Sfoglia il Catalogo feltrinelli007
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6241-6260 di 10000 Articoli:
-
La leggenda della stella marina
«In un tempo che sempre è esistito e che non accenna a volgere al termine, un evento continua a ripetersi: la migrazione dei popoli attraverso il mare, unica via possibile seppure insidiosa e misteriosa. Il nostro bambino, che è tutti i bambini a cui la sorte ha riservato poca scelta, si muove verso una meta promessa, senza però possederne la piena misura». La leggenda della Stella Marina è una fiaba moderna, sintesi poetica e visiva di una realtà doppia, divisa tra le brutture del presente e i sogni che portano lontano il bambino protagonista. Ma anche la dimensione onirica non è quella delle fiabe consolatrici, quella degli altri bambini, fantastiche e mirabolanti. A sospingere nel mondo, reale e immaginario, il nostro bambino temerario sono desideri e bisogni essenziali. Il viaggio per mare, nella sua trasfigurazione poetica, mantiene tutta la sua ambivalenza, e il suo esito drammatico vuole celebrare con delicatezza tutti quei bambini che di quel mare sono diventati parte, trovando un simbolo che possa ricordarne il candore e la speranza. Età di lettura: da 7 anni. -
Sicilia
Dalla strage di Castelluzzo ai migranti di Lampedusa. Da una cronaca di uxoricidio degli anni Quaranta all'uccisione di padre Puglisi. Da un ufficiale tedesco gentiluomo all'assassinio dei giornalisti Mario Francese e Mino Pecorelli. Da Mani Pulite alle confessioni di Tommaso Buscetta. Il racconto di un protagonista che si è definito: uno desideroso di normalità in una terra niente affatto normale -
Shuma Tragliabissi
Shuma Tragliabissi è una favola scura, raccontata con i colori del mare. La storia di un bambino che cade tra le stelle del cielo buio e le bolle dell'abisso profondo. Shuma non ricorda il suo nome, il mare gli ha cancellato la testa e in tasca ha soltanto la sua pagella. Si risveglia in compagnia di misteriose creature marine e, insieme a loro, intraprende il lungo e tortuoso viaggio verso il SopraSopra, la terraferma, la salvezza, dolce allegoria delle difficili rotte dei migranti. Un'avventura tra i fondali del Mar Mediterraneo alla ricerca del proprio destino. Shuma Tragliabissi parla a tutti, grandi e piccini e attraversando antiche leggende, diventa storia del nostro tempo. Premio Sipario -
La politica umanizzata
Un contributo inedito del gesuita padre Bartolomeo Sorge, prima della sua scomparsa, sul ruolo che il movimento Città per l'Uomo interpretò nella Palermo degli anni Ottanta e Novanta, colpita al cuore da mafia, povertà e malaffare, dove riuscì a far nascere semi di comunità, a mettere in relazione tra loro cittadini capaci di impegnarsi per il bene comune. Nel libro, curato da Pino Toro, numerosi contributi di protagonisti di quel periodo caratterizzato da grande creatività e impegno di intellettuali, studiosi, esperti, per immaginare una città diversa, un corposo compendio di fotografie, dépliant, copertine di riviste, articoli di giornale e le testimonianze di Nino Alongi, Sergio Mattarella e Luciano Violante -
La solitudine del pregiudizio
Una sera di fine estate, al termine di una spensierata cena tra amici, ""il Professore"""", un garbato cittadino dalla specchiata esistenza, viene arrestato con l'accusa di avere stuprato Angel Anescu, giovane straniera. Tra i testimoni il brigadiere Campisi, fidanzato della donna, che non ha perso tempo a chiedere l'intervento dei colleghi carabinieri, gettando il Professore nel peggiore degli incubi. L'avvocato Nino Vinci viene chiamato ad assumere la sua difesa e dal primo istante non crede alla versione della coppia. Il reato è tra i più """"odiosi"""", il momento storico è quello del """"Me too"""", difficile sarà per lui decostruire il topos della donna violata che merita come risarcimento morale il linciaggio del suo carnefice. Ma contro tutto e contro tutti, il difensore non viene meno al suo impegno; è un uomo del Sud abituato alle contraddizioni, con un passato da studente contestatore a suon di Pink Floyd nell'Inghilterra dei '70, promotore di denuncia nella Palermo degli '80, tra sangue e corruzione, sempre con un sogno nel cuore."" -
Leggere Cechov
In ""Leggere Cechov"""" Mancuso ricompone, per Temi, frammenti di racconti differenti, ma anche di testi teatrali, di diari di viaggi, di lettere: La Follia, La Malattia e i Medici, Le Donne, Scienza e Letteratura, il Viaggio nella Colonia Penale di Sachalin. Cechov è tra i personaggi che più in profondità furono capaci di riflettere sulle problematiche che il suo tempo poneva. Tempo, in Russia, di grandi progressi in campo scientifico ed in Medicina, ma anche di grandi rivolgimenti sociali (lo scrittore muore alle soglie della prima grande rivoluzione russa, quella del 1905). Tutto questo, ed anche altro - il barbaro sistema penale della Russia zarista, le deportazioni in Siberia, I Pogrom contro gli ebrei, per esempio - è lo sfondo delle narrazioni di Cechov che su tutto questo porta uno sguardo sempre attento e partecipe. Ma la sua attenzione è innanzi tutto per gli uomini e per le donne che quel tempo e quelle realtà abitano. E, specialmente, per gli ultimi, gli esclusi sui quali si sofferma il suo sguardo franco, affettuoso, discreto: i contadini poveri, i piccoli bottegai ebrei, gli uomini senza speranza come il protagonista del racconto Nella Strada Maestra."" -
La fonderia Oretea
La ""Fonderia Oretea"""", che oggi sopravvive nel tessuto culturale della città di Palermo solo attraverso una targa stradale, non fu soltanto il primo stabilimento metalmeccanico della Sicilia; fu elemento essenziale della straordinaria vicenda imprenditoriale prima ancora che umana della """"dinastia"""" Florio. Attraverso le vicende che ne costituirono la parabola, dalla nascita all'ascesa, dall'apogeo al declino fino alla scomparsa anche fisica, è possibile leggere in filigrana la storia dei Florio nelle geniali intuizioni che per alcuni decenni li resero parte dell'aristocrazia del capitalismo italiano, ma anche nelle intrinseche debolezze che finirono per provocarne la caduta. È quanto questo libro si propone di fare, cercando di ricomporre in un quadro unitario la frammentaria documentazione che ne tramanda la memoria."" -
Il senso di una vita. Memorie di un medico tra impegno e ricerca
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Palermo nel 1956, si è specializzato presso lo stesso Ateneo in Ginecologia ed Ostetricia nel 1960; in Anestesia e Rianimazione nel 1962 e in Radiologia nel 1965. Assistente ordinario della Clinica Ostetrica e Ginecologica dal 1959 al 1970, Professore Associato dal 1971 e Professore Ordinario dal 1975 fino al 2002, e F.R. sino al 2007. Libero Docente di Ostetricia e Ginecologia nel 1964, giudicato maturo al concorso a Cattedra di Ginecologia ed Ostetricia dell'Università del Sacro Cuore di Milano nel 1970 e dell'Università di Sassari nel 1971. Borsista del C.N.R. a Parigi dal 1959 al 1963 presso l'Ospedale Universitario Broca di Parigi. Borsista del Governo Jugoslavo a Lubiana nel 1969. Stagista nel 1981 presso la Monash University di Melbourne. Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica R di Palermo (Ospedale Cervello) dal 1975 al 1988. A fine 1988 si trasferisce con il ruolo di Direttore presso l'Istituto materno-Infantile dell'Università di Palermo fino al 2001. Dal 1995 al 1997 rientra alla Clinica Ostetrica del Policlinico Paolo Giaccone di Palermo. È stato Assessore alla Sanità della Regione Siciliana. -
Giovanni Falcone al cinema. Una vita da giudice, senza le parti noiose
« [...] In definitiva, il racconto cinematografico del giudice si ripete sempre lungo le stesse direttive: il coraggio e la solitudine di un uomo che combatte contro un nemico che sembra inarrestabile; l'incontro con Tommaso Buscetta, la cui collaborazione è stata di importanza fondamentale nell'azione di contrasto alla mafia; la storia d'amore con la collega Francesca Morvillo, anch'ella magistrato, che perse la vita nell'attentato; il rapporto professionale e il legame con Paolo Borsellino, e poi l'infrangersi delle illusioni di giustizia, mentre si avvicinava il giorno in cui sbarcherà, per l'ultima volta, all'aeroporto di Palermo, oggi dedicato alla memoria dei due giudici. Dopodiché, la storia non sarà più la stessa [...] ». -
L' aria del tempo
In questo primo libro narrativo, Massimiliano Perrotta fa convergere le sue esperienze di drammaturgo, di poeta, di critico culturale, per provare a catturare lo spirito dell'epoca. Un caleidoscopio di racconti, svelti bozzetti, frammenti di dialoghi, con quel gusto del paradosso caro a Ennio Flaiano o a Jorge Luis Borges. Ecco una moglie che sperimenta bizzarre ricette culinarie, ecco un marito ossessionato da un misterioso vaso cinese, ecco un tassista complottista, ecco il solito tuttologo da bar, ecco uno che ogni mattina stila la classifica delle persone che maggiormente invidia... Un divertente affresco della nostra vita di prima, inconsapevoli della catastrofe incombente. -
Il balcone del quinto piano
"Un balcone, a volte reale, a volte metaforico, diventa la comfort zone da cui, guardando la città e gli altri, la protagonista cerca di capire cosa è la vita e da cui non vuole uscire pur desiderandolo. Un racconto di storie e geografie, di contraddizioni dettate dall'inganno del distacco dell'osservatrice, che non riesce a restare immune a passioni e inquietudini. Palermo è il palcoscenico che, con i suoi luoghi violentati dalla decadenza e dal vento di scirocco, diventa protagonista e specchio riflesso del destino di alcuni personaggi. Una penna descrittiva ma asciutta, quella di Antonella Anselmo, che ci accompagna, con sottile ironia ma anche con pagine intime e commoventi, in questo spaccato di vita che è anche uno spaccato di tempo, in cui è impossibile non ritrovare almeno una parte di noi e delle nostre vite.""""" -
Non riconosco allo specchio
"Non riconosco allo specchio"""" è una riscrittura, in forma di monologo, della storia di Edipo. È notte. Un uomo affabilmente istrionico, cieco, esageratamente cieco, ha voglia di raccontare una storia. Ha bisogno di ricapitolare un 'esistenza, di comprenderne meglio il senso e il destino. Forse per giustificarsi di quanto volle rivelare? È Tiresia che avanza, vestito come un dandy contemporaneo, con occhiali spessi e bionici. Ed è di Edipo, della sua saga, che ha necessità di narrare. L'indovino in effetti ha più di qualcosa in comune con il figlio di Laio. Entrambi ciechi, entrambi hanno stravolto l'ordine dei tempi e dei generi. Tutti e due, soprattutto, si muovono nel campo della sapienza: uno disvela il futuro, l'altro scioglie enigmi. Tiresia - divenuto col tempo assai più sgamato, tanto per adeguarsi ai tempi che di ogni verità hanno fatto una favola - non rinuncia però a cercare la tomba dell'uomo che mise di fronte ai suoi più orridi atti. Qualcosa di sacrificale lega queste due figure: la ricerca della verità da parte degli umani è un viaggio ai margini di qualsiasi certezza." -
Gli ultimi giorni d'estate
Alessandro, apprezzato nefrologo presso un grande ospedale, vive una profonda crisi personale e professionale. Un viaggio nel paese dove i suoi nonni possedevano un'antica casa di campagna dovrebbe essere l'occasione per ritrovarsi nelle certezze che solo ciò che è stato (""il duro guscio dei ricordi"""") può dargli. Ma il viaggio gli riserverà qualcosa di totalmente inaspettato proiettandolo non solo verso il passato, ma verso uno straordinario mondo dove la realtà perderà i suoi contorni sino ad essere totalmente sconvolta da un sogno, talmente realistico da portargli addirittura un nuovo amore."" -
Incontro con il mare
Le poesie di questa raccolta scandiscono altrettanti momenti di un serrato dialogo con un personaggio inconsueto, il mare, presentato con tutte le caratteristiche di un vecchio amico ritrovato. Non si tratta di un occasionale ""incontro"""", ma di un voluto """"ritorno"""" al mare. In questo estremo """"nostos"""" l'Ulisside sradicato viene a deporre in orecchie fidate il pacato messaggio di chi, avvicinandosi senza rimpianti al crepuscolo della vita, si sforza di svelare a se stesso il senso del cammino fin qui percorso, rievocandone alcune tappe fondamentali."" -
Un uomo di carta
Dopo una giornata di lavoro, l’avvocato Eugenio Ventimiglia, da solo, di sera, nel suo studio, lascia fluire i suoi pensieri. Ormai alle spalle gli anni della gioventù, delle libere emozioni, si trova a riflettere sulla sua vita, spesa per i due terzi tra carte e fascicoli, mentre osserva contrariato la marea di carta che inonda la sua stanza. Come contenere quel senso di crescente frustrazione? È un avvocato, un giocoliere delle parole, avvezzo ad elaborare le tesi più singolari ma non per questo implausibili, e deve trovarne una adatta al suo caso, che possa spiegargli perché la sua vita abbia assunto quella piega. Ecco trovata la spiegazione: nella sua vita si è insinuato un “Io di carta”, alter ego virtuale nella dimensione incorporea della carta. Affrontando quell’alter ego antagonista risolverà la sua impasse esistenziale. -
Costanza d'Altavilla. Così volle il fato
Chi fu veramente Costanza d’Altavilla, regina e imperatrice? Una monaca strappata al suo convento per essere data in moglie al figlio dell’imperatore Federico Barbarossa? Una vecchia e rugosa imbrogliona che finse una gravidanza? Una cospiratrice o, peggio, un’avvelenatrice? Quante congetture sono state assurte a verità e divulgate nell’arco dei secoli su questa regina, una delle più bistrattate dalla Storia! Grazie al fortunoso ritrovo di un’antica cronaca, scritta dalla fedele compagna di Costanza allo scopo di lasciare al giovane Federico il ricordo della sua eccezionale madre, siamo in grado di seguire Costanza dall’infanzia nella meravigliosa e cosmopolita città di Palermo fino alla morte prematura, che lascia come erede al trono un piccolo re di quattro anni. A suo seguito viaggiamo attraverso l’Italia e la Germania, valicando le Alpi in condizioni rocambolesche, assistiamo alla crudele conquista della Sicilia da parte di Enrico VI, scopriamo i personaggi più importanti dell’epoca, impariamo a conoscere i giochi della politica, gli imbrogli, le rivalità e i soprusi di quel mondo travagliato del XII secolo. -
Salute, medicina e dintorni. Consigli semplici per orientarsi in un mondo complesso
Consigli semplici per orientarsi in un mondo complesso. -
Maestra. Intervista a Milena Mirri Dispensa
Milena Mirri Dispenza (1931-2022), allieva della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma nel ventennio fascista, ballerina al Teatro San Carlo di Napoli durante l’occupazione anglo-americana, maestra a Palermo dal dopoguerra, per oltre mezzo secolo ha insegnato danza a tantissime bambine, fanciulle e ragazze della città e della provincia del capoluogo. Nell’intervista condotta da Ketty Giannilivigni, la maestra Dispenza restituisce la sua vita artistica in una compiuta coreografia dove si distinguono, da soliste, figure femminili dalla chiara personalità come le maestre Teresa e Placida Battaggi, le coreografe Bianca Gallizia e Margarita Wallmann, la sarta Pina Manca e naturalmente Milena Mirri, protagonista assoluta. -
Sole in settima casa
La trama di “Sole in Settima Casa” si articola intorno ad una finta astrologa, maga, veggente che riesce ad introdursi in una Palermo annoiata, ricca e superstiziosa. Una di queste previsioni da lei scritta sul retro di una fotografia di 6 bambini di tanti anni prima, si rivela veritiera. I 6 bambini ormai adulti cominciano a morire progressivamente uno dopo l’altro alle date riportate sulla foto. Le morti sono assolutamente naturali. Nessuna violenza, nessuna ferita, la prima ad esserne meravigliata è la stessa maga. Scettici e rassegnati i protagonisti della foto, finché uno di questi prima di morire lascia fra le sue carte questa strana filastrocca “Che moriremo è certo ma non sapremo mai se fu per follia o chiaroveggenza o crudeltà o gioco.” Saranno queste parole a spingere due dei protagonisti a cercare e capire. Attraverso questo giallo, Silvana Fernandez dà uno spaccato spietato della Borghesia Grigia palermitana, che come un mare invernale, accoglie con una apparente placidità barche diverse e variopinte dandogli l’illusione di poter partire, arrivare, viaggiare quando l’unico destino possibile è quello di un immobile corpo morto. -
Ricordi di infanzia e guerra
Uno sguardo ironico e coinvolgente su una nobile famiglia palermitana con gli occhi di una bambina che nel volgere del racconto si fa donna. L’autrice, con sapienti pennellate traccia, sul canovaccio della prima metà del secolo scorso, lo scorrere degli eventi, dall’irrompere del progresso alla tragedia della guerra. Il racconto che si snoda da u talifricu a Jim l’americano è un susseguirsi di personaggi divertenti nella loro originalità su cui Sistina punta il suo impertinente obiettivo.