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Esuli e migranti nel regno sardo. Per una storia sociale e politica del Risorgimento
Nel decennio successivo alle rivoluzioni del 1848-49, l'arrivo di decine di migliaia di esuli nel Regno di Sardegna fu un fenomeno di dimensioni inedite, che ne mutò profondamente il volto e contribuì a orientarne la politica in senso nazionale. Il volume analizza l'azione - tra accoglienza e repressione - del governo sardo nei confronti di una presenza potenzialmente pericolosa per l'ordine pubblico e i rapporti internazionali del paese, e ricostruisce il profilo socioculturale dei fuoriusciti, le motivazioni del loro arrivo, il lavoro, la vita quotidiana, i rapporti con la popolazione, la socialità, le molteplici forme dell'impegno politico, facendo luce su aspetti ancora inesplorati dello scenario sociale e politico del Risorgimento. -
Curtatone e Montanara. Una battaglia e il suo mito
La battaglia di Curtatone e Montanara rappresenta uno dei pilastri su cui, dal 1848 alla seconda metà del Novecento, è stato costruito un canone patriottico che si è intrecciato con la narrazione di una peculiare, ma mai pienamente condivisa, identità nazionale. Nel volume si analizzano i principali snodi politico-culturali e le vicende di alcuni protagonisti di questo episodio apparentemente secondario dell'epopea risorgimentale, così come le metamorfosi subite dalla trasmissione della sua memoria e dell'uso pubblico che ne è stato fatto in Italia nel periodo risorgimentale e nell'età liberale e, successivamente, negli anni del fascismo e fino al periodo repubblicano. Con la progressiva nazionalizzazione della memoria della battaglia, le ambiguità semantiche e politiche che accompagnarono l'interpretazione e la narrazione dell'evento confluirono inevitabilmente nel tortuoso processo di formazione dell'idea di ""nazione"""" italiana, condizionando altresì la costruzione del patrimonio valoriale su cui si è cercato di edificare un modello identitario collettivo."" -
«Piombo con piombo». Il 1921 e la guerra civile italiana
Il periodo tra la Prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo costituisce un interessante punto di svolta nella storia del nostro paese. Il volume propone una lettura del 1921 – anno dello squadrismo fascista, dell'attentato anarchico al teatro Diana di Milano, delle insorgenze operaie e contadine, degli Arditi del popolo – attraverso le due lenti della violenza politica e della guerra civile italiana, e ne colloca le ragioni all'interno di un ciclo di lunga durata esaminandone prodromi e lasciti (Sinistra risorgimentale, guerra europea), nonché gli sviluppi successivi fino al tardo Novecento, come ad esempio il nesso tra violenza e ideologie rivoluzionarie. Il testo, oltre ad affrontare questioni interpretative, pone un'attenzione particolare ai casi territoriali e al metodo della Public History, offrendo così un contributo per una storia culturale e sociale della violenza politica in età contemporanea. -
«Per la pace del diritto». Woodrow Wilson e la sua eredità, dalla Grande Guerra allo shock della globalizzazione
Presidente degli Stati Uniti a partire dal 1912, sotto la sua guida gli USA entrarono nella Grande Guerra sulla base di un progetto liberaldemocratico che mirava al rinnovamento delle relazioni internazionali. Simbolo del wilsonismo fu l'idea di governare le tensioni tra gli Stati ricorrendo all'istituzione di una nuova organizzazione, la Società delle Nazioni. Dopo l'analisi delle sue origini culturali e delle sue peculiarità ideologiche e politiche, il libro ne propone una lettura differente. Disegno politico capace di influenzare il dibattito americano e quello europeo nel corso del primo conflitto mondiale, il wilsonismo tornò a essere oggetto di discussione e di scontro anche nel prosieguo del Novecento, dopo la Seconda guerra mondiale, durante la Guerra fredda e alla comparsa della globalizzazione. Si tratta infatti di un problema quanto mai attuale: quali sono le modalità per rendere stabile il quadro internazionale? -
Geografia, modernità e mare. Breve storia di uno spazio globale e delle sue carte
Il volume offre una breve storia del pensiero geografico moderno raccontata a partire dal mare. Questa storia - punteggiata di portolani, carte geografiche, esploratori, navigatori, imbarcazioni, rotte - comincia e finisce nel Mediterraneo perché, parafrasando Franco Cassano, lì si cela l'inizio della modernità e lì si rispecchia il problema etico e politico del futuro. In mezzo stanno invece le figure e le narrazioni che hanno costruito l'immaginario geografico globale di cui si nutre ancora il nostro presente. -
Il chierico tradito. Julien Benda fra cultura e politica (1916-1933)
Ogni volta che si affronta il problema del rapporto tra cultura e politica, Julien Benda rappresenta senz'altro l'autore più menzionato a livello internazionale. Sono celebri tanto la sua requisitoria sul tradimento degli intellettuali (1927), quanto i suoi discorsi alla nazione europea (1933). Eppure, a partire della posizione da lui assunta durante la Grande Guerra, in particolare attraverso la collaborazione con ""Le Figaro"""", si può rilevare nei suoi scritti una forma di nazionalismo culturale, che mostra in modo evidente la natura contraddittoria del suo lascito intellettuale. Le incoerenze di Benda sono state sottolineate da più parti e in vari modi, ma non è stato mai rilevato, proprio rispetto al tema che lo ha reso celebre, come pochi anni dopo la pubblicazione di La Trahison des clercs egli invochi la necessità di seguire ragioni pratiche e politiche, strumentalizzando volutamente il ruolo intellettuale, per una finalità che riteneva degna di essere perseguita: l'edificazione, morale e politica, di una Europa unita. Il volume è arricchito da una raccolta, tanto ponderosa quanto inedita, degli articoli pubblicati da Julien Benda su """"Le Figaro"""" tra il 1916 e il 1920. È nota la rilevanza che questo sodalizio ebbe nella maturazione intellettuale dell'autore, ma la storiografia non gli ha finora rivolto la dovuta attenzione, limitando l'analisi a una rapida considerazione del """"divertissement"""" letterario Billets de Sirius (1925), pubblicato in seguito alla collezione e all'interpolazione di solo un terzo degli articoli originali."" -
Marcuse, Adorno. Percorsi fra estetica e politica
Il volume consta di due studi su altrettante figure della filosofia del Novecento - Marcuse e Adorno - che hanno condiviso lo stesso campo d'azione, avendo in comune l'esigenza di un profondo rinnovamento del pensiero in un tempo di crisi della storia europea. Il primo studio è dedicato a Marcuse nel quadro delle vicende storico-teoriche degli anni Venti e Trenta. Il secondo focalizza alcuni nodi centrali della concezione estetico-politica di Adorno partendo dalla Dialettica dell'Illuminismo, passando per il suo ritorno in Europa, fino a ricostruire il senso di alcuni esiti contenuti in Teoria estetica. Il quadro generale delineato nel libro prospetta un'analisi della maturazione della teoria critica nei punti di contatto fra estetica e politica. Il tema specifico invece evidenzia come il sorgere del pensiero negativo e della dialettica negativa si sia iscritto nel solco dell'opposizione a ogni conciliazione con una filosofia della storia e un'estetica come forme ideologiche dell'esistente, contro le quali si è sollevata una riflessione critica ed estetica in grado di indicare la via per una trasformazione dei rapporti sociopolitici e culturali. -
Storia del realismo nelle arti visive. Vol. 3: 1960-1990.
Il volume è la traduzione della terza parte di World History of Realism in Visual Arts 1830-1990 (2013) e conclude l’analisi della storia mondiale del Realismo dal 1960 al 1990. Gli anni Sessanta hanno segnato una brusca rottura per la storia del Realismo, poiché in questo decennio l’arte moderna astratta è riuscita e imporsi a livello globale. All’epoca, l’Occidente ha conosciuto un periodo di ricchezza economica e di benessere che in campo artistico ha dato vita a un lungo predominio della cultura di stampo borghese. D’altro canto, ci sono state correnti dell’arte moderna impegnata e del Realismo sociale negli Stati Uniti, in America Latina, Asia e Africa che sono quasi sconosciute nella storia dell’arte. Il libro dà conto di tutte queste esperienze, basandosi, in alcuni casi, solo su osservazioni o interviste dirette dell’autore agli artisti di diversi paesi extraeuropei. -
Le chiese romene in Italia. Percorsi, pratiche e identità
Negli ultimi due decenni l'immigrazione romena in Italia ha raggiunto quasi un quarto della popolazione straniera, tanto da costituire la più grande diaspora romena al mondo. In tale contesto, i romeni di fede ortodossa rappresentano la seconda più grande comunità cristiana nella nostra penisola dopo quella cattolica italiana. Nel volume, la dimensione religiosa di questo singolare fenomeno migratorio è presa in esame per la prima volta da diverse prospettive, attraverso l'analisi delle Chiese e dei movimenti cristiani romeni che stanno rimodellando il panorama religioso italiano. Gli autori si soffermano sui percorsi di insediamento nella società italiana della Chiesa ortodossa romena, della Chiesa cattolica romena di rito latino e di rito bizantino, delle Chiese pentecostali e dei gruppi protestanti romeni. Le ricerche esplorano sia i legami culturali e transnazionali che storicamente uniscono l'Italia e la Romania sia le più recenti trasformazioni nelle pratiche e nelle identità delle Chiese romene nel contesto italiano. All'interno di questo scenario in rapido mutamento, in particolare la Chiesa ortodossa romena sembra affrontare le sfide generate dalla migrazione attraverso lo sviluppo di alcune innovazioni nella propria comunità religiosa. -
La responsabilità civile in diritto privato comparato
La responsabilità civile, nelle declinazioni dell'illecito civile e di quello contrattuale, è lo strumento primo chiamato a offrire una risposta concreta, con le diverse formule risarcitorie, alla richiesta di tutela degli interessi dell'individuo nelle sue dinamiche relazionali. In questa prospettiva, costituisce indubbiamente uno degli ambiti privilegiati dell'ordinamento giuridico ove è più marcato il dialogo fra teoria e prassi, tra analisi dottrinale e ricostruzione giurisprudenziale. Nel volume, tramite il ricorso all'analisi comparatistica, si evidenzia come la ricerca di una sintesi fra le due dimensioni, teorica e applicativa, nelle regole operazionali, imponga spesso agli interpreti il superamento, più o meno consapevole, delle formule normative declamate. È questo uno dei tratti di maggiore fascino di un istituto chiamato a essere, in molteplici occasioni, il primo momento attraverso cui le istanze del sociale si traducono in rappresentazione giuridica, secondo un moto di sussunzione che è perenne e quotidiano, realizzato ora nel dialogo tra formanti interni al medesimo ordinamento, ora tra formanti appartenenti a dimensioni giuridiche differenti. -
Conoscere e scegliere. Scienza e dialettica nella società digitale
No vax, terrapiattisti, complottisti di ogni genere: il mondo d'oggi sembra essere intriso di sospetto e sfiducia nei confronti della scienza. La pandemia ha accentuato il problema, mostrando da un lato come la società contemporanea non possa farne a meno, dall'altro ricordandoci come la scienza spesso sia condizione necessaria, ma non sufficiente, del progresso. Partendo da questa situazione contraddittoria, il libro intende superare la polarizzazione fra sostenitori acritici del pensiero scientifico e suoi oppositori, nella logica di riconoscere il valore della scienza, senza farne però uno strumento di chiusura del dibattito politico. A tal fine, nel volume si sostiene che la causa centrale e inesplorata del rancore antiscientifico risieda nell'utilizzo ideologico dei metodi delle scienze dure al di fuori del loro ambito di appartenenza, con lo scopo di naturalizzare la realtà sociale e confinare il pensiero in una dimensione astorica e antidialettica. Questa ambiguità, ad esempio, gioca un ruolo importante nella fusione tra innovazione tecnica e logica matematica che sta alla base del processo di digitalizzazione in cui siamo immersi. Da tale prospettiva, solo una critica dell'uso ideologico della scienza e del suo legame con lo sviluppo capitalistico, insieme alla ricerca di un equilibrio tra razionalità dialettica e scientifica, permette di confrontarsi in maniera efficace con la complessità del presente. Prefazione di Angelo Vulpiani. -
Città e sistemi mondo. Sociologia storica ed ecologia evolutiva
Il volume riflette sui rapporti tra la dimensione locale e urbana e le ecologie-mondo, in un'ottica che non può oggi esimersi dal prendere in considerazione lo spessore del tempo storico, ovvero dell'evoluzione umana e sociale. Questa prospettiva porta quindi a esaminare il progressivo emergere di un sistema ecologico mondiale integrato, e dunque anche di un metabolismo energetico integrato a livello globale, attraverso una serie di fasi storiche che corrispondono ad altrettante globalizzazioni – o, meglio, tappe di un unico secolare processo di globalizzazione. Particolare attenzione è posta allo sviluppo dei mezzi di trasporto e delle telecomunicazioni, che rivoluziona il rapporto tra la dimensione globale e quella locale, rendendo quest'ultima sempre più dipendente dalla prima, nel senso che le dinamiche caratteristiche dello “spazio dei flussi” incidono in misura crescente sullo “spazio dei luoghi” e sugli equilibri ecologici planetari. -
Proust zoologo
Proust distingue la mera vita animale, ossia tutto ciò che la natura ci assegna quando veniamo al mondo, da bíos, ciò che il nostro essere-vita diviene relazionandosi nel mondo. Per ciascun personaggio precisa i percorsi della vita vissuta e, anticipando Martin Heidegger, come la propria Zoé esprima la loro biografia in funzione degli altri personaggi; racconta inoltre la temporalità epigenetica della loro esistenza attraverso l’uso di zooicone, anticipando in ciò Conrad Waddington. Ne scaturisce uno zoo di 214 diverse specie esaminate per 1.026 volte capace di svelare sia un Proust aracnofobico e nasofilo sia che ciascuno di noi è un con-dividuo, un intreccio di unità e molteplicità. Siamo, in definitiva, una composizione dei medesimi valori e disvalori che si esprimono in dipendenza delle inaudite felicità e meravigliose cadute che il tempo ci riserva. -
Le lingue extraeuropee: Asia e Africa
Il volume descrive le principali componenti del quadro linguistico di due macroaree del mondo: lo spazio tra Europa ed Asia (con riferimento alle lingue indoeuropee dell'Asia, alle lingue caucasiche, paleosiberiane, uralo-altaiche, dravidiche, austro-asiatiche, tai, sino-tibetane, al giapponese e al coreano) e lo spazio tra Asia ed Africa (con riferimento alle lingue afro-asiatiche, o camito-semitiche, e alle lingue dell'Africa nera). La prospettiva che accomuna i saggi, redatti da autorevoli studiosi, prevede un'integrazione tra le dimensioni geo-linguistica, storico-linguistica e tipologico-linguistica, allo scopo di far luce sia sull'attuale distribuzione delle lingue nelle aree esaminate sia sulle vicende che ne hanno determinato assetto e caratteristiche strutturali. -
Le lingue extraeuropee: Americhe, Australia e lingue di contatto
Il volume descrive le principali componenti del quadro linguistico di tre aree del mondo: le Americhe, nella loro tradizionale tripartizione (e con particolare attenzione per le complesse dinamiche extralinguistiche che hanno ""ridisegnato"""" il profilo linguistico del Nuovo Continente), lo spazio austronesiano e quello australiano e comprende una sezione dedicata alle lingue di contatto, pidgin e creoli. La prospettiva che accomuna i saggi, redatti da autorevoli studiosi, prevede un'integrazione tra le dimensioni geo-linguistica, storico-linguistica e tipologico-linguistica, allo scopo di far luce sia sull'attuale distribuzione delle lingue nelle aree esaminate sia sulle vicende storiche che ne hanno determinato assetto e caratteristiche strutturali."" -
Archeologia africana. Preistoria, storia antica e arte rupestre
L'Africa vanta il tempo archeologico più profondo, con i primi strumenti in pietra scheggiati risalenti a oltre tre milioni di anni fa. Ma non solo: testimonianze sull'origine di Homo sapiens, la nascita del pensiero simbolico, l'attestazione delle prime forme di produzione alimentare, l'arte rupestre, l'Egitto predinastico, il Sahara dei Garamanti. Il libro, nell'affrontare questi argomenti, apre una finestra su una straordinaria archeologia, ancora poco conosciuta, rimuovendo i pregiudizi su un continente ritenuto diverso e originale e fornendo basi analitiche e spunti di ricerca. Il lettore è guidato in un percorso cronologico che inizia con i primi ominidi, passa attraverso l'evoluzione della nostra specie, l'affermazione dell'allevamento e dell'agricoltura, la nascita delle società complesse e la formazione dello Stato, per concludersi con alcune riflessioni sul ruolo dell'archeologia africana oggi. A una più ampia descrizione delle evidenze culturali africane si affiancano specifici approfondimenti basati sulle ricerche svolte dall'autore in Nord Africa, in particolare nelle regioni centrali del Sahara. -
Gli dèi di Omero. Politeismo e poesia nella Grecia antica
Gli dèi di Omero non sono semplici personaggi letterari, ma complesse e straordinarie costruzioni poetiche che danno corpo e parola alle divinità onorate dai Greci. Il libro è un'indagine a più voci volta a delineare i tratti specifici del politeismo omerico e le particolarità della rappresentazione del divino così come emergono dai poemi. Nei nove capitoli in cui si articola il volume, una particolare attenzione è dedicata all'intreccio narrativo, che vede gli dèi dell'Olimpo interagire con le creature mortali e influenzare il loro destino, nonché alla struttura stessa del mondo divino, con il suo funzionamento e le sue tensioni, e alla religione vissuta dai protagonisti, attraverso l'analisi di riti, luoghi e attori del culto. Nel restaurare una lettura integrale dei poemi omerici, si esaminano le forme mutevoli degli dèi, le loro strategie tra l'Olimpo e la terra, e l'intrecciarsi costante di azioni divine e vicende umane nel farsi del racconto, dalle mura di Troia alle rive di Itaca. Ritrovati gli dèi, la poesia epica ritrova se stessa e ricomincia a sorprenderci. -
Letteratura italiana: una storia attraverso la scrittura
Il volume raccoglie una parte consistente degli studi che Armando Petrucci ha dedicato, nel corso di una ricca attività di studioso, alle testimonianze scritte nella lingua e nei volgari d'Italia. In venti saggi, che vanno dal famoso e ampio Storia e geografia delle culture scritte alle analisi più specifiche e puntuali su singoli aspetti, si percorre, scortati dai vigili occhi del paleografo, un suggestivo itinerario che dai testi delle origini si inoltra fin dentro l'età contemporanea. Uno sguardo, quello di Petrucci, capace di cogliere i modi e i tempi della trasmissione di quella straordinaria eredità culturale nota col nome di ""letteratura italiana"""". La disparità dei soggetti, i tempi diversi e distanti in cui i saggi furono scritti non scalfiscono la sostanziale unità di un discorso mai interrotto e sempre sostenuto dalla solidità del metodo, dalla sovrana padronanza degli strumenti critici, da un ingegno brillante e originale. Il testo è arricchito da un imponente apparato di immagini mai banali né convenzionali e da indici che contribuiscono a orientare il lettore tra le centinaia di opere, testi, libri, documenti, epigrafi che affollano queste pagine."" -
Civiltà dell'Egeo. Archeologia e società della Grecia nel III e nel II millennio a.C.
Insieme alla Mesopotamia, all'Egitto e al Levante, la Grecia dell'età del Bronzo fu sede di due tra le principali civiltà del Mediterraneo antico: quella minoica e quella micenea. Il volume presenta contesti sociali e cultura materiale del III e del II millennio a.C. in Grecia, nelle Cicladi, a Creta e nell'Egeo orientale ricorrendo a un approccio multidisciplinare: storico, archeologico e antropologico. Vengono così delineati i processi di trasformazione politica e culturale alla base della crescita sociale ed economica che caratterizza l'emergere delle entità statali e delle altre forme di aggregazione territoriale succedutesi nell'area, e la loro intensa e continua interazione con diverse regioni del Mediterraneo. Il cospicuo apparato iconografico che correda il testo rende conto dell'elevato livello della produzione artigianale. Rivolto principalmente agli studenti di archeologia, ma anche a chiunque voglia approfondire la conoscenza della Grecia preclassica, il libro costituisce una sintesi aggiornata della ricerca in Egeo, sia dal punto di vista dei modelli interpretativi sia delle evidenze archeologiche -
Sociologia dei consumi
Le persone non possono fare a meno dei consumi per costruire la propria identità sociale. Per comprendere tale fenomeno, l'analisi sociologica dei consumi ha sviluppato una feconda tradizione internazionale di ricerca che, nata nell'Ottocento, è diventata negli ultimi decenni una delle più rilevanti tra quelle coltivate dalle scienze sociali. Il volume contiene i principali concetti presenti all'interno di questa tradizione. La prima parte del testo analizza l'origine della cultura del consumo evidenziandone le caratteristiche e i limiti. La seconda considera invece le principali interpretazioni elaborate dai sociologi per spiegare i fenomeni di consumo. La terza parte, infine, mostra come i comportamenti di consumo siano influenzati dalla famiglia, dai gruppi sociali, dagli stili di vita e dalla cultura di appartenenza.