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Il contratto di lavoro nel diritto positivo italiano
"Il contratto di lavoro è sorto fin dai tempi in cui l'uomo non bastò più a se stesso pel soddisfacimento dei suoi bisogni e dovette quindi ricorrere all'opera del suo simile per procurarsi ciò che poteva soddisfare i bisogni nuovi. È da questo momento (notiamo per incidenza) che è cominciata la cosiddetta 'questione sociale', la quale è stata acuita dalla caratteristica propria della civiltà umana, in cui i bisogni aumentano in proporzione assai maggiore che non accrescano e si perfezionino i mezzi per soddisfarli. Pare perciò anche a noi assurda l'affermazione di qualche moderno sociologo, per cui il contratto di lavoro sarebbe sorto dall'attuale ordinamento industriale. È stato osservato giustamente che quella affermazione può essere vera solo per quella particolare forma che il rapporto locativo ha assunto per le nuove condizioni economiche e sociali sorte dalla grande industria. Del resto avvertiamo fin d'ora che dal punto di vista del nostro diritto positivo questa differenza non si può fare come si può forse fare da un punto di vista sociologico. La grande industria ha avuto per effetto un aggravamento di talune responsabilità degli industriali, e un maggiore intervento dello Stato a protezione degli operai. Ma il contratto di lavoro nella sua essenza, nella sua costruzione giuridica (l'unica cosa che ci interessa in queste pagine) non ha risentito da questo novello elemento che si è aggregato al vecchio ceppo romanistico...""""" -
Castiglione e il mito di Urbino. Studi sulla elaborazione del «Cortegiano»
Lo studio dei manoscritti del Libro del Cortegiano con le redazioni dell'opera precedenti la vulgata, qui proposto da Uberto Motta, è finalizzato al rinvenimento degli obiettivi perseguiti da Castiglione durante la lunga stagione compositiva. Nella prima parte l'analisi è concentrata sui capitoli coi quali si volle fornire il Cortegiano di una cornice plasmata secondo il modello decameroniano. Si dimostra così che la codificazione del 'mito di Urbino', sotto l'egida di Federico, Guidubaldo ed Elisabetta Gonzaga, fu impresa insieme civile e letteraria, fondata sul confronto con la letteratura classica e umanistica, specie fiorentina.Al sondaggio delle circostanze storiche e culturali che legittimarono la dedica dell'opera a Miguel da Silva è riservata la seconda parte del volume. La ricostruzione dei successi letterari conseguiti in Italia dall'umanista portoghese nei campi del greco, del latino e del volgare prova che la scelta di Castiglione fu motivata e geniale. Quando il manoscritto già era nelle mani degli stampatori, l'elezione del dedicatario impresse all'opera la definitiva torsione, consacrandone, al di là dell'originaria couche feltresca, il destino europeo. -
L' orientamento come promozione all'inserimento occupazionale
Le trasformazioni culturali che caratterizzano la nostra società in rapporto ai cambiamenti del sistema economico e occupazionale pongono al sistema formativo, e in particolare alle azioni di orientamento, problemi complessi nella definizione dei processi da attuare e delle risposte da offrire a quanti chiedono supporto o consulenza. Obiettivo di questo volume, che riunisce i contributi di qualificati esperti del settore, è proporre a coloro che già operano nell'ambito dell'orientamento una sintesi delle problematiche e delle esperienze relative all'inserimento lavorativo, e quindi anche sociale, delle persone che si trovano in difficoltà occupazionale. -
Il governo universale della Chiesa e i diritti della persona
La chiesa cattolica guida un sesto dell'umanità in tutto il mondo; il suo governo universale, affidato al Pontefice e ai vescovi, affiancati dalla Curia Romana, rappresenta oggi l'unico governo globale esistente, provvisto di un autonomo e peculiare ordinamento giuridico. Questa singolarità ne fa un oggetto di studio interessante e tuttavia spesso trascurato, per la formazione dei giuristi, a cominciare dagli studenti delle Facoltà di Giurisprudenza. Nella prima sezione l'autore si sofferma su quattro aspetti dell'ordinamento ecclesiale: la chiesa e il suo diritto, la struttura costituzionale, il ruolo dei sacramenti, i rapporti con il mondo. Seguono le ""Lezioni Magistrali"""" di cinque personalità che coadiuvano il Pontefice nel governo della chiesa."" -
Biotecnologie e futuro dell'uomo
Le biotecnologie delineano nuovi ambiti di azione, ma anche di responsabilità e di scelta per l'uomo. Ciò solleva una serie di interrogativi sulle opportunità e sui confini delle tecnologie e chiama in causa un intervento della bioetica che contribuisca a chiarire i termini della questione sottolineando il primato dell'uomo sul cosmo, ma anche la sua responsabilità verso gli altri esseri, viventi e non, così come verso il bene delle generazioni future. -
Ricerca pedagogica ed educazione familiare. Studi in onore di Norberto Galli
Norberto Galli appartiene a quel filone classico della pedagogia italiana che, collegandosi alla tradizione tomistica e rosminiana, trova modi e possibilità di approfondimento nella grande corrente del personalismo. Quella del prof. Galli si può definire una 'pedagogia del dialogo': prima di tutto, con le altre scienze, con la psicologia e la sociologia in ispecie; in secondo luogo, con esponenti di settori scientifico-culturali animati da diverse concezioni antropologiche; in terzo luogo, con il messaggio religioso, allo scopo di prospettare razionalmente un'educazione ispirata alla trascendenza. Questo volume a lui dedicato, al quale hanno partecipato studiosi italiani e stranieri, mira a delineare nuovi itinerari di ricerca nel campo della pedagogia familiare. Esso spicca nel panorama nazionale e internazionale degli studi per l'esclusivo angolo di visuale pedagogico-educativo e per i temi trattati. Si compone di tre parti: la prima raccoglie contributi tesi a mettere in luce l'urgenza di una definizione della storia dell'educazione familiare; la seconda concerne l'ampio settore della fondazione epistemologica della pedagogia familiare; la terza evidenzia alcuni aspetti peculiari della pedagogia e dell'educazione familiare. -
Soggetto e libertà nella condizione postmoderna
La ricerca proposta in questo volume illumina alcuni argomenti e interrogativi fondamentali sul tema della libertà nel pensiero contemporaneo. La riflessione si articola in tre momenti. Anzitutto si cerca di comprendere il contesto in cui oggi, nella condizione postmoderna, si pone il problema della libertà; quindi si procede a delineare un profilo teorico della libertà umana, colta nella sua dimensione antropologica, ontologica, teologica. Infine si affrontano alcuni aspetti tipicamente postmoderni, rilevanti e problematici per la questione della libertà. -
La realtà dell'immaginario. I media tra semiotica e sociologia. Studi in onore di Gianfranco Bettetini
Questo volume di studi in onore di Gianfranco Bettetini raccoglie testi che offrono una prima e parziale testimonianza delle molte strade aperte dal suo magistero intellettuale, che va dalla semiotica dell'audiovisivo all'etica dell'informazione, dalla storia - e pratica - del cinema alla sociologia dei processi culturali, dalle riflessioni sui nuovi media agli studi sulla comunicazione interculturale, dal teatro alla comunicazione d'impresa. La realtà dell'immaginario è quindi sia un omaggio affettuoso a un maestro che è stato ed è un pioniere degli studi sulla comunicazione in Italia, sia un'aggiornata e innovativa riflessione su alcune frontiere della comunicazione stessa, fra 'vecchi' e nuovi media. -
Scuola e nazione. Maestri e istruzione popolare nella costruzione dello Stato unitario (1848-1861)
La ricerca proposta in questo volume si inscrive nel quadro degli studi sull'istruzione e sull'educazione primaria e popolare nel Piemonte dell'Ottocento preunitario. Essa ripercorre, alla luce di un'ampia e talora poco indagata base documentaria, gli indirizzi di fondo della politica scolastica subalpina, nel periodo compreso tra l'emanazione della legge Boncompagni (1848) e il compimento del processo di unificazione della penisola, con particolare attenzione ai dibattiti e alle complesse vicende che furono all'origine dell'approvazione della legge Casati (1859) e della sua graduale estensione ai territori annessi al Regno d'Italia. La ricostruzione del quadro politico e culturale subalpino, attenta alle iniziative legate al mondo dell'associazionismo, della stampa e dell'editoria, approfondisce parallelamente due filoni d'indagine. L'uno di natura istituzionale, relativo alla riorganizzazione del sistema scolastico su base statale e alla progressiva affermazione del ruolo e delle prerogative del governo nella determinazione degli orientamenti e nella gestione dell'istruzione pubblica, attuate attraverso interventi di carattere giuridico-amministrativo e pedagogico-didattico. L'altro di natura ideologico-politica, riconducibile alla volontà della classe dirigente subalpina di promuovere, mediante l'istruzione pubblica e la scuola, una precisa identità civile e nazionale nelle classi popolari, in sintonia con i propositi di unificazione politica. -
Maestri e istruzione popolare in Italia tra Otto e Novecento. Interpretazioni, prospettive di ricerca, esperienze in Sardegna
La ricerca condotta in questo volume considera l'evoluzione dell'istruzione primaria e popolare nella penisola, dall'unificazione nazionale alla riforma Gentile. La prima sezione del testo offre un aggiornato panorama sullo stato delle ricerche e sulle principali questioni storiografiche relative alla scuola e all'istruzione primaria e popolare all'indomani dell'Unità. La seconda, dedicata ai problemi dell'istruzione elementare in Sardegna, pone l'accento sui precedenti legislativi e sulle iniziative di riforma delle scuole popolari nella fase preunitaria, sulla distribuzione territoriale degli insediamenti scolastici, sulla formazione metodologica e didattica degli insegnanti e sullo stato delle ricerche avviate in sede locale. -
La Chiesa e l'Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli
La costituzione dell'identità italiana è un problema che ha avuto di recente un 'ritorno di fiamma', riproponendo la discussione sul rapporto fra cattolicesimo e coscienza nazionale. Tale dibattito ha avuto per lo più sullo sfondo l'eterna domanda se la presenza della Chiesa sia stata utile o dannosa alla nazione. In questo volume si è voluto, invece, spostare l'attenzione sul come. Il rapporto fra le due identità costituisce, infatti, una realtà complessa e variabile. Ecco perché si è inteso verificarne analiticamente le caratteristiche e le trasformazioni, mostrando come in alcuni momenti storici il volto della società religiosa si sia costituito e modificato nell'incontro con i dinamismi della società generale, e come, per converso, i dinamismi interni alla Chiesa abbiano influito sull'immagine (reale o pensata) dell'Italia. -
L' impresa e la sua reputazione. L'evoluzione della media coverage analysis
L'attualità e la rilevanza della 'reputazione d'impresa', quale strategic asset, fonte del vantaggio competitivo, ha condotto alla necessità di individuare modalità efficaci per la sua valutazione. Tra le metodologie di ricerca utilizzate si colloca la media coverage analysis, che raccoglie e classifica nel tempo qualsiasi tipo di messaggio trasmesso dai mass media, mutando informazioni di tipo qualitativo in valutazioni di carattere quantitativo. La particolare attenzione che l'impresa dedica oggi alle attività di media relation e di media evaluation deriva dal riconoscimento dell'importanza assunta dai mass media nell'influenzare la conoscenza e gli atteggiamenti dei pubblici nei confronti dell'impresa, mediante il contenuto e il tono dei messaggi, o semplicemente per mezzo della loro elevata ripetizione. Questa monografia affronta e approfondisce le problematiche operative della media coverage analysis, prendendone in esame gli obiettivi, i contenuti e le tecniche di misurazione, giungendo a delineare un nuovo approccio che ne afferma il ruolo quale strumento manageriale. In tal senso, la valutazione della copertura sui mass media viene inserita nel sistema di pianificazione della comunicazione aziendale, con l'obiettivo di individuare gli stakeholder dell'impresa, le loro attese e gli issue considerati più rilevanti, e così contribuire, mediante l'elaborazione di indicatori di media reputation, alla gestione della reputazione dell'impresa nel suo complesso. -
Una questione di fiducia
Queste pagine di Onora O'Neill, figura di spicco nell'odierna cultura inglese, costituiscono un'occasione preziosa per riflettere su una problematica che riguarda, in maniera peculiare, anche il nostro Paese. La scarsa fiducia negli altri, la diffidenza nei confronti delle istituzioni, la logica dell'interesse particolare sono caratteristiche spiccate della mentalità italiana, pagate a caro prezzo, soprattutto in termini di coesione civile. Ma la crisi di fiducia affligge in genere le società avanzate, a causa della loro estrema, indominabile complessità. Sosteniamo di non poterci più fidare delle istituzioni pubbliche e di coloro che le guidano, dei medici, degli scienziati, dei manager, dei finanzieri, per non parlare dei politici e dei giornalisti. Le loro affermazioni sono spesso considerate con sospetto, quasi fossero lo schermo di secondi, inconfessabili fini. Come è possibile, del resto, per il cittadino comune, verificarne la credibilità, soprattutto là dove, ed è la norma, non dispone di informazioni e competenze approfondite? E tuttavia fidarsi è d'obbligo quasi in ogni frangente della vita quotidiana, anche quando si è riluttanti. Sia essa realtà o semplice sensazione, la crisi della fiducia ha effetti deleteri e corrosivi sulla società e sulla democrazia. Ma è possibile ripristinare la fiducia richiamando, attraverso vincoli sempre più stringenti, i singoli e le istituzioni alle loro responsabilità? -
La democrazia provvidenziale. Saggio sull'eguaglianza nella società contemporanea
La democrazia ha affermato l'universalità del principio di uguaglianza: la comunità dei cittadini è retta dal principio dell'uguaglianza formale tra gli individui, quali che siano le disuguaglianze sociali, culturali ed economiche. La democratizzazione, al contrario, è mossa dall'ambizione di assicurare un'uguaglianza reale, e non solamente formale. La dinamica democratica si è realizzata attraverso lo sviluppo dello Stato-provvidenza, che è intervenuto per soddisfare i bisogni economici e sociali degli individui. Basterà la sola tolleranza (che rischia di diventare indifferenza nei confronti di tutti i valori) a unire gli individui democratici? Sta qui l'impasse della democrazia provvidenziale e della coscienza europea. -
Il coraggio di educare. Il valore della testimonianza
Educare è comunicare, ma anche testimoniare, e tanto l'educazione quanto la comunicazione richiedono coraggio. Il coraggio di essere persone autentiche, capaci di accogliere la sfida che l'altro talora rappresenta e di rispondervi con sollecitudine, pazienza, competenza, virtù civili ed umane. In una parola: amandosi e amando l'altro, diverso da sé: l'amico come l'avversario, il figlio, l'allievo, il partner. All'interno di questo paradigma culturale, il presente volume affronta con un linguaggio diretto, chiaro, quasi giornalistico, alcuni temi importanti per l'educazione nell'odierna società complessa: dal matrimonio alla genitorialità, dalla solidarietà alla democrazia, dall'amicizia all'amore, dalla sessualità alla scuola, proponendo, in modo piano e accattivante, soluzioni concrete a problemi che sono spesso di spinosa attualità. Esso si rivolge a un pubblico vasto e variegato: giovani e studenti, genitori, insegnanti, educatori, con l'intento di colmare la distanza tuttora esistente tra 'pedagogia scientifica' e 'pedagogia per tutti', e di facilitare la diffusione di una 'visione etica' della vita -
Catalogo del Fondo librario Achille Loria
La biblioteca privata di un personaggio ci parla del suo pensiero e della sua vita, dei suoi gusti, delle sue scelte di lettura e degli ambienti frequentati. Costituisce di per sé un patrimonio e un documento importante e carico di suggestioni. Nel nostro caso, il fondo librario inventariato appartenne al mantovano Achille Loria (1857-1943), uno degli economisti di maggiore spicco e più controversi dell'Otto-Novecento italiano: docente di economia a Siena, a Padova e per trent'anni a Torino, autore di oltre novecento pubblicazioni, di cui molte tradotte in inglese, tedesco, spagnolo, russo, ungherese e giapponese, studioso in grado di 'colloquiare ad alto livello' con molti colleghi europei. Loria non catalogò la sua biblioteca e non sembrò darsi preoccupazione del disordine, forse solo apparente, che vi regnava. Tuttavia essa ci appare come un'autentica ricchezza, con volumi italiani e stranieri, alcuni assai rari e di indubbio valore, opuscoli e periodici. -
Consumare la rete. La fruizione di internet e la navigazione del web
Internet è ormai parte della giornata di milioni di persone in Italia e le forme dell'offerta della rete si vanno sempre più consolidando. Quali sono le interconnessioni tra la fruizione di Internet e la routine della vita quotidiana? Quali sono le modalità di costruzione dei percorsi di navigazione previste per l'utente? E come la comunicazione pubblicitaria, nella sua storica forma del banner, contribuisce a strutturare la testualità della rete? Nel rispondere a queste e altre domande, il presente volume mette a fuoco le modalità attraverso cui gli attori sociali includono la rete nel proprio mondo di vita, esplora le modalità di navigazione degli utenti e indaga gli stili comunicativi del web. -
Film/genere
Che cos'è un genere cinematografico? Come far dialogare una tradizione, che è insieme di contenuto, produttiva e teorica, con le tensioni e i problemi che il cinema contemporaneo mette in campo a proposito della nozione di genere? Qual è la differenza tra il 'genere' di La grande rapina al treno e quello di Guerre stellari, tra Il cappello a cilindro e Cocktail? Il testo di Rick Altman si pone come punto di riferimento imprescindibile per il dibattito sui generi cinematografici, rispondendo a queste domande con l'obiettivo di riorientare le riflessioni sulla produzione e la ricezione dei nuovi generi e di stabilire una continuità con le codificazioni del cinema classico. Il punto di partenza è la messa in discussione della nozione stessa di genere, dapprima con una ricognizione storica che muove da Aristotele fino a Wittgenstein, in secondo luogo ripensando e distaccandosi dalle più recenti teorie sui generi cinematografici. L'aspetto più innovativo di tale posizione consiste nella scelta di rinunciare a costruire un 'sistema' tassonomico dei generi cinematografici esaminando i luoghi e i soggetti (molteplici ed eterogenei) della loro reale definizione. I generi, infatti, vengono elaborati, agiscono e si sedimentano nelle conoscenze culturali di un particolare gruppo sociale. Proprio l'indagine di questa comunità conduce Altman a evidenziare i differenti ambiti e i processi all'interno dei quali il concetto di genere prende forma e si modifica: attraverso le pratiche delle istituzioni produttive; nell'ampio e variegato campo dei paratesti cinematografici; negli orizzonti di attese e nei relativi meccanismi interpretativi degli spettatori o nella costituzione di comunità trasversali da parte degli spettatori stessi. Fino a descrivere, con attenzione e immediata chiarezza, la stretta connessione tra produzione cinematografica, pubblico e critica, illustrata grazie allo studio delle dinamiche e dei discorsi sociali che si intersecano intorno a celebri casi cinematografici. -
Lavoro, mercati, valori
"Non sorprende che il mercato si presti ad incredibili esaltazioni, come la nuova divinità, mirabile meccanismo di selezione dei migliori e dei capaci, fonte di benessere collettivo e di premi eccezionali per i più arditi. Ma non sorprende neppure che vi si contrappongano esecrazioni non meno estreme, che denunciano il mercato come un 'convitato di pietra', impietoso, perverso, favorevole ad ogni furbizia ed a ogni abuso""""." -
Una nuova condizione umana
Zygmunt Bauman è uno dei massimi interpreti del nostro tempo. Le sue analisi sulla frammentazione delle identità, sull'incertezza esistenziale, sulla precarietà e la solitudine delle nostre vite hanno oltrepassato i confini disciplinari della sociologia, diventando parte del patrimonio culturale diffuso. In questo volume Bauman introduce a una nuova fase del suo impegno intellettuale, mettendo a tema interrogativi fondamentali che riguardano la condizione umana stessa. Che cos'è dell'essere umano nel nostro contesto storico e quale sarà il suo destino? Domande urgenti dopo lo sfaldamento di quel mondo solido, forte, istituito, ordinato, che abbiamo conosciuto sotto il nome di modernità, e al quale, negli ultimi decenni, soprattutto in forza della globalizzazione, è subentrato un universo 'liquido', destrutturato, precario, privo di riferimenti stabili. La mutazione di scenario ha inciso profondamente sulle esistenze individuali: angoscia, fragilità, perdita di senso sono le cifre dei vissuti più comuni, non solo in Occidente. Il quadro tracciato da Bauman sulla nuova condizione umana appare tanto più inquietante se si considerano anche i risvolti materiali di questo processo: disuguaglianze e povertà crescenti, diritti umani calpestati, prepotente ritorno di violenza e guerre. Questa critica, risoluta perché lucida e moralmente ispirata, non indulge tuttavia alla nostalgia del passato né alla rassegnazione: ogni epoca ha le sue luci e le sue ombre.