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Mostrati 1961-1980 di 10000 Articoli:
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La mela avvelenata. Alle origini dell’intelligenza artificiale
La macchina ideale di Turing è la macchina universale cioè quella che può compiere tutte le operazioni possibili (della mente umana) superando la gabbia del pensiero fordista all’opposto del motto di Taylor: one best way. Wiener trasforma, attraverso la cibernetica, il computer in macchina per comunicare e quindi in medium universale. Afferma un nuovo principio di cittadinanza: “Vivere in modo effettivo, significa vivere con una quantità adeguata di informazione”. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale Vannevar Bush immagina la società del futuro prossimo come società della conoscenza e della diffusione della scienza: la società dell’informazione. L’inventore del mouse (Engelbart) e l’inventore dell’ipertesto (Nelson) si collocano in questa prospettiva. Per Engelbart la parola chiave è augmenting, l’obiettivo è la collaborazione tra computer e intelligenza. Per Nelson dream e vision, apertura e pluralismo per nuove forme di creatività. Visionari e realizzatori di macchine e di ambienti che hanno cambiato paradigmi culturali, abitudini di vita, modi di produzione, tipici del nostro tempo. -
Fuori dal pantano del Vietnam. Pentagon papers. Gli anni di Kennedy
In appena 50 pagine John Kenneth Galbraith, uno dei maggiori intellettuale pubblici del suo tempo, delinea l’unica soluzione possibile al più grave problema della sua epoca: come uscire dal Vietnam. La sua lucida analisi muove da una tesi politica suffragata dalla storia dei movimenti di liberazione. Scrive: “In Vietnam non ci stiamo scontrando con i comunisti, ma col forte sentimento nazionale vietnamita. Siamo impegnati in una guerra che non possiamo vincere e che non dovremmo desiderare di vincere”. Una tesi che lo portò a rompere con il presidente Lyndon Johnson a cui aveva scritto il discorso di insediamento. Le conclusioni di Galbraith sono pienamente condivise da Bertrand Russell, un altro grande intellettuale pubblico. Nella sezione extra, presentiamo due interventi del premio Nobel per la letteratura che legittimano pienamente quel riconoscimento. Sempre nella sezione extra: un ampio estratto dai Pentagon Papers sulle colpe dell’amministrazione Kennedy e uno scritto del generale Giap sulle ragioni del Vietnam. -
Un film per ogni emozione
Scegliete il film e accendete la magia del cinema. A quel punto non potrete più fare a meno di questo piccolo prontuario di 101 emozioni da provare con altrettanti film.Perché guardiamo i film? Lo facciamo per vivere mille altre vite oltre alla nostra, per essere uno, nessuno e centomila. Ci sediamo sulle poltroncine rosse delle sale o sul divano di casa per emozionarci, per sentirci degli eroi o vivere una storia d'amore oltre ogni immaginazione. Abbandoniamo gli occhi al fascino dello schermo per ridere, esaltarci, commuoverci, spaventarci, abbandonarci a un vortice variopinto di sentimenti. Ma come decidere quale film vedere? Come vi sentite oggi? Questo libro vi porta a scoprire l'emozione nascosta nella visione. Vi aiuta a scegliere il film adatto al vostro stato d'animo. Vi sentite avventurosi? Ispirati? O vorreste trasformarvi in dei geni delle deduzioni? -
I 24 mesi che hanno messo in ginocchio l’Italia. Ecco come possiamo rialzarci
Tutto l’Occidente sta attraversando un periodo di grande scontento. La crisi non riguarda solo l’economia, ma nasce da una sensazione di incertezza circa il proprio ruolo e di pessimismo sul proprio futuro. La frustrazione e la rabbia si scaricano sul sistema politico basato sulla democrazia liberale rappresentativa. Nei paesi dove il sistema è tradizionalmente più fragile sono arrivati al potere partiti populisti nati per scardinare il passato. La difesa dall’immigrazione ed il richiamo identitario a cercare protezione nelle piccole patrie hanno gonfiato le vele dei partiti sovranisti. La crisi economica ha fatto da detonatore di questo ribollire di sentimenti e di risentimenti. Gli articoli ed i discorsi raccolti in questo volume vogliono aiutare il lettore a ripercorrere le tappe recenti che ci hanno portato fin qui e offrire nuovi spunti di riflessione e di dibattito soprattutto in materia economica, ma con riflessi evidenti sul piano politico. -
L'angelo domenicano. Fra’ Giovanni da Fiesole. Beato Angelico
Pittore e frate domenicano, uomo di fede e pennello divino. Nato Guido, vissuto come fra’ Giovanni da Fiesole, diventato famoso come Beato Angelico. Molti nomi per un uomo solo, venuto con umiltà da Vicchio, piccolo paese del Mugello fiorentino, e approdato a Firenze nella bottega del frate camaldolese Lorenzo Monaco per “dipinger Madonne”. In forma di dialogo Nino Giordano e Alfonso Fressola ricostruiscono la vita e le opere di uno dei protagonisti del Rinascimento, artista appartenuto alla “generazione di mezzo” che seguì Brunelleschi, Donatello e Masaccio, lavorò per Cosimo de’ Medici e preparò la strada a Botticelli, Lippi e Leonardo. “L’Angelico è angelico, non solo per la sua predilezione a dipingere gli angeli, ma soprattutto per il candore delle sue virtù e la capacità di tradurre in immagini la teologia di Tommaso d’Aquino.” Scrive padre Giuseppe M. Damigella nella sua introduzione. Il Beato Angelico... una persona modernissima. -
Editor. Le regole imperfette dell’amore
Oggi, per ritrovarsi preda dell’attrazione, non occorre più guardarsi negli occhi. Iniziano a capirlo anche Alba e Sergio che si sono scritti senza essersi mai incontrati prima. Lei lavora come editor, lui è un architetto al suo terzo libro. La passione per le parole di Alba cattura subito l’interesse di Sergio. Complice il lavoro, inizia un intenso scambio di email che lentamente trasforma le loro esistenze in continue attese e risposte rapidissime, trascinandoli in un mondo fatto di pixel neri su fondo bianco. Ma tra le righe del romanzo di Sergio si nasconde un segreto e, mentre i confini tra fantasia e realtà si fanno labili, Alba è sempre più attirata in una ragnatela di parole e sentimenti da cui è difficile districarsi. Il loro rapporto potrà superare i confini del web o la distanza tra le loro vite li allontanerà una volta terminata la revisione del romanzo? -
Perturbanti congiungimenti
Già nel ventre della madre, Musilia ha conosciuto grandi perturbamenti. Nata da una donna che vuole modellarla come un’opera artistica, secondo una sua deformata visione estetica, una volta adulta cerca di ribellarsi a quell’identità di creta. Le restano però, ancora addosso, le impronte materne. Dichiaratamente bella ma intimamente ferita, finisce per farsi plasmare anche da un uomo con una misteriosa cicatrice che la domina nel cuore e nei pensieri. Forse, per lei, il solo amore sicuro è quello solitario che la avvolge durante l’atto creativo. O così è fino a quando scopre di aver generato qualcosa di più: una nuova vita, dentro di sé. Storie d’amore a tratti malate e vacillanti, che nella loro disperazione, però, mostrano immensa bellezza. -
Genesis
Alla fine del XXI secolo la replicazione umana è realtà e vi fa ricorso regolarmente un’umanità sempre più alienata. Solo uno strumento pare in grado di individuare chi ne fa uso e di scovare le repliche illegalmente immesse in società: il programma Genesis, potente strumento di controllo di massa. Ma cosa potrebbe succedere se le repliche, giocattoli nelle mani dei loro creatori, cercassero di impossessarsi del più raffinato software di analisi comportamentale per usarlo contro gli organismi da cui hanno avuto origine? Come può l’umanità uscire dalla gabbia che lei stessa ha creato? ""Genesis"""" è un tecno-thriller che esplora alcune frontiere della scienza, interrogandosi se il superamento di ogni limite sia davvero sinonimo di benessere e libertà."" -
L'oro dei pezzenti
È una torrida estate a Castelsasso, paesino di poche anime sotto lo sguardo imponente dei Monti Aurunci. Tra il bianco accecante delle polveri di marmo, viene trovato il corpo del più ricco tra tutti i cavatori. Le indagini spettano al commissario Luigi Santanna, che viene dal Nord ma è originario del posto. E per Salvatore “Zi’ Tore” Colasecca, insegnante in pensione con l’ossessione di registrare la vita dei compaesani sui suoi taccuini, il commissario resta “Giggetto”, figlio scavezzacollo di un vecchio amico che ha lasciato la terra d’origine. Ma l’omicidio sarà la caduta di un sassolino che dà inizio a una valanga e porterà la curiosa coppia a fare i conti col passato. Tra un’indagine e l’altra, pane fatto in casa, piatti di fagioli cotti al camino e feste di estrema e sanguinosa tradizione. Perché la corruzione cresce bene nelle terre consumate dal sole e dall’abbandono del mondo. -
Per un libertarismo vincente. Strategie politiche e culturali
Il libertarismo è quella filosofia politica che semplicemente prende sul serio l’inviolabilità della persona umana. A danno di questo unico vero diritto vi è l’accrescimento del potere politico. Se tale accrescimento non ha trovato sufficienti resistenze, è anche vero che, in più circostanze, i libertari hanno preferito isolarsi e rimanere fuori dallo scontro politico. La prima parte di questo lavoro si concentra sulle modalità con cui superare questo isolamento mentre le riflessioni della seconda parte nascono dal tentativo di diradare i pregiudizi che impropriamente gravano sul libertarismo.«Per un libertarismo vincente è al momento l’unico libro in circolazione che affronti con notevole maestria ed erudizione la complessa questione delle strategie di affermazione delle idee libertarie nella società: un testo, quindi, che avrà la capacità di “illuminare” la via a coloro che amano la libertà individuale» Guglielmo Piombini, saggista ed editore -
Letture su società e politica nell’età della globalizzazione. 90 recensioni per comprendere il mondo attuale
Tutte letture che toccano concetti chiave del dibattito contemporaneo: immaginari socio-politici, individualizzazione, identità, modernità, democrazia, potere, globalizzazione, Europa, biopolitica.rnrnDalla metà degli anni Novanta del XX secolo sino ai giorni più recenti si può ormai individuare la transizione cruciale dei processi di globalizzazione, spesso non agevoli da decifrare univocamente. Numerosi studiosi nell'ambito delle discipline sociologiche, filosofiche, politiche hanno prodotto una mole enorme di analisi legate all'età globale e in questo volume sono raccolte 90 recensioni di altrettanti testi, usciti lungo tutti questi anni, equamente suddivise in sei precise sezioni tematiche. Trovano così spazio le prospettive di autori come Bauman, Beck, Giddens, Habermas, ?i?ek, Touraine, Derrida, Morin, Galimberti, Sartori, e di maestri i cui contributi sono costantemente ripresi come Marx, Simmel, Husserl, Heidegger, Arendt, Weber, Foucault, la Scuola di Francoforte ecc., a cui si accompagnano molti volumi di critici italiani e non solo. -
Delitto a Sankt Moritz
Sankt Moritz, settembre 1969. La contessa Corina Montescu trascorre dieci giorni di vacanza presso il lussuoso Badrutt’s Palace Hotel. Qui, nell’incantevole località montana – meta d’élite del turismo internazionale – conosce uomini e donne dalle storie più diverse. Presto scopre che tutti gli attori sulla scena, protagonisti e comprimari, hanno dei lati nascosti: la verità non è mai ciò che appare essere. Il fuoco cova sempre sotto la cenere e in quell’oasi ovattata di pace e serenità scoppia l’inferno: un misterioso omicidio getta ombre angoscianti sui clienti dell’albergo. Corina, che aveva conosciuto la vittima poco prima che venisse uccisa, sente il dovere di indagare. Con sagace maestria e tanta pazienza, al termine di un’estenuante indagine, la nobildonna riesce a sbrogliare l’aggrovigliata matassa e a dare un nome al colpevole. -
Il giorno in cui la musica morì. Buddy Holly, Ritchie Valens, Big Bopper, Fabrizio de André, Rino Gaetano
Il 3 febbraio del 1959 è conosciuto come ""The day the music died"""", il giorno in cui morì la musica.rnTre giovani promesse americane del rock, Buddy Holly, Ritchie Valens e Big Bopper, muoiono insieme in un incidente aereo durante una tournée che li vedeva protagonisti. È la data che segna la fine dell'innocenza e della gioia della musica, da lì in avanti ci saranno gli anni '60 con l'impegno politico, le battaglie per i diritti civili e la guerra in Vietnam. Nel 1972 Don Maclean incide American Pie che racconta proprio lo shock subito nel """"giorno in cui morì la musica"""". Emiliano Ventura racconta tutto questo e lo riconduce alla realtà italiana, quando all'impegno dei cantautori degli anni '60 e '70 subentra il """"decennio in cui morì la sigla tv""""; il tutto simbolizzato dal 1981, l'anno in cui alla morte di Rino Gaetano corrisponde l'esordio di Cristina D'Avena."" -
Cinema e pubblico. Lo spettacolo filmico in Italia 1945-1965
La storia dello spettacolo filmico in Italia dal '45 al '65 è la storia stessa del periodo decisivo del nostro cinema.rnSono i vent'anni di ""Roma città aperta"""" e della """"Dolce vita"""", di """"Umberto D."""" e di """"Senso"""", di Totò delle """"maggiorate"""", di """"Don Camillo"""", di """"Rocco e i suoi fratelli""""; e di Sordi, De Sica, Antonioni, Rosi. E soprattutto sono gli anni in cui - in un arco che dal neorealismo arriva alla cosiddetta commedia all'italiana e alla crescente estensione del fenomeno divistico - si fissano i temi fondamentali della cultura cinematografica: il rapporto tra film e politica, tra """"impegno"""" e """"successo"""", tra popolarità e spettacolarità. E ancora: le questioni del pubblico, del mercato, della distribuzione, dell'industria della produzione. Vittorio Spinazzola affronta l'argomento secondo un duplice, complementare punto di vista: da un lato - secondo una chiave efficacemente marxiana - egli si affida a un atteggiamento di costante """"globalità"""", secondo il quale ogni discorso su cinema e film non può non rimandare alle strutture economiche e all'intero quadro della attività artistica."" -
Cos'è tedesco? L'eredità tradita di Adorno
«Non è sempre stato piuttosto l’isolamento dall’umanità un contrassegno tipico dell’esistenza tedesca? La Germania non è ancor oggi un enorme territorio di province che si voltano reciprocamente le spalle? Forse sì. Ma è indubbio che, come non esiste un provincialismo puro e semplice, così non esiste una coscienza del tutto illuminata. Essere uomo significa probabilmente orientarsi nel non-più dell’uno e nel non-ancora dell’altro. Vivere dentro l’umanità è un compito che i per i tedeschi dev’essere ancora portato a termine, soprattutto perché, tuttora, non l’hanno capito.» Th. Adorno «È sempre così che testi ormai passati cambiano. Oggi, formulerei forse in altro modo, scriverei forse diversamente, ma in linea generale condivido ancora le opinioni trattate nel testo. Ancor oggi opterei per l’idea che solo delle identità danneggiate (non-identità) sono delle identità.» P. Trawny. Cos’è tedesco? È la domanda in cui si è smarrita la Germania moderna fino all’abisso di Auschwitz, della decomposizione dell’umanità, alla inenarrabile fine – a lungo preparata – che né la poesia, né la musica né la cultura hanno saputo evitare. -
IPhone. Come usarlo al meglio. Scopriamo insieme tutte le funzioni e le app migliori
Quante cose si possono fare con un iPhone? Quest’oggetto che è ormai diventato “il telecomando della nostra vita”, non è un telefonino, ma un vero e proprio computer, con una potenza di calcolo superiore alla maggior parte dei computer che abbiamo sulle nostre scrivanie. E quindi perché utilizzarlo solo per social, messaggi, giochi o foto? Possiamo fare molto di più e trasformare l’iPhone nel nostro assistente mobile! Questo libro è come l’amico informatico a cui chiediamo aiuto per utilizzare l’iPhone in funzione dei nostri reali bisogni: ci guida a esplorare le impostazioni più importanti e scoprire le funzioni meno note, insieme ai trucchi nascosti della sezione “Tips and Tricks” e alle oltre 60 app interessanti e utili per molteplici attività. -
Voi mi chiedete se l'amavo
Gennaio 1901. Alla morte della regina Vittoria, lord Kiran di Lennox si trova senza protezione e i suoi nemici gli si avventano addosso come mastini furiosi.rnrnA essere in pericolo non è solo la vita del conte: un castello di calunnie è stato costruito da menti sottili e cuori gelidi per distruggerne la reputazione. Solo contro tutti, Kiran non può vincere. Per questo allontana chi gli è caro, a cominciare dall'amato Robert. E infine si sacrifica, offrendo ai londinesi in cerca di scandali uno spettacolo di fiamme: a ridosso del Tower Bridge, salta in aria lo yacht sul quale si trova. E anche se non è rimasta traccia del suo corpo, i nemici, privati della preda, hanno ancora fame di vendetta. Perché anche Robert Stuart Moncliff è sott'accusa e davanti alla giustizia degli uomini dovrà rispondere alla più pericolosa delle domande: amava o non amava Kiran di Lennox? -
Voli d’artista. Vite (e opere) da collezione
Pierre-Joseph Redouté, il Rembrandt delle rose. M.C. Escher, matematico per caso. L’arte essenziale di Giorgio Morandi. Georges Braque e Pablo Picasso, amici e padri del Cubismo. Il tenace amore per le nuvole di John Constable. Donne preziose come perle per Jan Vermeer. Augustus John, lo zingaro-pittore dalle tinte accese e dalle pennellate potenti. Gian Lorenzo Bernini, un genio per Roma. Il poliedrico Andy Warhol, che dell’industria ha fatto arte. La sofferenza artistica di Edvard Munch. I violini e la campagna familiare di Marc Chagall. E molti altri artisti tra xviii e xx secolo. Una gita in un museo ideale, fatto di parole, dove è possibile ammirare vita e opere dei più formidabili talenti della modernità. Ogni capitolo è una sala monotematica, un articolo curioso e confidenziale per conoscere più intimamente alcuni dei grandi dell’arte. -
L'italiano sul palcoscenico
Nella comunicazione scenica, diversamente da quanto accade nella scrittura letteraria, l'italiano entra direttamente in contatto con il pubblico attraverso la voce: in questo modo la lingua della tradizione da un lato raggiunge gli ascoltatori attraverso l'oralità, nella recitazione e nel canto degli interpreti, dall'altro si apre alla realtà linguistica quotidiana, che, sia pure in forme a volte stilizzate, sale sulla ribalta incontrando anche il plurilinguismo dei dialetti e i registri colloquiali dell'italiano. I saggi riuniti in questo volume, relativi a epoche diverse, dal Cinquecento al presente, permettono di seguire le scelte degli autori e le linee della nostra storia linguistica considerata dal punto di vista del palcoscenico, attraverso indagini a più dimensioni, attente agli incroci tra lingua scritta, lingua parlata e lingua del teatro (anche in musica). Senza trascurare né i grandi capolavori teatrali del passato, né il prestigio plurisecolare dell'italiano come lingua della musica e del canto, il volume, che entra anche dietro le quinte del lessico peculiare, mette tra l'altro in evidenza la perdurante vitalità dei palcoscenici nel Novecento e nel Duemila. -
Le ideologie trainanti. Produttività, piattaforme, economia libidinale
Prendere in considerazione il concetto di ideologia negli ultimi decenni ha significato decretarne la fine e l’inutilità. Oggi la complessità della società contemporanea su scala globale non richiede più idee preconcette. Ma, anche quando esprimiamo un atteggiamento pragmatico, apparentemente extra ideologico, non siamo esenti da un sintomo ideologico. La pubblicità dove il corpo fa segno verso il prodotto è un tipo di potere psico-economico. Infatti neutralizza la carica libidinale del corpo esposto e la proietta verso il prodotto e il denaro. Con il cambiamento prodottosi nelle strategie di marketing il potere del corpo esposto, invece, è assunto come potere libidinale. Il corpo scatena una potenza d’emozione che funge da modello complessivo di un’esperienza che si imprime come fantasia fondamentale da realizzare. Quello che sfugge a Marx è che tutte le differenze di classe delle economie capitaliste non sono un elemento esterno alle capacità produttive di queste stesse economie. Eliminati gli ostacoli sparirebbe anche il plusvalore.