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Italiani per bene. Venticinque storie esemplari
La legge del bene e del male è scritta fin dalla nascita in ciascun individuo? Oppure sono la cultura, l'educazione, le buone maniere a impedire all'uomo di prevaricare, di delinquere, di uccidere? Stefano Lorenzetto ha girato il Belpaese alla ricerca degli italiani che fanno il bene per il bene, indipendentemente dalla professione, dallo stato sociale dal credo religioso. Ne sono uscite venticinque storie esemplari: dall'imprenditore di Varese che assume solo dipendenti down alla mamma di Torino che realizza i desideri impossibili dei bambini gravemente malati; dallo scienziato di Siena che ha perso l'unico figlio e ora fa il padre ai ragazzi senza famiglia al medico di Parma che cura gli hanseniani nel lebbrosario genovese. -
La forma del saggio. Definizione e attualità di un genere letterario
Quale lettore negherebbe oggi che i ""Saggi"""" di Montaigne, le """"Operette morali"""" di Leopardi, """"La gaia scienza"""" di Nietzsche o """"Le pietre"""" di Ruskin siano capolavori della letteratura occidentale? Tutti sanno che Francesco De Sanctis, cioè un critico letterario, è con Manzoni, Leopardi e Verga uno dei maggiori scrittori dell'Ottocento italiano. Nel corso del Novecento, poi, la riflessione critica, il commento, il reportage, la polemica culturale e politica hanno occupato sempre più spazio. Questo libro affronta il problema di che cosa sia precisamente la forma stilistica del saggio e di quale funzione centrale questa forma abbia svolto nella letteratura moderna."" -
Un nuovo Sterne. Testo russo a fronte
In genere nelle storie di teatro russo tra il ""Minorenne"""" di Fonvizin (1782) e """"L'ispettore generale"""" di Gogol' (1836) c'è un vuoto di oltre cinquant'anni: un lungo periodo che induce a leggere la vita teatrale russa di questo arco di tempo come una parentesi spenta, dominata da testi stranieri e adattamenti di scarsa qualità. Fu invece un'epoca di grande fermento, in cui il teatro occidentale forniva sì modelli e riferimenti, ma questi trovano riscontro in una vita teatrale fervida di ricerche e di prove. Un contributo a questa maturazione viene da Aleksandr Sachovskoj. La sua commedia è una graffiante parodia della moda del """"dramma contadino"""" e del """"viaggio sentimentale"""", in polemica con la corrente del """"sentimentalismo"""" dominante dell'epoca."" -
Il vino del mare. Il piano del paesaggio tra i tempi della tradizione e i tempi della conoscenza
Le Cinque Terre sono diventate recentemente parco nazionale e questo comporta la redazione a breve di un piano di tutela del parco. Il volume è una riflessione a più voci di urbanisti, storici, filosofi, matematici, economisti, geologi allo scopo di individuare le linee di un piano del paesaggio di un territorio plasmato e modellato dal lavoro dell'uomo, in uno scambio reale tra comunità locali e comunità scientifiche, alla ricerca di un progetto che dia continuità alla tradizione innovandola attraverso le tecnologie più avanzate. -
I nobili spiriti. Pascoli, D'Annunzio e le riviste dell'estetismo fiorentino
In questo libro Gianni Oliva offre una ricognizione di quell'ambiente fiorentino che operò intorno al ""Marzocco"""" e che impresse alla cultura italiana una svolta di raffinatezza, una """"nobiltà spirituale"""" ed estetica che caratterizzerà, in funzione post-carducciana e post-veristica, il Decadentismo e l'inizio del Novecento."" -
Della censura dei libri. 1730-1736
Carlo Lodoli (1690-1761) è noto soprattutto come grande teorico di un'architettura razionale e funzionalista in grado di abbandonare canoni e modelli barocchi. Spirito irrequieto e anticonformista, fu anche il maestro e l'educatore del gruppo di patrizi veneziani maggiormente impegnati nei tentativi di riformare la vecchia repubblica marciana. Dal 1723 al 1741 Lodoli fu uno dei principali responsabili della censura veneta, alla quale prestò la sua opera nell'intento di rimodernarne le strutture, finché non venne destituito su pressione di un gruppo di patrizi ostili alla sua politica d'apertura. In tale veste fu autore di alcune originali relazioni, risultato dei suoi studi sulla legislazione che regolava la stampa. -
Gelosa di Majakovskij
L'autore del ""rapporto"""" è una spia innamorata, il gobbo Nikita, che sorveglia Majakovskij prima per conto della polizia zarista, poi per quella sovietica. Ma testimone è anche Ljuda, sorella di Majakovskij, gelosissima di ogni altra donna. La gelosia è il tema del libro: tutti sono gelosi di tutto, in arte e in amore. Il """"gigante"""" Majakovskij incontra Pasternak, la Cvetaeva, Lenin, ma soprattutto Puskin, avanguardia dell'avanguardia, morto alla sua stessa età e come lui tradito dalle donne. E si scontra con il suo rivale, il poeta contadino Sergej Esenin, suicida a trent'anni (un falso clamoroso). Incontra anche (sono i tempi del dottor Zivago) il modello di Lara, Larisa Rejsner, la dea ventenne che guidava gli eserciti. E molti altri, sino alla fine."" -
Anche gli ebrei sono cattivi
Henri Van Blarengerghe racconta cosa l'ha spinto a uccidere; due gemelli uniti dalle spalle in giù coltivano il loro amore per la matematica in una sorta di inevitabile matematizzazione della vita; un gruppo di malati di mente fugge dal manicomio trovando in cambio prima la solitudine della montagna poi il carcere. Tre vicende in cui i personaggi, nessuno escluso, si confrontano con la complessità del reale, con le proprie colpe e ambiguità. Personaggi che agiscono fuori dagli schemi, uomini che compiono delitti orrendi senza esserne consapevoli, che cercano di fuggire il male e rincorrono la normalità senza mai riuscire a capire perché ne sono esclusi. -
Luci sulla città. Verona e il cinema. Ediz. illustrata
Il libro presenta, accanto alla filmografia di tutti i film girati e/o ambientati a Verona e al dizionario biofilmografico dei protagonisti della vita cinematografica cittadina, la storia delle sale e quella delle associazioni che sono state nel corso dei decenni il veicolo principale di diffusione della cultura cinematografica. -
La carità a Vicenza. I luoghi e le immagini
Il volume è il catalogo della mostra di Vicenza (Basilica Palladiana, 20 aprile - 14 luglio 2002). La mostra ripercorre le vicende della storia civile e sociale della città, illustrata attraverso le opere d'arte realizzate per le istituzioni di pubblica assistenza sorte a partire dal XIV secolo. -
«Un caos che spaventa». Poteri, territori e religioni di frontiera nella Dalmazia della tarda età veneta
Questo libro ricostruisce aspetti socio-istituzionali dell'effimera esperienza d'espansione della Repubblica di Venezia in Dalmazia e Albania. Sullo sfondo, il tramondo della Serenissima. Tra gli anni Quaranta e Novanta del Settecento ""riformatore"""", il patriziato veneziano e le élites della """"Duplice provincia"""" tentarono diverse riforme agrarie, amministrative, comunitarie e giurisdizionali al fine d'integrare la periferia dei Balcani nel teatro europeo e nell'economia mondiale. Condizionati dalla pressione politico-economica asburgica e dal modello dei territori militari croati, i progetti veneti furono frustati dalle frizioni nella provincia e nella Dominante, da resistenze locali, da conflittualità ruali e interconfessionali."" -
Giovanni Carlo Bevilacqua 1775-1849. I disegni dell'Accademia di Belle Arti di Venezia
Il volume è il catalogo della mostra di Venezia (Galleria dell'Accademia, 25 giugno - 15 settembre 2002) e presenta 870 disegni depositati presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia di Giovanni Carlo Bevilacqua (1775-1849), pittore e decoratore veneziano, esponente di primo piano della poetica neoclassica. L'opera documenta la sua intensa attività, a cavallo tra la caduta della Repubblica di Venezia e i moti patriottici di Manin e Tommaseo, che lo porta ad affrescare le Procuratorie di Piazza San Marco, villa Pisani a Stra, il Palco imperiale della Fenice, Palazzo reale a Venezia e altri importanti palazzi a Venezia, a Padova, Treviso, Trieste. -
Fiabe. Testo francese a fronte
"La bella addormentata nel bosco"""", """"Cappuccetto rosso"""", """"Barbablù"""", """"Il gatto con gli stivali"""", """"Cenerentola"""", """"Pollicino""""... Le favole che continuano a far sognare i bambini europei da più di tre secoli si sono installate nella coscienza culturale occidentale come un bene di tutti e di nessuno: una vera e propria proprietà collettiva, di cui ognuno può riappropriarsi raccontandole a sua volta. Proprio questo secolare riuso sembra averne offuscato l'origine. Le scrisse a fine Seicento un raffinatissimo cortigiano di Luigi XIV, architetto e uomo di lettere, accanito difensore del primato dei Moderni sugli Antichi, che vi trasfuse l'ironia, l'esprit de finesse, l'acutezza morale e psicologica di cui il suo secolo miracolosamente disponeva. La sua prosa trasparente, cartesiana, elegante contribuì in maniera decisiva al successo di un'opera che continua a fare le delizie del lettore colto come di quello ignaro, del professore e del bambino. Questa edizione si ripropone dunque di risalire alla lettera dei racconti, presentando sia un testo francese filologicamente affidabile, sia una nuova traduzione che cerca di rispettarne lealmente lo stile. Grazie anche a introduzione e note, sarà così possibile una lettura nuova, storicamente attendibile, di un testo che irresistibilmente si tende a collocare nel tempo mitico dell'infanzia. Introduzione di Daria Galateria. Età di lettura: da 6 anni." -
La belva nell'ombra
Lo scrittore Samukawa s'improvvisa detective quando conosce una donna affascinante, Shizuko, che gli confida di essere perseguitata da un innamorato respinto che la terrorizza minacciando di uccidere lei e suo marito. Lo scrittore si trova così implicato in una storia misteriosa dove l'identità del colpevole appare sempre più sfuggente. Quando la ricerca dell'assassino del marito sembra non approdare più a nulla, un piccolo particolare, il bottoncino di un guanto, fa capire a Samukawa che tutto il castello delle sue deduzioni è fondato su un errore e che il colpevole è più vicino di quanto egli avesse immaginato. -
Gl' innamorati
La commedia racconta l'insofferenza di due giovani attori ""innamorati"""". Nel sistema teatrale del tempo era quello un ruolo impegnativo e vincolante. Gli attori che lo interpretavano erano obbligati a recitare su toni alti, enfatici, letterari. Il pubblico voleva da loro posture monumentali, convenzionali, di maniera. Goldoni approfitta della presenza nella compagnia del San Luca di una giovane diva, Caterina Bresciani, particolarmente bizzosa e indisciplinata, per mettere in discussione quel sistema. La storia di un matrimonio continuamente rimandato diventa la trama utile a evidenziare un simile talento, che per tutta la commedia cerca di imporre il suo protagonismo femminile improvvisando scenate ad effetto."" -
Amore prima che l'isola affondi
Tutto cominciò quando Armand aveva solo due anni, ""all'epoca degli idrovolanti"""" che arrivarono improvvisamente a stormi portando posta e arance, collegando Makkaur con il mondo. È da allora che la madre di Armand è scomparsa, e da allora Armand vive in una casa grande e severa con il padre Claus, il medico dell'isola, che si batte per la realizzazione di un tunnel sotto il mare che colleghi quel luogo semidimenticato con il resto del mondo. A Makkaur Armand vive la sua infanzia e cerca la soluzione al mistero di sua madre. Attorno a lui si muovono curiosi personaggi come il comandante della fortezza, che passa il suo tempo a fotografare l'aurora boreale, le due prozie zitelle, e il suo migliore amico Bork, presumibilmente idrocefalo."" -
Questa bambina deve vivere. Giorno per giorno come siamo sopravvissute all'Olocausto
Nel giugno del 1941 subito dopo l'invasione delle truppe tedesche, suo marito, ebreo, sparisce per sempre. Poco dopo anche la figlia maggiore, Marie, diciannove anni, viene arrestata e poi uccisa. Helene Holzman continua a vivere. Supera la propria disperazione e decide di salvare non solo la figlia minore, Margarete, ma anche il maggior numero possibile di persone in pericolo del ghetto di Kaunas. Dà allora il via al proprio impegno per portare in ogni modo soccorso alle migliaia di ebrei imprigionati, stabilendo canali di collegamento con il resto della popolazione al di fuori del ghetto, supportata e incoraggiata dalla collaborazione di una rete clandestina di persone convinte di non doversi rassegnare alla prepotenza degli occupanti. -
Elettra. Variazioni sul mito
Esistono figure o temi che periodicamente tornano a riaffiorare nelle pagine dei capolavori letterari arricchendosi ogni volta di nuovi significati. Elettra, la figlia che si erge a vendicatrice del padre Agamennone ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante, e spinge il fratello Oreste a uccidere entrambi, è uno di quei miti. Elettra protagonista e unico motore della storia in Sofocle, creatura reietta dalla famiglia e dalla società in Euripide, morbosamente legata da un rapporto perverso con Hofmannsthal, che smaschera tutti i personaggi nella Yorurcenar con il colpo di scena da lei creato. Quattro drammi e una sola Elettra: la figlia che fa uccidere la madre; quattro Elettre e un solo dramma: la madre uccisa dai figli. -
La maschera e il volto. Il teatro in Italia
Riconoscere il ventaglio delle esperienze teatrali in Italia è il primo scopo di questo volume: dal teatro pio di cui può essere autrice anche una donna, nella Firenze di Lorenzo dei Medici, al teatro come svago per l'aristocrazia raccolta in una corte attorno al signore; dalle sperimentazioni cinquecentesche ai trionfi, in Italia e in Europa, dell'opera e della mescolanza di musica e parola (che è il motivo per cui ancora oggi l'italiano è giudicato una lingua musicale); dalle serve goldoniane che parlano in dialetto (ma in versi) o, se si preferisce, in versi (ma in dialetto), alle acerbe critiche dell'antigoldoniano Gozzi, fino agli sviluppi ottocenteschi e del primo Novecento. -
Desiderio e trasgressione nella letteratura fantastica
Il volume raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini nell'aprile del 2001. L'infittirsi di studi sul fantastico ha indotto a rinunciare a una trattazione sistematica e a privilegiare, in una prospettiva comparatista, due figure centrali di questa modalità letteraria, il desiderio e la trasgressione, analizzate in una prospettiva comparatistica: dai libretti d'opera italiani di fine Ottocento alle esperienze narrative di Tarchetti, Elizabeth Gaskell e Stevenson, al fantastico novecentesco di Pavese, Bernanos e Borges.