Sfoglia il Catalogo feltrinelli010
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6721-6740 di 10000 Articoli:
-
Internet fatta a pezzi. Sovranità digitale, nazionalismi e big tech
Proprio come il mondo è delimitato da confini e frontiere, lo stesso vale per Internet. L'utente il più delle volte neppure lo sa, ma Internet non è «tutto il mondo», è un ambiente frammentato, in feroce competizione economica, spesso in guerra. La promessa di contenuti universali della rete è svanita da tempo. Eppure l'avventura era partita in maniera diversa. Inizialmente nata come infrastruttura intrinsecamente priva di barriere, negli anni novanta la rete aveva ospitato una prima comunità di internauti che pensavano a un sogno di fratellanza universale, indipendente da qualsiasi potere economico o politico. Quando però le istituzioni hanno iniziato a comprendere il potenziale commerciale e strategico di Internet le cose sono cambiate. Con sistemi differenti a seconda della zona geografica e del sistema sociale, la rete è andata via via frammentandosi, sono sorti enormi monopoli tecnologici in grado di orientarla, con guadagni colossali, e si sono formate barriere geografiche più o meno evidenti sotto diretto controllo dell'autorità politica. Quello che viviamo oggi è un rapporto irrisolto tra un'infrastruttura globale e una struttura politica del mondo basata sugli Stati nazionali, con tutte le tensioni che ne derivano. Ma la partita è in corso e il governo di Internet è uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo e ci riguarda tutti. Bertola e Quintarelli ne narrano la storia e indicano possibili futuri, alla ricerca di una via che possa tenere insieme le libertà personali e le esigenze di una società pacifica, democratica e sicura. -
Sociopatici in cerca d'affetto
Ritrovarsi innamorati, sprofondati dentro un amore totalizzante, è spesso una condizione difficile: ogni passione, quando estrema, può trasformarsi in ossessione, solitudine, finire persino per sfociare in ansia sociale. In queste storie originalissime, sempre divertenti, ciascuna con la sua unità ma piene di rimandi l'una all'altra che presto coinvolgono il lettore in un lieve gioco di specchi, ci riconosciamo tutti. Perché tutti conosciamo l'amore, e a volte, chissà perché, qualcuno si innamora perdutamente di una scatola di latta, o anche, insospettabilmente della propria ansia. Sociopatici in cerca d'affetto raccoglie brevi, sempre ironici racconti interconnessi e ripartiti in quattro sezioni: Coloro che amano, in cui i protagonisti sono consumati da una passione bruciante per qualcuno o qualcosa, spesso portata alle estreme conseguenze; Ritratti in bilico, galleria di personaggi decisamente fuori dal comune; Tra le orecchie, monologo interiore di un ossessivo compulsivo; Paesaggi sghembi, dove a parlare sono oggetti inanimati o animali. Straordinario punto di forza è il gioco sottile che collega i racconti tra loro, e spinge il lettore a rintracciare i rimandi nascosti tra le righe, permettendogli di osservare una stessa situazione da punti di vista diversi, ma sempre divertenti e insieme malinconici. Michele Mellara, qui al suo esordio narrativo, ci consegna una galleria di personaggi insoliti, sospesi tra le pieghe di un'esistenza a volte amara e indigesta, ma soprattutto, a ben guardare, comica. Perché in fondo è così, siamo tutti sulla stessa barca, soprattutto quando in gioco ci sono le relazioni. -
Indagine sulla morte di un partigiano. La verità sul comandante Facio
Il 22 luglio 1944, Dante Castellucci, nome di battaglia Facio, comandante partigiano del Battaglione Picelli – operante in Lunigiana, sull'Appennino tra La Spezia e Parma –, viene fucilato dai suoi compagni dopo un sommario processo. Il 27 aprile 1962, per decreto del presidente Giovanni Gronchi, gli viene conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria, in quanto «scoperto dal nemico, si difendeva strenuamente; sopraffatto ed avendo rifiutato di arrendersi, veniva ucciso sul posto». Evidentemente qualcosa non torna. Dante Castellucci era calabrese, non un figlio del nord dunque, e questo spiega forse in parte la problematicità della sua memoria. Emigrato giovanissimo in Francia e arruolato nell'esercito italiano, diserta e si rende protagonista della primissima azione partigiana, ancor prima dell'8 settembre e dell'occupazione tedesca e persino prima della caduta del fascismo del 25 luglio 1943. Il 22 giugno assalta con i suoi compagni il poligono militare di Guastalla e si impossessa di armi e munizioni. Verrà arrestato assieme ai fratelli Cervi alla fine del '43, ma riuscirà a fuggire, evitando di un soffio la fucilazione; accusato – incolpevole – di tradimento, si sposterà sull'Appennino, dove in breve tempo acquisterà fama leggendaria: i bollettini angloamericani riporteranno un'azione nella quale, assieme a soli otto compagni, riesce a tenere testa a 150 nazifascisti per un giorno intero. Comandante amato, stratega riconosciuto, Facio muore poco più che ventenne consegnandosi docilmente al plotone d'esecuzione partigiano. Dopo anni di ricerche, ""Indagine sulla morte di un partigiano"""" ricostruisce la vicenda eccezionale di un combattente anomalo, coraggioso e appassionato, con tutti i chiaroscuri che la storiografia seria sa mettere in risalto. Pino Ippolito Armino ci consegna finalmente un resoconto accurato e solido sulla vita e gli ideali di un grande resistente e sui motivi che possono aver portato al tragico epilogo."" -
Figlie del sole
Con ""Figlie del Sole"""", opera della piena maturità, Károly Kerényi è stato il primo ad aver affrontato il mito con esattezza scientifica, sensibilità intuitiva e duttilità di pensiero. Del mito infatti Kerényi non intende proporci una filosofia, ma una interpretazione religiosamente attenta e fedele. Il suo racconto del mito è il racconto della storia dell’umanità stessa, letta – come ha detto Cesare Pavese – non come «conoscenza del passato» ma come continua «falcoltà creatrice». Prefazione di Angelo Brelich."" -
Paranoia. La follia che fa la storia. Nuova ediz.
Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico. In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però l'apparenza della ragione. Questa follia «lucida» – così la definivano i vecchi manuali di psichiatria – è uno stile di pensiero privo di dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiunge infatti un'intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia, dall'olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie mature. Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari. Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune, colui che chiede a gran voce tra la folla la messa a morte di una minoranza subito dopo aver aiutato il figlio a fare i compiti. Orrori del passato? La luce della coscienza, ci ricorda Zoja, non è mai completa né definitiva. La paranoia può ancora affermare, a buon diritto: «La storia sono io». La presente edizione è corredata da una nuova Prefazione dell'autore. -
Quasi niente sbagliato
Brianza, terra dai confini incerti, paesaggio di asfalto e capannoni, provincia ricchissima, dove la religiosa devozione al lavoro sembra essere l'unico parametro riconosciuto per la definizione di rapporti e identità. Ma per Margherita, nata nel 1990 in una delle tante famiglie venete emigrate in Lombardia nel dopoguerra, il benessere è una chimera da contemplare da lontano. Sfiancata dal susseguirsi di lavori senza prospettiva e a cui sembra destinata solo in quanto donna, svuotata dalla minaccia costante della precarietà e svilita da un'umanità ambigua, fatta di personaggi in cui albergano a un tempo colpa e innocenza, per Margherita rimane solo il sogno della fuga. Coltiva l'ossessione di Milano, attraente come una terra promessa, e di un lavoro come giornalista, forse unica possibilità rimasta per provare a fare sentire la propria voce. E sola alternativa a quella violenza che, goccia dopo goccia, quasi niente, rischia di trasformarla in tutto ciò che ha sempre rifiutato. Con ""Quasi niente sbagliato"""" Greta Pavan ha scritto un romanzo di formazione, un autentico spaccato generazionale, una storia sull'appartenenza e sull'affermazione di sé che prova a rispondere a una domanda esistenziale: se il male sia ciò che riceviamo o quello che ci portiamo dentro."" -
La colonia
Estate 1979, Irlanda del Nord. Una minuscola isola non lontana dalla costa ovest, ultimo baluardo di una esigua popolazione di madrelingua irlandese, è la meta estiva di due «stranieri»: il signor Lloyd, un pittore inglese, che si immagina un novello Gauguin, e Jean-Pierre Masson, un linguista francese lì per completare la sua tesi di dottorato. Lloyd è alla ricerca di un'esperienza profonda, tanto che fin dall'inizio pretende di arrivare in barca a remi nonostante il mare agitato: vuole che quel luogo incontaminato lo cambi radicalmente, vuole che la tranquillità e la luce si impadroniscano di lui dandogli la vera ispirazione della creazione artistica. Dal canto suo anche Masson desidera qualcosa: la conferma che l'isolamento dei pochi abitanti del luogo possa provare le sue teorie di preservazione identitaria legata alla lingua. Ma le persone che abitano l'isola – cinque chilometri per ottocento metri di estensione – hanno le loro opinioni su ciò che viene preso da loro e ciò che dovrebbe essere dato in cambio. Attraverso l'interazione tra i due visitatori e la popolazione locale, Audrey Magee ci parla di colonialismo, di identità culturale, dell'arroganza di chi non ascolta le persone che si vanta di voler aiutare, nella convinzione di sapere meglio di loro ciò di cui hanno bisogno. La violenza coloniale, così ben camuffata nei civilissimi rapporti tra i due «stranieri» e i loro ospiti, esplode in queste pagine, datate 1979, l'anno dell'escalation violenta dei Troubles, culminati nell'uccisione di lord Mountbatten. Magee è bravissima nel ritrarre i suoi personaggi: il quasi ridicolo pittore, alla ricerca di una vera esperienza di scogliere spazzate dal vento e solitudine, e l'altrettanto opaco Masson, che proietta le sue fantasie di purità linguistica sugli abitanti dell'isola. La scrittura è molto particolare, densa di dialoghi, ma anche di monologhi, con un punto di vista che passa da un personaggio all'altro, sorprendendo ma anche inchiodando alle pagine l'attenzione del lettore. E Magee riesce, in punta d'ironia, a darci un messaggio potente su come gli effetti del colonialismo restino radicati nella psiche delle persone, da entrambi i lati della linea che li divide. -
Un morso all'improvviso
«A vederlo pareva morto, ma non dev'essere ancora morto per bene» dice il Falco alla Fata Turchina nel romanzo di Collodi. Oggi Pinocchio è un quarantenne schizofrenico che vive insieme alla moglie e alla figlia adottiva in una periferia della Toscana. Tutti lo conoscono come Beo, da scarabeo. Stercorario, per la precisione. Il suo Paese dei Balocchi è il dancing della locale Casa del popolo, che frequenta il sabato sera insieme all'amico Luciano. Prova a moltiplicare le monete con il Gratta e vinci e i suoi piedi non si bruciano, ma soffrono di psoriasi, interpretato come segno di disfacimento imminente. Vittima di allucinazioni, è ossessionato in particolare dai marziani, ritenuti responsabili del rapimento del padre, scomparso da tempo. Per scongiurare le disgrazie sempre pronte a piovergli addosso, Beo impone a se stesso una miriade di regole, pratiche e cerimoniali che lo rendono legnoso e burattinesco. Eppure, malgrado tutto, insiste nel cercare la poesia nel degrado, l'incanto nello squallore. Dopo una serie di avventure dal sapore fiabesco e picaresco, una sera la persecuzione dei marziani prende corpo per davvero: Beo se li ritrova faccia a faccia, e da quel momento la sua vita cambia. Perdersi definitivamente sarà il prezzo da pagare per ritrovarsi ed essere finalmente persona. Con il suo sguardo disincantato eppure leggero nei confronti del mondo, Michele Cecchini ci accompagna tra pagine scanzonate e insieme strazianti, dai risvolti sorprendenti, attraverso una scrittura estremamente poetica, delicatissima. -
L'uomo che vuole risolvere il futuro. Critica ideologica di Elon Musk
«Il futuro non si risolve come un’equazione, e nessuna mirabolante tecnologia a venire oggi concepibile illuminerà di un millimetro le incognite ultime degli sviluppi sociali e politici dei prossimi millenni, se ci saranno. Nessuna soluzione tecnologica guiderà perfettamente lo sviluppo della civiltà umana, consentendo di predirlo scientificamente. Non c’è risposta giusta a un problema posto nei termini errati».Con queste parole, Fabio Chiusi mette in chiaro, fin dall’introduzione, che questo non è l’ennesimo libro in lode di Elon Musk, il «Tony Stark in carne e ossa», l’uomo (quasi) più ricco del mondo, l’acclamato miliardario eccentrico e altruista che vuole salvare l’umanità, il geniale ideatore di SpaceX, Tesla, Starlink, Neuralink, e ora anche padrone di Twitter. Questo libro è un’operazione differente e più articolata.Attraverso l’analisi del pensiero di Musk e di quello dei suoi eroi personali, Chiusi indica la matrice culturale e filosofica di riferimento del tycoon sudafricano e ce ne mostra le debolezze e, soprattutto, la pericolosità. Perché una cosa è certa, Elon Musk non opera solo per massimizzare il proprio profitto: ha un progetto a lungo termine e ha i mezzi per realizzarlo. E questo progetto ci coinvolge tutti, per cui conviene conoscerlo, anche perché – e qui sta il punto – le sue azioni hanno la tendenza a sfuggire a un reale controllo pubblico, critico e su base democratica. -
Questi adulti
Romanzo di formazione insolito e ironico, ""Questi adulti"""" ci racconta in prima persona la storia di Emily, a partire da quando, quattordicenne, partecipa alla festa per i cinquant'anni del padre nella loro bella casa in un quartiere residenziale del Connecticut, per poi svilupparsi nel corso di oltre dieci anni, e attraverso due continenti. La voce irriverente e lo sguardo acuto e lucidissimo di Emily ci raccontano il suo modo di vedere gli adulti, attraverso snodi fondamentali che capovolgeranno il suo mondo: la separazione dei genitori, il trasferimento del padre a Praga, il suicidio di un vicino di casa, la gravidanza della madre di un amico di cui il padre di Emily è indubbiamente responsabile. Ma, nonostante il passare del tempo, anche Emily sente di soffrire di un disturbo interiore che le impedisce di definirsi un'adulta a tutti gli effetti: la sfrontatezza e i timori dell'adolescenza, la stupefatta sicurezza di fronte all'ignoto, il terrore e insieme la distaccata compassione nei confronti della morte e delle miserie dell'età adulta sopravvivono allo scorrere degli anni. E Alison Espach – autrice di """"Appunti sulla tua scomparsa improvvisa"""" – con la sua voce fresca è bravissima a rendere questa compresenza di ricordo e presente, comprimendo e mescolando la cronologia, e restituendoci con amara ironia, genialità e acume ogni momento della lotta di una giovane donna per crescere in un mondo dove adulti e bambini sono a volte pericolosamente indistinguibili e i loro comportamenti troppo spesso considerati alla stessa stregua."" -
Il tuo cervello è una macchina del tempo. Neuroscienze e fisica del tempo
Secondo Dean Buonomano, ricercatore che ha posto al centro dei suoi studi il rapporto tra natura del tempo e neurobiologia, il cervello umano è un sistema complesso che non solo è in grado di percepire il tempo ma addirittura lo crea; costruisce il nostro senso del flusso cronologico e consente simulazioni mentali di eventi futuri e passati. Queste funzioni sono essenziali non solo per la nostra vita quotidiana, ma per l'evoluzione stessa della specie: senza la capacità di «predire» il futuro, l'umanità non avrebbe mai fabbricato utensili o inventato l'agricoltura. Con uno stile accattivante, combinando elementi di biologia evoluzionistica, fisica e filosofia, ""Il tuo cervello è una macchina del tempo"""" illumina concetti come il tempo soggettivo, lo spaziotempo e la relatività, fino a domandare infine: il passato, il presente e il futuro sono tutti ugualmente reali? La nostra percezione dello scorrere del tempo è un'illusione? Esiste il libero arbitrio, o il futuro è predeterminato? Lungo il percorso Buonomano svelerà tanto l'affascinante architettura del cervello umano quanto le intricate vicende del tempo stesso in un lavoro virtuosistico che ci porterà a una realizzazione sorprendente: sì, il nostro cervello è proprio una macchina del tempo."" -
I tempi del tempo. Una nuova prospettiva per la consulenza e la terapia sistematica
Il tempo può essere concepito in maniera differente da diverse persone o gruppi di persone, o anche dallo stesso soggetto in momenti diversi. Ogni concezione del tempo è ""vera"""" in un determinato ambito descrittivo e soltanto in quello. La dimensione temporale è importantissima nel funzionamento e nell'evoluzione della coppia e della famiglia. L'attenzione ai vissuti della famiglia e del sistema famiglia-terapeuti riguardo al tempo, l'utilizzazione terapeutica dei rituali familiari sono elementi che caratterizzano il modo di lavorare dei due autori e la proposta teorico-applicativa qui presentata."" -
Anatomia della psicoterapia
Il volume raccoglie gli scritti più significativi di uno dei grandi maestri della psicoterapia contemporanea. La lunga esperienza clinica e la vasta cultura negli ambiti della filosofia, della psicoanalisi e della psichiatria lo hanno condotto a concepire il lavoro dello psicoterapeuta come una complessa interazione di tre elementi: la scelta di riferimenti teorici; le caratteristiche della sua personalità e il suo modo di vivere il rapporto col paziente tra speranze e frustrazioni; l'attenzione ai problemi concreti di chi si rivolge a lui per essere aiutato. Ne risulta una sintesi coerente e unitaria che integra e ricompone gli aspetti di contraddizione e di ambiguità presenti nell'immagine di questa professione. -
La fantasia al lavoro: esperienze cliniche e riabilitative con pazienti psicotici
Da più parti è affermata l'importanza del lavoro come mezzo di riabilitazione per i pazienti psicotici, ma possiamo avere la sicurezza che lo psicotico desideri lavorare? Secondo gli autori dei contributi qui raccolti, il desiderio di lavorare non può essere presupposto, ma va dimostrato, altrimenti i programmi riabilitativi basati sul lavoro sono destinati a fallire, come spesso accade. -
Istituzioni di matematica
Questo manuale presenta una scelta di argomenti classici per la formazione matematica di base: dai rudimenti dell'algebra lineare alla geometria analitica nel piano e nello spazio, dal calcolo differenziale ai fondamenti di probabilità e statistica, dallo studio delle serie a quello delle equazioni differenziali. -
Il controtransfert
Argomento centrale di questo volume è il controtransfert, vale a dire l'insieme degli atteggiamenti e sentimenti, consci o inconsci, dell'analista riguardo al suo paziente. Secondo l'autore l'analista deve riconoscere con onestà e umiltà i pensieri, le fantasie e le emozioni, anche i più personali, che vengono suscitati in lui dal rapporto con un determinato paziente, come derivanti in massima parte dalla storia di vita del paziente stesso. Il volume prende in esame i diversi processi psicodinamici caratteristici dei pazienti borderline, schizoidi, narcisisti o gravemente nevrotici, e ripropone intuizioni teoriche dell'autore quali il concetto di simbiosi e l'immagine del ""paziente come terapeuta del suo analista""""."" -
Psicopatologia della prima infanzia. Vol. 1: Il mondo del neonato.
A quasi un secolo dalle rivoluzionarie affermazioni di Freud sull'importanza delle vicende infantili per l'equilibrio psichico dell'adulto, esiste oggi un enorme interesse per le fasi più precoci della vita del bambino, dalle prime settimane della sua esistenza intrauterina al primo-secondo anno di vita. Il volume affronta numerosi temi che nel loro insieme documentano l'attività clinica e di ricerca in questo settore, che coinvolge più discipline: pediatria, genetica, psicologia, psicoanalisi, sociologia, epidemiologia, etologia, neuroscienze. -
Psicopatologia della prima infanzia. Vol. 2: Disturbi relazionali e patologie organiche.
A quasi un secolo dalle rivoluzionarie affermazioni di Freud sull'importanza delle vicende infantili per l'equilibrio psichico dell'adulto, esiste oggi un enorme interesse per le fasi più precoci della vita del bambino, dalle prime settimane della sua esistenza intrauterina al primo-secondo anno di vita. Il volume affronta numerosi temi che nel loro insieme documentano l'attività clinica e di ricerca in questo settore, che coinvolge più discipline: pediatria, genetica, psicologia, psicoanalisi, sociologia, epidemiologia, etologia, neuroscienze. -
Psicopatologia della prima infanzia. Vol. 3: Il bambino, la famiglia e le istituzioni.
A quasi un secolo dalle rivoluzionarie affermazioni di Freud sull'importanza delle vicende infantili per l'equilibrio psichico dell'adulto, esiste oggi un enorme interesse per le fasi più precoci della vita del bambino, dalle prime settimane della sua esistenza intrauterina al primo-secondo anno di vita. Il volume affronta numerosi temi che nel loro insieme documentano l'attività clinica e di ricerca in questo settore, che coinvolge più discipline: pediatria, genetica, psicologia, psicoanalisi, sociologia, epidemiologia, etologia, neuroscienze. -
Psicologia e biologia delle emozioni
Il volume si pone in una zona di confine tra lo psicologico e il biologico, ma molto più numerose sono sono le discipline coinvolte in questo campo d'indagine, prima fra tutte l'etologia e inoltre neuropsicologia, psicologia clinica, psicologia sociale, psichiatria e psicoanalisi. Il testo tratta argomenti quali le teorie tradizionali e le teorie attuali delle emozioni; la misurazione delle emozioni in psicologia sperimentale; l'espressione mimica e vocale delle emozioni; lo sviluppo delle emozioni nella prima infanzia; la funzione delle emozioni nel comportamento del bambino piccolo; i confronti col mondo degli animali superiori; gli aspetti neurofisiologici; i disturbi della sfera emotiva ecc.