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Erec
"Un piccolo regno sperduto in un luogo di magia e portento, in un tempo remoto oltre ogni memoria, fa da scenario alle avventure di Erec, il temerario re guerriero protagonista di questo poema. A seguito dell'invasione di un ostile popolo con sembianze zoomorfe, dopo una fitta serie di accadimenti sorprendenti e rivelatori, il protagonista tenta di svelare un terribile segreto che cela una forza incomprensibile ed incontrollabile. Quest'ultima causerà distruzione e morte, le quali renderanno possibile un'inaspettata prospettiva di libertà messa in atto tramite una """"fuga dal mondo"""" alla volta di una terra sconosciuta ed inesplorata. La spontanea simbolicità che l'autore ricerca e attinge dalle letterature medievali, si risolve in una poetica unica nel suo genere, espressa tramite un linguaggio sapiente ma mai artificioso o ermetico, estranea ad ogni reiterata espressione della décadence postmoderna, lontanissima da ogni suo letterario eccesso di introspezione."""" (Dalla prefazione di Alessandro Zironi)" -
Li distruggeremo
"Sul tavolo di legno era disteso un panno verde con le linee bianche e dritte. Un campo da calcio con le porte bianche e le reti verdi. I giocatori erano piazzati per il calcio d'inizio e una squadra, la ricordo bene, aveva la maglia gialla e i pantaloni blu; l'altra non saprei. «Questo è il Subbuteo.» Mai sentito parlare e neppure mi interessava il nome di quella cosa che mi salutava in tutto il suo splendore. Il pallone, un vero pallone marrone che avrei detto di cuoio se non l'avessi toccato.""""" -
Perdersi e ritrovarsi
Siamo vittime del destino o costruttori del nostro percorso nel mondo? Due personaggi senza nome s'incontrano e si perdono per poi rincontrarsi, sempre col bagaglio delle loro esperienze, delle persone che conoscono, del coraggio di vivere. Portano con sé la musica che è il loro riflesso, le fotografie dei posti del cuore e il ricordo delle persone che hanno aiutato a forgiare le loro proprie personalità. Tutto per ritrovarsi, forse, per sempre. -
Libera nel vento
«""Sta tutto nelle stelle"""" potrebbe essere il manifesto della poetica di Larisa Pop e non soltanto il titolo di una delle sue composizioni più significative. La riflessione della giovane artista, infatti, sembra trascendere la realtà attuale e rinchiuder-si in un ricco mondo interiore che ha una sua forza primitiva e un'estrema purezza. Interiorità e memoria rappresentano lo scenario perfetto di un'espressione poetica tesa a fare emergere la dolcezza di un'anima inquieta, la quale si pone con garbo sulla soglia di un'esistenza in parte ancora da scoprire e si interroga, per cercare di coglierne l'essenza, con tutta l'ingenuità adolescenziale, che rende più autentica la fragile parola del verso.» (Dalla prefazione di Davide Sciuto)"" -
Alla bottega del dolce far niente. Racconti all'alba del tramonto
Dalla penna di Luca Cantarelli e dalle matite di Gianantonio Cristalli, una raccolta di novelle, una per ogni mese dell'anno. Dodici racconti umoristici, non comici, dal lieve retrogusto dolcemente malinconico, nel solco della tradizione letteraria della Bassa Padana. Protagonista delle storie un gruppo di VIP, Vecchi In Pensione, che non ha smarrito la voglia di vivere, di sorprendersi e di sorprendere: c'è Mario Amadei, ex professore che non si vanta della propria cultura, bensì cerca, spesso inutilmente, di farne partecipe gli altri; c'è Vincenzo Pollastri, detto il Pollo, a cui il padre ha tramandato lo scomodo soprannome e un sacco di altre peculiarità, non tutte disdicevoli; c'è l'Enza, detta La Cisa, per le sue curve pericolose; c'è l'acida Franca Zizzaschi, in arte Zizzania, rimpicciolita dall'osteoporosi ma con la lingua ""luuuunga luuunga"""" ; e tanti, tanti altri. Soprattutto c'è il Sorbolino. Cos'è il Sorbolino?"" -
Le sentinelle del cuore
"Era di mercoledì. Era presto, molto presto. Come al solito Nicola aveva preso le note della spesa dai panieri appesi in tutta fretta. A scuola l'aspettava il compito di matematica, per cui non voleva fare tardi. Era andato dal salumiere, dal lattaio, dal fruttivendolo. Ci mancava solo il macellaio quel giorno. Eh già quel giorno... Nicola non l'ha mai dimenticato...""""." -
Il lupo Attilio e la cornacchia Zubedù
In ""Il lupo Attilio e la cornacchia Zubedù"""" le vicende dei due personaggi hanno come sfondo momenti della vita quotidiana vissuti in due ambienti completamente diversi tra di loro. Da una parte il lupo Attilio vive in un bosco in cui compaiono cavalieri erranti e cigni ballerini; dall'altra la cornacchia Zubedù, menomata dopo un incidente, vive nel piccolo parco di una piazza cittadina affollata di vecchietti e bambini. Le storie dei due protagonisti, si incontrano però, sul piano dell'amore, dell'amicizia e dello stare insieme. E come nella migliore tradizione, entrambe le avventure hanno un lieto fine. Età di lettura: da 4 anni."" -
Matilde e le sue storie
Il giovane Mirko trascorre l'intera estate nella graziosa Lipari, a casa dell'adorata nonna Matilde. L'anziana donna è un tipetto energico e piena di vitalità, è molto allegra, ama vivere fino in fondo. Si muove con una simpatica ""Ape 50""""... e ama inventare e raccontare storie allegre e colorate!"" -
Il dipinto di Aristide
"Come in un individuo adulto che ricorda con malinconia le calde certezze della propria infanzia, il protagonista con un approccio quasi superstizioso tenta di riprodurre illusoriamente tempi passati, per ricadere inesorabilmente in un presente di angoscia, ma pur sempre ricco di individuale orgoglio del possesso dei propri principi. Un mondo in cui, nonostante l'insicurezza, non siamo soli a ritrovarci smarriti, a sentirci sperduti nella perdita dei nostri valori. È una perdita condivisa da una generazione intera che ha vissuto l'ultimo cinquantennio della storia italiana con l'affermarsi e il sovrapporsi di partiti e personaggi politici a volte discutibili ma spesso di grande spessore culturale e che si trova improvvisamente spiazzata da una dimensione diversa con la responsabilità di non averne avuto consapevolezza, di non aver percepito in tempo il cambiamento per prevenire i rischi della nuova epoca o, quanto meno, per giungervi preparati.""""" -
Uomo, fàtti essenziale! Incontri, visioni, speranze
«...grazie a don Giorgio e al suo ""spiritello"""" per non aver lesinato nel porre tutte le domande inquietanti e persino irriverenti che sono la cura necessaria nell'attuale stato di avanzata entropia in cui si dibatte il Cristianesimo. E grazie anche per le taglienti e dolenti critiche alla Chiesa istituzione. Se non sapremo purificarci e ritornare all'essenziale, che è per l'appunto l'invito che questo scritto ci rivolge - """"uomo, fàtti essenziale""""- , allora """"gli atei aumenteranno e il gregge si disperderà"""" come diceva la brava Signora, forse catechista, che si chiedeva cosa fare per cambiare le cose nella Chiesa. Se invece sapremo accogliere e rimuginare la critica, a volte decisamente radicale, di questo veterano di Gesù e della sua croce, allora daremo una mano allo Spirito perché agisca e al nostro Dio perché esista. E sopra di noi, nel Cielo, sentiremo come """"un agitarsi di ali"""".» (dalla Introduzione di Silvana Panciera)"" -
Vibrazione cosmica ed ermetismo nell'arte italiana in capolavori tra il 1400 e il 1600
L'Ermetismo non è mai stato una scienza speculativa, accademica, didattica, ma una scienza pratica, molto laboriosa e mai per furbi. Nell'Arte Ermetica nessun insegnamento scritto o orale può sostituirsi alla vostra esperienza di prima mano con la Materia! Lo studio dell'Ermetismo e dell'Alchimia, che ne è solo una minima parte, è e sempre sarà esperienza diretta, che solo un lavoro assiduo e continuato potrà rivelarvi. -
Favole filosofia e animali
"Favole filosofia e animali"""" è una raccolta di dieci favole ispirate all'universo della filosofia. In esse i concetti cardini della storia del pensiero occidentale si fondono con gli intrecci narrativi abilmente intessuti dall'Autrice: si passa, allora, da una riunione che raccoglie le divinità di ogni tempo e di ogni religione alla prova d'astuzia di un povero asino che affronta i saperi della logica e della metafisica, dal cammello che incontra lo Zarathustra di nietzscheana memoria al gatto con il quale il filosofo greco Aristotele deve confrontarsi. Favole semiserie, ma attualissime. Destinate ai più giovani per approcciarsi ai concetti del sapere filosofico con leggerezza e spensieratezza, ma adatte anche agli adulti che vogliono guardare la filosofia da una prospettiva decisamente diversa e di certo non meno affascinante. Età di lettura: da 7 anni." -
L' ostacolo. Un racconto nella cornice dei Laghi Lombardi
"Avremmo voluto chiuderci le orecchie, ma anche ascoltare: la curiosità ci divorava mentre il Gran Cafone lanciava accuse che certo mia madre doveva capire. (...) Fu durante una di quelle scenate che Margherita mi guardò fissa negli occhi e disse """"Tuo padre è Un Gran Cafone"""". Fu il Battesimo."""" Io ero sempre al letto di Paola e la sentii dire, quasi in un sussurro: """"Si possono superare gli ostacoli che la vita ti pone davanti, basta il coraggio, ma non quelli che ti crei dentro, con quelli non riesci a combattere...""""." -
Il Rolando di Berlino di Leoncavallo: documenti per la sua storia
Leoncavallo è conosciuto soprattutto per essere uno dei padri del Verismo in musica con la sua opera Pagliacci, facendone il manifesto del Verismo musicale. Con Il Rolando di Berlino, si cimenta nell'opera verista storica cercando di seguire gli stessi canoni che aveva delineato per Pagliacci. Il Rolando è un'opera verista di ambientazione storica, che da quasi un secolo non è più stata portata sulle scene. In Italia è stata rappresentata solo al San Carlo di Napoli il 19 Gennaio del 1905, da allora non si hanno più notizie precise. Nel primo capitolo del volume è stato analizzato il problema del Verismo in Leoncavallo e del suo approccio con l'opera verista storica, che lo porterà a comporre Il Rolando. L'iter di quest'opera è ricostruito e documentato attraverso articoli di giornali, pagine autografe di Leoncavallo, documenti che risalgono ai primi anni del 1900. Nel secondo capitolo, il dattiloscritto del libretto con le correzioni autografe di Leoncavallo, è stato messo a confronto con il testo finale, annotando correzioni e cambiamenti, è stato inserito il dattiloscritto del libretto con le correzioni autografe di Leoncavallo. Infine è stato trascritto il libretto dell'opera. -
Memorie oblique
"Circostanze distanti nel tempo e nello spazio ma accomunate da stanze di albergo, luoghi asettici ed impersonali di transito e precarietà, luoghi per-versi, per vivere di passaggio come ognuno degli umani che vivono sulla biglia rotante chiamata Terra, per scrivere e per morire, che ci consentono traiettorie di avvicinamento alla nuova e sorprendente raccolta di poesie di Francesco M.T. Tarantino. Volume che in una sorta di casuale coerenza con il nome che porta, fa germogliare luminescenti emozioni sovvenenti per traiettorie oblique, sospensioni in assenza di moto nell'aria ferma di un cielo terso, contese tra notte e giorno, tra buio e luce, tra morte e vita."""" Dalla prefazione di Francesco Aronne." -
Il prestonero nel cielo
Prologo all'opera: ""All'inizio fu avverbio. Infatti si fece presto nero. Nel cielo. Il vento fece tutto da solo. Ma non piovve, almeno lì dove mi trovavo io. Più in là di certo aveva piovuto. Questa volta era andata così. Un'altra volta fu verbo. Fu così che, per colpa della prima persona singolare, mi ritrovai, al presente indicativo, a dipingere il cielo di nero. Io presto nero. Presagi oscuri tinsero bronzee le nubi, su uno sfondo già plumbeo. E infatti piovve. Almeno lì dove mi trovavo io. Quella volta era andata così. Infine fu sostantivo. Lo rubai alla musica. Il presto o molto presto e lo legai allo stile e al genere del libro. Veloce. Fu solo però una pioggerella. Fitta, ma leggera. Anche quella volta era andata così. In realtà non è proprio andata così. Il prestonero nel cielo viene da un errore. Un giorno lessi il titolo di un romanzo. Lo lessi male e nacque il titolo di questo romanzo. Che non è un giallo. Ma si tinge di giallo. Che non è un noir. Ma ha del nero. Che non è un romanzo rosa. Ma profuma di rosa. In pratica un gia.ne.ro. Già, avrei potuto anche intitolarlo Il già nero nel cielo. Questa volta è andata così""""."" -
Storia del Festival della canzone arbëreshe. Testo italiano e arbëreshe
Il Festival della canzone arbëreshe, inventato e istituito nel 1980 a San Demetrio Corone grazie all'impegno e alla lungimiranza dell'avv. Giuseppe D'Amico, coadiuvato da un gruppo di amici appassionati cultori della tradizione culturale e musicale arbëreshe, si inserisce nel mondo italo-albanese proprio in questo momento storico particolare che favorisce il ritorno, il rilancio e il (ri)uso della lingua minoritaria arbëreshe proprio nel momento più acuto della crisi di quel modello tradizionale di cultura orale che era stato il veicolo privilegiato di trasmissione della nostra antica lingua. -
Quel trapezio irregolare di luce ed ombra
Impressioni, emozioni e profumi. Lo scorrere del tempo, cristallizato in un battito di parole, viene fissato in queste riflessioni, nelle quali si può scorgere la bellezza dei ricordi di una vita. Una narrazione che si perde fra intensi istanti di felicità e leggerezza dell'anima, dove sterminati campi di fiori affrontano la forza delle stagioni, tutto per restituirci uno spaccato di coscienza, quello dell'Autrice, che narra di sensazioni eterne e mai banali, tanto delicate quanto fondamentali per l'essere umano. -
Tra le onde del cuore
"Tra le onde del cuore"""" è una raccolta di sessantacinque poesie che segnano l'esordio letterario della scrittrice. Dalla lettura dei versi emerge una poesia che racchiude in sé un universo di sentimenti e di valori, parole che sgorgano dall'animo e all'animo ritornano. Una poesia che """"sente"""", """"vive"""", """"immagina"""". Versi concisi, ma densi di significati, costruiti con un lessico finemente curato e impreziosito da elementi che richiamano un passato mai perduto e tanto amato. L'autrice dice: «Scrivere è il mio mondo, un istinto irrinunciabile che arricchisce in ogni istante la mia vita di emozioni». In un abbraccio tematico si stringono non solo motivi autobiografici e l'amore in tutte le sue sfaccettature, ma drammi esistenziali come la violenza sulle donne, l'emarginazione, l'emergenza dei migranti, la libertà, la solitudine, il suicidio e altro ancora. """"Tra le onde del cuore"""" è un libro che racconta la vita nel suo incessante e meraviglioso fluire, con le sue gioie, i suoi dolori e i suoi sogni. Ricorrente è l'immagine del mare tanto amato dall'autrice, con i suoi colori, i suoi odori, le sue voci, fonte di ispirazione e metafora del travagliato animo umano. A essere celebrato nei versi è l'essere umano con le sue fragilità e il suo disperato bisogno di autenticità in un mondo che si nutre di apparenze e falsi miti." -
Operazione Carrington
Jenna striscia fuori dai rottami dello scuolabus su cui viaggiava e scopre, ancora una volta, che il mondo che conosceva non esiste più. Anni dopo il misterioso incidente che le ha strappato i genitori, una nuova catastrofe la travolge: tutti gli apparecchi elettronici, dal cellulare all'automobile, sono diventati inservibili. L'energia elettrica, l'acqua e i mezzi di comunicazione vengono a mancare. Verità del passato tornano a galla, mentre mani avide si allungano sulle stanze del potere americano, pronte a sfruttare a proprio vantaggio il caos che dilaga nel Paese: l'Operazione Carrington ha avuto inizio. Jenna e l'amico Jake iniziano un viaggio destinato a cambiare il corso degli eventi, braccati dal generale Roberts, che nasconde un'ossessione inconfessabile. L'umanità è appesa a un filo.