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Buone notizie dal Vecchio Mondo. Viaggio a due ruote lungo il Danubio
Quattro capitali: Vienna, Bratislava, Budapest, Belgrado. Decine di città, monumenti, ponti, palazzi e paesaggi. Centinaia di birre consumate in vivaci centri urbani o inquietanti osterie nella campagna magiara. Mille chilometri attraverso le tradizioni e le lingue. È un'avventurosa tappa del viaggio intrapreso dall'autore e dai suoi sodali «Forzati della strada» lungo l'antico Limes romano, a cavallo di una fedele «due ruote» vecchia di vent'anni, sulle tracce dei grandi viaggiatori - dagli antichi romani ai clerici vagantes medievali, dai poeti romantici all'autore più amato, Patrick Leigh Fermor. Da Vienna, la capitale dell'ultimo grande impero d'Europa, a Belgrado, teatro della sua ultima grande guerra, si susseguono scoperte e incontri: librai ambulanti, turisti sperduti, muse bionde, imperatori, contadini, patrioti e maghi. E diventano presente vivo gli scontri tra gli antichi romani e i popoli barbarici, i traumi mai guariti dell'invasione turca, i tristi resti del comunismo, le cicatrici dei conflitti balcanici. Intanto, le «cartoline» da un'infanzia di viaggi famigliari e sapori stranieri raccontano di Enrico in un altro passato ancora: quello che ha formato la sua anima girovaga. «Un viaggio nello spazio comporta sempre anche un viaggio nel tempo; si procede sempre sulle orme di chi è venuto prima di noi, e al suo stesso ritmo.» Il tempo è la storia di un'Europa ogni giorno conquistata. Lo spazio è quello attraversato con le ruote ma guadagnato con la mente. E il viaggio è una dichiarazione d'amore e d'appartenenza a un intero continente. -
Sul filo dell'acqua
Chiara era in auto, bloccata dalla piena. Giulia era nel negozio dei suoi genitori, ne sono usciti vivi per miracolo. Anna era a casa, ma suo marito era fuori con i soccorritori, purtroppo. Angela non era in città e non sapeva che anche a lei quel devastante diluvio avrebbe portato via qualcosa. Dal terribile 4 novembre in cui ogni argine ha ceduto e Genova è stata travolta dall’acqua è passato un anno. La sera in cui Chiara si scontra con Anna al ristorante, e Anna deve correre via perché Giulia sta per partorire, ognuna delle protagoniste si trova davanti alle conseguenze delle proprie scelte di quei mesi, e dei propri incontri. C’è Andrea che ha perso un amico, Enea che ha rinunciato a un amore, Marco che ha consumato un addio e Carlo che ha trovato... Giulia. E il cerchio si chiude. Otto vite si rincorrono, si mescolano, si scambiano come piccoli vortici, sul filo dell’acqua. Il nuovo libro di Sara Rattaro rende omaggio a una città, Genova, e a una grande dote umana, la resilienza. -
Il pianeta. Istruzioni per l’uso
Vincitore del Premio Internazionale di letteratura città di Como VIII edizione - Sezione A TemarnUn presupposto: il pianeta è bello ed è possibile salvarlo. Una consapevolezza: siamo esseri viventi inseriti assieme agli altri in un unico, grande ecosistema. Un viaggio: è quello che ci propone Licia Colò, attraverso i panorami di tutto il mondo e la complessità delle sue forme di vita. Partiamo dall'Australia, che pur devastata da terribili roghi offre riserve naturali simili all'Eden, come Kangaroo Island o le Blue Mountains. Ammiriamo l'Indonesia, le sue isole mozzafiato punteggiate di vulcani, patria di animali a rischio di estinzione come gli orangutan e i draghi di Komodo. Scopriamo l'Africa, la culla dell'umanità, un continente sterminato e favoloso ma devastato dalla deforestazione, dallo sfruttamento dissennato delle miniere, da pratiche di caccia crudeli. Ammiriamo il magico e virtuoso Nord Europa, con le sue avanguardie di bellezza ed ecosostenibilità, a partire dall'Islanda. E poi la Malesia, la Patagonia, l'Amazzonia... quanta meraviglia e quanto selvaggio spreco segnano il rapporto tra noi e la natura. Eppure, cambiare è possibile, come dimostrano tante esperienze generose e positive in ogni continente. Di fronte all'emergenza climatica, all'enormità delle catastrofi, alla complessità dei problemi, il rischio che corriamo, più ancora dell'indifferenza, è quello dell'impotenza, perché ogni cosa appare lontana dalla nostra possibilità d'intervento. Ma non è così. In questo libro avventuroso e battagliero, che attinge alle esperienze e ai viaggi di una vita, Licia Colò ci fa sognare un mondo migliore, e ci fa capire come possiamo aiutare a costruirlo. -
La milanese. Capricci, stili, genio e nevrosi della donna che tutto il mondo ci invidia
Il cane giusto (un bassotto con ""amici"""" selezionatissimi). Le vacanze giuste (una scelta di campo: Santa o Forte?). La scuola giusta per il figlio (in lingua straniera, of course). La festa di Natale giusta (verso metà ottobre, per battere l'affollamento di inviti festivi). E gli abbinamenti cromatici da evitare, il galateo delle comunicazioni via WhatsApp, gli indirizzi da avere in agenda, i quartieri dove cercare casa, i mestieri socialmente accettabili, la cura di sé tra estratti di verdure e indispensabile """"idratazione""""... mettetevi comode, perché essere milanese è un lavoro a tempo pieno. Infatti dura una vita: mai sentito parlare dello sciuraglam? Un'ironica guida allo stile per signore (anche di altre città), un manuale di autoaiuto per milanesi disperate, un'occasione per ridere assieme delle nostre piccole e grandi manie."" -
Guarda, stupisci. Viaggio nella canzone umoristica napoletana
«Il destino mi ha portato la musica, la grande tradizione napoletana e soprattutto le grandi canzoni umoristiche». Renzo Arbore nel cuore ha da sempre Napoli, il luogo che lo ha ispirato come cantautore e come intrattenitore nel corso della sua lunga e brillante carriera. In queste pagine racconta se stesso attraverso la più intensa delle sue passioni: la canzone napoletana. Ripercorre così origini ed evoluzione di un genere intramontabile grazie alla rievocazione di artisti (alcuni dei quali conosciuti direttamente) come Maldacea, primo grande interprete della macchietta napoletana, come Roberto Murolo e come Renato Carosone, che completa la triade dei maggiori autori e interpreti della canzone umoristica. Tra ricordi illuminanti e racconti ironici, Arbore spiega perché proprio a Napoli sia stato in qualche modo «inventato il buonumore italiano». Una narrazione autobiografica in cui la storia dell'autore s'intreccia con quella di eccezionali protagonisti della musica. -
Un mondo perduto. Nelle terre più remote del pianeta
Crateri infuocati e foreste incontaminate, isole perdute e popoli primitivi, fiumi e scogli leggendari, ghiacciai, savane e deserti sconfinati, paradisi nascosti. E poi, animali preistorici, leoni e coccodrilli, orsi e serpenti. I racconti di Walter Bonatti ci riportano al suo fianco, nei suoi fantastici viaggi ai confini della Terra. Le sue sembrano cronache di un altro secolo e di un altro mondo... e lo sono. Ma riescono ancora a raccontarci la meraviglia della scoperta e a risvegliare, oltre alla nostalgia, anche la voglia di cercare, incontrare, conoscere. Perché, come insegna Bonatti, «il bello dell'avventura è sognarla», e il viaggio è sempre anche alla scoperta di noi stessi. «In quelle severe solitudini ho vissuto paure e speranze, sconforti ed esaltazioni. Vi ho ascoltato gli assoluti silenzi, gli uragani, ho respirato i miasmi dei vulcani, gli umori delle giungle. La ricerca di questi ultimi frammenti di mondo intatto mi ha condotto in un viaggio a ritroso nel tempo, a contatto con l'anima selvaggia del pianeta.» -
E poi, i bambini. I nostri figli al tempo del coronavirus
Un tempo i ragazzi si divertivano con mezzi di fortuna in un cortile o sul marciapiedi. Ma ai giovani di oggi è stato negato anche quello. Nei mesi della pandemia, a causa delle restrizioni imposte dal coronavirus, i bambini sono stati cancellati dai provvedimenti governativi. Senza libertà di uscire, i nostri figli sono stati costretti a rinunciare a ritmi e rituali quotidiani e ai rapporti scolastici che ne scandivano l’esistenza e su cui si fonda in parte la loro identità. Hanno vissuto in spazi ristretti, senza poter esprimere la spontanea vitalità nei movimenti, schiavi di tv e tablet. E con un clima soffocante in cui si sono accumulate le tensioni dei genitori per il contagio, le loro apprensioni per le rinunce pesanti, le incertezze lavorative. La situazione degli adolescenti è, se possibile, ancora più complessa: si sono trovati bloccati in famiglia, senza poter incontrare gli amici e il mondo esterno e dovendo limitare poi le modalità della vita sociale. Come usciranno i «coronnial» dal periodo della pandemia con le nuove regole sociali che ancora impone e di fronte a una possibile ripresa dell’epidemia? Come possiamo aiutarli a superare un’esperienza che non ha precedenti per i ragazzi e per i loro genitori? -
Anche le pulci prendono la tosse
Raymond il poliziotto, Beatrice l’infermiera, Salvatore il piccolo imprenditore e Regina l’insegnante entrano nel tunnel del coronavirus con tutti gli altri, alla fine di febbraio a Adeago, in provincia di Bergamo. Ci entrano con le loro vecchie paure, frustrazioni, amori perduti e sconfitte, e con un carico di umana meschinità. Quando comincia il contagio, il poliziotto ne approfitta per defilarsi dalle indagini su un furto di macchine da cucire, l’infermiera simula un incidente per sfuggire al Pronto Soccorso sovraccarico, l’imprenditore pensa di fare soldi fabbricando e smerciando mascherine di dubbia qualità e l’insegnante elude le lezioni online per liberarsi di studenti svogliati e genitori aggressivi. Il tutto mentre i loro colleghi danno prova di un ben diverso impegno. Ma il virus non è solo un vento di morte, è anche un formidabile acceleratore di destini. E i loro deflagrano. Dalle feste per le vittorie dell’Atalanta si passa al deserto e poi al terribile corteo delle bare nei camion militari, e le storie dei quattro protagonisti si intrecciano e si coagulano intorno al vergognoso business delle mascherine finanziato da veri malviventi, alcuni con la pistola, ma i peggiori in giacca e cravatta. Nel momento più buio, uomini e donne che pensavano di non avere più niente da chiedere o da perdere si troveranno di fronte l’occasione per riscattare una vita spenta. Una storia d’amore e di dolore, in cui si ride a crepapelle e si piange disperatamente, che parla del nostro tempo, delle nostre scelte, della possibilità di capovolgere il proprio futuro. -
Il concerto dei destini fragili
Il dottorino, l'avvocato, la donna dell'Est che fa la domestica. Tre persone che potrebbero non incontrarsi mai, non hanno nulla in comune. L'avvocato è immerso in una vita da privilegiato e nel rimpianto di un unico amore perduto. La donna lotta per la sopravvivenza e per offrire un futuro migliore a sua figlia. Il dottorino vive per il lavoro, una vocazione che gli è costata il sogno di una famiglia. Fino a che la realtà non si capovolge e queste tre persone qualcosa in comune ce l'hanno. Una cosa piccolissima, invisibile. Che cambia le carte in tavola per ciascuno in modo diverso, portando in superficie la trasgressione, la disperazione, il coraggio. Questa è la storia dell'intreccio dei loro destini ma è anche molto di più: è una profonda ricognizione nel mistero della mente messa a confronto con l'amore e la paura, con la responsabilità e la morte. Le vite di questi tre personaggi sono le nostre e questa storia parla di noi. Dei dilemmi che segnano ciò che siamo, dei fantasmi che abbiamo dentro, della forza di cui siamo capaci quando decidiamo di affrontarli. -
È il momento di osare. Here to dare. Riusciranno le aziende a sfruttare la potenza del digitale?
Riusciranno le aziende tradizionali a sfruttare la potenza del digitale? È la provocazione lanciata da Nino Lo Bianco, che esplora il vissuto delle imprese nell'ultimo decennio, fonte di grandi cambiamenti che hanno inciso profondamente sulle prospettive economiche e sulla vita quotidiana di ognuno di noi. Con l'innovazione digitale sta cambiando l'ecosistema in ogni Paese, ma l'esodo dalla cultura precedente richiederà tempo: un lungo cammino che implicherà l'uscire da sé stessi, dalle proprie sicurezze e dai propri schemi mentali. L'autore analizza la nuova fase in questo libro attraverso la sua lunga esperienza e quella di BIP, prima società di consulenza italiana. È un momento in cui la sperimentazione dell'innovazione rende unica la professione del consulente, che fa perno sulla capacità di applicare efficacemente metodi e procedimenti di problem-solving, senza preclusioni di ambito. È il momento di osare, come recita lo stesso pay off di BIP: «Here to dare». -
Labirinto italiano. Viaggio nella memoria di un Paese
Finalista Premio Estense 2021Un percorso originale nella nostra storia attraverso ricordi, ricostruzioni di eventi, incontri, interviste a protagonisti (e non) di ieri e di oggi per interpretare un Paese, i suoi punti di forza e le sue contraddizioni.Dall'Italia del dopoguerra alle vittime delle stragi negli anni di piombo, dal delitto Lavorini al caso Calabresi, dalla tragedia di Vermicino al crollo del ponte di Genova, dalle mitiche figurine Panini alla lezione di Zavoli, dall'incontro con Fossati al ritratto di Bertolucci, da Morandi a Velasco, dai calciatori azzurri ai Mondiali del Messico al ferrarista Villeneuve, dai femminicidi alla centralità della cultura e della scuola in un Paese che sembra averle scordate, come è emerso in particolare ai tempi dell'epidemia: in questo libro Walter Veltroni parte da un vecchio elenco del telefono del 1946 per ripercorrere, anche in chiave personale, un labirinto di drammi e storie di speranza, di costumi e personaggi per illuminare un po' del nostro passato e immaginare il prossimo futuro tra crisi e speranze, ferite e grandi risorse. -
Questo bimbo a chi lo do. Come la depressione mi ha aiutata a diventare mamma
Desiderare figli è normale. Farli, a volte, è difficile. Ma è dopo che comincia il delirio: la tua vita, all’improvviso, non è più tua. A parte il corpo che si affloscia come la carta di una caramella – come se il pezzo migliore se ne fosse andato e restasse solo l’involucro –, ti sembra di avere addosso gli sguardi di tutti, e non sono sguardi benevoli. Non allatti? Tuo figlio diventerà un criminale. Allatti? Non sei produttiva. Sei serena? Incosciente. Sei depressa? Fattela passare. Ma soprattutto, come la mettiamo se sei tra quelle – e non sono poche – che per l’esserino urlante che ha preso in ostaggio la loro vita non riescono a provare un immediato trasporto? Pare brutto. E allora taci, ti fingi mamma adorante e felice. E sbagli, stavolta sì, sul serio. Perché quella tristezza, quella sensazione di sconfitta e solitudine, se non espressa, se non affrontata, può diventare una forma di depressione. Valentina Persia, che ha vissuto quella tristezza, testimonia come attraverso questa prova sia diventata una madre più soddisfatta e consapevole, oltre che amorevole, per i suoi due gemelli. Racconta a cuore aperto la gioia della gravidanza, le difficoltà dei giorni dopo il parto, la fatica e il buio, le incertezze nel ritorno al lavoro e poi la decisione di farsi aiutare, la risalita verso la vita e l’affetto. Queste pagine sono dedicate a tutte le donne che, quando ha parlato pubblicamente del suo periodo cupo, le hanno scritto: è così anche per me, ma non osavo dirlo. Ma dirlo bisogna, per uscirne insieme. Con un sorriso. -
Come la grandine
La mattina dopo la grande festa internazionale al Grand Hotel che apre le celebrazioni per il centenario dalla nascita di Federico Fellini, un famoso produttore viene trovato morto nella sua suite, in circostanze più che equivoche. Chiamata a indagare, la bella vice questore Costanza Confalonieri Bonnet, assieme ai suoi, trova subito la pista giusta, anche grazie all’aiuto di un ex corteggiatore che rispunta dal passato, con un tempismo quasi pari al suo fascino. Il clamore mediatico si accende sull’omicidio vip, ma fa notizia anche una sequenza di incidenti letali, troppo strani per essere solo fatalità: l’esplosione di una barca, una strana overdose, un omicidio stradale. Mentre la squadra rischia di perdere dei pezzi, tra pericoli mortali e dilemmi professionali, Costanza è alle prese con un’inquietudine mai sperimentata prima, oltre che con il matrimonio di Emerson Leichen Palmer Balducci e Cecilia Cortellesi, evento lieto ma sofferto almeno sul piano organizzativo. Quando poi ci si mette anche Giulio Cesare a complicare il quadro, l’unico che può dipanare la matassa è Orlando Appicciafuoco... -
Terra incognita. Una mappa per il nuovo orizzonte economico
Siamo su una nave in tempesta, in cerca della rotta giusta per una terra ancora sconosciuta. Ma stiamo attraversando una crisi economica o una vera e propria rivoluzione? Per capirlo non serve paragonare la fase che stiamo vivendo con il crollo finanziario del 2008 o la Grande Depressione perché in quei casi si era inceppato il motore economico. Oggi invece assistiamo all'aggravarsi di una mancata crescita, per ragioni sanitarie. E occorre chiedersi se sia davvero il caso di archiviare definitivamente la globalizzazione, come sostengono in molti, o piuttosto ricordare quali conquiste di ricchezza e libertà ha portato in tutto il mondo. La verità è che l'emergenza del Coronavirus ha accentuato in modo drammatico le caratteristiche di un processo già in atto. E che sarebbe ora di iniziare a modificare i maggiori fattori nocivi di quel modello cogliendo gli aspetti migliori della rivoluzione digitale, a partire dalla continua ricerca del valore aggiunto che guida le nostre scelte economiche e che pone il consumatore in una posizione di forza mai vista prima. Ma per non subire passivamene una rivoluzione dettata dal web occorre anche riconoscere che ci sono aspetti di umanità e di empatia che l'intelligenza artificiale e gli algoritmi non sono in grado di raggiungere e su cui le imprese dovrebbero puntare forze e strategie. Con passione divulgativa e lucidità di analisi Sebastiano Barisoni spiega in queste pagine la nostra resistenza al cambiamento e l'illusione di un ritorno all'età dell'oro intrecciando storia (anche personale) ed economia, casi e metafore, teorie e dati, per suggerire come leggere il presente e il prossimo futuro tra rischi e incertezze, fallimenti e speranze, superando i pregiudizi e gli stereotipi che offuscano l'orizzonte. -
Knam & Knam. Con noi tutti possono diventare pasticceri
Fare i dolci di Ernst Knam come Ernst Knam senza essere Ernst Knam. Potrebbe sembrare impossibile, invece sua moglie Alessandra Mion ci è riuscita. Pur non avendo nessuna esperienza. Certo, la sua trasformazione in «Frau Knam», la pasticcera amatoriale moglie del pasticcere professionista, è avvenuta in un momento che le ha dato una forte motivazione: il lockdown. Impastare in quella fase rispondeva per lei a un preciso bisogno di conforto, calore, distrazione. Il risultato, però, è impressionante: torte perfette sfornate con tecniche perfette. In meno di due mesi. Merito del maestro (molto esigente), dell’allieva (molto intuitiva) e del rapporto che li lega (qualche bisticcio, una solida unione). In questo libro i coniugi Knam raccontano per la prima volta un po’ della loro storia, in una sorta di biografia per ricette. Cinquanta, per la precisione: dalla mousse al mango del primo incontro fino ai dolci firmati da Alessandra. E soprattutto spiegano il metodo infallibile per diventare pasticceri abili in pochissimo tempo. Prefazione di Davide Oldani. -
L'Italia nella rete. Ascesa, caduta e resurrezione della Net economy
«Nella storia del digitale l’Italia ha avuto molte occasioni per diventare protagonista ma non le ha colte come doveva. Ora è venuto il momento di una svolta.» Autentico pioniere di Internet in Italia, Gianluca Dettori racconta in queste pagine come è nata, cresciuta, morta e resuscitata un’industria che conta mezzo milione di addetti tra servizi, contenuti, pubblicità online, commercio elettronico, software e tecnologia. Ma a che punto era il Paese mentre l’autore nel 1999 contribuiva alla nascita di Vitaminic, piattaforma per la distribuzione di musica digitale quando ancora non esistevano iTunes o Spotify? E dove siamo arrivati? Quali opportunità abbiamo perso? E come possiamo recuperare il terreno perduto? In queste pagine si ripercorrono i primi passi dell’informatica, il ruolo dell’Olivetti, l’invenzione e il boom del web, passando per la bolla delle dot-com e l’implosione del digitale italiano. E riflettendo sull’evoluzione altalenante di quel mondo attraverso le storie e le testimonianze dirette dei protagonisti e delle aziende. Un racconto dietro le quinte ricco di risvolti inediti che svela l’avventura di uno dei settori strategici dell’economia mondiale per stilare un bilancio critico sul suo sviluppo attuale e lanciare un appello concreto sulla sua urgente crescita futura. -
Un cadavere in redazione
Siamo nel 1963. I Beatles cantano Please, Please Me; in Italia le elezioni vedono uno spostamento di voti dal centro a sinistra e le trattative per formare il governo stentano. In una Milano di case di ringhiera, tram e osterie, si muove sulla sua Vespa Carlo Passi, trentenne diviso tra passione e cinismo. Lavora in un quotidiano nato da poco che sta cambiando il modo di fare giornalismo. È stato appena lasciato dalla bellissima collega Enrica Sala che lavora alla tv di Stato. Indagando sull’omicidio di due camionisti legato al traffico di petrolio, inciampano tutti e due in qualcosa di più grosso e inquietante. La Giulietta Spider di Carlo viene bruciata, qualcuno sta cercando una cartellina affidata al protagonista da un magistrato, ma la trama è destinata a infittirsi dando vita a un giallo che si svolge nell’arco di pochi giorni in mezzo a rapimenti, drammi sentimentali, confessioni dal passato e continui colpi di scena. Sullo sfondo: la morte di Enrico Mattei e le strutture parallele di una fragile democrazia. Tra storie d’amore, di servitori e traditori delle istituzioni, di faccendieri e coraggiosi idealisti, si dipana un noir avvincente che è anche un’incursione nel mondo del giornalismo nel cuore di una città che sta rinascendo e di un Paese che sta perdendo la sua innocenza. -
I randagi del Klondike
«Fa freddo quassù, Osso. Roba da farti gelare le dita dei piedi nelle scarpe. Se ce le avessimo, le scarpe. Siamo di nuovo affamati, sempre a caccia. Di conigli, di animali selvaggi. E di quegli animali ancora più pericolosi, gli uomini che setacciano i fiumi ghiacciati alla ricerca dell'oro. Va bene, Osso, la smetto, la smetto. Faccio come gli altri: e sto zitto. Ma solo per un po'». Età di lettura: da 8 anni. -
Sparizione sui ghiacci
"C'è un mondo bianco dove puoi camminare sull'acqua. Dove l'unico suono che senti è la terra che va a pezzi. Dove il fuoco non scalda e l'aria ti morde la faccia. Di notte, il pack ghiacciato canta alla luna. Anche se quella nel cielo non sembra la luna. Il sole , Finnán, nemmeno te lo ricordi. Ma sei qui. Tu e Abel e tutti i marinai e gli ufficiali della nave di Sua Maestà. Non si preoccupi, Signora: questo è l'Inverno polare. E, a ogni Inverno, segue il ritorno"""". Età di lettura: da 7 anni." -
Il merlo canta libero
"È successo tutto in una notte. Hanno festeggiato, hanno sparato, hanno bruciato la città. E papà non è tornato. Quindi, Halima, tu che sei una ragazza, che puoi fare? O te ne stai buona in casa ad aspettare che passi questa rivoluzione araba, come la chiamano, e che tutto torni come prima, compreso tuo papà. Oppure... Halima? Halima! Ma dove sei finita?"""". Età di lettura: da 8 anni."