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Il linguaggio mistico e soggetto femminile. La forza della metafora in Chiara Lubich e nella letteratura mistica del primo '900
La narrazione del Sé, specialmente nel rapporto con l'altro, costituisce un esercizio fondamentale nella tensione verso la comprensione della vita e del mistero, come risulta dallo studio dei testi mistici. Un percorso di scrittura che nel tempo ha visto un protagonismo femminile altrimenti inedito nella storia della letteratura. Attraverso un confronto fra i primi scritti autobiografici di Chiara Lubich e quelli di altre personalità significative del '900, come Etty Hillesum, Madeleine Delbrêl, Itala Mela, Giorgio La Pira e Divo Barsotti, emerge come il linguaggio mistico, inteso come lingua speciale dell'amore, apra il testo a sorprendenti possibilità di conoscenza, nonché di costruzione, della realtà. Un confronto che mette in evidenza anche le potenzialità e le caratteristiche proprie della scrittura femminile e maschile. -
La Chiesa sacramento dell'unità. Il Concilio Vaticano II e il carisma dell'unità di Chiara Lubich
Il volume raccoglie i contributi di diciannove qualificati teologi e teologhe che insieme ad alcuni storici si propongono di rilevare e interpretare le correlazioni tra il Concilio Vaticano II e il carisma dell’unità di Chiara Lubich nella logica della coessenzialità di doni gerarchici e doni carismatici. La ricerca guarda, in particolare, alla Costituzione sulla divina Rivelazione Dei Verbum e a quella sulla Chiesa Lumen Gentium, nell’orizzonte del cammino sinodale in cui è impegnato oggi, su invito di Papa Francesco, tutto il Popolo di Dio. -
«Città-casa». Chiara Lubich e Grottaferrata nella storia e diffusione di un ideale di unità
Il 10 settembre 2021 veniva conferita la cittadinanza onoraria postuma di Grottaferrata a Chiara Lubich. L’evento, che suggellava e allo stesso tempo apriva nuove prospettive al rapporto tra la fondatrice dei Focolari e la cittadina castellana, invitava anche a scoprire e approfondire i contorni di un percorso iniziato nella seconda metà degli anni Cinquanta. Chiara Lubich soggiornò (senza risiedervi stabilmente) a Grottaferrata negli anni 1956-1965, un periodo caratterizzato dallo studio attento della nascente realtà ecclesiale da parte della Santa Sede, ma anche ricco di comprensioni spirituali e di sviluppi della sua diffusione che già travalica il continente europeo. L’utilizzo di documenti editi ed inediti ne consente, in queste pagine, un’attenta ricostruzione e mostra il ruolo che la cittadina castellana viene a ricoprire nella storia dei Focolari. Essa diventa, infatti, la culla della prima “Mariapoli permanente”, manifestazione di una convivenza che si vuole regolata dal Vangelo, da cui prenderanno ispirazione le numerose cittadelle di testimonianza dei Focolari sparse nel mondo. L’accoglienza e la stima riservata al carisma di Chiara Lubich e ai Focolari ben si armonizzano con la storia millenaria di Grottaferrata, in cui è possibile scorgere una singolare e ricorrente inclinazione al dialogo e all’unità, che, presente fin dalle sue origini, riaffiora attraverso i secoli. -
Le confessioni
"Dio è il punto di partenza e il punto di arrivo del pellegrinaggio interiore descritto dalle Confessioni... L'altro polo intorno al quale gira tutto il pensiero agostiniano è l'uomo. Le Confessioni, senza essere un trattato di antropologia, illustrano il mistero, la natura, le aspirazioni dell'uomo"""" (M. Pellegrino). Questa edizione permette di rendere accessibile l'opera ad un vasto pubblico, in particolare di studenti." -
Vita di san Benedetto e la Regola
Il ""Libro dei Dialoghi"""" di gregorio Magno costituisce l'unica fonte storica della vita di san Bendetto da Norcia che ci sia pervenuta. La """"Regola"""", inoltre, viene comunemente ritenuta il fondamento del monachesimo occidentale, nonché una sintesi insuperata del messaggio cristiano; essa fa del suo autore il maestro dei popoli quanto mai attuale in questo Terzo Millennio. L'autentico testamento spirituale di Benedetto che emerge da queste pagine va al cuore della scelta incondizionata di Dio del fondatore di Montecassino: il messaggio che sa parlare ai nostri come a tutti i tempi."" -
Vita e detti dei Padri del deserto
Il Libro delle parole degli anziani rappresenta un classico della spiritualità cristiana e un documento storico del monachesimo sviluppatosi nel deserto egiziano fin dai primi secoli del cristianesimo. L'anonimo compilatore del V secolo raccolse in modo organico gli apoftegmi circolanti al suo tempo in due serie, di cui la principale è quella alfabetica (Alphabeticon), qui presentata in pregevole traduzione italiana. Il modo di vita e gli insegnamenti dei primi anacoreti mostrano quanto essi fossero legati all'intera tradizione della spiritualità, alla quale diedero un contributo proprio e peculiare di grande novità e originalità. -
Storia di un'anima
La raccolta di scritti, edita fin dal 1898, che porta il titolo Storia di un'anima, (scritti autobiografici A, B, C) è all'origine della grande notorietà di Teresa di Lisieux (1873-1897), notorietà che è andata sempre più crescendo per le molteplici edizioni successive e le traduzioni in tutte le lingue. La presente edizione vanta una delle migliori traduzioni italiane mai pubblicate ed è corredata dalle note originali della prima edizione. È la storia di un'anima temprata, spogliata di se stessa, che giunge alla comprensione della perfetta carità; essenzialmente evangelica, la dottrina di Teresa costituisce una delle sintesi più convincenti della verità cristiana. Leggendo attentamente le sue pagine, si scopri l'esattezza del giudizio di Pio X, che la definì ""la più grande santa dei tempi moderni""""."" -
Racconti di un pellegrino russo
Uno dei testi più ammalianti della storia mondiale della letteratura, una summa della spiritualità cristiano orientale ambientato nell'atmosfera narrativa fiabesca e sacrale della Santa Russia. La celebre storia del pellegrino deciso a scoprire il significato di tre parole misteriose, contenenti un comando dolcemente imperioso. Accompagnato dalla Filocalia dei padri antichi e da una logora bisaccia, il pellegrino intraprende un lungo viaggio attraverso steppe, boschi e villaggi per trovare risposta. li testo è precededuto da due ampie introduzioni sul significato (Thomas Spidlik) e sulla storia (Aleksej Pentkovskij) del testo. -
La dotta ignoranza
I tre libri de ""La dotta ignoranza"""", composti nel 1440 e incentrati su argomenti prettamente teologici, costituiscono un classico del pensiero medievale, la cui modernità risiede nella mondanizzazione del messaggio religioso e nella celebrazione della dignità dell'uomo, argomenti che fanno di Cusano un anticipatore dell'umanesimo."" -
La Trinità
Più di vent'anni di laboriosa redazione per un' opera importante e attesa, nella quale Agostino dà una risposta fiduciosa alle difficoltà della ragione e introduce alla vita di comunione con la Trinità. Queste pagine fondono insieme l'indagine del filosofo, l'acume del teologo e l'ardore del mistico. -
L'ente e l'essenza. L'unità dell'intelletto
"L'ente e l'essenza"""" e """"L'unità dell'intelletto"""": due brillanti opuscoli filosofici, veri e propri """"gioielli"""" della saggistica minore di Tommaso d'Aquino, che uniscono perfetta padronanza della materia e coerenza argomentativa a lucidità di pensiero e prosa, e gettano luce sulle tappe di uno straordinario itinerario speculativo." -
L' imitazione di Cristo
Devozione fervida e profonda, stile sobrio e conciso, potenza espressiva ed efficacia persuasiva: sono le caratteristiche dell'Imitazione di Cristo, definito ""il più sublime libro religioso del Medioevo"""".Tra mistica, morale e ascesi, un classico sempreverde della spiritualità cristiana, profondamente umano nel guidare all'esperienza religiosa e al perfezionamento interiore, affascinante nella sua universalità."" -
Delle cinque piaghe della santa Chiesa
Una nuova edizione critica in formato tascabile ed economico dell'opera più nota del filosofo roveretano (la cui stesura risale al periodo compreso tra il novembre 1832 e il marzo 1833) messa all'Indice per ragioni politiche nel 1849 e riabilitata solo un secolo dopo, con il Concilio Vaticano II che riterrà profetiche quelle pagine e darà il suo assenso alla causa di beatificazione di Rosmini. L'opera puntualizza, con straordinaria lungimiranza, i mali che gravavano sulla Chiesa, tra i quali l'insufficiente partecipazione del popolo alla liturgia, la mediocrità spirituale del clero, l'ingerenza civile nelle nomine episcopali e nell'amministrazione dei beni ecclesiastici e costituisce una attenta analisi filosofica e politica del pensiero e delle vicende europee del primo Ottocento. Conclude l'opera una ricostruzione della vicenda compositiva e delle prime edizioni dell'opera rosminiana. -
Gli uomini illustri
Su invito dell'amico Destro, prefetto del pretorio, nel 393 Girolamo compone il ""De viribus illustribus"""", una raccolta di 135 vite di autori cristiani particolarmente dediti allo studio della Bibbia, dalle origini fino al 393, tra i quali l'autore inserisce anche gli ebrei Filone e Giuseppe e il filosofo pagano Seneca insieme a diversi eretici. L'ultimo medaglione con il quale si conclude la raccolta è dedicato allo stesso Girolamo. Modellata sul """"De viribus illustribus"""" di Svetonio e sul Brutus di Cicerone, l'opera dipende quasi totalmente dalla """"Storia Ecclesiastica"""" e dalla """"Cronaca"""" di Eusebio di Cesarea per i primi 78 medaglioni, mentre si avvale negli altri, come fonte quasi esclusiva, della vasta erudizione dell'Autore. Nei ritratti si forniscono rapide notizie sulla vita e le opere. Attraverso questa galleria di nomi più o meno illustri, Girolamo si propone di confutare le accuse di scarsa levatura culturale che alcuni intellettuali pagani avevano lanciato contro i seguaci di Cristo. Durante il Medioevo il libro ha riscosso uno straordinario successo, divenendo nei secoli una sorta di pietra di paragone di qualsiasi dettato storico di letteratura cristiana e fonte primaria di documentazione nell'ambito della letteratura cristiana antica."" -
Pellegrinaggio in Terra Santa
In edizione tascabile ed economica, vengono messe a disposizione del vasto pubblico e degli studenti opere che si possono considerare pietre miliari di costante riferimento nella storia del pensiero e della spiritualità. L'attenzione spazia su autori di tutti i tempi. Dalla Tebaide al Sinai, dall'Arabia alla Palestina, attraversando deserti di roccia e di sabbia o ricche contrade, scalando monti e attraversando fiumi, con dentro il desiderio di vedere e di conoscere: è l'avventura di Egeria, giornalista ante litteram della fine del IV secolo, che ci ha lasciato un reportage documentato del suo viaggio nei luoghi che hanno visto nascere grandi civiltà e religioni e sono stati teatro dell'avventura terrena di Gesù. Un documento sul cristianesimo dei primi secoli di rara freschezza. -
Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù
Il Vangelo arabo dell'infanzia di Gesù ripercorre la vita di Gesù dalla nascita alla morte e risurrezione, soffermandosi e facendo luce sul periodo dell'infanzia e adolescenza sul quale i vangeli canonici dicono poco o nulla. La lettura di questo vangelo apocrifo coglie Gesù nella quotidianità di bambino, intento a modellare con i suoi coetanei delle statuette di fango o a trasformare ""per gioco"""" un gruppo di ragazzi in capretti; ma registra anche i primi miracoli, spesso grazie alla mediazione di Maria, in favore di lebbrosi, indemoniati, muti. Il testo è la traduzione araba adattata di uno scritto siriaco, che, a sua volta, utilizza altri apocrifi più antichi, come il Protovangelo di Giacomo, i Racconti dell'infanzia del Signore Gesù e gli Acta Pilati. L'episodio del giovane trasformato in mulo riecheggia il classicissimo Asino d'oro di Apuleio."" -
Pratica di amar Gesù Cristo
"Io sto facendo un libro della Pratica di amar Gesù Cristo, dove ho posto molte belle cose dell'amore di Gesù Cristo e dell'amore che gli portiamo"""": così Alfonso Maria de Liguori annuncia in una lettera del 1767 il contenuto dello scritto che avrebbe visto la luce nel 1768 e che egli stesso definì """"la più devota ed utile delle sue opere"""". Nella Pratica l'autore spiega quali siano le virtù da acquistare e praticare, quali i difetti da evitare per conservare e accrescere l'amore che conduce il cristiano a Dio. Un testo di profonda spiritualità, oltre che un vero trattato di morale, originale e popolare ad un tempo, da riscoprire in tutta la sua bellezza." -
Vita di San Francesco
Settimo successore di san Francesco alla guida dell'Ordine e suo vero erede spirituale, nel 1260 san Bonaventura riceve l'incarico ufficiale di redigere una Vita di san Francesco, per riportare ordine e verità storica nella fioritura di scritti sul Poverello di Assisi. Densa di pietà e devozione, ma attendibile storicamente, l'opera ripercorre la vita del santo, dando rilievo a quegli elementi che potevano dimostrare l'origine divina della missione di Francesco e al tempo stesso si prestavano all'edificazione dei frati. Passata alla storia con il nome di Legenda maior ha influenzato l'iconografia tradizionale sul santo e in particolare il ciclo degli affreschi di Giotto nella Basilica di Assisi. -
Commento al Vangelo di Giovanni
Intorno al 416 Agostino compone il ""Commento al Vangelo di Giovanni"""". Frutto non di un lavoro """"a tavolino"""", ma nato nella predicazione liturgica al popolo di Dio, Agostino sceglie non casualmente di commentare il quarto Vangelo. Nella convinzione infatti che il fine dell'esegesi è la carità e che la predicazione è il momento adatto alla dispensazione della parola di Dio, un modo per trasmettere ai fedeli ciò che lo Spirito gli aveva ispirato, tra i quattro Vangeli quello di Giovanni si dimostra per la ricchezza dottrinale e la profondità dei temi spirituali, il più adatto a offrire una parola di Dio ricca ed efficace per la formazione cristiana dei fedeli."" -
Consigli e ricordi
"Consigli e ricordi"""" è stato composto da Celina, sorella di Teresa di Lisieux, attingendo al proprio diario personale - redatto in parte quando la santa era ancora in vita -, alle proprie deposizioni preparate in vista dei Processi Canonici e ad alcuni ricordi. Completamento ideale della """"Storia di un'anima"""", è una raccolta di aneddoti che ritrae Teresa di Lisieux (1873-1897), appena ventenne, nel suo impegno di maestra delle novizie, impegno che seguirà fino alla morte."