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Caduta, giudizio, inferno ovvero il sabotaggio giudiziario dell'ontologia
Come intendere i numerosi passi della Scrittura in cui si parla del peccato dei progenitori e dei castighi che Dio impone o minaccia come conseguenza di questa catena di peccato che si perpetua da quell'evento in poi? Yannaras afferma che la caduta dell'uomo è una verità non semplicemente giuridica, ma è una perversione della vita, a cui Dio reagisce non come un giustiziere che punisce, ma rispettando in maniera assoluta la libertà dell'uomo. Non interviene per distruggere i frutti, per quanto amari, della libera scelta fatta dall'uomo, ma per trasformare l'autocastigo dell'uomo in una pedagogia salvatrice. -
I fondamenti della cultura russa
Questo libro, che contiene le trasmissioni radiofoniche che Schmemann ha dedicato alla cultura russa più una serie di articoli su Solženicyn, ci aiuta a cogliere qual è il senso delle culture e quindi anche a trovare un criterio per giudicarle. La cultura è il tessuto della comunicazione tra le persone, nasce per il desiderio di vincere il mutismo e di accorciare le distanze. Ma ci si può innamorare così tanto delle proprie forme culturali da negare il movimento stesso che ha fatto nascere la propria cultura. Questa consapevolezza diventa un criterio di discernimento e di giudizio rispetto alle culture e un percorso per esorcizzare i demoni che esse si portano dentro, per liberarsi da tutto ciò che è pietrificato per affermare il valore fondante che le ha fatte nascere. -
Il cristianesimo bizantino. Una introduzione
Il libro vuole essere un contributo ad una conoscenza introduttiva del cristianesimo bizantino, nella consapevolezza che, nonostante le difficoltà nel cammino di unità tra le Chiese, è solo l’incontro e il reciproco arricchimento tra di loro che può additare un futuro di fede per l’Europa e per le Chiese degli altri continenti, ispirandosi ai paradigmi creativi di inculturazione del primo millennio. -
Il respiro trinitario della Chiesa. La sinodalità vista dai cristiani orientali
Il crollo dei tradizionali modi di annuncio e di presenza delle Chiese cristiane nel mondo contemporaneo a cui assistiamo può essere un’occasione provvidenziale affinché nella Chiesa si renda visibile con più evidenza ciò di cui essa vive, il nucleo della sua fede. Quando oggi papa Francesco sottolinea la qualità essenzialmente sinodale della Chiesa, allarga la comprensione degli eventi sinodali alla vita da cui essi emergono, cioè alla comunione che ci è stata data in dono. La Chiesa nasce dalla comunione (la koinōnia della Santissima Trinità); crea la comunione (la koinōnia della comunità cristiana); attrae le persone alla comunione e ne allarga la portata (la missione). La sinodalità diventa il modo, lo stile, l’articolarsi della vita della Chiesa che riflette il dono di Dio a noi. È la nostra continua ricerca di modi concreti per esprimere la comunione, per aprirci a viverla e a condividerla sempre di più, camminando insieme verso la sua pienezza. Per questo motivo, la sinodalità ha bisogno di essere continuamente ricondotta all’orizzonte della koinōnia trinitaria. Da soli non possiamo né generarla, né viverla. Proprio questo contesto contemporaneo richiede una rinnovata consapevolezza della sinodalità e del modo in cui la parola “sinodo” è stata declinata con accenti diversi nelle diverse tradizioni ecclesiali. Il libro vuole contribuire a questa consapevolezza, sottolineando che tale diversità diventa ricchezza dentro ad un dinamismo di comunione, fatto anche di incontri e di amicizie personali tra membri di Chiese diverse. -
Il gufo e il mago. Pessoa e Crowley vis-à-vis
La sparizione sensazionale del mago inglese Aleister Crowley nella Boca do Inferno di Cascais, presso Lisbona, ebbe luogo con la complicità di Fernando Pessoa e di Augusto Ferreira Gomes, un reporter suo amico. Era il 25 settembre 1930. O Mocho e o Mago, di Alessandro Dell'Aira, romanzo d'appendice in cinque puntate pubblicato a Oporto nel 1993, è la più antica ricostruzione letteraria di quella messinscena stravagante. Il Gufo e il Mago, la sua versione italiana per Torri del Vento, comprende anche una sintesi dei principali saggi sul tema, usciti nel frattempo, e la ricostruzione dei retroscena di una farsa che fece scalpore. -
Mamma 4x100
Momenti di straordinaria normalità rubati al tempo. Quelli di una bambina che è arrivata quando ormai nessuno ci sperava più. Notti insonni, prime volte, baci rubati, macchie sulla tovaglia, gite al parco, colori sui muri, varicella, domande che non hanno risposta, risate con la pancia e qualche lacrima. Un libro che fa riflettere e sorridere su un'esperienza così unica e così comune -
Bianche macule sopra il bianco
Con la collana ""Gli Agapanti"""" ci proponiamo di rendere accessibili a un pubblico di lettori italiani testi significativi della letteratura greca moderna, la cui fruizione è stata finora limitata a quanti conoscono il neogreco. Il nome della collana costituisce un implicito omaggio al primo Nobel greco, Ghiorgos Seferis (1900-1971), che amò gli agapanti (""""i fiori dell'amore""""), e li menzionò più volte nella sua opera. La raccolta Bianche macule sopra il bianco contiene 110 poesie numerate, prive di titolo. In esse il poeta si sofferma sulle tematiche a lui care, mentre il suo sguardo si allontana gradualmente dai colori intensi della vita per approdare al bianco assoluto dell'eternità."" -
Allegracuore. Storia di un bosco di Sicilia
La storia di una famiglia italiana raccontata attraverso la storia di un bosco siciliano che diventa il porto dal quale si salpa e quello al quale si pensa di ritornare. Luogo dell'anima, palcoscenico dei ricordi di infanzia, spazio magico e lontano da tutto e da tutti, nel quale la civiltà intesa come progresso tecnologico arriva tardi e che , al tempo stesso, è fucina di idee, di narrazioni, persino di intuizioni scientifiche, dei membri della famiglia. Roberto Giardina racconta la storia della sua numerosa famiglia narrando e ritrovando il suo Eden, a dispetto di una vita vissuta in giro per il mondo, e finendo con il raccontare, da cronista, la storia di quasi due secoli di Sicilia e quindi di tutto il Paese. -
Non avere paura. Dodici storie di ri-nascita
L'A.S.L.T.I. ODV è l'associazione dei genitori dei bambini affetti da malattie oncologiche curati presso l'U.O. di oncoematologia pediatrica dell'Ospedale Civico di Palermo. Nata nel 1982, l'associazione è stata sempre in prima linea per creare a Palermo il Centro di cura, oggi centro di eccellenza della Sicilia Occidentale. I genitori hanno avuto una parte importante in questo percorso e ne sono fieri. -
Lettere dall'America (1930-1932)
Il libro di Ferdinando Sesti Lojacono, «Lettere dall'America 1930-1932», curato da Flavia Schiavo e Maurizio Schiavo (entrambi pronipoti), raccoglie deliziosi, acuti, sorprendenti scritti, short sketches from life, bozzetti, racconti di costume, che il «Giornale di Sicilia» pubblicò durante gli anni '30, in una rubrica settimanale chiamata «Lettere dall'America. Picnic». Tutto questo, mentre l'Italia viveva una stagione disastrosa, tra dittatura e cataclismi economici e l'America era immersa nella nerissima Great Depression del '29. -
Ero un burattino. Ediz. a colori
Questa volta il tema principale è quello ecologista della salvaguardia dell'ambiente, sapientemente trattato attraverso la citazione di un classico della letteratura per bambini: ""Le avventure di Pinocchio"""" di Carlo Collodi. Ma il burattino di Collodi è solo lo spunto per aprire una """"riflessione poetica"""" sul mondo, sul suo uso da parte di noi adulti e sul come fare a renderlo migliore per i i nostri figli. Il tema trattato è l'inquinamento marino dovuto all'accumulo di materie plastiche o forse meglio dovuto """"all'ignoranza di tutta la gente"""". I nostri bambini, come il burattino protagonista del racconto, percepiscono che questo """"mare colorato"""" non è un mare bello, è un mare che provoca angoscia, che rattrista, che """"soffoca"""", che li ostacola nella crescita perché impedisce loro di sentire """"il profumo del legno"""". Siamo noi adulti, allora, dovere dare gli strumenti giusti ai nostri figli per crescere. E quale strumento migliore se non l'esempio di chi fa le cose""""? Età di lettura: da 5 anni."" -
La buona ventura. Dalla parte di Caravaggio 1969-2019
Nella Palermo dei nostri giorni una insegnante di storia dell'arte in pensione, travolta dai ricordi di gioventù, rivede la propria esistenza al seguito di un filo conduttore d'eccezione: l'opera di Caravaggio. Entra così in gioco il famoso furto della Natività di Michelangelo Merisi, motivo ispiratore per la protagonista di una riflessione più ampia sia sul senso del valore da attribuire a opere d'arte e beni artistici e storici, sia sulla loro tutela mediante un'autentica ""assunzione di responsabilità da parte degli abitanti della città"""". In un avvicendarsi di sequenze narrative, dialoghi spezzati, cronaca giornalistica, osservazioni meditate sembra che a cinquant'anni dalla scomparsa della celebre tela si dipani, in modo davvero insolito, il mistero legato all'Oratorio palermitano di San Lorenzo."" -
C'era una volta un certo Stefano D'Arrigo di Alì marina
Stefano D'Arrigo è sicuramente una delle personalità più complesse e misteriose della letteratura italiana del secondo novecento. Un gigante la cui opera più famosa, Horcynus Orca, fa paura ai più per la mole anch'essa fuori dall'ordinario. Un uomo solo e schivo, come viene descritto, ma capace di grande generosità. Un perfezionista della parola che ha contribuito, involtariamente, a costruire un'immagine di sè che affonda le proprie radici nel mito, proprio come il suo romanzo. Un letterato che ha avuto nella moglie Jutta la sua prima grande sostenitrice, morale e materiale, tanto da descriverla, nella dedica dell'Horcynus come colei che ""meriterebbe di figurare in copertina col suo Stefano""""."" -
Avamposto sul confine
"In un universo dove la faglia fra sé e l'altro, fra tutti gli esseri viventi e fra parola e azione si allarga ogni giorno inesorabile, l'unica possibilità di commozione è etimologica, è nel muoversi con: """"Fino a quando tutto si muove / possiamo assecondare il movimento"""". Essere un camminatore solitario che sceglie di stare dall'altro lato del vento in strade sperdute e lascia orme più leggere del fumo smette di essere una condanna e diventa una scelta se si può essere battista e testimone di tutto ciò che si muove: è la sola speranza di senso, il solo modo per non sentirsi sempre e soltanto """"un passante che trascorre / assordato sulla terra instabile / e non trova o sa un minuto cavo / dove sostare"""", un cerotto staccato dalla ferita, che si perde nella corrente, un cappotto che cade dalle spalle, un tetto che crolla sotto il peso della neve. Solo il movimento può """"percuotere l'assenza primordiale"""", può torturare il nulla """"perché parli / una lingua che ci faccia capire""""."""" (Dalla nota critica di Leonora Cupane)." -
Sola
È la storia di una donna che avrebbe voluto vivere una vita diversa, da quella che il destino le aveva dato. Si snoda tra l'isola di Marettimo e Milano. Tradimenti, crisi di coppia, figli adolescenti e un omicidio rendono il libro intrigante, mentre affiora il senso di delusione in chi spende la propria vita pensando solo al lavoro, nella convinzione di essere indispensabile. Ma purtroppo non è sempre così. -
L' asino di Cavour
Alla fine degli anni novanta, in una Torino autunnale e nebbiosa, l'ispettore Pietro Messina, incaricato di chiudere definitivamente le porte alla sede piemontese della sua banca, si accorge che l'antica capitale risorgimentale è prossima a veder crollare l'ultima corona rimastale, quella di regno della grande industria nazionale, una sorta di America per generazioni di meridionali. La missione di Pietro Messina sembra però interrompersi bruscamente per un assurdo delitto avvenuto proprio nel palazzo della banca. Le indagini lo conducono ad un inatteso viaggio all'interno di segreti che la grande e silenziosa Torino teneva celati. A quel mondo di gloriose caserme dismesse e tristi circoli di emigrati, Messina, uno che più palermitano non si può, impara ad affezionarsi, senza smettere di giocare al seduttore, imbattendosi in imprevisti misteri che lo riportano alla città degli anni di guerra. -
La primavera di Madrid
La dimensione del viaggio tra la Cina e la Spagna offre a Wuyi, la protagonista de ""La primavera di Madrid"""", l'occasione di una riflessione sulla vita. Le due storie d'amore che vive nei due Paesi sono, al tempo stesso, spunto per ricostruire un percorso di identità personale e finestra su due mondi, quello cinese e quello spagnolo, diversi ma accomunati dalla loro lettura attraverso la lente d'ingrandimento del sentimento. Cosl Wuyi lascia Pechino, a seguito del divorzio dal marito poeta, e arriva a Madrid, un mondo a lei estraneo ma molto attraente. La conoscenza di Sancho, uno spagnolo che custodisce uno sconvolgente segreto familiare, fa sì che lei possa conoscere meglio lo stile di vita della città. L'improvvisa malattia del marito fa prendere alla protagonista la decisione di rientrare in Cina per accudirlo. Nel ritmo sostenuto dell'evolvere delle situazioni che stimoleranno in lei un processo di introspezione, Wuyi troverà la forza di sostenere le proprie scelte e di dare loro espressione senza negare la propria cultura e accogliendo l'altra."" -
Di rosa diventai gelsomino
In una Sicilia che fa ancora i conti con la spedizione dei Mille, Don Jaspanu, il ""patruni"""" della tonnara di Cala Sicca, vive un'esistenza scandita dai tempi e dai riti di una volta. Una sola giornata, come quella descritta nel romanzo, può dare il senso di un'intera vita trascorsa a contatto con un colorato e caleidoscopico mondo costellato dei più disparati personaggi. Un mondo scomparso e affascinante cui fa da sfondo la mattanza, la lotta epica tra l'uomo e la natura."" -
Dopoguerra
In una giornata qualsiasi dei nostri anni di guerra, in questa «Italia in miniatura», il poeta prova a resistere al disincanto, prova a festeggiare comunque la vita. Non è una facile impresa. Sospese tra oggettività e visione, queste poesie spericolatamente alludono al presente cercando di non affogarci dentro. -
L' altra strada del bivio
Sette racconti che scandagliano l'animo umano e il suo muoversi nel presente e nel passato. Personaggi che, anche quando si ritrovano ad affrontare scelte già fatte, si interrogano sulle possibilità mancate e sui loro possibili sviluppi, riguardando indietro verso quel bivio appena superato. Anime inquiete che, muovendosi fra città e campagna, passato e presente, realtà interiore e realtà esteriore, raccontano di sé e di noi lettori. Persone che si cercano in se stesse e negli altri, sperando di ottenere dai rapporti familiari, amorosi o anche solo amicali, un'identificazione epifanica capace di dare un senso all'esistenza, piuttosto che un semplice atto consolatorio. Luigi Mancuso scrive con ""L'altra strada del bivio"""" di dubbi esistenziali che, pur essendo personali, si elevano a valori universali, dubbi condivisi. Il linguaggio evocativo è quello della mente e del cuore, ma viene usato senza sacrificare la godibilità delle trame.""