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Capitani coraggiosi. L'avventura umana della scoperta (1906-1990). Catalogo della mostra (Milano, 28 settembre 2018-10 febbraio 2019)
Fino a dove si è spinto l'uomo nell'ultimo secolo? E dove arriverà domani? Esplorare è un desiderio ancestrale dell'uomo, e la mostra Capitani Coraggiosi. L'avventura umana della scoperta (1906-1990) ne dà un racconto, dal Novecento fino a oggi. Cinque sezioni ripercorrono le imprese degli esploratori lombardi, speciali «Capitani Coraggiosi» del XX secolo. La prima sezione, I ""nostri"""" esploratori, ripercorre le esplorazioni che contribuirono ad accrescere le raccolte del MUDEC. La seconda, Misurare e Rappresentare, offre una rassegna della cartografia milanese (dagli astronomi di Brera a Google Maps), e mostra come è cambiato il nostro modo di raffigurare lo spazio. La terza sezione è dedicata all'Aria, tra vette, cieli e cosmo. La conquista italiana del K2, la traversata delle Alpi in pallone di Celestino Usuelli, l'illusiva, rivoluzionaria descrizione di Marte data da Schiaparelli: sfide vinte in passato, che aprono orizzonti ancora da raggiungere. La storia dell'esplorazione del Sottosuolo è narrata nella quarta sezione, dal Gruppo Grotte Milano alla speleologia dei nostri giorni, che si addentra tra le grotte carsiche della Grigna e le cavità artificiali dell'underground urbano. Infine la grande installazione Geografie del futuro: antropologia, arte e visioni ci parla della percezione dello spazio oggi e di come sarà domani. Gli interventi dei massimi esperti fanno del catalogo della mostra un preciso, agile strumento per orientarsi tra questi vastissimi aspetti della cultura contemporanea. Il saggio di Franco Farinelli aiuta il lettore a leggere con consapevolezza le risposte offerte dalla mostra, cercando di stimolare nuove domande. Quali """"geografie"""" ridefiniranno i confini della nostra conoscenza? Se la geografia è fondamentale per comprendere i fenomeni e le contraddizioni del nostro """"stare su questa terra"""", chi saranno i geografi del futuro?"" -
Amarone. La gatta che non voleva tagliarsi il pelo. Ediz. a colori
Questo prezioso libretto, impresso in carbone e vinaccia, racchiude un'etologia della bohème in 24 tavole. Amarone è l'ombra maliosa che bazzica nei marciapiedi di via Romussi. È la gatta che ha scelto la vita licenziosa della strada: vita bohémienne, maledetta, di adescamenti e orgogliose trascuratezze, spleen, noie e onirismi, e pelo troppo lungo. Al primo caldo dell'estate, Jack Tow ne ha ritratto la rivolta all'imperativo borghese della tonsura. Non ci si azzardi a tagliarle il pelo! Amarone è gatta scapigliata. Tenta di fuggire. Ma la attanaglia il tedio. Amarone conosce la rassegnazione: professa il nichilismo. «Non ne vale la pena. Niente è più possibile ormai». Nel procedere dei guazzi a carte rosse, il tratto di Jack Tow, accompagnato dalla voce di Amarone, si è fatto torbido. Il librino si sfoglia come un baudelairiano Fiore del miaole. Ed è, pure, la storia di una rigenerazione. Rasati non si sta poi così male. «L'importante è non finire così»: come un imborghesitissimo can barbone. -
Nutrire la forza. Da Sapiens a Jedi: evoluzione e fisiologia di un super atleta. Istruzioni per l'uso
Potenzialmente, siamo tutti atleti straordinari, forti e versatili, resistenti e veloci, capaci di correre, nuotare, arrampicarci, saltare e cooperare come nessun'altra specie. Ma spesso ce ne dimentichiamo, perché il nostro stile di vita attuale non corrisponde più ai core habits che hanno plasmato il nostro DNA: come ogni animale, infatti, ci siamo evoluti per mangiare, dormire, muoverci e rapportarci ai nostri simili e all'ambiente in un determinato modo, e quanto più ce ne allontaniamo, tanto più corriamo il rischio di indebolirci e ammalarci. La buona notizia è che si tratta di un processo reversibile e, alla luce delle più aggiornate e approfondite ricerche scientifiche e paleoantropologiche, il dottor Fabrizio Rapuzzi spiega, passo dopo passo, come tornare a ottenere il massimo da noi stessi senza snaturarci, nutrendo la nostra forza. Nella prima delle tre sezioni, Dalla brace alla padella, si ripercorrono le tappe che ci hanno resi Homo sapiens, per comprendere come è avvenuta la nostra programmazione genetica, e soprattutto il ruolo fondamentale del cibo e della capacità di procurarselo, attraversando il nostro vario e intricato albero genealogico fino al momento culminante (e ambivalente) della rivoluzione agricola. Nella seconda sezione, Dal gene alla fisiologia, si passa alla correlazione tra geni, ambiente e il funzionamento del corpo, illustrando il ruolo di macronutrienti e ormoni nella risposta da stress, regolazione dell'appetito e crescita muscolare, e soprattutto la patogenesi della maggior parte delle patologie umane da una prospettiva evolutiva, ossia come rottura di un equilibrio omeostatico. Due fenomeni in particolare caratterizzano l'uomo moderno: la costante ed eccessiva disponibilità di carboidrati, e uno stato cronico di ""infiammazione silente"""". Infine, nella terza parte, La via della forza, alla luce della sua esperienza di medico e atleta di extra-ironman, l'autore fornisce le effettive """"istruzioni per l'uso"""" per diventare sani (o più sani), per trasformarsi in atleti se già in forma, e per ottimizzare le prestazioni agonistiche, analizzando l'importanza di fattori spesso trascurati come il microbiota intestinale, la scansione temporale dei pasti, la necessità di """"sgarrare"""" nella dieta."" -
Primavera da cani. Il diario di Gurty
Una prima nella storia della letteratura: l'autrice è un cane! Con lo pseudonimo di Bertrand Santini, è Gurty stessa che ha scritto e illustrato questo libro. Si tratta di un fatto degno di nota, poiché è la prima volta nella storia della letteratura che un'opera è interamente composta da un cane. Età di lettura: da 6 anni. -
Vasari per Bindo Altoviti. Il Cristo portacroce-Vasari for Bindo Altoviti. The Christ Carrying the Cross. Ediz. a colori
Il Cristo portacroce, recentemente riscoperto da Carlo Falciani che qui si presenta, nacque dall'intensa amicizia stretta da Giorgio Vasari con Bindo Altoviti, influente banchiere e raffinato collezionista d'arte. Il dipinto fu eseguito nel 1553, subito prima che Vasari passasse al servizio di Cosimo de' Medici per trasformarsi definitivamente in artista di corte del duca. È la testimonianza, a un altissimo livello di qualità, della produzione del pittore nella Roma di papa Giulio III e insieme delle sperimentazioni della sua maniera, caratterizzata da una vorace ricifiborazione di modelli moderni e contemporanei. Il catalogo contiene saggi di Barbara Agosti, Michela Corso, Carlo Falciani. -
Storia ed estetica del busto di cera
Tra il dicembre del 1909 e il gennaio successivo, sulle pagine della «Neue Freie Presse» apparve in due articoli un saggio di Juliuss von Schlosser: ""Storia ed estetica del busto di cera"""". Anticipava, come in sintesi, gli esiti di una ricerca che durava da tempo. Ma che le circostanze chiedevano di svelare prima del previsto. Bode aveva acquistato per i musei di Berlino un busto di Flora in cera, attribuito a Leonardo; e subito era divampata la disputa sulla sua autenticità, dilagando sulla stampa di tutta Europa. Schlosser si accorse che si stava scivolando via dall'ambito critico, per invischiarsi con rivendicazioni personali o nazionalistiche. Volle dire la sua: senza esprimersi sull'autenticità, usa riportando sul piano storico artistico la discussione, e rianimandola con le primizie della propria ricerca. Poi, nel 1911 sarebbe uscita la """"Storia del ritratto in cera"""". La notorietà dell'opera maggiore avrebbe sepolto il primo testo, mai ripubblicato, e tutti i biografi di Schlosser ne avrebbero perso la memoria. Eppure, alle ragioni della """"Storia del ritratto in cera"""", e al metodo del grande studioso, adesso può aggiungere molto la riscoperta di questa urgenza, scientifica e insieme etica, di calare le novità dello studio laddove più accesa fosse la disputa (nelle pagine di un quotidiano): attraverso questo testo finalmente ritrovato."" -
Genovesino a Paris. Ediz. a colori
La riemersione, sul mercato antiquario parigino, di due dipinti fondamentali per il percorso artistico di Luigi Miradori detto il Genovesino quando la mostra di Cremona (Museo Civico «Ala Ponzone, 6 ottobre 2017 - 6 gennaio 2018) era già stata aperta e coincidendo quella di Piacenza (Palazzo Galli, 4 marzo - 10 giugno 2018) con i tempi del restauro delle due grandi tele, ha fatto sì che nei cataloghi se ne potesse solamente accennare, senza la possibilità di approfondirne adeguatamente le vicende. Di pari passo, il restauro dei due Santi vescovi già ai Santi Marcellino e Pietro di Cremona ha consentito un ulteriore affondo da parte di Giambattista Ceruti sull'apparato eretto nel 1653 nella chiesa dei gesuiti per l'arrivo da Colonia di una reliquia di San Bassano, vescovo cremonese dimenticato dalla modernità. Mentre la nuova impresa andava concretizzandosi, poi, arrivavano altre segnalazioni di importanti dipinti miradoriani in mano privata, tra i quali anche un'inusuale rappresentazione della Disputa tra San Francesco Saverio e Fucarandono al cospetto del re del Bungo (o, absit iniuria verbis, del Bunga). Una tela che, per la rarità della messa in scena, non poteva non accendere curiosità, anche maliziose - non si trova tutti i giorni, se non forse in una canzone di Battiato, un dipinto che ha per protagonista un'accolita di bonzi sodomiti -, aprendo un nuovo fronte di ricerca sull'illustrazione devota dell'evangelizzazione gesuitica del Giappone e sulla percezione un po' confusa dell'Estremo Oriente da parte dei pittori europei. Si voleva evitare, quindi, che le nuove opere e gli inediti temi di studio rimanessero confinati nel limbo delle buone intenzioni o relegati in un articolo di rivista: abbiamo perciò confidato nell'onda lunga che avrebbe potuto far seguito alle mostre del 2017-2018 per altri restauri e rinnovati accertamenti sul Genovesino. Così ci si è impegnati perché prendesse corpo un altro libretto, con la stessa grafica e lo stesso formato dei due cataloghi, oltre che con la medesima struttura a schede; più smilzo ed essenziale, naturalmente, ma che desse subito l'impressione di nascere da una costola di quel lavoro. Il titolo, poi, riflette scherzosamente la coincidenza del ritrovamento, quasi in contemporanea, di due opere di rilievo sotto la Tour Eiffel: ovviamente, anche se non serve dirlo, Luigi Miradori non fu mai à Paris. -
Longhi e Ragghianti. Quel che resta di un dialogo. Lettere 1935-1953
Tra i massimi storici dell'arte del Novecento italiano ed europeo, Roberto Longhi (1890-1970) e Carlo Ludovico Ragghianti (1910-1987) hanno segnato in modo decisivo la storia culturale del secolo. L'analisi ravvicinata del loro rapporto, basato su stima reciproca ma frequentemente rotto da polemiche, spesso violente e pretestuose, offre la possibilità di leggere in controluce uno spaccato non solo della critica d'arte del Novecento, ma anche dei rapporti interni alle più vive forze intellettuali che ne animano la storia. L'asse attorno a cui ruota il libro è una lunga lettera che Ragghianti inviò a Paola Barocchi nel 1986, in cui ripercorreva il suo rapporto con Longhi, allegando proprio selezionati passi dal carteggio. Basata su documentazione epistolare per la gran parte inedita, questa ricostruzione del rapporto tra Longhi e Ragghianti consente infatti di ripercorrere alcuni passaggi del complesso divenire degli studi storico-artistici in Italia tra gli anni Trenta e gli anni Settanta, dalla condirezione della rivista «La Critica d'Arte» al magistero di Benedetto Croce, dal coinvolgimento in iniziative editoriali (ad esempio con la casa editrice Einaudi) all'organizzazione di mostre e altre manifestazioni culturali, sino al dramma dell'alluvione di Firenze nel 1966. A far da sfondo, un diverso modo di concepire il ruolo dell'intellettuale rispetto agli orizzonti politici e alla società civile. -
La collezione Chiaramonte Bordonaro nella Palermo di fine Ottocento. Ediz. illustrata
Nel panorama del collezionismo siciliano, ambito di studi ancora inesplorato, il senatore Gabriele Chiaramonte Bordonaro (1835-1914) è una figura d'eccezione. Il libro indaga il percorso culturale di questo collezionista-amatore, con particolare attenzione ai dipinti da lui raccolti. Rampollo di una delle famiglie più ricche dell'isola, la cultura e il gusto di Bordonaro si formano fra Roma, Firenze e le capitali europee. Più di quattromila opere e oltre quattrocento dipinti vanno a costituire una collezione dove spiccano opere che si possono oggi attribuire a Giotto, Sandro Botticelli, Anton Van Dyck. A Palermo, nel 1892, Bordonaro commissiona all'architetto Ernesto Basile un ampliamento della sua villa, per ospitare la sua crescente collezione. Le fotografie eseguite dalla ditta Alinari nel 1897 restituiscono gli ambienti di questo museo privato, che diventa un punto di riferimento conoscitori e studiosi di passaggio a Palermo nei primi decenni del Novecento. Gli scambi con Bernard Berenson, Adolph Goldschmidt, Gustavo Frizzoni, Hermann Voss, Adolfo Venturi, e tanti altri grandi nomi della storia dell'arte del tempo, spingono Bordonaro ad aggiornare i suoi inventari e a studiare le nuove personalità artistiche messe in luce dai conoscitori. La vita di Bordonaro, documentabile attraverso ricevute d'acquisto, fotografie d'epoca, appunti sulle opere, lettere e interventi parlamentari, attraversa l'Italia di Garibaldi e quella di Crispi. Senatore della Destra storica, Bordonaro interviene anche nel dibattito sulla tutela, da «proprietario» deluso dalla politica nazionale e difensore dei suoi interessi. Da leggere come un romanzo, il libro riporta alla luce una notevole collezione storica di primitivi, nel contesto della stagione dorata di Palermo. -
50 capolavori. Galleria d'Arte Moderna di Milano
Questa selezione di 50 straordinari capolavori della Galleria d'Arte Moderna di Milano ripercorre i principali movimenti artistici dell'Ottocento e del primo Novecento: dal Neoclassicismo al Romanticismo, dalla Scapigliatura, al Realismo, al Divisionismo. Pagina dopo pagina, le agili ma dettagliate schede, redatte dai conservatori del museo, guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo e forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Le opere, tutte ripordotte a colori grazie una recente campagna fotografica, si susseguono presentando i più grandi artisti italiani (Appiani, Balla, Boccioni, Boldini, Canova, De Nittis, Hayez, Modigliani, Pelizza da Volpedo, Piccio, Previati, Medardo Rosso, Segantini, Sironi) e stranieri (Gauguin, Manet, Picasso, Rodin, Van Gogh) in una sequenza ininterrotta di eccezionale valore. Il piccolo formato e il prezzo contenuto del volume ne fanno un viatico per i visitatori del museo, ma anche un'ottima introduzione per chiunque desideri avvicinarsi all'arte dell'Ottocento e del Novecento. -
50 masterpieces. Galleria d'Arte Moderna di Milano
Questa selezione di 50 straordinari capolavori della Galleria d'Arte Moderna di Milano ripercorre i principali movimenti artistici dell'Ottocento e del primo Novecento: dal Neoclassicismo al Romanticismo, dalla Scapigliatura, al Realismo, al Divisionismo. Pagina dopo pagina, le agili ma dettagliate schede, redatte dai conservatori del museo, guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo e forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Le opere, tutte ripordotte a colori grazie una recente campagna fotografica, si susseguono presentando i più grandi artisti italiani (Appiani, Balla, Boccioni, Boldini, Canova, De Nittis, Hayez, Modigliani, Pelizza da Volpedo, Piccio, Previati, Medardo Rosso, Segantini, Sironi) e stranieri (Gauguin, Manet, Picasso, Rodin, Van Gogh) in una sequenza ininterrotta di eccezionale valore. Il piccolo formato e il prezzo contenuto del volume ne fanno un viatico per i visitatori del museo, ma anche un'ottima introduzione per chiunque desideri avvicinarsi all'arte dell'Ottocento e del Novecento. -
I Valadier
Il volume contiene una monografia dedicata alla famiglia di Luigi Valadier, il più famoso argentiere, fonditore di bronzi, disegnatore e ornatista del Settecento in Italia, che si tolse tragicamente la vita nel 1785. Negli undici capitoli di questo libro si raccontano le vite e l'attività di André Valadier, del suo più celebre figlio Luigi e del nipote ed erede della bottega Giuseppe, in un arco di tempo che va dal 1694 (anno del battesimo del capostipite) al 1799 (anno della morte, in esilio, di papa Pio VI). Nel mezzo si incontrano, tra i committenti dei Valadier, le più famose e influenti famiglie dell'aristocrazia romana di quel tempo, dai Borghese ai Chigi, dai Rezzonico agli Odescalchi, ma anche una clientela europea, tra cui il re di Svezia Gustavo III o il futuro zar di Russia Paolo I. Sulla scorta di una ricca e puntuale documentazione, di un'attenta analisi stilistica e di una dedizione ormai pluridecennale all'argomento, l'autore passa al vaglio le opere note e meno note (o inedite) dei Valadier, con l'ausilio di un corredo iconografico che affianca gli oggetti di volta in volta descritti ai materiali grafici provenienti dalla bottega (disegni preparatori e schizzi). -
Marcello Guasti, Giovanni Michelucci e il monumento ai tre carabinieri. Ediz. a colori
In occasione del 75° anniversario della liberazione dall'occupazione tedesca, Fiesole celebra con una mostra al Museo Civico Archeologico il suo Monumento ai tre carabinieri, l'imponente scultura in bronzo creata nel 1964 da Marcello Guasti per la nuova terrazza panoramica ideata da Giovanni Michelucci nel Parco della Rimembranza. L'opera, realizzata a vent'anni dall'eccidio, ricorda il sacrificio dei tre militari Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, che avevano aiutato i partigiani impegnati contro le forze straniere e furono per questo trucidati dai nazisti il 12 agosto del 1944. Nella sezione dedicata a La genesi del monumento, Jonathan K. Nelson esplora, con Silvia Catitti, la storia e il significato dell'imponente opera, frutto della collaborazione tra Marcello Guasti (1924-2019), il più importante scultore vivente in Toscana fino alla scomparsa recente, e Giovanni Michelucci (1891-1990), architetto e urbanista celebre, tra le altre cose, per la progettazione della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. L'idea alla base del progetto di Guasti è stata di andare oltre il concetto tradizionale di monumento celebrativo, facendone emergere il significato nel dialogo con l'ambiente del Parco in cui è inserito. -
Il cimitero dei libri. La Geniza del Cairo: un mondo perduto e ritrovato
La Geniza del Cairo: un mondo perduto e ritrovato.rnIl cimitero dei libri racconta una storia affascinante, che prende avvio sul finire dell’Ottocento, tra Cambridge e l’Egitto, e arriva fino ai giorni nostri. Una storia di ritrovamenti insperati, rivalità tra grandi università, avventure degne di Indiana Jones per acquisire un tesoro di cultura religiosa, letteraria e materiale.rnDue vedove di origine scozzese scoprono in Egitto alcuni preziosi frammenti che Solomon Schechter, lettore in studi talmudici a Cambridge, identifica come parte della perduta versione originale ebraica dell’Ecclesiaste. Schechter parte per Fustat, la vecchia Cairo, e imbastisce una spasmodica corsa all’acquisto dei reperti della Geniza (dove i testi, sacri e non, venivano depositati prima di essere sepolti e obliati) della sinagoga Ben Ezra, attraverso i più incredibili mediatori: disertori che si fingono conti, rabbini ashkenaziti di Gerusalemme, ricche famiglie ebraiche del Cairo e autorità egiziane… e non manca un naufragio, a minacciare quanto recuperato (oltre ai papiri di Ossirinco!).rnOltre 280 mila frammenti provenienti dalla sinagoga della Cairo fatimide, spesso in giudeo-arabico, ma anche in yiddish e giudeo-spagnolo, offrono un incredibile spaccato della storia e della cultura ebraica e del Mediterraneo. Tre successive generazioni di studiosi – le cui storie esaltanti, curiose, a volte tragiche ci vengono narrate nel volume – hanno studiato questa messe di documenti: prima concentrandosi sui testi religiosi, dal Ben Sira a rari testi eretici del IX secolo (come Il libro delle domande di Al-Balkhi), poi su quelli letterari, complici i ritrovamenti di poesie portate con sé dagli ebrei sefarditi espulsi dalla Spagna (Dunash, Yehuda Halevi), e i responsi di Maimonide, che era stato a capo della comunità cairota, e infine esplorando i documenti di storia materiale ed economica portati alla luce da S.D. Goiten. Proprio Goiten, basandosi sullo studio di questi frammenti scartati dagli altri studiosi, pubblicò i sei corposi volumi di A Mediterranean Society, e ricostruì l’incredibile rete di commerci che dal Cairo raggiungeva l’India e Samarcanda in Asia, Aden a Sud, Costantinopoli e Kiev a est, la Tunisia, la Sicilia e l’Italia, la Francia e la Spagna a ovest. Emergono vividi bozzetti di vita quotidiana, contratti matrimoniali, amuleti magici, petizioni alle autorità, ricette mediche, a comporre il ritratto di una società vivace e aperta, colta e cosmopolita. -
Masi della val Gardena. La memoria di un paesaggio. Ediz. ladina, tedesca e italiana
I masi della Val Gardena rappresentano un antico patrimonio architettonico risalente in alcuni casi al XIII secolo che possiede, oltre al suo valore storico documentario, una grande ricchezza di caratteristiche costruttive ed estetiche. Tuttavia, questi masi sono sempre più minacciati dalla demolizione dovuta all'incisiva e profonda trasformazione economica sociale del territorio e dall'estrema difficoltà di adattamento di tali strutture storiche alle nuove esigenze. La perdita di questo patrimonio architettonico rappresenterebbe per la valle l'irreversibile impoverimento di una parte della sua cultura materiale. Il recente interesse per la maggiore conservazione dei masi ha fatto nascere l'esigenza di fissarne nuove immagini. Lo stretto legame fra la forma architettonica e la sua interpretazione in fotografia apre la strada a una riconsiderazione dei valori estetici e culturali in generale e offre, tramite un immediato approccio estetico-visivo ed emotivo, una considerazione più analitica dei singoli elementi costruttivi. Le evocative fotografie in bianco e nero di Václav Sedý si configurano nel catalogo e nella mostra itinerante come un atlante fotografico in rappresentanza della cultura architettonica e territoriale contadina che ha segnato per secoli la vita della valle. Questa significativa esposizione, insieme al suo catalogo, ha l'obiettivo di far riscoprire questo patrimonio a rischio nelle località alpine e nelle facoltà di architettura. Alla chiusura della mostra, a gennaio 2020, è previsto un convegno sul tema della conservazione e metamorfosi delle costruzioni agricole di montagna. -
Marco Zanuso. Architettura e design
Il volume propone una lettura critica dell'opera e del pensiero di Marco Zanuso, professore al Politecnico di Milano e tra i protagonisti dell'architettura e del design italiani del Novecento. Fin dagli anni della sua formazione Zanuso coniuga un'intensa attività professionale negli ambiti dell'architettura e del design, condotta a stretto contatto con i settori più innovativi dell'industria italiana, con un'attiva partecipazione al dibattito architettonico del dopoguerra come membro del CIAM, del Movimento di Studi dell'Architettura, dell'AIA e dell'INU. Nella sua veste prima di capo-redattore della rivista ""Domus"""" (19461948) poi di redattore di """"Casabella-Continuità"""" (1953-1956), partecipa al dibattito architettonico di quegli anni, introducendo temi dei quali sarà uno dei più brillanti interpreti nel corso degli anni successivi: dall'urgenza della ricostruzione alle potenzialità della prefabbricazione edilizia, dalla conoscenza dei processi produttivi industriali al rapporto tra architettura e design, dalla sperimentazione sui nuovi materiali alla collaborazione dell'architettura con le arti, dal ruolo dell'architetto nella società industriale alla """"progettazione integrata"""". Ai moltissimi progetti di design diventati icone del Novecento - dai mobili Arflex e Gavina, agli apparecchi radiotelevisivi Brionvega, alle macchine per cucire Borletti - affianca una originale attività di architetto, improntata a un """"peculiare umanesimo"""". Lo stesso che ne orienta l'insegnamento al Politecnico di Milano dove, tra l'altro, contribuirà in modo determinante alla nascita della Facoltà del Design. Attraverso l'analisi dei materiali d'archivio, gli autori hanno indagato la complessità della metodologia progettuale dell'architetto-designer, connotata da una ricerca d'avanguardia incardinata sul sinergico intreccio tra due polarità: le """"tecniche costruttive"""" e le """"tecniche di progettazione"""". L'unicità di Zanuso deriva in larga parte, inoltre, dalla ibridazione tra le """"tecniche di progettazione"""" dell'architettura e quelle dell'industriai design, secondanti un pensiero orientato da un approccio sistemico la cui datità sperimentale è di derivazione scientifica."" -
100 capolavori delle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini
Le Gallerie Nazionali d'Arte Antica Barberini e Corsini, situate nel cuore di Roma e ospitate in palazzi di grande pregio architettonico, custodiscono opere di eccezionale valore che coprono un arco cronologico che va dal Duecento al Settecento. Pagina dopo pagina, attraverso i capolavori dei più grandi artisti italiani (Beato Angelico, Raffaello, Piero di Cosimo, Bronzino, Lotto, Tintoretto, Pietro da Cortona, Caravaggio, Bernini, Reni, Guercino, Batoni, Canaletto) si segue lo sviluppo dell'arte del nostro paese. Basti pensare alla Fornarina di Raffaello o alla Giuditta e Oloferne di Caravaggio. Non mancano i grandi maestri stranieri: Hans Holbein, El Greco, Rubens, Poussin, Mengs, Fragonard, Boucher. L'importanza dei due edifici e del formarsi delle loro collezioni in capo a due delle più illustri famiglie centro italiane, i Barberini e i Corsini, così strettamente legate alla storia del pontificato, sono trattate in un breve saggio introduttivo. Oltre alle 100 schede, sono descritti elementi di particolare rilievo che fanno parte dell'arredo dei palazzi, ad esempio la Scala elicoidale di Borromini e il soffitto affrescato da Pietro da Cortona con il Trionfo della Divina Provvidenza. Grazie all'accurata campagna fotografica intrapresa dalla Bibliotheca Hertziana e in seguito ai numerosi restauri degli ultimi anni, sarà possibile ammirare fin nei minimi particolari i dipinti e le sculture, tutti riprodotti a piena pagina. Le semplici ma dettagliate schede che accompagnano le immagini guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo, nonché forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Si tratta della prima guida che include entrambe le Gallerie Nazionali, recentemente accorpate, e il prezzo volutamente contenuto rende il volume di grande interesse per tutti gli appassionati d'arte. -
Frontiere. Arte, luogo, identità ad Aosta e nelle Alpi occidentali 1490-1540
L'arco alpino occidentale tra Quattro e Cinquecento è un'area di vivace circolazione di persone, manufatti e idee. Frammentata dalle griglie interpretative emerse con i moderni Stati-nazione, questa regione si è imposta tra i laboratori di metodo della storia dell'arte italiana del secondo Novecento. Ma come affrontare lo studio del locale oggi, in un'epoca percorsa da rivendicazioni identitarie, istanze europee e spinte globaliste? Esplorando su nuove basi la cultura figurativa della Valle d'Aosta, questo librone indaga i molteplici legami con altri centri delle Alpi e della pianura padana, da Lione a Ginevra, da Chambéry a Casale Monferrato. A emergere è una visione inedita dello spazio culturale alpino nella sua complessità, nonché una riflessione di metodo sugli schemi interpretativi e sulle metafore - spaziali e non - adottati dalla storia dell'arte nel suo operare e fare storia. -
100 masterpieces of National Galleries Barberini and Corsini
Le Gallerie Nazionali d'Arte Antica Barberini e Corsini, situate nel cuore di Roma e ospitate in palazzi di grande pregio architettonico, custodiscono opere di eccezionale valore che coprono un arco cronologico che va dal Duecento al Settecento. Pagina dopo pagina, attraverso i capolavori dei più grandi artisti italiani (Beato Angelico, Raffaello, Piero di Cosimo, Bronzino, Lotto, Tintoretto, Pietro da Cortona, Caravaggio, Bernini, Reni, Guercino, Batoni, Canaletto) si segue lo sviluppo dell'arte del nostro paese. Basti pensare alla Fornarina di Raffaello o alla Giuditta e Oloferne di Caravaggio. Non mancano i grandi maestri stranieri: Hans Holbein, El Greco, Rubens, Poussin, Mengs, Fragonard, Boucher. L'importanza dei due edifici e del formarsi delle loro collezioni in capo a due delle più illustri famiglie centro italiane, i Barberini e i Corsini, così strettamente legate alla storia del pontificato, sono trattate in un breve saggio introduttivo. Oltre alle 100 schede, sono descritti elementi di par ticolare rilievo che fanno parte dell'arredo dei palazzi, ad esempio la Scala elicoidale di Borromini e il soffitto affrescato da Pietro da Cortona con il Trionfo della Divina Provvidenza. Grazie all'accurata campagna fotografica intrapresa dalla Bibliotheca Hertziana e in seguito ai numerosi restauri degli ultimi anni, sarà possibile ammirare fin nei minimi particolari i dipinti e le sculture, tutti riprodotti a piena pagina. Le semplici ma dettagliate schede che accompagnano le immagini guidano il lettore alla comprensione dello stile e dell'iconografia di ogni pezzo, nonché forniscono notizie biografiche, storiche e stilistiche sugli autori. Si tratta della prima guida che include entrambe le Gallerie Nazionali, recentemente accorpate, e il prezzo volutamente contenuto rende il volume di grande interesse per tutti gli appassionati d'arte. -
Armonia paleo. Ricette per una vita sana secondo natura
Ricette paleo semplici ma creative, adatte a tutti: a chi vuole perdere peso, a chi ha intolleranze o allergie a cereali e latticini, e a chi semplicemente vuole riscoprire il gusto del ""cibo vero"""", non raffinato da trattamenti industriali, ritrovando l'armonia con la natura e la propria fisiologia, come spiega nell'introduzione Fabrizio Rapuzzi, medico dello sport. , Un libro di riferimento per chi segue la Dieta Paleo, perfetto anche per tutti coloro che vogliono raggiungere una nuova consapevolezza del corpo e ottenere l'energia psicofisica per iniziare le giornate con entusiasmo e finirle di buonumore, scoprendo insieme uno stile di vita sostenibile e un'alimentazione sana, con tante ricette deliziose per colazione, pranzo e cena. Piatti a base di carne, pesce, uova, con tante verdure, e preparazioni sfiziose di zuppe e """"primi"""" alternativi, tutti privi di cereali, latticini e . legumi, senza tralasciare dolci con ingredienti insoliti, per stuzzicare e stupire i curiosi di nuovi e antichi sapori fin dalle splendide immagini dei piatti, preparati e fotografati da Morena Benazzi. Il libro comprende anche indicazioni per organizzare la dispensa in modo sano, risparmiando negli acquisti e seguendo le stagioni, con suggerimenti di menù. Perché un'alimentazione in armonia con la propria natura è un'alimentazione in armonia con la Natura.""