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Allah Ákbar. Manuale di educazione ai diritti umani contro l'islamofobia
Allah Ákbar non è una formula del fondamentalismo islamico, è una espressione in lingua araba pronunciata da persone di diverse fedi. A causa di questo o di altri pregiudizi su base religiosa, in Italia continua a crescere paura e odio nei confronti dell'Isl?m, con conseguenti atti discriminatori contro i musulmani. Allah Ákbar, la risorsa educativa, attraverso metodologie partecipative sensibilizza il lettore ad essere pronto ad una partecipazione attiva nella società e in favore dei diritti umani e a saper contrastare stereotipi e pregiudizi nei confronti di comunità religiose ""altre"""". In generale, il manuale è rivolto ai giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni e ha lo scopo di supportare insegnanti, formatori ed educatori, ma anche operatori delle organizzazioni non governative, nel lavoro contro l'islamofobia nel campo dell'istruzione e dell'educazione non formale."" -
Ombre verdi. La trappola della sostenibilità in diversi settori produttivi
Il seguente libro affronta con uno sguardo critico le teorie dominanti nell'ambito della sostenibilità mettendone in luce le contraddizioni. Allo stesso tempo però propone delle alternative in cui la sostenibilità ambientale rientra in una più generale teoria e pratica di compatibilità sociale per lo sviluppo autodeterminato dei popoli. -
Baruch abbà (benvenuto). Gli elementi fondamentali dell'ebraismo
Baruch abbà è il tipico saluto ebraico di benvenuto che viene dato a chi viene in visita. Infatti, questo libro è dedicato principalmente a coloro, ebrei e soprattutto non ebrei, che vogliono approcciarsi alla conoscenza della religione giudaica. Il testo, scritto con un linguaggio scorrevole e comprensibile, tratta sia delle origini del popolo d'Israele (dai Patriarchi all'Esodo in Egitto), che del passaggio dall'ebraismo sacrificale a quello rabbinico. Nella seconda parte, il libro analizza gli aspetti della vita quotidiana degli ebrei fra cui l'osservanza del Sabato, le feste, il matrimonio e il lutto. Di particolare interesse è l'acuta e profonda analisi dei diversi tipi di ebraismo: ortodosso, conservative e progressivo. Nell'ultimo capitolo del testo l'autore affronta un tema straordinariamente attuale: il rapporto tra ebraismo, sionismo e Stato d'Israele. La prefazione del libro è a cura di Rav Leigh Lerner Rabbino Emerito del Tempio progressivo Emanu-El-Beth Sholom di Montreal e di Shir Hadash di Firenze. -
Fiori di campo
Vittoria e Pietro si rincontrano nell'età adulta animati dal ricordo di un'amicizia sfiorata parecchi anni prima. La loro comunicazione a distanza si colora dapprima di messaggi ed immagini. Nasce fra i due un linguaggio nuovo che ben presto rispolvera sensazioni, alimenta silenzi e aspettative, affina ed altera la percezione fino ad amplificare il rumore delle emozioni. Tutto questo trova riscontro negli sprazzi di realtà vissuta che i protagonisti provano a concedersi, cullati dalla nota malinconica e fresca dei paesaggi meridionali che fanno da scenario ad un sentimento dove passione e contraddizione trovano la giusta dimensione. -
La colonna spezzata. Vita del Real Carabiniere Angelo Rognoni
Rognoni fu un giovane che, credendo nei valori risorgimentali, poco più che ventenne si arruolò nel Corpo dei Carabinieri Reali e terminato il periodo di istruzione fu trasferito in Adernò passando dalle risaie pavesi (era nativo di Dorno) alle pendici dell’Etna. A soli ventitré anni, mentre adempiva al proprio dovere, trovò la morte affrontando, unitamente a altri due militari rimasti feriti, dei malfattori che avevano poco prima consumato un reato. La madre del militare, a causa della distanza e della precaria condizione economica, non ebbe né la possibilità di acquistare una tomba né quella di traslare le spoglie del proprio figlio nel paese d’origine rinunciando, suo malgrado, alla consolazione di pregare sulle sue spoglie mortali. La Sua tomba sarà realizzata nel cimitero di Adernò e, come si legge in una parte dell’epitaffio, “lo spirito della madre lontana, il cuor generoso dei camerati del suo tenente grazie” è stata voluta dai commilitoni del Carabiniere caduto. Nonostante i differenti contesti storici e operativi per i Carabinieri di oggi è facile immedesimarsi nella triste storia del Rognoni. Un giovane chiamato a servire la propria Nazione lontano da casa e dagli affetti più cari. -
Fossi Filo
Pagina dopo pagina, ""Fossi filo"""" accompagna il lettore in un viaggio di luci e ombre, dove parole e colori si intrecciano tra loro dando forma all'inesprimibile. Fili sottili sussurrano al vento atmosfere oniriche e ricordi antichi, che evocano un prezioso contatto con la Madre Terra. Sono gli occhi, infatti, i veri protagonisti della raccolta, capaci di andare oltre le apparenze, immergendosi sino alle viscere della mera realtà, animati dall'irrefrenabile desiderio di comprendere la vita. Fede, amore, sogno, gratitudine... dolore. Numerosi sono i fili che avvolgono con delicatezza il cuore, così da lenire le profonde ferite dell'anima. """"Parole, dove siete?"""". Ecco che l'urlo taciuto si plasma: versi e segni si diffondono vividi su fogli leggeri, narrando l'intima fragilità dell'essere umano che, immobile, attende l'arrivo dell'arcobaleno."" -
Pupazzi story. Il mondo dei pupazzi in TV
Il volume analizza meticolosamente tutti i pupazzi televisivi dagli anni '50 ad oggi, attraverso essi l'autore pone in essere una visione originale della storia delle televisione italiana e della società. Dagli anni di Carosello, attraverso l'internazionalizzazione della tv, la nascita di quella commerciale, fino alla tv digitale i pupazzi sono stati un elemento di intrattenimento apparentemente secondario ma in realtà solamente poco analizzato in quanto entrati pacificamente nel quotidiano paesaggio dei telespettatori. Il libro è di fatto un piccola enciclopedia di 450 pagine in cui ritrovare pupazzi nascosti nella memoria di ognuno di noi. -
Altraparola. L'inconscio sociale
Il volume raccoglie una serie di saggi sul tema dell'inconscio sociale, tentando di definire il concetto da un punto di vista psicoanalitico e politico. Esso considera inoltre la sua importanza per la comprensione del momento presente, mettendo in rilievo i movimenti profondi e gli stati d'animo che condizionano il pensiero e la prassi della politica, sempre partendo da una prospettiva di pensiero critico e sociale. Il libro si propone di riflettere sull'intersezione tra psicanalisi e politica, tra inconscio collettivo e ordine dominante, sulla necessità di ogni forma di dominio di affermarsi non solo come regime di sovranità e di violenza, ma anche come regime del desiderio, che conduca il più possibile a una irriflessa servitù volontaria. Gli autori del libro si chiedono: In qual modo i processi inconsci del desiderio ci inducono ad accettare le forme del dominio? In qual modo possono entrare in contraddizione con esse e sorreggere un'immaginazione utopica del futuro? -
Era meglio un altro giorno
Corrado vive a Roma e ogni giorno ha una controversia: che sia il vicino di casa che scarica un intero soggiorno sul marciapiede, o l'ignoto padrone del cane che lascia che la sua bestiola si svuoti la vescica sulla ruota del suo scooter. Annota ogni sgarberia sul suo taccuino, per farla pagare al colpevole. Non va meglio al lavoro, dove la sua occupazione principale è cercare di evitare il cameratismo spicciolo dei colleghi, ascoltandoli e spiandoli di nascosto. Non crede nell'amore: abbagliato dallo splendente angelo nero Waris ma ferito dal suo lato oscuro, soffre di questo rapporto tossico e rifugge i rapporti amorosi. Corrado ha due amici con cui condivide i suoi passatempi: bere birra al pub e prendere a mazzate gli spacciatori al Cinodromo, improvvisandosi giustizieri della notte. I suoi vicini di casa sembrano stranamente interessati alla sua vita e ne approfittano per spettegolare apertamente sul rapporto con Lucia, studentessa impicciona che si intromette nella sua vita e che lui tollera a malapena. Solo il confronto con il padre, ex pugile dal cuore d'oro, lo rimetterà in riga, facendogli nuovamente accettare l'amore nella sua esistenza. -
I «luoghi» delle industrie dismesse. GIS & HBIM per la loro valorizzazione
I luoghi delle industrie dismesse, con le loro fabbriche, ciminiere e groviglio di volumi necessari alla produzione industriale hanno segnato il paesaggio culturale di numerose comunità. Un paesaggio in cui la fabbrica, che rappresenta il monumento più importante, l'attrattore visivo e simbolico del luogo, icona della modernità perché concepita per e con la macchina, ha dato origine ad un proprio linguaggio figurativo espressione dell'era industriale. Questo lavoro è un viaggio che cerca di comunicare per immagini i segni necessari a disvelare il valore culturale di questi siti: documenti iconografici della loro genesi costruttiva, fotografie e modelli 3D realistici ed immersivi, con l'uso di sistemi GIS e BIM, visualizzano il loro valore materiale e immateriale. Il racconto per immagini è un passo verso quel processo di valorizzazione indispensabile ad acquisire la consapevolezza del valore architettonico, storico e culturale delle architetture industriali dismesse per evitare che esse subiscano interventi di ""trasformazione"""" snaturanti, basati sulla esclusiva sulla logica del profitto economico e non sulla conservazione della memoria storica che custodiscono."" -
Storia di torri lunghe più di un metro
"Storie di torri lunghe più di un metro"""" raccoglie racconti per ogni età, nati dalla penna di scrittori professionisti e di persone comuni. Nello straordinario periodo della pandemia del 2020, la comunità di Tor Bella Monaca, quartiere della periferia romana, è riuscita ad accorciare quelle distanze necessarie a prevenire la diffusione del Covid-19, attraverso storie e filastrocche inedite, lette dalla libreria Booklet Le Torri. Alessandra Laterza, conosciuta in zona come La Libraia, ha saputo cogliere l'esigenza di condivisione di una comunità e ha dato vita ad un progetto che ha trasformato le torri in una fonte incredibile di narrazioni. I bambini e le bambine dell'I. C. Melissa Bassi, insieme alle loro famiglie e alle loro insegnanti, sono diventati autori ed autrici, illustratori ed illustratrici di questo libro, a testimonianza della bellezza di una periferia. Età di lettura: da 7 anni." -
Piccoli racconti sotto l'albero
Come Esopo inventò favole che avevano protagonisti animali e Fedro le rielaborò con la sua ironia e con la sua visione personale, così Gioia Marchesini disegna con le sue parole e interpreta con la sua fantasia pregi e difetti, stati d'animo e comportamenti, emozioni e impressioni. Essi si incontrano e si sfidano, in una continua rappresentazione, come sulle tavole di un palcoscenico: il palcoscenico della vita. Come in tutte le favole, arriva il finale, felice o tragico, che svela la verità o suggerisce la morale. -
Le luci della strada
Dove si racconta di sette amici sulla sessantina che si incontrano la notte di capodanno nella casa dell'unico non sposato e parlano per tutta la notte, a modo loro, di fatti lontani nel tempo. Vista la maniera caotica di parlare non si capisce quasi mai chi sia a dire cosa, ma forse non è così importante. A ricordare bene, i loro nomi sono: Peppino, Gabriele, Ernesto, Giovanni, Rodolfo, Antonio e Matteo. Ma detto questo non saprei aggiungere altro, tranne l'aspetto fisico più o meno simile, capelli scarsi e grigi, statura media. Niente di che, ma lo sanno anche loro. Parlano di amore, di amicizia e di un viaggio che non avrà mai fine. -
Io e lei
La bicicletta come strumento ludico e mezzo di ricerca per qualcos'altro. Nella fatica di una salita dell'Appennino, nella contemplazione di un paesaggio attraverso una faggeta a novembre, ma anche nel ripercorrere il complicato rapporto con un padre o per capire, anzi, tentare di capire, il senso ultimo di un tragico evento. La bicicletta vista da bordo strada come spettatore di un giorno epico, o vissuta in prima persona in una gara che va al di là di un'esperienza agonistica. La bicicletta come pretesto di dialogo con un amico; come chiave di lettura, appunto, di qualcosa oltre a lei stessa. -
Domus aurea. Marcia sinfonica per orchestra di fiati. Partitura e parti staccate
Domus Aurea riprende gli stilemi della marcia sinfonica, genere particolarmente glorioso e rappresentativo di una peculiare cultura musicale tipica del Meridione d'Italia. La marcia sinfonica, infatti, è un genere bandistico tipico del Mezzogiorno che coniuga le caratteristiche della marcia con quelle della musica colta, sinfonica e operistica, venendo a creare, in questa maniera, un genere ricco di enormi potenzialità espressive ma sempre molto fruibile per un pubblico essenzialmente popolare. -
Pound! Marcia per Orchestra di Fiati. Partitura e parti staccate
Pound! è una composizione classificabile con facilità come marcia militare. Il titolo ha origine onomatopeica e ricorda il suono che si ascolta quando la banda sfila ed esegue le marce a passo. La forma compositiva prevede una breve introduzione, un tema A ritornellato, uno squillo di trombe, un tema B ritornellato (detto Trio) e, per concludere, di nuovo un tema A: siamo di fronte ad una forma ternaria. -
La Cacciata dei Tarquini. Poema sinfonico per orchestra di fiati. Partitura completa
La Cacciata dei Tarquini è una composizione appartenente al genere del poema sinfonico. Il poema sinfonico, come è noto, è un genere di musica a programma, che richiede, quindi, un argomento extramusicale. Nel caso in esame, l'argomento extramusicale è un episodio di storia romana, ossia quello che sancisce la fine della monarchia e la nascita della repubblica. Stiamo parlando, evidentemente, della cacciata di Tarquinio il Superbo. -
Il cane di Goya
E se il cane, oltre a essere il Cerbero «del regno dei morti, immagine del terrore notturno, simbolo profetico del tempo, creatura nel vasto deserto del mondo, allegoria rinascimentale dell'ascensione dello spirito, emblema della fedeltà e della malinconia, fosse anche un ritratto, una metafora di un ritratto umano, una riflessione sulla nostra condizione?... La fine di quest'opera delle tenebre sarebbe quindi questo cane che non sprofonda, che si affaccia appena, che non è neppure guardiano del proprio territorio, questo cane concentrato, così presente e così contemporaneamente assente, che contempla con timore e rassegnazione un qualcosa che sta succedendo, forse la vastità dell'universo o forse proprio noi che stiamo assistendo al passaggio vertiginoso della vita, o semplicemente l'umiliazione dell'uomo arrogante e fertile, vinto dall'età e dalla pesantezza.» (Antonio Saura) -
G. Fauré «berceuse» op. 16
Elaborazione per Ensemble da Camera: Clarinetto in La, Pianoforte, Violino, Contrabbasso, Fisarmonica. -
Le lucciole e le stelle
In questo lavoro, l'autore riporta vicende distanti nel tempo trattenute nella memoria e nel cuore. Rievoca emozioni avvertite in un luogo conservato nei ricordi, che la frenesia ansimante dell'oggi non riesce a rimuovere perché radicate nel profondo dell'anima. È un viaggio in una storia fatta di tristezza e disagio, dove emigrazione e povertà hanno prodotto cicatrici, rimarginate dal calore umano trasmesso da gente semplice e spontanea, che la vita di comunità ha arricchito di emozioni e sentimenti. Alla fine si scopre un'isola felice che attrae e incuriosisce, un villaggio dove le poche cose possedute sono condivise, un mondo che avvolge e protegge, un desiderio di amore appreso da gente generosa, un posto capace di stupire con il bagliore delle lucciole ansiose di emulare l'incanto delle stelle.