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Partecipazione disconnessa. Innovazione democratica e illusione digitale al tempo del neoliberismo
La partecipazione politica è essenziale per la democrazia, eppure sono molti gli equivoci creati dalle retoriche ""partecipazioniste"""" e dall'uso strumentale e ideologico di processi partecipativi depoliticizzati. In questo scenario si collocano anche gli ecosistemi comunicativi digitali, che possono favorire lo sviluppo di culture e posizioni alternative ma che, al tempo stesso, sono situati dentro fenomeni sociali ed economici che ne limitano le potenzialità. Il volume analizza la partecipazione considerando l'esistenza di un doppio binario: da una parte, le lotte e l'impegno di associazioni, movimenti, gruppi sociali più o meno organizzati come pratiche di resistenza e difesa della democrazia; dall'altra, le procedure non inclusive, che finiscono per essere funzionali solo alla razionalità neoliberista. Emergono quindi forme di partecipazione """"disconnesse"""" dalle cittadine e dai cittadini reali, esercizi a uso della nuova tecnocrazia dei processi di partecipazione, e funzionali solo alla legittimazione popolare di decisioni già prese. L'unica possibilità di """"riconnessione"""" proviene dalla partecipazione come eguaglianza sostanziale nel prendere parte alla vita della comunità, dove si collocano le esperienze più innovative di partecipazione creativa che trovano nell'idea di """"cura"""" non solo una risposta tattica all'interno della crisi ma anche un'inedita modalità strategica di azione politica."" -
Il futuro dell'urbanistica post-riformista
Scopo del libro è ridisegnare un quadro di riferimento, critico e prospettico, della varietà dei linguaggi e dei progetti disciplinari sperimentati dall'urbanistica nel lungo periodo, dopo la stagione inaugurale della modernità. Come base empirica non si assume solo il caso italiano, ma anche il mondo anglo-americano, che offre il repertorio più vasto ed esauriente di progetti ed esperienze. Il risultato è una lettura tendenziosa, che non esita a distinguere e contrapporre le posizioni, mostrando perché alcuni riferimenti dovrebbero essere messi in discussione e altri, invece, potrebbero aprire prospettive interessanti. L'ipotesi è che la difficile riabilitazione di quest'area culturale e professionale, alle prese con una crisi ormai endemica, passi attraverso un'assunzione di responsabilità, esplicita e ferma, su aspirazioni, esperimenti, giudizi, opportunità e traguardi futuri. La via che viene indicata si basa sul riconoscimento del ruolo centrale delle politiche urbanistiche e dei progetti urbani - debitamente intesi - rispetto alla regolazione e alla pianificazione più tradizionali, secondo una visione dei problemi realista, pragmatica e possibilista, che rappresenterebbe una metamorfosi, forse necessaria, rispetto ai modelli inattuali dell'urbanistica moderna. -
Elementi di geoarcheologia. Minerali, sedimenti, suoli
La geoarcheologia è la disciplina che unisce i metodi dell'archeologia e delle scienze della Terra per spiegare come si sono formate le stratificazioni archeologiche e ricostruire le relazioni tra i gruppi umani del passato e il territorio in cui vivevano. Il volume fornisce i primi fondamenti di questo segmento dell'archeologia contemporanea, riassumendo i concetti relativi alle materie prime (minerali e rocce), ai sedimenti, ai suoli e alla stratigrafia. Arricchito di oltre 250 immagini disponibili online, il testo è rivolto a studenti universitari di formazione umanistica e a chiunque voglia avvicinarsi alla materia. -
Il movimento brasiliano Sem terra. Una lunga lotta contadina contro il latifondo e le multinazionali
Il Movimento dos trabalhadores rurais sem terra (MST) è uno dei movimenti sociali più importanti dell'America Latina. È presente in tutto il Brasile e si batte per la riforma agraria e per un'agricoltura sostenibile. Promuove l'occupazione delle terre incolte in uno dei pochi paesi al mondo dove non è mai stata attuata una riforma agraria. Organizza più di 600.000 famiglie di piccoli contadini nelle sue comunità rurali ed esercita una profonda influenza sulla vita politica e culturale brasiliana. Ma ha anche riacceso un antico conflitto attorno alla proprietà della terra provocando una serie di violenti scontri tra contadini, forze di polizia e milizie private dei grandi proprietari terrieri. È stato uno dei soggetti fondatori della Via Campesina, che coordina centinaia di organizzazioni di lavoratori rurali in tutto il mondo, e che su scala globale promuove la mobilitazione contro le politiche dell'Organizzazione mondiale del commercio. Il volume racconta la storia e la vita interna del MST: una testimonianza di quella vigorosa rinascita dei movimenti contadini che si sta registrando da alcuni decenni e che rappresenta una delle forme più estese e mature d'opposizione al sistema neoliberista. -
Il «Decameron» di Pasolini, storia di un sogno
Il ""Decameron"""" (1971), punto di svolta della poetica di Pasolini, è un’opera in movimento, aperta, che per essere compresa va analizzata in tutte le fasi del processo creativo, all’interno del laboratorio dell’autore, dalla prima ideazione fino alla realizzazione del film; ed è allo stesso tempo un capolavoro del cinema e uno straordinario documento della ricezione di Boccaccio nella cultura del Novecento. Il volume, attraverso un accurato esame dei materiali preparatori – il trattamento, la sceneggiatura e soprattutto il copione di scena utilizzato sul set –, ne ripercorre la storia prima, durante, dentro e (in misura limitata) anche dopo. Un’attenzione speciale viene riservata ai luoghi scelti per le riprese, agli interpreti, ai riferimenti iconografici, alla colonna sonora, alla contaminazione degli stili, delle lingue e dei linguaggi."" -
Il tracollo culturale. La conquista romana del Mediterraneo (146-145 a.C.)
Il biennio 146-145 a.C. costituisce uno spartiacque in genere non considerato della storia del mondo mediterraneo: in quegli anni Roma si impadronì di fatto di tutto il Mediterraneo, distruggendo Cartagine, sottomettendo la Grecia e riducendo Egitto e Siria a stati fantoccio alle sue dipendenze. L'espansione del potere di Roma si accompagnò a un grave regresso culturale, finora largamente ignorato, che viene qui illustrato nei suoi vari aspetti: il crollo della scienza, la fine delle ricerche filosofiche e linguistiche, la profonda trasformazione della tecnologia, che recise ogni legame con la scienza e la cultura scritta, e la drastica riduzione delle conoscenze geografiche. Il volume mostra come quel tracollo e l'oblio che lo ha avvolto abbiano fortemente condizionato tutta la successiva cultura occidentale fino a oggi. -
La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema. Nuova ediz.
Nel multiforme universo creativo di Pier Paolo Pasolini la Grecia è una presenza ossessiva, fin dalle prime traduzioni giovanili. Il mito antico era infatti una potente metafora di quella civiltà contadina magica e sacrale che è stata da sempre il suo vero oggetto d'amore. Apparso nel 1996 e ora riproposto in una nuova versione aggiornata, questo saggio affronta le tre grandi tragedie greche che hanno affascinato Pasolini, dando vita a diverse opere teatrali e cinematografiche: ""l'Orestea"""", rivissuta come utopia politica di una sintesi fra cultura arcaica e cultura moderna; l'""""Edipo re"""", reinterpretato alla luce della psicoanalisi e del proprio vissuto, e infine """"Medea"""", riletta in chiave antropologica, come punto di arrivo di una sfiducia crescente nei poteri del logos occidentale."" -
Alfabeto Pasolini
L’opera di Pasolini è un arcipelago di poesie, racconti, romanzi, saggi e film così vasto che per muoversi al suo interno sono necessarie almeno una mappa e una bussola. Il dizionario proposto in questo libro le offre entrambe: la mappa, in quanto passa in rassegna i lemmi fondamentali da cui è formato; la bussola, perché fornisce alcune indicazioni preliminari sul significato delle singole opere. Pasolini, infatti, non può essere rinchiuso nei confini di un’opera o di un genere, ma è un autore che continuamente li attraversa, anzi li sovverte. -
Invincibile Russia. Come Pietro il Grande, Alessandro I e Stalin hanno sconfitto gli invasori
Un paese che si estende in longitudine per 9.200 chilometri e in latitudine per 4.500, attraversato da ben 11 fusi orari e con confini non difesi da invalicabili barriere naturali, non poteva che scatenare la cupidigia degli invasori. Questo il destino militare della Russia, che sin dagli albori della sua formazione come Stato ha subito invasioni sia da Oriente sia da Occidente. Ma la Russia non ha nel suo destino di essere conquistata. Chi ha tentato di farlo, infatti, è andato incontro alla sconfitta e al disastro militare, come dimostrano le tre più famose invasioni della sua storia: quella svedese guidata dall’ambizioso re Carlo XII, quella francese comandata dal genio di Napoleone Bonaparte e quella tedesca sotto la folle pulsione sterminatrice di Adolf Hitler. -
La donna che sconfigge la guerra. Lisistrata racconta la sua storia
Dopo la sua prima rappresentazione ad Atene nel 411 a.C., la Lisistrata di Aristofane scompare dal mondo letterario fino alla sua prima edizione moderna (Firenze 1516). Ma il geniale spunto comico alla base della trama - lo ""sciopero del sesso"""" che le donne di tutta la Grecia mettono in atto per convincere i mariti guerrafondai a fare la pace - è troppo destabilizzante per un pubblico tradizionalista: ecco perché la commedia, dopo essere stata in un primo tempo ignorata, viene poi censurata e stravolta. A raccontare la storia di questo capolavoro del teatro comico è la stessa Lisistrata, che traccia con autoironica consapevolezza la progressiva riscoperta che l'ha fatta diventare la commedia più famosa di Aristofane, attraverso gli autori che ne hanno dato la loro personale versione nella letteratura, nel cinema, nella musica e nelle arti figurative."" -
Paestum. I luoghi dell'archeologia
Il volume racconta la stupefacente diversità che contraddistingue le culture del passato (e del presente). Un luogo come Paestum, che ha restituito parti di templi, case, botteghe, tombe, ma anche tracce di attività rituali e quotidiane d'epoca antica, diventa, pertanto, un campione per esplorare un mondo tramontato e molto distante dal nostro. È il mondo del Mediterraneo antico, un palinsesto straordinariamente ricco se lo osserviamo con uno sguardo che non cerchi sempre solo quello che pensiamo già di sapere degli antichi Greci e Romani. -
Palenque. I luoghi dell'archeologia
Palenque fu la capitale di un potente regno maya che fiorì tra il V e l'VIII secolo d.C. nell'attuale stato del Chiapas (Messico). Le ricerche archeologiche susseguitesi dalla fine del XVIII secolo hanno rivelato la storia della dinastia palencana, testimoniata da iscrizioni e bassorilievi che decorano le architetture del complesso monumentale, attorno al quale si dipana un centro urbano molto articolato. La magnificenza degli edifici che svettano nel verde della foresta e il ""mito"""" suscitato dalla scoperta della celebre tomba di Pakal hanno fatto di Palenque un vero e proprio fenomeno della cultura popolare contemporanea, nonché un'attrazione turistica internazionale. I molteplici aspetti della sua storia sono trattati in questa introduzione all'archeologia del sito e dell'antica civiltà maya, destinata a un pubblico di studenti, studiosi e appassionati."" -
Ostia antica. I luoghi dell'archeologia
Ostia fu prima un piccolo avamposto militare di Roma alla foce del Tevere (IV secolo a.C.), poi, fra la tarda Repubblica e l'età imperiale, una colonia e un porto fluviale che si sviluppò fino a raggiungere dimensioni ben più ampie, estendendosi sulle due sponde del fiume. Della città il libro illustra, sulla base delle fonti e della ricca documentazione archeologica ed epigrafica, la storia, le istituzioni, i commerci, l'importanza per l'approvvigionamento dell'Urbe, le produzioni, le associazioni di mestiere, l'architettura abitativa, i culti e le relazioni con gli scali di Claudio e di Traiano, dalle origini al declino nella tarda antichità. Vengono inoltre prese in considerazione la storia degli scavi e degli studi, la fortuna del sito nella cultura moderna e contemporanea e la gestione dell'attuale Parco archeologico. -
Filosofia della scienza: parole chiave
Prediligendo un approccio tematico, il volume introduce alla comprensione dei principali problemi teorici della filosofia della scienza attraverso l'analisi di venti parole o concetti chiave, così da permettere la lettura dei singoli capitoli in modo indipendente, pur in una fitta rete di importanti rimandi.Nella pratica scientifica ci sono molte questioni di tipo concettuale che possono trarre vantaggio da uno specifico sguardo filosofico. Per esempio, qual è la differenza tra scienza e pseudoscienza? Le teorie scientifiche sono in grado di fornire una descrizione vera del mondo? In cosa consiste la spiegazione scientifica? In che misura l'impresa scientifica è influenzata da valori etici, politici, economici o religiosi? -
Shakespeare: guida a «Sogno di una notte di mezz'estate»
Sogno di una notte di mezz’estate ci porta nel mondo incantato del bosco, dove fate e folletti si incontrano e scontrano con gli umani. La commedia è un dramma complesso che mette in scena mondi diversi e contrastanti, specchio di una realtà presentata come sogno, e che si interroga sull’arte della rappresentazione e dell’illusione drammatica. Il volume analizza la struttura dell’opera, i problemi di datazione, le edizioni dei testi, lo stile, le fonti, affrontandone i temi principali come il sogno, il mondo delle fate e la sua natura metamorfica, e offrendo una rassegna della critica e della sua fortuna a teatro e al cinema, della sua presenza nella cultura popolare. -
Archeologia del Neolitico. L'Italia tra il VI e il IV millennio a. C
Il processo di diffusione del Neolitico nel Mediterraneo e nell'Europa occidentale ha visto l'Italia nel ruolo di protagonista, vera e propria cerniera tra Nord e Sud, Est e Ovest. Scavi estensivi e analisi multidisciplinari nelle diverse aree della penisola, delle isole e dell'ambito padano-alpino hanno notevolmente incrementato rispetto a pochi decenni fa il livello di conoscenza di quest'epoca cruciale della preistoria italiana. Il volume, in una nuova edizione sistematicamente aggiornata, ricostruisce i progressi – a tratti inaspettati – compiuti dalla ricerca negli ultimi anni. -
Il cinema. percorsi storici e questioni teoriche. Ediz. illustrata
Il volume propone un doppio registro di lettura: nella prima parte, di sintesi storica, organizza per grandi paradigmi lo sviluppo del cinema, dal muto al moderno, dal classico al postmoderno, fino ai giorni nostri; nella seconda, approfondisce alcuni temi chiave - dalle figure canoniche (autore, attore, spettatore) all'analisi di elementi formali e linguistici (sonoro, serialità, genere) alla mappatura di discorsi propri dell'istituzione cinema (critica, cinefilia, teoria). Se la prima parte rappresenta lo sfondo concettuale di questi approfondimenti, le singole voci si insinuano nella ricostruzione storica per arricchire e precisare ma, anche, per problematizzare e incanalare verso una più ampia lettura trasformazioni estetiche, rivoluzioni tecnologiche e contesti di produzione e consumo. Il ""buon uso"""" di questo libro consiste dunque nel favorire l'accezione plurale dell'idea di cinema che ne ha dettato la struttura e i contenuti. Al tempo stesso, si è scelto di far emergere il più possibile un'attitudine metodologica: fornire al lettore istruzioni per sviluppare una competenza autonoma nello studio del cinema, dei suoi percorsi storici e delle sue questioni teoriche."" -
La letteratura bizantina. Un profilo storico
Il volume ripercorre lo sviluppo della letteratura bizantina, composta - salvo eccezioni - in greco dal IV al XV secolo, ossia fino alla caduta di Costantinopoli del 1453. La panoramica include non soltanto opere letterarie ma anche trattati tecnici, filosofici e teologici che i Bizantini consideravano letteratura a pieno titolo. Inoltre, non distingue tra produzione profana e teologica, giacché molti autori bizantini (come Fozio, Michele Psello, Teodoro Prodromo) furono impegnati su entrambi i fronti. Infine, i testi non sono classificati a seconda del registro - alto o basso - della lingua impiegata, visto che per la maggior parte sono scritti nella cosiddetta koinè, un livello linguistico misto che evita elementi sia del registro nettamente basso sia di quello apertamente atticista (ovvero del greco antico). -
Filosofia dell'ambiente. Ontologia, etica, diritto
Se l'essere umano vuole affrontare con successo la crisi ambientale, ammesso che ci sia ancora tempo per farlo, deve ripensare l'ontologia in cui ha collocato sé stesso percependosi come parte della natura, come una delle sue infinite espressioni di vita; e la natura come un sistema complesso di relazioni dotate di valore intrinseco, a prescindere dall'utilità che egli possa ricavarne. Tale faticosa opera di decostruzione e di ricostruzione ontologica che sta alla base di qualunque svolta in senso ecologista deve avvenire lungo un percorso che prima riguarderà il modo in cui gli individui concepiscono loro stessi e il mondo e poi le istituzioni pubbliche, in primis quelle giuridiche ed economiche. Un percorso, quindi, che è in parte interiore, in quanto presa di coscienza ecologista, e in parte esteriore, in quanto ripensamento della gestione pubblica dei beni comuni. -
Le parole del museo. Un percorso tra management, tecnologie digitali e sostenibilità
In una società come quella odierna, altamente dinamica e imprevedibile, il museo non può sottrarsi a una riflessione attenta e consapevole sul suo ruolo, attuale e futuro. Sono infatti molteplici e variegate le questioni che si pongono all'attenzione della Direzione di un museo, che si trova oggi a dover governare un'organizzazione sempre più complessa. Adottando una visione trasversale del settore museale, che interessa gli ambiti del management, delle nuove tecnologie digitali e della sostenibilità, in questo volume Ludovico Solima approfondisce e mette in relazione tra loro 70 diversi argomenti: dall'accessibilità al videomapping, passando per il brand, il crowdfunding, l'intelligenza artificiale, la reputazione e il piano strategico. I numerosi rimandi tra le voci presenti all'interno del testo, come in un caleidoscopico gioco di rifrazioni, conferiscono unità interpretativa a uno scenario altrimenti confuso e frammentato. E proprio sulla base di questo scenario diventa possibile, per il lettore, individuare alcune delle principali criticità con le quali il museo dovrà confrontarsi nel corso dei prossimi anni.