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Ombra dell'amore-The shadow of love
Le parole trasudano sensualità e desiderio, traghettando l'anima in un vortice di emozioni. Su arcipelaghi di speranze. Sentimenti narcisisti, dolori viscerali, immagini riflesse e sovrapposte si rincorrono come marosi. Nel mare magnum della casualità il dolore asciuga le distanze. Ritrovandosi dentro all'alterità ritorna a galla la vera essenza. Nelle paludi del rimosso si abortisce la vita. Rimane implacabile la complicità dell'amore. Siamo tutti affogati dentro noi stessi. -
La poesia di Vivetta Valacca
Cofanetto con le tre opere di prosa italiana contemporanea di Vivetta Valacca insieme a un libretto con un testo di Dieter Schlesak. -
Napoleone Bonaparte-Dominique-Jean Larrey e il pronto soccorso in battaglia. 23 ottobre 1797: «Codice rosso!» a San Gottardo in Udine
La vita di Dominique-Jean Larrey (1766-1842) è stata semplicemente straordinaria. In qualità di chirurgo militare partecipa a decine di campagne condotte dall'armée francese (da Strasburgo all'Egitto, dalla Spagna a Udine, da Austerlitz a Mosca) durante il fatidico quarto di secolo che va dalla presa della Bastiglia a Waterloo. Il suo nome è legato in modo indissolubile all'ideazione dell'unità di immediato pronto soccorso chirurgico portato ai soldati feriti sul campo di battaglia. La sperimentazione dell'ambulance volante, abbozzata in Renania alla fine del 1792, giunge alla perfezione logistica e funzionale durante la permanenza di Larrey in Friuli nel semestre del 1797 che è compreso tra il preliminare di pace di Leoben e la sigla del trattato detto di Campoformido. In questa monografia-che intende ricordare anche il 250° anniversario della nascita del grande chirurgo-sono indagati i presupposti teorico-pratici e l'evoluzione del concetto di ambulance volante. A partire dalle fonti coeve sono individuati l'occasione, il luogo e il momento in cui tale sistema compiuto è presentato per la prima volta a Udine, alla presenza di quel generale vittorioso che si sta accingendo a conquistare il potere in Francia e le terre d'Europa. Sono inoltre indagate le altre impegnative attività intraprese e i rapporti intessuti da Larrey nel Friuli di fine Settecento che, uscito drammaticamente dall'età veneta, è fatto entrare a viva forza nella convulsione della contemporaneità. -
Pâté di Vittima
"Terrina di ventre molle,/ o già di vittima/ che me ne vado gonadi esangui in mano/ e artigliata amigdala"""": così comincia la ricetta del paté di vittima, componimento che apre e dà il titolo alla raccolta. Notoriamente, l'amigdala sarebbe nel cervello, nella sua parte profonda, il luogo delle emozioni, e in particolare la centrale primordiale che innesca la paura. Quando si inizia a mangiare il paté, la prima domanda che ci si pone è chi ha artigliato l'amigdala della vittima dal ventre molle. Si intravede una storia, fatta di un amore che finisce, di una famiglia o pezzi di famiglia insediati dolorosamente nella psiche di chi parla, di lavori precari e incerti, di incontri provvisori, ma la paura non è imputabile veramente a nessuno di questi fattori. Forse succede per l'essere umano quello che succede a volte in natura, quando la preda si paralizza spontaneamente, offrendosi così al suo carnefice. Il dubbio allora è che la vittima sia prima di tutto vittima di sé stessa, che sia vittima e insieme faccia la vittima. (Stefano Guerriero)" -
In aspre rime. Quaderni delle letterature dialettali e delle lingue minori. Vol. 1
Questo primo numero di «InAspreRime», interamente consacrato alla figura e all'opera di Amedeo Giacomini (1939-2006) si lega idealmente, nel formato come nella veste grafica, a «Diverse Lingue», la storica rivista sulla letteratura in dialetto e nelle lingue minori fondata e diretta dal poeta di Varmo. Una testimonianza della sua preziosa eredità, degli intrecci che aveva saputo stabilire con artisti, poeti, critici e lettori, così come della statura e della portata dell'intera sua opera. -
I conti dell'anima
Un inno all'amore, alla sensualità, alla naturalità, alla memoria, ai ritorni.rnUn'acuta lettura del mondo contemporaneo attraverso le vicende di un padre e di una figlia, provati ma non vinti dalle loro vicissitudini.rnUn grido, una protesta contro una realtà che si è devotamente consegnata alla materialità, rendendo la natura superflua, anacronistica.rnUn cammino di trasformazione interiore. -
Aghios. Quaderni di studi sveviani. Vol. 10
Fascicolo speciale con gli atti della sessione L'archivio di Paul-Henri Michel e alcuni nuovi testimoni di commedie sveviane, interna al seminario ""Carte d'autore online: archivi e biblioteche digitali della modernità letteraria"""" Prin 2010-2011 (Lecce, 14 dicembre 2015)."" -
Aegylon. Capraia
La scoperta di Capraia è stata per me travolgente per quello che vedevo e per quello che mi evocava. Sapevo che i miei antenati genovesi c'erano stati e che erano stati impegnati, da Oneglia alla Maddalena, nelle battaglie per l'Unità d'Italia. Improvvisamente i loro antichi ritratti, dopo aver visto Capraia, avevano per me uno sfondo. Le loro imbarcazioni, i velieri, avevano un attracco, un approdo. La ""vita antica"""", che allora a Capraia si poteva ancora intravedere, fu per me un'esperienza particolare. L'isola era rimasta immutata da secoli, e negli anni sessanta potevo ancora immaginare quei """"lupi di mare"""" con l'orecchino bere nella locanda del Beppone al porto, che allora ancora esisteva, quando già cominciava l'era dei """"sub""""."" -
L' ultimo Ulisse. Enûma Elis
Enuma Elis (quando lassù), le prime due parole della Genesi Mesopotamica, a significare che sin dalla notte dei tempi sono state le passioni divine e umane a determinare il corso della storia e a segnare le nostre esistenze. Un poema epico per raccontare l'onda della passione, che tutto e tutti travolge: la mano di Eros, forza irrazionale, forza primordiale in grado di abbassarci al ruolo di bestie oppure di mostrarci il piano divino. ""L'Ultimo Ulisse"""" è la storia parallela di amanti vissuti il giorno del diluvio universale nella città mesopotamica di Uruk e sull'isola greca di Santorini durante lo tsunami più grande della storia antica, causato dall'esplosione dell'omonimo vulcano. Fiume, mare, pioggia, tutti simboli dell'acqua vitale della passione. Eroici amanti che decidono di non fuggire dinnanzi all'imminente catastrofe e che per questo, nell'ultimo episodio, presi per mano da Eros, abbandoneranno le spoglie mortali per divenire Amore e Psiche ed entrare nella leggenda."" -
Debito d'amore
Lettere a pensatori, a scrittori e personaggi delle loro opere. Le ho scritte nell'arco di un anno, come per procedere verso una meta: l'altro. Nel tentativo di avvicinarmi al mistero che siamo. -
Senza fissa dimora. Poesie 1998-2017
Poesia italiana contemporanea. -
Casarsa. Un uomo
"Intendo presentare questo lavoro come un compendio delle interviste, ricerche e conoscenze fatte e trascritte nel corso degli ultimi dieci anni in Friuli. Non è stato un lavoro semplice ma ho cercato di non farmi coinvolgere nel racconto delle azioni e dei pensieri dai diversi protagonisti, poiché se il personaggio centrale è Pier Paolo Pasolini tutti, raccontando le loro testimonianze, essi sono stati quindi protagonisti. Il filo narrativo si diparte dalle prime presenze della famiglia Pasolini a Casarsa, la nascita dei suoi genitori e si dipana attraverso gli anni della giovinezza fino alla partenza di Pier Paolo con la madre per Roma.""""" -
Minimalia
"Minimalia"""" è una raccolta di aforismi nei quali è insito un """"quid"""" di assoluto scevro di orpelli, un quid di disarmante nella ricchezza che essi contengono, per - alla fine - armarci in modo nuovo. Essi possono alleviare l'imprescindibile fragilità umana, dotandola del coraggio di annientare la paura nei confronti di quella sana e recondita follia che sussiste in ciascuno di noi. Fino a liberarcela, per lo meno nel corso del viaggio fra questi cinquecentosettantadue scritti inediti." -
Zeta. Rivista internazionale di poesia e richerche. Vol. 115-117
Questo numero speciale di Zeta è un omaggio a Mary Caponegro. Non c'è sede più idonea di una rivista su testo e immagine per discutere e divagare sulla spiccata vocazione intermediale della scrittura di quest'autrice. Attorno a questa raccolta abbiamo riunito saggisti accreditati, prosatori sodali, autori di schegge memoriali e di stralci di dissertazione, nel comune intento di mettere in luce i diversi aspetti di una scrittura lirica, ritmica e inconsueta, fatta di ripiegamenti pensosi, di allegoriche tortuosità, di misteriosi incidenti e di inattese illuminazioni. Le interpretazioni della critica di genere, etnica e psicoanalitica tentano di volta in volta una via d'accesso privilegiata a quest'opera, la quale, tuttavia, resta aperta anche alle sottili incursioni filologiche degli studiosi di ""metafiction"""", più abituati a muoversi lungo percorsi mitopoietici più impliciti che fanno appello all'erudizione di un lettore forte e iniziato. Prefazione di Mary Caponegro. Introduzione di Chénetier Marc."" -
Teppisti eccellenti. Vite di angeli ribelli e di furfanti
L'autore tratteggia le biografie di ventisette personaggi suddivisi in nove categorie senza pretese di oggettività, anzi formulando opinioni del tutto personali, benché argomentate, e ricorrendo, in alcuni casi, a modalità espressive non consuete nelle biografie tradizionali. Le ventisette figure sono eterogenee ma accomunate dalla caratteristica di essere tutte larger-than-life, strabordanti, mosse cioè, da un impulso irresistibile e spesso irrazionale, a travalicare i confini dell'esistenza ordinaria. Tale inclinazione si manifesta attraverso atti di ribellione a volte eclatanti (si pensi alla tirannicida Charlotte Corday, inserita nel gruppo dei ""reazionari"""", o all'ammutinamento ordito da Fletcher Christian che, insieme al bluesman Leadbelly e al regista teatrale Artaud, compone il gruppo dei """"sediziosi"""") o comportamenti eccentrici (Swinburne), devianti (Hamsun) se non apertamente delinquenziali (John Wesley Hardin). Tutti costoro possono essere ricondotti alla qualifica di """"teppista"""", termine che, come noto, Ottone Rosai (incluso nella rassegna) attribuiva a se stesso."" -
La parola figlio
Quattro figli la nonna, quattro figli mia madre. Quattro figli la madre di mia nonna. Figli che si desiderano a qualunque costo, figli che appaiono contro ogni volontà, figli che chiudono in prigioni, figli che insegnano a volare. Viaggi dentro e sopra la terra, fiumi diretti al mare. -
Le cicogne e il loro piccolo amico
Anna Lia Moretti, mamma e nonna, ha scritto questi piccoli racconti e fantasie da leggere ai bimbi prima di dormire. Li ha realizzati in un momento particolarmente drammatico della sua esistenza per non impazzire. Sperando di esserci riuscita cerca di vivere un giorno alla volta che è la cosa migliore mettendoci un po' di buon umore e tanto amore per la vita. Età di lettura: da 4 anni. -
Trilogia del viaggio: Strade del latte versato-Sete orizzontale di longitudini-Alias. Poesie del capolinea
"Una serie di richiami a celebri viaggiatori sedentari o controvoglia (dal De Maistre a Ariosto, a Ulisse): ci sono altri motivi, altre tinte, ci sono asprezze rispetto a dissennate realtà del nostro tempo."""" (Giulio Galetto)" -
Tentiamo di vivere
Sullo sfondo della contestazione giovanile del '68 a Padova e di un appartato Friuli rurale, è ambientata l'intensa e dolente storia d'amore tra Fabrizio e Cecilia, lui uno studente, lei una quarantenne tornata agli studi universitari interrotti, in occasione delle sue nozze, una ventina d'anni prima. Attorno ai protagonisti ruotano le vicende dei loro amici in vario modo impegnati nella lotta studentesca. -
Nostòs il ritorno
"Nostòs"""" è una riflessione sul ritorno e le radici, in senso storico, emotivo e affettivo. Una triangolazione tra realtà e luoghi geografici apparentemente lontani, affidata alla narrazione di personaggi che utilizzano anche dialetti originali differenti. Dalla Carnia all'Abruzzo regioni di grandi migrazioni all'estero, all'Africa dove durante la seconda guerra mondiale, si è prefigurato l'attuale assetto sociale e politico, che chiude attualmente in senso inverso l'esodo migratorio."