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Obbligazioni pecuniarie. Struttura e disciplina dei debiti di valuta
Quello dei debiti che, dopo le ricerche di Tullio Ascarelli, nel sistema italiano non si è più smesso di denominare ""di valuta"""" (nella nota contrapposizione con i debiti """"di valore""""), rappresenta per la prassi un terreno di quotidiana e intensissima applicazione. Eppure, è opinione comune che in esso non manchino ampie zone d'ombra. Non di rado, chi si addentra nei meccanismi che governano questa specie di debiti riceve l'impressione di un accumulo di materiale giurisprudenziale magmatico e talora incoerente, a tratti addirittura indecifrabile. Ciò dipende in larga misura dal fatto che a pochi dati legislativi sono aggrappati edifici concettuali assai complessi, contornati da molte regole di dettaglio e da infinite distinzioni e sotto-distinzioni: un apparato che è il frutto del fecondo - quanto però incontrollabile - lavorio di teorici e pratici; sicché l'intera disciplina di questi debiti finisce per sembrare il prodotto provvisorio di un cantiere sempre aperto di """"ingegneria giuridica"""". Nel volume viene data una rilettura della materia che tenta di metterne in evidenza, prima che ogni singolo segmento di regime, le strutture portanti; strutture da individuare, qualche volta da riscoprire, tanto nelle decisioni delle corti quanto nel pensiero dei giuristi, di oggi e di ieri."" -
La fondazione fiduciaria: struttura e funzione della destinazione patrimoniale
La diffusione nell’esperienza giuridica italiana di numerose ipotesi di separazione patrimoniale ha imposto negli ultimi anni una profonda revisione di molte tradizionali concezioni e categorie acquisite. Di conseguenza, sono state messe in discussione in dottrina (e spesso profondamente riesaminate in giurisprudenza) consolidate interpretazioni della titolarità di beni, dell’opponibilità dei vincoli su di essi impressi dall’autonomia privata, delle relazioni tra gestori e beneficiari della loro amministrazione e della conseguente estensione della responsabilità dei diversi soggetti coinvolti.rnTale esteso e significativo ripensamento ha riguardato assunti finora ritenuti fondamentali nel diritto civile italiano: dall’assolutezza del diritto di proprietà all’impossibilità per i privati di destinare i patrimoni a finalità meramente individuali, fino alla considerazione stessa della singolarità delle situazioni giuridiche soggettive in relazione ai beni, la quale si riteneva finora connaturata a un ordinamento che intendeva evitare la pluralità di interessi opponibili non incasellati nel numero chiuso dei diritti reali.rnLe nuove prospettive ermeneutiche non hanno però riguardato la fondazione fiduciaria, sebbene il giudizio (quasi) unanimemente negativo degli studiosi sulla figura fosse strettamente, anzi inscindibilmente connesso proprio ai presupposti teorici recentemente rimessi in discussione. Al contrario, i pochi cenni ad essa dedicati dalla dottrina italiana si incentrano esclusivamente sul primo dei due termini della nozione, dimenticando che la qualificazione fornita dall’aggettivo risulta tutt’altro che esornativa e fornisce, piuttosto, la specificazione strutturale dell’istituto: che è sì fondazione, in quanto patrimonio destinato a uno scopo, ma rimarrebbe puro significante ove non ricevesse colore e sostanza giuridica dall’avvenuto affidamento dei beni a un soggetto, la cui titolarità sul fondo così costituito viene definita, limitata e funzionalmente orientata dal necessario perseguimento del fine.rnPer affermare l’ammissibilità delle fondazioni fiduciarie, allora, si potrebbe essere tentati dall’individuare la soluzione nella mutata natura del diritto di proprietà, o magari nel superamento del principio del numero chiuso dei diritti reali; tuttavia, sebbene assai discutibili e in effetti discussi da decenni, tali passaggi non appaiono decisivi per affermare la possibilità di una destinazione allo scopo, che rimane questione piuttosto connessa alla separazione dei patrimoni e alle conseguenze che tale fenomeno produce sulla titolarità giuridica dei beni. -
Il momento impositivo nell'imposta sul valore aggiunto
L'articolo 6 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633 - rubricato ""Effettuazione delle operazioni"""" - disciplina le fattispecie al verificarsi delle quali le operazioni si considerano effettuate ai fini dell'applicazione dell'i.v.a. Si tratta, quindi, di una disposizione fondamentale nell'ambito della disciplina dell'imposta sul valore aggiunto. E ciò, sia sotto il profilo teorico, sia dal punto di vista applicativo. Questo saggio si propone di esaminare il tema in modo, per quanto possibile, esaustivo, avendo riguardo tanto agli aspetti teorici, quanto a quelli operativi. In altri termini, procederemo da un punto di vista generale e astratto per pervenire a quello più particolare e concreto. L'analisi prende avvio, pertanto, dalla trattazione (sia pur per cenni) dei rapporti fra tempo e diritto, per passare, poi, all'inquadramento generale della nozione di """"profilo temporale"""" nell'imposta sul valore aggiunto al fine di verificare il ruolo che l'art. 6 svolge nell'ambito della disciplina complessiva del tributo. In tale prospettiva, si partirà dalla regolamentazione unionale dell'imposta per mettere a fuoco la distinzione esistente fra """"fatto generatore"""" e """"esigibilità"""" dell'i.v.a. e, successivamente, ci si soffermerà sulla normativa interna per dimostrare la presenza e la rilevanza, anche nel nostro ordinamento, della distinzione fra fatto generatore e fattispecie dell'esigibilità nonché delle conseguenze che da essa discendono. Completata, quindi, l'esposizione dei profili di inquadramento sistematico della disciplina, si esamineranno in chiave critica le singole fattispecie di integrazione del momento impositivo relativamente alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizio."" -
Commentario breve al codice penale. Complemento giurisprudenziale. Edizione per prove concorsuali ed esami 2021
Si tratta della nuovissima edizione del Complemento Giurisprudenziale al Codice penale. Un aggiornamento completo che aggiunge, alla già corposissima giurisprudenza, le più rilevanti pronunce ufficiali delle Corti Costituzionale e di Cassazione emesse nell'ultimo anno. -
Performance e valore pubblico
La misurazione della performance (MP) e la valutazione della performance (VP) riferite alle amministrazioni pubbliche sono temi, inestricabilmente interdipendenti, oggetto di interesse per studiosi di svariate discipline, fra le quali spicca l'Economia aziendale. Nonostante l'ampiezza e la profondità del dibattito scientifico sviluppatosi negli ultimi decenni e l'accumularsi di ""pratiche"""" anche di pregio, è diffuso il convincimento che MP e VP non abbiano determinato, su larga scala, gli effetti sperati almeno con riferimento alla capacità delle nostre amministrazioni di dare risposte efficienti ed efficaci ai bisogni generati dal formarsi della domanda individuale e comunitaria. MP e VP sono spesso esercizi formali svolti in ossequio ad obblighi normativi finalizzati alla distribuzione ai dipendenti della remunerazione variabile legata alla performance. Spetta alla Teoria il compito di indagare sulle ragioni dello """"stato dei fatti"""" per provare a individuare le condizioni abilitanti e preliminari da soddisfare al fine di rendere MP e VP attività utili al governo socialmente ed economicamente responsabile di ogni amministrazione. La chiave teorico-interpretativa offerta in questa monografia è che MP e VP sono anzitutto da ricondurre in modo coordinato e organico ai concetti di valore pubblico prodotto e proposto e valore pubblico riconosciuto. Il volume, pertanto, affronta il tema della performance in una prospettiva ampia di matrice economico-aziendale, che travalica quella tradizionalmente proposta in molti studi, e considera ogni amministrazione pubblica come un'azienda che co-produce sia servizi, sia output più complessi cioè le politiche e, soprattutto, i programmi pubblici per dare risposta a tipologie di bisogni diversi, individuali e comunitari, dei quali ogni amministrazione deve farsi carico. Ampliare l'area di studio nella quale investigare MP e VP è, a sua volta, prodromico alla formulazione di una specifica proposta teorica: considerare il valore pubblico riconosciuto nella prospettiva comunitaria una dimensione di performance non solo da misurare e valutare, ma anche da integrare con quella, parimenti irrinunciabile, del valore pubblico riconosciuto nella prospettiva individuale."" -
Gli studi di storia delle religioni. Profilo storico
La storia delle religioni è nata, come disciplina scientifica, nell’ultimo trentennio del XIX secolo e durante i centocinquant’anni seguenti si è dipanata attraverso un susseguirsi di discussioni, teorie, metodologie, in costante confronto con gli studi linguistici, filologici, antropologici, storici, sociologici, psicologici, filosofici, teologici. Se fino agli anni Ottanta del Novecento si dibatteva soprattutto sul modo d’intenderla e di studiarla, senza metterne in discussione, se non sporadicamente, lo statuto, il periodo successivo ha visto l’imporsi di critiche radicali al suo armamentario concettuale, che hanno comportato uno spostamento progressivo dell’interesse dalle religioni quali oggetto di analisi ai quadri di riferimento, ai limiti, alle modalità, alle prassi di ricerca. Sia che tali critiche vengano accolte nei loro esiti più estremi, sia che vengano respinte, sia che si cerchi un modus vivendi con esse, è diventato chiaro che non si può più affrontare la materia prescindendo da un esame della ‘cassetta degli attrezzi’ impiegata, che a sua volta presuppone una ricostruzione approfondita della storia degli studi. Il tema è spesso presente nella manualistica italiana e non, ma con un ruolo di solito secondario e, anche nei casi in cui assume una posizione più centrale, è considerato in maniera sommaria, oppure molto selettiva e parziale, talora volutamente unilaterale. In questo libro lo si tratta per la prima volta in tutta la sua estensione, con l’ambizione di fornire una guida introduttiva per muoversi all’interno della storia della disciplina che consenta a chi legge di cogliere, capire e assimilare i concetti e le prospettive-chiave delle ricerche storico-religiose nei loro contesti intellettuali. -
Solo cose belle. Libera la tua vita 10 minuti al giorno e concentrati su ciò che conta davvero
Bastano 10 minuti al giorno, e alcune semplici regole, per eliminare la confusione che ci circonda e concentrarci sull'essenziale, su ciò che davvero ci piace e su chi davvero siamo. Da alcuni anni Irina Potinga, ideatrice del progetto Spazio Grigio, si occupa di diffondere attraverso i suoi canali social la filosofia minimalista, proponendo un percorso di alleggerimento a 360 gradi che parte dai vestiti e dagli oggetti superflui che invadono le nostre case per arrivare via via ai pensieri, alle cattive abitudini e alle relazioni che ci impediscono di vivere la vita che vorremmo. “La prima parte del libro riguarderà proprio l'armadio, perché è un posto dove spesso si accumulano tante cose inutili e perché ce l'abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. La seconda parte è dedicata al resto della casa e in particolare a oggetti come libri, ricordi, documenti. La terza parte riguarda lo stile di vita e quindi il modo di applicare il minimalismo alle relazioni, ai pensieri, alle attività. Nell'ultima parte vedremo le buone abitudini che ci permetteranno di portare avanti questo percorso di consapevolezza e vivere la nostra vita migliore. Quando ho cominciato a eliminare, prima i vestiti, poi gli oggetti attorno a me, poi le attività, alcune persone, i vecchi ricordi, i pensieri negativi e limitanti, ho fatto chiarezza su cosa mi piace davvero, cosa mi fa sentire bene e soddisfatta, quali sono le mie priorità, cosa porta valore alla mia vita. Ora mi sento felice e grata per tutto ciò che ho, la mia casa, la mia famiglia e quello che faccio ogni giorno. Quando apro la porta di casa mia ho una sensazione di pace e leggerezza, quando mi guardo attorno ho solo cose belle. -
Iperione
"Ho veduto una sola volta l'unica, colei che la mia anima cercava, e la perfezione che noi collochiamo al di sopra delle stelle, che noi allontaniamo sino alla fine del tempo, questa perfezione l'ho sentita presente. Era là, questo essere supremo, là nella sfera dell'umana natura e delle cose esistenti. Non vi domando più dove essa è: è esistita nel mondo e può tornarvi; vi è soltanto nascosta. Non domando più che cosa sia, l'ho veduta, l'ho conosciuta. O voi, che cercate quanto vi è di più alto e di più perfetto, nella profondità della sapienza, nel tumulto dell'azione, nel buio del passato, nel labirinto del futuro, nelle tombe e al di sopra delle stelle! Conoscete il suo nome? Il nome di ciò che è uno e tutto? Il suo nome è bellezza."""" Si può dire che in queste parole, con cui Iperione rappresenta all'amico Bellarmino il suo primo incontro con Diotima, sia contenuta in nuce tutta la materia del grande romanzo nella versione di Giovanni Vittorio Amoretti. Pubblicato nella definitiva e matura redazione nel 1797-1799, """"Iperione"""" è, accanto alle grandi liriche, alla tragedia dedicata alla figura di Empedocle e alle traduzioni da Sofocle, il raggiungimento poetico più alto del massimo spirito lirico che la Germania abbia avuto tra Goethe e Nietzsche." -
L'arte della cucina francese
Negli USA Julia Child (1912-2004) è stata molto più di una cuoca, è stata una vera e propria “pioniera del piacere in un paese (allora, n.d.r.) puritano”. Julia Child ha infatti fatto conoscere la cucina francese e le relative tecniche culinarie al pubblico statunitense attraverso diversi libri e trasmissioni televisive di cucina, principalmente ""The French Chef"""", andata in onda dal 1963, in cui presentava ricette che utilizzavano ingredienti complicati cucinati in modo quantomeno stravagante. Il suo libro, scritto insieme a Simone Beck e Louisette Bertholle, con le quali dirigeva un scuola di cucina a Parigi, è un vero must per gli appassionati di cucina, nonché un successo mondiale. Semplice, dal linguaggio comprensibile e lontano dalle complicazioni dell'alta cucina, è dedicato a tutti coloro che vogliono migliorare l'arte della cucina di casa ispirandosi a una delle cucine più rinomate."" -
Piccole storie felici sulla natura. Ediz. a colori
Un albo di storie a lieto fine che ci raccontano come la natura possa tornare a risplendere. Siamo tutti preoccupati per la salute del pianeta ed è facile sentirsi sopraffatti dalle notizie relative alla crisi climatica. Però ci sono anche molte, moltissime storie a lieto fine che ci mostrano come, quando diamo alla natura un po’ di spazio e un piccolo aiuto, lei può tornare a rifiorire. Dalle gigantesche megattere alle minuscole tartarughe appena nate, dalle tigri indiane ai maestosi nibbi reali, fino ai lupi grigi che hanno ripopolato il Parco di Yellowstone, queste storie piene di ottimismo sono un dolce antidoto alle preoccupazioni dei più piccoli per la natura. Età di lettura: da 6 anni. -
Il libro della buonanotte delle domande impossibili. Le risposte alle domande più sorprendenti. Ediz. a colori
Una raccolta di tutte le domande più geniali e impossibili che sorprendono, ossessionano e lasciano a bocca aperta adulti e bambini di tutto il mondo. Trova le risposte alle domande più curiose! Età di lettura: da 8 anni. -
Insegnare italiano L2
Il volume, realizzato in collaborazione con l'Università per Stranieri di Siena, intende dare risposta alle esigenze formative di chi studia o opera nel campo della didattica dell'italiano a stranieri, di chi fa ricerca o si prepara per ottenere una certificazione didattica, un'abilitazione nazionale o altro titolo attinente. La prima parte affronta tematiche fondamentali dal punto di vista del docente (approcci e metodi, interazione in classe, tecnologie, QCER, correzione degli errori, valutazione, certificazioni). La seconda parte si concentra su questioni rilevanti dal punto di vista degli apprendenti (le variabili nell'apprendimento, l'interlingua, le sequenze acquisizionali) e mette a fuoco la specificità di alcuni profili - bambini, adolescenti, adulti e senior, studenti universitari, immigrati, oriundi italiani, operatori turistico-alberghieri, cantanti d'opera - come esempi di una costellazione di contesti e motivazioni allo studio da parte di stranieri in Italia e nel mondo. La terza parte è dedicata all'analisi dei manuali di italiano L2 e alla progettazione di materiali didattici basati su testi e immagini. -
I dannati di Malva
Malva è una scintillante città di vetro e metallo circondata dalla foresta. L'aria è pura, le strade sono pulite e gli abitanti vivono immersi negli agi. Ma sotto l'apparenza, scavata nelle profondità della terra, si nasconde la faccia segreta della città, soffocata dai miasmi tossici. Laggiù vivono i Drow, gli schiavi degli umani, che pagano il prezzo di quel benessere. È questo il mondo diviso in cui si muove il guardiano Telkar, mezzosangue cresciuto tra i privilegi, ma segnato dal marchio infamante dei Drow. E quando la tranquillità di Malva comincerà a essere turbata da morti misteriose, sarà lui a offrirsi per una missione quasi impossibile: scendere nella città sotterranea e scoprire il colpevole. Un viaggio nelle tenebre e nella paura, tra macchinari infernali e veleni, da cui Telkar uscirà completamente trasformato. -
Fiabe d'incantesimi. Fiabe italiane. Ediz. a colori
C'era una volta un ragazzo che voleva imparare a trasformarsi. E poi una fanciulla che si fece uno sposo su misura e un tipo che prese in giro una vecchia, senza sapere che era una potente fata. E ancora, una meravigliosa avventura tra palazzi incantati e principesse da salvare, un pericoloso patto per diventare ricchi e prove difficilissime per sposare la bella amata. Tutto diventa possibile in queste sei fiabe piene di magia e incanto. Età di lettura: da 9 anni. -
Cadrò, sognando di volare
Più ispirato che mai, Fabio Genovesi torna a farci sognare con la sua scrittura unica, che ci travolge e ci emoziona come un'onda impetuosa, ci fa commuovere, sorridere e poi ridere fino alle lacrime. E ci racconta cosa vuol dire credere in qualcosa. rnrnHai presente quando la radio passa la canzone che ascoltavi sempre alle superiori, e ti immaginavi nel futuro, libero e felice di fare quel che volevi... be', se a sentirla il cuore ti si stringe e alla fine devi cambiare stazione, vuol dire che in quel futuro qualcosa non è andato come sognavi. Così è per Fabio, che ha ventiquattro anni e studia giurisprudenza. La materia non lo entusiasma per niente, ma una serie di circostanze lo ha condotto lì, e lui non ha avuto la forza di opporsi. Perciò procede stancamente, fin quando – siamo nel 1998 – per evitare il servizio militare obbligatorio viene spedito in un ospizio per preti in cima ai monti. Qua il direttore è un ex missionario ottantenne ruvido e lunatico, che non esce dalla sua stanza perché non gli interessa più nulla, e tratta male tutti tranne Gina, una ragazza che si crede una gallina. Diversi come sono, qualcosa in comune Fabio e Don Basagni ce l'hanno: la passione per il ciclismo. Così iniziano a guardare insieme il Giro d'Italia, e trovano in Marco Pantani l'incarnazione di un sogno. Un uomo coraggioso, tormentato e solo, che si confronta con campioni colossali che hanno il loro punto di forza nella prudenza e nel controllo della corsa. Pantani invece non fa tanti calcoli, lui dà retta all'istinto e compie sforzi immani che gli permettono di spostare il confine, ""il terribile confine tra il possibile e l'impossibile, tra quel che vorremmo fare e quel che si può"""". Grazie a questa meravigliosa follia, Fabio e Don Basagni troveranno in sé un'audacia sepolta, e metteranno in discussione l'esistenza solida e affidabile che ormai erano abituati a sopportare. Più ispirato che mai, Fabio Genovesi torna a farci sognare con la sua scrittura unica, che ci travolge e ci emoziona come un'onda impetuosa, ci fa commuovere, sorridere e poi ridere fino alle lacrime. E ci racconta cosa vuol dire credere in qualcosa. Qualsiasi cosa. Che sia però magica, e ci accenda, spingendoci avanti o da qualsiasi parte, senza progetti o direzioni già tracciate. Si rischia di cadere, sì, ma quando alla radio passeranno la canzone della nostra adolescenza allora, cantandola a squarciagola coi finestrini abbassati, di sicuro voleremo."" -
Uscita di sicurezza
Lucide riflessioni sulle trasformazioni sociali in atto nell'Italia del dopoguerra, il tormentato e continuo interrogarsi sul significato della scrittura, il controverso e sofferto rapporto con il Partito comunista, l'esilio svizzero e il fascismo: gli scritti raccolti da Silone in ""Uscita di sicurezza"""" raccontano il periodo tra gli anni Quaranta e i Sessanta. Testi dal carattere fortemente autobiografico che proprio nella misura del vissuto più bruciante si propongono come opera letterariamente compiuta dello scrittore abruzzese. Uno straordinario autoritratto politico-morale dell'uomo Silone."" -
Lezioni di sogni. Un metodo educativo ritrovato
Siamo nel pieno di quella che papa Francesco ha definito una catastrofe educativa: molti adulti si sentono sperduti, impreparati, quasi impotenti di fronte alle nuove generazioni e i giovani si trovano senza punti di riferimento sicuri. In un mondo che cambia con rapidità, è più che mai necessario ripensare il difficile compito di educare. Ripercorrendo quanto scritto negli ultimi trent'anni, mescolando ricordi personali e pubbliche riflessioni, Paolo Crepet offre il frutto della sua lunga esperienza, delineando quello che in molti hanno definito «il metodo Crepet». Un lungo viaggio, che pone al centro il bisogno di ripensare la genitorialità, la scuola, il rapporto tra le generazioni, il futuro. Non possiamo ignorare che la necessità di un profondo cambiamento si scontri con resistenze, timori, egoismi difficili da vincere, freni che privano bambini e ragazzi del diritto di far nascere i propri sogni e di coltivarli, affidandosi alla capacità di sentire le proprie emozioni e di lasciarsi coinvolgere dalla passione per un progetto di vita. Serve dunque la forza di una voce critica, anche scomoda, che scuota da questo torpore educativo e aiuti a invertire la rotta. Le pagine di Lezioni di sogni vogliono essere dunque spunti, provocazioni, richiami, un'occasione per riflettere sul futuro delle giovani generazioni. Che cos'è il talento e come supportarlo? Come gestire il rapporto con la tecnologia e i social media? Come educare alla gentilezza, al rispetto, alla complessità? Sono solo alcuni degli interrogativi a cui nessuno può sottrarsi, perché «i bambini ci guardano e imparano da noi bellezze e viltà». Paolo Crepet scrive perciò questo libro «come un portolano utile, per naviganti impauriti da vecchie e nuove tempeste, per chi voglia riafferrare il bandolo di una matassa troppo strategica perché sia lasciata all'ignavia degli indifferenti». -
Snow crash
America, fine del ventesimo secolo. In una società dominata da un capitalismo selvaggio e preda delle grosse corporation che hanno sostituito i governi collassati, tra scorie atomiche e periferie postindustriali, l'unico rifugio è nel Metaverso. Chi può, abbandona la Realtà e sceglie di vivere nel mondo virtuale generato dai computer, dove libertà e piaceri sono limitati solo dall'immaginazione. Ma tutto cambia quando uno strano virus informatico, chiamato Snow Crash, inizia a diffondersi tra gli hacker. L'unica speranza dell'umanità è il meno probabile degli eroi: l'hacker freelance Hiro, fattorino per CosaNostra Pizza nella Realtà e mago del katana nel Metaverso. Capolavoro e summa del post-cyberpunk, a metà strada tra Neuromante e Ready Player One, Snow Crash è uno di quei romanzi capaci di ridefinire i confini di un genere, l'opera che ha fatto conoscere il talento narrativo di Neal Stephenson, il «poeta del calcolo che sceglie di scrivere con la stilografica», come lo definì Bruce Sterling. -
Ogni cosa è collegata. Pauli, Jung, la fisica quantistica, la sincronicità, l'amore e tutto il resto
"Ogni cosa è collegata. E lo dimostrerò scientificamente."""" Ci sono parole che nascondono un mondo bellissimo, che sembrano precise come termini medici, eppure vengono usate da chiunque e nei momenti più disparati per affermare concetti spesso lontani dal contesto in cui queste parole sono nate. Prendiamo il termine """"sincronicità"""", per esempio, che usiamo solitamente per indicare quegli eventi che si verificano nello stesso istante. Ci sono scienziati che hanno timore a usare questa parola, perché evoca concetti mistici o terreni troppo scivolosi. Ma la scienza non è a favore o contro concetti sincronici: semmai lo sono gli scienziati. Infatti c'è un fisico, che è andato contro tutto e tutti, a cui questa parola non faceva paura. Anzi, si è messo a indagarla. E lo ha fatto insieme allo psicanalista in attività più famoso del mondo, colui che quella parola l'aveva creata. Questa è la storia di un fisico così talentuoso che a trent'anni (anzi, meno) è stato collocato esattamente tra Einstein e Maxwell nella classifica dei fisici più importanti del ventesimo secolo: Wolfgang Pauli. Ma anche del personaggio più criticato, sbeffeggiato, deriso di tutto il mondo scientifico. Soprattutto per la sua seconda vita, che Pauli ha scelto di trascorrere nei quartieri più malfamati delle grandi città, girando per bordelli, bevendo whisky, prendendosi a botte con la gente più strana, e tornando sempre a casa alle prime ore del mattino. Ma, come se non bastasse, c'e un altro colpo di scena. Wolfgang Pauli andava in analisi da Carl Gustav Jung, il quale aveva chiesto una sola cosa in cambio: che Pauli gli spiegasse la fisica quantistica. Questa è una storia di inquietudine. Una storia in cui viene messo in discussione un modo di ragionare che ci è proprio, e che diamo per scontato. Quella raccontata in questo libro è la vera, incredibile storia di Pauli e Jung, della fisica quantistica e della sincronicità, della mente e dell'amore, e di come tutto sia straordinariamente legato insieme." -
Il figlio del cimitero
Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, e grazie a un dono della Signora sul cavallo grigio sa comunicare con i morti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e il richiamo del mondo oltre il cancello è forte...