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Gocce di sangue blu sotto al ciliegio viste dalla balaustra del mio giardino
Fin dall'inizio, ""Gocce di sangue blu sotto al ciliegio viste dalla balaustra del mio giardino"""" è un titolo simbolico nel quale il sangue blu è certamente la parte nobile della natura umana, dove a buon diritto appartiene la poesia, specialmente quando essa sia scritta """"brevi manu"""" con una biro blu, come ama fare Martin. Mentre a suscitare emozioni antiche e segrete è il ciliegio con il suo ampio ombrello paterno, a proteggere chi ha la possibilità di sedersi sotto, che s'infiora di rosa a primavera, donando succulenti frutti d'estate. L'opera si presenta come un """"Rondò"""" vibrante per realtà e metafore, che sottendono una nota limpida e surreale per immagini che Martin sa rendere, con una sensibilità particolare, per esistenza allegorica, ricche di analogie dalle sfumature d'insondabile mistero, quando si offrono come simbolo perenne di vita."" -
Luogos. Vol. 25: Si riparte!.
Poesia: Giuliana Bianchi Caleri, Serena Bonaccini, Graziano Buchetti, Ernestina Carrato, Michele Ceri, Duccio Corsini, Claudia Degli Innocenti, Maria Cristina Fineschi, Patrizia Francini, Lorenzo Gioia, Ilia Lari, Ettore Malosso, Gabriella Paci, Maria Luisa Petroni, Pino Pieri, Alessandro Rossi, Enrico Taddei, Rosetta Trefoloni, Giulia Vivarelli; Narrativa: Ettore Malosso, Rodolfo Menicocci, Lorenza Posfortunato, Leonello Rabatti; Saggistica: Alfredo Bacchelli, Francesco Bonanni, Antonio D'Augello, Alessandro Evangelisti, Ornella Ferrari Pavesi, Sergio Fumi, Vincenzo Scozzarella; Pittura: Guliana Bellorini Malosso, Rosetta Trefoloni, Giulia Vivarelli; Fotografia: Valentina Gobbi, Lorenzo Gioia; Cronache di viaggio: Valentina Gobbi; Memorie: Federico Cirulli; Recensioni a libri editi: Claudia Degli Innocenti (Lucia Triolo, ""Debitum""""), Maria Beatrice Di Castri (Sante Serra, """"Contatti con l'intimo""""), Ornella Ferrari Pavesi (Lia Bronzi, """"Fiori di campo nel cuore""""); Rubrica """"Sport, Scienza e Tecnologia nella Poesia"""" (1a Puntata) di Sergio Bedeschi; Rubrica """"Brevi Recensioni"""" di Fiorenza Biloghi."" -
Pietre, perle e perline. Parole ma non solo
Recita il titolo della raccolta di poesia di Ilia Lari: ""Pietre, perle e perline. Parole ma non solo"""", la simbologia del quale ci appare evidente, per il valore altamente metaforico che l'autrice vuol dare al proprio messaggio comunicativo. Un tratto distintivo della nostra epoca, infatti, è l'individualismo, alla base del quale c'è una profonda crisi antropologica e valoriale, cosa che fa pensare molto al senso della nostra vita. La poetessa, da sempre ha avuto una sensibilità civile e sociale, che è divenuta perno della sua stessa poetica, invita il fruitore a pensare alle tematiche espresse nei versi, con il fine di liberarsi dalla logica dell'egoismo, per adire alle responsabilità. Ed è in tal senso che Ilia scaglia pietre, mentre costruisce collane di perle e di perline, che sono poi le piccole e grandi cose, costruite da individui di buona volontà."" -
Perché? Il mio nome è Coco
L'incipit della raccolta costituisce la ratio di guida che sembra essere: ""il silenzio"""", caduto non sull'opera della grande stilista, ma sulla sua vita più intima; ipocrisia che ha caratterizzato anche la grande capitale europea ed oltre? Dove esisteva un modo di approcciarsi falsamente pudico da parte della borghesia di allora, anche a Parigi? Una cosa è certa, poiché per il poeta Joan Josep Barceló i Bauçà il silenzio diventa «echemetia», cioè costruzione e rielaborazione dei grandi concetti da mettere in splendidi versi che siano ricostruzione del """"non detto"""", pur non espliciti, tali da rendere Coco una icona di bellezza avvolta dall'aura di luce di un mistero insondabile (...) Il poeta Barceló compone versi direttamente in lingua italiana, dunque essi non sono frutto di una traduzione, cosa che li rende più preziosi, poiché ne è integra l'assonanza, la metrica, il ritmo, oltreché essere frutto di un'architettura letteraria, proveniente da un contesto ermetico e misteriosofico, che è poi tradizione dell' """"anima italiana"""" la quale, certamente, da sempre, il poeta possiede, cosa che lo ha reso apprezzato e riconoscibile dagli italiani. Dalla Prefazione di Lia Bronzi. Postfazione Enrico Taddei."" -
Quali colombe dal disio chiamate. Le similitudini dantesche nella Commedia. Inferno
"Si sentiva, nell'àmbito degli studi danteschi, la necessità di una ricerca sistematica aggiornata inerente alla figura retorica più utilizzata dal poeta all'interno della sua cantica infernale (e, in realtà, dell'intero poema, per cui l'autrice ha il dovere morale di proseguire nell'indagine)... I criteri del procedimento, attuati da Letizia Piochi, si basano sulla spiegazione della collocazione di ogni similitudine nel testo del canto e nel contesto di riferimento, poiché, come giustamente si nota, questi elementi offrono indicazioni preziose per comprendere la funzionalità dei paragoni attuati. Come si potrà vedere, ogni similitudine è stata considerata all'interno del circuito della comunicazione letteraria, così da evidenziare per ognuna, via via, gli elementi che attivano tale circuito. Una particolare attenzione è stata rivolta al codice di riferimento delle singole similitudini e del genere stesso della similitudine, dall'articolazione strutturale, alla morfosintassi, alle scelte lessicali, allo stile, al registro, alle scelte ritmiche e timbriche, al rilevamento di eventuali figure retoriche interne o che confluiscano nella figura retorica attuata..."""" (dalla Prefazione di Massimo Seriacopi)" -
Pillole fiorentine. Ovvero fiorentini si nasce... e si muore
La storia e le storie di Firenze le conosciamo un po' tutti. Quindi quello che troverete in questa pubblicazione non sarà una novità per alcuni lettori. Sì, magari un racconto, un episodio non sarà troppo noto a qualcuno, ma molte persone ritroveranno narrazioni che vengono ormai tramandate di generazione in generazione, dove situazioni e personaggi vengono presentati da un'angolazione un po' particolare e, perché no, anche intimistica ed introspettiva, riportando così a galla, dalle nebbie del tempo, i sentimenti e i pensieri sia dei protagonisti storici che della gente comune. Si può essere guelfi o ghibellini, guelfi neri o bianchi, palleschi o arrabbiati, ma senza questa dicotomia che è sempre stata alla base di quella dialettica che è la spina dorsale della città del fiore, non si sarebbero sviluppate certe caratteristiche che hanno reso unici i fiorentini. Questo lavoro, una passeggiata a ritroso nel tempo nella città di Firenze, è un tentativo di avvicinarsi, in punta di piedi, a coloro che ne sono stati i protagonisti. -
L' ascesa purgatoriale di Dante Alighieri
In questa pubblicazione si vuole prendere in esame la ""tappa intermedia"""" rappresentata dal Purgatorio perché particolarmente significativa proprio in quanto costituisce anche una specie di """"anello di congiunzione"""", nella sua specificità, tra dimensione infera e dimensione celeste, ed inoltre, nella sua fisicità di montagna che poggia sulla Terra e si slancia verso il Cielo, tra dimensione immanente (non del tutto dismessa, almeno nel pensiero, dalle anime dei penitenti) e dimensione trascendente (desiderata, preventivata con certezza ma non ancora raggiunta)... Ancora una volta, anche in questa sezione intermedia del """"sistema Commedìa"""" tutto si armonizza perfettamente, contribuendo al perfetto funzionamento del disegno complessivo, secondo una raffinata tessitura ordita con una sapienza linguistica e poetica unica e meravigliosa, che vale davvero la pena di indagare, meditando su quanto il poeta riflette di sé e del suo mondo nei personaggi che """"finge"""" di incontrare e nel resoconto che fanno del loro percorso terreno."" -
I due destini. Progius
Il volto di quella donna s’illuminò di nuova luce: lunghi capelli neri, sopracciglia folte, occhi verdi, carnagione olivastra e nessuna ruga d’espressione, rendevano quel volto soave e tenero come l’abbraccio di una mamma. «Adesso era davvero molto tempo che non ne vedevo uno.» «Ma quindi, esistiamo? Cioè… tolta l’Australia, siamo anche sulla Terra? O su Progius?» Jesper sembrava un bambino a cui avevano appena regalato le caramelle. E nessuno voleva rovinargli quel momento di precaria allegria. «Ma certo… Jesper, giusto?» «Sì.» «Certo che esistiamo,» il volto di quella donna si fece più serio «costretti a nasconderci, ma esistiamo. E siamo tantissimi. Ma ben presto, questa distinzione, non avrà più importanza…». Sospirò legandosi i capelli. Jesper abbassò il capo, incanalando il discorso. «Quindi… partiamo dal principio. È stato Mazhar a mandarvi qui?» -
Catarsi. Il caso di Alice
Cosa è accaduto ad Alice? Attraverso un confronto, capace di cogliere il divenire della vita, considerato nei suoi principali indirizzi contemporanei, quali il ""referenzialismo"""", il """"neoidealismo"""", lo """"strutturalismo"""" e l'indagine psicologica (quest'ultima realizzata nella sua organicità), l'autrice Laura Del Veneziano va ad esplorare aree che sono, poi, punto di raccordo e, allo stesso tempo, centro e fondamento nascosto, atto a svelare l'essenza, talora inimmaginabile, ma immutabile di ogni mutamento. Ed è così che emerge la figura di Alice, con una storia che ha del letterario tutto il sapore e l'afrore, dove si evidenziano le immense possibilità libertarie, colte in ambiti quali la temporalità, l'etica e la conoscenza; dimostrando, in tal modo, come tutto ciò che viene significato come """"esperienza nel mondo"""" provenga dall'insondabile profondità, ab imis, secondo un indice ermeneutico, da esso stesso contenuto."" -
Stagioni e prodigi
La poetessa Pyera Sestini va a creare un colloquio muto, frutto di amore e di mancanza, che alla fine è un completo ""prodigio"""", che arreca momenti reali, veri e propri, o di fantasia che siano, capaci di donare a lei, che di questa mancanza soffre, una felicità inquieta, atta a creare poesia vera, utile a coinvolgere completamente il lettore che cerca di svelarne il segreto, comunque, anche se tale, carico di fascino e simbioticamente legato alla delicatezza d'animo di Pyera Sestini, che in tal modo sa farsi amare, non solo come scrivente, ma per la sua ricchezza di umanità."" -
Petali di rosa
Elena è una ragazza che vive in un paesino di campagna tra le colline toscane. Poca tecnologia, molto contatto con le persone. Tra le sue passioni c'è quella di salire in sella al suo roboante e polveroso motorino per le escursioni tra i sentieri incontaminati della campagna collinare Valdarnese. Per una serie di coincidenze, incontra Davide, un ragazzo semplice con una grande voglia di sorridere alla vita. Nasce una sincera storia d'amore. L'altruismo di Elena e di sua sorella Milena, unitamente alla grande volontà del padre Tiziano, proietta la famiglia Cassini in un progetto ambizioso e sociale di enorme valore motivazionale. La vita ricorda però che non tutto va secondo i piani e spesso le persone devono misurarsi con prove emotive importanti. -
Oltre la soglia del cielo
L'attenzione che la critica ha riservato all'opera poetica di Enzo Tafuri, con il tempo, è venuta crescendo di intensità, proprio per quel saper effettuare voli sicuri di parole, oltre i moti del cuore e dello stesso pensiero, che pur sono presenti nella sua poesia, poiché egli sa comporre sia nella gioia che nel dolore. Infatti, in poesia, gli argomenti più difficili come la ""Letizia sacrale"""" dell'andare """"Oltre la soglia del cielo"""", associata all'aura misterica della natura e al discorso della mente, quando questi elementi siano capaci di governare le tematiche della poesia, divengono sostanza vera e cuore della stessa, con effetti di straordinario fascino. In tal senso, il poeta scrive versi che affascinano sia per il ritmo musicale, che per la logica discorsiva, soprattutto quando sa associare, in perfetta simbiosi, la bellezza con il discorso sociale e civile, che ha quale argomento fondante la realtà dei migranti e della pandemia."" -
Quasi tarsie-Mock marquetry. Ediz. bilingue
Quasi tarsie. Con il tranciato, legno sottile, provo a fare tarsie senza colla. Chiudo nel pugno piccoli listelli, poi li lascio cadere casualmente sul foglio bianco e quelli si adagiano creando disegni... e poiché sono in Laguna a Venezia associo le formazioni che mi si presentano a pali in colonna, ""briccole, dame, altane"""", pontili, staccionate, e persiane di antiche case. Passo la partita ad Adriana e lei, nel gioco di togliere e aggiungere, libera nuove figure e con le parole dà vita ad altre illusioni, ad altre libertà: c'era una volta - più in alto delle farfalle - un aquilone - in basso una panchina vicina - al fienile. Una storia, tante storie per far vivere sottili bastoncini di legno."" -
In punta di piedi
"In punta di piedi"""". Come aironi cenerini lasciamo impronte di barre e cuori nel bianco silenzio... nel tardo blu le stelle sono alte nel cielo e basse nel mare e i sogni sono grilli dagli occhi tondi... È un incontro tra Nadia Merica Formentini, grafica, e Matteo Ciucci, poeta; in uno scambio di parole e immagini, nacque un libro d'Artista..." -
Omniscient
Filippo Papa e Joan Josep i Barceló viaggiano all'unisono sui sentieri curvilinei dell'universo. Adottano la stessa sintesi e amano la musicalità del silenzio. L'uno cattura immagini che spingono lo sguardo verso l'Empireo, l'altro ""riedifica nel soffitto del cielo a ogni battito del cuore"""". Si direbbe che la loro poetica è tutta costruita ammirando l'infinito che sovrasta la nostra presenza. Entrambi guardano verso l'alto come a cercare una traiettoria che spinga l'anima verso il luogo in cui tutto è destinato a convergere. A tal proposito Barcelo tesse versi leggeri come l'aria, ardenti come il fuoco, e ci ricorda il destino di ognuno nel """"chiedere solo di morire nel ventre della cupola"""". Paolo Giansiracusa"" -
Luogos. Vol. 26: Tra sogno e realtà.
Poesia: Serena Bonaccini, Ernestina Carrato, Ornella Ferrari Pavesi, Maria Cristina Fineschi, Ilia Lari, Ettore Malosso, Patrizia Nizzo, Gabriella Paci, Angela Pierazzuoli, Pino Pieri, Lucia Triolo, Giulia Vivarelli; Narrativa: Michele Ceri, Leonello Rabatti, Rosetta Trefoloni; Saggistica: Giancarlo Arrigucci, Francesco Bonanni, Marco Cherubini, Ivana d'Amore, Alessandro Evangelisti, Sergio Fumi, Ornella Ferrari Pavesi, Sergio Fumi, Ivana Moser, Lorenza Posfortunato; Pittura: Ernestina Carrato, Daniela Dragoni, Ornella Ferrari Pavesi, Angela Pierazzuoli, Rosetta Trefoloni, Giulia Vivarelli; Fotografia: L. Gioia, V. Gobbi, R. Nocentini; Reportage di viaggio: Valentina Gobbi; Memorie: Federico Cirulli; Recensioni a libri editi: O. Ferrari Pavesi (E. Taddei, ""A viva voce""""), A. Vitali (C. Della Ciana, """"Gutta Cavat""""), L. Piochi (S. Barlettai e M. Seriacopi, """"L'ascesa purgatoriale di Dante Alighieri""""), M. Seriacopi (L. Piochi, """"Quali colombe dal disio chiamate. Le similitudini dantesche nella Commedia. Inferno); Rubrica """"Sport, Scienza e Tecnologia nella Poesia"""" (2a Puntata) di Sergio Bedeschi; Rubrica """"Brevi Recensioni"""" di Fiorenza Biloghi; Nota critica di Lia Bronzi a Daniela Dragoni."" -
Pettinaia a Montecatini
"Dopo tanti anni ho ritrovato in soffitta una scatola con due quaderni neri e tanti biglietti, erano due quaderni di quando andavo a scuola con la copertina nera. Mi ricordavo di questo diario ma pensavo di averlo smarrito. Rileggendolo mi sono divertita, così ho deciso di copiarlo..."""" Quando la zia Grazia, ogni tanto, mi leggeva alcune parti del suo diario, avevo colto solo in parte l'originalità della narrazione... Gli eventi sono raccontati dal punto di vista di lei, poco più che bambina, che dalla campagna si ritrova catapultata nel mondo del lavoro nel centro di Montecatini... Il lettore osserva questo mondo attraverso gli occhi di Grazia ragazzina, ingenua ma non troppo. L'umorismo che scaturisce dalle situazioni reali narrate, spesso paradossali o grottesche, viene perciò amplificato dalle reazioni, verbali e non solo, della narratrice-protagonista... Al tempo stesso, esprime sconcerto per i fatti storici descritti: i bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, l'eccidio del Padule di Fucecchio, visti dagli occhi di una testimone... (Dalla Prefazione di Elisabetta Innocenti)" -
Voi... prigioniere di sogni nel bosco delle innocenze.... Ediz. illustrata. Con QR Code
Il 23 ottobre 2021 a Firenze è stata inaugurata la XIII edizione Florence Biennale, Mostra internazionale di Arte contemporanea e Design, presso la Fortezza da Basso. La Biennale, è stata aperta al pubblico fino al 31 ottobre 2021, ospitata al Padiglione Cavaniglia lo special concept curato da Fortunato D'Amico con le installazioni di oltre sessanta artisti, selezionati in chiave interdisciplinare e multiculturale con opere individuali e collettive, sul tema della mostra: Eternal Feminine - Eternal Change. Concepts of Femininity in Contemporay Art and Design. Tra i progetti speciali, la performance dell'architetto, artista e poeta, Giovanni Ronzoni ""Voi... prigioniere nel bosco delle innocenze"""" che ha ricevuto la Menzione Speciale del Presidente - Uno spazio circolare sulla platea di 9 metri di diametro, dove sono stati collocati dodici """"massi"""" in carta stropicciata che riportano altrettante poesie a tema, scritte a mano da Ronzoni, di dodici poetesse: Teresa Cacciatore, Maria Benedetta Cerro, Maria Teresa Infante, Marialisa Leone, Elisa Longo, Helena Malachová, Paola Massoni, Emanuela Parodi, Daniela Pellegrini, Barbara Rabita, Serena Rossi, Anna Maria Scopa."" -
Malinconia
La malinconia, un sentimento difficile da raccontare: un cullarsi e dondolare in una dolce melodia perenne, senza fine né inizio. Le poesie della silloge sono uno specchio per chiunque abbia sofferto almeno una volta nella vita, dipingono un quadro crudo del dolore da cui emerge la forza e la fragilità di chiunque soffra: forza che si manifesta nel voler continuare a vivere seppur intrisi di dolore; fragilità che si manifesta nell’arrendersi davanti a situazioni difficili, non sempre avendo voglia di rialzarsi. Dallo scontro col dolore nasce la figura di una persona che si incorona da sola e va avanti riscoprendo il coraggio che risiede dentro di sé, come dentro ognuno di noi. -
Poesie in itinere
Questo libro nasce da esperienze biografiche trasfigurate poeticamente e cristallizzate in una forma linguistica d’antan. Le poesie derivano da impressioni, suggestioni ed emozioni provate in momenti di forte felicità o tristezza, che donano un’impressione pessimistica del reale e dell’uomo ma che presentano anche delle aperture alla speranza.