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Inflazionismo. Per chi vola la mongolfiera
La mongolfiera, rappresentata in copertina mentre si libra sul deserto, ha bisogno di un continuo apporto di aria calda al suo interno per poter volare, ed è quindi l’allegoria ideale per questa nostra sciagurata economia che necessita di continue iniezioni di denaro fresco per continuare a “volare”. Questo libro spiega come in realtà questo flusso di soldi inventati costituisca un travaso di ricchezza dalle tasche della gente a quelle di chi è in controllo, e come alla lunga questo processo rischi di creare il deserto sotto al volo della mongolfiera, a forza di allargare il divario tra ricchi e poveri. Ne nasce un sistema malato e intrinsecamente instabile, fondato sul debito, che genera privilegi e ingiustizia. Contrariamente a quanto propagandato dai mantra oggi di moda, esso non è e non si può chiamare Capitalismo, perché i capitali non ci sono. Il nome più adatto è Inflazionismo. Alla fine della sua ineluttabile parabola esso porta a un mondo da film distopico con una sorta di schiavismo di massa all’interno di una dittatura strisciante, spacciata per democrazia. La presa di coscienza di questo fatto è un primo passo imprescindibile per l’eventuale rifondazione del Sistema. -
La nazione fatidica. Elogio politico e metafisico dell'Italia
Il libro esamina la storia del concetto di Italia dall'antichità ai giorni nostri, seguendo il filo rosso del «primato nazionale» di tipo culturale, politico e persino sacrale, così come identificato da autori delle più svariate correnti intellettuali nel corso dei secoli. Allo stesso tempo, si ricostruisce la storia del tradimento di tale «primato» e di un’identità nazionale sempre incompleta e problematica. Si affronta, infine, il possibile ruolo dell’Italia di fronte alle sfide globali di oggi, le potenzialità e i limiti del populismo, il contraddittorio rapporto con l’Europa e la ricerca di una sfuggente sovranità. Prefazione di Mario Giordano. -
Ho difeso Licio Gelli. Storia di un avvocato alla sbarra
Il racconto vero, circostanziato, suffragato da riscontri documentali e storici, di un uomo, un avvocato, finito alla sbarra per aver difeso Licio Gelli, “venerabile” maestro della loggia massonica Propaganda 2. Ricordi, emozioni e una sempre signorilmente celata sofferenza sono sbattuti in faccia a servitori dello stato, giornalisti e politici che hanno emesso il calvinista decreto di condanna. Una storia di vite segnate, quando non spezzate, non già perché protagoniste di atti delittuosi o illegali, ma per essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato. Questa libro non è l’elogio dell’ingenuità, ma un fragoroso richiamo a chi, per ruolo e status, è chiamato a vigilare sul rispetto dei principi giuridici che fanno grande una nazione. Prefazione di Paolo Simoncelli. -
La morte della Repubblica. Gli Stati Uniti d'Europa
Siamo forse giunti all’ultimo passo, quello definitivo, quello irreversibile. Le fondamenta della Repubblica come è stata ideata dai padri costituenti stanno per essere rimosse a favore di una nuova entità statuale: gli Stati Uniti d’Europa. Marco Mori ripercorre, in questo suo lavoro, le tappe che hanno condotto alla destrutturazione sistematica della Costituzione italiana e lo fa attraverso una ricostruzione non interpretabile dei contesti e degli eventi che l’hanno permessa, creando un clima di generalizzato ricatto verso i popoli europei. Una analisi giuridica, ma alla portata di tutti, una disamina complessiva di un disegno che, letto nel suo insieme, darà al lettore una inquietante consapevolezza: l’austerità che, tradotta in lingua corrente, significa povertà, paura del futuro, cancellazione dei diritti sul lavoro, delle garanzie sociali e tanto altro, è stata utilizzata come strumento di pressione affinché i popoli subiscano, quasi come una liberazione, l’atto finale: la cancellazione dello Stato in favore di una nuova entità giuridica costruita con i presupposti ideologici del liberismo più estremo e pensata da e a beneficio di una ristretta cerchia di speculatori interna. -
Come la sabbia di Herat. Memorie di viaggio di una donna in guerra
Chiara Giannini prende per mano il lettore e lo porta con sé attraverso la sua storia personale e le sue guerre, che si incrociano e si perdono nell'Afghanistan. Un cammino che porta in Tunisia; davanti a un camion impazzito pronto a esplodere o su un elicottero. Vediamo la lapide che ricorda i caduti italiani e ascoltiamo il suono di tromba. Voliamo alti in linea volo, con le vertigini e il cuore in gola. Scopriamo gli scarponi pieni di fango e i giubbotti antiproiettile; i Buffalo, gli ied e le piastrine di guerra. Attraverso i suoi occhi e le sue parole incontriamo David, Francesco, Mario, Tiziano. Annarita, le carcerate, gli orfani. I profumi e i sapori di quella terra così lontana. Il buio dopo il coprifuoco. Ma scopriamo anche la solitudine, la forza, il coraggio e la tenacia di una vita combattuta, vissuta sempre al limite, senza mai mollare, con la testa alta di fronte alla prossima guerra: «Hai un sussulto, perché sai che non hai molto tempo per farti trovare pronta. Sei consapevole che i primi colpi inizierai a sentirli a breve e ti prepari. Indossi la tua armatura migliore, prendi la tua spada più lucente e affilata e la sguaini. Gli occhi dritti al futuro.» Prefazione di Alessandro Sallusti. -
Inferno SPA. Viaggio tra i protagonisti del business dell'accoglienza
Benvenuti a bordo della nave che vi porterà a spasso tra i professionisti dell’accoglienza. Un viaggio surreale tra speculatori internazionali, ex mercenari, esponenti governativi e uomini d’affari, d’un tratto tramutatisi in paladini del “accogliamoli tutti”. Un viaggio tra i costruttori di quella open society intrisa di colpa, verso le maree umane in arrivo da oltre mare, che tutto l’occidente civilizzato dovrebbe espiare attraverso la condivisione e la decrescita felice. Un viaggio tra i fautori dell’abolizione dei confini, delle specificità, delle culture. Un viaggio tra i mondialisti più convinti e feroci, quelli disposti a reclutare un esercito di influencer a tutti i livelli: giornalisti, politici, magistrati, avvocati e tanti altri. Quelli disposti a pagare le folli spese di organizzazioni non governative per creare corridoi in grado di azzerare le distanze tra i continenti, ma non i rischi connessi con questo attraversamento. E di nomi, di sigle e, soprattutto, di soldi, nel corso di questo viaggio, ne incontrerete davvero un mare. Prefazione di Andrea Gaiani. -
Fuori piove sangue. Racconti 2010-2016
Svart Jugend è una satira sanguinolenta dell’odierno Occidente, una discesa negli inferi della periferia di Roma Est tra alcolismo, miseria e depressione, dove la rivolta sociale assume le tinte dell’horror e l’horror quelle della disperazione. Capolinea dell’estremo e dell’underground prima della grande rivoluzione del politicamente corretto, Svart Jugend procede tra battute e offese gratuite, in un abisso nerissimo ma illuminato, a tratti, da gelidi bagliori di lucida consapevolezza. -
Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio
Cento domande all’uomo più discusso d’Europa. Perché l’Italia non è la Polonia, l’Ungheria o la Repubblica Ceca. L’Italia è uno dei paesi fondatori della Unione Europea e il suo terzo contribuente. Cento risposte per raccontare quanto di sé stesso informa la propria azione di governo. Cento risposte a chi lo ama, a chi lo critica, a chi ripone fiducia in lui e a chi lo vorrebbe vedere “penzolare a testa in giù”. E poi tante testimonianze; quelle della gente della strada, di chi vive la propria vita e di chi si è trovato a difenderla, dei politici amici e di quelli nemici, degli animatori dei salotti televisivi e della carta stampata. Un confronto a distanza che, ancora una volta, traccia il solco, sempre più invalicabile, tra popolo e classe dirigente. Prefazione di Maurizio Belpietro. -
Il podestà forestiero. La scelta sovranista. Ediz. speciale. Vol. 1
Questo non è uno studio sull’euro. Bensì sulle dinamiche che lo hanno prodotto, nel segno di quel “podestà forestiero” che, secondo Mario Monti, impone ai governi degli Stati «decisioni non scaturite dai loro convincimenti ma dettate dai mercati e dall’Europa»... Per questo è stato necessario scomporlo in tre parti, alla luce di un’analisi geopolitica, economica e psico-sociale. Una cavalcata che, in questo primo scorcio, segue un filo rosso che cuce tutta l’attualità contemporanea, dal memoriale di Aldo Moro al “Piano Solo”, sino a un quiet coup d’état. Spingendosi a un’esplorazione che dalla Goldman Sachs arriva, a ritroso, sino al Codice di Hammurabi. Per trovare una via d’uscita dal capitalismo neoliberista. Attraverso la modalità integrale di una soluzione tradizionale e socialista. Per infrangere definitivamente la grande eresia dell’economically correct. E chiudere i conti con la destra e la sinistra. -
I segreti del calciomercato. La storia vera e le grandi esclusive di un giornalista in prima linea
Tra la fine del 2016 e il 2018 cinque operazioni di compravendita interne al mercato europeo hanno comportato, per le squadre acquirenti, esborsi economici superiori al miliardo e mezzo di euro, quasi quanto l'attuale governo conta di ricavare dal processo di revisione della spesa pubblica in Italia. Questo è il calciomercato oggi e questo libro ne è la sua narrazione. Uno dei protagonisti assoluti ci precipita in quelle atmosfere. Fra ristoranti e alberghi di lusso, fra telefonate e indiscrezioni, fra inseguimenti e personaggi improbabili, ci troviamo proiettati nel mondo del giornalismo sportivo e delle operazioni di mercato che hanno fatto discutere tutto il mondo del calcio. L'artefice del passaggio dalla carta stampata alla televisione svela i retroscena di alcuni dei più discussi affari di calciomercato e dei suoi protagonisti. Senza sconti, senza veli né censure. Il tutto condito da un pizzico di amarezza per l'evoluzione che, guidata dalle logiche della rete, ha trasformato il mercato dell'informazione da luogo del confronto/scontro tra professionisti del settore a grande bazar nel quale chiunque può mettere in vendita le proprie personali convinzioni. Prefazione di Xavier Jacobelli. -
Nascosti tra le foglie
Un romanzo che corre parallelo ai ricordi di un autentico diario personale. Un gruppo di avventurieri idealisti abbraccia la causa di un piccolo popolo asiatico che si batte nella jungla contro la brutale oppressione esercitata dal governo birmano e da affaristi senza scrupoli. Intrighi, amore, azione e impegno politico in un racconto ambientato in una società arcaica, spietata ma allo stesso tempo intrisa di spiritualità. Le pagine del diario, a intermezzo tra un capitolo e l’altro del libro, inizialmente appaiono lontane dalle vicende narrate nel romanzo, ma ben presto la personalità e la storia di chi scrive si intrecciano con quelle di uno dei protagonisti. Romanzo e realtà si fondono, consentendo all’autore di giocare con drammatici episodi vissuti e con situazioni inventate, sempre ispirate però a reali avvenimenti della storia e della cronaca internazionale degli ultimi 70 anni. -
Ragione e tradimento. Strage di Ustica, quaranta anni di verità nascoste
Il 27 giugno del 1980, alle ore 20.59, il Douglas DC-9 della compagnia Itavia, volo di linea IH870, sparì dai radar, in prossimità di Ustica, con tutto il suo carico. Ottantuno viaggiatori, tra passeggeri ed equipaggio, persero la vita. Tredici di loro erano bambini. Solo trentaquattro corpi furono recuperati. Da quel giorno una commissione parlamentare di inchiesta, migliaia di pagine per perizie tecniche, decine di periti incaricati, centinaia di udienze in tribunale, decine di ipotesi di reati – e di indagati – che vanno dall’alto tradimento, alla falsa testimonianza, dall’abuso d’ufficio al favoreggiamento, non sono state sufficienti a diradare la spessa cortina fumogena che ha avvolto la verità dei fatti. A quaranta anni di distanza dalla tragedia, non esiste una causa concordemente accettata. Quando l’ipotesi di una bomba a bordo divenne residuale, improbabili scenari di battaglie aree in cielo italiano costrinsero gli inquirenti a “ripassare dal via”. Luigi Di Stefano, perito sul caso dal 1989 al 1999, ci racconta come e quante volte inquirenti e periti siano stati costretti, o abbiano scelto, di “ripassare dal via"", prigionieri o artefici della loro ragion di stato. Prefazione di Chiara Giannini."" -
Foco grosso. Memorie patrie di armi
Compendio breve sulle armi in Italia, dalla clava ai giorni nostri. Dal mito alla storia, origine ed evoluzione della produzione armiera nostrana; primati italiani nella tecnologia e nello sviluppo delle armi da fuoco; la trasfigurazione del metallo e la verticalizzazione spirituale dell’opera degli antichi fabbri; alchimia e polvere da sparo; esegesi degli antichi manuali per bombardieri; mirabolanti imprese militari; incredibili invenzioni; straordinari fatti d’arme; apologia del duello; analisi del culto dei Santi Militari; lo Zen ed il tiro di precisione; il ""Malicidio"""" e la dottrina cristiana della """"Guerra giusta"""". Una sintesi accademica, storica, etimologica, sardonica, esoterica, esaustiva dei mezzi di difesa e di offesa ad uso di far guerra, dall’antichità ai primordi del secolo XX. Prefazione di Alessandro Meluzzi."" -
L'occhio del vate. Nuova ediz.
Un cacciatore senza scrupoli di testi antichi e libri rari, l’incarico di risolvere un oscuro enigma legato a Le Vergini delle Rocce di D’Annunzio, un medaglione appartenuto proprio al Vate. Un intreccio di ricerche ed enigmi che porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto forse legato alle occulte società esoteriche degli anni ’20 e ’30 e alle forze arcane che tentarono di influenzare gli esiti delle due Guerre Mondiali. Una vicenda che si scoprirà affondare le radici ancora più indietro nei secoli, in una catena ininterrotta di eventi a ritroso che porta fino alle origini di Roma e della stirpe italica. -
Ezra fa surf. Come e perché il pensiero di Pound salverà il mondo. Ediz. ampliata
Chi era davvero Ezra Pound? Cosa ha da dirci il suo pensiero sulla crisi economica, sul precariato, sull’Ue, sul sovranismo? Quali insegnamenti della poetica poundiana sono ancora utili nell’oggi? ""Ezra fa surf"""" intende rispondere a queste domande, proponendo una lettura originale del pensiero poundiano, fuori dalle secche dell’accademismo sterile, ma anche del nostalgismo fine a se stesso. Non un Pound “santino”, quindi, non un’immaginetta imbalsamata, ma un pensatore vivo, vitale, attuale. Un poeta che “fa surf”, cioè cavalca la contemporaneità e riesce a essere ancora oggi in anticipo sui tempi. Prefazione di Pietrangelo Buttafuoco."" -
La guerra dell'energia. Tutto ciò che Greta Thumberg non ti racconterà
Un saggio su ambiente ed energia, scritto da un tecnico in risposta alla moda della denuncia in assenza di preamboli, di soluzioni, di vie di fuga. Una fotografia senza filtri scattata da chi sa cosa cercare per interpretare i fenomeni geopolitici che interessano il mondo al di là della mera rappresentazione mediatica. Ma anche un disegno visionario e, al tempo stesso, realizzabile dei futuri scenari che caratterizzano il più strategico dei settori, quello dell’energia. Una possibilità, ma, soprattutto, un monito alla Nazione, affinché il primato tecnologico non sia vanificato, come spesso è accaduto, dalla assenza di visione strategica o dalla scarsa convinzione che quella tracciata sia l’unica rotta perseguibile. -
Coronavirus. Tutto ciò che non torna sull'epidemia che ha scosso il mondo
«Condotti dal filo della nostra storia, noi passiamo a raccontar gli avvenimenti principali di quella calamità». La cronistoria di ciò che è accaduto dal dicembre 2019 nella città di Wuhan fino alle stringenti misure di contenimento del nuovo Coronavirus in Italia, passando in rassegna le differenti teorie sull’origine del virus, i principali attori del mercato della sanità mondiale e l’appurata inadeguatezza del mondo occidentale di fronte a una minaccia globale. Un’analisi accurata, senza alcuna velleità medico scientifica, basata sulle esternazioni dei più autorevoli scienziati internazionali; uno sguardo al sistema sanitario, allo stato di conservazione della sua parte pubblica, dopo anni di politiche di austerità imposte dalla Ue, ai suoi limiti, alle sue ramificazioni sullo scenario economico e geopolitico globale. Ancora chiusi in casa in quarantena obbligatoria, leggerete di Big pharma e patron illustri, di titoli azionari, previsioni e scommesse finanziarie sulla diffusione di una pandemia che rischia di uccidere centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. -
Una nazione. Simone Di Stefano accusa l'Unione europea
Il coronavirus si è abbattuto come un uragano sulle strutture politiche di tutto il mondo globalizzato. Il governo Conte non è stato all’altezza dell’emergenza, mentre l’Unione europea e altri organismi sovranazionali si sono squagliati come neve al sole. Gli unici che si sono salvati nella burrasca sono stati gli Stati nazionali e sovrani, di cui i globalisti avevano con troppa fretta diagnosticato la morte. Insomma, la sovranità, sia politica che monetaria, è di nuovo la centro del dibattito pubblico. Ed è per tutti questi motivi che torna prepotentemente d’attualità la figura di Simone Di Stefano, uno dei volti più noti e coerenti del sovranismo italiano. Abbandono dell’Ue e uscita dall’euro, intervento pubblico nell’economia e salde coordinate identitarie: sono sempre stati questi i suoi cavalli di battaglia. E ora che gli ultimi eventi gli stanno dando ragione, la sua voce arriva come una sentenza sul fallimento del globalismo e dei suoi dogmi. Il messaggio di Di Stefano è tanto semplice quanto ambizioso: l’Italia deve tornare a essere una nazione libera e sovrana. -
Teatrino africano. Racconti attorno al fuoco di un bivacco
Il filone hollywoodiano straripa di storie di un’Africa che non esiste più o, forse, non è mai esistita. Agli occhi di un Occidente ingenuo, ancora innamorato dell’idea del buon selvaggio incorrotto e incorruttibile, il continente africano continua ad essere una terra di romantiche avventure e anime candide sullo sfondo di un paradiso naturale.Ma è davvero così? Giancarlo Coccia ci mostra un’altra Africa, quella cruda, violenta, impenetrabile anche a chi, innamorato non corrisposto, a questa terra ha dedicato tutta la sua vita. Un quadro disincantato raccontato da un palcoscenico su cui si muovono, attori loro malgrado, figure come quella della mamibi trevigiana Kuki Gallmann, di Robert Ruak, Almerigo Grilz o, ancora, Matzangainisse, Giulio Andreotti e tanti altri. Sullo sfondo, come una scenografia, le guerre civili, le lotte per il potere e gli spazi infiniti di un’Africa mai raccontata, sporca del sangue di chi qui ha trovato la fine del suo trilho, il suo sentiero, ma ancora con tanto, troppo da raccontare. -
Gabriele Adinolfi rilegge Orwell. 1984 sei tu
"La pandemia mondiale, l’infopandemia, lo stato d’emergenza, il controllo tecnologico e la supposta dittatura sanitaria hanno riportato alla ribalta la distopia orwelliana che annunciava il dominio del Grande Fratello. L’autore va controcorrente nell’interpretazione del dispotismo globale che non considera una dittatura che minaccia la democrazia, bensì la quintessenza della democrazia che intende spiritualmente, filosoficamente e politicamente come tirannide. Rilegge le profezie emerse dal disincanto del radicalismo democratico e le raffronta con lo sguardo di Nietzsche, Guénon, Evola e Jünger indicando la mentalità che ritiene giusta per annullare l’angoscia del domani e scacciare i fantasmi che, a suo avviso, sono il prodotto della nostra psiche non più ordinata, appunto democratizzata, che partorisce mostri distopici, e disintegrazione delle coscienze e, quindi, della società e della politica. Un pensiero tragico ma tutt’altro che disfattista."""""