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Dal vinile a Spotify. Quello che resta sono le canzoni
Dal vinile come oggetto di culto all'ascolto mordi e fuggi dello streaming, da Sanremo a X Factor: cambia la fruizione, ma le canzoni e gli autori restano. Roberto Razzini, Managing Director di Warner Chappell Music Italiana, racconta l'evoluzione della musica in questi anni - dai supporti ai metodi di fruizione e promozione - con lo sguardo privilegiato di chi è stato testimone e protagonista, dietro le quinte, di molti dei maggiori successi musicali di queste tre decadi. Dagli esordi come ragazzo di bottega alle trasferte a Los Angeles, dal primo tour con Umberto Tozzi alla collaborazione con Burt Bacharach e tanti autori e interpreti, italiani e stranieri. La storia di una passione che si è fatta mestiere, sempre dalla parte delle canzoni. ""State per leggere un racconto di vita, ma anche un piccolo manuale di storia recente della discografia italiana. Dal vinile a Spotify, certo, ma passando per qualche decennio di rivoluzioni, che ogni volta sembravano dover distruggere e ricostruire il settore da capo. Ritroverete le classifiche, le star del momento o le leggende eterne, anche con qualche gustoso dettaglio visto dal backstage: dalla costruzione dei grandi successi, alla scoperta di nuovi personaggi, alle colonne sonore delle pubblicità storiche. I momenti d'oro e quelli di crisi, del passato e del presente."""" Dalla prefazione di Marta Cagnola."" -
Dieci storie per cambiare. Ediz. a colori
Nel centenario della nascita di Gianni Rodari, e nel cinquantenario di ""Dieci storie per giocare"""", uno dei suoi libri più celebri, un omaggio al grande scrittore piemontese, con uno sguardo al futuro. Le dieci storie che troverete in questo volume, illustrate da Mauro Biani e scritte da Francesco Foti, descrivono il presente con l'espediente del racconto favolistico, usando alcuni dei più noti archetipi del mondo delle fiabe per raccontare l'attualità e le grandi trasformazioni che la attraversano. Un libro pensato per i grandi e i meno grandi, che chiede loro uno sforzo di immaginazione per tornare a guardare il futuro con speranza, e tornare a lavorare per costruirlo. Proprio come nelle dieci storie di questo volume, il finale è ancora aperto, e tutto da scrivere."" -
Easy narcos. La sfida della canapa legale
Carmagnola, maggio 2017. Al secondo piano di un capannone, tra i campi della patria dell'omonima varietà di Cannabis Sativa, il telefono non smette di squillare. Da mezzo mondo arrivano offerte per acquistare tonnellate di semi e fiori. In cinquant'anni di attività, non è mai successo nulla del genere. Il motivo? Dopo un'illuminazione e mesi di riunioni corsare, Luca Marola e i suoi hanno messo a punto la ricetta giusta per rifare il look alla canapa industriale. Finiti i tempi del confino negli smart shop, la cannabis diventa light e buona da fumare e, dettaglio non da poco, costa quanto quella illegale. A poche ore dal debutto, EasyJoint deve chiudere le vendite online perché il sito non regge. Aprono migliaia di negozi, nascono nuovi brand. È sorto un mercato promettente, con un problema non da poco: manca una legge. La canapa industriale si può produrre, ma non fumare. È ora di dare l'assalto ai palazzi romani. Con il governo giallo-verde va male: il M5S è un alleato infedele; il leader della Lega, un nemico giurato. Il governo è cambiato, ancora non è scritta la parola fine. Chi vincerà la guerra? -
Liliana e la sua stellina. La storia di Liliana Segre raccontata dai bambini
Un racconto per bambini, scritto e illustrato da bambini. E anche la storia è quella di una bambina, Liliana Segre, che nel 1938 fu espulsa dalla scuola, per poi essere respinta, deportata, violentemente separata da suo padre all'arrivo ad Auschwitz. Una storia drammatica, raccontata dai bambini ai bambini, come solo loro sanno fare. Con parole semplici e dolci, per esprimere «l'indicibile» e per diventare «messaggeri di memoria». Prefazione di Liliana Segre. Introduzione di Mirella Moretti. Età di lettura: da 8 anni. -
Pojana e i suoi fratelli
Nato da un adattamento in chiave veneta de Le allegri comari di Windsor, Franco Ford - ""Pojana"""" - arriva alla ribalta con il celebre video Ciao terroni: un avido padroncino del Nordest ossessionato da i schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime (nutrite dal pregiudizio) in merito ai tempi incerti che vivono il Nordest e il Paese tutto. I suoi """"fratelli"""" (un ex bouncer, un rinomato derattizzatore, il sosia di Walter E. Kurtz di Apocalypse Now e molti altri) vedono la luceall'indomani del primo aprile 2014, quando in un capanón di Casale di Scodosia viene rinvenuto un Tanko - una macchina movimento terra blindata, con un piccolo cannone in torretta. Una schiera di personaggi forgiati dall'immaginazione del rapsodo Andrea Pennacchi, trasposti infine dal palco del teatro alla pagina scritta. Questo testo li raccoglie tutti, con le loro ossessioni, la rabbia, la disperazione e l'ignoranza. Da maschere goldoniane a specchio di una società intera: per raccontare la loro storia, un po' falsa e un po' vera, e per guardarci allo specchio. Prefazione di Natalino Balasso."" -
Schiavi elettrici
L'avvento del ""mondo automatico"""" è fatto di sistemi di intelligenza artificiale, di algoritmi, ma anche di controllo e di questioni etiche profondissime, alle quali non sappiamo ancora rispondere. Lo sviluppo tecnologico ha generato un'abbondanza di beni, da un lato, e una grande sottrazione di reddito, dall'altro. L'impiego di robot cela l'esigenza di schiavi a uso e consumo del potere? Davide Serafin si interroga su questa e sulle altre implicazioni sociali e politiche dell'automazione - che non è più una prospettiva, bensì realtà fattuale. Nella postfazione, Diletta Huyskes ci svela inoltre l'impianto discriminatorio dietro la progettazione dei sistemi intelligenti: le macchine riproducono razzismo, sessismo e oppressione nei confronti dei segmenti sociali già vulnerabili. Dai telai di inizio Ottocento fino agli odierni processi decisionali automatizzati: è legittimo immaginare un futuro senza lavoro governato da un'automazione generatrice di diseguaglianze? Senza un'educazione alla programmazione, non potremo augurarci un futuro più equo."" -
Lontano dagli occhi. Storia di politiche migratorie e persone alla deriva tra Italia e Libia
Donne, uomini e bambini hanno attraversato il Mediterraneo centrale a bordo di barche sovraccariche per oltre vent'anni, per fuggire da guerre, persecuzioni o miseria, e inseguire il sogno di una vita migliore. Le tragedie che li hanno colpiti – i naufragi, le morti nel deserto, le torture nei centri di detenzione libici – non ci sono ignote. Ma alle inchieste ha fatto da contraltare una politica istintiva, tutta imperniata sulla logica dell'“emergenza”. Questo libro racconta l'evoluzione delle politiche migratorie italiane nel Mediterraneo: dai respingimenti del governo Berlusconi al lancio dell'operazione Mare Nostrum fino all'esternalizzazione della frontiera in Libia, al centro della strategia Minniti e tutt'ora in piedi, tra la retorica sensazionalistica dei “porti chiusi” di Salvini e il mite immobilismo del secondo governo Conte. Ma non solo. De Bellis riporta anche la sua esperienza, e soprattutto quella delle persone incontrate nel corso degli anni. Per poi proporre una riflessione sulla necessità di una visione politica più matura, che guardi alla mobilità come fenomeno fisiologico e rimetta l'essere umano al centro dell'azione pubblica. -
La storia della musica del futuro
State per leggere una storia. Cose che sono già successe. Non nel ""nostro"""" passato, ma nel passato di un domani lontanissimo. Non si tratta di profezie o presagi. Sono istantanee di un futuro già accaduto. Non possiamo dirvi come le abbiamo sapute. Questo è un segreto che è necessario non rivelare al momento. Fidatevi di noi e leggete tutto quello che è contenuto in questo libro: fatti rilevanti, interviste, playlist, dichiarazioni, recensioni, commenti, classifiche, testi pubblicitari, rider, lettere di fan, storie d'amore ispirate a canzoni, testi impegnati, storie di musicisti, saggi analitici e d'archeologia musicale, scambi epistolari. La storia della musica del futuro."" -
Questa nostra Europa
Sul finire degli anni Quaranta, Piero Calamandrei pubblica alcuni scritti dedicati alla ricostruzione dell'Europa. In questo volume ne abbiamo raccolti cinque: Il federalismo non è un'utopia (1945); Costituente italiana e federalismo europeo (1945); Stato federale e Confederazione di Stati (1947); La convocazione dell'Assemblea Costituente Europea (1948); Appello all'unità europea (1950). Secondo il giurista fiorentino, l'idea federalista è una «grande idea umanitaria» strettamente connessa all'interesse nazionale. Non si tratta di un'utopia, quanto di una forza già da tempo «operante nella realtà»: quella forza che ha sempre spinto all'aggregazione, «dal comune alla regione, dalla regione alla nazione». La realizzazione di una Federazione europea - intesa quale federazione di popoli - non annullerebbe i singoli Stati nazionali, ma porterebbe invece beneficio a ciascuno di essi, assicurando libertà e democrazia. -
Non c'è pace. Crisi ed evoluzione del movimento pacifista
In un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste, il movimento pacifista fatica a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d'inizio millennio appare lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire piazze e di spingere gli italiani a esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent'anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l'ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l'agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico? Insieme a professori, studiosi, attivisti, politici, abbiamo indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla ""mutazione arcobaleno"""". Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato."" -
Per la sola colpa di esser nati. Perché serve la commissione Segre
Le leggi razziali - o, per meglio dire, razziste - non furono concepite in una notte. E non furono concepite neppure a partire da premesse teoriche e politiche edificate esclusivamente sull'odio contro gli ebrei. Il regime mussoliniano aveva già mostrato il proprio volto negli anni precedenti, in particolare attraverso le campagne coloniali. Non esistono diversi razzismi, ne esiste solo uno. Fondato su una medesima matrice, capace di allargarsi, ampliando i distinguo e le categorie. Dividendo e dividendo ulteriormente. In questo libro gli autori propongono una disamina storica e sociale di antisemitismo, razzismo e odio. Per poi passare all'attualità e mostrare come, giorno per giorno, i discorsi d'odio si stiano saldando. Non è più pensabile sottovalutarli né, tantomeno, rinviare ulteriormente la costruzione di adeguati strumenti di contrasto. -
Confessioni di un innocente. La persecuzione giudiziaria dei quattro di Alcamo
Gaetano ha sedici anni quando viene arrestato. È sospettato di aver preso parte all'uccisione di due carabinieri, Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo, nella strage di Alcamo Marina. Giuseppe Vesco, il principale indiziato, ha fatto il suo nome, insieme a quello di altri tre. Ma Santangelo con quel delitto non c'entra. Viene torturato e convinto a confessare: gli dicono che è meglio per lui, che così tornerà a casa. È giovane e impaurito, cede. Lo condannano a ventidue anni di reclusione. Fugge in Sud America, ma i carabinieri lo rintracciano. Il governo brasiliano, però, nega l'estradizione. Nel 2007, il colpo di scena: un ex carabiniere rivela che ad Alcamo i sospettati erano stati seviziati e indotti a confessare. Dopo trentadue anni Gaetano viene scagionato. Dall'incontro con Maurizio Macaluso, che ha contribuito con i suoi articoli alla riapertura delle indagini, è nato questo libro. La storia di un uomo in fuga, costretto a difendersi da una giustizia miope. Sullo sfondo, l'Italia degli anni Settanta, nella morsa del terrorismo, e la Sicilia, crocevia di patti inconfessabili. -
Progettare la lentezza
In un presente in cui siamo sommersi di velocità, in cui dicono che chi è veloce vince e guadagna e chi è lento rimane indietro e perde, noi sosteniamo invece che la lentezza sia una risorsa preziosa, inclusiva, rigenerativa, con la quale arrivano lavoro per i giovani, felicità per tutti ed economie sane e locali. Sentieri, ciclovie, cammini, ippovie, vie d'acqua sono fili antichi ma oggi dimenticati, interrotti, spezzati. Non ci accorgiamo che quelle linee lente sono una grande opera pubblica a basso costo e ad alto rendimento. In Europa l'hanno capito in molti, non ancora da noi. Con il turismo lento possiamo ricucire la bellezza, rigenerare l'Italia dell'Appennino, delle campagne, dei borghi, delle montagne e delle piccole e medie città. Potrebbe diventare un progetto politico pubblico e cooperativo, visionario e concreto. Ma tutto questo non arriva per caso: va desiderato, pianificato seguendo regole, argomenti e paradigmi culturali diversi. La lentezza è progetto di territorio: una grande possibilità per lo sviluppo sostenibile di un Paese che scoprirà che si può crescere proprio rallentando. -
Haiti: il terremoto senza fine
Haiti è uno dei Paesi più ignorati dai media occidentali. Protagonista della prima rivoluzione guidata da ex schiavi, ma anche terra di conquista per il capitalismo nordamericano. Il 12 gennaio 2010 la sua capitale è stata distrutta da un terremoto: una frattura insanabile nella storia dello Stato caraibico. Per poche settimane i riflettori del mondo si sono accesi su quella terra, e molti vip hanno promosso in prima persona l'idea del build back better, 'ricostruire meglio'. Ma cos'è successo in questi dieci anni? Nel libro si racconta di come i Caschi blu dell'Onu abbiano lavorato sull'isola, ma anche di come abbiano portato il colera e siano stati coinvolti in diversi scandali sessuali; di come l'Italia abbia inviato una costosissima portaerei e di come si siano persi due milioni di euro raccolti tramite una campagna sms. Ci volgeremo poi alla vicina Repubblica Dominicana, dove si trovano 200mila apolidi a causa della diaspora. Haiti è ancora in difficoltà, anche a causa di una comunità internazionale più interessata a perseguire i propri obiettivi strategici che a lottare contro la povertà. -
Ossigeno (2020). Vol. 1: Dove eravamo rimasti.
I1 mondo e l'Italia ripartono dopo la quarantena globale, e i problemi sono gli stessi di sempre: c'è molta nostalgia del futuro, e servirebbero più tasse (per pochi) per ridurre le disuguaglianze. Intanto i populisti avanzano, forse siamo diventati tutti antidemocratici? Nell'emergenza climatica, il pianeta Terra è il paziente zero, anche per questo è necessario uscire dalla plastica, in fretta, e non calpestare l'erba: solo la legalizzazione ferma la repressione. Chi la terra la coltiva invece soffre, come nella storia di Gill, bracciante. Nella crisi, parte la corsa ai robot anti-Covid, verso un domani forse distopico dal finale incerto: è fiction Vs. realtà. -
Abolite quei decreti
A distanza di oltre un anno dall'entrata in vigore del primo Decreto Salvini, e dopo un cambio di governo, è il caso di fare il punto sulle conseguenze delle politiche salviniane. E sul loro perdurare. -
Prince. Il corpo del figlio
«Prince Ani Guibahi Laurent Barthélémy è un ragazzino, con un nome e una foto e una famiglia e una casa e un Paese e un'età. Non è vero che la sua storia è la storia di tutti: la sua storia è la sua unica storia, la sua storia è la sua storia unica. E, in mezzo a tutte le altre, è l'unica che qui possiamo raccontare. Che io devo raccontare. Anche per chi non la avrà mai, una storia propria, e non avrà mai un nome, un cognome, una foto.» Abidjan, Costa d'Avorio. Una mattina di gennaio, un ragazzino di quattordici anni esce di casa per andare a scuola, come ogni giorno. Quarantott'ore dopo, il suo corpo verrà ritrovato a Parigi, nel vano del carrello di atterraggio di un aereo. Senza vita. Quel ragazzo si chiamava Prince Ani Guibahi Laurent Barthélémy. In quei giorni anche Chiara Alessi si trova ad Abidjan, per un viaggio programmato tempo prima: pensa che sia importante raccontare questa storia e va a trovare Marius, il padre di Prince. Inizia un dialogo che diventa un libro. Un libro in cui si parla del dolore, della dignità, della battaglia di un padre per poter riconoscere il figlio, di un volo a Parigi per poterlo vedere e di un ritorno a casa per i funerali. Chiara e Marius raccontano quello che ogni giorno leggiamo sui giornali ma che non abbiamo ancora capito. Desideri, speranze, follie di un mondo guasto, ingiusto, diviso tra chi può tutto e chi quasi nulla. Come se fossimo umanità separate. Umanità che invece si possono incontrare, tra Abidjan, Parigi e Milano, e che condividono una storia e una parte di destino. -
Il motore siamo noi. I lavoratori della FPT/CNH di Pregnana, il loro diritto al futuro
Il primo ottobre del 2019 i dirigenti di cnh/fpt Industrial decidono di chiudere lo stabilimento di Pregnana Milanese, trasferendo le attività a Torino. «Transform 2 Win», trasformare per vincere. O, banalmente, tagliare i costi e trarre il maggiore profitto possibile, a vantaggio degli azionisti. La decisione piomba inaspettata sui 260 dipendenti la cui sorte (lavorativa e non solo) è messa così a repentaglio. L'azienda non è in perdita, non vi sono emergenze o crisi da fronteggiare. Inoltre, la fpt rappresenta un polo industriale unico, definito da tutti al pari di una ""fabbrica artigianale""""; una fabbrica che ha contribuito a scrivere la storia della produzione di motori marini e industriali Fiat e del territorio. In questo libro Luciano Fumagalli, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori ftp/cnh, ripercorre la storia produttiva e soprattutto sociale dell'azienda, fino alla proposta alternativa dei sindacati: la voce dei dipendenti, chiara e netta, contro le promesse nebulose di una dirigenza accecata dai propri interessi. Perché soprattutto di questo si tratta. Di un segmento strategico dell'industria milanese (e non solo) e delle persone che lo hanno reso tale, delle loro storie e delle loro vite, che nessuna forma di """"efficientamento"""" può mettere in discussione."" -
Corpi estranei. Il razzismo rimosso che appiattisce le diversità
Il dibattito sul razzismo in Italia è spesso infantile, legato ad aggressioni ai danni di individui di diversa etnia, o ai casi mediatici che riguardano le persone migranti, per poi scemare subito dopo. I corpi delle persone nere sono quindi figure evanescenti, monopolio di qualcuno che li utilizza come scudo per non riflettere sulla società in cui vive, permeata da diversi livelli di discriminazione, contesti o metodi comunicativi problematici o razzisti. Avere ""l'amico nero"""", o la """"collega di lavoro nera"""", rende la persona che ne parla automaticamente immune da bias cognitivi e da stereotipi socioculturali che sono stati assorbiti dai cittadini italiani per anni. In questo libro, Oiza Queens Day Obasuyi ci porta alle radici del razzismo, decostruendolo, spiegando come agisce a diversi livelli e grazie a diverse sfumature. Oiza prende parola per raccontarci il punto di vista - sempre negato - della persona nera che vive in questo Paese."" -
Io è un altro
In ""Io è un altro"""" The Andre si racconta e ci racconta la storia di un progetto musicale che ha ottenuto un sensazionale successo sulla rete. Come nasce l'idea di fondere la musica di Fabrizio De André con la trap e l'indie, la genesi dei suoi successi, l'esordio in tour e su disco, il rapporto con i fan di Faber e l'incontro con Dori Ghezzi, infine il suo cambio di rotta, trampolino verso il futuro. Il tutto narrato in prima persona dalla penna leggera e profonda, arguta e immediata di questo autentico fenomeno contemporaneo della musica e del web. Prefazione di Dori Ghezzi.""