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Il castello di Monte Copiolo. La casa dei duchi di Urbino
Dai ruderi del castello di Monte Copiolo, difeso da sei cinte murarie a più di mille metri d'altezza nella regione storica del Montefeltro, trovano vita in queste pagine i mastri tagliapietre che hanno edificato una fortificazione imprendibile, ma anche imperatori, papi e grandi famiglie: i conti di Montefeltro, i Malatesti, i Borgia, i de' Medici e i della Rovere che con il castello hanno intrattenuto rapporti di guerra, di pace e d'affari. Le vicende raccontate si dipanano dal X al XVII secolo, quando gli abitanti smontarono le antiche pietre squadrate per scendere a valle, al riparo dai rigori invernali. Gli scavi archeologici condotti dall'Università di Urbino insieme alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, dall'esordio del XXI secolo, hanno riportato alla luce ciò che resta della fortificazione. Proprio quello scavo viene preso a modello con l'intento di proporre un metodo scientifico di restituzione saggistica del dato archeologico. L'archeologia si fa «storia narrata», una storia che racconta la «parola antica» con un registro di esposizione rigoroso e rivolto a più livelli di comprensione. -
Lo Stato della strage. 1969: i precedenti, le bombe, il contesto italiano e internazionale
Tutti i fatti che conosciamo di una saga lunga cinquant'anni, per rispondere a tre domande: cosa è successo? Cosa sappiamo? Come lo sappiamo?rn«Alle 16:37 l'esplosione che cambiò tutto in Italia: il libro di Massimo Pisa ""Lo Stato della Strage"""" ricostruisce la lunga scia di morte del 12 dicembre» - la Repubblica MilanornUna immensa mole di materiale per raccontare lo stato della strage nel suo cinquantesimo anniversario; il fatto criminale, la storia delle inchieste minuto per minuto, personaggio per personaggio; investigatori, indagati, apparati, magistrati, politici, militanti, movimenti, vittime. Due generazioni in alta definizione. Senza scorciatoie, senza salti logici. Solo i fatti."" -
Introduzione alla filosofia delle emozioni
Il saggio si articola in tre sezioni tematiche, dedicate rispettivamente alla dimensione espressiva, fenomenologica e pratica delle emozioni. Ciascuna sezione presenta il contributo di un autore le cui scoperte e intuizioni continuano a dettare l'agenda del dibattito contemporaneo: il grande naturalista britannico Charles Darwin e i filosofi pragmatisti americani William James e John Dewey. A partire da qui, il testo si concentra sull'evoluzione degli studi negli ultimi sessant'anni e ricostruisce orientamenti e prospettive che hanno segnato l'emergere della filosofia delle emozioni come ambito di ricerca specifico e multidisciplinare. -
La filosofia sociale del pragmatismo. Un'introduzione
Negli ultimi anni il valore e l'originalità dei contributi di pensatori come Charles S. Peirce, William James, George Herbert Mead, John Dewey, Jane Addams e Mary Parker Follett sono stati riscoperti, suscitando una nuova ondata di interesse per il pragmatismo. Il volume ricostruisce l'apporto del pensiero pragmatista nell'ambito specifico della filosofia sociale, confrontandosi con altre discipline: la filosofia politica, la sociologia, la scienza politica e la psicologia. Vengono messe in luce e riorganizzate le discussioni interne a un movimento composito e plurale, animato da personalità complesse e impossibili da confinare in un ambito tematico o disciplinare ristretto. La ricostruzione della filosofia sociale pragmatista andrà così di pari passo con la riflessione sulla validità e l'originalità dei suoi risultati teorici. -
Contagiarsi! Scritti di Lucrezio, Boccaccio, Defoe, Manzoni, Zola, Boito, London
A partire dall'antichità l'uomo ha periodicamente documentato il dilagare di epidemie e pandemie, raccontando al tempo stesso una delle sue paure più recondite: il contagio. Eppure quest'ultimo ha assunto configurazioni e significati differenti in base al contesto storico-sociale e alle scoperte medicoscientifiche dell'epoca. Basti pensare alle credenze del mondo antico sull'origine soprannaturale delle epidemie, che spesso si riteneva fossero provocate da offese commesse dagli uomini contro le divinità. La dichiarazione dell'Organizzazione mondiale della sanità sullo stato di pandemia da Covid-19 dell'11 marzo 2020 ha attivato degli effetti collettivi ancestrali, che la letteratura mostra in modo assai chiaro. Infatti, le malattie infettive e il timore dell'essere contagiati non solo hanno sempre occupato un ruolo preminente a livello narrativo, ma rappresentano altresì forme archetipiche dalle molteplici sfumature. -
Gli occhi di Ciòla e altre storie
Il libro ripercorre le storie sedimentate nella memoria collettiva di uno dei tanti paesi di un'Italia rurale costretta a mitigare i freddi dell'inverno nelle stalle. Il paese di cui si parla è quello in cui l'autore è nato, e di cui è stato innamorato, almeno fino a quando si è accorto che ormai quasi tutti avevano dimenticato il dialettale 'dighigch' per convertirsi all'italianissimo 'solletico'. Così, complice l'isolamento da pandemia dell'anno 2020, è sembrato doveroso riportare alla luce i personaggi e i fantasmi, i fatti e i misfatti, i tesori nascosti e le fortune improvvise che animavano i racconti di nonni e bisnonni quando ancora le buganze arrivavano con i geli dell'inverno e sparivano con la rugiada di maggio. I protagonisti sono uomini e donne con nome e cognome, che hanno pianto, pregato e bestemmiato fra la Valle dei Preti e il Fosso dell'Inferno, che hanno fatto guerre e messo al mondo figli. Avventurandosi, spesso e volentieri, sulle strade lastricate di polvere e costeggiate di querce e tamerici che portavano dappertutto e non andavano da nessuna parte. -
Un sogno chiamato Europa. Storia, economia, politica e istituzioni dell'Unione europea
L’Unione Europea è un progetto politico ed economico unico nel suo genere, nato al termine di due devastanti conflitti con l’obiettivo di costruire una comunità di popoli uniti e solidali, superando antiche divisioni linguistiche, storiche e culturali; un mosaico di identità diverse ma disposte a cooperare pacificamente. Le pressioni migratorie, il terrorismo internazionale, le crisi economiche sociali e sanitarie, l’affermazione di istanze euroscettiche, le sfide ambientali e politiche di un mondo globalizzato non devono indurre alla sfiducia, ma ricordarci che un’Europa unita, un tempo sogno di pochi, è oggi una necessità per l’intero pianeta. Queste pagine, incentrate sulla sua storia e sulle sue istituzioni, ci spiegano il perché. -
Tempi selvaggi. Storia di punk e anarchia
«Non c'è concetto migliore e più esaustivo di Tempi Selvaggi in riferimento a quei primissimi '80. Sono stati selvaggi e formidabili quegli anni. Nessuna nostalgica retorica per momenti in cui eri in costante e serio pericolo. Ne siamo usciti vivi e forti. Forti di una consapevolezza che un altro mondo è possibile. Chi c'era si ritroverà facilmente in queste pagine, chi non c'è stato, ne può intravedere i tratti immaginandoli nella loro spietata crudezza». (Tony Face Bacciocchi) -
Introduzione al cinismo
C'è stato un tempo in cui «cinico» era una parola di apprezzamento. Questa può essere una sorpresa perfino per chi ha una preparazione filosofica, perché coloro a cui per primi fu applicata la qualifica sono finiti ai margini anche della storia della filosofia, per motivi che il libro tenterà d'indagare. Di certo quando questo termine ricorre nel quotidiano non si pensa per prima cosa a un filosofo, anche se nella memoria può esserci da qualche parte la figurina più o meno sbiadita di Diogene nella sua botte o in giro con la sua lampada in pieno giorno. Nondimeno il cinismo non fu un episodio: il movimento fu attivo fino alla fine dell'evo antico, in tutto il mondo mediterraneo, e con un numero di adepti che ha fatto parlare di «fenomeno di massa». Molti dei suoi schemi sono filtrati nello stoicismo, ma anche nella predicazione cristiana delle origini. Per tutta l'età medievale e moderna, fino all'Illuminismo, il cinismo ha mantenuto una folta schiera di ammiratori, per essere poi in gran parte dimenticato. Dagli anni Ottanta, c'è stato un risveglio d'interesse per la filosofia cinica, ma la sua eco in Italia è ancora limitata. Questo volume si propone d'inquadrare il cinismo antico e di esplorare la sua eredità nella cultura europea. Lungo questo itinerario dovrebbe emergere quanto sia inestimabile il contributo che il cinismo ha dato alla costruzione della figura occidentale dell'intellettuale - e del suo rovescio: l'anti-intellettuale, l'insubordinato, il trasversale, l'apocalittico. -
Vita di Marie-Anne Paulze Lavoisier, contessa di Rumford
Una successione di avvenimenti poco conosciuti, vissuti sullo sfondo della Francia monarchica e rivoluzionaria da Lavoisier e Marie-Anne Paulze, sono ripercorsi attraverso un'approfondita ricerca documentale: il fidanzamento, il matrimonio, le scoperte scientifiche, l'ascesa sociale, l'Accademia delle Scienze, il funzionamento dello Stato sotto l'Ancien Régime, i burrascosi anni della Rivoluzione, la tragica fine del marito e del padre. Da questa ricerca emerge, oltre a una straordinaria vita di coppia, il ritratto di un Lavoisier poco conosciuto, un uomo retto, onesto, competente, sensibile alle esigenze delle classi più povere, uno scienziato dalla intelligenza prodigiosa e poliedrica che spaziò nei campi più disparati del sapere, sempre con risultati eccellenti: naturalista, filosofo naturale, astronomo, economista, agronomo, innovatore dell'amministrazione e della finanza pubblica. -
Senza storia. Ricominciamo da uno
Il libro si confronta con due domande impegnative: Che cos'è la storia e qual è la natura della conoscenza storica, e si sofferma sull'espressione «essere senza storia», che può essere intesa in molti modi differenti. Ci mostrerà alcuni casi concreti del tentativo di liberarsi più o meno radicalmente della presenza del passato, come accade nei momenti rivoluzionari, cominciati con la volontà iconoclastica di una netta rottura, per poi doversi misurare di nuovo con il passato, reinterpretandolo, riscrivendolo, falsificandolo: la rivoluzione cristiana, la rivoluzione francese, il fascismo, la fondazione degli Stati Uniti d'America, il bolscevismo. Esistono infine forme molto diverse della rimozione del passato: la storia può lasciare tracce durevoli e profonde che obbligano a ricordarla, ma può anche essere fatta sbiadire senza bisogno di una rivoluzione, semplicemente dimenticandola. -
Storie senza approdo di migranti italiani
Le vicende narrate dai diari di viaggio ""L'odissea del Piroscafo Remo"""" e """"La disastrosa traversata del Carlo R."""" - entrambi del 1894, e qui ripubblicati per la prima volta - consentono di illuminare avvenimenti dimenticati e trascurati anche dalla storiografia, ma di stringente attualità, come quelli dei fallimenti migratori. Attraverso una puntuale ricostruzione effettuata su fondi archivistici, l'autore racconta la storia dei quattro piroscafi italiani respinti dal Brasile nel 1893 a causa delle malattie scoppiate a bordo. Al centro del libro ci sono le motivazioni che spinsero milioni di italiani a scegliere la via dell'emigrazione, le loro speranze, le disillusioni, i disagi delle traversate e le cause di una tragedia nazionale che costò più di cinquecento vite. Al lettore le analogie col presente risulteranno sorprendenti, in questo affresco di sfruttamenti, false promesse, violenze e respingimenti, contro uomini, donne e bambini in cerca di una vita dignitosa."" -
Semantica e pragmatica. Un'introduzione. Da Grice ai giorni nostri
«Dire» e «dare a intendere»: la distinzione tra questi due modi di comunicare è utile per capire la distinzione tra «semantica» e «pragmatica» nella filosofia contemporanea. Da un lato la semantica si occupa dei significati convenzionali e letterali (ciò che «diciamo»). Dall'altro, la pragmatica si occupa dei significati intesi, secondari, non-convenzionali e non-letterali, creati di volta in volta nel corso delle nostre conversazioni. Questo volume introduce al dibattito contemporaneo sulla distinzione semantica-pragmatica, partendo dal pensiero del filosofo britannico Paul Grice (anni Cinquanta) e arrivando agli sviluppi più recenti. Ricco di esempi, chiaro e lineare, il volume esplora alcune delle questioni fondamentali circa la distinzione semantica-pragmatica: È possibile elaborare una teoria generale che ci consenta di isolare sempre il «detto» dal «nondetto»? Quanto è ampia l'influenza del contesto, e delle assunzioni dell'ascoltatore, su ciò che è detto? La distinzione semantica-pragmatica è davvero possibile? -
Resilienza, pazienza e convivenza in tempo di pandemia
L'autore torna in questo libro sul concetto di resilienza, interpretando la resilienza come pazienza, ma proponendone una nuova accezione: la pazienza senza virtù basata sulla responsabilità. È la possibilità esistenziale che ci rende capaci di affrontare le crisi della pandemia «uscendone migliori», apprendendo una forma di convivenza con i virus delle future probabili pandemie, e una nuova forma di convivenza tra gli umani che li renda desiderosi di diventare sempre più umani. -
Babilonia
Dalla grigia Parigi a una Marsiglia arcobaleno di bandiere, sole e molluschi al mercato; dai vestiti variopinti e rappezzati delle vecchie prostitute della Cannabière alle guance troppo rosa di ragazzi che vendono il piacere a poco, Crevel narra le storie tristi di persone ai margini, con un lirismo doloroso e una rabbia latente. Manifesta il proprio dissenso nei confronti della pena di morte, della prigione a vita, di un ordine imposto solo per compiacere un gruppo di persone noiose, infagottate in pellicce che puzzano di cane bagnato. rnE allora abbia inizio la svestizione, e al diavolo le buone maniere, le idee ben congegnate, le poltrone foderate e polverose. E benché anche l’insubordinazione abbia un prezzo, ci vuole ben altro per scoraggiare i personaggi di Crevel che, a testa alta, come eroi spartani, sono pronti a gettarsi nel baratro. -
La Shoah e le identità rubate
Binjamin Wilkomirski, Misha Defonseca, Bernard Holstein sono le tre identità rubate discusse in questo lavoro. Le loro memorie sulla Shoah, di bambini deportati e miracolosamente sopravvissuti nell’Europa occupata dalle SS, inizialmente pubblicate con grande successo di pubblico, si sono poi rivelate dei falsi. Colpiscono per la verosimiglianza, e sollevano interrogativi su come la Shoah possa essere adeguatamente rappresentata, soprattutto nel momento in cui i testimoni diretti vanno scomparendo. Ed è lecito domandarsi come sia potuto accadere, che solo dopo migliaia di copie vendute sia emersa la verità, e come si possa affrontare il problema dei falsi testimoni per sottrarlo alla strumentalizzazione del negazionismo. Un recente caso italiano, emerso nel 2020, ripropone la necessità del dibattito. Prefazione Nicola Tranfaglia. Introduzione Walter Barberis. -
Storie intime del corpo
Può sembrare paradossale, ma la storia è fatta così: le cose più semplici e abitudinarie, quelle di tutti e di tutti i giorni, sono le più sconosciute. Del corpo come fonte di piacere e suscitatore di desideri, del corpo come entità materiale, organica, triviale, poco è stato detto, e poco si ricorda: funzioni organiche, sessualità e erotismo hanno rappresentato, in tutti questi secoli, un tabù da aggirare con terminologie velate e moralistiche o, al contrario, da infrangere con scritti provocatori e compiaciuti. La precettistica religiosa, la letteratura libertina, l'arte figurativa e i documenti archivistici delineano tuttavia la storia sotterranea di un'intimità quotidiana a lungo passata sotto silenzio. Gesti intimi, piaceri e repressioni guidano quest'inedita e appassionante storia che, dal Medioevo alle soglie del Novecento, porta alla luce stimolanti visioni culturali e nei pruriti di pulci e pidocchi, nelle pratiche igieniche, nelle sollecitazioni e nelle mortificazioni delle «parti vergognose», ci fa rivivere le avventure e le sorprese di un corpo a misura d'uomo e di donna. -
Introduzione alla filosofia di Diderot
"Denis Diderot (1713-1784) è stato un grande pensatore illuminista, raffinato filosofo materialista, ma anche uno spirito enciclopedico, scrittore di romanzi e anti-romanzi, autore di pièce teatrali, dialoghi filosofici e numerosi testi in cui il pensiero critico si dispiega sorprendendo con inconsueti personaggi e inattesi paradossi, capaci di cogliere criticamente alcune questioni fondamentali della modernità. La sua filosofia si nutre di questa ricchezza e si costruisce attraverso scelte stilistiche originali che ne fanno un pensatore capace di parlarci anche a distanza di tre secoli. Nel volume si ricostruiscono gli elementi generali del materialismo diderottiano, approfondendo il modo in cui questi si declinano in ambito estetico, etico e politico.""""" -
Storie e sentieri dell'Appennino
Pastori, carbonai, venditori ambulanti, contadini e mugnai, e poi guardie, ladri, ma anche eserciti, nazisti e partigiani: quanti passi, e per quanti secoli, sui sentieri dell'Appennino. Sembra di vederla questa umanità in cammino, tra valli e costoni, dove ora s'incontrano scarpe da trekking e giacche tecniche dai colori sgargianti. Chi di passaggio, chi destinato a restare, tanti hanno impresso le proprie impronte su questo territorio, e ripercorrere il filo di quelle tracce significa soffermarsi di fronte a una casa in sasso, riposare all'ombra di un castagno, o dissetarsi a una fonte, e interrogarsi sulle storie che in quei luoghi sono nate o hanno avuto i propri protagonisti. L'autore dà voce a quei racconti perché si possa continuare a tenere viva la memoria di un nostro passato, anche recente, ma che le nuove rotte della geografia umana sembrano relegare fuori dal tempo. -
La guerra d’acqua dolce. Navi e conflitti medievali nell'Italia settentrionale
Fiumi, laghi e canali dell’Italia settentrionale sono stati nei secoli fondamentali per sviluppare comunicazioni e commerci. E benché siano spesso confini per popoli e nazioni, ancor più rilevante è la loro funzione di ponte: le acque, in tempo di pace, uniscono, non dividono. rnDurante le guerre medievali furono però teatro di furiosi scontri, vie privilegiate per spostare eserciti, macchine da guerra, artiglierie, prigionieri e bottini, e portare devastazione, assediare città e luoghi fortificati. La presenza di una flotta per decidere l'esito di un conflitto poteva essere tale da intraprendere anche una colossale impresa come quella portata a termine dalla Serenissima tra il 1438 e il 1439: il trasporto di grandi galee, e numerose altre imbarcazioni dall’Adda al Garda attraverso valli e montagne.rnIl libro racconterà i conflitti sulle acque interne del nord Italia nel medioevo, le tipologie di navi utilizzate durante gli scontri, i modi in cui avveniva la navigazione, per giungere infine a prendere in esame le modalità d’impiego e di combattimento delle flotte fluviali nelle battaglie rimaste nella storia.