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L' enforcement delle regole nelle autorità indipendenti. Attività, modelli e ambienti istituzionali
L'attività regolatoria delle autorità amministrative indipendenti coinvolge settori sempre più ampi dell'agire quotidiano; ma come viene resa effettiva? Con quali strumenti ne viene garantito il rispetto? E ancora, quale ruolo ricopre l'enforcement nel ciclo complessivo della better regulation? Attraverso un'approfondita analisi del disegno istituzionale dell'enforcement di sei autorità italiane (AGCOM, ARERA, AGCM, CONSOB, IVASS e Banca d'Italia), l'autrice ne individua i principali modelli e indaga i fattori istituzionali che influiscono sulla loro diversificazione. Ne emerge un quadro variegato, nel quale l'appartenenza all'uno o all'altro modello deriva principalmente dagli ambienti istituzionali (nazionale e sovranazionale) in cui le autorità agiscono. Ma contano anche la cultura e le tradizioni amministrative stratificatesi nel tempo. Cruciali appaiono, a tale proposito, le sfide poste dalla nuova governance UE, che tende ad accrescere i poteri di enforcement direttamente esercitati dalle istituzioni sovranazionali, chiamando le autorità nazionali a un significativo sforzo di adattamento. Il volume offre, inoltre, una prospettiva nuova allo studio dell'enforcement, considerandolo, all'interno del ciclo della better regulation, come una sottofase dell'implementazione, essenziale a garantire efficacia alle scelte di policy. -
Il pensiero di John Fortescue. Costituzione, legge e teoria della proprietà nell'Inghilterra del Quattrocento
Il nome di John Fortescue (1396 ca.-1478 ca.) - il più eminente giurista e teorico politico inglese del XV secolo, a lungo presidente della suprema corte di giustizia sotto Enrico vi, durante la guerra delle Due Rose - è legato soprattutto alla sua analisi dei diversi modelli costituzionali, al cui centro è l'idea che l'Inghilterra sia «un regime politico e regale», una monarchia limitata. Il volume esamina la genesi di questa formula e le ragioni della sua fortuna, nonché la natura del sistema di governo che essa descrive e il ruolo assegnato a parlamento, consiglio ristretto e giudici nel vincolare il potere regio. Nel contempo, in questa prima monografia italiana dedicata alla figura di Fortescue, si affrontano altri nodi cruciali della sua riflessione, quali la concezione della legge, l'adozione di un metodo comparativo nei confronti dei differenti sistemi costituzionali, giuridici ed economici, il fermo ripudio della tortura, l'impegno verso il contrasto alla povertà e, infine, una dottrina sull'origine e sul fondamento della proprietà privata molto vicina a quella teorizzata in seguito da John Locke: tutti elementi che riflettono la fase di transizione dal medioevo alla prima età moderna in cui affondano le radici del suo pensiero. -
Il mito del progresso. Prometeo e il senso della storia
Il progresso è un mito. Da quando Prometeo ha donato il fuoco agli uomini, ogni miglioramento ha comportato un nuovo problema da risolvere, un nuovo traguardo da raggiungere. Oggi, nel pieno di una delle crisi ideologiche più forti di tutti i tempi, quando si volge lo sguardo verso il futuro, si profetizzano solo catastrofi e disgrazie, senza il conforto di alcuna speranza. La politica è stata la prima ad accusare il colpo e anche la scrittura della storia, da sempre intrinsecamente progressiva, ha subito una battuta d'arresto. Un senso di impotenza e inutilità è stato trasmesso alle nuove generazioni, alimentando questo clima di stasi. Ma un bambino di Mumbai che chiede l'elemosina all'incrocio di due strade, vestito con una maglietta in acrilico del Barcellona, il cui primo problema è procurarsi un pasto e il cui sogno è possedere uno smartphone, cosa sarebbe giusto facesse per arginare il climate change? Quali responsabilità storiche ha, nello specifico, rispetto alle condizioni del pianeta? Perché, fin dalla sua nascita, è stato tradito dall'idea stessa del progresso? Siamo sopravvissuti al tramonto dell'Occidente? Ci siamo fatti una ragione della morte di dio? Abbiamo superato la fine dei tempi? Inquieti come sempre, siamo ancora qui a chiederci quale sia il senso della storia rispetto al nostro futuro. Cercando sempre nuove risposte. -
Il cibo nel futuro. Produzione, consumo e socialità
Negli ultimi anni il mondo del cibo è stato interessato da profondi cambiamenti, che ne hanno esaltato il ruolo sociale e amplificato la popolarità. Le trasformazioni nell’ambito della gastronomia hanno riguardato tutti gli attori sociali coinvolti: produttori e consumatori, istituzioni pubbliche e realtà private, grande distribuzione organizzata e ristoranti. In questo contesto il volume intende identificare alcune linee di innovazione e buone pratiche di qualità, provando a rispondere alla domanda: qual è il futuro del cibo? Senza dubbio saranno molte le opzioni nel settore alimentare, sia per quel che riguarda le modalità di produzione sia le forme di consumo. Si potrà scegliere tra il cibo biologico, i prodotti tipici locali, il fusion food (ibridazione multiculturale di cucine e ricette), i novel food come la carne artificiale e gli insetti. E presto in qualche ristorante troveremo chef e camerieri robot… Il libro analizza anche gli effetti significativi (e probabilmente duraturi) della pandemia di Covid-19 e del conseguente ricorso allo smart working: il ritorno al cucinare, la diffusione delle spese alimentari on line, la crescita del food delivery, la riorganizzazione dei ristoranti. -
Vivere il quartiere. Esperienze di socialità e partecipazione a Tor Pignattara e Trullo
Il libro - che presenta i risultati di una ricerca sociologica empirica di tipo qualitativo - analizza il fenomeno urbano tramite varie modalità prospettiche. Obiettivo dell'indagine è documentare un modo di abitare Roma, circostanziandolo attraverso le esperienze comunitarie di due quartieri: Tor Pignattara e Trullo, che si configurano come spazi circoscritti ove le pratiche sociali, i rapporti di convivenza e vicinato, l'agire politico, le forme di partecipazione, ma anche di esclusione, assumono per gli abitanti significati diversi, ma pur sempre riferibili a un destino comune. Dalla ricerca emerge un tratto unificante delle zone, pur differenti sul piano morfologico, storico-sociale ed economico, ascrivibile ad azioni creative, estetiche (tra cui la street art) e di partecipazione solidale. Tali esperienze, descritte nelle interviste, testimoniano un sistema di valori condiviso, una scena culturale vivace e una convivenza globalmente orientata alla pluralità, aspetti che non escludono, però, le criticità tipiche di una realtà urbana complessa come quella della capitale. -
Diagnostica per immagini ospedaliera. Tecnologia e progetto
Il volume, in linea con gli obiettivi della serie, è rivolto principalmente ai responsabili di aree tecniche delle aziende, alle direzioni sanitarie, ai professionisti e agli operatori del settore e si propone come un manuale operativo specifico dedicato a un’area funzionale del sistema ospedale in continua trasformazione. Dopo aver esaminato le caratteristiche delle diverse tecnologie diagnostiche e la loro evoluzione storica, il libro tratta in modo particolare la diagnostica per immagini di base, o rendo indicazioni progettuali per la strutturazione e il dimensionamento dell’area nelle diverse strutture ospedaliere (presidi base, Dipartimento d’emergenza e accettazione di 1° e 2° livello). Il testo fornisce così informazioni sistematiche e strumenti per poter affrontare le problematiche di un’area ad alto livello di complessità. Con il contributo di Manuela Spanò. Presentazione di Marina Cerbo. -
Le maschere della salute. Dal Rinascimento ai tempi del coronavirus
Consigliate o addirittura obbligatorie, le mascherine protettive sono entrate a far parte della nostra vita, diventando il segno visibile dell'emergenza legata alla pandemia di Covid-19. Sono una barriera protettiva per impedire il contagio, un confine per separare la popolazione sana da quella malata, un nuovo indumento che cela parte del viso rendendo difficile riconoscere l'identità individuale. Queste ""maschere della salute"""" hanno una lunga storia in ambito medico (dalle maschere della peste alle mascherine chirurgiche) e costituiscono ormai strumenti di prevenzione anche nel lavoro e nello sport. Il loro significato supera talvolta la semplice funzione sanitaria e protettiva, assumendo una rilevanza simbolica con implicazioni psicologiche e sociali, culturali e antropologiche. Tutte dimensioni che, insieme a quella storica, sono analizzate in questo volume."" -
Narrazioni cliniche. Etica e comunicazione in medicina
Nello spazio e nel tempo della cura si incontrano tre importanti linguaggi: quello clinico, tipico dei curanti, quello organizzativo, adottato dalle realtà e dalle istituzioni sanitarie, e quello esistenziale, proprio dei pazienti. Ad essi corrispondono particolari narrazioni che consentono l'espressione anche morale dei diversi soggetti e attori coinvolti. Il volume rileva il contributo che l'etica e la bioetica, la medicina narrativa e la fenomenologia possono portare nel dibattito e illustra alcune ricerche con - dotte in realtà italiane e internazionali sulle testimonianze dei pazienti, dei curanti e delle organizzazioni sanitarie per mostrare come esse permettano di raccogliere esperienze e vissuti, riferimenti morali e valori a partire dai quali realizzare e ispirare le pratiche di cura e affrontare le scelte di vita che quotidianamente si presentano in medicina e nella sanità. -
La pedagogia sociale di Alessandrina Ravizza fra Otto e Novecento. Con il testo integrale di «I miei ladruncoli e altre pagine di vita vera»
L'eredità del pensiero e dell'operato di Alessandrina Ravizza è restituita dalla sua corposa produzione letteraria, al cui interno spicca il volume ""I miei ladruncoli e altre pagine di vita vera"""", editato per l'ultima volta nel 1907 e qui riproposto, dopo un'accurata presentazione del suo generoso e instancabile impegno educativo e sociale. A distanza di oltre un secolo, la «luce riflessa» nel «prisma» della sua autorevole figura - secondo le belle parole dell'amica Ada Negri - non si è esaurita. Le condizioni dei marginali nelle periferie delle città costituiscono tuttora, per studiosi e operatori, terreno fecondo e irrisolto di riflessione e azione, i cui sviluppi non possono prescindere dalla conoscenza dei riferimenti classici, dei capisaldi che hanno colto l'essenza umana, prima ancora che sociale, di questo universo vicino e al contempo lontanissimo. L'esperienza di Alessandrina Ravizza rappresenta, in tal senso, un patrimonio fondativo imprescindibile."" -
Protagoniste alle origini della Repubblica. Scrittrici, editrici, giornaliste e sceneggiatrici italiane
I saggi raccolti nel volume presentano prospettive nuove e declinazioni diverse del protagonismo delle intellettuali italiane nella costruzione di una nuova cultura democratica. Un'indagine che attraversa il partecipato impegno di tredici autrici (Aleramo, Banti, Bellonci, Cialente, de Céspedes, Ginzburg, Manzini, Masino, Morante, Ortese, Romano, Viganò, Zangrandi) dalla fase in cui ha origine la progettazione della Re- pubblica (1943) ai suoi primi dieci anni di vita (1956). Le protagoniste sono figlie dei silenzi inquieti e contraddittori della storia e madri della nuova letteratura resistenziale e repubblicana. Vivono la gestazione della Resistenza come un'attesa; la nascita della Costituzione con un gesto civile, il suffragio universale che spezza la catena del doloroso silenzio politico con una particolare e sottile forma di libertà emotiva e storica; la crescita della nuova Repubblica attraverso un intenso sguardo politico della letteratura. Trasversali fra politica, letteratura, giornalismo, editoria e cinema, tutte affidano alle scritture, private e pubbliche, le trame di un'esistenza intima e collettiva che le dispone al centro della storia e ci interroga, oggi, sul senso della nostra stessa storia. -
Lives of saints, men and women. Franciscans in Pesaro (XIII-XV Centuries)
This study was born of a research project initiated by the Chair of Medieval History at the University of Urbino in the 1990s, with the aim of investigating the impact of Mendicant orders, and in particular of Franciscanism, in so far as it relates to both male and female orders, in the seigneurial context of the Italian Marches. This is a complex historiographical issue both because of the multiplicity of seigneurial regimes in the Marches, with their individual characters and political-institutional evolutions, and the inherent changes in the Franciscan order driven by internal conflicts and resultant necessary adaptations. By drawing on the most recent archival and historiographical investigations, this volume examines the development of Franciscanism in Pesaro and the life of its local saints during the period between the thirteenth and the fifteenth centuries. Examinating the religious context of Pesaro in the fourteenth and fifteenth centuries implies considering the relations between the mendicant religious orders and the seigniorial power. In this perspective, the Malatesti and the Sforza strongly endorsed Franciscanism, supported and promoted its foundations, the administration of its convents and the cult of women and men saints within Pesaro’s spirituality. -
Archivi del mondo moderno. Pratiche, conflitti, convergenze
Il volume - frutto del convegno tenutosi a Pisa nel 2019 nell'alveo del progetto di eccellenza ""I tempi delle strutture. Accelerazioni e resilienze: tempi e concetti della modernizzazione"""" - affronta il nesso tra la genesi degli archivi e il concetto di modernità. Nel solco del cosiddetto archival turn e in un'ottica non eurocentrica e non Stato-centrica, i vari contributi adottano una prospettiva attenta alle pratiche di archiviazione, ovvero all'archivio non inteso semplicemente come pubblica istituzione o come deposito di fonti del passato, ma come luogo e oggetto sorto dall'insieme delle attività di produzione, sistemazione e gestione dei """"manufatti della scrittura"""". Suddivisi in tre parti (Libri recenti, Archivi del mondo, Nuove frontiere), i saggi, spaziando dall'Età moderna a quella contemporanea, dall'Europa napoleonica all'America spagnola e all'Africa portoghese, ripercorrono l'organizzazione degli archivi ecclesiastici e ricostruiscono le vicende che hanno inciso sulla storia degli archivi ottomani, sulle fonti orali dei movimenti studenteschi italiani del 1968 e sulla documentazione digitale legata alla recente esperienza delle """"primavere arabe""""."" -
Interpretare la quarta rivoluzione industriale. La geografia in dialogo con le altre discipline
Che cosa si intende per quarta rivoluzione industriale? Quali sono le tecnologie e i mutamenti che portano a parlare di rivoluzione? Quali le chiavi di lettura più appropriate per capire i cambiamenti provocati nei modelli economici e sociali e le reazioni a livello territoriale? Il volume, inserendosi nell'attuale dibattito sull'impatto che le tecnologie 4.0 hanno sui diversi ambiti del mondo in cui viviamo, cerca di rispondere a questi interrogativi mettendo in luce i meccanismi generativi e i processi di destabilizzazione innescati nel campo economico, sociale, sanitario, della mobilità e del tempo libero. In considerazione della complessità del fenomeno e per rendere conto dei diversi punti di vista con cui interpretare la quarta rivoluzione, i saggi raccolti nel libro si configurano come un dialogo interdisciplinare tra ingegneri, economisti, sociologi, filosofi, geografi e storici. L'apporto della geografia emerge in particolare per evidenziare sia i fattori contestuali che promuovono lo sviluppo delle tecnologie sia le dinamiche spaziali attivate, in termini di opportunità, interconnessioni tra spazi fisici e digitali, qualità della vita, ma anche di diseguaglianze e nuove relazioni di potere. -
Con le parole dei filosofi
Qual è il rapporto tra la vita e la filosofia? È possibile interpretare alcune circostanze della vita riferendosi a concezioni e visioni del mondo elaborate e discusse dai filosofi? Commentando passi tratti da opere filosofi che, l'autore accompagna il lettore alla ricerca di un pensiero o di un ragionamento che siano in grado di illuminare il senso di quei momenti fondamentali dell'esistenza che ognuno di noi in maniera diversa si trova ad affrontare, come il dolore, la felicità o la paura di invecchiare. In questo modo la filosofia, senza voler offrire facili soluzioni o comode risposte, può diventare la fonte privilegiata per comprendere il significato del nostro essere al mondo. Vivere con filosofia significa, in fondo, farsi guidare dai filosofi e dalle loro parole -
Vite nuove. Biografia e autobiografia di Dante
Scrivere una biografia di Dante è una sfida che molti hanno già affrontato. Mentre i documenti d'archivio relativi alla sua vita sono pochi e spesso di difficile interpretazione, la sua produzione letteraria contiene così tante informazioni di carattere personale che si potrebbe essere tentati di leggerla come un'autobiografia. Sarebbe tuttavia fuori luogo farlo. In un'originale inchiesta a quattro mani, in cui documenti e opere sono esaminati distintamente ma posti in costante dialogo, Elisa Brilli e Giuliano Milani ricostruiscono l'itinerario di un uomo che ha assistito ai grandi sconvolgimenti del suo tempo, attraversando contesti politici e culturali diversi ma interconnessi (comunale, signorile, imperiale), e insieme quello di un autore che ha tentato a più riprese di dare un senso alla sua vita attraverso la scrittura, inventando nuove forme di racconto di sé dai contenuti sempre mutevoli. -
Il Battista e Gesù. Due movimenti giudaici nel tempo della crisi
Quale fu il rapporto di Gesù con il Battista? Il movimento di Gesù era una filiazione di quello di Giovanni o un’iniziativa autonoma? Gesù fu semplicemente un discepolo del Battista oppure seppe interpretare richieste ed esigenze che andavano oltre la rinascita dall’acqua del Giordano? Nel libro si sostiene che i due leader siano tra quegli innovatori che compaiono in brevi periodi creativi di accelerazione storica. Essi rispondevano alla crisi endemica dovuta all’occupazione romana che da circa ottant’anni aveva privato gli ebrei di un proprio regno. Letti in prospettiva antropologica e sociale, i vangeli ci restituiscono la visione che il Battista e Gesù avevano della crisi della società del tempo, segnata da fragilità, bisogni insoddisfatti, ingiustizia, indebitamento cronico. Inoltre, pur influenzato dal Battista, Gesù aveva prospettive differenti. Strinse rapporti con gli strati poveri dei villaggi. Sognava un futuro libero da malattia e indigenza. Ricorrendo ai grandi miti del giudizio universale e del regno di Dio, il Battista e Gesù entusiasmarono le folle, provocarono la reazione del potere politico che li mise a morte. Continuarono però a incidere in modo innovativo sulla vita reale della gente di allora e delle epoche successive. -
Boezio. Un pensatore tardoantico e il suo mondo
Filosofo neoplatonico, membro dell'élite senatoriale romana, statista e teologo cristiano, Boezio fu una delle figure più eminenti della vita culturale e politica del suo tempo. A lungo ritenuto il primo pensatore medievale, egli è in realtà espressione del mondo tardoantico. Il libro offre un'interpretazione del pensiero di Boezio alla luce del suo retroterra filosofico, politico, religioso e sociale. L'indagine del contesto da cui nacquero le sue opere rivela la specificità del contributo di questo grande intellettuale, che propose una sintesi originale tra Cristianesimo e cultura greco-romana, e l'unicità di un individuo capace di sposare impegno politico e attività filosofica. -
Scritti su Dante
Nel settimo centenario della morte di Dante Alighieri, il volume raccoglie letture, saggi e interventi diversi che Giorgio Inglese ha scritto tra il 2000 e il 2019, in parallelo e in approfondimento del lavoro per il commento in tre volumi della Commedia (Carocci, 2016) e per la nuova edizione nazionale del poema (in corso di stampa). I contributi proposti approfondiscono lo studio di personaggi e temi capitali - come Francesca, Ulisse, Ugolino, la dottrina dell'Impero, il destino dei non credenti - e discutono di importanti figure della critica dantesca, quali Benedetto Croce, Natalino Sapegno, Gianfranco Contini, Antonino Pagliaro, Ovidio Capitani, Gilmo Arnaldi. -
Come l'acqua e il sangue. Le origini medievali del pensiero economico
Il modo di ragionare economico moderno e contemporaneo, indipendentemente dalle dottrine e dalle teorie economiche, fa uso di metafore, similitudini e analogie molto antiche. Si pensa di solito che il denaro scorra nel Corpo economico della società come il sangue nel corpo umano, che la ricchezza debba fluire ed essere distribuita come l'acqua che fertilizza la terra. Soprattutto la rappresentazione della circolazione ininterrotta pervade il pensiero e la ragione economica moderna: quella degli economisti ma anche quella comune e quotidiana. Questo sistema di immagini, proveniente da un Medioevo solo in apparenza lontano, determina molta parte della sostanza concettuale del pensiero e del pensare economico attuali. E lo si ritrova sia in autori e testi in apparenza molto distanti fra loro per collocazione ideologica e politica, sia nella logica economica di tutti i giorni. È così che molti aspetti del ragionare economico e politico medievale, dalla giustificazione in termini naturali delle disuguaglianze alla rappresentazione dell'organizzazione sociale in quanto gerarchia naturale, sono entrati a far parte della razionalità economica moderna. -
Una filosofia in esilio. Vita e pensiero di Leo Strauss
Leo Strauss è stato uno dei filosofi della politica più influenti del Novecento e un raffinato lettore dei classici, da Platone a Machiavelli, da Tucidide a Hobbes, da Maimonide a Spinoza. La sua figura però è stata talvolta associata alle politiche dei neoconservatori americani, che tanto peso hanno avuto nell'amministrazione Bush e nella guerra in Iraq. Ma chi è allora Strauss? Affascinato dal sionismo e dalla filosofia greca classica, dall'umanesimo tedesco e dalla filosofia araba medievale, è un pensatore solitario che fa della reticenza la propria cifra stilistica. Il volume è la prima biografia intellettuale - a livello internazionale - che ne ricostruisce integralmente la vita e il pensiero, dall'adolescenza nella Germania di Weimar fino all'esilio in Francia, Inghilterra e Stati Uniti a causa dell'avvento del nazismo. L'esilio è una condizione che non riguarda solo la sua vita, ma anche il carattere fondamentale del suo pensiero, che si snoda su una linea di frontiera tra filosofia e politica, tra Atene e Gerusalemme, per giungere alla definizione del filosofo come straniero, perché è colui che vive in esilio anche quando vive nella propria città.