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Storia di un campione triste. Oleksander Zavarov una storia di calcio e perestrojka
Danilo Crepaldi, dopo la biografia su Vujadin Boskov, ci parla della vita di Oleksander Zavarov il primo giocatore sovietico ad aver giocato in Italia. Il libro, come dichiarato dallo stesso autore, ha il compito di rendere giustizia a un giocatore, ma soprattutto a un uomo, troppo spesso bistrattato in Italia, studiando, con la collaborazione dello stesso Zavarov e delle persone che l'hanno conosciuto, la carriera dell'asso di Luhansk. Si parte dagli esordi in U.R.S.S., fino ai successi con la Dinamo Kiev e la nazionale sovietica per poi approfondire il difficile periodo alla Juventus, passando dal rapporto con Dino Zoff e Aimè Jacquet, suo allenatore al Nancy, a quello con il suo maestro Lobanovski. ""Storia di un campione triste"""" è la storia di un uomo e di un calciatore vissuto in un periodo storico difficile, ma anche di un pioniere che seppe dire no alla guerra."" -
Pallone nero. Storie di vincitori, vinti e stregoni (da un'idea di Gianni Mura)
Sadio ha scelto di giocare nel Liverpool per vivere nella casa a fianco di Paul McCartney, Thomas, leggendario portiere del Camerun, è stato adottato da una mamma bianca. Momoh non ha mai conosciuto sua madre, ma dopo aver vinto il Pallone d'Oro giovanile è stato dichiarato morto almeno una decina di volte. Nii invece è vivo e vegeto, ma non sa quanti anni ha. Sacko e Amadou aspettano invece che si concluda la guerra contro i jihadisti in Niger, per poter giocare a pallone senza dover più imbracciare un kalashnikov. E poi ancora, Abedì ha scongiurato una guerra, Yaya ha abbandonato l'agonismo per salvare gli elefanti, mentre Isaac non ha esitato a tagliare la gola al più forte portiere ghanese di tutti i tempi per un raptus di gelosia, e nella nazionale del Togo, per propiziarsi gli dei, convocano regolarmente un calciatore morto in un incidente stradale. ""Pallone nero"""" è tutto questo e molto altro ancora. È un viaggio essenziale e definitivo nel mondo del calcio africano, dove le storie dei vincitori, dei vinti e degli stregoni si intrecciano creando una caleidoscopica sceneggiatura che solo il continente nero riesce a offrire. Nato da un'idea di Gianni Mura."" -
La traversa spezzata. 4 giugno 1977: gli scozzesi conquistano Londra
Le ballate non sono solo una espressione romantica, ma rappresentano la memoria tenace della storia di una Nazione. Questa ballata celebra quello che accadde a Wembley nel 1977. Nel tempio del football inglese ogni scozzese si sente più scozzese che altrove. La ""Tartan Army"""", la tifoseria scozzese che in kilt e maglia blu segue in tutto il mondo l'amata nazionale, quando scende a Londra va nel cuore del nemico. Esce dal sottosuolo delle stazioni, passa accanto a Buckingham Palace, occupa festosamente Trafalgar Square e infine entra gonfio d'orgoglio nel tempio sacro dell'avversario. Sotto il sole o sotto la pioggia, maglie bianche contro maglie blu. Il gigante sassone contro il piccolo guerriero gaelico. Secoli di storia emergono dalla memoria: le battaglie trionfali di Stirling e di Bannockburn, ma anche la disfatta di Culloden, la tragedia delle pulizie etniche, e altro ancora. La disfida non è più su un campo di battaglia, ma su un terreno di gioco. Ma in palio c'è molto di più. Così può capitare che una traversa si spezzi. Per quale motivo? Il lettore lo scoprirà leggendo le pagine di questo romanzo, che intreccia realtà e fantasia."" -
V per Vicenza
"Ho realizzato il sogno di un bambino che giocava in strada a Cassino, che si allenava sui campi in pietra e in terra battuta. Quel bambino capì che quello era il momento di realizzare il suo sogno"""" (D. Di Carlo). """"Per me stare a Vicenza era come stare sulla luna"""" (L. Zauli). """"Viviani e Di Carlo mi hanno aiutato tanto, Zauli è il più grande mistero del calcio. Io, Di Napoli, Francy Coco, Roby Baronio..."""" (M. Ambrosini). """"Il gol che ci ha fatto Luiso ci ha dato una carica pazzesca. Avevo perso la Coppa delle Coppe contro l'Arsenal, avevo qualcosa in più che mi spingeva..."""" (G. Zola). """"Quello che abbiamo fatto era il voler andare oltre i propri limiti, era voglia di lottare, era poesia. Era provincia vera"""" (P. Luiso). E poi le trasferte in Ucraina e in Polonia, la moquette negli spogliatoio, la simpatia di Otero, la tattica di Guidolin, la maglia di Superman di Viviani, i laccetti di Ambrosetti. Tutto, ma proprio tutto, il bello di quell'annata incredibile. Raccontato da chi ha vissuto quel Vicenza. Anzi, da chi è stato quel Vicenza." -
Gli stranieri biancoscudati
Non solo i più celebri Hamrin, Rosa, Lalas, Vlaovic e i recenti Cuffa e Ronaldo Pompeu. Nel corso di questi centoundici anni di storia, a Padova hanno militato numerosi giocatori foresti. Indipendentemente dal periodo e dal tempo di permanenza, ognuno di loro ha dato il massimo e fornito il proprio contributo alla maglia biancoscudata. Questo libro, redatto nel corso dei 110 anni di storia del Calcio Padova, ha voluto ripercorrere le loro storie - a volte contornate da curiosi e interessanti aneddoti - all'ombra del Santo. Prefazione Sergio Giordani. -
Medallo
Questo libro è un viaggio alla scoperta di Medellín, della sua storia, dei suoi quartieri, della sua gente e di quell'infinita umanità che l'autore ritrova negli incontri che hanno segnato indelebilmente la sua permanenza tra il 2017 e il 2019. Dal tassista di Aranjuez al ballerino del Parque Arví, dai venditori ambulanti del centro storico ai ragazzi della Tribuna Sur, dalla famiglia di Doña Alejandra della Comuna 13 alle persone conosciute lungo le strade di Antioquia e dell'Eje Cafetero, fino ad arrivare a René Higuita e a un grande amore. Tanti racconti narrati dalla viva voce dei protagonisti ma anche leggende, arte, musica, sport, costume e letteratura. Un testo che svela la vera anima di Medellín, sognatrice, romantica e sempre capace di ammaliare con i colori e con i profumi della sua eterna primavera. -
Around the water. L'Irlanda di Jack Charlton
Jack Charlton, detto Jackie, lo chiamavano ""giraffa"""". Era nato ad Ashington, nel Northumberland, dove ogni inverno pretende di essere il più freddo dei precedenti e dove ci sono poche alternative alla miniera di carbone. Lo chiamavano """"giraffa"""" perché era alto, aveva il collo lungo e quando muoveva la bocca pareva ruminare. Era un uomo onesto, gentile, simpatico e genuino, che aveva sempre tempo per le persone. Nel calcio è stato un difensore centrale di alto livello. Ha legato la sua carriera al Leeds United, dal 1952 al 1973. Ha vestito 35 volte la maglia dell'Inghilterra, segnando 6 reti. Nel suo palmarès, oltre al titolo Mondiale del 1966, anche un terzo posto agli Europei del 1968. Fu il sogno, l'esperanto di due popoli, il primo inglese a sedersi sulla panchina della Repubblica d'Irlanda. Quella nazionale entrerà nel cuore di tutti gli irlandesi e non solo."" -
La coppa dimenticata. Storia della Mitropa cup. La madre della coppa campioni 1927 -1940
Gli anni tra le due guerre hanno rappresentato per l'intero movimento calcistico internazionale un netto salto di qualità. Non solo si sono disputate le prime edizioni della Coppa del Mondo ma, a partire dal 1927, il calendario degli impegni sportivi per nazionali e club si è infittito notevolmente: è nata la Coppa Internazionale, una versione ante litteram degli odierni campionati europei, e lo stesso giorno è stata fondata una competizione progenitrice dell'odierna Coppa Campioni, ovvero la Coppa dell'Europa Centrale, un affair riservato alle migliori formazioni del Vecchio Continente. Si trattava di squadre che per diverse ragioni sono oggi scivolate nell'oblio del calcio che conta ma che al tempo calamitavano l'interesse e l'entusiasmo delle folle europee le quali, per la prima volta, avevano la possibilità di vedere i propri beniamini duellare contro i principali club e calciatori esteri, campioni figli di un mondo che oggi, almeno a livello calcistico, non esiste più: quello della Mitteleuropa. -
Il mio viaggio in Inghilterra. Alla scoperta del suo calcio e dei suoi stadi
"Cosa sarebbe successo se non ci avessi mai provato? Dove sarei oggi se avessi abbandonato tutti i miei sogni? È difficile rispondere a queste domande. A distanza di anni, la cosa certa è solo una: l'Inghilterra mi ha cambiato la vita."""" Dalla Premier League alle più sconosciute leghe inglesi. Dalla magia di Stamford Bridge al piccolo Sandygate, lo stadio più antico al mondo. Da nord a sud, da ovest a est. Treni, bus e metropolitane. Tanti incontri speciali, da Sir Alex Ferguson e Pepe Guardiola fino a Colin Baker, volontario dell'Exeter City. Pub, birra e football. Un'avventura senza fine, racchiusa tra le pagine di questo libro: 52 racconti di viaggi e di vita, alla scoperta del football e di me stesso." -
Francesco Totti. A difesa di un amore eterno
"Miglior giocatore del mondo: sì, Totti mi convince più di Zidane e di Beckham. Sa rendere semplici le cose difficili, sa far giocare bene la squadra"""" (Diego Armando Maradona). """"Roma è una città molto difficile calcisticamente e ho sempre avuto l'istinto di difenderlo, tenendo per me le idee che avevo su di lui. È stato un onore essere stato il suo allenatore"""" (Carlo Mazzone). """"Vedeva spazi e traiettorie che non erano pensabili, ma lui le semplificava in modo disarmante. Quando lo vedevamo all'opera, io e i miei collaboratori, restavamo colpiti da questa sua immensa dote di giocare il pallone senza nemmeno vedere il posizionamento del compagno. Lui sapeva già dove mettere la palla, con precisione estrema"""" (Cesare Prandelli)." -
Spalti on the road. Viaggio nei campi di calcio della provincia di Cuneo e non solo
Appunti rigorosamente disordinati di un Anno calcistico (Stag. 2019-20) senza panchina, talmente disordinati da passare dal calcio giovanile al calcio che conta, tra oratori, gradoni, campi stupendamente ricoperti di fango. Il football non è solo stare in campo, è anche osservare, ascoltare i rumori che provengono da fuori, ci sono un miliardo di varianti, se sei fortunato puoi entrarne a far parte, puoi ridere e piangere nello stesso momento... magari incrociando lo sguardo severo di un'aquila in tribuna, come sentire il pianto infinito di un campo abbandonato. Sembrava tutto così bello, avevo provato tantissime emozioni nel mio girovagare alla ricerca del mio football, ma poi, proprio sul più bello è arrivato questo mostro (covid-19) che ha stravolto tutto e tutti, nessuno escluso... e così il mio racconto ha deviato su una via fatta di dolore, incertezze e paure, per finire ancora di più nel caos più totale. -
Portabandiere. Storie di donne a 5 cerchi
Le Olimpiadi sono l'evento sportivo più grande, famoso ed emozionante al mondo. E il collettivo ""5 cerchi quante storie"""" vuole celebrare le donne che ne hanno fatto e ne faranno parte, con una raccolta di """"25 racconti + 1"""" su atlete olimpiche di ogni epoca, disciplina, nazionalità, vita. Dalla bandiera italiana portata da Rosetta Gagliardi ad Anversa 1920 a quella, un secolo abbondante dopo, di Jessica Rossi a Tokyo 2020 nel 2021. Fino alla torcia olimpica brandita da Anna Korakaki e Mizuki Noguchi a Olimpia. Dagli eleganti salti a cavallo della Principessa Anna d'Inghilterra alle corse contro il vento dell'algerina Hassiba Boulmerka. Dalla pongista Hend Zaza che ad appena 12 anni di età rappresenta la Siria a Tokyo 2020, alle otto edizioni dei Giochi di una fuoriclasse infinita come Josefa Idem. Che non è l'unica campionessa azzurra presente: ci sono i piattelli della Rossi, e di Chiara Cainero e Diana Bacosi, le stoccate di Irene Camber e Antonella Ragno, le pedalate di Paola Pezzo, le tri-imprese di Nadia Cortassa, le lotte di Emanuela Pierantozzi... Queste e tante, tantissime altre storie vi aspettano in PORTABANDIERE."" -
100 luoghi calcistici da visitare in Spagna
Questa non è la solita guida turistica. Cento posti, cento storie, tutte provenienti dallo stesso Paese, la Spagna, che incidentalmente è anche, però, una celebre meta per le vacanze. Niente Ibiza o Formentera, però, niente Sagrada Familia o paella valenciana: anzi, alcuni di questi cento luoghi sono sconosciuti persino agli spagnoli. Una guida turistica alternativa, insomma, da accompagnare a quelle canoniche e alla passione per il pallone. Perché è giusto concedersi anche una sosta in posti dove il calcio è stato l'attrazione o il punto di partenza di una grande storia. Venite dunque con noi in questo viaggio speciale, regione per regione isole comprese. -
Sport e non solo... Manuale per bambini
"Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi"""" (Pablo Picasso). """"Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti"""" (Osho). Età di lettura: da 6 anni." -
Un' impresa impossibile. Le grandi storie di un calcio piccolo
C'è un calcio di sottobosco, dove i protagonisti sanno infiammare una cittadina, o un piccolo paese. Ed entrano a far parte della storia di quella comunità, né più né meno del pittore, del poeta o del militare, celebrato in qualche muro da una lapide commemorativa: ""Qui nacque..."""". Si parla di campionati vinti all'ultima giornata e di gol mirabolanti; di salvezze insperate al novantesimo e scazzottate omeriche alla semifinale di un torneo estivo. Calcio piccolo ma significativo: e con un'epica tutta da raccontare."" -
Bucarest tra fotbal e politica. Squadre, stadi, personaggi ...ed una partita leggendaria
In Romania, calcio e politica hanno vissuto quarant'anni di intrecci intensi come in nessun'altro paese al mondo. Storie di gelosie tra i figli di Ceausescu (Valentin, demiurgo della grande Steaua, contro Nicu, più vicino alla Dinamo), storie di spie, di personaggi invisi al regime, storie di scommesse, di classifiche marcatori ""pilotate"""" per accrescere il prestigio dei giocatori locali agli occhi di oltre cortina. Ma anche la storia di una generazione d'oro, che ha trovato il suo culmine ad U.S.A. '94, e di un livello di calcio che probabilmente non tornerà più. L'autore individua tre periodi ben distinti nel calcio rumeno, che vedono nell'inizio e nella fine del regime comunista le loro linee demarcazione. E da lì inizia un viaggio attraverso i club e gli stadi della capitale rumena, anche quelli che ormai non esistono più, e le storie di 13 personaggi, a comporre un undici ideale, che hanno fatto grande il Fotbal Românesc."" -
Il mito che insegna: il Napoli di Vinicio. Tra «calcio totale», «futebol bailando» e futuro prossimo
Nell'immaginario collettivo, non solo quello dei tifosi partenopei, il Napoli di Luis Vinicio occupa un posto privilegiato, al punto da essere diventato pietra di paragone per chi intende discutere di calcio-spettacolo. A ben vedere, quella squadra era figlia di un felice connubio, tra la precisione organizzativa del 'calcio totale' olandese e la vocazione al divertimento tipica del futebol bailado brasiliano. Vinicio ha saputo amalgamare sapientemente le due filosofie calcistiche, ottenendo un risultato che ha esaltato le qualità individuali mettendole, però, al servizio di un collettivo che ha rasentato la perfezione. E poco importa se quel Napoli non ha vinto lo scudetto per un soffio, perché da allora è comunque entrato a far parte del mito. Quel mito che ancora oggi può insegnare qualcosa a chi è disposto a far tesoro delle lezioni della storia. -
V for Brescia
Venticinque storie di vita vissuta. Venticinque protagonisti dei primi 110 anni del Brescia Calcio. Dai campioni del mondo ai talenti più sfortunati della Leonessa d'Italia, dalle bandiere mai ammainate ai bresciani adottivi, «V for Brescia» ripercorre strade lastricate di partite mitiche e imprese da consegnare ai posteri, con retroscena imperdibili per chi sente suoi i colori biancazzurri e in generale per chi ama lo sport nei suoi valori più autentici: la passione, la lealtà, l'orgoglio nell'appartenenza, la bellezza del gesto tecnico al servizio della squadra che indossa la maglia con la V sul petto. «V for Brescia». Prefazione Omar Pedrini. -
Il mio Liverpool
In questo libro l'autore ci racconta la storia del suo Liverpool partendo dal giorno in cui iniziò a seguirlo, cioè dalla storica finale di Roma del 1984, fino ai nostri giorni. La notte di Roma fu l'inizio della passione per i Reds, che lo accompagna da una vita e che viene rievocata con una velata nostalgia nei confronti di un calcio che non c'è più. Ripercorrendo gli anni 80 e 90 fino ad arrivare alle sfide del ""modern football"""", Armando Maria Todino narra di partite, calciatori, allenatori e protagonisti di una squadra, che ha scritto pagine epiche del calcio europeo."" -
Dieci racconti di una lucertola nel porto di Genova. Storie di mare, guerre e rivoluzioni
Genova, fine anni Ottanta. Nell'incantevole cornice di un borgo di mare inglobato nella città, come quello di Boccadasse, l'incontro tra un tecnico radiologo sulla trentina e un vecchio lupo di mare, che si rivelerà essere anche un autorevole esponente del movimento operaio della città. E, allora, l'incontro in una baracca di pescatori è luogo e occasione di conoscenza. Così, scrutando l'orizzonte marino e dando voce ai pensieri, il vecchio, oltre ad alcuni cenni a vicende del Mediterraneo risalenti a secoli prima, ripercorre un viaggio tra i grandi avvenimenti che hanno segnato la storia del Novecento.