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Storie condivise nell'Italia contemporanea. Narrazioni e performance transculturali
All'inizio degli anni Novanta, quando l'immigrazione stava diventando un fenomeno strutturale nel nostro paese, la produzione in lingua italiana di scrittori di origine straniera faceva il suo ingresso nel mercato editoriale nazionale. Entravano così nella narrativa e nel dibattito critico nuove questioni, come le recenti trasformazioni sociali dell'Italia, la revisione del canone letterario, il passato coloniale e la condizione postcoloniale. Il volume, grazie alle riflessioni di tre diverse generazioni di studiosi e studiose, non si limita a un bilancio di questa produzione e dei suoi lasciti, ma intende capire in che modo l'immigrazione abbia più largamente inciso nel panorama culturale italiano. I dieci contributi qui raccolti ampliano il ventaglio di approcci attraverso cui analizzare il rapporto fra scrittura e migrazione (gli studi di genere, il postumano, le strategie editoriali), osservano le nuove forme di collaborazione artistica tra italiani e nuovi italiani ed esplorano linguaggi contigui e interrelati alle narrazioni letterarie: musica, teatro, arti visive, fumetti e videogiochi. Senza eludere gli aspetti conflittuali dell'Italia multiculturale di oggi, il libro mette in evidenza la capacità delle pratiche artistiche di immaginare nuovi modi di esistenza e coesistenza. -
Epistemologia storica. Correnti, temi e problemi
Il libro introduce a temi, dibattiti e correnti fondamentali del variegato campo dell’epistemologia storica ripercorrendo le querelles intellettuali occorse all’intersezione fra epistemologia e storia della scienza. Gli autori propongono un’inedita lettura della tradizionale narrazione del processo di genesi e sviluppo di questo campo di ricerca e un innovativo quadro interpretativo delle principali problematiche teoriche che lo caratterizzano, gettando luce sui suoi più recenti orizzonti metodologici. -
Costruire il patrimonio culturale. Prospettive antropologiche
All’alba di questo nuovo millennio, il patrimonio sembra essere ovunque e tutto, potenzialmente, sembra poterlo diventare. Ma che cos’è il patrimonio oggi, e chi lo crea? Quali ambizioni, quali storie e quali valori veicola? Il volume risponde a queste domande uscendo dal paradigma stretto delle definizioni, per vederlo non come un oggetto, ma come una serie di eventi plurali, un insieme di azioni sociali, disegnando una galleria di forme di creatività locale che fa risaltare assetti e conflitti, tanto più interessanti quanto più i casi presentati sono inusuali, a volte imprevisti. Dalla Puglia di Federico II e di Alberobello, da Piazza Navona alla Casa di Giulietta, dall’alluvione di Firenze al Vittoriale di D’annunzio, fino ai diari di Pieve Santo Stefano, il libro si propone come una sorta di enciclopedia di base dei processi di elaborazione di valori patrimoniali attraverso la narrazione di sette insolite storie su altrettanti luoghi che in Italia hanno costruito, conservato o inventato un patrimonio. -
Legalità, giustizia, disuguaglianze. Una crisi contemporanea
Il conflitto fra Antigone e Creonte, fra le idee di giustizia e la legalità vigente, si ripresenta oggi in tutta la sua tragicità. Nelle Costituzioni del secondo Novecento, principi di giustizia sono stati incorporati negli ordinamenti, fungendo da limiti e vincoli all’onnipotenza dei legislatori, ma – in ragione della crisi degli ordinamenti giuridici nazionali – oggi i diritti fondamentali cercano sempre più spesso protezione nelle Corti internazionali. Questa è sia una crisi della giustizia sia una crisi della legalità, prodotte, tra altri fattori, dall’odierna subalternità della politica alla logica dei mercati, ossia a una lex mercatoria presentata come inevitabile e “naturale”. Nel volume queste due crisi contemporanee sono analizzate tanto dal punto di vista teorico quanto rispetto ad alcune delle loro cause e conseguenze sociali e culturali, in particolare l’ipertrofia del penale e la moltiplicazione delle disuguaglianze e delle discriminazioni nei confronti di chi viene presentato come “diverso” e “deviante”. Vengono inoltre messe in luce le resistenze nonché il continuo risorgere di istanze di giustizia (le Antigoni contemporanee) rispetto a Creonti incarnati ora da giganti economici e finanziari, ora da governi illiberali, pur se formalmente “democratici”. -
Le pratiche collaborative nei servizi di cura e di tutela
Il volume descrive una serie di pratiche – Dialogo aperto, Giustizia riparativa, Tutela minorile collaborativa, Riunioni di famiglia – la cui efficacia e versatilità sono state riconosciute, a livello internazionale, nel lavoro di cura e tutela delle famiglie vulnerabili. Gli approcci e gli strumenti presentati nel testo «forniscono un quadro operativo di intervento, ma anche una prospettiva epistemologica che capovolge il modo stesso di concepire l’intervento e i personaggi che lo popolano». Il libro è dunque un contributo fondamentale rivolto a psicologi, assistenti sociali, educatori e docenti, sia in formazione sia già inseriti nei servizi sociali, sanitari, educativi, scolastici in particolare. -
L' età dei presagi. Persone, eventi, contesti nella società del cambiamento
Il volume analizza il cambiamento accelerato, presente nelle decisioni e nei comportamenti, che determina la trasformazione della routine in rivoluzione strisciante senza fissa dimora. La sovversione dell'esistente si delinea come occasionale e inevitabile nelle aree più avanzate e nelle regioni più impervie del pianeta, all'insegna delle stesse motivazioni congiunturali che fungono da alternative universali. Nel panorama culturale del XXI secolo, l'interesse perseguito dal mercato ha come terminale rivendicazionista l'indifferenziato soddisfacimento dei beni immateriali, riflessi nei diritti civili, politici e ambientali. Alla risolutezza dei pochi fa riscontro l'attendismo dei molti, che si concretizza nella liceità del potere tutorio, quale controverso aspetto del provvidenzialismo mondano. Il dualismo ideologico del rinnovamento e della conservazione dell'esistente, dell'equa distribuzione delle risorse - naturali e artificiali - e della libera determinazione per attuarle, perde di mordente propositivo, a causa delle derive propagandiste, che inficiano la risoluzione delle controversie di principio per suffragarle a vantaggio degli assetti istituzionali tecnologicamente accreditati nella prospettiva della pacifica e industriosa solvibilità e convivenza. -
Psicologia dell'educazione. Nuova ediz.
La psicologia dell'educazione è una disciplina centrale nell'ambito delle scienze umane in quanto si occupa di comprendere e potenziare i meccanismi di insegnamento e apprendimento, vitali in tutte le tappe evolutive e in vari contesti. La seconda edizione di questo manuale ha, come la precedente, una struttura articolata in tre parti: una teorica, una metodologica e una relativa agli sviluppi futuri; ogni capitolo è stato però sottoposto a una rigorosa rivisitazione e rilettura alla luce dei nuovi risultati di ricerca e dei cambiamenti sociali più recenti. Il volume è adatto sia per i corsi di laurea di base e specialistici, sia per chiunque si occupi di processi di insegnamento e apprendimento in contesti scolastici, ludici, formativi, professionali, organizzativi e informali. -
Il continente diviso. Storia dell'Europa dal 1945 a oggi
A partire dalla fine della Seconda guerra mondiale, l'Europa ha vissuto enormi cambiamenti sociali, ideologici e politici. Sono state proprio le distruzioni umane e materiali prodotte dalla guerra a spingere i popoli del continente ad una rottura radicale con il proprio passato, ad indurli a trasformare questo spazio geografico da contenitore di Stati in antica rivalità e costante competizione tra loro in un laboratorio in cui si vanno sperimentando nuove forme di stabilità, tolleranza democrazia e prosperità. Hitchcock analizza il ruolo giocato dagli europei di fronte al predominio americano e sovietico e le sfide opposte da leader come de Gaulle, Brandt, Thatcher e Mitterrand alle due super potenze. Oggi, mentre la globalizzazione obbliga il Vecchio Continente a ridefinire la propria identità per affrontare radicali mutamenti economici e geopolitici, è tanto più urgente ripensare alla storia dell'ultimo cinquantennio. Il volume viene incontro a questa esigenza in modo originale e godibile. -
Lo sguardo realista
Nel volume, Peter Brooks si concentra sulla pretesa dei grandi romanzieri e pittori dell'Ottocento di rappresentare il mondo così come ci appare. Ripercorrendone la tradizione - dall'invenzione del realismo nell'opera di Balzac e Dickens al suo apogeo in Flaubert, Eliot e Zola, fino alla sua eredità nei primi modernisti come Henry James e Virginia Woolf - l'autore offre un'analisi del progetto realista e del suo fortissimo interesse per l'elemento visivo. -
Geografia dei parchi nazionali italiani
A cento anni dall'istituzione dei primi parchi nazionali italiani, è oggi più che mai necessario riflettere sul ruolo che possono svolgere nell'ambito delle dinamiche territoriali. La prospettiva geografica offre l'opportunità di affrontare questo tema con un approccio basato sull'integrazione tra dinamiche ecologiche e umane. A partire da considerazioni teoriche ed esempi concreti, il volume si propone come uno strumento per l'educazione geografica, presentando uno specifico punto di vista sul significato che le aree protette possono attualmente assumere in quanto territori nei quali è possibile riflettere criticamente sul potenziale costruttivo e distruttivo dell'azione umana sul pianeta Terra. -
The extraordinary life of foreign language learners. Harnessing the rewards of the multilingual experience
Learning a foreign language is like going on a trip; all you need is to choose your destination. What is the point of learning foreign languages? Which transformations do foreign language learners undergo? What are the benefits of becoming multilingual speakers and intercultural mediators? These and many other questions are answered in this book. Written for those who approach the study of foreign languages for the first time and intend to become intercultural mediators, it unveils the richness of the multilingual experience. Containing a wide range of linguistic examples and inspiring life experiences, the volume combines theoretical notions with practical advice to help you make the most of your foreign language learning experience. It will be an indispensable tool throughout your linguistic journey. -
Banksy! Ediz. a colori
Banksy è l'artista vivente più famoso del mondo, ma nessuno sa chi sia. Fin dagli anni Novanta, i suoi spray paintings politicamente scorretti e dall'umorismo noir compaiono misteriosamente sui muri delle città di tutto il mondo. I critici d'arte lo disprezzano, ma il pubblico, i media e il mercato lo amano. Il volume - interamente a colori - approfondisce il fenomeno Banksy e ne riscostruisce i riferimenti culturali, storici e politici, analizzando dipinti, installazioni, scritti, video, eventi a sorpresa fino ad arrivare ai suoi progetti più ambiziosi: Dismaland, il parco a tema sul fallimento del capitalismo, e The Walled Off Hotel, un albergo-museo tuttora funzionante provocatoriamente affacciato sulla barriera di cemento che divide Israele dalla Palestina. -
La politica e gli Stati. Problemi e figure del pensiero occidentale
La terza edizione di questo fortunato volume è molto ampliata rispetto alle precedenti e contiene significativi elementi di novità, sia nella parte dedicata ai “problemi” sia in quella riservata alle “figure” dei pensatori classici. In quest’ultima, assume particolare rilievo il pensiero politico delle donne, nei suoi travagliati percorsi sulla scena occidentale. Si traccia, infatti, una sorta di filo rosso al femminile che segna la grande riflessione moderna e contemporanea e rappresenta un punto di riferimento essenziale tanto sotto il profilo dell’analisi teorica generale di aspetti costitutivi della politica, quanto per la capacità di svelare con grande acume critico le aporie insite in concetti di marca prettamente maschile. Inoltre, si approfondisce il tema delle trasformazioni dello Stato e delle sue “crisi”, anche in relazione alla questione delle riforme e/o della rivoluzione e dei difficili itinerari della democrazia, del liberalismo, del costituzionalismo tra passato e presente. Il nodo dei rapporti fra gli Stati, della pace e della guerra rappresenta, infine, un’importante linea guida del libro. -
Ars interpretandi (2022). Vol. 1
"Ars interpretandi"""" si rivolge a filosofi del diritto, a giuristi e, in generale, a tutti coloro, che a vario titolo, si occupano dell'arte del diritto. Di fronte ad una crescente specializzazione della filosofia giuridica, alla sua complessità e astrazione teorica, """"Ars Interpretandi"""", attraverso contributi di studiosi italiani e stranieri, mira a riportare l'attenzione sul diritto inteso prioritariamente come esperienza giuridica e come interpretazione, nella convinzione che l'attività interpretativa non può ridursi semplicemente alla ricerca dei significati nascosti nei testi giuridici, ma è un'impresa ben più ampia legata alla ragionevolezza pratica e volta ad amministrare l'uso del diritto nella società pluralistica del nostro tempo. Fondata nel 1996, fino al 2011 è stata annuale. Dal 2012 raddoppia le uscite con due numeri all'anno." -
Ars interpretandi (2022). Vol. 2
"Ars interpretandi"""" si rivolge a filosofi del diritto, a giuristi e, in generale, a tutti coloro, che a vario titolo, si occupano dell'arte del diritto. Di fronte ad una crescente specializzazione della filosofia giuridica, alla sua complessità e astrazione teorica, """"Ars Interpretandi"""", attraverso contributi di studiosi italiani e stranieri, mira a riportare l'attenzione sul diritto inteso prioritariamente come esperienza giuridica e come interpretazione, nella convinzione che l'attività interpretativa non può ridursi semplicemente alla ricerca dei significati nascosti nei testi giuridici, ma è un'impresa ben più ampia legata alla ragionevolezza pratica e volta ad amministrare l'uso del diritto nella società pluralistica del nostro tempo. Fondata nel 1996, fino al 2011 è stata annuale. Dal 2012 raddoppia le uscite con due numeri all'anno." -
Bollettino di italianistica (2022). Vol. 1
"Bollettino"""" è un titolo modesto, un po' ottocentesco, che si è voluto conservare dalla precedente serie del periodico proprio perché allude alla pazienza non esibizionistica di una ricerca ben documentata e rigorosa. È innanzitutto espressione delle forze intellettuali che si raccolgono nel dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari dell'Università di Roma """"La Sapienza"""" e si avvale anche di studiosi stranieri di italianistica, tra cui Zygmunt Baranski, David Forgàcs, Gilles Pécout e Jean Charles Vegliante. L'ampiezza dello spettro cronologico, dalle origini al presente, e da qui al futuro, corrisponde all'ampiezza degli interessi tematici e metodologici: la presenza forte di competenze disciplinari più tradizionali (storia della lingua e della letteratura italiana, filologia italiana ecc.) s'accompagna a una varietà di interessi e metodi, che consente di effettuare scandagli nelle direzioni e alle profondità più diverse, dalla sociologia della letteratura e della cultura alle comunicazioni di massa, alla letteratura comparata e ancora a quelle di genere." -
Bollettino di italianistica. Rivista di critica, storia letteraria, filologia e linguistica (2022). Vol. 2
Bollettino è un titolo modesto, un po' ottocentesco, che si è voluto conservare dalla precedente serie del periodico proprio perché allude alla pazienza non esibizionistica di una ricerca ben documentata e rigorosa. È innanzitutto espressione delle forze intellettuali che si raccolgono nel Dipartimento di studi filologici, linguistici e letterari dell'Università di Roma 'La Sapienza' e si avvale anche di studiosi stranieri di italianistica, tra cui Zygmunt Baranski, David Forgàcs, Gilles Pécout e Jean Charles Vegliante. L'ampiezza dello spettro cronologico, dalle origini al presente, e da qui al futuro, corrisponde all'ampiezza degli interessi tematici e metodologici: la presenza forte di competenze disciplinari più tradizionali (storia della lingua e della letteratura italiana, filologia italiana ecc.) s'accompagna a una varietà di interessi e metodi, che consente di effettuare scandagli nelle direzioni e alle profondità più diverse, dalla sociologia della letteratura e della cultura alle comunicazioni di massa, alla letteratura comparata e ancora a quelle di genere. -
Economia & lavoro (2022). Vol. 2
Fondata nel 1967 per volontà di Giacomo Brodolini, che la immagina come uno strumento di dibattito tra le forze politiche, sociali, culturali ed economiche accomunate dal perseguimento degli obiettivi di progresso demografico e di riforma, dal 1971 ""Economia & Lavoro"""" diviene la rivista della Fondazione Giacomo Brodolini. La rivista, di alto profilo scientifico per i temi trattati, le metodologie di analisi, la tipologia dei collaboratori e degli autori, si è caratterizzata, nel corso degli anni, per l’impostazione di totale apertura nei confronti delle diverse correnti teoriche e culturali, nella convinzione che solo la dialettica tra posizioni differenti, analizzate con spirito libero ed indipendente, possa essere proficua e portatrice di un reale progresso."" -
Economia & lavoro (2022). Vol. 3
Rivista di politica economica, sociologia e relazioni industriali. -
«I giovani del Po» di Calvino. Storia di una difficile impresa letteraria
All'inizio della sua formidabile carriera letteraria Italo Calvino ha imboccato alcune strade sbagliate, la più significativa delle quali è ""I giovani del Po"""", scritto all'inizio degli anni Cinquanta e pubblicato soltanto più tardi in rivista. Il volume propone una rilettura di quest'unico romanzo considerato dall'autore stesso come fallito, con l'intenzione non di rivalutarlo, ma di capire che cosa non abbia funzionato rispetto agli altri suoi libri. Un confronto serrato tra il testo rimasto misconosciuto e le sue opere più famose può aiutare infatti a cogliere meglio il segreto della riuscita di queste ultime: soprattutto Il visconte dimezzato, che condivide con """"I giovani del Po"""" il periodo di composizione, e Il barone rampante, che ne condivide invece quello di pubblicazione. L'aspirazione a scrivere il grande romanzo operaio e realista degli anni Cinquanta rimane una ferita aperta per la generazione di giovani scrittori che usciva dalla guerra con la speranza di saldare un nuovo patto tra politica e cultura. La storia dei Giovani del Po dimostra che la spinta a coniugare ideologia e letteratura, tipica di quella fase, ha lasciato sul suo percorso forme narrative talvolta infelici, che soltanto la forza dell'immaginazione ha saputo in seguito riscattare, dando loro una nuova vita.""