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Scienza&Società (2018). Vol. 31-32: Creatività. Alle origini del nuovo tra arte e scienza
Le mura di quella torre d’avorio che separava la scienza dal resto della società umana sono crollate. Tra scienza e società, i rapporti sono diventati semplicemente necessari. Necessari per gli scienziati. Una parte crescente delle decisioni rilevanti per lo sviluppo della scienza viene ormai presa in compartecipazione tra le comunità scientifiche e un’intera costellazione di gruppi di non esperti. Necessari per la società. Nel medesimo tempo, la scienza entra sempre più nella vita quotidiana dei cittadini. È parte sempre più rilevante e ineludibile non solo della cultura dell’uomo, ma anche dell’economia, della politica, dell’etica. Scienza e democrazia sono due dimensioni che in parte si sovrappongono. Dalla qualità della loro intersezione dipende la qualità della società umana. Se la scienza diventa fonte di nuove diseguaglianze, allora l’intersezione con la democrazia diminuisce e la qualità della società umana si affievolisce. Se la scienza conferma l’ideale baconiano e contribuisce al benessere dell’intera umanità, allora l’intersezione con la democrazia si estende e si estende anche la qualità della vita sociale dell’uomo. -
La partecipazione di investitori privati al capitale delle banche centrali
Nella quasi totalità delle banche centrali il capitale è di proprietà esclusiva dello Stato, riconducendo quindi gli aspetti patrimoniali nell’alveo dei più complessi rapporti con le autorità politiche. Questa situazione trae la propria origine da un lungo processo di nazionalizzazioni, iniziato negli anni Trenta del secolo scorso ed esauritosi in massima parte attorno alla metà degli anni Settanta. Permane però un piccolo ma significativo campione di istituzioni, tra le quali si ricordano la Federal Reserve e la Banca d’Italia, che contempla la presenza di investitori privati nel proprio capitale. Il volume fornisce un modello di analisi degli equilibri gestionali dell’azienda bancaria centrale, sia perché questi possono interagire con la politica monetaria sia, e soprattutto, perché sono di interesse per alcune categorie di stakeholder. In merito a questi ultimi, si fa riferimento in particolare agli investitori istituzionali che partecipano al capitale delle banche centrali e che quindi sono portatori di istanze di remunerazione delle risorse da essi allocate. L’attuazione di politiche monetarie non convenzionali ha infatti determinato una ridefinizione degli assetti gestionali delle principali banche centrali, richiedendo pertanto una maggiore consapevolezza in capo ai partecipanti privati. Consapevolezza che, d’altronde, richiede il possesso degli strumenti interpretativi adatti a ricollegare la politica monetaria e valutaria agli equilibri gestionali della banca centrale e agli effetti che questi possono determinare sul valore corrente del capitale. -
Una testa pensante è meglio di una testa piena. Una ricerca sul ruolo della scuola nella formazione dei top manager
Per rilanciare lo sviluppo del Paese l'Italia ha bisogno che i propri giovani migliori siano capaci di inventare nuove imprese o di inserirsi in imprese già esistenti e di portarle al successo o migliorarne le performance. Per questo molti dirigenti scolastici, formatori e docenti stanno elaborando proposte formative più o meno innovative per attirare questi giovani e fornire loro la formazione più adatta a sviluppare le capacità manageriali. Questo libro presenta risultati di una ricerca che ha voluto chiedere direttamente ai top manager italiani quale sia, sulla base della loro esperienza, la formazione migliore e quali capacità (skills) debba far ""fiorire"""". Il volume, illustrando i mutamenti delle imprese e, di conseguenza, del ruolo di manager, attraverso una rassegna critica della migliore letteratura sociologica e di management, si rivolge, quindi, agli operatori del mondo scolastico e universitario impegnati nella progettazione formativa, ma anche ai giovani che ambiscono a svolgere un lavoro di tipo manageriale."" -
Multichannel retailing
Il settore del retailing sta attraversando una fase di cambiamenti epocali. Accanto alla crescente maturità dei mercati e all'aumento dell'intensità competitiva si è, infatti, affiancata l'entrata in scena di internet. Ciò ha dato avvio ad una nuova fase del ""ciclo di vita"""" della multicanalità, caratterizzata da una crescente mobilità degli shoppers tra i diversi touch points fisici e digitali. Il testo affronta in modo strutturato e approfondito tutte le sfaccettature e le forme di interazione tra le formule distributive moderne, prendendo in considerazione i rapporti di coopetition tra canali vecchi e nuovi, generalisti e specialisti, reali e virtuali. L'analisi si focalizza principalmente sul settore grocery, un osservatorio di ricerca particolarmente interessante per la numerosità e la varietà dei canali alternativi attraverso i quali lo shopper può raccogliere informazioni e acquistare prodotti. Per ogni canale, il testo approfondisce il posizionamento attuale e le possibili traiettorie di sviluppo future, facendo riferimento sia al contesto internazionale sia a quello, più specifico, del mercato italiano."" -
La smart specialisation strategy in Italia. Limiti e traiettorie. Con espansione online
Le politiche d'innovazione hanno un valore rilevante, creano l'economia del futuro in un orizzonte sempre più globale e interconnesso. Questo volume disegna le traiettorie delle politiche d'innovazione attraverso il concetto di strategie di innovazione della specializzazione intelligente. La specializzazione intelligente è un approccio utile a promuovere lo sviluppo di una conoscenza intensiva, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Richiede che le amministrazioni comunitarie nazionali e regionali identifichino, tramite un ""processo di scoperta imprenditoriale"""" trasparente, i domini innovativi che hanno un maggiore potenziale per la crescita e li stabiliscano come delle chiare priorità per l'investimento pubblico. La specializzazione intelligente si focalizza su una logica d'intervento più verticale volta a identificare alcune aree d'intervento ottimali nel contesto delle politiche regionali. È necessaria una maggiore conoscenza del tessuto socio-economico per identificare i domini chiave su cui concentrare gli sforzi ed è ancor di più necessario impostare un'adeguata struttura di governance, costruire capacità amministrative e garantire il coordinamento con gli stakeholder. Questo volume identifica punti di forza e debolezza del modo in cui sono state concepite e implementate le strategie concrete, tra retrospettive e prospettive. In molti casi, le strategie di specializzazione intelligente si sono rivelate semplici varianti delle politiche di sviluppo regionale. Il valore distintivo deriverà dalla capacità di trasformare l'innovazione e la conoscenza in strumenti utili allo sviluppo locale, sfruttandoli per obiettivi di sviluppo territoriale più ampi. Aiutando le Regioni a identificare le risorse non sfruttate, si può generare competitività e incentivare lo sviluppo. Prefazione di Dominique Foray."" -
I big data e il diritto antitrust
Nell'era della quarta rivoluzione industriale che ha eletto il codice binario a linguaggio per la rappresentazione del mondo, l'analisi delle innumerevoli tracce digitali così generate e raccolte anche dalle imprese è capace non solo di disvelare conoscenza e produrre valore, ma altresì di sollecitare non pochi timori che investono l'identità degli individui e l'organizzazione della vita sociale. Il volume si propone di indagare se e come le regole e le categorie analitiche del diritto antitrust possano gestire il cennato fenomeno e rispondere alle questioni che esso solleva, ripercorrendo idealmente il ciclo di vita dei big data, ossia guardando ai meccanismi che ne governano l'origine, al rapporto che li lega al potere e alle differenti strategie commerciali che ne presuppongono o comportano l'utilizzo. -
Strategia e performance nelle amministrazioni pubbliche
Negli ultimi tre decenni, chi opera nelle amministrazioni pubbliche o tenta di riformarle ha guardato con occhi speranzosi alle imprese e ai loro sistemi di gestione. La parola performance è entrata sicura nel linguaggio comune e, dal 2009, anche in quello del legislatore italiano. Nonostante il lungo lasso di tempo (le prime riforme risalgono al 1993) e il notevole dispiego di energie di ministri per la funzione pubblica e dirigenti pubblici, tali riforme non hanno prodotto miglioramenti tangibili di performance e neanche un uso reale e diffuso dei sistemi di misurazione. Il libro parte dalla convinzione (assodata quanto trascurata nel contesto pubblico) che non ci possono essere buone performance senza una buona strategia aziendale. Sebbene siano facce della stessa medaglia, l'attenzione della ricerca di management pubblico si è concentrata sulle performance a scapito della strategia. Nell'intento di ridurre questa lacuna, si analizzano gli elementi che rendono la strategia tuttora rilevante per le amministrazioni pubbliche e le specificità che ne impongono alcuni adattamenti. Alla descrizione del processo di pianificazione strategica si affiancano analisi di esperienze italiane ed estere, frutto delle politiche pubbliche che hanno promosso l'approccio strategico nel settore pubblico. Particolare attenzione è posta, infine, ad alcune questioni centrali quali l'austerità, le reti, l'etica, la qualità. Prefazione di Giorgio Invernizzi, introduzione di Elio Borgonovi, postfazione di Marco Meneguzzo. -
Il concorso di azioni. Vol. 1: Contratto, impresa e tutela giurisdizionale dei diritti.
Il concorso di azioni è un fenomeno processuale che si verifica ogni qualvolta un certo risultato pratico sia alternativamente conseguibile mediante due o più azioni processuali. Il rapporto di concorrenza tra le azioni riflette, pertanto, un rapporto di concorrenza tra i diritti soggettivi che sono deducibili in giudizio mediante le azioni concorrenti. Se la scelta dell'attore di esercitare una delle azioni in luogo dell'altra può dirsi astrattamente idonea a prevenire situazioni di conflitto, non è tuttavia in grado di evitare completamente il rischio di duplicazione della tutela giurisdizionale in relazione al medesimo soggetto o al medesimo interesse economico. Di qui la necessità - comune alla riflessione sulla tutela giurisdizionale dei diritti - di regolare il rapporto tra le azioni concorrenti mediante un bilanciamento tra il diritto del privato di scegliere gli strumenti processuali più efficienti in rapporto al caso concreto e l'interesse dell'ordinamento ad evitare indebiti arricchimenti e il rischio di giudicati contrastanti. Il volume mira, pertanto, ad esaminare il fenomeno concorsuale in una prospettiva eminentemente processuale, evidenziandone i caratteri fondamentali ed illustrando le tipologie in cui esso viene a manifestarsi. La duplice valenza - processuale e sostanziale - del fenomeno consente, in particolare, di valorizzare sia le problematiche relative alla proposizione delle domande alternative in via di cumulo subordinato e alla formazione del processo cumulativo, sia le vicende sostanziali in cui il fenomeno del concorso di azioni si manifesta con maggiore evidenza e problematicità. Sotto quest'ultimo profilo, il volume dedica particolare attenzione ai rapporti tra le azioni poste a tutela del contraente non inadempiente, tra le azioni di impugnativa del contratto e della delibera assembleare, e tra le azioni risarcitorie in ambito contrattuale ed extracontrattuale. -
L' identità nazionale e i suoi confini. Riflessioni teorico-metodologiche ed evidenze empiriche sul rapporto tra appartenenza nazionale e locale in Italia
Se vicende recenti come la Brexit e la richiesta di indipendenza della Catalogna testimoniano come sia le identità subnazionali sia i nazionalismi trovino oggi nuova linfa nella cornice europea, meno scontato è il nesso sul piano soggettivo tra i due fenomeni. Il volume si occupa della questione circoscrivendola al caso italiano e adottando un approccio cognitivo. L'attenzione è rivolta alle conseguenze delle rappresentazioni dei confini che stabiliscono una distinzione tra noi e gli altri di tipo etnonazionale. Il tema è affrontato sul piano teorico, metodologico ed empirico. Attraverso dati derivati da una survey condotta in Italia nel 2017, integrata con altre indagini, si offre una lettura originale di vari argomenti: i significati associati all'identità nazionale, l'identità culturale delle regioni, la frattura Nord-Sud e il sostegno alle spinte autonomistiche locali. -
L' esercizio dell'attività d'impresa nel private equity
Il fenomeno economico dei fondi di private equity si caratterizza frequentemente per l'interesse degli investitori a un comportamento da parte del gestore volto non solamente a individuare società target, ma altresì ad attuare azioni finalizzate a incrementarne il valore, al fine di una (auspicabilmente) lucrosa successiva vendita delle relative partecipazioni. In questa prospettiva, l'attività della società di gestione risulta composta non solo dall'esercizio del diritto di voto nelle assemblee delle società partecipate, ma potenzialmente anche dal coinvolgimento nell'amministrazione delle medesime società. Ciò può accadere, a maggior ragione, nel caso di assunzione del controllo. L'obiettivo di questa monografia consiste, quindi, nel valutare se il gestore di fondi di private equity possa esercitare attività di direzione e coordinamento delle società controllate, nell'interesse degli investitori. Dalla risposta affermativa consegue il posizionamento del fondo - pur privo di soggettività - al vertice di un gruppo di imprese, quale centro di imputazione degli effetti della gestione delle imprese stesse, in un contesto di equivalenza funzionale tra patrimonio autonomo e personalità giuridica. A tale risultato si perviene a fronte del generale processo di normazione di istituti caratterizzati dalla segregazione patrimoniale per perseguire una specifica destinazione. Il fondo di private equity, da mero mezzo di investimento, diventa, dunque, strumento per l'esercizio di un'attività di impresa di gestione delle partecipazioni, ulteriore e autonoma rispetto all'attività propria della società di gestione. -
Cambiamento e complessità nella pubblica amministrazione. Ruoli, risorse e trasparenza
Affrontare la tematica della complessità nel settore pubblico comporta riconoscere l'impatto che ha il contesto anche nella gestione delle Pubbliche Amministrazioni. Spesso nella gestione di strutture pubbliche burocratiche si considera scontato o si prescinde dall'impatto che i fattori contingenti, e le complessità da essi derivanti, hanno sulle modalità gestionali e operative dell'Amministrazione e, di conseguenza, sulla sua performance. In tal senso, il volume intende analizzare, attraverso le esperienze dirette di practitioners, l'impatto del cambiamento portato dalle nuove riforme nella pubblica amministrazione su ruoli, risorse e trasparenza dei processi. Questo soprattutto in termini di diverso grado di complessità generato dal cambiamento e dalla necessità di rivedere l'organizzazione interna in termini di processi e attribuzione di ruoli. Questo volume, il secondo della collana editoriale ""Comportamenti e regole nella governance della Pubblica Amministrazione"""", ha l'obiettivo di affrontare questo tema tentando anche in questo caso, dopo la positiva esperienza del primo volume, una triangolazione di prospettive integrando il punto di vista accademico con quello dell'esperienza pratica e con quello politico-legislativo."" -
La continuità dei bilanci
I bilanci di funzionamento di una medesima società sono legati da un vincolo di continuità. I valori di chiusura di un bilancio, infatti, costituiscono i valori di apertura del bilancio successivo. Tale legame viene realizzato normalmente applicando il c.d. criterio della consistency, in virtù del quale le impostazioni contabili, in particolare per quel che riguarda i criteri di valutazione, non possono essere modificate da un esercizio all'altro. Prendendo a riferimento la disciplina codicistica e gli IAS/IFRS e utilizzando come chiave interpretativa la distinzione tra continuità dei bilanci e applicazione costante dei criteri (l'una intesa come principio fondamentale dei bilanci di funzionamento, l'altra come tecnica principale di applicazione di tale principio), il volume: individua le fonti del principio di continuità e del criterio della consistency; analizza l'area di applicazione del principio e del criterio, per verificare se essa si estenda anche a principi contabili diversi da quelli valutativi; offre una ricostruzione del sistema di deroghe alla consistency e, infine, esamina la portata del principio di continuità nella prospettiva della patologia del bilancio, considerata la sua capacità di propagare alcune tipologie di vizi da un bilancio a quelli successivi. -
Internet, contenuti illeciti e responsabilità degli intermediari
Nell'attuale ecosistema digitale la figura dell'intermediario Internet si è arricchita di caratteristiche che, nei primi anni della rete, non si sarebbero potute prevedere. Ad oggi, gli intermediari non sono più solo decisivi per il funzionamento della rete Internet, in particolare per l'accesso alla stessa, ma rappresentano il motore dell'economia digitale, come emerge nelle più recenti politiche dell'Unione Europea. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la crescita economica, gli intermediari contemporanei sono divenuti soggetti sempre più influenti, in grado sia di acquisire un considerevole potere di mercato, sia di condizionare l'opinione pubblica. Data l'importanza che rivestono, l'aspetto della loro responsabilità per gli illeciti che avvengono in rete si presenta come uno dei nodi principali nella regolamentazione delle attività da essi svolte, in particolare quando si tratti di contenuti illeciti che, pur essendo caricati da terzi, sono visibili e accessibili all'interno degli spazi che gli intermediari creano e gestiscono. La configurazione della rete Internet è infatti tale per cui, per un verso, è spesso difficile individuare il responsabile diretto dell'attività illecita e, per altro verso, l'intermediario è l'elemento abilitante dell'illecito, nel senso che senza l'attività di intermediazione detto illecito non si verificherebbe o non esplicherebbe gli stessi effetti. Il volume si propone quindi di ricostruire l'evoluzione della disciplina della responsabilità degli intermediari Internet all'interno dell'Unione europea e dell'ordinamento italiano e tratteggiare il regime di responsabilità che si va delineando nella strategia europea per un mercato unico digitale con particolare riferimento ai contenuti illeciti caricati da terzi. È infatti fondamentale che il quadro giuridico che si andrà a definire, pur assicurando i giusti incentivi alla creazione e all'investimento, sia capace di favorire la fornitura e la diffusione dei contenuti e lo sviluppo dei settori interessati, effettuando adeguati bilanciamenti tra le diverse istanze che animano il contesto digitale. È proprio da un siffatto quadro giuridico che possono derivare i maggiori benefici per tutti i portatori di interessi convolti. -
Commerce power e federalizing process. Il governo dell'economia nell'evoluzione dei federalismi di common law
The most benign gift of the Constitution (cfr. Cook v. Marshall County, U.S. Supreme Court), il potere di normare il commercio interstatale si pone quale clausola fondamentale dell'evoluzione diacronica della dialettica tra Federazione e Stati, nelle esperienze federali di common law. La regolazione federale dei processi economici, infatti, non ha soltanto accompagnato lo sviluppo del mercato federale, ma si è posta altresì quale premessa fondamentale per il rinsaldarsi del vincolo sociale nazionale e per il più generale dispiegarsi del processo federativo, all'interno di esperienze costituzionali in cui la stessa costruzione del demos si poneva in principio come obiettivo da conseguire e non quale punto di partenza su cui costruire l'assetto ordinamentale. Nella cornice di queste considerazioni preliminari, il testo esamina l'evoluzione diacronica del commerce power federale di Stati Uniti, Canada e Australia - dalle rispettive origini al tempo più recente - alla luce del lavoro delle corti e del mutevole rapporto tra queste e il processo politico, al fine di mettere in evidenza quelle specificità nazionali che hanno contribuito a determinare, per ciascuna esperienza, risultati non privi di un proprio grado di originalità. -
Modelli di business, servizi e performance nel settore del veicolo pesante
Nella logica della servitizzazione, la necessità di riconfigurare la strategia competitiva, indipendentemente dal ruolo ricoperto nella service chain, emerge come naturale conseguenza per mantenere e migliorare la propria posizione di leadership. Peraltro, perseguire una strategia fondata sui servizi richiede significativi cambiamenti nell'approccio e nelle logiche organizzative e manageriali, ma anche nuove competenze e capacità, nonché un nuovo orientamento culturale. Si tratta di un cambiamento che, se opportunamente attuato, può comportare risultati economico-finanziari di tutto interesse. Viceversa, se mal intrapreso, può provocare conseguenze negative anche molto critiche. Sulla base di queste premesse, questo testo propone una lettura del fenomeno della servitizzazione nel comparto HCV, attraverso esempi pratici e il contributo di rilevanti esperti e operatori del settore. Adottando il punto di vista dei clienti, dei costruttori e delle reti di assistenza, il testo analizza gli elementi chiave di un modello di business servizio-centrico vincente, evidenziando l'importanza di conciliare la propria strategia con le esigenze del mercato, rendendo l'offerta coerente con i bisogni dei clienti e dotandosi di adeguate capacità imprenditoriali, manageriali e professionali. Il testo riporta, inoltre, alcune importanti considerazioni sulle opportunità e minacce della servitizzazione del futuro e sulle principali sfide alle quali le aziende del settore HCV saranno chiamate a rispondere, per mantenere la propria posizione di leadership e affrontare le difficoltà derivanti da un'innovazione tecnologica sempre più spinta e da bisogni di un mercato sempre più esigente e complesso. -
PMO e trasformazione digitale. Prospettive strategiche e domini di intervento
Il volume approfondisce il ruolo e le best practice proprie del ""Project Management Office"""" (PMO), funzione aziendale sempre più strategica nelle iniziative di trasformazione tecnologica orientate alla digitalizzazione del business. Seguito del volume pubblicato nel 2013, anche in questa edizione il curatore ha optato per attivare un confronto fra competenze ed esperienze apportate da professionisti e manager direttamente impegnati sul campo e prospettive provenienti dal mondo accademico. Questo percorso, orientato a integrare pratica e teoria in un """"saper fare"""" possibilmente utile per la pratica aziendale e fecondo di nuove prospettive per la ricerca applicata, ha portato a identificare quattro prospettive strategiche prioritarie (marketing PMO, descrizione e visualizzazione delle attività, business development, vendor management) e quattro domini di intervento (settore agricolo, activity monitoring, innovazione e progetti piccoli)."" -
Ruolo del management nel servizio sanitario. Una storia in tre atti
A quarant'anni dall'istituzione del Servizio Sanitario e oltre venti dalla nascita delle aziende sanitarie, il libro propone una riflessione originale sul ruolo del management in sanità. Con uno stile narrativo ma al tempo stesso rigoroso nell'utilizzo delle fonti documentali e di ricerca, l'Autore ci accompagna in un viaggio all'interno del SSN e della sua evoluzione in questi decenni. Lo scopo è duplice. Da un lato comprendere, a posteriori, potenzialità e limiti della riforma introdotta dal D.Lgs. 502/92, analizzando il clima di entusiasmo e di aspettativa che ha caratterizzato i primi passi delle aziende sanitarie nella seconda metà degli anni '90 e approfondendo poi le ragioni di una progressiva disattenzione nei confronti della figura del Direttore Generale e delle aziende stesse, in anni difficili caratterizzati da spinte neocentraliste e Piani di Rientro. Dall'altro, Angelo Tanese ci invita a guardare avanti senza anacronistiche fascinazioni per modelli del passato, tenendo conto dell'evoluzione in atto dei sistemi sanitari regionali e delineando una nuova mission per le aziende sanitarie come produttrici di welfare locale e un nuovo ruolo per il management in sanità. Siamo all'inizio di una terza fase dell'aziendalizzazione, in cui garantire sostenibilità e innovazione nel Servizio Sanitario richiede una classe dirigente in grado di assumere decisioni in contesti ad alta complessità e costruire relazioni di fiducia per guidare e realizzare cambiamenti. Un testo che coniuga la riflessione teorica con l'esperienza e che propone un ragionamento e nuove sfide per un Servizio Sanitario pubblico e di qualità. -
Scienza&Società. Vol. 33-34: L' uomo e la tecnica. Evoluzione di un rapporto
"Le mura di quella torre d'avorio che separava la scienza dal resto della società umana sono crollate. Tra scienza e società, i rapporti sono diventati semplicemente necessari. Necessari per gli scienziati. Una parte crescente delle decisioni rilevanti per lo sviluppo della scienza viene ormai presa in compartecipazione tra le comunità scientifiche e un'intera costellazione di gruppi di non esperti. Necessari per la società. Nel medesimo tempo, la scienza entra sempre più nella vita quotidiana dei cittadini. È parte sempre più rilevante e ineludibile non solo della cultura dell'uomo, ma anche dell'economia, della politica, dell'etica. Scienza e democrazia sono due dimensioni che in parte si sovrappongono. Dalla qualità della loro intersezione dipende la qualità della società umana. Se la scienza diventa fonte di nuove diseguaglianze, allora l'intersezione con la democrazia diminuisce e la qualità della società umana si affievolisce. Se la scienza conferma l'ideale baconiano e contribuisce al benessere dell'intera umanità, allora l'intersezione con la democrazia si estende e si estende anche la qualità della vita sociale dell'uomo."""" (Pietro Greco)" -
L' innovazione e il cambiamento nel settore della long term care. 1° rapporto Osservatorio long term care
La non autosufficienza costituisce un tema sempre più pressante nella vita delle famiglie italiane che deve essere affrontato con la chiara consapevolezza della distanza che oggi corre tra il fabbisogno che emerge dal paese e il raggio di azione reale del policy making. Il 1° Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care, realizzato dai ricercatori CERGAS SDA Bocconi con il prezioso supporto di Essity Italia, presenta dati e prospettive sul settore sociosanitario per la Long Term Care adottando il punto di vista dei servizi e dei loro gestori, per dare conto del fabbisogno reale, dell’assetto e della portata del sistema di offerta, delle principali traiettorie di innovazione da perseguire per ridurre il gap tra le esigenze delle persone e la portata degli interventi. Il Rapporto propone una fotografia aggiornata del settore, mettendo a sistema dati sui servizi per la LTC riferiti al mondo pubblico (rete di offerta, utenti in carico e finanziamento) e al mondo privato, proponendo dati sulla spesa privata delle famiglie, la cura informale e le caratteristiche e strategie dei gestori dei servizi. Il Rapporto contribuisce anche a indagare alcune prospettive di innovazione e cambiamento per il settore, esplorando il mondo delle innovazioni tecnologiche e presentando dati originali sul loro utilizzo nei servizi LTC. -
All'origine del rischio operativo
Questo volume vi spiega perché il sovrareddito delle attività in essere è meno rischioso degli utili normali.