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L'Africa ci sta di fronte. Una storia italiana: dal colonialismo al terzomondismo
Nonostante le nostre città siano “invase” da monumenti, da edifici e da una toponomastica di origine africana, molti non conoscono le relazioni secolari dell’Italia con questo continente. Ne è scaturita una memoria a senso unico che ha inesorabilmente prodotto stereotipi, preconcetti e luoghi comuni e ha dato adito a fenomeni di intolleranza nei confronti delle altre culture. L’autrice racconta la storia di questi legami riportandone alla luce alcuni momenti peculiari: dalla volontà di espansione italiana a quella fase, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, animata da un’idealità verso il continente africano. Grazie a un’approfondita ricerca bibliografica e alla consultazione di documenti dell’Archivio storico del Ministero degli Affari esteri e dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, il volume intende riannodare i fili di una storia complessa e a tratti paradossale. -
I Balcani dopo le guerre. Ascesa e declino dell'intervento internazionale
Dopo più di due decenni di transizione postbellica, gli Stati nati dalla dissoluzione della Jugoslavia sembrano destinati a non liberarsi dalle sabbie mobili di endemiche crisi politiche, economiche e sociali, corroborate da deboli istituzioni preda di politici autocratici, alti livelli di corruzione, disoccupazione dilagante e continue tensioni etnico-religiose. Le politiche per l'ingresso delle fragili democrazie balcaniche nell'Unione Europea sono state progressivamente diluite nella mancanza di chiare e realistiche prospettive di adesione, mentre altri paesi, non da ultimo la Russia, hanno dilatato la propria influenza geopolitica e i cittadini hanno manifestato delusione e malcontento con forme organizzate di protesta, dimostrazioni di piazza ed emigrazione. Il volume ricostruisce l'evoluzione dell'enorme investimento internazionale messo in campo a sostegno dei processi di costruzione della pace nella regione dei Balcani discutendone luci e ombre, dall'ascesa dell'intervento, caratterizzato dall'ottimismo delle aspettative, al declino seguito a una fase di incertezza e di stallo che ha avviato ciniche azioni più propense ad affermare forme di stabilità istituzionale che a onorare ideali e finalità che avevano motivato l'impegno internazionale. -
La sovranità. Trasformazioni e crisi in età contemporanea
La crisi della sovranità statale-nazionale è una delle più importanti questioni del nostro tempo, al centro sia dei dibattiti politici sia delle analisi degli studio - si. Negli ultimi tempi, tra gli effetti di questa crisi si può annoverare il ""sovranismo"""", che ha preteso di superarla innalzando barriere fisiche e commerciali in difesa dell'identità e degli interessi del """"popolo"""". In una fase storica complessa come quella che stiamo attraversando può essere pertanto utile interrogarsi sulle trasformazioni della sovranità in età contemporanea, ricostruendone ragioni e conseguenze. È l'intento dei saggi che compongono il volume: essi mettono a fuoco, in tale prospettiva, l'emergere e gli sviluppi della governance, il processo decisionale che sostituisce la sovranità classica e il government con la concorrenza di vari attori, pubblici e privati. Si interrogano, poi, sulle possi - bili ridefinizioni della democrazia di fronte alle sfide poste dalla globalizzazione. Si focalizzano, infine, sugli ambiti che segnalano l'odierna inadeguatezza della sovranità statale tradizionale, come la crisi climatica, i flussi migratori, il governo del web, le nuove guerre e i progetti di integrazione regionale. Senza delineare soluzioni definitive, il libro offre in tal modo al lettore strumenti essenziali per riflettere criticamente sulla crisi della sovranità."" -
Dittature democratiche e democrazie dittatoriali. Problemi storici e filosofici
"Democratico"""" era il nome del partito che negli Stati Uniti difendeva strenuamente l'istituto della schiavitù su base razziale, mentre """"dispotico"""" veniva ritenuto il governo giacobino che in Francia abolì la schiavitù nelle colonie e varò la prima carta scritta che prevedeva l'introduzione del suffragio universale (maschile). Lungi dal costituire due universi paralleli e contrapposti, """"dittatura"""" e """"democrazia"""" hanno perlopiù convissuto in una serie infinita di interregni, sotto il raggio dei quali estensione e contrazione dei diritti, riconoscimento e disconoscimento si sono non solo alternati, ma prevalentemente intrecciati all'interno di processi irti di contraddizioni. Con l'ausilio di alcune categorie interpretative desunte dalla Logica di Hegel, il volume esamina eventi e teorie del mondo moderno e contemporaneo, mostrando tutta la problematicità di quella visione meccanica e non dialettica della democrazia che la tradizione liberale, nelle sue molteplici configurazioni, ha avuto la tendenza ad assumere. Soltanto attraverso questo viaggio tra le luci e le ombre degli ultimi due secoli, e dopo aver conosciuto la compresenza di pace e terrore, di umanizzazione e de-umanizzazione - ossia quei lati della storia lasciati in ombra dai riflettori dell'Occidente - la democrazia potrà cominciare a essere pensata in termini autenticamente universali. Prefazione di Michele Prospero." -
Prove di fiducia. Il Presidente della Camera e il parlamentarismo nel periodo statutario
Il parlamentarismo in Italia si sviluppa sin dal 1852, all'inizio dell'era cavouriana, e origina dalla ricerca di maggioranze parlamentari al momento dell'elezione del presidente della Camera dei deputati. Per il Governo in carica riuscire a far eleggere il proprio candidato presidente equivaleva a ottenere la fiducia del Parlamento e dunque i mezzi necessari per sopravvivere. Si trattava della cosiddetta ""seconda fiducia"""": la prima era quella che il re assicurava al momento del conferimento dell'incarico ministeriale. Il volume, attraverso resoconti parlamentari, cronache dell'epoca e documenti d'archivio, ricostruisce la storia delle elezioni dei presidenti della Camera dal 1848 per l'intero periodo statutario, descrivendo in particolare la genesi di questo atipico meccanismo politico-fiduciario, di natura convenzionale, e il suo superamento in età giolittiana con l'adozione di procedure fiduciarie esplicite. Ne nasce un itinerario storico-giuridico lungo un secolo, utile a cogliere le specificità del sistema parlamentare italiano, anche rispetto ai principali modelli europei ottocenteschi."" -
L' argomentazione giuridica dopo Perelman. Teorie, tecniche e casi pratici
L'argomentazione riguarda ogni aspetto del vivere personale e civile: tutti vi fanno ricorso, dai politici ai giornalisti, dagli insegnanti agli studenti, dai medici ai pazienti, dai genitori ai figli, dai giudici agli avvocati. Il libro, occupandosi del tema nel contesto del diritto, rappresenta il punto di incontro di due discipline, la teoria dell'argomentazione e la teoria del diritto. Si ricostruiscono gli schemi di analisi e valutazione sviluppati dalle principali teorie seguite agli studi sulla ""nuova retorica"""" di Chaïm Perelman, evidenziandone la struttura teoretica e l'applicabilità ai casi giudiziali. Attraverso l'esame delle sentenze, l'autrice mette in luce i concetti fondamentali dell'argomentazione giuridica, motivando la necessità di ripensare l'argumentum come elemento costitutivo della retorica: un'idea che aveva trovato già in Aristotele una compiuta elaborazione e che, allora come oggi, è capace di tenere assieme lo studio del ragionamento con le altre componenti del fenomeno comunicativo."" -
Digital lobbying. Gestire strategicamente le relazioni istituzionali attraverso smart data e strumenti digitali
Il digital lobbying rappresenta l'opportunità per i professionisti dei public affairs di portare le azioni di lobbying e advocacy a un livello più avanzato, in una logica data-driven, strategica e misurabile. Nel volume gli autori illustrano le sei fasi del metodo (monitoraggio, analisi, valutazioni strategiche, posizionamento, azione, valutazione dei risultati) che ripensa le attività tradizionali della rappresentanza di interessi alla luce di strumenti digitali i quali, se integrati in una piattaforma di knowledge management, consentono di superare il sovraccarico informativo, trasformando così i big data in smart data. Intelligenza artificiale, open data, sentiment analysis, strumenti di analytics applicati alle reti sociali: sono questi i nuovi asset che supportano i leader di organizzazioni complesse a prendere decisioni in modo rapido e coordinato. Prefazione di Alberto Bitonti. -
Paese formazione. Sguardo d'insieme e viste particolari da esperienze nazionali di formazione degli insegnanti
Il volume presenta un approfondimento di ricerca nato dal monitoraggio del Piano nazionale per la formazione dei docenti 2016-2019 condotto da INDIRE insieme e su incarico del ministero dell'Istruzione. Fulcro della ricerca è stato il porre la formazione di qualità a sostegno dello sviluppo professionale degli insegnanti in servizio come fattore strategico e decisivo per il miglioramento e l'innovazione del sistema educativo italiano. Nella prima parte del testo vengono analizzati diversi aspetti relativi alla formazione dei docenti nel Piano nazionale 2016-2019. La seconda parte, invece, esplicita i principi e il senso della formazione degli insegnanti relativamente ad alcune aree di innovazione promosse da INDIRE, e riporta esperienze di sviluppo professionale accomunate dal concepire la formazione come ""sistema"""". Si tratta di esperienze che mettono in evidenza come il rafforzamento del legame tra docenti, formatori e ricercatori stimoli l'adozione di pratiche innovative orientate alla ricerca, incentivando e concretizzando uno sviluppo professionale non solo dinamico e vitale, ma anche trasformativo e sostenibile."" -
Acrobati del presente. La vita quotidiana alla prova del lockdown
Il lockdown generale attuato fra marzo e maggio 2020 per far fronte alla ""prima ondata"""" del diffondersi del virus SARS-COV-2 ha costituito un vero e proprio esperimento sociale di rottura. Le abitudini quotidiane sono state alterate in maniera drastica e repentina, costringendo a una riorganizzazione di tempi e spazi. Davanti al carattere inedito e urgente della minaccia, il dibattito pubblico è stato quasi del tutto monopolizzato dalla contrapposizione fra chi poneva come priorità la salvaguardia dell'esistenza biologica e chi sottolineava la necessità di tutelare le attività economiche. Meno centrale è stata una riflessione approfondita sulle implicazioni che le misure di contenimento della pandemia hanno avuto - e continuano ad avere - sulle relazioni sociali quotidiane. Il volume riflette su questi cambiamenti, focalizzandosi sulle rappresentazioni che le persone hanno dato delle loro esperienze durante il primo lockdown, e su come questo ha trasformato le loro relazioni intime, il rapporto con il tempo e con lo spazio, il modo di insegnare e di lavorare, la percezione della natura."" -
La regolazione europea sui pesticidi. Ricerca, pratiche agricole, consumi alimentari
Da decenni i pesticidi sono oggetto di un aspro conflitto. Le associazioni ambientaliste denunciano una connivenza fra regolatori e industria che porta all'autorizzazione di sostanze pericolose per la salute e l'ambiente, mentre gli agricoltori lamentano i divieti che li privano dei fitofarmaci essenziali per difendere le piante dai patogeni. La questione è complessa e controversa perché intreccia interessi economici, evidenze scientifiche, preferenze politiche, sensibilità ambientaliste e legittime preoccupazioni per la salute. Chi decide, e con quali criteri, se le sostanze sono sicure? Chi controlla i residui chimici sul cibo che mangiamo? Per rispondere a queste domande, il testo esamina la politica di regolazione dei pesticidi, con particolare riferimento all'Italia e all'Unione Europea. Illustrando empiricamente un argomento di tale salienza pubblica, al contempo affronta temi di grande significato teorico: l'analisi dei criteri e degli standard per la regolazione del rischio; le difficoltà di implementazione di politiche multilivello; la relazione fra scienza e politica nei processi di policy; l'influenza delle mobilitazioni pubbliche sul processo decisionale. -
Una società invisibile. L'importanza dei microbi in agricoltura
Il volume racconta l'affascinante mondo dei microbi, invisibili all'occhio umano e spesso considerati sordo-muti e privi delle caratteristiche degli altri esseri viventi. È invece a questi organismi, in grado, attraverso sistemi sofisticati, di comunicare tra di loro, con le piante e con gli animali, che dobbiamo la continuazione della vita sulla Terra da quando sono comparsi come suoi primi abitanti oltre 4 miliardi di anni fa. Il libro approfondisce un aspetto particolare dell'attività microbica, quella che si svolge sui campi coltivati. Grazie a essa, infatti, oggi possiamo parlare di sostenibilità in agricoltura e in molti altri settori della filiera alimentare. L'autore illustra i risultati della sua cinquantennale esperienza come microbiologo del suolo e dell'attività di ricerca e didattica svolta nei lunghi viaggi in ogni parte del mondo. -
Tecnica e metafisica. Saggio su Heidegger
Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1981 e ormai considerato un classico della letteratura heideggeriana, ha contribuito a impostare su basi nuove l'interpretazione della Seinsfrage mettendo da parte le contrapposte letture del suo carattere ""ideologico"""" ovvero di """"antiumanismo"""" che nel suo legarsi all'""""essere"""" chiudeva ad ogni effettiva concretezza epocale dell'esserci umano. L'interpretazione che qui si offre assume proprio il rapporto essere-uomo come perno su cui si organizza la questione dell'essere e la sua stessa ragione d'essere, e propone di questo pensiero una lettura, che ha fatto scuola, come radicale """"ultraumanismo"""", per il quale ogni domanda circa l'essere è insieme domanda sull'esserci umano nel più vasto contesto del """"mondo"""". E poiché la concretezza mondana dell'uomo oggi è, nella sua radice, """"tecnicità"""", logicamente e conseguentemente il problema dell'essere diventa il problema della tecnica. Un'interpretazione che ha avuto larghissima eco negli studi heideggeriani e che sottrae il """"secondo"""" Heidegger, dopo Essere e tempo, a qualsiasi equivoco di linguaggio mitopoietico e ne delinea la portata etica, che non era già ritorno a un ideale pretecnologico dell'esserci, bensì il tentativo di guardare in faccia il destino dell'uomo tecnologico. Nel contesto della ricostruzione proposta, il libro offre inoltre una lettura innovativa del nesso tra metafisica e storia della metafisica, ovvero tra oblio dell'essere e ritorno all'essere come """"genealogico"""" e non """"genetico"""", come domanda cioè sempre a disposizione del pensiero, al di là dello stesso assunto di Heidegger."" -
Il lessico del potere. L'arte di governo dall'antichità alla globalizzazione
Delle scienze politiche si è sostenuto che nulla è più ambiguo della loro terminologia. Ciò vale per il concetto di potere e per tutti quelli che gli hanno fatto storicamente da corona (autorità, sovranità, comando, disciplina, governo). La questione continua a essere dibattuta. Dopo che la modernità aveva messo fine a uno stato di disordine fra poteri (paterno, dispotico, politico; economico, politico, militare, culturale; legislativo, esecutivo, giudiziario), molti indicatori suggeriscono che, al riparo delle costituzioni, vecchie e nuove confusioni tornano a caratterizzare il tessuto sociale. L'alterità di poteri reali e legali continua a dominare il discorso politico, ossessionato per gli uni dall'ingerenza di poteri forti, per gli altri dal vuoto dell'ingovernabilità. Un concetto centrale della moderna teoria dello Stato ha generato di recente un ulteriore ""ismo"""": sovranismo. Per contro si guarda al soft power e alla governance come alle nuove frontiere della politica, mentre resta sempre attuale la preoccupazione per la crisi di legittimità e d'autorità delle istituzioni."" -
Mobilità e sviluppo turistico sostenibile. Una prospettiva economica
Negli ultimi anni la mobilità “dolce” ha ricevuto moltissima attenzione, anche istituzionale, perché è utile a preservare il valore ambientale e l’attrattività dei territori nell’ottica del turismo sostenibile. Nella società e nell’economia investite dal cambiamento, essa è infatti in grado di condizionare i modelli di sviluppo e di fruizione dell’intero comparto. Il volume analizza tale relazione da varie prospettive: la tecnologia e l’innovazione, il regime di regolamentazione dei nuovi sistemi di trasporto urbani ed extraurbani, la valorizzazione di reti e infrastrutture dismesse, l’accessibilità alle forme alternative di mobilità, gli strumenti e le risorse pubbliche e private per incentivarle. Vengono approfondite tutte le tipologie di mobilità sostenibile per il turismo, considerandone gli aspetti più diversi, a partire da quelli normativi. Ampio spazio è inoltre dedicato agli interventi e alle misure di sostegno in favore dei cammini e delle vie storiche, delle ciclovie turistiche, delle ferrovie turistiche e di quelle dismesse da trasformare in greenways o vélorails, in riferimento ai quali sono presentati dati, informazioni ed esperienze concrete italiane ed europee. -
La storia di Piramo e Tisbe. Ediz. critica
Il volume offre la prima traduzione italiana del mito di Piramo e Tisbe, tratta dall’unica versione a noi giunta in alto-tedesco medio (prima metà del XIV secolo). La novella, anonima, rilegge una delle fabulae più note delle Metamorfosi di Ovidio, medievalizzandola profondamente. Conservata la sostanza narrativa, il testo racconta la potenza di un sentimento contrastato duramente, ma alimentato dalle parole che i due amanti si scambiano di continuo attraverso la crepa di un muro divisorio, medium prediletto d’amore. A causa dell’insensata arbitrarietà del fato, il loro incontro segreto si rivelerà funesto: la fine tragica viene suggellata da un legame indissolubile, come l’intreccio della vite che miracolosamente unisce gli amanti infelici nella tomba. -
Salute: il valore della scienza. Prontuario contro la disinformazione
"Lo dice la scienza"""", """"decida la scienza"""" sono frasi ormai usurate, negli anni della pandemia. Ma che cos'è la scienza? A quali verità giunge e come le comunica? La scienza è anzitutto metodo, prassi e validazione: tanto nella verifica di ipotesi quanto nella loro continua falsificazione e nella loro traduzione in un linguaggio non iniziatico, quanto mai necessario nell'ambito della salute. In un tempo imprevedibile, in cui scienza e scienziati sono protagonisti del dibattito pubblico, e dove i confini tra autorevolezza e visibilità, serietà e potere, competenza e democrazia sono tanto determinanti quanto incerti, gli autori offrono una guida, approfondita ma accessibile, ai canoni e agli strumenti del vaglio scientifico: per orientare le decisioni che riguardano la salute, affrontare in modo consapevole il profluvio informativo su medicina e sanità pubblica, definire il perimetro di cosa sia la scienza e come utilizzarla al meglio." -
La buona comunicazione. Pratiche per il dialogo quotidiano
Le difficoltà nelle relazioni sono spesso causate da problemi di comunicazione. Pertanto, prendersi cura di come interagiamo con gli altri è fondamentale per coltivare la nostra umanità sociale, rispettando noi stessi e gli interlocutori. Il volume offre strategie concrete per promuovere il dialogo costruttivo in vari ambiti. La buona comunicazione rafforza i legami tra le persone; quando riusciamo a rappresentare e spiegare il nostro punto di vista e ad accogliere quello altrui, attraverso un confronto di crescita reciproca, ci sentiamo bene. Un buon comunicatore dona significato al tempo e alle dimensioni del rapportarsi con le persone, contribuisce a dare ai rispettivi ruoli forma ed espressione, rendendo ogni conversazione un'esclusiva, importante e proficua fonte di soddisfazione. In sintesi, la comunicazione che costruisce ponti è funzionale alla realizzazione di una vita di autentico successo. -
Gli «scartafacci» degli scrittori. I sentieri della creazione letteraria in Italia (secc. XIV-XIX)
Dagli autografi del Canzoniere a quelli dei Promessi sposi, la tradizione manoscritta d’autore italiana rappresenta un caso unico in Europa per la precocità e l’ampiezza con cui sono stati conservati e valorizzati gli archivi letterari, e un osservatorio privilegiato per studiare la nascita della figura moderna dell’autore. Attraverso gli “scartafacci” di alcuni tra i principali scrittori dei secoli XIV-XIX (Petrarca, Boccaccio, Ariosto, Tasso, Marino, Verri, Beccaria, Alfieri, Leopardi, Manzoni), il volume esplora i sentieri della creazione e si propone di osservare da un punto di vista originale la storia della lingua e quella della letteratura italiane, che hanno tratto la loro ricchezza dallo studio degli autografi dei grandi maestri. Grazie al dialogo con altri orientamenti metodologici, come la critica genetica, la filologia d’autore ha allargato il proprio orizzonte esegetico a vari aspetti del “rapporto di scrittura” – l’evoluzione dei metodi di lavoro, le pratiche di lettura, i processi di scrittura dei testi, le biblioteche come spazio di genesi testuale – aprendo nuove prospettive sulla storia della tradizione letteraria. -
Il determinismo degli stoici. Alle origini di un'idea
Lo stoicismo risponde in modo originale a una serie di interrogativi emersi nella filosofia precedente: posto che ogni evento è determinato da una causa, sono possibili alternative rispetto a ciò che di fatto accade? Se il mondo intero è retto dalla provvidenza di una divinità, come possono gli esseri umani agire in modo autonomo? È possibile che il linguaggio condizioni la realtà e che una proposizione al futuro renda necessario in anticipo l'evento che descrive? E se tutto è determinato, comprese le azioni individuali, ha ancora senso ascrivere agli agenti meriti e colpe per qualcosa che non potevano fare a meno di compiere? La Stoa approda a una teoria deterministica rigorosa - ma contraria alle concezioni comuni - di cui già gli avversari antichi cercarono di scalfire la granitica coerenza. Il volume la ricostruisce rintracciandone i presupposti nella filosofia anteriore e contemporanea all'epoca ellenistica. In tal modo tenta di rendere accessibili queste tematiche anche a un pubblico non specialistico, senza però sacrificare l'accuratezza delle analisi e il confronto con una nutrita bibliografia secondaria, che - a dispetto dell'ingente quantità di contributi su aspetti più o meno circoscritti - difettava di un'opera di sintesi in lingua italiana. -
Economia & lavoro (2021). Vol. 1
Fondata nel 1967 per volontà di Giacomo Brodolini, che la immagina come uno strumento di dibattito tra le forze politiche, sociali, culturali ed economiche accomunate dal perseguimento degli obiettivi di progresso demografico e di riforma, dal 1971 'Economia & Lavoro' diviene la rivista della Fondazione Giacomo Brodoloni. La rivista, di alto profilo scientifico per i temi trattati, le metodologie di analisi, la tipologia dei collaboratori e degli autori, si è caratterizzata, nel corso degli anni, per l'impostazione di totale apertura nei confronti delle diverse correnti teoriche e culturali, nella convinzione che solo la dialettica tra posizioni differenti, analizzate con spirito libero ed indipendente, possa essere proficua e portatrice di un reale progresso.