Sfoglia il Catalogo feltrinelli008
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6881-6900 di 10000 Articoli:
-
Diario di un razzista
Un diario fittizio per una situazione purtroppo realistica. Questo libro ricostruisce sotto forma di narrazione autobiografica la vicenda di tanti adolescenti che vengono catturati dalle ideologie razziste, neofasciste e neonaziste. Attraverso le pagine di diario del sedicenne O.R. è possibile studiare le tante e scaltre strategie (dalla musica, allo sport, alla violenza vera e propria) attraverso i quali i maestri dell'odio lavorano sui ragazzi. E soprattutto è possibile trovare contromisure pedagogiche che sono urgenti e non più rimandabili. -
Prigioniero in Cornovaglia
"Prigioniero in Cornovaglia suggerisce che non si può parlare soltanto di trasmissione della memoria, tema necessariamente all'ordine del giorno in una società confusa e presentista come quella attuale. Occorre considerare anche l'esistenza di una sorta di memoria indiretta, rappresentata dalla costruzione di una narrazione familiare, sociale e nazionale del fascismo e della guerra, ma anche di altri retaggi, spesso inconsapevoli, sempre pesanti, faticosi, persistenti.Non è un manuale di storia ma con perspicacia l'autrice parla di storie e ci ricorda molti avvenimenti dolorosi. Un'impresa assai complessa e difficile. Katia Sassoni si è avventurata in questo campo, aprendo ampie e proficue occasioni di ripensamento e di riflessione sugli ancora lunghi effetti della tragedia che ha segnato il secolo scorso"""". (Luca Alessandrini)" -
L' altro
L'idea dell'altro si può immaginare come una serie di cerchi concentrici, al centro di cui sta il soggetto, ovvero ciascuno di noi che vive le sue relazioni multiple, sincroniche e diacroniche, e che nel nostro caso è anche poeta per cui si impegna a esprimere le sue sensazioni relazionali al meglio dell'efficacia comunicativa. Ci sono le relazioni strette, quelle d'amore, di affetti familiari e parentali, di amicizia, e poi i cerchi si allargano agli incontri fortuiti, alle relazioni di lavoro e di vicinato, casuali, ma che possono evolvere in rapporti stabili, talvolta in positivo, fino all'amicizia stretta, talaltra in negativo, con astio, rancore, competizione, invidia... Al di là del rapporto reale c'è la percezione mentale dell'altro nell'ampliarsi del nostro pensiero a tutto il mondo, dove gli altri sono altri popoli, altre culture, altre tradizioni e mentalità, altri stili di vita, altre condizioni socio-economiche... A questo punto il pensare e l'ipotizzare relazioni si fa ""ideologico"""", determinato, cioè, da """"idee"""", da concetti acquisiti a cui si aderisce, per assumere forme di accettazione o di rifiuto..."" -
PerMeMilano. Come viviamo i luoghi della città: somiglianze e differenze nelle diverse culture
Come si sviluppa il territorio milanese nella rappresentazione dei suoi abitanti? Quali luoghi innescano processi di attaccamento emotivo e di identificazione, e quali generano sentimenti di insicurezza e rifiuto? Come si declinano le differenze culturali nella lettura dello spazio urbano? Queste le domande alle quali hanno cercato di rispondere collettivamente un gruppo che frequenta un corso di italiano presso l'Associazione ""La Tenda"""" nel quartiere della Bovisa e gli studenti del Laboratorio di Psicologia Ambientale dell'Università degli Studi di Milano. Il materiale da loro prodotto e qui raccolto documenta un percorso di ricerca-azione che ha visto i partecipanti impegnarsi nell'approfondire la dimensione emotiva degli spazi urbani di Milano, attraverso l'interazione con lo spazio cartografico, l'esplorazione di persona di luoghi di prossimità e la loro rappresentazione tramite disegni e fotografie."" -
Indizi dalle periferie
Questa è la prima raccolta poetica di Rossana Oriele Bacchella, che ci ricorda che la poesia può essere veicolo di valori sociali, un modo per esorcizzare e metabolizzare paure intime e collettive del nostro tempo, averne meno timore e aprirsi al mondo. -
Ceneri scarlatte
Su quest'opera, fin dalla copertina, aleggia l'immagine della fenice. Una creatura arcana, fantastica e insieme simbolica, quasi sacra. Mito o poesia? Dalle pire incandescenti dei greci ai bestiari medievali; dal martirio d'amore, tipico del mondo cortese, ad allegoria della resurrezione cristiana: passando per un ciclo infinito di morti e rinascite, si consuma la sua condanna a sopravvivere per sempre. Perché è sopravvivenza, non immortalità, il suo continuo arrovellarsi attraverso forme, temi, immagini sempre nuove e tuttavia identiche a se stesse. La fenice ""postuma"""" di """"Ceneri scarlatte"""", come la letteratura, viene dopo la fine, la sua stessa fine."" -
Una gondola rossa
Una raccolta fatta di incisioni più che di poesie. Disegnano parole intorno a umane sensazioni e ""fragili illusioni accartocciate"""" (per citare l'autrice). Un invito a vivere la vita e le sue pagine sgualcite. A non rinviare e a non creare rimpianti perché, come polvere, condiscono d'amaro il giorno."" -
Incontro labile
"Anche nell'oramai vasta letteratura migrante italiana, è rara tanta linearità di ritmo e linguaggio, ora che è possibile al di là delle mode e dei facili entusiasmi fermare riferimenti certi perfino in questo campo. La poesia di Palazzolo attraversa esperienze e luoghi, tempi e paesaggi diversi, ma pur nella complessità delle tematiche non viene mai meno alla sua essenziale sobrietà espressiva. Ricchezza sì e anche purezza della parola, unico auspicio in cui veramente vivere. Ricchezza di linguaggio e toni persistono, pur in nuovi ambiente e idioma, nell'italiano rifugio e imbroglio, futuro e sperimentazione, scelto al posto dello spagnolo natìo, dolore e tradimento, nostalgia infinita. Il discorso poetico di Palazzolo si svolge rigoroso ed etico, ma senza mai perdere accorato slancio di passione, testimone dello sfarsi di amicizie, corpi e idee. Ricchezza sì e anche purezza della parola, unico auspicio in cui veramente vivere."""" (Silvana Mongioj)" -
Un paio di scarpette rosse. Non si può morire per amore. Ediz. per la scuola
Nelle relazioni fra gli uomini virtù primaria è il perdono, che appartiene a chi ha coraggio. E le donne hanno coraggio: da vendere. E perdonano, anche le violenze più terribili. Questa è la chiave di lettura della raccolta, in cui quindici donne narrano di rapporti malati, di percosse, di stupri, di femminicidi senza odio o desiderio di vendetta. E quello che ascoltiamo è un coro compatto, senza alcuna dissonanza, dove la nota che più di frequente ricorre è la parola amore (30 ricorrenze) seguita dalla parola vita (27). All'odio che muove il carnefice si risponde con l'amore; alla morte con la vita. Le donne sanno fare questo. Le donne sono questo. Questo libro che racchiude sedici voci femminili è un grido per dire no alla violenza contro le donne. -
Piume di ghiaccio. Dell'amore e di altri accidenti
«Chi è felice vive/Rincorre i colori con il fiato del cielo/ parla parole piene e rotonde./Chi è felice non ha ricordi/chi è felice non ha passato"". Il presente è solo ciò che importa, tutto il resto rischia sempre di portare infelicità, perché ogni momento della vita presenta anche aspetti contrastanti che quando diventano ricordo, conducono dissapore e infelicità. La tecnica della poesia di Monica Buffagni si avvale molto spesso di ossimori, per lo più linguistici, ma a volte anche concettuali. In """"Io che sono neve"""" abbiamo il """"terra bruciata di neve"""", ove bruciato e neve sono agli antipodi. Lo stesso titolo della raccolta è un ossimoro logico più che linguistico. Anche l'anafora è spesso presente come necessità di rimarcare qualche oggetto, qualche aspetto della realtà. Nelle poesie dove ricorre la luna questo dato è dominante. La poesia di Monica Buffagni va letta per la sua schiettezza nel manifestare l'inappartenenza a una realtà scontata, realtà che è resa positiva attraverso uno scavo interiore che non si accontenta di quello che appare.» (Raffaele Taddeo)"" -
Nel principio erano i mostri. Materiali sull'immagine del disabile in Occidente. Ediz. per la scuola
Handicappati, diversamente abili, disabili. Cambiamo i nomi per definirli, ma come li vediamo? Questo libro presenta alcune immagini delle persone disabili nella convinzione che il modo di rappresentarci la disabilità abbia una diretta conseguenza sul modo di rapportarci, non solo a queste persone, ma agli altri volti della diversità. Dopo un'analisi delle figure dei cosiddetti mostri in un testo medievale, il libro si occupa dello sterminio dei disabili nella Germania nazista e dell'immane operazione di propaganda che lo precedette e lo accompagnò, per poi analizzare alcune immagini della disabilità nella comunicazione pubblicitaria.Chiude il testo una riflessione su disabilità e sessualità a partire dalla figura dell'assistente sessuale, introdotta in alcuni Paesi e discussa anche in Italia. -
In compagnia del pensiero. Jean-Jacques Rousseau in quarantena a Genova
Era una solitudine diversa da quella che tante volte aveva ricercato e che sempre più avrà cara negli anni successivi: non c'era, nel lazzaretto, la gioia della natura, non c'erano discrete presenze nelle quali apprezzare l'umanità. Tutto si presentava piuttosto come un'assenza, un continuo rinvio, un vuoto che imponeva di essere riempito dal solo pensiero. La sosta che J.J. Rousseau dovette fare a Genova in quarantena per rischio di peste nel 1743, durante il viaggio in direzione di Venezia per la breve parentesi diplomatica della sua ""carriera"""", è un inatteso buco nero nella pur documentatissima biografia del pensatore ginevrino. Qui la genovese Giangoia ne offre una ricostruzione, vissuta in forma di diario, facendo di quelle quattordici giornate un momento di particolare tensione interiore, una fase in cui si condensano e si saggiano in uno stato d'animo irripetibile molti problemi su cui dovrà tornare la riflessione rousseauiana. Un bell'esempio di diaristica pseudoepigrafa, dove si colgono appieno tanto la familiarità e la consonanza col pensiero di Rousseau quanto il legame con il passato di Genova."" -
Diversa come te. Viaggio nella società multiculturale. Uno sguardo libero sul mondo
Ogni storia è contenuta dentro un mondo che è fatto di realtà misurabili, ma che non si riduce a esse. Ogni numero è contenuto dentro una storia, che lo rende fondamentale per capire il mondo e che dà corpo alle scelte che, a partire da questi dati, si possono iniziare a compiere. Per il popolo ebraico non esiste regola che non sia dentro una storia, e non esiste storia che non proponga una regola. Halakah, prescrizione e Haggadah, narrazione, non sono separabili. In modo simile agisce questo prezioso libro; la speranza è che chi lo legge inizi a contare e raccontare, a fare la pace con il mondo dei numeri e a tornare ad ascoltare le storie. Perché uno è l'uomo, una è l'umanità, una è l'intercultura, proprio perché migliaia, milioni, miliardi sono le culture. -
Non è scuola ma... La didattica a distanza oltre l'emergenza
La didattica a distanza: qualche cosa che tutti abbiamo dovuto conoscere e imparare a usare nella scorsa, terribile primavera. Ma serve? Ha senso? È un modo alternativo di fare scuola? Questo libro parte dalla considerazione che la didattica a distanza NON è scuola, ma uno strumento per rafforzare la relazione educativa che può nascere solo in presenza. Ma una volta che il contatto magico tra maestro e allievo è attivato (e lo può essere solo in aula), allora la distanza non impedisce di tenerlo acceso e di trarne il meglio. Questo testo raccoglie esperienze che possono diventare modelli, dalla scuola dell'infanzia, alla primaria, alla secondaria di I e II grado, all'Università, alla scuola in ospedale e alla scuola in carcere. Per mostrare che quando il fine è l'apprendimento nella relazione, anche gli strumenti apparentemente più freddi possono essere usati con grande creatività. -
Riflessioni e fantasie
Nei giorni difcili della quarantena tutti ci siamo soffermati a riettere sulla situazione particolare che stavamo vivendo, tra ansie, timori e speranze. Abbiamo ricordato momenti felici del passato per dare conforto al nostro cuore, abbiamorichiamato alla memoria luoghi visitati con piacere o abbiamo proiettato la nostra mente in posti in cui vorremmo andare, per rasserenare con l'immaginazione i nostri occhi e il nostro spirito.Abbiamo sognato, sperando che i nostri desideri potessero ancora avverarsi... Abbiamo pensato a chi non era più con noi e abbiamo sofferto per chi in quei giorni ci ha lasciato, abbiamo pianto e abbiamo amato... Abbiamo riettuto sullo spazio limitato e circoscritto in cui ci siamo trovati a vivere, sulla nostra impossibilità alla consuetudine e ci siamo resi conto di quanto tutto questo possa incidere sulla nostra sfera emotiva e affettiva, sulle nostre relazioni interpersonali, talvolta più difcili, talaltra più facili e consolanti, ma siamo stati anche portati a spaziare il nostro orizzonte di riessione su tematiche esistenziali, sociali, politiche... -
Il deserto non ha cielo. Diario di una migrazione
Diario di una migrazione dal Gambia all'Italia di un giovane uomo in cerca di sé e della libertà. La testimonianza diretta di un fenomeno che tutti dovremmo conoscere senza pregiudizi, complessi e distorsioni. Un viaggio attraverso il sogno di una nuova vita, l'orrore delle violenze indicibili tra una frontiera e l'altra, la solidarietà di chi condivide lo stesso destino. Un racconto drammatico e vivace che non manca di ironia e vette poetiche. -
A voce alta. Libertà di espressione nel mondo: la tutela negata
Questo libro raccoglie saggi di grande interesse che raccontano le continue violazioni dei diritti umani che attraversano il mondo dall'America latina all'Afghanistan fino ai limiti imposti alla libertà di stampa, anche nel nostro Paese. Diritti umani e interessi economici e geopolitici non vanno d'accordo. E così l'Unione Europea, insieme alle grandi potenze, dagli Stati Uniti alla Russia, fanno affari sulle spalle dei più deboli: chiudono gli occhi rispetto ai soprusi che subiscono interi popoli per meri calcoli economici; antepongono il business ai diritti dei migranti, delle comunità Lgbt, delle opposizioni politiche, dai comunisti agli islamisti in base ai contesti. Le diverse voci che compongono questo volume hanno affrontato con grande interesse vari temi che hanno un denominatore comune: i diritti umani, su cui si riparte per la valorizzazione dei diritti naturali. -
Economia, alienazione, identità e repubblica. Dalla filosofia alla politica: discorso sul mondo e costruzione del mondo
L'odierna concezione, meramente quantitativa e materiale, dell'economia è superabile se la si sostituisce con una qualitativa e formale, ossia politica, in grado di includere la dimensione quantitativa, ma trascendendola. Questo cambiamento ci aiuterà a intraprendere un percorso filosofico di confronto e di scelta tra due diversi paradigmi: da una parte, quello oggi dominante, fondato sul ruolo dei sistemi, delle leggi, della società, dell'ideologia, della tecnica e dell'alienazione; dall'altra, uno differente, incentrato sul valore degli organismi, dei principi, della comunità, della cultura, dell'arte e dell'identità... -
Opus incertum
Il titolo di questa raccolta poetica, Opus incertum, che l'autrice Patrizia Martini spiega nella sua premessa, è metafora della realtà di questo testo e della sua finalità. Infatti le liriche nascono da elementi casuali della vita, da quello che nella vita si incontra, ci succede, si vede e si pensa, ma tutto si tiene insieme con qualcosa di non ben definibile (a differenza della malta che unisce i conci dell'opus incertum), ma di ugualmente efficace che è la nostra fiducia nei confronti della vita stessa, per cui tra le gioie e i dolori, tra gli alti e bassi delle ansie e delle speranze la portiamo avanti, ""costruendola"""" con forza e determinazione. Noi, per quanto riguarda l'esistenza, costruiamo con le parole, che possono essere considerate le pietre della vita, dato che, tramite esse, ereditiamo quanto sulla vita hanno pensato quelli che hanno riflettuto prima di noi e noi stessi comunichiamo agli altri il nostro pensiero, affidando al tempo le nostre parole che, appunto nel tempo, si fanno """"pietre"""", in quanto possono acquistare solidità nella storia."" -
Antologia poetica. Prima edizione del premio internazionale di poesia Kanaga 2020
Questo volume si compone dei testi premiati, e di quelli ritenuti meritevoli di pubblicazione, al concorso per inediti bandito nel 2020 dalla Casa Editrice Kanaga al fine di promuovere e valorizzare la creatività poetica in modo libero perquanto riguarda le scelte tematiche e le forme espressive. Ne è nata una raccolta che testimonia e conferma l'ampia ricchezza di contenuti ispiratori cui la poesia sa dar voce e la varietà di forme espressive rispondenti alla sensibilità individuale che nella poesia cerca soddisfazione e comunicazione delle proprie emozioni.