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Svuotare la mente. Un diario contro Facebook. Edizione sovversiva
Una graffiante critica nei confronti di una multinazionale che ci succhia l'intelligenza. -
Bastia anni Trenta. I vicoli, le botteghe e il commercio, gli opifici
Un tuffo nel passato attraverso le immagini. -
Monarchia secondo il Ms. London, British Library, Additional 6891
L'edizione della ""Monarchia"""" secondo il Ms. London, British Library, Additional 6891, curata da Diego Quaglioni e munita della nuova traduzione di Attilio Turrioni, assume come base per la costituzione del testo il manoscritto Y, ignoto ai precedenti editori e della cui importanza Quaglioni diede notizia già nel 2011. Questa nuova edizione esce nell'anno delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante con l'intento di contribuire allo studio del testo e della tradizione manoscritta di uno dei capolavori della letteratura politica di tutti i tempi."" -
Hegel e il pensiero nazionale dello Stato di potenza in Germania. Un contributo alla storia dello spirito pubblico
Un secolo dopo la sua pubblicazione in Germania è edito in traduzione italiana il primo libro del giurista tedesco Hermann Heller. Nel 1921 Heller dava alle stampe la sua monografia su Hegel e il pensiero nazionale dello Stato come potenza. L'opera contiene le prime riflessioni di uno tra i più lucidi interpreti dell'epoca di Weimar (1919-1933). Tra le sue pagine si trova una veemente critica dello Stato come potenza espansionistica, ma anche e soprattutto il senso di una radicale insoddisfazione per la scienza politica e giuridica del Novecento, con le sue aspirazioni a subordinare il diritto alla potenza dello Stato che si andava profilando nei convulsi anni di Weimar. Il libro di Hermann Heller apre così una fondamentale prospettiva sull'esperienza weimariana, idonea ad arricchire il panorama culturale tanto dello storico e del filosofo quanto del giurista. I gravi problemi affrontati da Heller sono infatti radicati in un passato che ci è vicino e che è vivo nel presente. -
La storia rovesciata. La guerra partigiana della brigata garibaldina «Antonio Gramsci» nella primavera del 1944
C'è anche a Terni chi prova a ""rovesciare"""" la storia. I partigiani diventano assassini, i fascisti vittime, la Resistenza un evento ininfluente in cui si sfogano istinti feroci e vendette. Abbiamo conosciuto molti degli uomini che oggi vengono descritti come assassini, cupi stalinisti, antidemocratici, prevaricatori e violenti: ne abbiamo raccolto i ricordi, le delusioni, i dubbi, la disperata paura di essere dimenticati, il timore che le loro sofferenze e le loro idee fossero trascinate nel flusso della storia e destinate all'oblio. Sono stati, questi uomini, un pezzo importante della nostra educazione sentimentale e un veicolo fondamentale per capire una città complessa come Terni. Non siamo disposti ad accettare che la loro vicenda sia descritta come una storia criminale. Sono morti e non possono rispondere. Spetta a quanti continuano a considerarsi loro amici e compagni difenderne le motivazioni ideali e l'onore."" -
La cucina di Dante e Boccaccio. Saggio storico e ricette ritrovate
In questo testo, grazie ad un approccio multidisciplinare, gli autori Alex Revelli Sorini, Susanna Cutini, Francesco Vittorio Rebuffo e lo chef Shady Hasbun hanno cercato di classificare lo stile alimentare di Dante e Boccaccio. Le indicazioni rintracciate nelle opere dei due poeti e la relazione che essi avevano con il cibo potrebbe essere definita come: meditativa per Dante e conviviale per Boccaccio. Analizzando la Commedia lo stretto rapporto tra cibo e meditazione si trova nelle citazioni alimentari, soprattutto simboliche. Scorrendo il Decameron il grande valore della convivialità è legato all'antropologia, alla vita economica e sociale, al galateo, alla cultura materiale, alle prescrizioni della dieta e della medicina, alla ricchezza e alla miseria. Le ricette che troverete nella seconda parte del volume sono state rielaborate prendendo spunto dai primi manoscritti italiani di cucina del XIV sec. Questi libri esprimono una cultura già definibile come italiana, pur muovendosi in una logica più ampia, il modello suggerito non è di tipo locale bensì internazionale, una sorta di ""koiné"""" con molti punti in comune e ricette ricorrenti nelle varie aree d'Europa."" -
Orfeo Carnevali. Memoria di colleghi e amici
Scritti di: Angelo Baldoni, Gianni Barro, Claudio Bartocci, Fortunato Berardi, Nazareno Bondi, Carmelo Caratozzolo, Liano Ceccarelli, Francesco Cerami, Glory Checcucci, Maria Angelica Chichizola, Renato Covino, Pietro De Ciuceis, Lino Di Lallo, Marco Franceschini, Emilio Gentile, Vittorina Grasselli, Fausto Grignani, Paolo Latini, Angelo Lillacci, Giovanni Lupidi, Elmo Mannarino, Massimo Fabrizio Martelli, Massimo Massi Benedetti, Paolo Menichetti, Ugo Mercati, Maurizio Mori, Giovanni Natalini, Maria Olivi Barbieri, Marcello Paci, Renato Palumbo, Francesco Paoletti, Roberto Paradiso, Alessandro Pastorelli, Ennio Pastore, Svedo Piccioni, Feliciano Prosperi, Paolo Riccioni, Mario Romagnoli, Antonio Siena, Enrico Signorini, Imola Susta, Claudio Tomassoni, Carlo Tardioli, Alessandro Truffarelli, Gianfranco Vecchiarelli, Floriano Ventura. -
Loreto Mattei. Devoto in lingua trasgressivo in dialetto (1622-1705). I Sonetti e gli Enigmi
La poetica ufficiale di Loreto Mattei (Rieti, 1622-1705) si inserisce nella cultura letteraria della riforma cattolica ed è ben rappresentata dal ""Salmista toscano"""" (1671), prima traduzione in italiano dei Salmi davidici, dalla """"Metamorfosi lirica d'Horatio parafrasato, e moralizzato"""" (Rieti, 1679), e ancora dall'""""Hinnodia sacra"""", gli inni del Breviario Romano messi in versi. Come grammatico ebbe un ruolo importante con la """"Teorica del verso volgare, e prattica di retta pronuntia, con un problema della lingua latina, e toscana in bilancia"""", nella quale teorizza la superiorità del toscano sul latino. Nel 1692 fu accolto in Arcadia con il nome di Laurindo Acidonio. Lasciò incompiuto l'""""Erario reatino, historia dell'antichità, stato presente, e cose notabili della città di Rieti"""". Una parte della sua produzione (inedita fino al XIX secolo) presenta un poeta stravagante e trasgressivo, nelle forme come nei contenuti. I suoi """"Sonetti"""" in dialetto reatino sono un unicum pubblicati oltre un secolo dopo la sua morte. Probabilmente ebbero una circolazione non ufficiale, anche orale, come accadrà più tardi per il Belli, che lesse e tenne ben presenti i sonetti dialettali del reatino."" -
D'arte e di parte. Raccolta di scritti di 25 anni di Micropolis
Il volume raccoglie gran parte degli scritti che per oltre due decenni sono apparsi su Micropolis. Tentativo di una rappresentazione del mondo dell'arte e della società in Umbria, con un taglio sociale e ideologico: ""di parte"""", con almeno un pregiudizio aggiunto: meglio una mostra di scarso valore in più che nessuna mostra. La disposizione dei testi, suddivisi per temi: Mostre, Persone, Politica e costume, non segue un andamento cronologico perché non è la storia la guida e perché le priorità nascano nel pensiero dei lettori."" -
L' astronomia con gli occhi di Dante
Il libro ripropone, attraverso i versi del Sommo Poeta, i passi riguardanti l'Astronomia: ritroviamo il Sole, le Stelle, i Pianeti e l'Universo allora conosciuto da Dante e dai suoi contemporanei. Scopriamo che Dante era un profondo conoscitore delle meraviglie del Cielo e dei vari fenomeni astronomici; un curioso e appassionato del mondo che lo circondava. Leggiamo nei versi della Commedia, nel Convivio e altre opere dantesche, dimostrazioni di fenomeni atmosferici e astronomici validi ancora oggi, descritti con una prosa poetica che non smette mai di meravigliarci. La seconda parte del libro propone spunti didattici per alunni e docenti di varie materie che, grazie a Dante Alighieri, possono costruire lezioni in classe e approfondire tematiche astronomiche e scientifiche. Il libro è ideale per quanti intendano avvicinarsi all'Astronomia con gli occhi di Dante Alighieri. -
Vi racconto la mia storia...
Il racconto dei sette mesi di guerra sulle montagne di Foligno e Trevi del giovane partigiano Enrico Angelini che 71 anni dopo, a 90 anni, tornerà in quel casale di Raticosa che fu la prima sede della sua IV brigata Garibaldi, per cancellare una svastica che aveva sfregiato quel luogo caro alla memoria civile dei folignati. -
Nell’aldilà. Dannazioni e salvezze nella letteratura di piazza
Dopo il primo volume dedicato alla letteratura di piazza, “Vitae volant, scripta manent. Vicende criminali nella letteratura di piazza tra Cinquecento e Ottocento”, con questo secondo volume l’autore completa lo studio dedicato a questo aspetto della letteratura popolare. -
I granci della Marana. Irene Bernasconi e la Casa dei Bambini di Palidoro
Il diario testimonia l'incontro fra culture e linguaggi differenti avvenuto su una terra di nessuno, dominata dalle forze della natura. Da una parte i guitti, famiglie contadine nomadi provenienti soprattutto dalla Ciociaria, lavoratori stagionali che trascorrono a Palidoro i mesi freddi per tornare sui monti nei mesi caldi, quando la malaria comincia a mietere vittime. Dall'altra c'è la maestra con le sue conoscenze, aspirazioni, sogni, illusioni e, soprattutto, convinzioni. Fra di loro c'è il territorio, una sorta di grande laboratorio pedagogico, un campo d'azione dove si svolge questa avventura scolastica. Ma il libro testimonia anche un mondo preesistente a quello che nella vulgata appare come l'unico reale: per molti la Campagna Romana è quella che è diventata dopo le bonifiche degli anni Venti del Novecento o le riforme agrarie degli anni Cinquanta; da molti il mondo contadino, se non tutto il mondo antecedente, viene superato e annullato dai cambiamenti epocali che hanno portato più benessere, salute e difesa dei diritti vitali a chi qui viveva. Queste conquiste non devono però far dimenticare che un'umanità, una cultura erano precedenti e ben radicati in questi luoghi. -
In viaggio con Hahnemann. Alle origini dell'omeopatia
Questo saggio non è una biografia di Hahnemann (Meißen, 1755 - Parigi 1843), il fondatore dell'omeopatia, piuttosto un insieme di riflessioni, un'""indagine"""", appunti di viaggio nella mente, una tavolozza con tanti colori che compongono la figura di uno scienziato colto, un medico inserito nella cultura dell'epoca. Sono considerazioni che nascono dall'osservazione di due ritratti di Hahnemann colti in altrettanti momenti importanti della sua vita: il primo, l'incisione dell'edizione dell'Organon del 1819, il secondo del 1838. Proviamo a immaginare che Hahnemann, dopo oltre due secoli, riprenda oggi il suo viaggio da dove lo aveva terminato, ritornando tra noi, con il suo bagaglio di intuizioni e di scoperte. Era stato lui, per primo, a condurre con rigore scientifico una sperimentazione sull'uomo sano, selezionando i sintomi provocati dal rimedio, confrontandoli con quelli determinati dal placebo. Per primo aveva esplorato il mondo chimico-fisico della diluizione e della dinamizzazione del farmaco. Sempre aggiornato sui progressi che il suo tempo offriva, aveva intuito l'esistenza delle vitamine, le correlazioni psicosomatiche e somatopsichiche, l'origine microbiologica del vaiolo."" -
Piccolo almanacco dei grani antichi
Il libro consente di conoscere il variegato mondo del grano senza fermarsi a un approccio superficiale. Inizia raccontandone la storia usando le fonti classiche (Varrone, Columella, Plinio il Vecchio) e sottolinea come dal XII al XIX secolo il consumo del pane, e quindi la coltivazione del grano, sono centrali nel regime alimentare sia in ambiente rurale che urbano. Dalla prima metà del Novecento si assiste a una vera e propria rivoluzione della granicoltura: le varietà tradizionali vengono soppiantate da nuovi frumenti generati con il sistema dell’ibridazione. Tra i primi nel mondo a lavorare in questa direzione (in contrapposizione al tradizionale metodo della selezione genealogica propugnato da Francesco Todaro) fu Nazareno Strampelli, che nella sua Stazione sperimentale di granicoltura di Rieti, e nelle diramazioni periferiche di Leonessa, Foggia, Sant’Angelo Lodigiano, Cagliari, Urbino ecc., dette vita a centinaia di incroci tra grani provenienti da ogni parte del mondo, isolando alla fine un consistente numero di varietà di gran resa che acquisirono il monopolio della granicoltura in Italia e in diverse altre parti del mondo. -
Dai sentieri divorati
«Questa è la terza silloge del poeta marchigiano: un punto di arrivo e di sosta, il traguardo di dieci anni di tenace ricerca, in equilibrio formale e di contenuti tra sperimentazione linguistico-sonora e immersione nella radice più autentica della lirica contemporanea. ""Dai sentieri divorati"""" rappresenta uno sguardo dentro e nel contempo fuori dell'io poetante, che osserva, registra e critica il reale, ma si tuffa altresì nell'abbraccio tonificante del sentimento amoroso, in incessante affidamento all'energia che scaturisce dalla passione per la comprensione dell'Altro.» (Dalla Postfazione di Roberto R. Corsi)"" -
Segmenti
La raccolta comprende trenta componimenti istantanei. Lo stile dell'autore si avvicina a quello degli analogisti ermetici: il verso, laconico, icastico, batte forme concrete, con forti sproporzionitonali. Nelle parole si cesella il sentimento centrale, che dal primo verso sempre identico si sublima in soluzioni differenti. -
Rose del mattino
La raccolta è un contributo volto a comprendere il relazionarsi tra l'uomo, la natura e Dio all'interno del paesaggio di una creazione permeata dalla presenza di un senso religioso. Ecco dunque che questo luogo poetico ha memoria dell'ispirazione che lo rende vivo e che comporta per il singolo una riflessione sul valore del suo sperimentare lo spazio della propria esistenza. Lo stile dell'opera è piuttosto uniforme così come è coerente la sua cifra espressiva. -
Un gallone di kerosene
«Un gallone di Kerosene - questo titolo adesso sì amerikano, perfino nell'unità di misura del ""gallone"""", che sono all'incirca quattro litri - merita tutti gli elogi precedenti e forse questa volta segnala, rappresenta, addirittura una marcia in più. Per felicità inventiva, vigore visionario, multiespressività d'uno scibile che si prova, i problemi, ad annetterseli tutti, ed affrontarli poi tutti, con estro e con pazienza.» Dalla Posfazione di Plinio Perilli"" -
Trilogia dell'estasi
La ""Trilogia dell'estasi"""" è un esempio di come la poesia di forma più neoterica possa entrare in sodalizio con stili e motivi di compostezza classica. Una silloge tematica e tripartita che è un viaggio attraverso la più pura celebrazione dell'amore, anche carnale, e della bellezza non genericamente intesa. I due autori, amici nella vita, raggiungono una mirabile sintesi stilistica in un unico flusso poetico vividissimo e elegante, coraggioso e sperimentante ma mai meno che armonioso. Uno di loro è sopravvissuto con suo rammarico all'altro e dopo un lungo lavoro di revisione, gli rende omaggio con questo sodalizio in versi.""