo. -
Il mercato dei NPLs tra domanda e offerta
I crediti deteriorati (i non performing loans o NPLs) hanno gravato pesantemente sui bilanci delle banche italiane anche in considerazione dei vincoli patrimoniali che le stesse sono chiamate a rispettare. Ciò ha impedito loro di accompagnare i prenditori dì fondi - le imprese in particolare - in questo delicato momento di possibile uscita dalla crisi, sollevando il dubbio che proprio il quadro normativo imposto a livello europeo possa indurre effetti anticiclici. L'avvio di un vero e proprio mercato dei NPLs potrebbe essere fondamentale per la soluzione del problema se si riuscisse a superare uno dei principali ostacoli al suo sviluppo: le differenti attese manifestate da compratori e venditori. Quali strumenti possono essere messi in campo per risolvere il problema? Quali supporti possono dare gli interventi normativi e fiscali? Quale ruolo può essere giocato dai diversi operatori della filiera? La ricerca già avviata dal Laboratorio Private Equity & Finanza per la Crescita di SDA Bocconi School of Management prosegue con questo lavoro che cerca di rispondere ai vari interrogativi, arrivando a quantificare il possibile grado di riduzione del divario tra le attese della domanda e dell'offerta. -
100 donne contro gli stereotipi della scienza
«Le scienziate sanno stare al mondo. Perché lo amano» - Elisabetta Muritti, La Repubblica.rnrnA spiegare e interpretare ¡I mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediático che, ignorandole, trascura i segni del tempo. Per questo abbiamo costruito una piattaforma online (vww.100esperte.it) che ha iniziato a raccogliere 100 nomi e CV di esperte nell'ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), settore strategico eppure storicamente sottorappresentato dalle donne, per promuovere voci femminili prestigiose e autorevoli che possano contribuire al dibattito pubblico dentro e fuori dai media. Ma non basta. Ora con questo libro approfondiamo il contesto (secondo il Global Media Monitoring Project 2015 in Italia la presenza femminile nell'informazione è ferma al 21% contro una media europea del 25%) e diamo la parola a queste scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell'arrivare a traguardi di grande prestigio. Quindici di loro, sorteggiate a caso, si descrivono diffusamente, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un'immagine incisiva della loro professionalità e umanità. -
Influenza invisibile. Le forze nascoste che plasmano il nostro comportamento
In questo libro Jonah Berger esplora il potere, sottile e segreto, dei fattori che influenzano il nostro comportamento, dai prodotti che compriamo al lavoro che scegliamo. Pensiamo a una scelta che abbiamo compiuto di recente, qualunque scelta. Dove mangiare a pranzo oppure quale candidato politico appoggiare. Perché alla fine abbiamo preferito quell'alternativa? Sembra una domanda semplice. Possono venirci in mente diverse ragioni, ma in generale punteranno tutte nella stessa direzione: noi. I nostri gusti, le nostre preferenze individuali. Le cose che ci piacciono e quelle che non ci piacciono. Che siano i nostri pensieri e le nostre opinioni personali a determinare le nostre scelte sembra un'idea così ovvia che non vale neppure la pena menzionarla. Di fatto, però, è sbagliata. Senza che ce ne rendiamo conto, gli altri hanno un'influenza enorme su tutto ciò che facciamo. Votiamo se gli altri votano e corriamo più veloci quando qualcun altro si allena sul tapis roulant dì fianco al nostro. Ma l'influenza sociale non ci conduce soltanto a fare le stesse cose degli altri. A volte ci porta a fare l'esatto opposto. Se nostro fratello maggiore è il figlio intelligente, allora noi diventiamo quello simpatico. Evitiamo di suonare il clacson in mezzo al traffico perché non vogliamo essere ""uno di quelli"""". Ma quand'è che imitiamo gli altri, e quando invece evitiamo di fare quello che stanno facendo? Quando i nostri pari ci motivano a lavorare più duramente, e quando invece ci spingono a mollare? E che cosa significa tutto questo in relazione alla felicità, alla salute e al successo, nella vita privata così come in quella professionale? Questo libro ci svela perché gli altri ci portano a scegliere la stessa assicurazione sanitaria, ma un antipasto diverso al ristorante; perché ci fanno correre meglio, ma parcheggiare peggio; e che cosa possono insegnarci gli scarafaggi sulla scienza della motivazione."" -
Crescere! Un manifesto in dodici mosse
Vero e proprio manifesto della crescita, con la sua coralità di interventi, il libro disegna - da punti di vista diversi e complementari - una prospettiva nuova entro cui ripensare in profondità il processo stesso di generazione del valore: un'idea di sostenibilità espansiva, non privativa o decrescente, ma tutta fondata sulla forza delle relazioni umane. Le componenti di solidarietà, empatia, lealtà ne escono enfatizzate, con il loro effetto moltiplicatore. Il valore umano delle relazioni e delle transazioni commerciali viene recuperato in una convergenza inaspettata tra primo, secondo e terzo settore. Il valore finanziario dell'esperienza non appare più come motore centrale dell'economia e crescono invece il ruolo e l'importanza dell'impegno sociale e dei diritti civili, su cui l'intero mercato globale verrà riplasmato. Un cambiamento paradigmatico, sei imperativi di crescita (educare, coltivare, inventare, intraprendere, investire, comunicare), dodici punti operativi - tante sono le tesi del manifesto -: una proposta potenzialmente capace di rivoluzionare il nostro modo di vivere. Contributi di Franco Bolelli, Francesco Cancellato, Luciano Canova, Massimiliano Dona, Maria Letizia Gardoni, Linda Gobbi, Andrea llly, Claudio Marenzi, Stefano Moriggi, Ivana Pais, Daniele Pario Perra, Francesco Pugliese, Alessandro Rosina, Rossella Sobrero, Cristina Tajani. -
Trasformazione digitale. Strategie e strumenti per le PMI del futuro
Le imprese del terzo millennio devono imparare a leggere il contesto storico per non rimanere costrette in una tattica di adattamento, ma piuttosto impostare una strategia di anticipazione delle sfide. È richiesta una modifica strutturale del modo di fare business: non basta proporre buoni prodotti, occorre immaginare come questi saranno adottati, in quale contesto culturale e tecnologico arriveranno sul mercato e con quali altre possibili soluzioni dovranno confrontarsi per rispondere in maniera proattiva alle esigenze dei clienti attuali e futuri. Insomma: le imprese devono, darsi un'organizzazione «a prova di futuro». Se la digitalizzazione è ormai in atto da vent'anni, le sue conseguenze sono infatti ancora da sviluppare. E se ogni ondata innovativa costituisce un potenziale rischio da prevenire, rappresenta anche un'incredibile opportunità. Parlare di digitale non è parlare di tecnologia: è parlare di una dimensione culturale, sociale ed economica della vita umana in continua evoluzione. Occorre un atteggiamento profondamente imprenditoriale, sulla scorta di un approccio empirico, aperto al cambiamento e alla sperimentazione, ma anche alla misurazione puntuale dei risultati. Non basta più il singolo imprenditore visionario, occorre un'organizzazione abilitante, aperta, veloce, orientata a imparare e mettersi in gioco. In tale direzione gli autori sono riusciti a raccogliere in questo libro una somma di esperienze puntuali e profonde, e a ordinarle in modo comprensibile e pratico. Ogni passaggio decisivo è accompagnato dall'esempio giusto (tra i casi citati: Barilla, General Electric, Venchi, Pirelli, Indigo Al, Morandi Group, Magazzini Gabrielli) o dal concetto sintetico, così come dal richiamo alla necessità di andare oltre la teoria cercando costantemente il feedback dei dati. Perché il punto d'arrivo è anche il punto di partenza: non si tratta tanto di imparare «come» fare la trasformazione digitale, quanto soprattutto di definirne il «perché», immaginando l'evoluzione dei modelli di business che costituiscono il cuore di un'azienda rinnovata e la sua missione valoriale. -
Professione controller. Dall'esperienza alla Norma UNI
Questo libro vuole essere un concreto aiuto alla creazione del bagaglio di conoscenze, abilità e competenze che il Controller deve acquisire, capitalizzare e sviluppare durante il suo percorso di carriera, così peculiare e spesso da affrontare con spirito ""esplorativo"""". Gli Autori, partendo dall'approvata norma UNI 11618:2016 che definisce tali requisiti dell'esperto in controllo di gestione, si pongono l'obiettivo di approfondirli nelle loro diverse articolazioni, fornendo spunti operativi e di riflessione utili alla comprensione e all'utilizzo sul campo di tale documento e ad una sua progressiva validazione. Il testo analizza nel dettaglio tutti gli step procedurali e le mansioni insite nell'attività del Controller: dall'importanza dell'estrazione, elaborazione e comunicazione dei dati, alla sua posizione funzionale nell'organizzazione e nell'economia dell'azienda, alla pianificazione del budget, alla contabilità lean, solo per citare i temi principali. Un'opportunità, anche alla luce della possibilità di vedere finalmente riconosciuto della Legge 4/2013 il proprio ruolo e conseguentemente di riqualificare le prestazioni professionali per tutti i Controller operanti, a vario titolo, nel tessuto economico nazionale e internazionale Uno sguardo a tutto tondo su una professione sempre più strategica per le aziende e le istituzioni che devono affrontare in maniera proattiva la sfida dei mercati."" -
Chiamata alle armi. I veri costi della spesa militare in Italia
Quali sono le vere cifre della spesa militare in Italia? Quale la sua composizione e quali le scelte che la guidano? Fino a che punto è vero che la spesa militare può trainare la crescita di un paese? Quale ambigua relazione intercorre tra ricerca, sviluppo tecnologico e corsa agli armamenti? Relativamente al nostro paese, il libro prova a fornire una risposta a questi interrogativi, anche attraverso l’analisi del caso Leonardo (ex Finmeccanica), uno dei leader mondiali dell’industria della difesa. Allargando poi lo sguardo all’Europa, dove spesso la proprietà delle aziende del settore è pubblica, due sono i temi su cui si concentra la riflessione: da un lato, il rapporto tra gli obiettivi di business delle imprese e il perimetro degli accordi internazionali sottoscritti dagli Stati-azionisti; dall’altro, la necessità di una difesa comune europea come elemento imprescindibile di analisi del contesto competitivo. In questo quadro, l’autore avanza due proposte concrete. La prima per la creazione di un’agenzia indipendente per il controllo del commercio internazionale di armamenti. La seconda per l’introduzione di un nuovo parametro su cui basare le scelte di politica economica, e cioè il rapporto tra spese per l’educazione e spese militari: un indicatore di questo tipo metterebbe a diretto confronto un investimento per lo sviluppo, rivolto dunque al futuro, con una spesa corrente, che costituisce invece un freno alla crescita, e nella sua semplicità coniugherebbe le esigenze strategiche di oggi con un’attenzione più responsabile al domani. -
Volkswagen story. Un intrico di lotte di potere, dispute di famiglia e scelte di politica economica. E non solo...
Il gruppo Volkswagen non è solo un'impresa, è un simbolo della Germania, nel bene e nel male: dell'abilità degli ingegneri tedeschi, del miracolo economico del dopoguerra, del primato mondiale nell'export - e del regime nazista. Il libro ripercorre la storia del gruppo seguendo la parabola della famiglia Porsche-Piëch, i maggiori azionisti e discendenti del geniale progettista Ferdinand Porsche, che creò il Maggiolino su incarico di Adolf Hitler e pose la prima pietra di Volkswagen. Georg Meck ricostruisce questa avvincente saga aziendale e familiare fatta di auto, potere e soldi: dalla fondazione della prima fabbrica a Wolfsburg sino alla questione delle responsabilità nel recente Dieselgate. L'edizione italiana è stata appositamente aggiornata dall'autore alla luce delle più recenti vicende interne al gruppo. -
Galileo reloaded. Il metodo scientifico nell'era dellla post-verità
Una biografia pop e rigorosa allo stesso tempo che mette a stretto confronto il padre del metodo scientifico e l’epoca contemporanea.rnUna lettura sul valore del dubbio contro l’avanzare rndelle fake-news e della post-verità.rn rnGalileo ci parla a distanza secoli e le sue vicende descrivono un’Italia, e un italiano, decisamente moderni. In un Paese che vive una forte lacerazione generazionale, Galileo può essere per i giovani un esempio di intraprendenza e ambizione degne di uno startupper che sa mettersi continuamente in gioco. Anche lui, giovane e senza troppe ricchezze, è stato un cervello in fuga verso un paese che gli desse un’opportunità – la Repubblica di Venezia. Storia a lieto fine la sua, ritornato poi nella Toscana medicea con tutti gli onori, che può dare speranza ai 114 mila italiani all’estero, il 30% di questi con una laurea: un capitale ceduto che è costato allo Stato 170 mila euro. L’Italia del Seicento era, come quella contemporanea, esposta a false credenze e posizioni preconcette che il grande scienziato pisano ha avuto l’ardire di combattere per tutto l’arco della sua vita, senza deporre mai il seme del dubbio e la sete di conferme scientifiche. L’esempio offerto dal padre del metodo scientifico rivela tutta la sua urgenza, in un’epoca, come la nostra, in cui siamo tutti vittime della “distorsione da conferma”. Tutti i motori di ricerca, i social network e i siti web usati propongono contenuti perfettamente in linea con gli interessi, le opinioni e i gusti dell’utente. Dunque viviamo come in una bolla mediatica che non fa altro che allontanare sempre di più le persone da opinioni contrarie senza tenere in conto il criterio di veridicità, ma solo quello di coerenza con il target loro associato. Una pericolosissima distorsione della prospettiva sul mondo contro la quale Galileo e il metodo scientifico hanno tanto ancora da dire e insegnare. -
Nel paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale
Quando si parla di disuguaglianza la tentazione di inscatolare il mondo in una slide è fortissima ed esercita un fascino irresistibile soprattutto sugli economisti, ma giornalisti e sociologi non ne sono tuttavia immuni e il virus ha contagiato di recente anche i politici. L'intenzione, comune a tutti, è di ridurre ad unum la complessità del fenomeno per avere una facile narrazione. L'impressione però è che si tratti di una pia illusione: le contraddizioni del nostro tempo sono così ampie e aggrovigliate che la ricchezza di indagine e di approfondimento non deve essere considerata un handicap, ma addirittura una risorsa. Con questo spirito Di Vico raccoglie «storie» che - con il linguaggio e la metodologia dell'inchiesta giornalistica - indagano e raccontano singoli segmenti della società italiana, scelti con criteri diversi tra loro: perché restano poco illuminati, perché grazie a delle intuizioni sociologiche presentano aspetti inediti, perché spostandosi da territorio a territorio cambiano di segno o, infine, perché possono aprire nuovi capitoli dell'agenda di policy. Alle storie fanno da contrappunto ragionamenti e analisi che, mettendo assieme ciò che sappiamo dalla scienza economica, dalla sociologia e dalla psicologia sociale, si spingono fino a evidenziare i nessi che intercorrono tra il sentirsi disuguali, la crisi dei valori e il deficit di consenso che affligge le democrazie occidentali. -
50 cose che hanno fatto l'economia moderna
Ogni invenzione ci racconta una storia, che non riguarda solo l'ingegnosità umana, ma anche i sistemi invisibili che ci circondano: supply chain globali, denaro, idee e, perché no, il sistema fognario in cui finisce la carta igienica dopo l'uso. Questo libro punta i riflettori sugli affascinanti aspetti del nostro sistema economico concentrandosi su 50 particolari invenzioni - come la carta, il codice a barre, la proprietà intellettuale e la scrittura. In ciascun caso, vedremo cosa succede quando mettiamo a fuoco un'invenzione per esaminarla nei particolari o la osserviamo la lontano scoprendo collegamenti impensati. E lungo il cammino troveremo risposte a quesiti inattesi. Per esempio: qual è il collegamento tra Elton John e la promessa di un ufficio senza carta? Quale invenzione americana è stata vietata in Giappone per decenni e in che senso ha danneggiato la carriera delle donne nipponiche? Quale prodotto lanciato nel 1976 viene considerato dal Nobel per l'economia Paul Samuelson al pari di vino, alfabeto e ruota pur essendo stato considerato un buco nell'acqua? Alcune delle cinquanta invenzioni sono di una semplicità disarmante. Altre col tempo sono diventate estremamente sofisticate o intramontabili, come il cemento. Altre ancora, sono astratte e intangibili. Alcune, l'iPhone per dirne una, sono assurdamente remunerative. Alcune, come il motore diesel, inizialmente sono state fallimentari sotto il profilo commerciale. Non bisogna avere una visione approssimativa delle invenzioni, considerandole semplicemente soluzioni ai problemi. Le invenzioni possono curare il cancro. Ci portano ai luoghi di vacanza più velocemente. Sono divertenti. Fanno fare soldi. E ovviamente è vero che le invenzioni prendono piede perché risolvono un problema che qualcuno, in un qualunque luogo del mondo, vuole che venga risolto. Ma non dobbiamo commettere l'errore di credere che le invenzioni siano solo semplici soluzioni. Sono molto di più. Modellano la nostra vita in tanti modi diversi e imprevedibili. E a volte mentre risolvono un problema a qualcuno ne creano un altro a qualcun altro. Queste cinquanta invenzioni che hanno forgiato la nostra economia a volte ci hanno complicato la vita, altre volte liberato da antichi vincoli o aperto nuove strade.