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A conti fatti. Quarant'anni di capitalismo italiano
Attraverso lo sguardo di un grande dirigente italiano ricostruiamo gli ultimi quarant'anni di battaglie e di conquiste, che hanno avuto per protagonisti le grandi aziende e lo Stato, per capire dove sta andando la nostra economia.La storia di Franco Bernabè, che ha guidato alcuni tra i maggiori gruppi industriali del paese, è uno spaccato inedito delle vicende nazionali e internazionali degli ultimi decenni. Il racconto della sua esperienza manageriale è uno straordinario documento sulle trasformazioni del capitalismo e del suo sistema di potere e sull'evoluzione del rapporto tra politica e impresa. Dopo qualche anno all'Ocse Bernabè approda alla Fiat come capo economista e attraversa il drammatico periodo della crisi e del recupero del gruppo torinese a opera di Romiti, godendo di un osservatorio privilegiato all'interno della struttura di pianificazione e controllo. Nel 1983 entra in Eni, di cui diventa nel 1992 amministratore delegato. Dopo la trasformazione dell'ente di Stato in società per azioni, si impegna in una lunga battaglia contro lo smembramento e la liquidazione del gruppo e per la sua quotazione. È così che Bernabè si scontra con un sistema di potere corrotto e con le sue connivenze politiche e manageriali e ingaggia con i governi che si succederanno una battaglia a difesa della autonomia dell'ente. Nel 1998 lascia l'Eni per assumere la guida di Telecom Italia. È l'inizio di una vicenda densa di colpi di scena, dal piano dei capitani coraggiosi per scalare l'azienda al suo ritorno in Telecom nel 2007. Quello di Franco Bernabè è uno sguardo d'eccezione sull'economia e la politica del nostro paese, nel suo racconto entrano in campo protagonisti passati e presenti dell'establishment: da Agnelli a De Benedetti, da Schimberni a Romiti, da Reviglio a Cagliari, da Necci a Gardini, da Colaninno a Tronchetti Provera, da Maranghi a Bolloré, da Andreotti a Craxi, da Ciampi a D'Alema, da Cossiga ad Amato, da Prodi a Berlusconi. -
I mostri. E come sconfiggerli
Perché siamo insoddisfatti della politica? Da dove viene il vuoto di fiducia che ha allontanato i cittadini dalle istituzioni? Di quale Europa siamo tanto diffidenti?rnCarlo Calenda per la prima volta scrive un libro politico dedicato all’Italia e alle chimere profonde che ne fanno un paese immobile. rnrnNel pieno della peggiore crisi dal Dopoguerra, l'economia italiana rischia di fermarsi. E allora come mai perdiamo tempo a combattere uno scontro ideologico vuoto e posticcio? Secondo Carlo Calenda, negli ultimi decenni gli italiani si sono assuefatti a un modo di guardare alla politica che li affascina e poi li pietrifica, come se subissero lo sguardo di Medusa, incapaci di tagliare la testa alla Gorgone che incarna i loro vizi. È la politica che ha bisogno di nuovi eroi prepotenti e muscolari. E poi c'è l'insofferenza profonda per le aspettative tradite: un sentimento bruto e cieco, capace della ferocia del Minotauro. D'altra parte, l'Italia è il paese della grande bellezza: la classe dirigente e i media sono cinici e nichilisti come Narciso. Oltre alla propria immagine riflessa, tutto il resto è brutto e sporco. E questo atteggiamento ha spinto il paese nel pantano della rassegnazione. La frattura tra lo Stato e i cittadini è la stessa che separa il progresso dalla società: se il progresso avanza troppo velocemente rispetto alla capacità della società di comprenderlo e dirigerlo, i cittadini si sentono spossessati del loro destino. La paura, la chiusura e l'aggressività sono reazioni inevitabili. Per costruire un percorso di cambiamento serve la fiducia. Calenda per la prima volta scrive un libro politico dedicato all'Italia e alle chimere che dobbiamo vincere. Non possiamo più permetterci di ignorarle, perché viviamo in tempi difficili e imprevedibili. L'Occidente è fragile e noi siamo fragilissimi. La cattiva notizia è che i mostri convengono a qualcuno. Quella buona è che si possono combattere. L'Italia è più forte di chi la vuole debole, e i nostri mostri possono essere sconfitti. -
Patria 2010-2020
Negli ultimi dieci anni l'Italia è cambiata. Forse siamo cambiati anche noi. C'eravamo tutti, ma davvero sappiamo come sono andate le cose?Mentre l'Italia e tutto il resto del mondo si ritrovano precipitati in una crisi economica e sociale gravissima nessuno ci pensa, ma questo decennio è cominciato con il bunga bunga. Che fai, mi cacci?, disse Fini a Berlusconi. Chi si ricorda più di Emanuele Filiberto sul palco di Sanremo? E del Trota? E dello spread a quota 528? Se ci dimentichiamo, non riusciamo a capire come siamo arrivati qui. Il virus si è rivelato una calamità di dimensioni che nessuno poteva immaginare, neanche quando Wuhan chiuse, neanche quando Codogno chiuse, e intanto la famosa sanità lombarda è crollata, con il più alto numero di vittime in Italia e le conseguenze di una tragica serie di scelte sbagliate e ripetute. Al centro e alla periferia di questo disastro ci sono molti protagonisti di lunga data. Tanti nodi sono rimasti irrisolti, tanti errori sono stati ignorati. Come abbiamo fatto a non impedirlo? In questi dieci anni abbiamo assistito senza fare abbastanza alla tragedia dei migranti in mare, al renzismo, al populismo e al sovranismo, alla farsa dell'abolizione della povertà, all'infamia dei porti chiusi, a Mafia Capitale e alla deriva della giustizia, alla decrescita industriale, abbiamo imparato a usare lo smartphone e scoperto il bosone di Higgs, abbiamo visto i comici al governo, l'invasione delle fake news, i ""pieni poteri"""" e il Papeete. L'Italia si è trasformata profondamente. È come un romanzo pieno di scandali, intrecci e svolte inaspettate. I protagonisti siamo noi. Ma conosciamo davvero tutte le regole e i segreti di questo gioco complicatissimo? Enrico Deaglio chiude la trilogia di Patria con una grande cronaca in diretta degli ultimi dieci anni di storia italiana. Ci sarà un happy end?"" -
Le prodigiose puzzette di Pesce Batuffolo
Una nuova divertente avventura di un cucciolo e della sua padroncina, firmata da due grandi nomi della letteratura infantile anglosassone.rnrnElvira ha sempre sognato di possedere un cucciolo e pare che finalmente la madre abbia deciso di esaudire il suo grande desiderio! Quando la mamma le consegna una boccia di vetro con dentro un pesce rosso, la bambina rimane di stucco. Ma dopo l'iniziale delusione decide di non perdersi d'animo: per cominciare lo chiama Batuffolo, come si addice a un morbido cucciolo peloso, dopodiché cerca di addestrarlo a recuperare oggetti, saltare, stare seduto, insomma lo tratta come un vero e proprio cagnolino. Il bello è che il pesce sembra capire perfettamente i suoi ordini e si impegna al massimo per non deluderla. Quando Elvira prova a insegnargli a contare, Batuffolo, invece di abbaiare, risponde emettendo bolle dal didietro e si perfeziona al punto da riuscire a creare bolle sonore, diventando presto una star televisiva. Un brutto giorno, però, il pesce viene quasi ingoiato da un vero cucciolo di cane e lo shock gli fa perdere il talento canoro: Elvira però continuerà ad amarlo per quello che è e finalmente lo tratterà come un pesce rosso. Età di lettura: da 7 anni. -
Diagnosi infermieristiche con NOC e NIC
La seconda edizione del testo Diagnosi infermieristicherncon NOC e NIC, come l’edizione precedente, è pensatarnper permettere a infermieri clinici e studenti dirnaffrontare il problema dello sviluppo di un piano dirnassistenza infermieristica personalizzato utilizzandornle tassonomie NANDA-I, NOC e NIC.rnIl piano di assistenza infermieristica può essere elaboratorna partire dalla diagnosi infermieristica o da condizionirnmediche. Per questo, il libro è suddiviso in duernparti principali: un piano completo di assistenza perrnle diverse diagnosi infermieristiche NANDA-I (edizionern2015-2017) e un elenco di condizioni mediche, chirurgiche,rnpsichiatriche, perinatali e pediatriche, ciascunarnaccompagnata dalle relative diagnosi infermieristicherne dai problemi collaborativi (secondo ilrnmodello bifocale di Carpenito) normalmente associatirna tali condizioni.rnDopo una prima sezione introduttiva, la seconda sezionernpresenta, per ciascuna diagnosi NANDA-I 2015-rn2017, la definizione della stessa, l’elenco delle caratteristicherndefinenti, l’elenco dei fattori correlati e deirnfattori di rischio, una serie di suggerimenti per l’uso,rnl’elenco delle diagnosi alternative suggerite. Ampiornspazio è inoltre dedicato ai risultati di salute (NOC)rnche lo Iowa Outcomes Project ha identificato come irnpiù probabili da selezionare con persone con quellarndeterminata diagnosi infermieristica e agli interventirninfermieristici prioritari NIC che lo Iowa InterventionrnProject ha indicato come i trattamenti prioritari darnintraprendere per una specifica diagnosi. La terza sezione di questo manuale è strutturata inrnmodo da aiutare gli infermieri a concentrarsi sullarnvalutazione da intraprendere quando la condizionernclinica dell’assistito è stata definita, ma non sonornancora state stabilite le appropriate diagnosi infermieristiche.rnIn questa sezione sono elencate le condizionirncliniche mediche, chirurgiche, psichiatriche,rnperinatali e pediatriche con associazione delle relativerndiagnosi infermieristiche e dei problemi per irnquali è previsto un approccio integrato. -
Manuale di galenica a uso umano e veterinario. Con espansione online
La galenica - cioè l'allestimento di medicinali da parte del farmacista in farmacia - rappresenta un aspetto appassionante e peculiare della professione del farmacista: infatti tutte le farmacie, aperte al pubblico od ospedaliere, dispongono di un laboratorio per le preparazioni galeniche. Questi preparati rendono possibile la modulazione personalizzata della quantità dei singoli principi attivi, il che è particolarmente importante in trattamenti terapeutici per fasce di età con esigenze e problematiche specifiche, bambini e anziani, o nel trattamento di patologie particolari che possono richiedere dosaggi diversi da persona a persona. La galenica va dunque efficacemente ad affiancarsi all'industria farmaceutica che, dovendo immettere in commercio medicinali standardizzati, non può venire incontro a esigenze estremamente specifiche. Aggiornato, rispetto alla normativa vigente per la spedizione delle ricette, a quanto previsto dopo l'entrata in vigore della nuova tariffa nazionale italiana per la vendita al pubblico dei medicinali e l'aggiornamento della Farmacopea Ufficiale Italiana di maggio 2018, questo ""Manuale di galenica"""" si caratterizza non solo per il gran numero di formulazioni (403 schede complessive tra formulazioni a uso umano, veterinario e preparati vegetali assimilabili agli integratori alimentari), ma anche per offrire un approccio economico, con utili strumenti di valutazione e calcolo dei costi di preparazione e valore del prodotto. Altri elementi di rilievo sono: l'analisi delle modalità ottimali di organizzazione, gestione e implementazione del laboratorio, le indicazioni tecnologiche per l'allestimento delle forme farmaceutiche, le indicazioni per il controllo di qualità e la valutazione di stabilità delle preparazioni galeniche. Al testo si accompagnano 12 filmati, che illustrano altrettante preparazioni, fruibili mediante realtà aumentata."" -
Se l'amore bussa... (forse) ha perso le chiavi...
Sadie ha tredici anni, i genitori separati, una sorellina bebé di nome Martha, nata dal nuovo matrimonio della madre, e un gemello, Sonny, che sogna di fare la rockstar. Fin qui tutto follemente normale. Ma per la serie ""tutto può cambiare. In peggio"""": 1) Il padre (disordine a gogò, musica a manetta) vive ancora in casa, con la ex-famiglia, in una stanza sopra il garage. 2) Il nuovo marito della madre chatta su Internet, per un motivo che nessuno immaginerebbe mai. 3) Cormac, il ragazzo che piace a Sadie, lavora in un'impresa di pompe funebri... No comment. Età di lettura: da 11 anni."" -
Ho attraversato il mare a piedi. L'amore vero di Anita Garibaldi
"Dopo due femmine, mia madre e mio padre volevano un maschio. Invece sono arrivata io."""" Con queste parole inizia l'incredibile racconto di Anita, la sua avventura, il viaggio della sua vita che la porterà dal Brasile in Italia, da semplice ragazza a eroina dei due mondi. A soli quattordici anni Anita è costretta a sposare un uomo che non ama. Ma lei già sogna l'oceano che un giorno attraverserà, sogna un destino diverso, sogna l'amore, quello vero. Anita non è fatta per obbedire ai prepotenti, non è fatta per subire i soprusi, non può rinunciare ai suoi ideali. A diciotto anni incontra José Garibaldi, il """"pirata italiano"""". Se ne innamora perdutamente. """"La mia felicità ha un nome: José. Non avevo mai pensato che potesse accadere. A me."""" Questo libro racconta l'amore di Anita e Giuseppe Garibaldi. E di una delle più forti passioni che li unì: l'Italia." -
Romanzo della Rosa. Testo francese antico a fronte
Due testi e molti misteri. Il ""Romanzo della Rosa"""" è costituito da due parti scritte da autori diversi a distanza di una quarantina di anni. Due parti molto diverse e la seconda sembra essere la palinodia della prima. I dubbi sull'identità degli autori, su eventuali interpolazioni di Jean de Meun nella prima parte, sul senso del poema come opera complessiva sono ripercorsi nell'introduzione di Mariantonia Liborio. Quello che sembra sicuro è che il """"collage"""" dei due testi mostra come in quel mezzo secolo di iato fra la prima e la seconda metà del XIII secolo fossero profondamente cambiati i modelli culturali: dagli ideali e dalle forme letterarie cortesi del Roman di Guillaume de Lorris all'approccio filosofico-enciclopedico di Jean de Meun. E un passaggio che si verifica, in forme diverse, anche nella letteratura del sì fra i poeti siciliani e Dante. È dunque importante rileggere il """"Romanzo della Rosa"""" nella sua diversificata completezza. Al di là dei problemi filologici e narratologici, il poema è davvero uno dei fondamenti della cultura europea: una rilettura dell'ars amandi ovidiana che diventa una fenomenologia della conquista amorosa e del desiderio; una perfetta compenetrazione di allegoria e narrazione che anticipa la Commedia dantesca."" -
Vangelo di Luca. Lectio popolare per gruppi di ascolto
Questo lavoro non ha la pretesa di essere un commento al Vangelo di Luca, ma risponde piuttosto a una precisa esigenza pastorale: favorire la ""lectio continua"""" da parte dei partecipanti ai Gruppi di ascolto della Parola, che potranno leggere in gruppo, come sono soliti fare, i brani scelti per questo scopo e meditare personalmente il resto del Vangelo."" -
Sognando Bataan
Da quando suo padre è morto combattendo nell'isola di Bataan, Jack Dalton sogna di fare il soldato agli ordini del generale MacArthur, ma in attesa di quel giorno lontano (l'esercito non arruola certo i ragazzi di 11 anni) deve comunque affrontare le sue battaglie quotidiane. Per esempio quella contro un ricco compagno di scuola che gli ruba la fidanzata e lo umilia talmente da indurlo a fare un gesto avventato e nascondersi tra i barboni del parco. E là Jack conosce il Capo, vagabondo che racconta meravigliose ""fiabe metropolitane"""", ma che forse non è quello che sembra... Età di lettura: da 12 anni."" -
Résistance. Parigi, 1940-1941: la sfida di una donna all'occupazione tedesca
Il 14 giugno 1940 le truppe naziste entrano a Parigi, occupando la città. Qualche giorno più tardi, da Radio Londra, il generale Charles De Gaulle lancia il suo appello alla resistenza. Il 20 giugno Agnès Humbert annota nelle prime pagine del suo diario: ""Questa sera non ho cercato di farla finita perché mi ha dato una speranza che adesso nulla potrà più spegnere"""". Storica dell'arte e funzionarla al Musée national des Arts et Traditions populaires, Agnès, allora quarantaseienne, fa parte del gruppo di intellettuali che diedero vita alla prima e fondamentale rete della Resistenza francese: """"L'unico rimedio per noi è riunirci, una decina, non di più. Incontrarci in un giorno fisso, per comunicarci notizie, redigere e distribuire volantini, fornire resoconti della radio francese di Londra. Non nutro molte illusioni sull'efficacia della nostra azione, ma sarà già un successo se riusciremo a mantenere il nostro equilibrio mentale"""". A rischio della propria vita e di quella dei suoi familiari, Agnès si dedica anima e corpo alla lotta contro il nazismo, dalla protezione dei compagni alla propaganda, ricorrendo a ogni genere di escamotage e fondando insieme agli altri il giornale clandestino """"Résistance""""."" -
Il secolo mobile. Storia dell'immigrazione illegale in Europa
Cent'anni fa non esistevano passaporti, si viaggiava senza permessi né lasciapassare. Oggi, al contrario, il regime dei visti di Schengen vieta di entrare in Europa alla maggior parte dell'umanità: ovvero ai ceti poveri e prevalentemente non bianchi dei paesi a medio e basso reddito di Africa, Asia e Caraibi. Ai loro emigranti, respinti dai consolati, non resta che imbarcarsi di contrabbando dai porti franchi del Nord Africa e della Turchia. È così che negli ultimi trent'anni hanno attraversato il Mediterraneo tre milioni e mezzo di viaggiatori senza visto, mentre i corpi di altri cinquantamila giacciono tuttora sul fondo del mare mangiati dai pesci. Come siamo arrivati fin qui? E soprattutto, come ne usciremo? Con il rigore dello storico e il piglio del narratore, Gabriele Del Grande scrive la prima storia dell'immigrazione illegale in Europa. Una storia che spazia dallo sbarco delle truppe africane a Marsiglia nel 1914 fino alla crisi delle ONG a Lampedusa, passando per la stagione della libera circolazione con le ex colonie, il divieto di espatrio dal blocco comunista, i riots razzisti nelle capitali europee, la messa al bando dell'immigrazione non bianca, il crollo del muro di Berlino, il doppio cortocircuito dell'asilo e dei ricongiungimenti familiari e la stretta sui visti che dal 1991 alimenta il mercato nero dei viaggi. Nella sua ricostruzione Del Grande non perde di vista il contesto globale della decolonizzazione, della segregazione razziale oltreoceano, della guerra fredda, dell'ascesa dei movimenti islamisti, del ritorno della Cina e dell'India sulla scena mondiale e del boom demografico – e in prospettiva economico – dell'Africa. Il risultato è una narrazione avvincente, che intreccia le vicende dell'immigrazione con quelle dell'emigrazione e, al contempo, contrappone ai fantasmi del passato suprematista euro-atlantico uno sguardo cautamente ottimista sul futuro. Porre fine agli sbarchi e ai naufragi, infatti, è possibile. Prima però è necessario rimuovere l'ultima invisibile linea del colore. Quella dell'apartheid alla frontiera. -
Gli animali di Lockwood Manor
Agosto 1939. La guerra incombe su Londra e Hetty Cartwright viene incaricata di portare in salvo la preziosa collezione di mammiferi impagliati del Museo di storia naturale. Quando giunge a Lockwood Manor, futura dimora del museo, Hetty si rende conto che il suo compito è più difficile del previsto. Deve vedersela con l'irascibile Lord Lockwood e con i suoi domestici tutt'altro che collaborativi; e, come se non bastasse, alcuni degli animali della collezione iniziano a scomparire. Hetty ha l'impressione che qualcuno – o qualcosa – la stia pedinando tra le buie stanze della magione. Mentre la situazione precipita, Hetty stringe un legame sempre più profondo con Lucy, l'affascinante e tormentata figlia di Lord Lockwood. -
Il castello alto
Nel 1975 Stanisław Lem, ormai autore di fama internazionale e instancabile creatore di mondi, diede alle stampe un libro inaspettato: la storia di come si fosse formato il suo personale mondo, ovvero la rievocazione della sua giovinezza a Leopoli, allora città in grande fermento, nell'epoca tra le due guerre mondiali. Godibilissimo, pieno di fini intuizioni psicologiche sulla mente infantile, di sottile umorismo e soprattutto di una schietta sincerità – «non so se è già completamente chiaro che ero un tiranno… un mostro» –, questo memoir ci racconta di anni passati a divorare libri e dolci, a schiantare giocattoli e comunicare con gli oggetti domestici, a rifugiarsi tra le rovine del Castello alto, vicino al ginnasio, durante le ore libere dalle lezioni, ma anche a subire assurde esercitazioni militari. Soprattutto, Lem in queste pagine ci offre un ""ritratto dell'artista da giovane"""": un ragazzino spesso solo, dotato di un'immaginazione, una curiosità e una capacità di sognare fuori del comune. Ma Il Castello alto è anche una profonda riflessione sui temi della memoria, dell'innocenza e della creazione artistica: un tassello fondamentale per comprendere la vocazione letteraria dello scrittore e conoscere il tempo e il luogo in cui è nata."" -
Aggiustare l'universo
Ottobre 1945. L'anno scolastico inizia in ritardo. È il primo dell'Italia liberata e non è semplice ripartire dalle macerie. La maestra Gilla guarda con angoscia quei muri che fino a poche settimane prima alloggiavano nazisti. È arrivata a Borgo di Dentro per sfuggire alle bombe che martoriavano la sua Genova, e come tanti giovani ha combattuto e ha rischiato la vita, scommettendo sulla costruzione di un futuro migliore che altri compagni non vedranno. Ma ora non vuole pensare a quello che la guerra le ha tolto, e le ventitré allieve di quinta elementare che ha di fronte sono una ragione sufficiente per tenere a bada la tristezza. Al suono della campanella è rimasto un posto vuoto, in prima fila. La bambina a cui è destinato raggiunge la classe poco dopo, accompagnata dalla bidella e da un biglietto del direttore. Si chiama Francesca e arriva dal vicino orfanotrofio. È preparata, diligente, ma non parla e Gilla nei suoi occhi riconosce subito la tristezza di chi si trova solo in un mondo cui non appartiene. Per entrambe c'è stato un prima e c'è stato un dopo. Ma se Gilla del passato vorrebbe liberarsi, per Francesca è l'unico posto in cui desidera tornare. Perché lì sta la sua famiglia, quella per cui il suo nome era Ester e con cui viveva a Casale Monferrato, prima che i ""provvedimenti per la difesa della razza"""" impedissero a suo padre di insegnare, a suo nonno di vendere stoffe, a lei e sua madre di condurre una vita degna di questo nome. L'ultimo ricordo felice di Ester è una gita sul Po. Dopo, solo la colpa di essere ebrei. Ora dei genitori non sa più nulla, e la speranza che tornino a prenderla, come le hanno promesso, l'abbandona un po' ogni giorno. Gilla ha intuito cosa nasconde l'ostinato silenzio della bambina, e sa che per riparare ciò che si è rotto servono calma e pazienza. Le stesse che usa con un vecchio planetario meccanico che la sera aggiusta sul tavolo della cucina, formulando lezioni immaginarie per le sue allieve."" -
Melvill
Un padre morente, in preda alla febbre e al delirio, racconta la sua giovinezza, il suo Grand Tour, i palazzi veneziani popolati da figure affascinanti e malvagie, la sua rovina e il suo viaggio più bello: la traversata a piedi del fiume Hudson ghiacciato. Un figlio, ancora bambino, siede ai piedi del letto, ascoltando attentamente queste ultime parole allucinate. L'opera di Herman Melville, un autore magistrale che fu incompreso, troppo avanti rispetto al suo tempo e giudicato pazzo e pericoloso da alcuni critici dell'epoca, potrebbe avere la sua origine in questo ultimo lascito del padre? Rodrigo Fresán getta uno sguardo nuovo sull'enigma della vocazione letteraria, esplorando i meandri della narrativa, che oscilla costantemente tra realtà e immaginazione. -
Vespertine
I Morti di Loraille non hanno pace. Artemisia si sta addestrando per diventare una Suora Grigia, una monaca che prepara i corpi dei defunti affinché le loro anime possano trapassare; in caso contrario, rimarranno in questo mondo come spiriti assetati di vendetta. Artemisia preferisce avere a che fare con i morti piuttosto che con i vivi: almeno i cadaveri non fanno domande su quella strana ragazza che è stata posseduta da uno spirito violento. Quando il convento si ritrova sotto la minaccia di un esercito di posseduti, Artemisia li combatte risvegliando un antico spirito, intrappolato nella reliquia di Santa Eugenia. È un redivivo, un essere malvagio che le entra nella mente. Controllare il suo enorme potere sta consumando Artemisia nel corpo e nell'animo. Solo una vespertina – una sacerdotessa capace di maneggiare le antiche reliquie – potrebbe aiutarla. Peccato che l'era delle vespertine sia tramontata, e la loro sapienza perduta per sempre. E mentre Artemisia tenta di venire a capo di quel mistero fatto di sante, segreti e magia nera, un male antico si dispiega. Quante possibilità di fermarlo ha una ragazza inesperta, già impegnata a tenere a bada il redivivo? -
I sussurri delle ombre
Delaney “Lane” Meyers-Petrov ha diciotto anni ed è sempre stata tenuta lontana dai pericoli, al sicuro, quasi fosse fatta di vetro. Ma ora ha deciso che è il momento di cambiare. È stanca di starsene in disparte a raccogliere polvere, è stanca di essere considerata e di sentirsi fragile solo perché sorda. Il vetro, dopotutto, si crepa con estrema facilità, è vero, ma può resistere a una pressione immensa. Quindi anche per lei è arrivato il momento di sondare i suoi limiti, non importa se facendolo si procurerà qualche incrinatura. Così, dopo essere stata accettata alla Howe University, nella facoltà di Godbole, prestigiosa ma controversa, perché calamita per i cultori delle discipline occulte, Lane pensa sia finalmente arrivata l’occasione di dimostrare a se stessa e agli altri il suo valore. Di definirsi, per una volta, per le sue capacità e non per la sua sordità o per la paura delle ombre che, fin da bambina, la cercano insistentemente. Il semestre, però, non inizia col piede giusto visto che la prima persona che incontra, Colton Price, è tutto tranne che una persona gentile e ragionevole. Tuttavia, anche se Lane ancora non può saperlo, dietro l’aria strafottente che sfodera ogni volta che la incontra, in realtà il ragazzo è irresistibilmente e visceralmente attratto da lei, sebbene gli sia stato espressamente vietato di frequentare la “ragazza che sente le voci delle ombre”. Quando uno studente viene trovato morto, però, Lane e Colton si alleano per scoprire cosa è realmente accaduto. Questo li porterà a scoprire segreti sepolti da anni e ad affrontare un potere antico e senza nome, un nemico che minaccia di distruggere loro e il loro sodalizio proibito. -
Quello che non siamo mai stati. Lascia che sia
Leah era una ragazza solare, piena di entusiasmo, di sogni. Ora, a diciannove anni e a distanza di molti mesi dall'incidente che le ha strappato i genitori, è irriconoscibile. Distrutta, non crede più in niente. Ha rinunciato persino alla sua passione più grande, dipingere, perché nulla, ai suoi occhi, ha più senso. Qualcosa, però, sta per cambiare. A causa del lavoro, infatti, il fratello Oliver è costretto a trasferirsi a Sydney e, non volendola allontanare dal luogo in cui è cresciuta, chiede ad Axel, il suo migliore amico, di ospitarla a casa sua e di prendersene cura in sua assenza. Dopo tutto, il ragazzo è uno di famiglia, e stare con lui, uno spirito libero, spensierato, che passa le sue giornate tra lavoro, uscite con gli amici e il surf, non potrà che fare bene a Leah. Axel poi prende sul serio il compito che Oliver gli ha affidato e cerca in ogni modo di aiutare la ragazza a ritrovarsi e a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Quello che ignora, però, è che Leah è innamorata di lui da sempre. E che starle accanto potrebbe cambiare non solo la sua vita, ma quella di entrambi. Perché lei è luce, nonostante tutto, e non può che attrarre il suo sguardo. Perché lei è proibita, ma risveglia la sua pelle come nessuna. Perché lei è il mare, le notti stellate e i vinili dei Beatles. Perché soprattutto, a volte, ci sono solo due scelte a disposizione, prendere o lasciare. E perché in certi casi bisogna rischiare tutto perché delle scintille di felicità esplodano come uno spettacolo di fuochi d'artificio.