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Libere di essere? Dalla violenza di genere verso un nuovo rapporto tra donne e uomini
Il tema della violenza di genere è di bruciante attualità e dolorosa realtà per troppe donne che, prima di essere vittime di violenza, sono vittime del silenzio, dell'invisibilità e della cultura dominante, fondata sulla negazione delle donne come soggetti, sul dominio dell'Altro e sul ""consumo"""" dei corpi femminili e degli esseri umani in generale. Il nostro impegno come professionisti della psicologia e della psicoterapia, oltre che nel campo clinico, nelle case di accoglienza per le vittime di violenza e nei centri di ascolto, si colloca anche nel produrre stimoli culturali e nuove chiavi di lettura del rapporto tra i generi, per lavorare alla radice del fenomeno della violenza sulle donne."" -
Amintore Fanfani. Dal pensiero all'azione
Docente di Storia dell'economia all'Università Cattolica di Milano, Amintore Fanfani ha dedicato il primo periodo della sua vita agli studi, impegnandosi - come dimostrano gli scritti qui pubblicati - nella elaborazione di un modello di società aperta, incentrato sui valori di libertà e di giustizia, ai quali ha ispirato nel dopoguerra la propria attività politica. Intellettuale raffinato e insieme uomo di azione, ha saputo dare concretezza al progetto ideale attraverso scelte operative coerenti e adeguate nei vari settori della vita pubblica. Al di là dei meriti acquisiti come uomo di governo e di partito, Fanfani merita di essere ricordato per il grande rigore morale, esempio di quella ""buona politica"""" di cui si avverte oggi in modo particolare l'esigenza."" -
Rigeneriamo il mondo. La visione «superiore» di papa Francesco
Rigeneriamo il mondo, il titolo di questo libro, è anche l'auspicio profondo che abita le intenzioni dell'autore. Si tratta di capire quale visione possa guidare questa opera di rigenerazione e l'autore si ispira alla visione superiore di papa Francesco: superiore perché il pontefice ci esorta a cercare una via altra e più alta nel superamento delle tensioni tipiche dell'epoca della complessità. In questa prospettiva il libro attraversa, tra gli altri, i temi della speranza e dell'utopia, declinati su problemi di portata globale come l'immigrazione, la geopolitica, l'ambiente, il rapporto con le altre religioni. -
Il grande escluso o il profeta più grande? Lettura narrativa e pragmatica dell'esclusione di Mosè dalla Terra Promessa alla luce della sua vocazione
Come può Mosè essere definito «uomo di Dio» (D 33,1), «uomo di fiducia» (N 12'7), il «servo del Signore» (Dt 34,5), il profeta più grande in Israele (cf. Dt 34,10-12) e, allo stesso tempo, essere dichiarato così colpevole da meritare l'esclusione dalla Terra Promessa (cf. Nm 20,12) e una morte prematura al di qua del Giordano (cf. Dt 34,5)? L'estromissione dalla terra indica il fallimento della sua vita e della sua vocazione? Il presente volume intende offrire una nuova luce a tali interrogativi, molto dibattuti dagli esegeti di ogni epoca. Esso muove da un esame complessivo dei testi biblici relativi alla tematica e si avvale di metodologie esegetiche che consentono di studiare i singoli racconti nel loro sviluppo narrativo, focalizzandone la forza comunicativa. Il percorso prende avvio dalla verifica del pensiero con cui il narratore biblico valuta la vita e la missione di Mosè; prosegue con l'analisi della sua colpa e dei motivi della relativa condanna; infine, indaga l'effetto che tutta l'esperienza dell'esclusione ha avuto su di lui. Tale ricerca farà emergere la coerenza della narrazione biblica e dell'intera vicenda di Mosè e permetterà di rilevare l'importanza che questa storia ha per il lettore biblico di ogni tempo. -
Sine Templo nulla Scriptura. Il Tempio nell'Antico Testamento e nella storia d'Israele
Secondo la letteratura del Vicino Oriente Antico, e nello specifico, p.e., il poema Enuma Elish, i racconti di creazione del mondo terminano con la costruzione di un tempio-santuario per il dio demiurgo. Secondo Gen 1 con il racconto di creazione e Gen 3,24 con la collocazione dei due Cherubini all'ingresso del giardino, la realtà templare è prefigurata e anticipata. Il secondo libro delle Cronache esordisce con la costruzione del Tempio di Gerusalemme (2Cor 3-5) e termina con l'invito al popolo di salire verso di esso (2Cor 36,23c). Il lettore avrà modo di notare quanta parte della Bibbia è stata dedicata dagli autori biblici al Tempio e quanto esso sia stato centrale all'interno dell'ampio arco narrativo che va da Genesi all'ultimo libro della Biblia Hebraica, le Cronache, al punto che siamo persuasi che Sine Templo nulla Scriptura. -
Nascere
Siamo esseri mortali oppure, innanzitutto, esseri natali? Il nascere va riscattato da un pericoloso oblio che rischia di portarci alla dimenticanza di quella promessa e di quel debito vitali che attraversano ogni esistenza. Esplorare il nascere significa fare memoria di un dono al di là di una presunta autosufficienza, riconoscere il senso e la responsabilità del nostro nome. Nascere è la filigrana che ci lega al corpo di nostra madre e, allo stesso tempo, è un verbo al futuro anteriore perché dà inizio a un cammino ininterrotto che semina novità e speranza. -
L' analogia familiare della Trinità. Il contesto, la storia, un bilancio
È lecito parlare della Trinità mediante l'analogia della famiglia? L'autore cerca di rispondere alla domanda focalizzando l'ispirazione biblica di questa analogia e ricostruendone l'intricata vicenda storica: al diffuso utilizzo in oriente in età patristica segue, dopo la critica di Agostino, un lungo oblio nella teologia occidentale. Di fatto l'analogia familiare è assai ricorrente nel panorama teologico odierno. Il volume è frutto di una ricerca mirata a valutarne la legittimità e i limiti. -
La teologia del sacramento dell'ordine. Nell'iter di revisione postconciliare dei riti di Ordinazione
Nella storia dei Concili la ricezione del loro magistero è una fase oggi considerata attentamente. Essa trova nei libri liturgici una delle sue espressioni più significative. Anche l'insegnamento del Vaticano II sul ministero ordinato vive, nella riforma dei riti di ordinazioni, un importante momento della sua ricezione. Per individuarne i criteri ispiratori e quindi la teologia, questo saggio analizza, in modo diacronico e sincronico, l'iter di revisione dei riti di ordinazioni, iniziato negli ultimi mesi del Concilio, e conclusosi (editio typica) nell'agosto 1968. Il rapporto esistente tra lex orandi e lex credendi trova qui un interessante equilibrio tra la liturgia come fonte e la liturgia come frutto dell'insegnamento della Chiesa. Le scelte operate dal gruppo di lavoro sui riti di ordinazione (Coetus XX), in sinergia con il Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia e nel costante dialogo con la Sede Apostolica, sono un importante contributo per la teologia del ministero: esso è interpretato come servizio alla Chiesa, nella comunione tra vescovo, presbiteri e diaconi. Questo affinché la Chiesa possa essere apostolica anche grazie al carisma della successione, trasmesso sacramentalmente al vescovo unito al presbiterio e con i diaconi. Sarà così possibile, anche alla luce della editio altera (1989), trovare indicazioni preziose per interpretare il ministero oggi. In appendice vengono riportati gli Schemi, curati dal Coetus XX, che precedono i nuovi riti di ordinazione e costituiscono una importante testimonianza della riflessione teologica postconciliare. -
Il Natale. Il mistero della nascita di Gesù, della Chiesa e di ogni credente
Una conversazione sul mistero del Natale che non ci parla solo della nascita di Gesù Bambino: è una riflessione che dal presepe arriva alla risurrezione attraverso la croce e ci fa comprendere come l'itinerario di ogni credente si intrecci con l'itinerario stesso di Gesù. -
Bioetica e persona. Manuale di bioetica e Medical Humanities
Un testo sui problemi della Bioetica che, oggi, non può essere disgiunta dalle cosiddette medical humanities a cui appartiene. Per questo nella trattazione della materia vengono valorizzati i suoi contesti storici, antropologici, culturali, letterari, artistici, religiosi in cui si colloca. La parte speciale è articolata in tre parti: Fenomenologia descrittiva, Argomentazioni bioetiche, Prospettive religiose. Alla fine dei ogni capitolo, poi, vi sono alcuni rimandi che ne costituiscono parte integrante pur nella loro essenzialità: un'attenta selezione bibliografica; un elenco dei principali Documenti e normative; alcune Trasposizioni narrative (letterarie, artistiche, cinematografiche); Piste di ricerca per ulteriori approfondimenti. -
La coscienza della carità. Tracce di sociologia, filosofia, teologia
«C'è un momento che emerge dalla riflessione filosofico-teologica intorno al principio di Carità, che l'autore inquadra dentro un preciso riferimento della cultura d'Occidente, a partire da un chiarimento essenziale: si può essere caritatevoli o esprimere apprezzabile filantropia anche una tantum [...] la Coscienza della Carità del Cuore di Gesù Cristo, invece, è per sempre, è uno stile di vita, per quanto difficile da interpretare. Una carità che trova la sua linfa vitale nella verità, come ricorda il Santo Padre Benedetto XVI; una carità che non è, eventualmente, soltanto figlia del dovere, come direbbe Kant, ma che ha un carattere duraturo perché, nel senso cristiano, è figlia dell'amore» (dalla Prefazione di Fabrizio Turoldo). Il lavoro di Giuseppe Manzato si ispira direttamente al Premio ""Nervo-Pasini"""", intitolato Teologia della Carità e Solidarietà, promosso dalla Caritas Nazionale e dalla Fondazione Emanuela Zancan di Padova."" -
Il coraggio di esplorare. Charles de Foucauld: nuovi orizzonti spirituali per le giovani generazioni
Il nostro presente, afferma Roberto Mancini, richiede il coraggio dell'utopia, intesa come trasfigurazione della realtà che preme nelle nostre coscienze per trovare posto nella storia. Ciò che ha spinto gli autori a scrivere questo libro, rivolto ai figli e ai giovani adulti che vivono la tensione spirituale e lottano per uscire dai loro deserti, è il desiderio di generare e promuovere percorsi di senso. Percorsi scaturiti dalla rilettura delle scelte di vita di Charles de Foucauld, un uomo che ha esplorato oltre i confini, fisici e spirituali, consentiti a un europeo vissuto tra la seconda metà del XIX secolo e la Grande Guerra. Dal primo viaggio in Marocco alla morte cruenta in Algeria, la vita di Charles è stata una continua ricerca dell'Assoluto e un progressivo spogliamento di tutto ciò che era d'impedimento per divenire ""fratello universale"""". Per liberare la figura di Charles de Foucauld da alcune incrostazioni ottocentesche e renderla significativa anche per chi oggi è lontano dai contesti religiosi, sono state utilizzate nuove chiavi interpretative. La dimensione spirituale si apre così alla logica comunionale, che è interreligiosa, planetaria e cosmica e consente di accogliere in una sintesi nuova i vari aspetti del reale. La sfida, per citare Antoine Chatelard, uno dei più attenti seguaci di Charles, è quella di «...lasciarsi trascinare dalla forza che spinge ogni uomo affinché scorga il luogo in cui è chiamato a realizzarsi nei deserti di questo mondo»."" -
Il Cantico delle Creature. Per una pastorale teo-ecologica della salvaguardia del creato oggi dalla Scrittura alla parrocchia
Dalla ""Teologia della Creazione"""" alla """"Pastorale Della Creazione"""". È questo il passaggio che l'Autore si propone di evidenziare attraverso una riflessione sistematica, ma allo stesso tempo scorrevole, immediata, diretta e propositiva, se non proprio creativa. Alla luce della Laudato si' di papa Francesco, attingendo dal ricco patrimonio biblico e teologico, passando per la tradizione francescana, fra' Onofrio si propone di additare un nuovo filone teologico che trova nella vita cristiana ordinaria il suo più immediato riflesso. Non si tratta di una semplice azione, quanto, invece, di stabilire una nuova connessione relazionale secondo una triplice direzione: con il Creatore, gli esseri umani e l'intera creazione che ci circonda."" -
Profezia e città. Il contributo della proposta cristiana per la formazione alla cittadinanza attiva
Oggi circa il 52% della popolazione mondiale vive in contesto metropolitano, e si prevede che nel 2025 si arriverà al 70%. Non sorprende, per questo, che la città contemporanea si trovi sotto la lente di ingrandimento di innumerevoli discipline, non esclusa la teologia. I saggi raccolti in questo volume offrono spunti per l'elaborazione di un pensiero sulla Chiesa nella città odierna, considerando quest'ultima come un ""segno dei tempi"""" nella linea del Vaticano II, additando in essa lo spazio dell'unità e della pace sulla scia della lezione biblica, proponendo la città come """"luogo teologico"""" alla luce del magistero di papa Francesco."" -
Dove la Bibbia non ha ragione
«Non avete detto di me cose rette». Quante volte abbiamo letto questo deciso rimprovero rivolto da Dio agli amici di Giobbe... Ma talora questa frase ha il potere di suscitare in noi un piccolo terremoto. Afferma che gli amici, nel tentativo di giustificare Dio davanti alle sventure vissute, ne rappresentano un volto non rispondente alla realtà. Si denuncia, pertanto, un evidente contrasto tra due volti di Dio: quello immaginato dagli uomini e quello vero che Dio stesso ha deciso di rivelare. Il libro intende smascherare alcune errate rappresentazioni del volto di Dio presenti nella Sacra Scrittura, in modo da far emergere la vera identità del Dio biblico. -
L' uomo, anelito all'infinito. Tra archeologia religiosa e storia dal Paleolitico all'avvento del Cristianesimo
Attraversando le vie misteriose della storia e della preistoria, gli autori cercano di reperire tracce significative del desiderio umano dell'Assoluto. Scandagliando le fonti storiche e archeologiche che parlano di religiosità, e cercando di non separare mai questi due ambiti, si tenta di verificare con i dati dell'archeologia quanto attestato dalla scrittura e con la scrittura quanto attestato dai dati dell'archeologia. Così, prendendo le mosse dai primi segni evidenti di religiosità, gli Autori procedono lungo il percorso del tempo, individuando di volta in volta i più salienti sviluppi di quell'innato senso dell'Assoluto che conduce l'umanità a confrontarsi, fin dal Paleolitico, con le domande più profonde della vita, sino ad elaborare vere e proprie forme di religiosità tendenti ad una spiegazione del Divino in attesa della Sua piena manifestazione. Al culmine di questo percorso risalta la considerazione dell'approdo dell'umanità alle religioni monoteistiche e in particolare all'accoglimento dell'inaudita rivelazione Ebraico-Cristiana, l'unica che parla di Incarnazione di Dio e di Risurrezione. «... Riassumo così la bellezza del testo: ""il dopo morte è il caso serio del vivere"""", che inquieta e libera allo stesso tempo» (dalla Prefazione del cardinale Edoardo Menichelli)."" -
I segni dei tempi. Una innovazione ecclesiale inquietante e sovversiva
In questo libro si vorrebbe riannodare alcuni fili, che corrono dalla problematica dei ""segni dei tempi"""" al metodo pastorale del Vaticano II, per ribadire una svolta mai del tutto metabolizzata dalla Chiesa per la sua capacità di destrutturare il comodo mondo garantito dall'alto. L. Sartori scrisse: «Gaudium et spes è frutto del concilio, ma inevitabilmente acerbo, prematuro. Nel senso che attinge al senso della Chiesa contemporanea di dover aprire un corso nuovo, di cambiare metodo, lasciando alle spalle gran parte dell'impianto ereditato dal medioevo per ciò che riguarda i rapporti con l'umanità; senza poter ancora individuare con chiarezza l'impianto futuro». In questo senso l'ispirazione conciliare è un'innovazione destabilizzante. Il doppio vincolo della fedeltà a Dio e all'uomo segnala un doppio percorso da intersecare. Dio non ha parlato solo nei tempi antichi e in Gesù Cristo ma parla anche oggi. La sua voce è legata ai «segni dei tempi», cioè agli eventi che ci sconcertano e in cui si avverte qualcosa che ci resiste e ci spinge oltre."" -
Iniziazione cristiana
"Cristiani non si nasce, si diventa"""", diceva Tertulliano. Nella pastorale odierna si ha l'impressione che tutti gli sforzi siano finalizzati alla preparazione dei fanciulli alla ricezione dei sacramenti. Eppure le nostre parrocchie sentono la mancanza proprio di coloro che prima erano """"parte"""" della comunità ma, ricevuti i sacramenti, si mettono """"da parte"""": individui """"sacramentalizzati"""" ma non """"cristianizzati"""". Questo libro ci aiuta a riscoprire l'iniziazione cristiana, il rito/cammino graduale e progressivo della Tradizione della Chiesa per """"fare i cristiani"""", inserirli pienamente nel Mistero pasquale di Cristo e nella comunità. Seguendo un approccio liturgico, l'autore si sofferma sull'analisi dei riti del battesimo, della cresima e dell'eucaristia." -
Legami di libertà. Coppia e famiglia, promessa di comunione
A fronte di una libertà che appare sempre più protesa a ripiegarsi su di sé, l'amore di coppia, rivisitato da papa Francesco nell'Esortazione Amoris Laetitia, afferma invece il primato di una libertà che ritrova se stessa nella relazione. In questo contesto anche il conflitto si rivela una risorsa fondamentale per conoscersi, farsi conoscere e crescere nell'unità secondo il progetto originario per cui i due «saranno una carne sola». Una vera e propria anticipazione del futuro stesso dell'umanità destinata alla comunione in Cristo. -
Telefonare
Da oltre un secolo il telefonare accompagna il vivere di milioni di persone. Con modalità e forme diverse, sempre più pervasive e potenti, l'esistenza degli umani sembra essere inestricabilmente connessa agli strumenti di questo comunicare così individuale e globale. Cosa dice il telefonare della realtà? Come cambia il mondo con questa espansione tecnologica affidata alle mani di ciascuno di noi? Siamo ancora all'inizio di una nuova epoca che ci riserva sorprese sull'essere umano e anche sul suo rapporto con Dio.