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Essere terra. Un viaggio di ricerca
Degustare è la parola. Degustare apre a evocazioni ed emozioni a cui la voracità del consumo non ha accesso. Essere Terra - un viaggio di ricerca richiede al lettore il desiderio di degustare. Molti segreti lo richiedono per emergere dal fondo melmoso dei luoghi comuni, per raggiungere la superficie dell'evidenza e strabiliare nuovamente la normalità del quotidiano. Solo degustando si sale in macchina con l'autore, solo allora i paesaggi si ricompongono. Il libro racconta il viaggio di ritorno dall'Afghanistan in guerra, in auto, in solitaria. Era il 2012. Nessuna ricerca di vanagloria per un'impresa assai rischiosa ha spinto l'autore a partire per Kabul. L'idea di raggiungere la capitale afghana seguendo le tracce di Bouvier, Schwarzenbach e Maillart era stata di natura letteraria e sentimentale. Un affetto che si respira ancora lungo la rotta verso l'Europa, questa volta a nord del Mar Caspio e del Mar Nero. -
L' istrice
Un uomo viene colpito in testa da un pezzetto di cemento. Un animale investito si dibatte sull'asfalto cercando di morire. Strane escrescenze spuntano sulla pelle della gente. Qualcosa di indicibile balugina dietro i vetri, mentre una monetina non smette di ruotare su se stessa fino a sembrare un piccolo pianeta. -
Poco meno degli angeli
Adam Jason è un giovane e brillante scienziato del CERN, tra i protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs. Spinto fin da piccolo da un misterioso bibliotecario a percorrere il cammino della scienza, quando giunge all'apice della carriera, Adam sente la necessità di cercare delle risposte che le scienze esatte sembrano non essere in grado di dargli. Così, guidato da un anziano ed eccentrico scienziato esperto di filosofie orientali, inizia un percorso che, attraverso incontri con persone straordinarie in giro per il mondo, gli offre una visione nuova delle cose, di se stesso e del suo possibile ruolo in un progetto rivoluzionario per l'umanità. -
Un frantume di luci. Haiku, waka, tanka e altre forme brevi
Haiku, tanka, waka... 17 o 32 sillabe? In fondo non è così importante. O, almeno, non più importante dello spirito che permea queste micropoesie, ciascuna delle quali può contenere un universo di sentimenti e suggestioni: l'infinito che si sprigiona dall'infinitesimale. Mai si scopre quanto il silenzio ci parli se non ci predisponiamo all'ascolto interiore. Anche il vuoto, allora, diventa essenza. Dalla rana nello stagno di Basho (Giappone, XVII secolo) alla contemporaneità è sempre tempo di haiku: la poetica dello hic et nunc libera quella meraviglia e quello stupore che da sempre abitano ogni essere umano. -
Vabbè. Mi sono fatta di peggio
Una rassegna di errori amorosi, disastri sessuali e tragedie sentimentali provenienti dall'omonima pagina Facebook, scritti in parte dalle autrici e in parte dai lettori. Un caleidoscopio di fini disastrose, ripescaggi molesti, sesso indimenticabile (o da dimenticare). Uomini che non avremmo mai voluto incontrare, infatuazioni improbabili, corna creative. Un trattato d'amore del terzo millennio la cui unica filosofia è: ""Vabbè. Mi sono fatta di peggio""""."" -
Il maschilismo orecchiabile. Mezzo secolo di sessismo nella musica leggera italiana
Quante volte abbiamo canticchiato uno di questi mantra della canzone italiana senza riflettere sulle idee in essi contenute? Eppure, una canzone non è solo melodia. Ogni testo è portatore di un significato e in questo senso la musica leggera rappresenta un ottimo appiglio per un'indagine sociologica sui modelli culturali dominanti. Un percorso musicale che si addentra fra quelle varie sfumature del maschilismo accomunate da una stessa caratteristica: l'orecchiabilità. Essendo ampiamente diffuse e trasversali, le canzoni pop permettono di ricavare un'immagine di massima dello spirito del tempo attorno a un certo argomento. E l'argomento che si è scelto di analizzare in questo libro, attraverso oltre 170 testi di canzoni in voga dalla fine degli anni Cinquanta alla fine degli anni Zero, è la rappresentazione della donna: figura angelica, immobile, ammaliatrice, traditrice, trofeo, proprietà, preda o bambolina. Prefazione di Carlotta Cossutta. -
Il pescatore che tumulava le ossa
Una grande storia d'amore, di coraggio e di dignità fra il pescatore Mario Zumpano e la naufraga Nordafricana Jamila Kasassa. La scintilla che si accende fra i due è così intensa da superare pregiudizi, odi e violenze. Lo scenario è quello della Piana del Pantano, luogo incantatore e inquieto, dove si sono sedimentate antiche civiltà, dai Bruzi ai Greci e ai Romani, e ora dominato da malapolitica e 'ndrangheta. Su tutto aleggia il terribile mistero di decine di cadaveri scaricati da una nave clandestina e sepolti in uno dei due cantieri di calcestruzzo e sabbia alla foce della fiumara. Questo l'arcano che Mario vuole indagare e svelare, pur sapendo che metterà a repentaglio la propria vita. -
L' occaso
Tutti erano colpevoli fino a prova contraria. E dopo la prova, erano tutti colpevoli, scrive Thomas Clayton Wolfe nel suo capolavoro, O Lost. Una sentenza di condanna comminata al genere umano che una persona si sente addosso, un j'accuse che la inchioda al suo essere vivo. Ed è proprio il vivere che questa persona rifiuta. D'improvviso in suo soccorso ecco giungere il Maligno - e se non fosse lui? Se l'apparizione fosse un'illusione? - pronto a proporre un accordo: concederà al disperato l'agognato riposo eterno a condizione che il suo compagno sappia trovare, tra coloro che ha incontrato e conosciuto, qualcuno degno di ricevere dalle mani dal demonio il tempo che gli resta. -
Ma quale vacanza d'Egitto?! Arresto accidentale di un cantante
Un reportage che racconta, minuto dopo minuto, sensazione dopo sensazione, un'esperienza autobiografica: la storia di una vacanza sul Mar Rosso finita male. Può capitare a tutti, durante una vacanza in Egitto, di conoscere il paradiso e l'inferno: basta un passo falso. E in un Paese dittatoriale passare dal mondo ovattato e frivolo dei turisti, tra coralli e pesci colorati, al carcere, trascorrendo tre giorni senza acqua né cibo e subendo innumerevoli interrogatori per essere poi scarcerati a poche ore dal volo di ritorno, è una cosa che può succedere davvero. Scritto tutto al presente e in prima persona, questo libro fa i conti con la sensazione di morte imminente che poteva seguire all'arresto del suo autore. -
Foglie di gelso. Racconti palestinesi
Una raccolta di racconti sull'esperienza della prigionia dei palestinesi nelle carceri israeliane. Un'opera che non mostra un'impronta unicamente politica, ma si concentra ampiamente sull'esperienza umana e i sentimenti che ne vengono suscitati. Si tratta di storie vere, tramandate all'interno del campo profughi di Dheìsheh a Betlemme, uno dei più grandi della Palestina/Cisgiordania, di cui è originario l'autore. Una testimonianza che espone l'eterogeneità delle esperienze dei prigionieri, le diverse opinioni riguardo l'occupazione israeliana e il rapporto con il nemico-vicino e con la propria terra. Un libro che dà voce ai senza voce. Prefazione di Luisa Morgantini. Postfazione di Chef Rubio. -
Zona letteraria. Studi e prove di letteratura sociale (2020). Vol. 5: Contagio dopo il contagio.
Nella teora narratuva postcoloniale, ""contagio"""" e """"contaminazione"""" sono termini positivi, impiliando, tra l'altro, il passaggio delle storie di bocca in bocca. Ogni storia si diffonde per contaminazione, il racconto è """"contagio"""" da cui ci si libera soltanto contagiando altri, ovvero raccontando. Ventiquattro articoli, due editoriali e un apparato fotografico composto da scatti che ritraggono immigrati, braccianti e operai statunitensi, nel pieno della Grande depressione post 1929. Con i contributi di: Silvia Albertazzi, Carla Benedetti, Riccardo Burgazzi, Giuseppe Ciarallo, Luca Cristiano, Alessandro Dal Lago, Alessandro Fiorillo, Luigi Franchi, Adalinda Gasparini, Luca Gavagna, Agostino Giordano, Elena Lamberti, Gianfranco Manfredi, Giovanni Marchetti, Carmine Mezzacappa, Antonio Moresco, Cristina Muccioli, Andrea Panico, Chiara Panzieri, Angela Pesce, Sergio Rotino, Francesco Samarini, Gino Scatasta, Alberto Sebastiani, Paolo Vachino, Juan Villoro."" -
Q Code. Semestrale di geopoetica (2020). Vol. 3: Paure.
Reportage, articoli, inchieste, interviste, graphic novel, fotografie, studi di fact-checking e rubriche pensate per dare un'informazione di qualità sul tema della paura, declinato in tutte le sue sfaccettature. -
Obiezione respinta! Diritto alla salute e giustizia riproduttiva
A più di 40 anni dall'approvazione della legge 194, le donne in Italia continuano a vedere ostacolato il proprio diritto all'interruzione di gravidanza. Sulla scorta del movimento Non Una di Meno, nel 2017 è nata Obiezione Respinta, un collettivo e una piattaforma online di mappatura dei servizi ginecologici e ostetrici sul territorio italiano in grado di far emergere bisogni, di fornire risposte e di creare reti di mutuo aiuto. Questo libro raccoglie testimonianze di donne che decidono di raccontare la propria esperienza, di collettivi femministi e transfemministi che fungono da luoghi reali o virtuali di confronto, di realtà sanitarie pubbliche e private. -
Area zero
In molti si sono chiesti cosa stessero facendo l'11-11-11 alle ore 11 e 11. Una rara coincidenza temporale, che per Ludovico Vita rappresenta l'inizio di un percorso doloroso e di scoperta: una telefonata proveniente dalla Svizzera lo informa che i suoi genitori sono morti in una stanza d'albergo. Rifiutandosi di accettare l'idea di un suicidio, Ludovico avvia un'indagine personale seguendo una scia di indizi disseminati in fondo alle pagine di classici della letteratura, che lo conducono a una terza persona. Un caleidoscopio di incontri e situazioni imprevedibili lo porterà così a scoprire la verità e a comporre una nuova immagine della sua vita, passata, presente e futura. -
Nuove forme di critica. Del buon uso della letteratura su Facebook
Keats intendeva per negative capability l'arte di saper coltivare le domande e i dubbi senza l'impazienza di correre dietro ai fatti. È con questo spirito che vengono qui raccolti una serie di interventi postati sui social e ispirati all'idea che a fronte degli stimoli sempre nuovi proposti dal web sia possibile reagire avvalendosi dell'aiuto ideale di scrittori, poeti, pensatori. I loro testi vengono ""messi alla prova"""" del web, della sua velocità e imprevedibilità. Il che corrisponde anche ad un modo nuovo, veloce e però serio di fare critica, un modo che sappia rendere quei testi amici, che li sappia far dialogare con un presente mutevolissimo, e con un pubblico vasto e vario."" -
«Un buon scrittore non precisa mai». Per i settant'anni di «Tempo di uccidere»
"Tempo di uccidere"""" di Ennio Flaiano, il romanzo che «non precisa mai», anticipa le tecniche dell'opera aperta instaurando con il lettore un capzioso gioco a nascondere, una schermaglia tra apparenza e realtà, tra verità pubblica e dilemma intimo. Il libro non dismette ancor oggi, a oltre settant'anni dalla pubblicazione, la sua carica eversiva e l'allettamento proprio di un puzzle da ricomporre disponendo i tasselli senza un ordine precostituito: un enigma dalle molte facce. Nel 1947 spiazzava le aspettative più ingenue del pubblico e della critica, avvezzi ai clichés neorealisti; nella nostra epoca, smaliziata e consapevole dopo decenni di studi e palinodie postcoloniali, il primo prodotto del laboratorio dell'autore pescarese continua a sottrarsi alla presa di quanti ritengono Flaiano un cerimoniere dell'effimero (un talento disperso, per innato scetticismo, tra cinema, cronache, diari e aforismi). Saggi di Daniele Comberiati, Ugo Fracassa, Andrea Gialloreto, Srecko Jurisic, Valérie Joëlle Kouam Ngocka, Emiliano Picchiorri, Lucilla Sergiacomo, Barbara Tonzar, Sonia Trovato, Marisa Trubiano." -
Celan in Italia. Storia e critica di una ricezione
Nel 1964 Paul Celan (20.IV.1920 - 23.XI.1970), di cui quest'anno cadono il centenario della nascita e il cinquantenario della morte, dopo molte insistenze di Vittorio Sereni, allora direttore editoriale della Mondadori, stilò un elenco di sue poesie in vista di un'antologia italiana. Per una serie di vicissitudini, a volte comiche a volte tragiche ma sempre avvincenti, questa antologia non uscì mai. Sullo sfondo della ricezione complessiva di Celan in Italia, il libro ricostruisce la storia di questo non-libro del massimo poeta tedesco del secondo Novecento, che a coprotagonisti ebbe i migliori poeti italiani (oltre a Sereni, Andrea Zanzotto, Franco Fortini, Maria Luisa Spaziani, Nanni Balestrini) e i migliori germanisti (tra cui Giuseppe Bevilacqua e Ferruccio Masini). Le prove di traduzione vengono riportate tutte, e analizzate in un'Appendice comprendente l'originale tedesco. -
Bitume. Le strade dei migranti che accorciavano l'America
Vengono dallo stesso paese Azario e Cenzo, passano per Montréal, arrivano a New York. Partono come milioni di emigranti, prima e dopo di loro, per cercare fortuna in America. Partono per guadagnare quei dollari che li potrebbero emancipare dalla grama esistenza bracciantile. Sognano di diventare contadini, proprietari d'un pezzo di terra loro, con cui sperare di migliorare il futuro dei propri figli. Non tutto andrà come previsto, almeno non per tutti. Progenitori di un'Italia che ha vissuto simili storie che non sono entrate nella Storia per soggezione, riserbo, timore. Talune rimozioni non aiutano le attuali generazioni a comprendere il mondo, che continua inesorabilmente a migrare. Ed è impossibile chiudere le porte e gli occhi. -
La ragione del violento
Le storie che compongono il libro sono istanti di violenza inconcepibile per chi non li vive in prima persona, motivati da ragioni che sembrano assurde e piccoli particolari irripetibili. Le emozioni si spengono come sigarette, dopo aver arso le speranze. Non si redime nessuno, nessuno chiede perdono. I protagonisti piegano la realtà come creta, la modellano e la restituiscono con una forma propria. Nessuno li contesta o si prende la briga di chiedere. Chi alza una mano ha sempre una motivazione in tasca, che per quanto astrusa possa sembrare, a lui pare lapalissiana. -
Civico 31/8. Vieni a vivere con noi?
Questa è la storia di un condominio: il civico 31/8, costituito da 13 loft. Ognuno di questi è abitato da inquilini apparentemente ordinari. C'è chi fa il mosaicista, chi il fotografo e chi nasconde il proprio ex, murato vivo anni prima nell'intercapedine. La cosa bella che accade in ambienti del genere è che nasce una sorta di tacito accordo per il quale i ""panni sporchi devono essere lavati in casa"""". Come si usava nelle graziose famigliole di una volta.""