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Controluce. Autobiografia in versi
Questa raccolta poetica è un'autobiografia in versi, la prima, unica ""opera"""" dell'autrice, la lunga storia di tutta la vita, dei momenti topici di un percorso pieno, intenso e senza sconti. È una personale terapia di autoanalisi contro il dolore e una fonte energetica per combattere la quotidianità sovrastante, un insieme di suoni e ritmi che la fanno vivere e respirare."" -
Scintille
«Una delle imprese più difficili è descrivere se stessi. Forse per questo sono stati scritti tanti libri. Io adesso sto cercando di scrivere un libro su me stessa, sul mistero di chi siamo in quanto singoli, di tutta l'importanza che ci diamo... e perché forse ce l'abbiamo... qualsiasi sia la storia che ci raccontiamo. Ho cinquantadue anni e molte cose le sto capendo solo adesso che sono appena uscita dall'adolescenza, con non poca fatica, lo ammetto... Ma arriva un momento che ti facilita, e la vita fluisce meglio perché tu hai deciso così e con le redini sproni o freni e ti godi una perfetta cavalcata nella prateria... libera... Ho studiato filosofia e lo faccio ancora... Lavoro nel ""brokeraggio"""" assicurativo, non so scolpire né dipingere né suonare strumenti, quindi provo a usare la parola per allineare altri mondi e per cercare di creare il mio David... così come gli dei hanno creato noi... Nominandoci... Adoro le arti marziali, le arti in genere, lo studio, il silenzio anche se sono famosa per i miei monologhi spaziali... sono toro, con luna leone e ascendente pesci... Carte e tarocchi in regola. Ma ora basta... Dovevo essere breve»."" -
Blocco zero
Alcune parole toccano la nostra vita con la decisione propria delle pietre, come piccoli ciottoli rotolano sulla nostra pelle, come lastra appuntita la feriscono; le parole possono essere come macigni e lasciarci attoniti, possono essere come marmo e diventare sculture d'arte; le parole possono essere come scogli, appigli nel mare che ci regalano salvezza, ma possono anche essere come lapidi, parole che ci tolgono quella stessa salvezza. Le poesie di Giada Trapani sono composte da questo tipo di parole, sono versi fatti di pietre, ma più che ciottoli insignificanti esse appaiono come gemme preziose: per alcuni occhi potranno apparire diamanti allo stato grezzo, ma un occhio abituato alla lirica potrà accorgersi che queste gemme brillano come uno specchio che riflette l'immagine dell'autrice stessa, un'immagine composta da tante trasparenti facce, sfaccettature di luce, opere di rara bellezza. -
Al di là del mare. Il viaggio del piccolo Jonas
La storia di Jonas è una storia speciale, ma è anche una storia comune a tanti bambini che vivono in paesi dove la guerra è quotidianità e che sognano una vita lontana da quelle violenze e da molte ingiustizie. Proprio la guerra costringe Jonas e la sua famiglia alla fuga, perché se nasci nel posto sbagliato, può succedere che la tua infanzia, la tua vita di bambino vengano sconvolte, che i tuoi occhi, che dovrebbero vedere solo vita, vedano e conoscano prematuramente solo morte e distruzione, soprattutto per le persone a te più care. Ecco perché, all'ennesimo episodio di violenza, la madre decide con la complicità di scafisti senza scrupoli, di intraprende un viaggio di speranza in cerca di un futuro migliore. È il coraggio, mosso da immane disperazione, che spinge una donna, madre dei suoi due figli a partire, ben consapevole che ha solo la metà delle probabilità che arrivino vivi. L'importante è provarci. D'altronde sono i sogni che ti danno la forza di andare avanti. Prefazione di Salvatore Lanno. -
L' uomo nell'ingranaggio. Occasioni di critica
«La sola realtà che veramente mi ha sempre interessato è la condizione dell'uomo nell'ingranaggio del mondo attuale, in qualunque sua latitudine o meridiano. E naturalmente mi sento, ovunque, dalla parte dell'uomo e non dell'ingranaggio». -
Riesi. Evoluzione di una fattoria su una trazzera sicula
Questo libro nasce da una domanda di carattere storico: dove nasce Riesi e quando? È diventato un pungolo, per l'autrice, la necessità di affrontare e approfondire la conoscenza sull'evoluzione storica di Riesi (provincia di Caltanissetta), del quale si conosce ben poco. Così ha preso inizio una ricerca: per far conoscere le origini del paese ai giovani e a chi non ha avuto modo di leggere i precedenti testi su Riesi; per non far dimenticare ai riesini le origini del proprio paese, sorto su grotte e pagliai, ed esserne orgogliosi. L'intento è quello di illustrare e spiegare come, in Sicilia, un'antica trazzera sia divenuta l'attuale paese di Riesi. La storia del paese, a partire dalle sue origini , si collega all'evolversi della storia della Sicilia e, a sua volta, dell'Italia. Il testo è preceduto da poesie, corredato da foto, e composto di undici parti in ciascuna delle quali è rappresentato lo sfondo storico italiano e ciò che rispettivamente accadeva in Sicilia e a Riesi, in quel periodo. Esistono pochi libri che parlano della storia di Riesi. La presente pubblicazione si discosta dalle precedenti, per l'originale taglio di suddivisione dei periodi, dal passato sino ai giorni nostri. Lo scopo di questo scritto è quello di presentare ai riesini - anche a quelli sparsi nel mondo -, la loro storia. -
La lacrima dell'anima
Le parole sono i sentimenti che animano il foglio bianco della vita. Ecco cos'è la poesia per la nostra giovane scrittrice. A soli 17 anni decide di mettere il suo ""io"""" tra le righe di un libro affinché la sua intera vita possa essere consacrata alla scrittura per sempre. Un percorso di vita vissuta, emozioni provate e sofferenze in parte superate. Il nostro secolo visto dagli occhi di un'adolescente che non esita a esortare il mondo che la circonda a essere solidali alla vita ed essere vita stessa. Alcune poesie sono accompagnate da fotografie scattate dall'autrice, come se si volessero immortalare oltre che le emozioni anche le immagini che, più o meno nitide, sulle tonalità del bianco e del nero, danno libero sfogo alla fantasia del lettore. Parole del cuore, per i cuori."" -
Le battaglie dell'ombra. Racconti
Una raccolta di racconti. Un viaggio che scava nei rapporti degli esseri umani tra loro e con Dio. Un viaggio che percorre strade fantastiche, epiche e sensuali. Un viaggio, il cui finale è sempre un'inaspettata sorpresa. Il finestrino di un autobus che acquista misteriosamente coscienza e racconta i passeggeri come in una fiaba. Esso osserva i rapporti che si instaurano tra alcune persone la solitudine di altre. Un giovane mercenario, più abile a suonare il flauto di Pan che non a combattere con la spada, inciampa in scontri e amori. La musica del suo flauto potrebbe salvare la barbara natura umana dalle sue intemperanze. Un angelo ribelle, contumace, che affronta l'incomprensione tra gli esseri umani e Dio. Epici scontri tra angeli, demoni e angeli ribelli. Ma di chi è la colpa? Un gruppo di ragazzini si riunisce per giocare un gioco di ruolo. In un'originale ambientazione, gli eroici personaggi del gioco si scontrano con la volontà degli dei. Vivono epiche battaglie, misteri da svelare e la nascita di amicizie e amori. -
Le fermate del piacere
Cresciuto a ""pane e Bibbia"""" in un paesino dell'entroterra siciliano, Elia vive la sua adolescenza tra pecore, montagne e dogmi religiosi. Tutto cambia quando il ragazzo parte per il servizio militare e si trasferisce in una grande città del Nord dove conoscerà per la prima volta i piaceri della vita e si abbandonerà a un'esistenza fatta di vizi ed eccessi tra alcol, attività illecite e lussuria sfrenata. L'incontro con una misteriosa donna lo costringerà a rimettere in discussione la sua vita. Ma chi è davvero Elia? L'uomo dai sani princìpi attaccato alla famiglia, al suo Dio e alla sua terra o un personaggio cinico, bugiardo, opportunista e capace solo di fare i suoi interessi? Tra le righe del romanzo sembra emergere una scomoda e poco rassicurante verità: Elia ci somiglia molto più di quanto non vorremmo. Sornione e imprudente, questo personaggio così moderno e umano ci strizza l'occhio e ci invita a guardare dentro noi stessi per ritrovare nel profondo della nostra anima le stesse contraddizioni che a lungo hanno tenuto in ostaggio la sua vita."" -
Viaggio fantastico
Opera surreale, onirica e fantastica dove il Sapienza sveste i panni di serio studioso di filosofia e si addentra nei territori della fantasia catapultandosi e catapultandoci in uno strano mondo popolato di barbagianni, trilobiti, basilischi, dèmoni cinocefali e altre strane e losche creature. In linea con la più degna tradizione letteraria, il libro si apre con una curiosa lettera all'editore, firmata da un tal Pierluigi Marpa, il quale confessa di aver ricevuto in consegna il manoscritto diversi anni prima e spiega che l'autore originario risulta disperso a Estremadura o in una non meglio precisata e malsana periferia boliviana in compagnia di una certa maga Dolores Apasionada. Fatte le dovute correzioni e sottoposta l'opera a due autorevoli lettori-cavia (la gatta Azzurrina e il piccolo Cirillo di 6 anni), si è finalmente convinto a tentare di dare una più ampia pubblicazione a quel testo che definisce come un ""viaggio mistico e avventuroso dall'al di qua del Reale all'al di là dei misteriosi e indefiniti territori della fantasia conoscitiva e dell'esperienza onirica... un viaggio al quale non so se abbiano contribuito gli stimoli, ferali e feraci, di sostanze psicotrope e allucinogene"""". Un viaggio in un'al di là pauroso e a tratti disgustoso e raccapricciante e dal quale non sarà facile tornare senza aver prima interpretato criptici messaggi e superato inverosimili prove."" -
Storia moderna dell'agricoltura siciliana: dall'anteguerra ai giorni nostri. Vol. 1-2
"Storia moderna dell'agricoltura siciliana: dall'anteguerra ai giorni nostri"""" è il racconto di quanto accaduto nell'agricoltura siciliana negli ultimi novant'anni. Un racconto che parte dalla narrazione temporale degli avvenimenti più significativi dell'agricoltura regionale, analizzati nel contesto della evoluzione degli eventi internazionali, europei e nazionali e all'interno della politica e delle istituzioni regionali, e si conclude con il confronto fra i due comparti economicamente più rilevanti dell'agricoltura siciliana: l'agrumicolo e il vitivinicolo. Il quadro che ne viene fuori è quello di una società fortemente intrisa, come piace dire all'autore, di quella massiccia dose di """"sicilitudine"""", concetto molto diverso da quello di """"sicilianità"""", che ha impedito nel tempo e impedisce ancora all'agricoltura siciliana di divenire quello che dovrebbe essere: «risorsa strategica significativa, produttrice di reddito e occupazione, specialmente per i giovani, creatrice di paesaggi, di tutela dell'ambiente, di sviluppo per la gastronomia, per l'immagine, per la cultura, per l'economia terziaria, diffusiva della sua immagine di isola """"felice"""" e altro ancora»." -
Apologia dell'islamismo
Quest'opera, concepita per celebrare la grandezza dell'islam, è stata pubblicata per la prima volta nel 1925 dall'editore Formiggini e rivede ora la luce grazie all'opera della casa editrice La Zisa di Palermo. A distanza di quasi un secolo, l'autrice, l'arabista e islamista Laura Veccia Vaglieri, ci invita a considerare «l'islam come religione e come civiltà, ancorate nella perfezione insuperabile e divina del Corano». «Dunque, una religione, una rivelazione che [...] conferma e rinnova il messaggio dell'unico e stesso Dio per mezzo di un profeta, Muhammad, che si iscrive nella catena degli inviati o profeti divini che [...] hanno ricordato alle loro rispettive comunità religiose il monito divino alla responsabilità sacrale e spirituale dell'uomo in questo mondo. Quale monito? [...] ""considerare Iddio unico nella Sua sovranità, a Lui sottomettendosi devotamente, a Lui prestare obbedienza nei comandi e nelle proibizioni, facendo il bene e astenendosi dal male""""». Prefazione di 'Abd al-Sabur Turrini, con una nota di Marcello Di Tora."" -
Wu Ming: dalla fake news al romanzo «neostorico» «54»
Questo saggio prende in esame i meccanismi comunicativi che per Zuela Maniscalco stanno alla base del romanzo ""collettivo"""" 54, così come quelli che coincidono con la sperimentazione comunicativa che sta alla base della nascita della Wu Ming Foundation. Con accuratezza l'autrice indaga la questione partendo proprio dalla nascita della Wu Ming Foundation, tornando indietro a ciò che era il Luther Blissett Project, dal quale è nato il romanzo """"Q"""". Si parla delle sperimentazioni sociali nate a Bologna in seno al Luther Blissett Project, quando ancora non esisteva alcun progetto letterario. Dopo aver illustrato con rigore tutto ciò che sta alla base di questa idea, l'autrice descrive nello specifico il romanzo """"54"""". Esso è un'opera assolutamente originale per numerosi motivi, gli si può accostare il termine """"neostorico"""" nel panorama letterario italiano e non solo. Ne emerge tuttavia la difficoltà di """"chiudere"""" all'interno di una definizione specifica questo tipo di narrazione, che allo stesso tempo, per sua natura, non vuole essere """"catturata"""". Prefazione di Massimiliano Tortora."" -
Trovata
"Questo libro raccoglie poesie scritte nell'arco di una trentina d'anni. Ciascuna racconta di un'esperienza: l'incontro con una persona, l'osservazione di animali o di un fenomeno naturale, luoghi di ricordi e mondi paralleli, ma soprattutto le tracce che l'esperienza lascia nella vita interiore. Tracce che formano un percorso alla scoperta della validità dei desideri, per distinguere i desideri a breve termine da quelli a lungo termine - che poi sono quelli che danno maggior soddisfazione perfino quando non sono (ancora) soddisfatti. Sono poesie che vorrei condividere innanzitutto con i miei amici. Penso a Jorge Luis Borges, che evidentemente non cercava la fama quando disse che non scriveva per la critica né per il pubblico, ma solo per sé e per i suoi amici; la comunicazione vera e profonda, che è ciò a cui aspira la poesia, implica, da un lato, un desiderio aperto verso il mistero di sé e delle cose e, dall'altro, un lettore o ascoltatore con la stessa disponibilità."""" (L'autrice)" -
Donna del sud. La terra, il cielo e l'infinito
"Donna del sud. La terra, il cielo e l'infinito"""" è un titolo che definisce l'orizzonte tematico di questa raccolta, in ogni sua parte. C'è una donna, l'autrice, che ritorna alle immagini della propria vita nella terra di Sicilia dove conduce, tra l'altro, nel tempo, ricerche genealogiche distinte nella sezione I luoghi della memoria. Da immagini di natura, mistero, albe e luoghi storici ripercorsi con gli occhi della mente unita ai sussulti, l'autrice indaga curiosa sulle manifestazioni della vita, sia essa espressa da creature o fatti, oggetti o sensazioni, scrivendo ciò che scopre in questi versi: espandere se stessi verso l'infinito è la soluzione per dialogare con il mondo sempre alla ricerca di armonia. «Adesso, più che mai, guardo la vita con occhi che scrutano per cogliere il senso profondo delle cose e delle vicende umane. Con fogli bianchi e una biro blu immortalo le verità che man mano vado scoprendo e le emozioni che le accompagnano nel desiderio di tendere un ponte fra me e gli altri, fra me e l'eternità». Queste, le parole dell'autrice che svelano il particolare senso della ricerca: un lavorio interiore che matura poco a poco, anno dopo anno, rigenerando come il sole in Un giorno d'estate." -
I silenzi della foresta rossa rimbombano su Cernobyl'
Muovendo da un ricordo giovanile, sorta di crogiolo nel quale si fondono le vicissitudini umane dell'autore a quelle storiche, proprie della tragedia, Carmelo Butticè, dà conto, in diverse fasi, di ciò che accadde in quel lontano 26 aprile 1986. Nella prima parte di ""I silenzi della foresta rossa rimbombano su Cernobyl'"""", di chiara impronta autobiografica, viene spiegato il perché della ricostruzione storica intrapresa e le sensazioni percepite, in quell'aprile del 1986, dallo stesso autore. Segue una ricomposizione storica dell'esperienza socialista in Urss, brevemente apparecchiata per meglio comprendere le tare congenite proprie di quel Paese e di quel sistema. Tare che funsero da humus per lo sviluppo di tutte quelle concatenazioni che condussero all'incidente. Nella terza parte si assiste alla storia dello sviluppo del nucleare - sia esso civile, sia militare - dell'URSS, alla costruzione della centrale di Cernobyl', ai risvolti politici a essa legati e all'incidente stesso. Su tutto, sviluppi e conseguenze, si incanalano le acute riflessioni dell'autore che leggiamo in una scrittura di limpida onestà intellettuale e di profonda cognizione di fatti e misfatti."" -
Testimone di Cristo fino alle profondità più nascoste. La parabola di don Pino Puglisi
«Il testimone è colui che penetra la realtà nella sua totalità, oltre le apparenze esterne, no alle profondità più riposte». Don Pino Puglisi ha testimoniato Cristo come la novità capace di rispondere alle attese e alle speranze più profonde dell'uomo di oggi. Un nuovo modo di vivere il sacerdozio, che in una Chiesa che esce da poco dal Concilio fa fatica ad essere compreso. «Servendosi di un metodo originale, fatto di arditi accostamenti biografici, l'autrice riflette sul senso specificamente teologico della ""parabola puglisiana"""", portando alla luce una sorprendente rete di connessioni non solo tra Puglisi ed altre figure di santità antiche e recenti, ma anche di idee-guida della sua azione pastorale e sociale». Questo saggio è un contributo per ricostruire l'insieme complesso di un evento di santità contemporanea, feriale e pure eccezionale, che sa leggere i segni dei tempi e quelli del territorio, vicina al sentimento popolare e specchio dei mutamenti culturali. Una narrazione diversa, nuova, più spirituale ed intima che ci guida alla scoperta di un sacerdote vero, che tra le pieghe della quotidianità è stato oggetto dell'odio feroce di quanti sono al servizio della morte, ma soprattutto ha generato amore per Cristo, i piccoli, i giovani, i poveri, la gente di Brancaccio, la Chiesa tutta."" -
Signore, tu mi hai chiamato per nome. Memorie 1932-1960
"Signore, tu mi hai chiamato per nome - Memorie 1932-196"""" è titolo e insieme traccia interpretativa dell'ultima opera di Giulio Vicentini. L'autore, infatti, ripercorre qui le proprie memorie relative agli anni dal 1932 al 1960: un lungo viaggio motivazionale alla ricerca, poi scoperta, di ciò che diverrà quasi un leitmotiv nella sua personale produzione di scrittore, interprete e divulgatore, nella vita, della parola di Dio; sono questi gli anni in cui il pastore Giulio scopre il fascino dell'annuncio evangelico e inizia il proprio percorso di studi, prima in seminario e poi prendendo gli ordini come frate francescano, e come sacerdote. In questo stesso periodo si confronta con le scarse informazioni sul fascismo e sulla guerra, all'interno dell'ambito religioso in cui opera, ma la ricerca di libertà intellettuale e la necessità di una coerenza evangelica gli sono vitali. Negli anni Cinquanta si accosta con forza alla Chiesa evangelica valdese e vi aderisce con convinzione: una fuga clandestina, un nuovo inizio, ma anche un continuum con l'Evangelo che resta una costante in tutta la sua vita." -
Il canto dell'anima
"Il canto dell'anima"""", soave titolo che apre le porte a un preludio di un viaggio interiore che ha fatto Teresa Averta seguendo il filo rosso che collega il proprio io - prensile, sensibilissimo, aperto al dialogo con gli altri e con l'io più nascosto - e il vivere la quotidianità come tramite per sentirsi donna, per realizzare quella missione che ognuno di noi, nonostante tutto, è chiamato a svolgere nel corso degli anni. Niente in questo volume è lasciato al caso o all'improvvisazione. C'è la sua anima in questi dolcissimi versi, e anche l'essenza di una donna e di una poetessa che vuole mettersi in discussione, aprirsi, confidare agli altri quanto vive in lei: gioie, dolori, felicità, delusione, malinconie, nostalgia, certezze, attese." -
La poesia cambierà il mondo. Silloge
"La poesia cambierà il mondo"""" è una silloge poetica in cui convivono formazione umanistica e formazione scientifica. In un gioco di saperi tra fisica e rime, la Maltoni tocca argomenti che riguardano l'esistenza individuale e collettiva, dando prova di quanto la poesia possa concretamente assolvere ad una vera e propria funzione sociale e storica. L'autrice pone l'accento sul rapporto degli uomini con la natura e, attraverso un'attenta scelta delle parole, ravviva una coscienza che si misura con i grandi temi della società contemporanea."