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Per Vasari si muore
Sotto le mirabili Logge vasariane in Piazza Grande ad Arezzo viene trovato il corpo di una ragazza con accanto un misterioso messaggio. Le indagini vengono affidate al commissario Laura Scortecci, donna intelligente e determinata che però sta attraversando una profonda crisi personale. In lotta contro il tempo, Laura condurrà un’indagine serrata, ricca di colpi di scena, in una città sconvolta da omicidi commessi in nome del grande Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico dell’arte. Per Laura trovare un nesso tra follia e realtà, e risolvere velocemente il caso, potrebbe essere l’unico modo per ritrovare se stessa. -
Avrei voluto essere lì
«Avrei voluto essere lì in quei momenti bui del passato nostro. Per dirti tutte le parole che avrei voluto sentirmi dire.» Questa è una storia come tante, una storia come poche. La biografia di tanti ragazzi gay felici dopo aver percorso il loro sentiero della dignità, ma potrebbe essere la storia di tanti ragazzi con un finale più tragico. Certe parole e certi gesti si imprimono come un marchio sulla carne e ne rimane vittima anche Edoardo. Già a dieci anni deve affrontare il compagno Christian che lo aggredisce all’uscita di scuola: frocio, gli dice. Per Edoardo è un universo che si svela. ""Avrei voluto essere lì"""" è una guerra tra ciò che sei e ciò che gli altri vogliono che tu sia, e l’ultima battaglia avverrà nella camera ardente della pubertà, dove Edoardo farà i conti con tutte le discriminazioni subite. Questo romanzo accarezza la privazione degli affetti, cerca redenzione per la colpa di essere nato così, frocio, per arrivare a comprendere finalmente che ci vuole coraggio per crescere in un mondo di omofobi."" -
Cosa ha fatto lo Stato con i nostri soldi? Riprendiamoci la moneta e altri saggi
Questo piccolo grande e accessibile classico del pensiero economico moderno discute un tema di drammatica attualità dopo la crisi finanziaria globale del 2007-2008: che cos’è la moneta e a chi deve essere in mano perché funzioni davvero. Le radici della questione sono lontane. E Rothbard le passa in rassegna con lucidità e candore. La distruzione del sistema aureo e la progressiva appropriazione della politica monetaria da parte degli Stati hanno condotto il mondo ad un’instabilità monetaria le cui manifestazioni, l’inflazione e l’erosione continua del potere d’acquisto delle valute, hanno avuto gravi ripercussioni sulla vita economica di tutti i giorni: ciclicità, depressioni, cattiva allocazione delle risorse. La moneta è, tra le questioni economiche, quella più incrostata da secoli di ingerenza governativa. Eppure, una banca centrale e un’unità cartacea mondiali, emanazione del “governo unico mondiale”, restano l’obiettivo finale dei leader politici di tendenza keynesiana. Se riuscissero nel loro intento sarebbe un danno senza eguali e incalcolabile. L’economista e teorico libertario americano Murray N. Rothbard spiega in questi brillanti saggi quali gravi problemi generi il potere dei governi e delle banche di creare denaro dal nulla, e offre una soluzione per tornare ad un sistema monetario sano e onesto. -
Introduzione alla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini. Elementi per la liberazione dalla violenza
Nel paese di Niccolò Machiavelli, all’interno del quale il fine giustifica sempre i mezzi, Aldo Capitini già durante il fascismo coglie la novità rivoluzionaria dell’insegnamento di Mohandas K.Gandhi: il fine sta all’albero come il mezzo sta al seme, tra i due c’è lo stesso inviolabile legame. I risultati delle nostre azioni non sono nella nostra disponibilità, solo i mezzi che usiamo dipendono direttamente da noi e di questi siamo responsabili. A partire da questa persuasione, Capitini apre una prospettiva diversa di azione politica, fondata su una originale ricerca filosofica, in un nutrimento reciproco tra teoria e prassi. Il pensiero di Capitini, a cinquanta anni dalla morte, è ancora generativo per il nostro presente ed è l’oggetto di questo saggio introduttivo. Che, non a caso, ha in appendice l’ultimo testo di Capitini sulla nonviolenza, del 1968. Da riscoprire. Prefazione di Thomas Casadei. Postfazione di Daniele Lugli. -
Il ristorante di carta. Cucina tutto quello che vuoi con la carta
Sogni di avere un ristorante tutto tuo dove realizzare primi, secondi e dessert come un vero chef? Presto fatto: tagliatelle o tortelli, torte a tre piani o cupcake, coni gelati e tanti altri gustosi piatti... È facile collacarta & co. Questo libro stimola la creatività e la manualità fine dei bambini e delle bambine, aiutandoli a conoscere un’arte e un mestiere. Con le realizzazioni sarà possibile inventare tante storie ambientate nel ristorante, per continuare a giocare insieme! Età di lettura: da 6 anni. -
Il salone di bellezza
Apri il tuo salone di bellezza! Tagliare i capelli e acconciarli con messe in piega, colorazioni e accessori personalizzati, truccare le ragazze, tagliare barba e baffi ai ragazzi, fare la manicure e i tatuaggi... È facile collacarta & co. Questo libro stimola la creatività e la manualità fine dei bambini e delle bambine, aiutandoli a conoscere un’arte e un mestiere. Tagliando, truccando e acconciando sarà possibile inventare tante storie ambientate nel salone di bellezza per continuare a giocare insieme! Età di lettura: da 6 anni. -
L'italiano e la rete, le reti per l’italiano
L’italiano è messo in pericolo dalla rete, sotto i colpi dell’inglese, delle abbreviazioni, degli errori e delle faccine? Con questo volume cerchiamo di andare oltre i facili allarmismi e i luoghi comuni, delineando le caratteristiche storiche, funzionali, semiologiche e linguistiche, le implicazioni cognitive e sociali della comunicazione che attraversa la rete. Nei nove capitoli di cui si compone questo libro, linguisti specializzati nei nuovi media analizzano fenomeni quali l’interazione, l’ipertestualità, la frammentarietà, le idee dei naviganti sulla lingua, l’uso dell’inglese e dei dialetti online, il nuovo italiano popolare, le bufale, il linguaggio dell’odio, i siti dedicati all’italiano e altro ancora. L’ampiezza della prospettiva e la trattazione amichevole rendono il volume adatto anche al pubblico non specialistico. -
Parlane pure con il mio robot... ma gli androidi fanno le spremute con l'arancia meccanica?
«Ma sì, dai, parlane pure con il mio robot... Non ho tempo, sono stanco e lui sa comunicare meglio di me.» Ecco il filo sottile che ci lega, a partire dal Paleolitico con i primi disegni nelle grotte, a un domani ormai diventato un oggi reale dove i robot stanno prendendo il posto dei nostri smartphone. Il filo si chiama comunicare. Comunicare perché l'uomo, già confuso e complicato quando comunica, figuriamoci che cosa diventa quando non comunica. Diventa un animale superfluo e spesso noioso. Il libro vuole tentare di attaccare la mano del lettore a questo filo, come fosse una fune da arrampicata lungo una impervia dorsale di montagna, e tenerlo attaccato senza però togliergli il brivido di sporgersi intorno. Dal disegno alla parola, dal linguaggio alla scrittura, dalla scrittura alla stampa per poi arrivare all'immagine, al suono, al video, alla realtà virtuale e all'intelligenza artificiale ormai diventata sinonimo diffuso di un futuro sconosciuto. La comunicazione tra uomini, tra uomini e macchine, tra macchine e macchine, anche la possibilità di non comunicare più. O forse la speranza che ciò non accada. Un percorso nel tempo, nel linguaggio, nella sfida, nel dubbio. Prefazione di Maurizio Cuzari. -
Amleto. Leader senza Leadership
Amleto è un uomo eternamente in lotta con la necessità di scegliere il proprio agire. Conflitto che ben conoscono gli esperti del management e i leader d’impresa. Amleto è il prototipo dell’indeciso cronico, il quale fa del rimando, del non decidere, e quindi del non agire, uno stile di vita e di comportamento. Ai manager, e non solo a loro – perché quella di Amleto è una storia che riguarda ognuno di noi nel profondo, qualsiasi sia il ruolo che occupiamo –, è possibile trasferire la battuta più famosa dell’erede al trono danese: “Essere o non essere, questo è il dilemma”, diretta dichiarazione di eterno scetticismo. Alla fine capisci che Amleto forse è “solo” un uomo che combatte disperatamente, selvaggiamente contro il suo destino. Come siamo abituati a fare ogni giorno anche noi. E allora come ne veniamo fuori? È lo stesso capolavoro di Shakespeare ad offrirci la via d’uscita, basta leggerlo con estrema attenzione, come ha fatto Beppe Carrella. Prefazione di Maria Cristina Koch. -
Che cos'è la metafisica? e altri scritti
"Che cos’è la metafisica?"""" è uno degli scritti fondamentali di Martin Heidegger. Nato come lectio magistralis tenuta nel 1929 all’Università di Friburgo, è stato successivamente arricchito dallo stesso Heidegger in modo importante, con un Poscritto nel 1943 e una Introduzione nel 1949. Nonostante le ridotte dimensioni, questo scritto rappresenta un passaggio obbligato per la comprensione del pensiero di Heidegger. Si tratta anche di un testo controverso, criticato per l’oscurità di alcuni enunciati. Ma anche di un testo grandemente apprezzato e seminale. Wittgenstein lodò il tentativo di Heidegger di “addentrarsi oltre i limiti del linguaggio” per esprimere l’indicibile. Questa edizione, curata da Federico Sollazzo, contiene la traduzione, le note e il commento di Armando Carlini, uno dei primi studiosi a introdurre seriamente Heidegger in Italia. L’ampia sezione di commenti aiuta a contestualizzare alcuni enunciati nell’ambito dell’opera di Heidegger. La presente edizione include anche alcuni brani significativi della """"Lettera sull’'umanismo'"""". Con un contributo di Hans-Georg Gadamer." -
Áxeinos! Geopolitica del mar Nero
Il piccolo mar Nero si presenta oggi come un ricettacolo di potenziali conflitti regionali in ambito diplomatico, commerciale e militare sia per terra che per mare. A lungo percepito come un’irrilevante appendice del mar Mediterraneo, l’(in)ospitale spazio eusino potrebbe ben presto riacquistare una nuova dignità geopolitica. L’Italia deve intuire come i principali attori rivieraschi sapranno interagire tra loro allo scopo di proteggere al meglio gli interessi commerciali, energetici e logistici. La Russia (economia complementare), la Turchia (concorrente naturale) e la Romania (alleato affidabile) sono gli osservati speciali. Sapranno questi attori trasformare l’occluso specchio d’acqua da terreno di scontro geostrategico in zona di comunicazione geoeconomica? -
Critica della lettura. Leggere, interpretare, commentare e valutare un libro
Tra il leggere e il sapere leggere corre la stessa differenza che tra lo scrivere e il saper scrivere. La lettura è un’attività impegnativa che richiede tempo e concentrazione mentale. Il vero lettore, scrive Spinazzola, è colui che possiede una consapevolezza adeguata dei criteri e dei procedimenti che attua prima nello scegliere un’opera, poi nell'interpretarla, commentarla, valutarla e consigliarla. Qui Vittorio Spinazzola si mette dalla parte del lettore. Il protagonista di questo scritto del critico milanese non è il generico pubblico dei lettori, ma il soggetto leggente, la persona singola, colta nel momento libero e liberatorio della lettura. La vocazione critica di Spinazzola assomiglia simpaticamente a quella del lettore al quale però egli, come specialista, traccia percorsi, indica ostacoli, immagina e ricostruisce scenari, coltiva e potenzia capacità selettive e intuitive e si diverte a indicare paradossi. -
La democrazia letteraria. Sul rapporto tra scrittore e lettore
Viviamo in una società democratica. Eppure la letteratura, quella che conta e che vale, è per gran parte aristocratica. È aristocratica non perché gli scrittori siano ""monarchici"""", ma in quanto il loro lavoro è ispirato a un ideale esoterico e iniziatico, rivolto soprattutto a una casta ristretta di intenditori raffinati, distinti dalla cultura chiamata sprezzantemente """"di massa"""". Succede che un nuovo pubblico, meno preparato e dotto, chiede di accedere al mondo della lettura; la tecnologia consentirebbe all'editoria libraria di esaltare questo processo, ma l'ecosistema letterario risponde arroccandosi in una posizione tradizionalista. Si è così prodotta una frattura storica nella dinamica dei fatti letterari, quale si è svolta nei secoli scorsi, con un'espansione costante dell'area dei lettori che viene sempre più intercettata dai nuovi media. Di più, è entrato in crisi il fondamento stesso della letterarietà e della relazione tra l'autore e i suoi molti interlocutori. La democrazia letteraria affronta questa somma di temi e problemi avvalendosi spregiudicatamente degli apporti di discipline diverse."" -
Scritti sulla situazione in Germania e le origini del totalitarismo
Difficile sottovalutare l’importanza delle riflessioni di Simone Weil per pensare il presente. Testimone di avvenimenti della nostra epoca crudeli e cruciali, li ha sofferti, elaborati e descritti, proprio mentre accadevano, con una lucidità e una sensibilità, forse, inarrivabili. Per questo motivo, a due terzi di secolo dalla sua prematura scomparsa, si continua a leggere, studiare, ammirare il pensiero della giovane parigina e a trarne ispirazione. La sua analisi delle origini del totalitarismo e della sua affermazione in Germania mette in luce le straordinarie affinità tra il nazismo e l’Impero romano, che Weil considera la vera e propria scuola del totalitarismo. Una scuola che ha nutrito tutte le successive esperienze, incluso il bolscevismo. Oltre al saggio di Weil sulla situazione tedesca, scritto alla vigilia della guerra e adattato da Gagliano per il lettore italiano, questo volume passa in rassegna le più importanti teorie sul totalitarismo, compreso il contributo decisivo di Hannah Arendt sullo Stato totalitario. In un tempo come il nostro, queste letture possono contribuire a comprendere ciò che sta accadendo intorno a noi. Prefazione di Luciano Pellicani e saggi di Giuseppe Gagliano, Luigi Iannone, Hannah Arendt. -
Il gusto di criticare. 35 recensioni controcorrente
Che cosa si deve dire di un libro che non è piaciuto? «Il silenzio, che è la forma peggiore di condanna, va riservato ai testi che ci abbiano lasciati indifferenti, senza suscitare nessuna reazione né di piacere né di dispiacere ma solo di noia. Quando invece una reazione ci sia stata, sia pure di insofferenza, irritazione, risentimento, allora è giusto parlarne: è segno che quel libro aveva una sua efficacia, tanto da indurre una forma di coinvolgimento, sia pure al negativo» scrive Spinazzola nel presentare queste recensioni corrosive e alle volte ironiche. Recensioni passionali, ma anche analitiche, splendidamente motivate, eleganti e rispettose. Come potrebbe essere diversamente quando si parla di opere di Manganelli, Calvino, Berto, Arpino, Cassola, Bellocchio, Soavi, Bevilacqua, Primo Levi, Compagnone, Pratolini, Parise, Sanguineti, Ginzburg, La Capria, Camon, Ombres, Sciascia, Guglielmi, Volponi, Fruttero & Lucentini, De Carlo, D’Arrigo, Citati, Fallaci, De Crescenzo, Busi, Pasolini, Eco, Tamaro, De Luca, Calvino, Piperno. -
Cybersecurity. Kit di sopravvivenza. Il web è un luogo pericoloso. Dobbiamo difenderci!
Perché dovrebbero attaccare proprio me? Oggi nessuno può considerarsi al sicuro, perché gli attacchi sono sempre più frequenti e talora automatizzati. Gli strumenti informatici sono importanti, ma il punto debole della sicurezza è sempre il fattore umano. È noto che oltre il 90% dei cyber attacchi sono causati da un errore umano: può bastare un click per perdere tutti i dati personali di un utente o per mettere in crisi un’intera azienda. Questo libro racconta come il cybercrime si è evoluto, con esempi e storie vere. Vengono illustrate le tecniche d’attacco, dal phishing ai ransomware, dai malware sugli smartphone all’uso sbagliato delle password. E soprattutto spiega come fare per difenderci, con consigli utili per gli utenti e con approfondimenti tecnici per i più esperti. Tutto questo raccolto in un unico testo che ci mostra – a 360 gradi – che cosa è la cybersecurity, una disciplina affascinante e mai noiosa, che si evolve ogni giorno con nuovi attori e attacchi sempre diversi. -
Letteratura e popolo borghese. Il rapporto tra scrittori e pubblico nella storia letteraria italiana del XIX e del XX secolo
Questo contributo pionieristico di Spinazzola approccia la storia letteraria italiana degli ultimi due secoli con un taglio inconsueto: il rapporto fra scrittori e lettori. La fruibilità e la leggibilità dei testi letterari è il criterio guida di Spinazzola per analizzare l’ammodernamento del sistema letterario nell’età borghese dell’Italia. La continua attenzione ai dati sociologici, al pubblico, ai personaggi, si intreccia alla mai smarrita sensibilità per i valori estetici, in uno studio di allettante spregiudicatezza intellettuale e superba modernità. -
Discorso alla nazione europea. Malafede, viltà e ingiustizia del nazionalismo e del sovranismo
«Bisogna scegliere: o fare l’Europa, o restare eterni fanciulli... L’Europa dovrà assomigliare a quella giovane scienziata del xiii secolo che insegnava Matematica all’Università di Bologna, e si mostrava velata agli astanti per non turbarli con la sua bellezza.» Questa è una delle colorite allegorie che Julien Benda utilizza, nel 1932, per risvegliare il perduto sentimento europeo dopo l’eclissamento dell’unità cristiano-imperiale dell’Europa medievale a cui guarda con distaccata nostalgia. La tesi del pamphlet di Benda, paradossale e inattuale per il suo tempo, è che solo un’istituzione superiore come quella della nazione europea può portare al superamento del nazionalismo, degli egoismi e del particolarismo degli Stati sovrani che hanno avvelenato la vita della gente d’Europa per lunghi secoli. L’unione dei popoli europei sarà possibile solo con una rivoluzione delle coscienze, un cambio di paradigma morale e intellettuale. Torna finalmente disponibile al pubblico italiano questo piccolo, grande saggio in un momento difficile della storia del nostro continente, che ora mostra molte analogie con quello vissuto da Benda. Introduzione di Giulio Sapelli e scritti di H. de Saint-Simon, A. Thierry, J.G. Fichte, N. Bobbio, K. Polany. Con il Manifesto di Ventotene. -
La bambina che disegnava i draghi
«Ma non furono le onde o il movimento del peschereccio a tradire la sua sicurezza da marinaio. Bensì ciò che vide tra quelli che sembravano stracci gettati nell’oceano: gli occhi sbarrati di una bambina.» Un corpo trovato nelle acque della Manica. Un tubetto di vernice e un pennello come unici indizi per identificare la vittima. Un cronista curioso e fuori dagli schemi che, con l’amica fotografa, si appassiona al caso. Sono questi gli elementi di un romanzo giallo dal ritmo serrato, ambientato in Cornovaglia e Bretagna, in cui l’indagine sull'omicidio di una bambina diventa un viaggio tra segreti, bugie, verità inconfessabili e pericoli. Protagonista dell’inchiesta Brando Modesti, giornalista in cerca di un giornale, sempre a caccia di storie da raccontare a bordo di un vecchio Westfalia e in compagnia dell’inseparabile cocker Picabo. Tassello per tassello, articolo dopo articolo, Brando conduce la sua inchiesta, in parallelo a quella di Scotland Yard e della polizia francese, ponendo domande a chiunque pur di avere quell'unica risposta che conta: perché uccidere una bambina che amava dipingere i draghi? -
Viva la libertà. Un percorso nelle idee e nella storia del concetto di libertà
La parola ""libertà"""" ha mille e più volti. Ancora oggi si ascoltano giuramenti di eterno amore nei suoi confronti e per lei si dà battaglia. L'utilizzo eccessivo rischia però di trasformarla in un vuoto riferimento retorico, destinato a una perdita di incisività. Ecco che diventa importante cercare di riscoprirne almeno i volti principali, per provare ad afferrare il suo valore profondo. Eric Cò cerca qui, grazie a testi fondamentali di grandi uomini della Storia, di indagare uno dei concetti più controversi del pensiero politico e sociale, di cui molti hanno voluto - e vogliono ancora - appropriarsi. Un punto di partenza per liberare la propria mente, innanzitutto.""