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Sale in zucca
Un diario delle emozioni e delle riflessioni sulla vita, sul dolore, sulla speranza. Un viaggio nel paesaggio interiore dell'autrice, che è poi il viaggio di tutti, in una condivisione universale delle gioie e delle delusioni; nel sottofondo sempre il desiderio e la forza per rialzarsi e combattere per rimanere tenacemente in piedi. Tra le parole scritte si insinua spesso un brano musicale che fa da quinta sonora a ciò che si legge, in un caleidoscopio di colori, suoni, sentimenti. -
Il cuore non dimentica il dolore
Se è vero che ogni perdita è l'occasione per una metamorfosi, forse nessuno meglio di Missaglia può raccontare il processo con cui lutti, malattie e distacchi possono trasformarsi in una vitalità lucida e affamata di speranza, di relazioni, di gioia. Metamorfosi dopo metamorfosi, ci mostra che è possibile “lasciar andare”, tenere stretto solo ciò che davvero ha valore e avere cura delle proprie cicatrici senza restarne schiavi, perché solo il dolore riconosciuto apre il cuore alla vita. -
La psicologia dell'anima
Con questa sua nuova pubblicazione, Maria Paola Sozio amplia il discorso, già affrontato precedentemente, di quanto sia importante il contesto sociale, economico, familiare e sanitario non solo per il corretto sviluppo della persona ma anche per avere la possibilità di condurre una vita sana, sotto tutti i punti di vista. A questo si aggiunge un'analisi, sempre attualissima, sulla condizione mondiale dei bambini e sulle difficoltà a livello planetario nel gestire la criminalità. -
Verso l'infinito
Molteplice e polifonica. È questa la cifra peculiare della poesia di Gaetano Caforio, una poesia che chiaramente nasce dall'anima dell'autore per raggiungere quella del lettore e far vibrare in essa quelle stesse corde che sommessamente risuonano, come in un armonioso arpeggio, nelle pagine che racchiudono queste liriche. Verso l'infinito è una poesia dell'anima, dove spiccano i momenti, gli incontri, gli affetti familiari: è un commovente tributo d'affetto che riannoda in maniera ferma e decisa, i fili del proprio mondo familiare filtrato anche attraverso una sofferta memoria e fatto di presenze vivificanti pure nella loro lontananza e di assenze laceranti, di quelle, cioè, che determinano, nel tessuto degli affetti, delle smagliature che solo la fedele memoria può ricucire. -
Bambina borotalco
Dare un nome alle cose aiuta a mettere ordine nel caos, a delimitare i confini di un universo che altrimenti risulta confuso e indefinito, impossibile da domare. ""Disturbo borderline di personalità"""". Quando arriva la diagnosi, scritta nero su bianco, a Tea crolla il mondo addosso: tutti quegli anni a pensare che le stranezze del suo carattere, la continua altalena tra entusiasmo e disperazione, le crisi di ansia e di depressione, l'abuso di alcool e farmaci, non avessero una motivazione precisa o fossero comunque imputabili a proprie mancanze o difetti. Dopo la paura iniziale di fronte alla diagnosi, però, si fa strada una luce nuova, quella che deriva dalla consapevolezza e validazione dei propri sentimenti ed emozioni. Grazie all'aiuto della terapia cognitivo-comportamentale e all'appoggio della propria famiglia, Tea scopre che è possibile muoversi in equilibrio su quella fune sottile che divide la normalità dalla pazzia, che se anche dovesse cadere riuscirà a rialzarsi e a trovare appigli dove prima c'era solo dolore e disperazione. Come le sue amate montagne che resistono immobili al freddo e alle intemperie, lei - anima bucolica - ha imparato a rimanere salda e robusta di fronte a ogni cambiamento della vita."" -
Alzheimer. Un diluvio di derubate anime
Un matrimonio felice, una vita normale. Poi, la malattia. Implacabile, senza scampo. Ovidio e Luciana sono catapultati in un altro mondo. Un pianeta lontano in cui l'avidità fa da padrona. Case famiglia gestite da mostri senza pietà, degenti senza alcuna speranza di guarigione trattati senza riguardo, quando fortunati. Un sole rosso di rabbia che va affogando lungo la linea dell'orizzonte, inghiottito nel mare dell'indifferenza e dell'orrore. Che palpita e grida, muto e immobile, gonfio di risentimento e dolore. Oltre l'inferno, il placido universo dell'amore. Un amore folle, sconfinato e puro. Un amore che oggi, privato del sostegno che lo teneva in piedi, continua a crescere e fiorire su un terreno di solitudine. Ovidio Mattucci ci consegna la sua Luciana, la sua storia. Un poema duro e crudo, che incarna la fatica del vivere. ""Alzheimer, un diluvio di derubate anime"""" è un urlo di denuncia, un dito puntato contro la disumanizzazione, l'imbarbarimento, la dannazione dell'uomo tramutatosi in bestia e, parimenti, quella di coloro che subiscono tutto questo. Ma è soprattutto una appassionata dichiarazione d'amore, un amore sacrale e trascendente che ci riempie gli occhi di lacrime e il cuore di dolcezza."" -
Il libro del caso
"Ripenso a cosa ho vissuto e a cosa ho fatto, all'amore se c'è stato, qualche volta, fatto bene, fatto male, fatto di brutto, amici, momenti, musica, sogni, parole che suonano bene e cosa può cambiare non so proprio. Sono uno che scrive della roba. La cui utilità rimane dubbia, magari sì o magari no..."""". Max ha cinquant'anni, una figlia con cui parla una lingua sconosciuta, da lui inventata, una ex compagna con cui non parla, un padre e una madre con cui parlare è una scialba abitudine, cadenzata da parole sempre uguali. Si direbbe che Max parla poco, tuttavia scrive e quello che ha da gridare finisce qui, in queste pagine dense di pensieri. Una vita segnata dalla malattia, poi in ripresa, in ascesa, in salita. E la salita, si sa, fa fatica. Una vita in fatica ma intervallata spesso da momenti di euforia. Poco sesso, troppa droga e tanto rock'n'roll. Max si racconta senza risparmio, ammettendo i propri fallimenti, le frustrazioni, le umiliazioni, ma soprattutto l'equilibrio conquistato, la pace instabile di uno spirito in tempesta, quel Niente cui conferisce l'autorità della maiuscola, il riposo dalla vita nella vita. Parole come schegge affilate e taglienti che ci pongono al cospetto di un nichilista sagace e decadente, capace di trascinare il lettore nel suo intimo universo." -
Creators. The past
Otto Dei, otto Lord, otto alieni governano e dirigono la nostra galassia: i Creators. Da tempo immemorabile essi custodiscono le memorie dei diversi sistemi stellari all'interno di piccole sfere chiamate Lens, otto Lens per otto Creators. È ora che i Lord si riuniscano per discutere le sorti dei cieli e procedere verso una nuova era ma alcuni pianeti sono usciti dal disegno divino a cui erano stati predestinati, tra cui... la Terra. Un viaggio tra costellazioni e universi paralleli, figure mitiche e reali dove il mondo degli dei si riflette e intreccia con le vicende umane. In una favola interstellare sarà compito di una dea, aiutata da una mortale coraggiosa e tenace, battersi per ristabilire l'ordine del pianeta. Riusciranno a portare a termine la loro missione? Come nell'otto rovesciato, simbolo dell'infinito, l'inizio nasce dalla fine così anche il finale di Creators aprirà la porta al prossimo episodio della trilogia. -
Ho addomesticato un ragno e altri racconti
"È un messaggio d'amore questo libro di Cinzia Posenato, lo è per il mondo tutto che ospita noi esseri umani, inquilini pes-imi se non addirittura - spesso - pericolosi, che dimentichiamo quanto sia importante il rispetto reciproco, con i nostri simili ma anche con chi con noi divide la terra. È un punto di vista immersivo, non di chi """"fuori da"""" ma compenetrato tra le altre forme di vita e con esse decide di divedere questo straordinario percorso che è (e non dovrebbe) essere la vita""""." -
Come canne di bambù. Frammenti di vita
Paola Fiore nasce a Gallarate nel 1985. Dopo un'adolescenza travagliata, caratterizzata da qualche problema a scuola e il divorzio dei genitori, inizia a lavorare molto giovane, per rendersi autonoma e indipendente. Dopo qualche anno, riprende gli studi e si laurea nel novembre del 2015 in Educazione Professionale presso l'Università di Medicina e Chirurgia dell'Insubria con una tesi dal titolo Cicatrici che restano: leggere i segni sulla pelle per una comprensione degli agiti autolesivi. Esperta nel potenziamento cognitivo, ha continuato la sua formazione conseguendo il titolo di Applicatore 1° livello del Metodo Feurestein (PAS BASIC 1 e PAS STANDARD 1). Da sempre interessata al tema infantile e adolescenziale, ha svolto i periodi di tirocinio divisa tra l'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Azienda Ospedaliera di Gallarate e il Centro Riabilitativo Equestre ""L'Arca del Seprio"""" di Vedano Olona. Ha lavorato negli ultimi anni come libera professionista con bambini e ragazzi affetti da ritardi mentali medio-gravi. Attualmente lavora presso il centro Calicanto di Gallarate come libera professionista per l'insegnamento e l'apprendimento ad un piccolo gruppo di bimbi cinesi. È founder di Nuvola Bianca e Strumenti educativi s.r.l. (www.strumentieducativi.it). Nella sua vita c'è un grande lutto dal quale ha saputo rinascere e risorgere più forte di prima, come una vera guerriera."" -
Le (false) verità della religione
Dio esiste? La risposta è semplice e diretta: non esiste nessun Dio. Ne ""Le (false) verità della religione"""" Roberto Bassarello ci conduce in un viaggio alla ricerca delle prove che confutano l'esistenza di qualsiasi forma di divinità. La religione è, secondo l'autore, un'invenzione dell'uomo per il bisogno di combattere la paura ed è fondata sugli errori della ragione. L'autore è spinto, ovviamente, dalle sue idee ateiste e illuministe, ma vorrebbe anche contribuire, nel suo piccolo, alla formazione di una mentalità della società odierna basata sulla ragionevolezza, sulla pace e senza condizionamenti delle religioni."" -
Ricapitolando
Pensieri, riflessioni e preghiere come un soffio invisibile fanno scorrere le pagine di questo libro. La scrittura si trasforma in dono nei confronti degli altri, condividendo emozioni e riflessioni, perché anche la condivisione ci fa scoprire la parte più profonda di noi stessi. È dal confronto con gli altri che possiamo ritrovare la nostra identità, perché ognuno di noi si rivela a se stesso entrando in relazione con la proprio coscienza e con i pensieri altrui. Un percorso alla scoperta quindi della propria vita alla luce della Parola del Signore. Il rapporto d'amore con Dio è qualcosa di intimo ma la condivisione di questa esperienza rende ognuno di noi strumento e segno della Parola di Dio tra gli uomini. Ricapitolare la propria vita davanti al Signore, scrive Teresa Monaco, richiede necessariamente sapersi leggere da una particolare angolatura o come attraverso la sfaccettatura di un prisma. Non credo sia possibile restituire a se stessi un'immagine univoca. È la vita che viene illuminata gradualmente e acquista colori diversi che si fondano e si intensificano al tempo stesso. -
Carusi
Ha 11 anni appena Salvatore quando trova il coraggio di scappare dalla miniera di Gesso Lungo. Il 17 novembre del 1915 era stato venduto al ""pirrattaru"""", il picconiere, al pari di tanti altri sfortunati bambini dell'entroterra siciliano, colpevoli solo di essere nati nella miseria. Sono pagine ricche di angoscia quelle che raccontano del lavoro minorile nelle miniere di zolfo, popolate di bambini sottratti con una pietosa bugia all'affetto dei loro cari, trattati peggio che bestie da soma. Sono pagine che raccontano di una realtà dolorosa, ai più sconosciuta, venuta alla luce per caso. Silvana Giletto ha sentito il dovere di condividerla con noi lettori, facendoci parte di una storia di rinascita; Salvatore è riuscito in un'impresa impossibile, ascendendo dagl'inferi alla luce della libertà, imbarcandosi clandestinamente in una nave diretta in America e lì fondando un piccolo impero, da povero lustrascarpe quale era. Resterà dentro ciascuno la voce e lo sguardo di questo eroe audace e generoso, simbolo di forza, determinazione, umiltà e gentilezza."" -
Bianca come la neve
Elena torna a Venezia per il funerale della madre. Manca da quella città da troppo tempo, da quando un evento funesto ha segnato indelebilmente la sua speranza di diventare madre ed ora, ancora una volta, dovrà affrontare l'ennesima sfida facendo i conti con un malanno che non se ne va da solo ma lei non ha più voglia di combattere; eppure proprio a Venezia ritroverà persone eco della sua vita passata che nonostante le sue mancanze continuano ad esserle vicino. Un'amante della perfezione che ha dedicato la sua vita alla cura dell'immagine e alla danza classica riuscirà ad accettare di farsi aiutare, amare e ad essere una donna meravigliosamente imperfetta? -
Batmanager e Batdonnole
Un'incursione acuta e ironica nel mondo manageriale dove i vari ruoli sono esaminati da un punto di vista eccentrico che, seppure ci farà talvolta sorridere, mette in luce problematiche reali e situazioni tutt'altro che inventate. Con estrema arguzia, i manager vengono paragonati, in tutte le loro declinazioni, ai vari supereroi, e così ecco una carrellata che va dal Batmanager al Supermanager, dal SilverSurfermanager all'Ironmanager, e ancora Peter Pan manager e Spidermanager e poi altri ancora, tutti colti nel loro lato ridicolo, dal momento che sono ""provvisti di fucina inesauribile di strafalcioni"""". Dulcis in fundo, si conclude toccando questa realtà anche nel suo risvolto femminile, con la Batdonnola, il cui ritratto risulta a dir poco inquietante... ma credibilissimo!"" -
Il mondo delle fate
Per Smithy inizia un'altra giornata al lago dei desideri. Come tutte le altre fate che popolano quel mondo magico, ha il compito di aiutare gli umani che le sono stati assegnati a non soffrire troppo, a riappropriarsi delle loro emozioni e a vivere serenamente. Accade però qualcosa di inaspettato. Questa volta Smithy non è così immune al dolore che prova Michael, che ha litigato con un suo amico, a quello di Sara, che sta soffrendo per amore, e ad altri ancora. È come se fosse stata contagiata a sua volta, un qualcosa che dovrebbe essere estraneo al mondo delle fate che usano tutti gli accorgimenti per poter vivere senza mai provare dolore. Ma per Smithy forse è solo stanchezza, perché la sua missione deve proseguire e non solo gli umani hanno bisogno del suo prezioso aiuto... -
Amico fulmine
Un'incursione nel mondo della scienza, inserita qui in una sorta di romanzo fantascientifico tra passato e futuro, che può aprirci le porte di una maggiore comprensione del mondo che ci circonda, ed indicarci che non tutti i problemi del nostro pianeta sono destinati a rimanere tali. In un racconto di fantasia vengono illustrati i meccanismi di formazione dei fulmini, il ruolo che hanno avuto nella creazione della vita e nello sviluppo della razza umana, fino alle loro applicazioni nelle tecnologie moderne di controllo della polluzione atmosferica. Non a caso il fulmine è un archetipo ancestrale della razza umana: in tutte le mitologie dei popoli antichi veniva adorata una divinità padrona dei fulmini, che spesso era il più importante di tutti gli Dei. -
Il soffio sull'anima
Un viaggio alla scoperta di se stessi, delle proprie potenzialità, della propria anima. Visioni splendenti della natura, incontri pieni di pathos con coetanei e futuri amici, il cammino spirituale verso Santiago de Compostela, balli sfrenati e improvvisi in un luogo sconosciuto e tuffi nell'Oceano con alle spalle una spiaggia deserta sono solo alcune delle tappe del viaggio che il protagonista vive senza mai fermarsi. Un caleidoscopio che mostra una realtà in perenne mutamento, i tanti pezzi di un puzzle che ciascun uomo è chiamato ad assembleare per crearsi la propria visione, il proprio destino. Il bisogno di vivere il ""qui e ora"""" è una delle chiavi per entrare a fondo nell'essenza della vita, senza dimenticare che il passato può offrire tesori, i ricordi, e il futuro nuove ricchezze, i progetti. """"So quello che cerco, e non mi fermerò. Non starò a guardare il sole nascere, cresceremo insieme nell'alba di un'emozione. Aspetterò un soffio di vento per sollevare nel cielo la mia anima. Troverò le parole che allieteranno la mia parte di vita e metterò a confronto il mio pensiero con ogni singola idea e opinione. Questo è il mio cammino, io l'ho trovato e lo seguirò. Non so dove possa portarmi, ma so che devo farlo, non per ragioni esterne, no. Solo perché devo scalare questo dosso che si è piantato lì, in cima al cuore, ed esso è più grande di qualsiasi montagna."""""" -
Regno nero
La vita di Debora ne ha dentro tante altre: dall'infanzia dolorosa in Sardegna fino alla sua fuga, appena diciottenne verso un'esistenza che valeva la pena di essere vissuta. Inizia così la sua avventura lontano da un padre violento e da una madre troppo silenziosa, in cerca di se stessa e di una felicità che sentiva di meritarsi. -
Il corvo e il mare
Sofia ha cinquant'anni quando decide di lasciare Londra, la città che per sette anni è stata la sua casa, per raggiungere prima l'Africa e poi l'India e scappare così dalla prigione dorata fatta di comodità e certezze nella quale si era rinchiusa. Un viaggio che sarà soprattutto ""scoperta"""": di luoghi, di civiltà, di riti, del proprio essere. Con """"Il corvo e il mare"""" Ganga Dasi risponde alla domanda fondamentale che accompagna ogni nostra partenza: cosa significa viaggiare? Attraverso aneddoti, racconti e suggerimenti, l'autrice ci conduce verso i luoghi esotici che hanno segnato il suo viaggio tanto esteriore quanto interiore, paesi lontani in cui l'incontro con l'altro è stato, soprattutto, incontro con sé stessa.""