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Le età della vita
Le età della vita è il tema che due autori, Erich Erikson e Romano Guardini, hanno trattato secondo diversi approcci: psicologico evolutivo il primo, filosofico, teologico il secondo. Ad accomunare le riflessioni dei due autori la prospettiva della ""vita come vocazione"""". L'esistenza dell'individuo, compresa come passaggi di età in età, è il contesto esperienziale della risposta responsabile a un progetto, insito nella vita stessa. Ogni individuo è chiamato ad agire secondo libertà, dando luogo a una propria istanza morale ed etica. Proprio nella ricerca della risposta si attua il processo di formazione dell'identità, il """"chi sono"""", nella quale sono coinvolte tutte le dimensioni della persona: psicologica, sociale, morale e religiosa. Il confronto tra i due autori permette di definire le età della vita, secondo prospettive ermeneutiche proprie. L'esistenza di ogni individuo diventa il contesto di risposta «a ciò che non è ancora», plasmando l'identità propria. In Erikson l'identità coincide con la personale realizzazione secondo un'etica universale; in Guardini lo sviluppo dell'identità corrisponde alla definizione di """"persona"""", secondo una visione antropologica cristiana. rn"" -
Mysterium Christi. Cristologia e soteriologia trinitaria
«Il libro propone una ""cristologia della venuta di Cristo"""", in chiave trinitaria e storico-salvifica. Contemplando Cristo che viene nel mondo, l'autore predilige una cristologia espressiva, pneumatologica e filiale, che mette in risalto l'unità teandrica di Gesù di Nazaret, l'uomo nel quale, """"quando venne la pienezza del tempo"""" (Gal 4,4), il Figlio è stato generato, il Verbo si è espresso, l'Immagine si è impressa, in una kenosi concepita come pienezza che si """"effonde"""". Essa induce una soteriologia della partecipazione filiale alla vita intratrinitaria, alla quale viene ordinata la salvezza dal peccato, dove emerge la fecondità di un inclusivismo cristocentrico trinitario, radicato nella logica biblica dell'elezione e dell'alleanza delle libertà» (dalla Presentazione di L. F. Ladaria)."" -
Fraternità e sororità. Sfida per la Chiesa e la liturgia
La fraternità/sororità, per sua natura, ha manifestazione massima nell'assemblea liturgica. La storia bimillenaria delle comunità cristiane ingenera però qualche dubbio. Eppure, in origine, ci si chiamava fratello e/o sorella e, come tali, si spezzava il pane nelle case... L'indagine sulla presenza e sulla valenza dei termini afferenti alla sfera familiare, nella traduzione italiana dell'edizione III del Messale, svela il permanere di una pesante ipoteca androcentrica e patriarcale. Da qui il tentativo di restituire l'assemblea alla sua costitutiva dimensione fraterna/sororale. Ripartire dall'ekklesia kat'oikon, dalla ""Chiesa nella casa"""": ecco la sfida. Urge ridisegnare le Chiese secondo uno stile inclusivo sinodale e solidale, per un paradigma nuovo di fraternità/sororità e """"amicizia sociale""""."" -
Memoria, creazione, dialogo. Percorsi dell'arte ebraica
Il volume vuole essere un'introduzione sintetica alla ricchezza e complessità della tradizione artistica ebraica, seguendo un percorso storico-tematico: un viaggio alla scoperta di grandi artisti appartenenti a epoche e culture diverse - tra i quali Maurycy Gottlieb, Marc Chagall, Mark Rothko, Sigalit Landau, Siona Benjamin, Tobia Ravà. Un rilievo speciale è riservato alle grandi potenzialità dell'arte ebraica in funzione del Tikkun Olam, ossia della ""riparazione del mondo"""" intesa come ripristino della giustizia e dell'amore tra gli uomini di ogni cultura e religione."" -
Stati di vita
La teologia degli stati di vita non è un tema periferico della scienza teologica. Essa è fondamentale per comprendere l'essenza della Chiesa, le sue strutture dinamiche e il suo sviluppo futuro. Molte delle questioni che agitano l'ecclesiologia, la sacramentaria e la teologia spirituale contemporanee hanno un collegamento diretto con il tema degli stati di vita. Se vita laicale, vita consacrata e vita sacerdotale - prese singolarmente - sono state oggetto di una lunga tradizione di studi, nel panorama editoriale mancava ancora una riflessione che approfondisse la logica teologica che le distingue, ordina e gerarchizza. Da questo punto di vista, il presente libro cerca di compensare una dimensione poco esplorata e lacunosa della teologia contemporanea. -
La vita dentro il morire. Cure palliative, accanimento terapeutico, eutanasia
«All'origine delle cure palliative, che si sono sviluppate in Italia a partire dagli anni '80 del secolo scorso [...], sta la consapevolezza della necessità di una vera rivoluzione culturale in ambito sanitario. Il consistente prolungamento dell'età media di vita, con un forte incremento della popolazione anziana [...], ha notevolmente accresciuto il numero di malati terminali, spingendo all'assunzione di opposti (e scorretti) comportamenti, quello dell'accanimento terapeutico o quello dell'abbandono. Il superamento di questo grave e pericoloso dilemma va rintracciato nell'adesione a una tipologia di cura che non si propone di guarire sottoponendo il paziente a interventi invasivi e del tutto inutili [...] ma si rapporta in misura proporzionata alla sua situazione, prestando attenzione alla peculiarità e alla globalità del suo vissuto personale e ricuperando a tutti i livelli la dimensione relazionale, nonché sostenendo sul piano psicologico, morale e spirituale la sua persona. È evidente - e Mirabella lo mette bene in luce - che tutto ciò suppone [...] un concetto di salute non riducibile alla semplice terapia fisica e la restituzione di significato alla sofferenza e alla morte, facendole uscire dallo stato di rimozione ed evitando di assumere nei loro confronti comportamenti ispirati o a una accettazione passiva o alla presunzione di poterle radicalmente sconfiggere» (dalla Prefazione di Giannino Piana). -
Vizi, virtù e psicopatologia. Meglio santi o peccatori?
Il complesso tema dei vizi capitali viene trattato in un intreccio tra i contenuti biblici, quelli etici e quelli spirituali, con le possibili implicanze psicopatologiche, che talora emergono nel comportamento vizioso. Vengono forniti anche alcuni suggerimenti per uscire dalla pratica del vizio, illustrando gli atteggiamenti virtuosi che vi si oppongono e i possibili rimedi terapeutici posti nell'accompagnamento psicologico e spirituale del soggetto. -
Può una madre non benedire i propri figli? Unioni omoaffettive e fede cattolica
Una buona reazione alle difficoltà che la Chiesa sperimenta di fronte alla realtà consiste nell'offrire, come teologi, una parola di comprensione e di maggiore ampiezza, da intendersi come ""servizio alla tradizione"""", a una tradizione che non diventa una """"pietra da gettare"""", ma una parola da comprendere e da tradurre in una lingua e in una cultura nuove."" -
Un' etica per tempi incerti. Giannino Piana, teologo italiano
«Giannino Piana testimonia in modo trasparente la bellezza della ricerca, la gioia del credere, l'attrattiva della verità, l'amore per l'essere umano. Se vogliamo uscire dalla soglia della teologia, divenendo partecipi della sensibilità di tante persone in ricerca, potremmo forse applicare a lui un asserto della Critica della ragion pratica di Kant: ""L'etica non è esattamente la dottrina che ci insegna come essere felici, ma ci insegna come possiamo fare per renderci degni della felicità""""» (dalla Postfazione di Gianfranco Ravasi)."" -
Morale autonoma in contesto cristiano. Il «caso serio» della teologia morale
«La questione dell'importanza della fede e della rivelazione per la moralità, della specificità di un'etica cristiana, non ha avuto un ruolo importante nella storia e non ha causato polemiche come nel secolo scorso quando l'enciclica Humanae Vitae divenne un catalizzatore per una discussione sulla competenza del Magistero. Il contributo di Pietro Cognato riprende i tratti fondamentali del problema alla luce anche della presa di posizione di due autori che non sempre sono stati considerati in questa discussione, vale a dire Anselmo d'Aosta e Abelardo. Mentre quest'ultimo è meglio noto per la sua chiara etica degli atteggiamenti (gesinnungsethische Position), Anselmo è probabilmente un autore meno considerato tra i teologi morali. Il libro di Pietro Cognato, per alcuni aspetti, colma una lacuna e, per altri, può aiutare a chiarire e rendere il dibattito sull'autonomia più obiettivo e sereno» (dalla Prefazione di W. Wolbert). -
Inginocchiarsi
Inginocchiarsi è un gesto molto pregnante che dice rispetto e onore, riconoscimento e obbedienza, fragilità e invocazione. Le ginocchia sono una parte del corpo che racconta molte dimensioni della vita: il potere e la vulnerabilità, la forza e la sottomissione. In ebraico ginocchio e benedizione hanno la stessa radice, quella che sta alla base di ogni nostra azione generativa di affidamento e di adorazione, di consapevolezza del mistero nel quale siamo immersi. -
Harry Potter: una lettura teologica
«Il profondo bisogno del magico spiega il successo di opere letterarie e cinematografiche come la saga di Harry Potter, che il giovane e promettente studioso di teologia Gianluca Bracalante ha voluto leggere e studiare con passione e competenza» (dalla Prefazione di Giuseppe Lorizio). «È un originale, serio e affascinante tentativo di cogliere nel ""fantasy"""" della saga di Harry Potter il """"logos"""" dell'amore per il prossimo e della fede nel Dio che è Amore» (dalla Postfazione di Bruno Forte)."" -
Il principio Gesù. Nuove prospettive dai colloqui con Wilhelm Klein
In questo libro Giuseppe Trentin riprende il filo di alcune riflessioni sulla figura e il pensiero filosofico, teologico e spirituale di Wilhelm Klein SJ (1889-1996) già avviate in una precedente pubblicazione (Il principio Maria. Nuove prospettive dai manoscritti di Wilhelm Klein, 2019). Si tratta di una serie di impulsi e di variazioni in forma di dialogo che invitano a ripensare la figura di Gesù e il suo comandamento a partire dai manoscritti e da una serie di colloqui dell'autore con Wilhelm Klein. Ne scaturisce un'originale e un po' sorprendente meditazione sulla rilevanza biblica, teologica e antropologica del termine greco agape che consente di ricollocarne il significato all'interno di orizzonti ben più ampi di quanto siamo soliti pensare. Di qui l'interesse per un testo che avvalendosi di un linguaggio e di un metodo narrativo-simbolico relativamente semplice e comprensibile porta il lettore a interrogarsi sui grandi misteri della creazione, dell'incarnazione, della redenzione, che altri termini ben più noti e ricorrenti, carità e amore, rischiano a volte, nel contesto odierno, di offuscare, se non di rimuovere. -
Fratelli, tra briganti e locandieri? Fraternità ed economia
Il libro indaga il contributo dell'enciclica Fratelli tutti a partire dalla domanda su come possa nascere e crescere un'economia in grado di generare fratelli. Il titolo annuncia il punto di partenza: la parabola del buon samaritano, icona biblica della FT, che pone davanti ai nostri occhi l'umanità scartata dall'attuale economia e la responsabilità di costruirne una radicalmente nuova. Lo sguardo spazia dall'enciclica agli studi sul superamento delle disuguaglianze; un superamento che implica una nuova antropologia e una politica - anche e soprattutto a livello globale - capace di indirizzare l'umanità verso la vera felicità. Le proposte concrete vertono sul lavoro e sugli imprenditori, sulle nuove regole e sul ruolo dello Stato, sull'imprescindibile attenzione alla casa comune e sul ripensamento del debito pubblico. Una nuova economia è possibile: occorre mantenere alto il livello della riflessione e partire. Con coraggio, senza esitare. -
Connessioni fraterne. L'istanza ecclesiologica
Tutto è connesso, ripete papa Francesco, attingendo alla tradizione biblica che fin dai suoi primi documenti ha dato voce alle dimensioni relazionali del creato: l'essere umano è inserito in una trama di rapporti che fanno del cosmo una grande rete, un intreccio che domanda comunione. L'esperienza cristiana, sin dai suoi albori, ha letto questa connessione in termini di ""fraternità"""" e """"sororità"""", riconoscendo tra i battezzati dei legami così profondi """"nel Signore"""" da diventare più importanti dei legami sociali ed etnici. La Chiesa ha così gettato il seme di una piccola grande rivoluzione: l'estensione potenziale della """"fraternità/sororità"""" a tutti gli esseri umani; san Francesco arriverà addirittura a chiamare fratelli e sorelle gli animali e poi gli elementi cosmici, sviluppando la visione paolina della creazione che attende nella speranza la liberazione dei figli di Dio. Questo volume presenta la """"storia degli effetti"""" di una ecclesiologia della fraternità/sororità, che è ancora in cammino e potrà approdare a nuovi orizzonti."" -
Bisogni educativi «specialmente normali». Legislazione, criteri di individuazione, didattica differenziata e nuove tecnologie a servizio di alunni con DSA e BES
L'accettazione della diversità come caratteristica essenziale della condizione umana è il cardine fondamentale dell'inclusione, la quale non può ridursi ad assicurare all'alunno un posto in classe, ma comporta la costruzione di buone pratiche che permettano una partecipazione attiva e reale ai processi di apprendimento e soprattutto alla dinamica di socializzazione. Per questo un altro principio fondamentale dell'inclusione è la collaborazione tra tutti i soggetti interessati. Una scuola così diventa davvero motore di cambiamento e di sviluppo sociale. I contributi offerti in questo volume da docenti di varie discipline sono destinati ad insegnanti ed educatori che nutrono il desiderio di crescere e sviluppare nuove e sempre più efficaci pratiche di inclusione, imparando a valutare la diversità degli alunni e dei propri ragazzi come una risorsa e una ricchezza, sostenendoli e coltivando con loro speranze grandi per il proprio futuro. Contributi di: K. Roncalli, M. Liucci, S. Maggiolini, E. Zanfroni, I. Folci, G. Zampieri, F. Falcinelli. -
Identità alterità riconoscimento. Sulle relazioni umane e divine
Le questioni prese in esame in questo testo - identità, alterità, riconoscimento, relazione - sono state affrontate, soprattutto nel corso del Novecento, da molti punti di vista, ma pongono interrogativi anche circa la realtà del Divino, la sua identità, il Suo Rapporto con una realtà altra, diversa, distinta da quella Divina. La filosofia offre nuovi registri per una rimodulazione della riflessione sul tema strettamente teologico-trinitario e in particolare della dinamica dei rapporti fra le Tre Persone e la ricchezza della vita intima dell'Unitrino: quanto di questa ci è stato rivelato e trasmesso dalla Tradizione Vivente riceve nuova luce, certamente più adeguata all'incontro e al confronto con i nuovi contesti culturali della contemporaneità. -
L' esclusione degli eletti dalla terra promessa. Un approccio narrativo e pragmatico al Pentateuco
Gli eletti possono perdere l'eredità promessa da Dio? Se sì, perché Dio non lo impedisce? E perché, in questo caso, Dio applica solo la giustizia, tralasciando la misericordia? Queste domande interrogano da sempre il lettore della Bibbia, in particolare del Pentateuco: il rifiuto da parte di Dio di permettere ad alcuni destinatari delle promesse patriarcali di entrare nella Terra Promessa pone il problema fondamentale del rapporto tra la giustizia di Dio e la sua misericordia nel testo sacro. Il libro di Alessandro Pagliari offre un nuovo sguardo su questo tema cruciale della teologia biblica. Lo fa attraverso un'analisi narrativa e pragmatica dei brani del Pentateuco inerenti alle estromissioni dalla Terra Promessa: il caso della prima generazione di israeliti e quello, ancor più eclatante, dei suoi capi (Mosè, Aronne e Maria). Affronta anche un'altra questione: il rischio che incombe sulla seconda generazione di perdere la possibilità di entrare nella Terra e di rimanervi. La scelta di leggere i brani sincronicamente amplia lo sguardo sul problema e sul suo sviluppo nel testo biblico, lasciando emergere gli insegnamenti che l'intera vicenda trasmette al lettore di ogni tempo. -
La «nuova creazione» nella cristologia di Romano Guardini. Rilevanza e attualità di una categoria
Il testo individua nella categoria di ""Nuova creazione"""" uno snodo fondamentale del pensiero di Romano Guardini, rilevante (se non imprescindibile) soprattutto per cogliere la tessitura profonda che regge e unifica la sua cristologia, ma utile anche per meglio apprezzare il possibile contributo di questo """"padre della Chiesa contemporanea"""" ad alcune sfide attuali della teologia. «Il merito di questo ampio, meditato e profondo lavoro è l'inserirsi in un filone di rinnovata attenzione """"teologica"""" a Guardini dopo molto ostracismo. Una davvero apprezzabile ricostruzione, che ci introduce sapientemente nell'immenso """"cantiere cristologico"""" di Romano Guardini. Un pensatore innamorato di Cristo al punto da farne l'architrave di tutto il suo pensiero oltre che, ovviamente, il riferimento esistenziale di un'intera esistenza.» (dalla Prefazione di Silvano Zucal)"" -
Il maschile e il femminile nei testi sacri e nelle tradizioni dell'Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo
Il presente volume raccoglie i contributi del Corso di aggiornamento per gli Insegnanti della Religione Cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi, e dedicato al tema Il maschile e il femminile nei testi sacri e nelle tradizioni dell'Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo (Assisi, ottobre 2018). Il Corso ebbe un notevole successo non solo per la competenza degli studiosi che parteciparono, ma grazie anche all'universalità e all'attualità del tema portante, il maschile e femminile nelle diverse tradizioni religiose monoteiste, affrontato seguendo un metodo multidisciplinare: biblico, teologico, storico, filosofico. La scelta della tematica Il maschile e il femminile scaturiva dalla constatazione di ordine culturale e dal soddisfacimento di un'esigenza sentita da molti: negli ultimi anni la riflessione teologica sul maschile e femminile ha posto in evidenza le linee principali, a volte percepite come contraddizioni, presenti nei testi sacri e le tradizionali interpretazioni di esse. Di qui la necessità di rileggere tali indicazioni senza alcun tipo di pregiudizi e stereotipi tramandati come ""ovvietà"""" e che a volte sono in contrasto con il messaggio fondamentale delle Scritture stesse.""