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Ripensare la medicina. Restauri, reinterpretazioni, aggiornamenti
Questo libro, punto di arrivo di un lungo lavoro di ricerca e di elaborazione, avanza precise proposte di aggiornamento e di ridefinizione della base concettuale, conoscitiva e metodologica della medicina. Quasi come in un manifesto programmatico, l'autore si propone di riesaminare a fondo il paradigma positivista da cui è nata la medicina scientifica odierna. Si tratta di restauri di concetti comunque ancora validi, di reinterpretazioni di altri che invece manifestano vistose inadeguatezze e anche di veri e propri aggiornamenti. Ivan Cavicchi è docente di Sociologia dell'organizzazione sanitaria presso l'Università ""La Sapienza"""" di Roma."" -
Questioni italiane. Demonologia, antropologia, critica culturale
La prospettiva da cui l'autore osserva qui alcuni tratti della società italiana è quella di una sostenuta critica culturale. L'antropologo non esplora, in questo caso, l'esterno del sistema cui appartiene, né implode al suo interno, in una zona oscura dove imprevedibilmente si abbarbica un'irriducibile alterità; si muove lungo una zona di margine, di confine, di contatto culturale e di dialettica sociale. Si sofferma sia su alcune questioni teorico-metodologiche della disciplina, sia su alcuni aspetti della vicenda italiana, con l'intento di restituire modi peculiari di documentare e rappresentare l'alterità. -
Nuovo manuale di psicoterapia cognitiva. Vol. 1: Teoria
A quasi dieci anni dalla pubblicazione del primo Manuale sistematico di psicoterapia cognitiva, viene presentata l'edizione aggiornata e ripensata di questo strumento di lavoro. Il Nuovo Manuale non si limita a proporre i progressi dell'ultimo decennio nel campo della ricerca psicologica, ma è un'apertura sul futuro, sulle nuove sfide che attendono chi si dedica o aspira a dedicarsi alla pratica terapeutica, e non solo in ambito cognitivo. Il primo volume affronta i presupposti teorici che sostengono le applicazioni cliniche. -
Nuovo manuale di psicoterapia cognitiva. Vol. 2: Clinica.
In che modo il terapeuta cognitivo affronta il primo contatto con il paziente? Come si struttura il contratto terapeutico? Quali sono le modalità del setting? Come viene gestito il trattamento dei diversi disturbi? Il Nuovo Manuale offre in questo secondo volume una risposta sistematica a tutte le domande che possono sorgere una volta che ci si confronta concretamente con la pratica clinica. Il lettore dispone di una panoramica dettagliata sulle varie modalità di intervento, arricchita da numerose esemplificazioni. -
Nuovo manuale di psicoterapia cognitiva. Vol. 3: Patologie
Il volume offre una rassegna sulla psicopatologia che va dal bambino all'anziano. Riguardo ad alcune patologie gli ultimi dieci anni hanno portato trasformazioni spesso radicali: così è accaduto per i disturbi da uso di sostanze, con il cambiamento dei fenomeni e dei comportamenti d'abuso, che ha reso necessari nuovi tipi di intervento. Sviluppi notevoli ci sono stati anche nei possibili apporti della farmacologia alla cura psicoterapeutica. Nello stesso tempo si aprono nuove strade, come quella indicata dalla Mindfulness-Based Cognitive Therapy, che introduce la possibilità di una medicina senza malattie, in cui la terapia cura aspetti deficitari o disfunzionali ma può servire anche a chi sta bene. -
Lezioni di metodi matematici della fisica. Vol. 3: Premesse matematiche alla teoria quantistica dei campi.
Le lezioni contenute nel terzo volume di Metodi Matematici della Fisica costituiscono un ponte tra il mondo della meccanica quantistica e quello della teoria quantistica dei campi. Nella prima parte si completa il quadro matematico, già presentato nel secondo volume, inerente alla teoria degli operatori lineari in uno spazio di Hilbert. La seconda parte è concepita come un laboratorio in cui sviluppare i concetti introdotti e adeguarli alla complessità della teoria quantistica dei campi: obiettivo dell'autore non è tanto l'esposizione completa della teoria, quanto la presentazione degli attori che svolgono i ruoli principali. -
Dinamica del cambiamento e del non-cambiamento
"Il vecchio che ricorda i suoi genitori è sempre, soggettivamente, lo stesso, da quando andava alle scuole elementari. Eppure, a parte poche preziose cellule cardiache, non c'è molecola del suo corpo che sia rimasta la stessa, da quando era un bambino a ora che è un vecchio. Ciò nonostante, si sente la stessa persona con un preciso senso di continuità esistenziale"""". Come e perché si cambia? E cosa cambia? Come si definiscono la stabilità e l'invarianza individuali? Come si identifica il proprio senso di continuità? Quali sono i processi mentali alla base del cambiamento? Ecco alcune delle fondamentali domande a cui cerca di rispondere Bruno Bara in questo libro. Forte della propria esperienza nel campo della scienza e della psicoterapia cognitiva, l'autore si muove su diversi piani, unendo teoria e pratica, neuroscienze e psicologia clinica, studio della patologia e analisi della normalità, nella convinzione che occorra superare le """"barriere fittizie nel continuum dinamico che connette il benessere psichico con la sofferenza, attraverso la comprensione di come si possa transitare da uno stato all'altro""""." -
Le parole della pedagogia. Teorie italiane e tedesche a confronto
Un dizionario in 105 lemmi che mette assieme i migliori specialisti italiani e tedeschi, in un confronto ricco di spunti e suggestioni per ulteriori approfondimenti. Di ogni lemma viene dato il punto di vista di uno studioso italiano e di uno tedesco. Un strumento per chi studia, deve aggiornarsi, vuole capire quale sia lo stato dell'attuale riflessione pedagogica. -
Famiglia: un'avventura da condividere. Valutazione familiare e terapia sistemica
Discussa, criticata, attaccata, difesa tenacemente, in crisi da decenni, spesso data per morta, ma sempre pronta a risorgere. Oggi più che mai, la famiglia è al centro di accese discussioni, tra chi la vorrebbe ancora rigida nella sua costellazione tradizionale e chi, pur riconoscendone il valore cardine nella società contemporanea, la vorrebbe invece flessibile e aperta. Salvador Minuchin, dopo mezzo secolo di pratica militante come terapeuta familiare, in questo volume insegna che il principale nemico del sistema-famiglia non è tanto il suo ""allargamento"""" (solo uno dei suoi molti aspetti), ma al contrario, proprio la cristallizzazione dei ruoli, che porta al fallimento del nucleo in ben il sessanta per cento dei casi. Se le famiglie hanno molte forme e la strada che attraversa il cambiamento non è mai tracciata una volta per tutte, Salvador Minuchin cerca di fornire una mappa che aiuti a capire meglio quest'avventura in continuo divenire. Dall'alto della loro esperienza, Minuchin e colleghi mettono a fuoco le dinamiche familiari con semplicità. Grazie a un'esposizione limpida ed empatica consentono al lettore di toccare con mano alleanze, complicità, conflitti, insomma tutta la costellazione di sentimenti che uniscono (o disgregano) le famiglie."" -
Ecofisica
"Casa"""", """"ambiente"""", """"biosfera"""": i sentimenti che queste parole evocano sono di varia natura e vanno dai ricordi familiari alla dea Gaia di Lovelock. Il concetto di ambiente è nato con riferimento all'uomo ed è stato studiato nell'unico scenario disponibile, cioè il pianeta Terra. Questa è la visione geocentrica e antropocentrica. La fisica geocentrica è stata abbandonata dal tempo di Galileo e Newton, ma la concezione antropocentrica dell'ecofisica è ancora dominante, e il superamento di questa limitazione non è semplice. È possibile conferire all'ecofisica la coerenza e i contenuti di una disciplina scientifica? È quanto cercano di fare gli autori di questo libro, partendo dallo studio della complessità e delle proprietà di analogia che accomunano i sistemi complessi inorganici - le stelle - e i sistemi complessi organici gli animali. Perseguendo questa linea di ricerca si capisce che il Sole e la Terra non sono unici e che nemmeno l'uomo è unico. L'ultima parte del libro si concentra in particolare sulla collettività umana e sulla sua dinamica economica. Gli economisti considerano la fisica dell'ecosistema un'esternalità, e cadono così in una visione monetocentrica che costituisce un passo indietro rispetto alla concezione generale della scienza moderna. L'ultimo capitolo affronta in maniera formale questo dilemma, e apre la strada a ricerche future." -
La terra di nessuno fra psichiatria e psicoterapia. Terapia bipersonale nella clinica psichiatrica
La nostra società in perenne e rapida metamorfosi conosce oggi nuove e più sfaccettate tipologie di disagio psichico: chi si rivolge ai Servizi porta con sé forme di dolore e malessere che non sempre gli operatori sono pronti a capire e affrontare. Davanti a questa situazione di crisi, il libro di Antonino Ferro e Simone Vender offre un'alternativa alla facile visione socio-assistenziale della sofferenza psichica. Partendo da un approccio fenomenologico e dal pensiero di Wilfred Bion, i due autori ricercano pazientemente quello che ancora la psicoanalisi può dare alla clinica e alla cura ""sul campo"""" del malato psichiatrico. Con chiarezza esemplare mettono in luce tutti i vantaggi della terapia bipersonale, che, tenendo conto del campo emotivo in cui si svolge la relazione terapeuta-paziente, si rivela potente strumento di guarigione. Al centro dell'intervento stanno infatti una costante attenzione al contenimento del malato e dei suoi familiari. La terra di nessuno fra psichiatria e psicoterapia risulta un indispensabile strumento di formazione e una guida sicura per capire il passato, affrontare il presente e prepararsi al futuro nel lavoro con i pazienti psichiatrici."" -
La signorina che faceva hara-kiri e altri scritti
Per tutti i grandi terapeuti, in cui la clinica e la teoria si alimentano a vicenda, esiste un caso paradigmatico che costituisce l'avvio del cammino successivo. Per Franco Borgogno si tratta della paziente indicata con M e nota da tempo nella letteratura specialistica internazionale come ""la signorina che faceva hara-kiri"""": espressione che deriva dal sogno inaugurale dell'analisi, dove avviene una cruenta scena suicidaria. Con lei, a lungo silente e inerte, allagata da un senso di non-vita, Borgogno tesse la densissima trama di emozioni, affetti, pensieri, immagini che consente alla cura di prendere lentamente forma e di contrastare un destino di morte psichica. Attorno al caso di M si costruisce la formula del libro, originale e di sicura presa: psicoanalisti di diverso orientamento discutono di ogni aspetto teorico-clinico di quell'analisi e del pensiero di Borgogno che si viene elaborando attraverso il viaggio analitico. Una coinvolgente polifonia, che testimonia di un percorso d'eccezione."" -
Modelli e realtà. Una riflessione sulle nozioni di spazio e tempo
"La storia è scritta dai vincitori"""" la massima vale anche in ambito scientifico, dove oggi domina la concezione einsteiniana dello spazio-tempo. Esistono tuttavia impostazioni alternative, anch'esse in perfetto accordo con i dati sperimentali e perfino più accettabili per il senso comune. Vieri Benci e Paolo Freguglia esplorano le ragioni del successo della teoria relativistica e si interrogano su che cosa sia epistemologicamente sostenibile come verità scientifica. Il loro saggio, vivace e controcorrente, mette in discussione l'assolutezza di teorie fisicomatematiche trasformate in dogmi, partendo dall'evoluzione storica delle nozioni di spazio e di tempo e analizzando in modo serrato i modelli specifici. Il risultato è un contributo di prim'ordine alla comprensione dei condizionamenti ideologici con cui devono fare i conti anche le scienze cosiddette esatte." -
Urbanistica solidale. Alla ricerca della giustizia perequativa tra proprietà e interessi pubblici
I quesiti che il libro po' al centro del dibattito sono i seguenti: è possibile trovar un giusto equilibrio tra interessi pubblici e privati nella pianificazione del territorio? Si può superare la tradizionale discriminazione tra proprietà: tipica della zonizzazione del piano regolatore per ricercare una ""giustizia perequativa""""? Si può ridurre il peso della rendita fondiaria ed edilizia a favore di meccanismi tesi alla """"cattura di valore"""" che i proprietari ricavano dall'edificabilità delle aree in funzione della costruzione della città pubblica? Attraverso un lungo itinerario che ripercorre più di mezzo secolo di legislazione urbanistica, Paolo Urbani va oltre l'urbanistica """"consensuale"""" tra pubblico e privato per rintracciare nel dibattito culturale, nelle attuali esperienze di pianificazione comunale e sulla base della giurisprudenza amministrativa e costituzionale, i segnali di un'urbanistica """"solidale"""" per ottenere una migliore qualità dei luoghi di vita e di lavoro nelle nostre città, pur in assenza di una legge di principi sul governo del territorio, la cui attesa è lunga quanto la storia della nostra repubblica."" -
Lavorare con i pazienti difficili
È giudizio diffuso tra i terapeuti che le patologie gravi mettano in scacco il trattamento analitico, concepito per pazienti mediamente nevrotici. Sulla base di una lunga esperienza clinica e attraverso la riflessione sulle cause della mancata strutturazione della psiche in alcuni tipi di pazienti, incapaci di simbolizzare e di conferire significato ai propri stati emotivi, Franco. De Masi riesce a scalzare un simile luogo comune. Da decenni ha in cura o segue in supervisione i cosiddetti ""intrattabili"""": i perversi, i borderline, gli psicotici, coloro in cui le costellazioni patogene si sono insediate così prematuramente da oscurare la percezione stessa della sofferenza e da rendere il lavoro di individuazione delle parti malate un vero sforzo decostruttivo. L'analista qui deve infatti ricorrere alle interpretazioni intrapsichiche, piuttosto che a quelle classiche, incentrate sul transfert. Da elemento frenante, per De Masi la psicopatologia di questi pazienti non solo si trasforma in un fattore di perturbamento fecondo e di stimolo dell'attività terapeutica quotidiana, ma costituisce anche, ed è uno degli aspetti innovativi del libro, il terreno di un ritrovato ancoraggio della psicoanalisi alla clinica."" -
I mondi comunque possibili. Logica per la filosofia e il ragionamento comune
La logica, in un significato tradizionale ma ancora plausibile dell'espressione, è l'arte del ragionamento, ossia del processo per cui deriviamo conclusioni da premesse. Non sempre ce ne rendiamo conto, ma i ragionamenti (buoni o cattivi) guidano tutti gli istanti della nostra vita. Non è necessaria la logica per ragionare, ma a volte qualcosa non funziona, e un ragionamento che sembra ottimo in realtà nasconde un'insidia. In questo senso la logica, l'arte di distinguere i buoni ragionamenti, diventa di primaria importanza, specie in democrazia, in cui le parole, i discorsi, gli argomenti, decidono le scelte pubbliche, vincolanti per tutti. Facendo sempre riferimento al linguaggio naturale, e ricorrendo a una fitta esemplificazione tratta dall'esperienza comune (scientifica, politica, esistenziale, morale) Franca D'Agostini offre un'immagine della logica tecnicamente accurata, ma inedita: non come una rigida disciplina che ci vieta di pensare liberamente, ma come un variegato repertorio di regole classiche e non classiche, che ci orientano nell'esplorazione delle possibilità. Ragionare infatti, sottolinea D'Agostini, significa sempre valutare situazioni e mondi possibili: considerare ciò che esistere come potrebbe essere diversamente da come è. Ragionare bene significa allora aprire, rendere duttile e consapevole, la nostra considerazione del mondo. È questo il primo passo per diventare ""filosofi"""", in un senso socratico del termine."" -
Sé, identità e stili di personalità
Esiste un ambito in cui due saperi in apparenza lontani quali la fenomenologia e le neuroscienze si incontrano e cooperano proficuamente a definire la traiettoria dell'esperienza personale, lungo una linea di continuità tra stati normali e psicopatologia nevrotica. È quello della costruzione del sé, inteso da Giampiero Arciero e Guido Bondolfi non come soggetto che signoreggia nella propria chiusa sfera mentale ma come identità narrativa, la cui permanenza nel tempo si riflette nel linguaggio, configurando in una trama provvista di significatività le differenti inclinazioni emozionali. La narrazione ricompone e integra gli accadimenti, l'agire e il patire, così da fornire a chi li esperisce un senso di stabilità dinamica, polarizzata secondo due tendenze emotive fondamentali di cui la risonanza magnetica funzionale produce riscontri: la centratura sul corpo e l'orientamento all'alterità. A questa polarità Arciera e Bondolfi riconducono gli stili di personalità, distinti in base ai disturbi dominanti: alimentari, ossessivo-compulsivi, ipocondriaco-isterici, fobici, depressivi. Una prospettiva epistemica che ha suscitato grande consenso, perché riesce finalmente a connettere le invarianti esperienziali con la storia singolare della persona nella sua unicità. -
Lavorare con le emozioni nell'approccio costruttivista
Nella storia della psicoterapia cognitiva le emozioni hanno assunto un ruolo che da marginale è diventato sempre più cruciale, fino a occupare attualmente la scena della ricerca. Il primo cognitivismo, focalizzato sui processi di pensiero e sulla costruzione di modelli di funzionamento mentale, sacrificava le emozioni per il loro forte legame con la dimensione corporea e la loro difficile modellizzazione; anche l'approccio razionalista finiva per subordinarle al pensiero. I nuovi orientamenti invece - espressi nei diversi capitoli, affidati a specialisti della materia - non separano affatto gli stati emotivi dalle cognizioni funzionali, anche alla luce del dibattito epistemologico e delle acquisizioni ultime delle neuroscienze e della psicologia evolutiva. Alle emozioni viene restituita la giusta valenza, ricostruendo il significato che assumono all'interno del funzionamento personale. Un libro utile sia sotto il profilo teorico sia per le indicazioni su come sia possibile lavorare con le emozioni in contesti differenti: counselling, pratiche formative, clinica in generale. -
Teatri di famiglia. La parola e la scena in terapia familiare
Gli sviluppi recenti delle neuroscienze e un'epistemologia della costruzione e della complessità hanno cooperato, su fronti diversi, a mettere ancor più in valore quello spostamento dalla dimensione intrapsichica alla scena relazionale familiare che caratterizza la psicoterapia sistemica. Tra i massimi teorici di questo indirizzo, Luigi Onnis espone qui gli esiti del suo lungo lavoro di ricerca clinica, aperta agli orientamenti che hanno conferito rilievo al linguaggio emozionale del corpo. Il dolore e il disagio che non trovano accesso alla parola possono infatti essere oggetto di rappresentazione in senso teatrale. Spazialità e corporeità diventano per Onnis elementi-chiave di una efficace drammaturgia della cura. All'interno dello spazio scenico la famiglia sofferente, abituata a «parlare» attraverso il sintomo del «paziente designato» - soprattutto se la malattia è psicosomatica -, riesce a esprimersi con sorprendente inventività proprio grazie al registro comunicativo analogico-metaforico, con cui il terapeuta è chiamato a entrare in sintonia. L'insieme di posture, gesti, fisionomie, reciproca vicinanza/distanza, gioco degli sguardi dà voce all'«inconscio familiare condiviso» inizialmente inibito a livello verbale, lasciando finalmente affiorare vincoli difensivi di lealtà, sentimenti di dipendenza, alleanze transgenerazionali disfunzionali, timori di infrangere una pseudoarmonia: tutti i «miti di unità» e i «fantasmi di rottura» che ostacolano ogni trasformazione evolutiva. Dalle sequenze del «teatro di famiglia», vere narrazioni per immagini, l'intero mondo affettivo esce allo scoperto e trova le risorse per rimettere in moto il tempo che si era fermato. -
Dall'imitazione alla cooperazione. La ricerca sociale e le sue sfide
Le scienze sociali rilevano spesso fenomeni di marca tendenzialmente opposta, separati appena dalla linea sottile dell'ambivalenza. È il caso delle spinte individualizzanti, che esprimono il desiderio di distinguersi dagli altri, e dei multiformi comportamenti di tipo imitativo, attraverso i quali viene invece ribadito il vincolo con la collettività. La vita quotidiana offre infiniti esempi del loro incessante negoziato, tanto che in queste ""conciliazioni lentamente conquistate e rapidamente perdute"""" secondo Georg Simmel si dipana la storia stessa della società. Sulle ragioni che inducono gli individui a munirsi, con contraddizione solo apparente, di segni distintivi di appartenenza sociale, e a metter in opera strategie di imitazione e di cooperazione, si interroga Albertina Oliverio, in un saggio esauriente e accurato che accanto alle interpretazioni classiche arruola le tendenze più innovative della ricerca, dalle prospettive sociobiologiche e psicosociali alle neuroscienze. Emulazione di natura aggressiva, acquiescenza agli ordini, conformismi di ogni genere, empatia, altruismo: il repertorio dell'interazione umana è qui scandagliato nelle sue logiche differenti, che grazie agli ultimi studi risultano adesso meno enigmatiche.""