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Perché un uomo fragile. Paolo, il vaso di creta e il tesoro
Perché il male? Qual è la sua origine? Ha senso vivere un'esistenza segnata dal male? Trovare una risposta a queste domande non è facile. La realtà del male è così incomprensibile da gettare tante persone in una desolante disperazione. Il male mette in crisi anche il rapporto dell'uomo con Dio. Eventi negativi come una pandemia, un terremoto, ecc., erano prevedibili e attesi nel più ampio progetto divino? Oppure sono delle deviazioni non previste nel disegno originale di Dio? L'obiettivo di questo lavoro è di comprendere, attraverso la Scrittura, ciò che è all'origine del male, il suo senso antropologico e il suo eventuale posto nel progetto salvifico di Dio. Il lettore, certamente attonito davanti alla realtà del male, se avrà la pazienza di seguire fino in fondo il percorso proposto dal presente studio, potrà condividere con l'apostolo Paolo la seguente affermazione: ""Quando sono debole, è allora che sono forte"""" (2Cor 12,10)."" -
Uomo, religione, sacro, rito, comunità in un cambiamento d'epoca
Hegel affermava che la filosofia è il proprio tempo espresso in concetti. Non è possibile trascrivere la storia nella precisione del concetto ma non possiamo esimerci dal cercare di discernere il tempo che viviamo. Soprattutto siamo chiamati a prendere coscienza del cambiamento d'epoca in cui siamo, di un nuovo corso che investe l'uomo, l'esperienza religiosa, la dimensione del sacro, che impone di andare oltre i luoghi comuni, gli stereotipi, i pregiudizi e la chiusura di fronte al nuovo; che esige un cambiamento di mentalità. Questo volume tenta con molta umiltà di cimentarsi in tale svolta, ben sapendo che su di essa nessuno può avere una lettura esaustiva, ma sempre prospettive parziali, in vista di provare a immaginare un nuovo profilo di cristianesimo e di Chiesa, nella fedeltà alla rivelazione dell'amore di Dio per l'uomo avvenuta in Gesù di Nazareth. -
Donare un senso al male
Il male, nelle sue infinite manifestazioni, ferisce la vita umana: malattie, ingiustizie, guerra, crudeltà... Si può esprimere e tentare di dipanare un senso di fronte a tutto ciò, pur sapendo che non si può avere l'arroganza di una risposta certa e sicura? Si può tentare di giungere, pur riconoscendo che sempre si dovrà lottare contro il male, ad avvertire e seguire il moto dell'amore? Questo libro prova a generare un percoso che si apra alla fraternità e alla solidarietà nella sofferenza, nonostante tutto l'assurdo male presente nel mondo. -
Il sangue dei martiri è seme di unità del corpo di Cristo. La Martyria come testimonianza ecumenica
In qualsiasi tempo è sempre utile preoccuparsi della specificità e originalità della propria fede. Che significato occorre dare oggi alla ""testimonianza"""" nella vita della Chiesa? La fede non può ridursi all'esattezza di un enunciato; partecipando al farsi evento della verità, diventa spazio di uno stile di vita che rende credibile il messaggio e che rimanda alla sostanza della verità rivelata. Con ciò si possono accogliere le difficoltà che accompagnano l'aspetto cristiano nel mondo. Ieri come oggi, la Chiesa è di nuovo Chiesa di martiri, luogo di testimonianza martiriale, oltre i suoi confini nazionali, teologici e confessionali. In una comprensione ecumenica, la testimonianza è l'epifania del Sangue di Cristo nella storia e il sangue dei martiri è il comune patrimonio che alimenta l'unità dei cristiani. Nel vincolo del sangue, pur separati sulla terra, i testimoni anticipano la Gerusalemme celeste, dove ogni diversità entra nella perfetta pienezza. Il sangue dei cristiani ci unisce e i martiri nel cielo hanno già trovato quell'unità che noi cerchiamo sulla terra. L'ecumenismo del sangue è l'eredità preziosa per vivere la frontiera di quei contesti plurali e contraddittori delle nostre Chiese e società."" -
La morte e il morire. Nuova ediz.
La morte è per molti ancora argomento tabù. Eppure è un evento umano che fa parte della vita e ci riguarda tutti da vicino. Allora perché non siamo capaci di affrontarlo senza paure e senza difese? Che tipo di comunicazione ci arriva da interviste a malati all'ultimo stadio della vita? Quali sono i bisogni e i diritti di chi muore? Il modo di affrontare la morte è legato a come si sono risolti i problemi della vita? (...) Non solo medici, infermieri, operatori sociali possono trovare in queste esperienze un prezioso materiale per il loro lavoro, ma chiunque voglia avvicinarsi alla morte per scoprirvi la vita. -
La preghiera del nome di Gesù
«Lo Spirito Santo insegna l'arte della preghiera, quella che pone Dio Uno e Trino al centro della vita. Scoprire quest'arte è oggi più che mai un aspetto indispensabile. Il testo mostra un approccio profondo e originale alla preghiera del Nome di Gesù, sviluppatasi in modo peculiare in Oriente, ma riscoperta con particolare vigore in Occidente anche grazie ai recenti discorsi di papa Francesco. Cosciente della necessità della preghiera, l'autore manifesta un'effusione di sentimenti religiosi che si connettono ad accurate descrizioni archeologiche, storiche, teologiche e spirituali, che evidenziano i tratti dell'uomo orante, maturando un appello affinché si possa riscoprire, attraverso la preghiera, la gioia della conversazione costante con Dio.» (dalla Prefazione di Anca-Mariana Nechita) -
I sacramenti aiutano a vivere come esseri umani?
Una strada per vivere da esseri umani? Aprirsi all'amore del Dio di Gesù Cristo giorno per giorno, dalla nascita alla morte. -
Agostino: martirio e perfezione. Anche nella morte il giusto trova rifugio
Leggendo i testi martiriali di Agostino si rimane colpiti dal culto e dalla venerazione dei martiri nella Chiesa antica e in particolare nordafricana. Nel nostro tempo, segnato dal riemergere dei totalitarismi e da un numero impressionante di martiri uccisi in odio alla fede, troviamo quasi sconcertante la loro eroica testimonianza di carità evangelica ed esemplare la fecondità delle loro vite per la Chiesa. In questo libro Antonio Bonato prende in esame i Sermoni e i testi ricavati da altre opere di sant'Agostino sui martiri. Sullo sfondo della concezione agostiniana, l'autore passa in rassegna alcune figure centrali nei primi secoli di vita della Chiesa: in relazione ai modelli di fede e di carità evangelica, il protomartire Stefano e san Lorenzo diacono; in relazione all'aspetto più propriamente ecclesiale, gli apostoli Pietro e Paolo, le sante Perpetua e Felicita e il vescovo Cipriano. Attraverso Agostino, il volume di Bonato ci restituisce così uno spaccato di sconvolgente attualità: la Chiesa, nata dalla croce di Cristo, si nutre del coraggio e della fedeltà ai valori evangelici di questi testimoni della fede. -
Fraternità impossibile? Risvolti psicologici
L'enciclica Fratelli tutti affronta in maniera ricca e articolata il tema della fratellanza, sempre arduo ma ineludibile per il futuro dell'umanità e del nostro pianeta. Senza entrare nel merito di un commento puntuale del testo, il libro riprende alcuni aspetti della fratellanza e li analizza sotto il profilo psicologico, individuando ostacoli e percorsi in grado di promuovere l'incontro. La fratellanza universale è difficile da pensare prima ancora che da capire; il contributo delle scienze umane smentisce luoghi comuni ed evidenzia possibilità talora sconcertanti, ma alla portata di tutti. -
Invito a pensare la fede
In questo libro trovate l'ultimo Molari. La sua intensa riflessione teologica: profonda, gioiosa, aperta al confronto con la cultura contemporanea e soprattutto con l'evoluzione della scienza e la scienza dell'evoluzione. Troverete una salda linea di continuità nel coraggio di pensare la fede da credenti adulti, capaci di rendere ragione della loro speranza e aprirsi a quanto di giusto, di bello e di buono, può venire dal mondo grande, in ogni angolo del quale soffia, libero e leggero, il vento dello s/Spirito. Una visione della vita e della fede che invita a far fiorire in noi la fiducia nella forza buona che chiamiamo Dio, che dà un senso e una destinazione alla nostra esistenza. -
Voi, chi dite che io sia? Ritratti di Gesù di Nazareth
Donne e uomini, credenti in modi diversi, si sono confrontati con la più personale delle domande rivolte da Gesù. Ne sono usciti straordinari ritratti esegetici e teologici ma soprattutto tanti modi originali e diversi di ascoltare e vivere con libertà e creatività la stessa domanda, che continua a sollecitare la coscienza di quanti camminano su questa terra amata dal profeta di Nazareth. -
Sui sentieri di «Amoris laetitia». Svolte, traguardi e prospettive
Il volume raccoglie gli interventi offerti durante il corso di alta formazione promosso dalla Facoltà Teologica Pugliese, nell'anno accademico 2021/2022, sui temi di Amoris laetitia. Frutto di un percorso sinodale articolato, il documento di papa Francesco ha avviato riflessioni confluite in libri, articoli e lettere pastorali, non sempre di supporto. Cinque anni dopo ci si interroga ancora su svolte, traguardi e prospettive che Amoris laetitia pone alla teologia e alla Chiesa. Non solo all'etica teologica, chiamata a un cambio di rotta per divenire la casa paterna in cui c'è posto per tutti, ma anche a tutte le altre discipline teologiche, invitate a un sostanziale rinnovamento nel solco dell'esortazione apostolica. Il testo non offre risposte esaustive, ma prova ad aprire nuovi sentieri mostrando le svolte, esaltando i traguardi e indicando le prospettive che papa Francesco ha tracciato con Amoris laetitia. Nel libro contributi di A. Autiero, N. Becquart, V. Bulgarelli, E. Castellucci, P. Contini, C. Corbella, M. Cruciani, G. Del Missier, A. Fumagalli, G. Lacerenza, R. Massaro, V. Mignozzi, S. Pinto, A. Pitta, M. Sardella, S. Segoloni Ruta, M. Semeraro, E. Tupputi, F. Zaccaria. -
Legendae scriptae. Un'introduzione alle agiografie su san Francesco
Con questa pubblicazione portiamo a termine il progetto di offrire a un ampio pubblico una doppia introduzione alle fonti su Francesco di Assisi: prima i suoi scritti, operazione effettuata nel volume precedente (numero 16 della collana), e adesso le agiografie antiche. Anche in questo caso l'approccio utilizzato dai cinque specialisti può essere qualificato di ""alta divulgazione"""", per offrire chiavi semplici ma efficaci nell'introdurre il lettore nell'ampio e complesso materiale narrativo prodotto nel XIII secolo sulla figura del Santo assisano. Contributi di M. Guida, C. Mercuri, P. Maranesi, E. Kumka, F. Accrocca."" -
Baciare
Baciare qualcuno, baciare un oggetto, abbracciarsi e darsi un bacio sono riti che accompagnano il vivere di ogni persona. Un bacio custodisce tesori di affetto, amicizia, appartenenza. Un bacio racconta di prossimità e riconciliazione, di intimità e venerazione, tenendo insieme un massimo di sensualità e un massimo di eccedenza. Baciare significa vivere pienamente, nutrire i legami e celebrare la fede nel Signore Risorto con le parole e i gesti della liturgia... che è come un bacio. -
La Vocazione universale della Chiesa. Gesù e gli uomini: una sola vita, un solo corpo
La Chiesa è chiamata dal Risorto a proclamare a tutte le genti il vangelo della salvezza, e ad accogliere in sé quanti credono alla sua predicazione. Con un approccio interdisciplinare, il volume intende offrire un contributo significativo alla riflessione sulla comunità cristiana e sulla sua vocazione universale di salvezza, in vista dell’inserimento degli uomini in Cristo, facendoli così divenire con lui una sola vita e un solo corpo. -
L'influenza dell'apocalisse in alcuni scritti francescani. «Wirkungsgeschichte» o «Storia degli effetti» di Ap 2,1-3,22 in alcuni scritti del I secolo francescano (1206-1305)
Il principio ermeneutico di Gadamer della Storia degli effetti o Wirkungsgeschichte, dice che «per capire un testo bisogna tener conto degli effetti che esso ha prodotto nella storia, inserendosi in questa storia e dialogando con essa». È quello che avviene in modo esemplare nella lettura spirituale della Scrittura, fatta da San Francesco d’Assisi. Il libro analizza l’influenza delle lettere dei capitoli 2 e 3 dell’Apocalisse in modo “sinottico e francescano” mettendo in luce quegli aspetti che ancora oggi possono dare effetti di bene, di santità, di speranza di futuro. Dalla Chiesa Francesco riceve la parola e dalla Chiesa riceve luce per la sua interpretazione, creando così un’opera immortale per l’umanità: il Cantico di frate Sole, all’interno del quale c’è l’utilizzo di un versetto dell’Apocalisse. Egli ripara la Chiesa dentro di sé e offre la propria vita per la causa del Vangelo: questo modo ha “prodotto” quell’effetto spirituale che lo porta oltre la seconda morte di Ap 2,11. -
Le radici biologiche del senso morale. Coscienza e giudizio morale alla luce dei contributi delle neuroscienze
Le neuroscienze stanno rivoluzionando il nostro modo di guardare al mistero dell’uomo, presentandolo come nient’altro che un groviglio inestricabile di impulsi e sensazioni, mosso per lo più inconsciamente da una serie di processia livello cellulare e molecolare. Cos’ha da dire la teologia a riguardo? Il presente studio tenta di rispondere a questa domanda, attraverso un percorso di indagine che rilegge l’oggettività scientifica dalle sue basi e la integra nella riflessione teologica, andando oltre il semplice dialogo tra “metodo empirico” e “metodo ermeneutico”. In questo modo, anche le neuroscienze possono essere collocate «entro lo spazio di Luce e di Vita offerto dalla Sapienza che promana dalla Rivelazione di Dio» (Francesco, Veritatis gaudium). -
La disobbedienza sentimentale
La disobbedienza sentimentale è una sfida d’amore che si trasforma in vendetta. La vendetta sentimentale, che porta al fallimento; la vendetta professionale, che è frutto del tracollo in amore; la vendetta nei confronti di Palermo, quasi irreale nella sua bellezza decadente. rnrnrnrn«La vendetta è disobbediente quanto i sentimenti: il problema è che quando a pianificare è solo il carnefice non si sa fino all'ultimo qual è la reazione della vittima. Che proprio un attimo prima della fine può avere un sussulto inaspettato. Cosa succederà dopo sarà solo scompiglio. La vendetta si consuma sempre oltre i limiti»rnrnrnLucia ha la missione di «portare il bello» in una città come Palermo, dove la bellezza è soffocata. Salvatore è un geologo con la passione dei cavalli, allevatore del più importante trottatore siciliano. I due si conoscono da una vita perché le loro mamme erano molto amiche. Crescendo si perdono di vista finché, un giorno, si ritrovano alla festa di laurea di un’amica comune. E da quel momento riprendono a frequentarsi, scoprendo che la complicità dell’infanzia può trasformarsi in qualcosa di più forte e coinvolgente. rnMa la loro storia d’amore non decolla, non riesce a tradursi nei desideri dell’una e dell’altro. Così quando Salvatore, dopo una vita di sentimenti «sospesi», si innamora di un’altra, Lucia, ferita nel suo sogno d’amore e nell’orgoglio, decide di vendicarsi, colpendo ciò che lui ha di più caro. -
Impariamo ad amare. Il segreto per una relazione sana e felice
Ti offriamo la «bacchetta magica» per un amore felice: la meditazione. Ma devi usarla. Se la tieni nel cassetto, non funziona. Vale più di mille consigli astratti. Perché dà risultati. Veri. Tangibili. Duraturi.rnL’amore guarisce. L’amore è una delle forze più potenti che esistano. L’amore è l’opposto della paura. Chi non vorrebbe la chiave per poter amare autenticamente e sentire l’amore dei propri cari?rnMa come si arriva a esprimere e ad accettare l’amore, così da vivere nella sicurezza e nella gioia le nostre relazioni? La difficoltà a costruire rapporti solidi e appaganti, nei quali riusciamo a dare il meglio di noi stessi e a ricevere il meglio dagli altri, dipende anche dagli schemi mentali in cui restiamo intrappolati, oltre che dalla difficoltà a ritenerci meritevoli di essere amati. Le persone sfiduciate credono che migliorare una relazione sia impossibile e permangono in relazioni distruttive.rnEd ecco che la meditazione si rivela l’antidoto perfetto contro le emozioni negative, come la paura, il rancore o l’insicurezza. Permette di trovare un equilibrio interiore, di aprirsi a nuove possibilità, di disinnescare gli schemi mentali controproducenti.rnImpariamo ad amare ci insegna le tecniche per gestire i conflitti con noi stessi e con gli altri, per sconfiggere i nostri demoni interiori, per conoscerci e darci una serenità che possiamo trasporre in scelte e in rapporti consapevoli, trasformando positivamente noi e la nostra vita. Per essere felici a tutti i livelli, non solo in una coppia ma anche con i nostri figli, amici e colleghi.rnPerché l’amore non è dipendenza: qualunque cosa distrugga la nostra libertà non è amore. -
Erno Egri Erbstein. Trionfo e tragedia dell'artefice del Grande Torino
Ernó Egri Erbstein è stato un rivoluzionario del calcio. Nato a Nagyvarad il 13 maggio 1898 da un'agiata famiglia israelita e cresciuto a Budapest, dove si laurea in Educazione Fisica, inizia presto la carriera di calciatore, tra Ungheria, Italia e Stati Uniti. Nel 1928 torna in Italia come allenatore: dopo le stagioni al Bari e alla Nocerina, allena il Cagliari, con cui sfiora la promozione in A, e la Lucchese. Nel 1938 passa al Torino, ma solo per pochi mesi perché, dopo la proclamazione delle leggi razziali, viene mandato in Olanda ad allenare lo Xerxes. Dove però non arriva mai: gli viene inspiegabilmente annullato il visto, rientra in patria e diventa rappresentante di tessuti italiani. Ma il nazismo lo raggiunge: quando nel 1944, le truppe tedesche invadono l'Ungheria, la moglie e le sue due figlie si rifugiano in una fabbrica di uniformi militari all'interno di un convento cattolico ed Erbstein finisce internato in un campo di lavoro. Mentre un treno lo sta per portare verso i campi di sterminio, riesce a fuggire di nuovo. Tornato in Italia dopo la guerra, è ricontattato da Novo che gli offre la direzione tecnica del Torino. E qui il magiaro realizza il suo capolavoro: crea una squadra irresistibile che pratica un calcio avveniristico. Erbstein cura maniacalmente ogni minimo dettaglio: dalla preparazione atletica (fu lui a introdurre il riscaldamento) all'alimentazione, fino alla psicologia dei giocatori. Diventa il tecnico di calcio più innovativo del suo tempo. Tutto finisce a Superga, il 4 maggio 1949, quando il Grande Torino è consegnato definitivamente al mito. Il suo indiscusso artefice muore insieme ai suoi ragazzi. La sua storia viene dimenticata, finché tanti anni dopo si torna a parlare di lui riconoscendo il suo valore umano e sportivo.