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Racconto dell'arte occidentale dai greci alla pop art
Da Giotto a Monet, passando per Raffaello, Michelangelo, Modigliani, Bernini, Van Eyck e molti altri. Tremila anni di storia e di storie sull'arte raccontati da un maestro della divulgazione con l'ausilio di un ricco apparato di immagini.«Questo libro è un viaggio attraverso i secoli che intende fornire al lettore una serie di riflessioni su un vasto patrimonio comune, nato dalle ceneri del mondo antico e plasmato dalle nostre fortune come dai nostri conflitti.»Philippe Daverio conferma il suo estro interpretativo e la sua abilità narrativa dando vita a un grande racconto della nostra cultura. Dall'antica Grecia alla Pop art di Andy Warhol, il suo occhio critico ci accompagna in un affascinante percorso attraverso scultura, pittura e architettura in Italia e nel mondo alla riscoperta dei grandi maestri e dei loro segreti. Una vera e propria cavalcata d'autore a grandi tappe e ricca di aneddoti gustosi, confronti originali e sintesi illuminanti, nella grande storia della creatività dell'uomo. -
La nuova civiltà digitale. L'anima doppia della tecnologia
Siamo entrati nella nuova era della civiltà digitale e stiamo imparando, anche in modo drammatico, come «usarla». La rivoluzione della data economy investe e investirà profondamente la nostra stessa cultura e cambierà – non sempre in meglio – i nostri modi di lavorare, informarci, studiare, muoverci, produrre beni e servizi, creare nuove opere, vendere, comprare, coltivare relazioni personali. Ma non possiamo arrenderci di fronte allo straniamento che si prova tra boom del commercio online e chiusura dei negozi, robotizzazione e caduta dei posti di lavoro, trionfo dei social network e «fine della privacy». La sfida è reagire e «vivere» il cambio dei modelli di vita, di lavoro, di socialità. Mettere la tecnologia al nostro servizio senza esserne sopraffatti, imparare ad affrontare la novità come in passato abbiamo fatto con le altre grandi rivoluzioni scientifiche dalla comparsa delle macchine a vapore, del treno, dell’elettricità, dell’automobile. E per farlo occorre mettere in campo proposte e correttivi concreti che gli autori avanzano in queste pagine ricche di esempi e dati. Un pamphlet provocatorio e costruttivo al tempo stesso su come affrontare la più grande discontinuità nella storia recente dell’uomo. -
O vinci o impari. Come lo sport aiuta a diventare persone migliori
Una partita che non finisce mai, il confronto con la propria bestia nera, l’allenatore che rema contro e quello che scommette su di te. Il secondo prima della vittoria, quello dopo la sconfitta, l’entusiasmo della rimonta o la gioia della rivincita. Sono tanti i momenti della vita di uno sportivo che si prestano a diventare simboli di un’esistenza e di tutto ciò che contiene: difficoltà, sfiducia, quella sensazione di non esserci quasi più e poi improvvisamente di esserci ancora, e dunque la capacità di resistere al di là delle proprie forze, l’abilità di trovare soluzioni fino a un attimo prima inimmaginabili, la felicità del contatto con la primordiale essenza della vita. In queste pagine Stefano Massari dà voce ad atleti di ieri, di oggi e di domani, da Pietro Mennea a Flavia Pennetta, da Dino Zoff a Matteo Berrettini e a molti altri piccoli e grandi campioni, cogliendo la spinta che li porta sempre a superare sé stessi. Una spinta che può ispirare chiunque ami e segua lo sport – da professionista, da appassionato, da semplice spettatore. Che siano sul campo di calcio o al di là della rete, sotto canestro o su un pendio innevato, ad allenarsi in palestra o in viaggio verso il podio, le loro storie parlano a ognuno di noi della fatica di crescere, del coraggio di perdere, dell’ebbrezza di superarsi per ritrovarsi più forti, più grandi, più leggeri. -
C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese. Nuova ediz.
È sopravvissuto a due guerre mondiali, sette papi, la monarchia, il fascismo, la Prima Repubblica e la Seconda. E a sei processi per mafia e omicidio. Giulio Andreotti è stato un esemplare unico del potere in Italia per longevità, sopravvivenza agli scandali, dimestichezza con gli apparati dello Stato e del Vaticano, consuetudine con le classi dirigenti mondiali del passato. Ancora oggi emergono particolari sulla sua vita pubblica e privata che aiutano a ricostruirne la figura e l’influenza. Nell’Archivio Apostolico Vaticano, ex Archivio Segreto, Massimo Franco ha trovato nuovi documenti che confermano il suo ruolo tra le due sponde del Tevere: nel dopoguerra i Savoia si raccomandavano ad Andreotti tramite la Santa Sede, e il Vaticano era consultato da lui anche per la nomina di un giudice costituzionale. Tra gli scritti privati, inoltre, si ritrovano le lettere in cui si confida con la moglie «Liviuccia», finora inedite. E attraverso i diari si ricostruiscono i retroscena di eventi con molti protagonisti di rilievo. In questo libro, ampliato per la nuova edizione, l’autore racconta e analizza Andreotti e il suo mondo: gli alleati, i nemici, l’alone intatto di mistero, ma anche la famiglia invisibile per decenni, e sorprendente nella sua strana normalità. A poco più di cento anni dalla nascita, ripercorrere la vita del «Divo Giulio» e la sua epoca significa fare i conti con la distanza siderale tra la sua Italia e quella di oggi. È stato incombente per mezzo secolo come uomo di governo e come enigma dell’Italia democristiana. Ma ora non esistono più la sua politica, la sua cultura, il suo Vaticano. Rimane solo l’eco lontana e controversa del «processo del secolo», che doveva chiarire le sue responsabilità e che invece si è concluso nel modo più andreottiano: con una verità sfuggente. Emblema e garante dello status quo nell’era della guerra fredda, Andreotti ha rappresentato l’«uomo del Purgatorio» per antonomasia, in una nazione in bilico tra Paradiso occidentale e Inferno comunista. Ha permesso a una parte dell’Italia di specchiarsi per mezzo secolo in lui, di sentirsi migliore, o forse solo di autoassolversi. Le ha fornito la bussola: un pessimismo di fondo sulla natura umana, alleviato dall’ironia. Nuova edizione Con documenti inediti dagli archivi. -
La misura del potere. Pio XII e i totalitarismi tra il 1932 e il 1948
I decenni più neri dell'Europa: tra gli anni Trenta e l'inizio della guerra fredda. Un tempo in cui tutto cambia e anche la Chiesa deve confrontarsi con i nuovi poteri via via emergenti: prima i totalitarismi europei, poi le due superpotenze del mondo bipolare. In questo quadro, risulta centrale la questione del rapporto tra mondo cattolico ed ebraismo, non solo negli anni della persecuzione e dello sterminio ma anche dopo, con un «ritorno a casa» dei sopravvissuti segnato da ostilità e da pogrom, e con la partita aperta della questione mediorientale. Quale fu, rispetto a questi temi, la posizione della Chiesa e in particolare di papa Pio XII, che era stato nunzio apostolico a Berlino durante l'ascesa di Hitler? Come mutò in quegli anni la visione di politica internazionale della Santa Sede? Chi era il nemico irriducibile: il nazismo pagano, il fascismo con i suoi richiami alla religione di Stato, o il comunismo tenacemente ateo? Quando, e in quali modi, la Chiesa si avvicinò alle posizioni dell'alleato americano, non sempre in sintonia con le priorità strategiche del Vaticano? Interrogando i documenti, molti inediti, alcuni recentemente desecretati, questo saggio indaga il periodo tra il 1932 e il 1948. Tre lustri durante i quali il mondo cambiò aspetto, ma pregiudizi e timori profondamente radicati rimasero vivi nelle menti e nelle prassi di popoli e istituzioni. Indagarne la persistenza, capire come influenzarono azioni, inazioni, silenzi e decisioni della Chiesa come degli altri protagonisti di quegli eventi, è oggi più necessario che mai. -
L' invenzione della felicità
Adottare una nonna: la propria. È la singolare scelta di Benedetta, sceneggiatrice napoletana dalla quotidianità serena e dai quieti rimpianti, quando l'adorata nonna Elisa, novantasettenne, rischia di finire in casa di riposo. Anche se non si tratta solo di ospitare un'anziana in un bilocale già ingombro, ma di cambiare ritmi e abitudini, a partire dal problema più spinoso: suo marito Paolo è juventino mentre Elisa tifa da una vita - e che vita - per il Napoli. Soluzione? Visto che un altro televisore non saprebbero dove metterlo, alla nonna viene assegnato l'iPad, da lei subito ribattezzato Daipan. Grazie al quale, però, approda sui social: ed è subito influencer. Generosa, vanitosa, oltraggiosa, gaudente: regina della casa e regina della Rete, Elisa diventa inarrestabile e trascina anche la nipote fuori dalla sua comfort zone, con risultati imprevedibili. Benedetta, infatti, scopre che la felicità si può anche inventare: servono fantasia e coraggio, per esempio quelli necessari per improvvisarsi maestra di cucina, dapprima online e poi in televisione. Una nuova avventura che le porta in dono l'incontro con un uomo inatteso e la pone di fronte alla domanda: una volta che cominci a cambiare, poi, dove ti fermi? Questa è una storia d'amore, tra una nonna e una nipote che rifiutano di farsi separare: dalle convenienze, dalle difficoltà della convivenza, perfino dalla morte. È una storia di formazione, quella di una donna che comprenderà come essere contenta non significhi accontentarsi. È una storia di cucina in cui l'ingrediente segreto esiste: è la generosità, la volontà di godere e di donare, in ogni attimo di ogni giorno. Senza dimenticare, aggiungerebbe Elisa, due dita di whisky. -
L' ombra di Caterina
«Oggi è festa. Nella chiesetta del borgo battezzano il mio bambino. Io non ci potrò essere, ufficialmente: devo stare nascosta.» Comincia così il racconto di una donna che la Storia ha a lungo dimenticato: Caterina, la madre di Leonardo da Vinci. Giovane popolana, sedotta dal notaio ser Pietro da Vinci, Caterina rimane incinta di un figlio che non potrà allevare: lo allatta, ma le viene tolto dalle braccia per essere cresciuto nella casa paterna. Il suo bellissimo bambino potrà godere di molti più agi, certo, ma rimarrà sempre un bastardo: non erediterà né titoli né proprietà e dovrà vivere solo del suo ingegno. Anche la vita di Caterina non sarà facile: l'accusa di stregoneria, il matrimonio con un ex soldato di ventura, cinque figli da crescere, e sempre il rimpianto per quel primogenito perduto che può vedere solo da lontano. Leonardo si trasferisce a Firenze, entra nella bottega del Verrocchio, manifesta ingegno e talento al di là di ogni previsione, ma si trova macchiato da un'accusa di sodomia. Meglio partire per una città più grande, più libera, piena di opportunità, la Milano degli Sforza. Madre e figlio sono destinati a non rivedersi mai più? O Caterina potrà riunirsi a Leonardo, coronando il sogno di stargli vicino, che ha dato luce e senso alla sua intera vita? -
L'ombra del nemico. Una storia del terrorismo islamista
Il fantasma nero di Daesh ha seminato il terrore nel mondo mostrandosi incomprensibile e sempre pronto a rigenerarsi. Marta Serafini racconta i cinque anni che separano l’ascesa del califfo Abu Bakr Al Baghdadi a capo del sedicente Stato islamico dalla sua recente uccisione, portando il lettore sul campo, sotto le bombe, tra le macerie di città annientate e di un’umanità abbandonata dalle autorità internazionali. Dagli attentati in Europa ai campi dei rifugiati in Medio Oriente, dalle navi di salvataggio delle ong ai centri di detenzione per i bambini soldato del jihad: per comprendere la guerra globale occorre considerare ogni tessera del mosaico, capire come in Afghanistan il commercio di stupefacenti rimpolpi le casse dell’Isis o come nei centri europei nuovi programmi cerchino di strappare i giovani al richiamo della violenza. In ogni incontro, in ogni analisi, l’autrice cerca di dare voce a chi non ce l’ha, alle donne massacrate, ai bambini senza futuro, alle vittime su cui i riflettori dei media si sono spenti da tempo. Senza dimenticare che, per comprendere davvero, bisogna ascoltare anche chi è considerato carnefice, come i minori arruolati dall’Isis o le giovani donne occidentali pronte a lasciare tutto per combattere in Siria. Un viaggio nella storia dall’Europa al Medio Oriente e ritorno: tra racconti, testimonianze e ritratti da cui emerge un’appassionata ricerca in presa diretta che aiuta a capire come si è trasformata la minaccia terroristica. E come siamo cambiati noi. -
Cuori rossoblù. La leggenda di Gigi Riva e lo scudetto impossibile del Cagliari
I ragazzi che incontriamo in queste pagine sono figli della guerra e della fame. Arrivano dalle valli, dall'Italia contadina e operaia, dalla provincia, dalla nebbia: molti dal profondo Nord. Hanno famiglie numerose e biografie radicate in un Paese oggi perduto: padri inflessibili e madri provvidenziali, collegi, orfanotrofi, seminari, lavori precoci in fabbrica o in fonderia. Uno di questi ragazzi viene dal Brasile, crede alla magia, ed è stato riserva del giocatore più forte del mondo. Il più famoso di loro diventerà una leggenda in vita: l'uomo che ha segnato più goal con la maglia della Nazionale. Il suo nome è Gigi Riva e questa è la storia del Cagliari che nel 1970 vinse lo scudetto portando, come scrisse Gianni Brera, al «vero ingresso della Sardegna in Italia». Sedici campioni, guidati da un guru-filosofo ironico e geniale, capaci di cogliere una vittoria contro ogni pronostico: in barba ai vincoli economici, ai rapporti di potere, alle gerarchie e addirittura alla geografia. In questo libro che è insieme racconto mozzafiato e serrata inchiesta, Luca Telese fa parlare i protagonisti in interviste esclusive, ripercorre i momenti più emozionanti, le figure chiave, il passaggio di un'epoca. E tratteggia una storia non solo sportiva, ma di riscatto umano e sociale. Quella di un gruppo di amici divenuti eroi nel volgere di una stagione. Di un'isola «ai confini dell'impero» che si ritrovò al centro del Paese. Di un popolo fiero che scese in strada a ballare. -
Cambiamo! Riflessioni spirituali
C'è un'ansia di cambiamento nel mondo. Papa Francesco la raccoglie nei suoi gesti e nelle sue parole, specialmente in un tempo di crisi quale quello che stiamo vivendo. È chiaro che abbiamo tutti bisogno di capire che cosa ci sta accadendo, di dare una lettura umana e spirituale di quel che viviamo. Francesco, come si comprende in questo volume, assimila la visione di sant'Ignazio di Loyola così come emerge negli Esercizi Spirituali. E afferma che i «desideri allargano il cuore»: è in essi che «si può discernere la voce di Dio» nella storia di oggi.Immergendoci in queste pagine ritroviamo le chiavi per comprendere l'esperienza religiosa e i criteri di azione del primo Papa gesuita della storia della Chiesa, e oggi unico leader mondiale dall'impatto veramente globale. Quello di Francesco è un invito alla ricerca, al cammino, al vivere un'inquietudine che ci libera dalle «reti e catene» dell'ipocrisia e del peccato, così come dalle «false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti». Questo volume ci aiuta a capire il Pontefice e la sua convinzione di quanto sia importante l'utopia intesa non come astrazione, ma come forza vitale e apertura al futuro a partire dal reale, da ciò che si è. Prefazione di Antonio Spadaro. -
I diari segreti
Questi diari inediti di Giulio Andreotti – che cominciano il 6 agosto 1979 e finiscono il 22 luglio 1989, quando l'autore assume la guida del suo sesto governo – diventano la storia dall'interno non solo del nostro Paese in un periodo cruciale, ma anche degli Stati Uniti da Carter a Reagan, dell'URSS da Breznev a Gorbaciov, della rivoluzione iraniana, dell'eterno conflitto in Medio Oriente, della tormentata costruzione di un'unità europea.Giulio Andreotti è stato presidente del Consiglio negli anni della solidarietà nazionale, della crisi economica e del terrorismo, culminati nel rapimento e nell'uccisione di Aldo Moro. Nel decennio seguente la sua attività politica assume una decisa connotazione internazionale, con la nomina a presidente della commissione Esteri della Camera e poi, con il primo governo Craxi, a ministro degli Esteri. Questi suoi diari inediti – che cominciano il 6 agosto 1979 e finiscono il 22 luglio 1989, quando l'autore assume la guida del suo sesto governo – diventano così la storia dall'interno non solo del nostro Paese in un periodo cruciale, ma anche degli Stati Uniti da Carter a Reagan, dell'URSS da Breznev a Gorbaciov, della rivoluzione iraniana, dell'eterno conflitto in Medio Oriente, della tormentata costruzione di un'unità europea. Allo stesso tempo, raccontano la vita quotidiana dell'uomo che per oltre mezzo secolo ha dominato la vita politica italiana. «Crediamo» scrivono i curatori Serena e Stefano Andreotti «che la lettura possa aiutare a comprendere meglio la figura di nostro padre, depurandola da alcuni luoghi comuni» Grazie al paziente lavoro dei figli – che hanno attinto anche ad altri documenti autografi – le personalità e gli eventi di un decennio prendono vita attraverso notazioni personali, giudizi pungenti, memorabili battute di spirito. Come nota Andrea Riccardi nella sua introduzione, questi diari rivelano il «segreto» dell'azione politica di Andreotti: «un'immensa tessitura di relazioni nella politica italiana, nella Chiesa e sullo scenario internazionale... Per questo il diario è un contributo originale alla storia e un testo appassionante che mostra da vicino la vita e l'impegno di un protagonista di quegli anni». -
Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce
Rosetta, con i suoi sedici anni e nell'animo il sacro fuoco del calcio. Giovanna, per cui l'avventura della squadra è anche un gesto politico. Marta, saggia e posata ma determinata a combattere per la libertà di giocare. E poi la coraggiosa Zanetti che dà il calcio d'inizio, la stratega Strigaro che scrive ai giornali, la caparbia Lucchi che stenta a vincere l'opposizione paterna... Sono le amiche che all'inizio degli anni Trenta danno vita al Gruppo femminile calciatrici milanese, la prima squadra di calcio femminile in Italia. Ma l'Italia di allora è fascista e man mano che il gruppo si allarga, diventa una vera formazione e comincia a far parlare di sé sui giornali, il regime entra in allarme. Certo, queste giovinette si sono date tempi di gioco più brevi e regole più leggere, assicurando di non voler compromettere la loro «funzione primaria» di madri. Scendono in campo con i calzettoni e la gonna nera per non offendere la morale. Ma sono comunque donne e il calcio è uno sport da maschi. Per tacere del fatto che Giuseppe, il marito di Giovanna, finisce nei guai con la polizia politica. Federica Seneghini racconta come un romanzo la storia di amicizia, di gioco e di lotta di queste pioniere del calcio, tra esaltanti vittorie, umilianti battute d'arresto, alleati inattesi e irriducibili nemici. Attentamente ricostruito e corredato da un saggio di Marco Giani, che ripercorre decenni di discriminazione femminile nel mondo del calcio, questo scorcio avvincente del nostro passato è anche una riflessione preziosa sulle ingiustizie ancora pericolosamente vive nel nostro presente. -
Ho scritto t'amo sulla tela. La storia dell'arte in dodici profili di donna
«La prima volta che mi sono innamorato è stato nel 1512. All'epoca vivevo a Roma e frequentavo la cerchia di Agostino Chigi, l'uomo più ricco del suo tempo. Allora ne ero convinto davvero, che le persone si potessero catalogare più o meno come le opere d'arte: capolavori, esemplari unici, brutte copie, multipli e falsi d'autore. Io sono un collezionista, e se avevo scelto Roma era perché lì c'erano più capolavori che da qualsiasi altra parte. Uno di questi si chiamava Agostino Chigi. Quell'anno lo stavo accompagnando a Venezia a riscuotere soldi dai suoi debitori, a vendere allume al doge, a fare un salto in qualche postribolo di lusso per poi tornare a Roma con un'avventura in più da raccontare. Non sapevo che da lì a breve mi sarei innamorato di una donna. La sua donna.» Comincia così il racconto del protagonista di questo libro, che reduce da una delusione sentimentale si pone la domanda più vecchia del mondo: perché mi sono innamorato? Per rispondere, decide di interrogare le figure femminili che nel tempo sono state capaci di colpirlo, ammaliarlo, infiammarlo: dalla Galatea di Raffaello a Dora Maar di Picasso, dalla Cleopatra di Tiepolo a Marina Abramovic', passando per il Ritratto della madre di Boccioni e la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Ciascuna è un incontro, un carattere, un legame, una scoperta e una perdita. Insieme, sono il ritratto di oltre cinque secoli di storia dell'arte. Con uno stile che combina divulgazione e narrazione, Carlo Vanoni ci offre un punto di vista nuovo sui più grandi artisti della nostra cultura, sul mutare del gusto e degli stili, sulle sfaccettature e i significati della femminilità. -
Il piacere
In carne e ossa o di finzione, da Lilith a Maria Maddalena, da Simone de Beauvoir a Mata Hari, da Cleopatra a Marilyn Monroe fino all'autrice stessa, che ci consegna in filigrana la sua autobiografia erotica: Hesse traccia una mappa della sensualità femminile invitandoci tutte a scoprirne i segreti.Il Piacere può essere letto come un libro di storia, di mitologia, un libro illustrato o un diario segreto. Ma è, soprattutto, un atto d'amore. Rappresenta, attraverso parole e immagini, una strada tortuosa segnata da colpa, vergogna e ignoranza, verso il risveglio della sessualità femminile. Un percorso che María Hesse ha tracciato grazie a un'insaziabile curiosità e all'esempio di donne che hanno saputo esplorare il mistero e il potere dell'erotismo, rompendo i pregiudizi dell'epoca in cui sono vissute. Hanno così dato finalmente un nome a cose prima impronunciabili, illuminando la via che porta alla liberazione del corpo e alla consapevolezza del piacere che può generare, a beneficio delle donne che sarebbero venute dopo di loro. In carne e ossa o di finzione, da Lilith a Maria Maddalena, da Simone de Beauvoir a Mata Hari, da Cleopatra a Marilyn Monroe fino all'autrice stessa, che ci consegna in filigrana la sua autobiografia erotica: Hesse traccia una mappa della sensualità femminile invitandoci tutte a scoprirne i segreti. -
L' incredibile, prima di colazione. Strane storie per cominciare bene la giornata
Il giapponese che non si arrendeva mai e il ciclista che voleva la maglia nera. Il calcio in guerra durante i conflitti mondiali e la guerra del football del 1969. L'impiegata aggredita dai fantasmi e la brunetta che presentò Kennedy a un mafioso. Il picchiatore che voleva essere un artista e l'uomo che inventò il mostro di Loch Ness. Il più romantico dei matematici, la più inquietante delle scrittrici, il più diabolico degli psicologi. E poi suggestioni collettive e ribellioni individuali, inventori derubati e geni incompresi, casi curiosi e delitti irrisolti... ognuna delle storie di questo libro illumina una vita straordinaria, una vicenda inattesa, un personaggio ai confini tra verità e leggenda. Finalmente raccolte in un unico volume, le «strane storie» di Carlo Lucarelli sono un tesoro inesauribile di meraviglia e assurdo, conflitto e creatività, amore e rivoluzione; vicende note e meno note salvate per noi. Per parafrasare Lewis Carroll, possiamo credere ad almeno una cosa incredibile prima di colazione. Per dirla con Lucarelli, la realtà trova sempre il modo di superare la fantasia. E di regalarci il più umano dei piaceri, quello del racconto. -
L' ora più fredda
Marco, figlio di una famiglia piccolo-borghese cresciuto ai margini di un quartiere operaio, non è mai stato in montagna. Per questo, quando grazie a una gita dell'oratorio vive la sua prima notte stellata in alta quota, è potentissima la scoperta del profumo del bosco, delle stelle così vicine, di un senso di libertà mai provato prima. Una scoperta che continua negli anni, intrecciandosi all'amicizia con Martino, figlio di operai e talento naturale dell'alpinismo anche grazie al rapporto forte con il padre, fervente comunista e ancor più fervente scalatore. Il legame tra i due ragazzi si approfondisce di anno in anno e di cima in cima, dalle falesie del lecchese alle Alpi Retiche, al Monte Bianco, al gruppo del Brenta. Ma tra gli entusiasmi dell'adolescenza e i dilemmi della maturità si apre la voragine. Un evento traumatico che della montagna rivela il volto più duro, quello della fatalità che non lascia scampo. Per i due amici di sempre la scelta è ineludibile: lasciarsi travolgere, o stringere i denti e cercare una nuova vetta? Anche nell'ora più fredda si può trovare la forza di rinascere, un nuovo senso della vita, persino l'amore. Il primo romanzo di Paolo Paci, attraverso decenni e luoghi fondamentali per la nostra storia collettiva, racconta con mano lieve il mestiere di crescere: tra gli amici, tra le montagne. Disegnando un'educazione sentimentale, politica e alpinistica. -
Due sorelle
«Non sto molto bene in questo periodo» confessa Étienne. È in una serata come tante altre che comincia tutto. O tutto finisce: da quella domanda posta con leggerezza - «Tutto bene, amore mio?» -, da quella nube che Mathilde aveva notato sul viso di lui. Dopo cinque anni, il suo uomo all'improvviso se ne va, senza una spiegazione, e lei si sente morire. Non si può tenere a bada un dolore così: neanche il suo lavoro, insegnare letteratura, può salvarla, contrastare quel lento deperimento che la invade tutta, che rende sempre più incontrollate e incontrollabili le sue azioni. In questa vertiginosa caduta, la soccorre sua sorella Agathe, tanto vicina d'età da essere quasi gemella, offrendole riparo nel piccolo appartamento che divide col marito Frédéric e la piccola Lili. Ma il calore di quella semplice felicità famigliare si trasforma in una prigione in cui convivono vecchi fantasmi e nuove, inquietanti gelosie. Un nodo che si stringe ogni giorno di più e che sembra indicare un'unica via d'uscita. ""Due sorelle"""" è un viaggio nell'abisso che si spalanca dopo la fine di una storia. Un ritratto di donna che attraversa con sensibilità e precisione di sguardo gli stati di alterazione della sua coscienza, rivelandone la pervasiva e insospettabile doppiezza."" -
Gennaio
«La voce di Sara Gallardo torna a gridare» - El Culturalrn«Gallardo trasforma paesaggi e ambienti in uno specchio dove si riflettono e prendono forma i pensieri e gli stati d'animo» - il Manifestorn«Nefer è un personaggio messo a tacere. Una ragazza che non ha voce e nessuno è disposto ad ascoltare. Sara Gallardo mette le parole in quel silenzio» - Pedro Mairal, la LetturaQuando arriverà il raccolto, in gennaio, sarà troppo tardi. Tutti avranno saputo, quelli che siedono a tavola con lei, parlando della mietitura e della fiera del bestiame. Per ora, Nefer cova in sé il suo segreto, che si espande lento dentro di lei, come un fungo nero che si gonfia fino alla gola. Le si leggerà negli occhi, il suo seme triste che cresce senza pietà? «Sei ridotta pelle e ossa» le dice sua madre. E lei, logorata dalla nausea, ma ancora di più dalla paura e dalla vergogna, si contrae, desiderosa solo di sparire. Cosa può fare una ragazza, sola, quando davanti a lei si spalanca una campagna sterminata, tutta orizzonte, mentre le città sono un miraggio lontano? Dove potrà mai fuggire? Cosa potrà mai dire, in un confessionale? Quanto intensamente potrà pregare, o sfiancarsi a cavalcare, sperando che il seme si spenga dentro di lei? Nefer vorrebbe trasformarsi nella notte, svegliarsi radice, erba, fango. Aspetta un miracolo, che non verrà. E non verrà il Negro, a portarla via. Il Negro non sa niente di lei, è un miraggio, un sogno anche lui. ""Gennaio"""" fu pubblicato come opera prima nel 1958, quando Sara Gallardo aveva appena ventisette anni. Con una scrittura matura, plasma un paesaggio argentino di una bellezza selvaggia e disperata, dalla luce abbagliante, contro cui si profila la figura di una ragazzina, sottile come un filo d'erba. Un corpo da uccellino, ridotto a uno straccio, un corpo che non è mai stato e non sarà mai suo. Niente, in quella pianura sconfinata, le viene incontro. Niente le appartiene. Gallardo ci mette di fronte alla sua assoluta solitudine, e a un destino che la possiede in ogni sua cellula."" -
Miserere
Nella Milano del 1630 infuria la peste, ma Alma Osio non ha paura, è convinta che non morirà prima di aver compiuto la sua missione: vendicare sua madre e suo padre. Alma infatti è figlia della relazione proibita tra Virginia de Leyva, la Monaca di Monza, murata viva, e Giovan Paolo Osio, signore di Usmate, torturato e ucciso nelle segrete di un traditore. Dopo una vita di fughe e molti compromessi con il destino, oggi Alma è una donna libera e ricca che può permettersi il maggiore dei lussi, la verità. Per trovarla però dovrà scendere nell’anima nera della città, tra feste equivoche in palazzi nobiliari, intrighi di aristocratici e prelati alla corte del Borromeo, delitti di artisti avidi di sangue quanto di ispirazione, mentre il suo passato la insegue a sua volta. Al suo fianco Dulce, l’amica e amante conosciuta in una casa di tolleranza spagnola, e un coraggioso cacciatore di lupi e di uomini che lei ha salvato dalla morte. Marina Marazza firma l’ideale seguito del suo Io sono la strega, la vicenda di una donna decisa a placare la propria sete di giustizia. Intorno a lei, lo scenario straordinariamente vivido di una città travolta dal panico per un morbo che uccide senza distinzioni di classe o di censo. Personaggi di fantasia e figure realmente esistite si alternano in una Milano insieme manzoniana e incredibilmente contemporanea. -
Augusto e l’Alto Impero
Augusto realizzò un capolavoro politico-istituzionale con la creazione di un impero vastissimo e a prova di disgregazione. Lo rese possibile con l’incessante richiamo ai valori del passato, una continua ricerca del consenso, una strategia di comunicazione sviluppata su più fronti (affiancata a una grande opera riformatrice) che non tralasciò nessun aspetto della vita pubblica: la burocrazia, i lavori pubblici, il diritto, i commerci, l’esercito. Allo stesso tempo, riuscì nell’opera di pacificazione delle popolazioni più ribelli, assicurando a Roma la pace e la prosperità economica per quasi tre secoli. Alla fine di questo periodo, la struttura augustea dell’Impero non sarebbe più stata in grado di garantire simili condizioni di sicurezza sociale, economica e politica. Fu la fine del Principato e l’inizio di nuove forme di governo che segnarono gli ultimi secoli prima della crisi definitiva.