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Curare i bambini è la mia medicina
Per la prima volta «la dottora» si racconta in queste pagine intime e sincere che intrecciano vita familiare e professionale: una storia di vittorie e delusioni, di sofferenze e di gioia e rinascita di bambini e genitori a cui spesso è rimasta legata nei ricordi e nella vita.rnrn«Il lavoro mi ha dato il privilegio di entrare nelle vite degli altri e di apprezzare il significato, la bellezza di relazioni umane speciali che mi accompagneranno per sempre.»rn Franca Fossati-Bellani è stata una vera pioniera dell’oncologia pediatrica, contribuendo a scriverne la storia in un’epoca medica in cui la passione e la tenacia contavano forse più dei farmaci: è stata tra le prime in Europa a occuparsi dei pazienti più giovani e lo ha fatto con la competenza del medico e le doti di una madre, gentile ma determinata, umile ma mai rassegnata, pronta a mettersi in discussione ma mai remissiva.rnAll’Istituto dei Tumori di Milano ha curato più di cinquemila ragazzi in anni di fatica ed entusiasmo che hanno consentito di raggiungere nel tempo grandi risultati terapeutici. Per la prima volta «la dottora» si racconta in queste pagine intime e sincere che intrecciano vita familiare e professionale: una storia di vittorie e delusioni, di sofferenze e di gioia e rinascita di bambini e genitori a cui spesso è rimasta legata nei ricordi e nella vita. Ma anche una testimonianza unica dell’affermazione di una donna in un mondo medico-scientifico un tempo quasi esclusivamente maschile. -
Fra terra e cielo. La vera storia della cupola di Brunelleschi
Un capolavoro architettonico ammirato in tutto il mondo. Una città, Firenze, al culmine della sua fortuna storica e artistica sotto i Medici. E un genio tormentato, Filippo Brunelleschi, destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia.rnrn Sergio Givone tesse in queste pagine la trama affascinante che portò alla nascita della cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore, simbolo indiscusso del Rinascimento, ripercorrendo i giorni di una città colpita dalla peste, il magico incrocio degli artisti dell’epoca, da Masaccio a Donatello, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti, le rivalità, le delusioni e i drammi di un’impresa temeraria.rnA seicento anni dall’inizio dei lavori di costruzione, riviviamo le voci, i gesti, i personaggi e i retroscena di una saga drammatica ed eroica, scopriamo il sogno di un artista visionario che sfidò le leggi della fisica e lo scetticismo dei contemporanei, ma anche il suo rapporto col figlio tanto profondo quanto contrastato. Nel grande romanzo della cupola s’intrecciano ricostruzione degli eventi e filosofia, scienza e biografia, svelando arcano e realtà di un’opera tra le più rilevanti della nostra civiltà. -
La malaluna
Un’affascinante saga di «vinti» in lotta per i propri diritti, la storia di un frammento di popolo pronto a schierarsi o a mimetizzarsi nel male minore, ma mai ad arrendersi. Un libro emozionante sull’inutilità della guerra, sulla tragedia dei profughi e sulla follia del fascismo.rnrnUna famiglia friulana di lingua slovena stretta nelle maglie del confine orientale. Un padre soldato e una donna minuta, forte come mille uomini, che la Prima guerra mondiale strappa, assieme ai tre figli, dalla propria terra nel nome di un destino collettivo e familiare segnato dalla rotta di Caporetto e dall’ascesa di quel fascismo di confine che evoca misteri e vendette mai sopite.rnMaurizio Mattiuzza, nel suo potente esordio narrativo, svela un’appassionante storia corale, ispirata a quella dei suoi avi, che intreccia le vite, gli amori, gli scontri e le morti di una battaglia per l’esistenza che comincia vicino a Udine nei primi anni del secolo scorso, continua nel Ventennio con l’accanimento etnico del Regime di confine e finisce a Gela nella notte dello sbarco alleato del ’43 dove è chiamato a combattere Giovanni Sbaiz, protagonista del libro. -
L'archivio del diavolo
Quando don Stefano Nascetti viene trasferito alla parrocchia di Lio Piccolo, abbandonando sul nascere una bella carriera nella curia veneziana, la sua non è una scelta: è una fuga dalla vendetta del questore Carlo Saintjust, a cui lo legano un tradimento e un'offesa mai dimenticati. Ma il tranquillo paesino nel Polesine non è il rifugio che si aspettava. È troppo pericoloso e ambiguo il fascino della giovane maestra Silvana ed è troppo orribile la storia che assieme a lei gli accade, letteralmente, di dissotterrare: quella del funzionario ministeriale Furio Momentè, scomparso mentre indagava sull'omicidio commesso da un ragazzino, lasciando dietro di sé una compromettente valigia di documenti. Con il ritrovamento di ben due cadaveri di incerta attribuzione, il sostituto procuratore Malchionda è costretto a riaprire un caso che aveva chiuso con eccessiva fretta. Ma sulle ricerche degli inquirenti, sia a Venezia sia a Roma, si stende l'ombra velenosa di un Male molto più antico e inspiegabile di quello commesso da qualunque omicida. In questo romanzo gotico, che mescola thriller e horror, suggestioni letterarie e superstizione popolare, Pupi Avati ci riporta nei luoghi e nelle atmosfere del Nordest contadino degli anni Cinquanta. Mentre le vite dei personaggi corrono verso il loro destino, la mano del narratore ci trascina in un intreccio senza scampo, in un mondo antico fatto di terra, acqua e mistero, intriso di verità troppo terribili per poter mai essere davvero rivelate. -
Io sono la strega
Finalista al Premio Bancarella 2021Milano, 5 marzo 1617. Qual è il confine tra giustizia e delitto?Caterina da Broni, governante, prostituta, avventuriera e strega. Caterina è una bambina strana per il suo tempo, sa addirittura leggere grazie al padre maestro. Rimasta incinta a tredici anni in seguito a una violenza, va in sposa a un uomo che non è chi dice di essere. Ma invece di rassegnarsi a un destino di schiavitù, sceglie di fuggire. La sua intera vita diventa così una picaresca ricerca del proprio posto nel mondo, attraverso un territorio lombardo intriso di acque e brume, dove la vita è scandita dallo scorrere del Po. La sua strada la porta da una locanda assai equivoca a una raffinata bottega di tipografi e poi alla «corte» di un capitano di ventura, fino ad arrivare a Milano, la grande città dominata dagli spagnoli, teatro di intrighi e lotte per il potere. Qui, l'accusa di aver «affatturato» l'anziano gentiluomo da cui è a servizio la conduce in prigione. La pena è il rogo: così muore una strega e Caterina è convinta di esserlo, di aver venduto l'anima al diavolo per poter sopravvivere. A eseguire la sentenza è chiamato Salem, celebre boia, un uomo bellissimo e tormentato: su quella pira lui rischia di perdere qualcosa di molto importante, che non sapeva di possedere. Sensuale, inquieta, spietata, tenera e decisa, Caterina da Broni è la protagonista autentica di uno dei più famosi processi alle streghe che la storia abbia tramandato. In questo romanzo prende vita come eroina modernissima, in una narrazione di ricerca storica, ricostruzione d'epoca, racconto di eventi che si susseguono con ritmo incalzante. Mentre attraversa, ribelle, il suo tempo, sul suo cammino aleggia una domanda: qual è il confine tra giustizia e delitto? -
Il bambino che disegnava le anime
Eroe sbagliato, misantropo e appassionato, il professor Zeno Schirripa combatte il male con l’unica arma di un ostinato rifiuto di ogni comoda ambiguità. Perché sa fin troppo bene che uno stesso veleno può inquinare molte cose: la terra, l’acqua, le prove, le menti. E l’amore.Due anni fa si è dimesso dalla polizia per diventare insegnante di italiano: Zeno Schirripa credeva di averle già fatte, le sue scelte difficili. Ma la più difficile deve ancora venire, dato che uno dei suoi studenti rischia di ritrovarsi sospettato di omicidio. E nemmeno un omicidio qualunque, bensì quello di un pezzo grosso della Natural Power, la società di smaltimento rifiuti più importante della regione, sui cui loschi affari Zeno ha indagato invano per anni.rnrnPerché Giovanni, diciottenne ombroso, è sparito subito dopo il delitto? Perché i suoi genitori, che dicono di essere in vacanza in Abruzzo, non sembrano affatto preoccupati? È per rispondere a queste domande, più che per amore della giustizia, che Schirripa decide di aiutare nelle indagini il nuovo commissario, il suo ex sodale Vincenzo Grillo.rnrnPoliziotto rigoroso ma perseguitato da strane visioni, Grillo è l’unico a dar credito alle intuizioni di Zeno, al punto da rischiare la carriera per seguirle. Scoprirà così che la chiave del caso non si trova nell’abitazione della bella Maddalena, attivista ambientalista, ma nella mente di suo figlio Agostino, che da quando il padre se n’è andato si rifiuta di parlare. Ed è solo la prima di molte rivelazioni. -
Crack America. La verità sulla crisi degli Stati Uniti
Cosa è successo al Paese che abbiamo sognato e amato, quell'approdo sicuro e terra di libertà che ci ha sedotto col cinema, la musica e la cultura? Dietro lo scontro con la Cina e gli effetti drammatici della pandemia del coronavirus, divampano i rischi di una bancarotta sociale ed economica che l'editorialista del «Corriere» Massimo Gaggi esamina e racconta in questo libro: un accorato «processo» agli Stati Uniti in una fase molto delicata sui fronti domestico e internazionale. Donald Trump, col suo contagio populista, è la conseguenza, più che la causa, dell'involuzione di un Paese incapace di riformare un capitalismo arrugginito. Le lacerazioni sociali sono devastanti: dalla salute, con decine di milioni di persone senza copertura medica e la durata media della vita in calo, all'alimentazione industriale che produce il record mondiale di obesi e un'epidemia di diabete. E, ancora, le infrastrutture - dai treni alla rete elettrica - ferme a quasi un secolo fa; le università celebri ma dai costi astronomici, col debito di studio dei neolaureati pesante come un mutuo-casa. E poi il lavoro: abbondante secondo le statistiche che, però, mascherano gravi problemi sociali, dalla precarietà all'esplosione delle disuguaglianze. Quali i rischi di tutto questo? E quali le conseguenze per il resto del mondo, che deve fare i conti con la devastazione della pandemia? -
I quattro angoli del cuore
Henri è un imprenditore che ha fatto fortuna con il commercio del crescione. Vedovo, ha sposato in seconde nozze la nevrastenica Sandra, e non smette di pentirsene. Oltre a molti rimpianti, il primo matrimonio gli ha lasciato un figlio, Ludovic, sopravvissuto contro ogni aspettativa a un terribile incidente ma rimasto, secondo tutti, un po' «suonato»: Marie-Laure, sua moglie, non nasconde il disgusto per questo «mezzo marito», e nemmeno l'interesse per i suoi soldi. Alla Cressonade, la casa di campagna nella Turenna dove i quattro conducono la loro esistenza nel segno della volgarità e dell'ipocrisia, giunge come un vento fresco Fanny, la madre di Marie-Laure. Sensibile e piena di charme, si appassiona alla sorte infelice del genero più di quanto lei stessa sia disposta ad ammettere. I quattro angoli del cuore mette in scena questi indimenticabili personaggi, le vibrazioni reciproche che sguardi, contatti, parole d'improvviso innescano, generando una catena di pulsioni e irrefrenabili desideri in cui i protagonisti smarriscono se stessi e i rispettivi ruoli, pubblici e privati. È una storia di provincia, tra perbenismo e trasgressione, cattivo gusto e decadenza, ma che parla anche di uomini e di donne, istinti e sentimenti sospesi fuori dal luogo e dal tempo. -
La seconda montagna. La conquista di una vita felice
David Brooks, col suo messaggio potente e provocatorio, mette in discussione i fondamenti della nostra società e della nostra cultura delle relazioni, così celebrativa della libertà individuale. Mostra a chi legge la magia che nasce dal porre gli altri al centro della propria vita.rnrnSpesso capita di incontrare persone che irradiano gioia. Che sembrano aver trovato il loro posto nel mondo. Non che siano perfette, o che la vita per loro sia facile. Ma danno l’impressione di ricavare una profonda soddisfazionerndal fare ciò che fanno. Guardandole, viene da pensare che la felicità non sia un sentimento, ma una visione del mondo, conquistata attraverso un percorso di vita che l’autore immagina con la forma di una doppia montagna. Per la prima parte dell’esistenza, hanno inseguito traguardi che corrispondono alle aspettative generali. Hanno ottenuto successo, potere, reputazione e appagamento personale. Ma giunte in vetta, si sono guardate intorno e hanno sentito dentro il tarlo dell’insoddisfazione: questa non è la mia meta finale, nonrnè quello che desideravo veramente. Oppure, sopraggiunge un fallimento, una delusione, un lutto a buttarle giù da quella vetta che sembrava a tutta prima così seducente.rnE a quel punto, a valle, parte un sentiero che conduce a un secondo obiettivo, quello che vale davvero la pena raggiungere: spostare il fuoco da noi stessi agli altri. Consacrarci alla famiglia, scoprire una vocazione, ispirarsi a una filosofia o a una fede, dedicarci a una comunità: sono queste le quattro ispirazioni, i quattro impegni che ci danno la possibilità di realizzare noi stessi e scoprire la bellezza dell’interdipendenza tra le cose e le persone. Questa è la seconda montagna. David Brooks, col suo messaggio potente e provocatorio, mette in discussione i fondamenti della nostra società e della nostra cultura delle relazioni, così celebrativa della libertà individuale. Mostra a chi legge la magia che nasce dal porre gli altri al centro della propria vita: la felicità può tramutarsi in qualcosa di più puro, rotondo, gratificante. Puòrntrasformarsi in gioia. -
Bersagli
Un brutale omicidio scuote tutta Londra: la vittima è un noto giudice in pensione, crocifisso nella sua stessa casa. Un atto rituale, o forse un regolamento di conti. L'ispettore capo Joelle Levy deve scandagliare cinquant'anni di vita forense sulle tracce di potenziali nemici in cerca di vendetta. Una ricerca disperante. Ma l'uccisione di Phillip Longman è solo la prima di una serie, tutta marchiata dalla stessa macabra coreografia. Cos'hanno in comune le vittime? Nella caccia a un gelido assassino, Joelle incontra la reporter Sarah Truman e il suo compagno Michael Devlin, un brillante avvocato dal passato burrascoso, già protagonisti di Complotto mortale. Coinvolti loro malgrado nelle indagini, i due non possono immaginare quanto vicino sia il colpevole finché la vendetta non busserà proprio alla loro porta, risvegliando fantasmi che sembravano sepolti da tempo. Così, Michael si trova improvvisamente ad affrontare il proprio passato e i sensi di colpa che si porta dentro, mentre lo scorrere delle ore e dei minuti cospira drammaticamente contro di lui: questo non è un caso da risolvere in tribunale, è una lotta all'ultimo sangue per salvare chi ama. -
Mangiaterra
Lei può nutrire un’attesa, lei può annunciare una morte. La abita una voce viscerale che nasce dal suolo e dai suoi segreti, dal sangue e dalla violenza, ma ha in sé la determinazione e la selvaggia fierezza di un’eroina tragica.rnrn«L’hanno picchiata. Vedo le botte, anche se non le sento. La furia dei pugni che sprofondano come pozzi nella carne. Vedo papà, le sue mani uguali alle mie, braccia forti per quel pugno che si è agganciato al tuo cuore e alla tua carne con la forza di un amo. E qualcosa, come un fiume, che inizia ad andarsene.»rnrnÈ una ragazzina, Mangiaterra, quando scopre il suo potere misterioso: le basta inghiottire un pugno di terra perché la verità sulle persone disperse e su quelle che, ormai, popolano l’aldilà le si dipinga nella mente e le sconvolga l’anima. Il suo corpo si contrae, nel disgusto e nella repulsione per se stessa, ma il suo sguardo penetra la notte che circonda gli scomparsi, legge i segni nascosti nelle visioni, vibra delle storie terribili che la terra nasconde.rnLe sue apparizioni la condannano al sospetto dei vicini, al disagio con i coetanei, ma la notizia del suo dono si spande per i sobborghi di una Buenos Aires dove le vie non hanno nome e le case muoiono ingoiaterndalla passiflora. Qui donne e bambini spariscono ogni giorno, in un silenzio disperato e inviolabile, mentre il giardino della piccola veggente si popola di bottiglie piene di terra: messaggi di un altro mondo cui solo lei ha accesso. Lei può nutrire un’attesa, lei può annunciare una morte. La abita una voce viscerale che nasce dal suolo e dai suoi segreti, dal sangue e dalla violenza, ma ha in sé la determinazione e la selvaggia fierezza di un’eroina tragica: trovare la strada, misteriosa e allucinata, verso una possibile giustizia. -
Vivere. La mia tragedia sul Nanga Parbat
Il racconto sincero e appassionato di una tragica scalata e di una rinascita. Il 25 gennaio 2018, Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz raggiungono la cima del Nanga Parbat, dopo una salita in stile alpino e senza ossigeno. Ma proprio nel momento della vittoria, Tomek, stremato, accusa sintomi gravissimi di edema polmonare e cerebrale. Elisabeth per 24 ore lo aiuta a scendere, arrivano a 7200 metri, si riparano in un crepaccio. Dal campo base la convincono a scendere, a Tomek penseranno gli elicotteri. Dal K2, quattro alpinisti polacchi tentano un salvataggio che miracolosamente riesce. Ma per Tomek, molto più in alto, non c'è nulla da fare. In questo libro Elisabeth Revol racconta la sua amicizia con lo scalatore, la salita, la tragedia, con tutto quello ne è seguito: il senso di colpa, la depressione e un po' per volta, il ritorno alla montagna. -
Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza. Articoli per i giornali. Nuova ediz.
La raccolta dei sogni e delle passioni intellettuali di un fisico alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intrecci e si integri con l'intera cultura, una sorta di diario delle avventure intellettuali di uno scienziato che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, «più delle regole, conti la gentilezza».«Siamo esserini che vivono sulla crosta di una palla di roccia lanciata nello spazio, come una piccola astronave. Fuori, c'è uno straordinario mondo ancora inesplorato. Come un bambino che si affacci per la prima volta a una finestra sul mare, l'umanità intera guarda dall'oblò dei suoi telescopi, curiosa, incantata.»Questo libro raccoglie articoli di giornale scritti da Carlo Rovelli tra il 2010 e il 2020 per il «Corriere della Sera», il supplemento domenicale del «Sole 24 Ore» e altri quotidiani italiani e stranieri. Parla di viaggi (anche psichedelici); di poeti, Lucrezio, Dante e Leopardi, perché «la grande scienza e la grande poesia sono entrambe visionarie, e talvolta possono arrivare alle stesse intuizioni»; di filosofi, da Aristotele a David Lewis che sostiene esistano asini che volano; di buchi neri e telescopi, onde gravitazionali e gravità quantistica. Parla del Big Bang e della nascita del tempo, di scienziati come Stephen Hawking, Roger Penrose, Kip Thorne e del sacerdote Georges Lemaître. Parla di una generazione, quella dell'autore, troppo giovane per il Sessantotto ma non per il Settantasette, di università, di politica, di ateismo, della natura della mente e della coscienza (anche di quella dei polpi). È la raccolta dei sogni e delle passioni intellettuali di un fisico alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intrecci e si integri con l'intera cultura, una sorta di diario delle avventure intellettuali di uno scienziato che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, «più delle regole, conti la gentilezza». -
Ho scommesso sulla libertà
"Non posso dimenticare le ascese giovanili in Grigna passando dalla cresta Segantini... Credo che la via della Chiesa di oggi sia una via stretta: la chiamerei la via del crinale."""" È lucido e consapevole, ma pieno di speranza, lo sguardo con cui il cardinale Angelo Scola racconta la sua vita, la Chiesa e l’Italia, nella profonda e sorprendente conversazione con Luigi Geninazzi: dalla riscoperta della scelta cristiana nell'adolescenza alla militanza in Comunione e Liberazione in fecondo dialogo con il """"genio educativo"""" di don Giussani, e dalle incomprensioni con qualche autorità ecclesiastica milanese all'amicizia con Giovanni Paolo II che lo nomina vescovo a soli quarantanove anni. Non mancano ricordi personali e collettivi, dal travaglio della lunga malattia e dall'esperienza della psicoanalisi al passaggio tra il papato di Ratzinger, a cui fin dall'avventura di """"Communio"""" lo lega una intensa amicizia intellettuale, e quello di Bergoglio, definito """"un salutare colpo allo stomaco per le Chiese d’Europa"""". Al centro di questo ricco affresco di aneddoti e riflessioni si staglia una domanda cruciale: a che punto è la Chiesa di oggi? Tra chi riduce il cristianesimo a semplice religione civile e chi propone un puro ritorno al Vangelo, il cardinale indica una """"terza via"""" che è quella delle implicazioni dei misteri della fede. E dell’impegno fattivo dei credenti per contribuire, ripartendo dalla fede, alla """"nascita di una nuova Europa, inevitabilmente meticcia ma non per questo senza più identità""""." -
Paura. Trump alla Casa Bianca
Con l'autorevolezza del giornalista che ha attraversato e narrato otto presidenze americane, da Nixon a Obama, Bob Woodward rivela, con dettagli inediti, i retroscena della presidenza di Donald Trump, e i processi decisionali sulle maggiori questioni di politica interna ed estera. ""Paura"""" è un reportage in presa diretta dalla Casa Bianca che mette sotto esame i dibattiti più scottanti e le risoluzioni più importanti decise all'interno dello Studio Ovale, della Situation Room, dell'Air Force One e della residenza privata del presidente. Woodward attinge a centinaia di ore di interviste, a verbali di incontri, appunti/diari, documenti privati e indaga su temi decisivi della politica estera americana - Corea del Nord, Afghanistan, Iran, Medio Oriente, NATO, Cina, Russia - riportando minuziosamente dialoghi e corrispondenze segrete. Spiega e documenta come sono state affrontate questioni politiche cruciali, dalle controversie commerciali all'immigrazione, dall'Accordo sul Clima di Parigi fino alle questioni sollevate dalla violenza razziale esplosa a Charlottesville nel 2017. Riporta le negoziazioni fra i consiglieri di Trump e Robert Mueller, il procuratore speciale nell'inchiesta del Russiagate, svelando, meeting dopo meeting, discussioni e strategie. Rivela come dirigenti e funzionari della Casa Bianca abbiano cospirato per far sparire dalla scrivania del presidente ordini esecutivi non ancora firmati, salvaguardando così il buon esito di delicate operazioni di intelligence. """"Si è verificato niente di meno che un colpo di Stato amministrativo"""" scrive l'autore. """"Un collasso nervoso dei vertici esecutivi della nazione più potente al mondo""""."" -
Zidane
Una cosa è certa: Zinédine Zidane è il francese più famoso al mondo. Ma chi è veramente? Una star del calcio internazionale ma anche un uomo eccezionalmente discreto, quasi segreto, dalla vita privata protetta da un muro di garbato riserbo. Una persona dal destino fuori dalla norma che vive una vita normale. L’infanzia marsigliese, il percorso che lo ha reso uno dei più grandi calciatori della storia, l’incredibile tripletta in Champions League alla testa del Real Madrid, la relazione di profonda fusione e intimità con i quattro figli e Véronique, compagna di una vita. In queste pagine si raccontano tutti i passaggi fondamentali della vita di Zizou, uomo, padre e campione. Ne esce un ritratto a tutto tondo, dove trovano posto le luci e le ombre: i successi, come la conquista del Pallone d’oro (1998) e per 3 volte il titolo di FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003), le intemperanze, come la famigerata «testata» contro Materazzi durante la partita con l’Italia nel Mondiale 2006, la sua ultima di calcio giocato. Il dialogo che dura ormai da diciotto anni con Frédéric Hermel, giornalista, amico e biografo, fatto di confessioni esclusive del campione e delle testimonianze di chi gli sta più vicino, ci consegna il profilo di un personaggio complesso, del tutto fuori dal comune. Per dirla con Walter Veltroni, ci regala una magnifica storia in questo tempo perfido. -
In salita. Una vita al limite
A più di ottant'anni, non smette ancora di affrontare le cime e se stesso: la montagna è per lui sfida, ricerca del limite, senso della vita. In questa autobiografia racconta la sua storia straordinaria: la famiglia, da cui eredita il temperamento avventuroso; la madre, una donna forte, coraggiosa, anticonformista, che lo alleva con tenerezza e determinazione durante gli anni della guerra; l'attrazione per le vette, un magnete irresistibile che lo allontana prima dalla carriera militare e poi da quella nel marketing, reclamandolo a sé come unico scopo dell'esistenza. E di qui, le infinite scoperte che la montagna riserva a chi la pratica, la ama, non può farne a meno: la gioia nella conquista di nuove vette; lo sconforto nei fallimenti, dai quali c'è sempre una lezione da imparare; la pazienza nell'aspettare il momento giusto e il coraggio nel coglierlo; il dolore per la perdita di cari amici e compagni di cordata. Nonostante traguardi e record, fama e onori, niente lo ha potuto proteggere dalla malattia che ha condotto Wendy, sua moglie, fonte inesauribile di fiducia e di conforto, a una tristissima fine. Scalando l'Old Man of Hoy, la torre che sfida tutti i climber del mondo ergendosi fra le onde dell'Atlantico con i suoi centotrenta metri di altezza, Chris porta con sé i suoi ottant'anni, il peso del dolore e un corpo ben diverso da quello con cui aveva affrontato l'impresa quando ne aveva poco più di trenta. Ma giunto in cima, sente di aver capito il senso di questa sfida: fare di ogni giorno un giorno pieno di significato, continuare a camminare, scalare, godersi la vita rendendola più ricca ed emozionante possibile. È a partire da questa consapevolezza che Chris ci racconta come è arrivato fin qui. -
Dominicana
Ana ha quindici anni, e non ha mai desiderato l'America. Vive a Santo Domingo, in campagna, con la sua famiglia, povera, rumorosa e dall'incerto futuro. La proposta di matrimonio di Juan Ruiz, che le promette una nuova vita a New York, è un'opportunità che non può perdere. È questa l'idea di sua madre, che vede in questa unione una via d'uscita non solo per Ana, ma per tutti i Canción. Non importa che il promesso sposo abbia il doppio dei suoi anni, non importa che non si sia mai parlato d'amore, fra loro due. Ana Ruiz, con un passaporto che le attribuisce diciannove anni, atterra a New York. Qui l'accolgono il gelo della città e quello di un appartamento al sesto piano di uno squallido condominio, una prigione domestica dove per Ana è impossibile sentirsi a casa. Lontana dai suoi affetti, schiacciata da un paesaggio urbano inospitale e soffocante, sperimenta nella più pesante solitudine la violenza di Juan. Logorata dalla nostalgia e dall'umiliazione, pensa soltanto alla fuga. Ma con César, suo cognato, diverso da Juan come lo sono il giorno e la notte, Ana scopre un'altra America. La sabbia di Coney Island, la Audubon Ballroom. La nuova vita dei suoi gustosi pastelitos, che diventano una fonte di reddito. L'inglese, per capire e farsi capire. La passione, finalmente. Ma questi momenti di felicità, così provvisori e indimenticabili, saranno il preludio alla più difficile delle scelte. Una storia in cui finzione e autobiografia si mescolano, mostrando con crudezza e ironia le ambiguità del Sogno Americano. -
Grand National
Carlo Weiss è un giardiniere paesaggista. Ana, sua moglie, l’ha lasciato, ma i suoi capelli biondo tiziano e il suo corpo muscoloso punteggiato di lentiggini sono ancora al centro di un vuoto che non riesce a riempire. Passa le sue giornate con Agon, un professore di francese emigrato dal Kosovo che si guadagna da vivere alle sue dipendenze rendendo belli i giardini dei ricchi. Agon ha un passato oscuro e un presente che può vantare diverse zone grigie, ma la sua innocenza di bambino, così incongrua rispetto al corpo da colosso, ne fanno una presenza rassicurante, animata da un’elementare ma profonda saggezza. Mentre Carlo si dibatte nella sua solitudine e nelle sue incertezze, gli giunge la notizia che sua madre, novantenne, è sparita dalla casa di riposo. La ritroverà al Grand National, lussuoso hotel délabré al confine con la Svizzera, dove da ragazza durante la guerra portava il pane per conto di suo padre. È qui, nel suo paese natale, che la donna ha deciso di trascorrere i suoi ultimi giorni. È qui che il figlio verrà a sapere quali persone, sogni, paure hanno abitato la mente della madre, in quegli anni. Scoprendo infine, che le persone a noi più vicine sono quelle che non conosciamo mai fino in fondo. -
I miei ricordi
Grigna e Monte Bianco, Grand Capucin e Lavaredo, e poi K2, Dru, Cerro Torre, G4, Grandes Jorasses, Cervino: bastano pochi nomi per capire che il protagonista di queste pagine è Walter Bonatti, il grande alpinista che qui racconta le proprie imprese più entusiasmanti ma anche quelle più tragiche, come l’odissea tra le nevi del Pilone Centrale, o amare, come quella legata alla spedizione del 1954. Scalate ed emozioni estreme, dunque, e non solo: a questa appassionante antologia Bonatti volle aggiungere, oltre al racconto dei suoi ultimi viaggi in Patagonia, le sue riflessioni sulla montagna come fonte di incanto e di saggezza, di etica e di bellezza, sul potere della solitudine, sull’alpinismo come strumento di ricerca interiore. E sulla necessità di inseguire, consapevolmente e per tutta la vita, i propri sogni.