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Ideale nazionale e democrazia in Italia. Da Foscolo a Garibaldi
Il presente volume analizza una serie di tematiche centrali nelle vicende del nostro paese degli ultimi due secoli: l'unità nazionale, l'indipendenza, la libertà, la democrazia, il rapporto dell'Italia, una volta unificata, con altre nazioni europee fino al conseguimento di un'Europa federata se non confederata. Tutto questo dibattito, che si protrarrà anche dopo la formazione dell'unificazione nazionale, nasce e si sviluppa a partire dal 1796, in seguito cioè alla venuta in Italia di Napoleone Bonaparte e dell'esercito francese. È in quella fase, infatti, che gruppi di intellettuali e uomini politici cominciarono a prendere concretamente coscienza delle condizioni del nostro paese e gettarono le basi di quel processo che porterà alla formazione dell'Italia moderna. Nella prima parte del volume vengono presentate le posizioni, in certo qual modo emblematiche, espresse da figure quali Foscolo, Fantoni e L'Aurora. Nella seconda parte sono riproposte tematiche e programmi politici legati a personaggi quali Mazzini, Garibaldi e Cavour. Di Garibaldi, in particolare, si prendono in esame le proposte da lui elaborate nel periodo successivo all'unificazione nazionale, allorché si adoperò per la realizzazione di fondamentali diritti civili e sociali, presupposto per la costruzione di una reale democrazia in Italia. -
La nascita di Pomezia. Testimonianze orali e fonti d'epoca
Un interessante intreccio di storia ufficiale e vita personale, si è cercato, quando è stato possibile, di non correggere errori nelle date, omissioni frutto di chiare rimozioni, reiterazioni quasi maniacali di ricordi che sono divenuti memoria condivisa (Trovammo persino i fiammiferi in cucina!), consolidatisi in altri luoghi e situazioni, spesso istituzionali. Le interviste con i discendenti dei coloni hanno a volte (sono esclusi, infatti, particolari casi), andamenti poco compatti, spesso la successione cronologica dei racconti non è rispettata, sovente l'urgenza di narrare un dato fatto interrompe e travolge la restituzione lineare dei ricordi. È agevole osservare che quasi in tutte le interviste appaiono episodi dilatati rispetto alle proporzioni temporali, che assumono natura esemplare, riassumendo addirittura il senso di una vita: essi sono sovente una fuga, un'offerta, una sorpresa, un furto, una perdita, una svolta inaspettata, un abbandono, un ritorno. Dunque alcuni fatti hanno avuto per i testimoni una particolare importanza ed anche se si citano eventi non del tutto obiettivamente, ciò indica la violenza di un impatto: ne è un palese esempio il ricordo della cerimonia di inaugurazione di Pomezia dell'autunno del '39, alla quale in duce dedicò poco più di due ore. -
Racconti romani. Ara Pacis & dintorni
L'autore ci confida di condividere ciò che Jean Orieux, artefice di racconti come ""Caterina dei Medici"""" e tanti altri, asseriva: che il sapere storico ha del meraviglioso, e le narrazioni che ne escono, quanto a originalità e bellezza superano tutte le storie epiche e tutti i romanzi del mondo. Roma, la città stratificata per eccellenza, è di sicuro uno dei luoghi più congeniali a tale tipo di narrazione. Tanto più se, come è il caso di """"Racconti romani"""", i protagonisti """"in carne e ossa"""" rispondono a nomi come quelli di Augusto, Giulia, Livia,Tiberio, Agrippa, Cicerone etc. E i protagonisti """"in pietra"""", i monumenti, oltre che quel miracolo di storia e scultura che è l'Ara Pacis, sono le stupende memorie sepolcrali delle chiese romane. Nel 1° capitolo, """"La città dei miracoli"""", il giovane Stephan Werther, per la prima volta nella sua vita a Roma, da acuto osservatore qual è fa la scoperta che sta alla radice di """"Racconti romani"""": Gli esimi monumenti dell'Urbe, a chi sa ascoltarli, narrano le loro storie. Ecco cosí l'Ara Pacis raccontarci la sua millenaria vicenda: la nascita nel 9 a.C. e i destini dei personaggi augustei su di essa effigiati; l'avventurosa esumazione anni '30 e, ai giorni nostri il tormentone della Nuova Teca di Meier e degli altri interventi del New Deal capitolino. Ecco, nell'antica S. Lorenzo in Lucina, il rilievo di Clelia Severini, narrarci a sua volta la propria storia e l'intreccio col grande poeta che le dedicò un immortale canto..."" -
Paolo Radi. Alzando lo sguardo. Catalogo della mostra (2 ottobre-30 novembre 2013). Ediz. illustrata
Con intelligenza e spiccata sensibilità Paolo Radi ha capito le enormi potenzialità della carta, assimilandole nel suo codice espressivo ed elaborandole in modo assolutamente personale sul piano percettivo e tattile. Per Radi la scoperta della carta non è né una conquista recente, né un diversivo per rinnovare abilmente il proprio linguaggio, caratterizzato nell'ultimo decennio dall'uso del perspex, del pvc e della gomma siliconica. Non aggiunge un nuovo materiale. Anzi, ritorna alle sue origini di artista visivo. Recupera quel materiale tradizionale che lo ha sempre affascinato e accompagnato, quasi in sordina, nella sua ventennale carriera. È un atto consapevole di richiamo alla memoria, un avvicinarsi all'essenza stessa della carta. -
Premio nazionale delle arti. 10° edizione. Catalogo della mostra (Bari, 1-10 ottobre 2013). Ediz. illustrata
L'Accademia di Belle Arti di Bari presenta la X edizione del Premio Nazionale delle Arti Sezione ""Arti figurative, digitali, scenografiche"""". Si tratta di una grande festa dell'arte, dell'incontro tra studenti di istituzioni diverse, che al tempo stesso consente ad un pubblico vasto ed eterogeneo di scoprire i giovani talenti delle Accademie italiane. Una grande mostra con l'esposizione di 202 opere dislocate negli spazi storici più rappresentativi della città di Bari: il teatro Margherita, un cantiere aperto e la Sala Murat, da sempre sede di mostre. Un percorso espositivo articolato in otto sezioni, in cui la produzione artistica degli allievi di venticinque Accademie assume particolare rilevanza in spazi pubblici che abitualmente ospitano rassegne importanti e che per dieci giorni diventano il teatro della giovane creatività italiana."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2013). Vol. 2
Rivista quadrimestrale di Scienze Storiche e Sociali. -
Un quaderno di voci. Libere conversazioni con artisti, poeti, amici (e nemici) dell'arte
Nel quaderno sono raccolti i colloqui più stimolanti che l'autore ha intrecciato, a cavallo dei secoli, con alcuni personaggi dell'arte, della poesia, della critica interdisciplinare. La sincerità è un chiodo fisso dell'autore. La sincerità, secondo Ghirardi, è l'unico strumento valido per captare gli umori e i rumori delle voci singole o delle masse corali - alias mode o correnti - alle quali le voci appartengono o sono appartenute. La sincerità non è sempre premiata in quanto gli atteggiamenti legati alla fama non permettono al personaggio di proiettare se stesso al di fuori dell'ufficialità anche se l'intervista, scritta o trascritta, è un episodio provvisorio, legato al momento e alle scale mobili della cultura che non sta mai ferma, nel bene e nel male. Cosí vuole la vita, anzi la storia. Ecco perché le conversazioni ghirardiane aprono le porte agli interrogativi intriganti, ai dubbi, ai sospetti di chi segue con attenzione le evoluzioni e le involuzioni dei processi creativi e riflessivi. Tante cose vengono dette e smentite. Ma c'è sempre un testimone che ascolta e annota, che condanna e perdona gli sbalzi di umore e di pensiero. Anche l'artista al di là delle mitizzazioni ereditate dai secoli recenti è un uomo, ora umile ora superbo. Ghirardi è un intervistatore onesto, attento agli aspetti umani, graditi o sgraditi. -
Storia breve dell'età moderna
L'inizio dell'Età moderna segna la cesura definitiva fra il Medioevo dominato dall'Impero e dal Papato ed il protagonismo dell'uomo che crede in sé. E viene il tempo dell'Umanesimo e del Rinascimento; dell'invenzione della stampa e della scoperta dell'America; della Riforma di Lutero e della Controriforma della Chiesa cattolica; di Ignazio di Loyola e della Compagnia di Gesù; della nascita della scienza sperimentale; di Montesquieu e della tripartizione del potere dello stato; dell'Illuminismo e dell'assolutismo illuminato; del pensiero politico e dello stato nazionale; delle riforme dei principi italiani. E fu il tempo di Masaccio, Donatello, Piero della Francesca, Bramante, Mantegna, Giorgione, Tiziano, Correggio, Paolo Veronese. E poi i sommi: Michelangelo, Raffaello e Leonardo. -
L' enigma paesaggio. Ediz. italiana e inglese
"Una certa malinconia e solitudine dell'individuo nella società attuale appare il tema centrale della mia ricerca: una pittura atmosferica che pur utilizzando un linguaggio, in realtà solo apparentemente, fluido e veloce proprio della dimensione percettiva della quotidianità nell'era moderna scopre l'aspetto auratico delle immagini e con esso la dimensione dell'incanto nella percezione del mondo, che diversamente dalla bellezza, non è un concetto relativo, legato al tempo, alle mode, ai gusti, alle latitudini etc. ma è qualcosa di spirituale, che è in ognuno di noi e che proprio dall'arte può essere risvegliato.""""" -
Correspondances. Italienisches Kulturinstitut Berlin. Italienisches Kulturinstitut Munchen. Catalogo della mostra (Berlino, 10 ottobre-10 novembre 2013). Ediz. multilingue
"Correspondances corrispondenze"""", è il titolo che il Maestro Erio Carnevali dà alla sua nuova selezione di lavori, ma è anche un leitmotiv che si può associare a tutta la sua lunga ricerca come pittore. Da sempre Carnevali, fin dall'intitolazione delle sue personali, pone come essenziale per comprendere la sua opera concetti e immagini simboliche che cavalcano quel territorio liminale tra diversi campi dell'attività umana - Suono Giallo, Visibile Invisibile, Presenze inafferrabili, L'Emozione del Colore -, dove meglio le cose si confondono, perdono i loro connotati più banali e corrivi per poter quindi rilucere nella loro natura ultima. Come si comprende leggendo a fondo la poesia di Baudelaire, chiamata direttamente in causa a commentare questa esposizione, non si tratta soltanto di un gioco combinatorio tra le varie forme d'intelligenza umana, tra la poesia e la musica, la pittura e l'architettura, in cui esaurire le specificità di ciascun linguaggio in un magma esistenziale in cui anche la singola sensibilità si perde, ma di cercare per l'appunto l'essenza delle cose, la loro verità, che si nasconde dietro alla moltitudine di forme e livelli del reale. Le 40 opere presenti a Berlino sono l'occasione per ammirare l'evoluzione della sua ultima ricerca." -
L' età aurea di Giulio II. Arti, cantieri e maestranze prima di Raffaello. Ediz. illustrata
I primi anni del pontificato dell'impetuoso Giulio II Della Rovere appaiono come i meno indagati sul piano delle committenze artistiche: eppure furono propedeutici alla costituzione dei grandi cantieri romani e all'affermazione di prestigiose personalità, quali l'architetto Donato Bramante, l'urbinate Raffaello e l'incommensurabile Michelangelo. Il presente studio esamina il costituirsi della grande epopea giuliana, scovando i protagonisti e gli intermediari attraverso la lettura incrociata di un gran numero di informazioni archivistiche: così emergono la reale complessità degli apparati amministrativi, il sovrapporsi di interessi comuni o particolari, la formazione di consorterie all'interno degli organismi curiali. Le dinamiche, collegate ai cantieri vaticani del Palazzo Apostolico e degli appartamenti pontifici in particolare, evidenziano fasi di intervento distinte, che offrono un quadro ben diverso dal solito calderone solitamente proposto con i nomi più vari genericamente invocati: da Cesare da Sesto, a Sodoma, Bramantino, Perugino, Signorelli, Lotto e, naturalmente, Raffaello. Ampio spazio è concesso all'individuazione di un articolato cantiere tosco-fiorentino, gravitante attorno alla figura dell'architetto Giuliano da Sangallo, come anche al contesto che favorì l'esperienza romana di Lorenzo Lotto. -
Verso un sapere tecnico condiviso nella ricerca sulla progettazione e costruzione dell'edilizia. Atti del VI Congresso internazionale Ar.Tec.
"Gli Atti del VI Congresso Internazionale dell'Ar.Tec. sono in qualche modo rifondativi del settore; hanno riguardato le ricerche svolte in questo settore scientifico-disciplinare per farne una panoramica dello stato dell'arte in Italia, un confronto con analoghi temi all'estero e un bilancio di quanto è stato fatto, per ripartire, noi soci, più consapevoli, con nuovo slancio. Tutto questo alla luce dei nuovi rapporti che si stanno instaurando con le società scientifiche a noi più vicine. Il processo che ha portato a tali risultati è avvenuto tramite un censimento delle ricerche svolte, una sistematizzazione dei vari filoni di ricerca e un confronto - dialogo con altri ricercatori provenienti dall'estero. Pertanto, si è pervenuti a individuare sette """"temi"""" dominanti nelle ricerche svolte, seppur con esiti e numerosità di ricerche diverse. La struttura del volume rispecchia questa impostazione, per cui a fronte dei temi individuati, illustrati a più voci, viene aggiunto il vibrante dibattito - tavola rotonda sulle risultanze dalla giornata congressuale e sulle azioni da intraprendere nel prossimo futuro.""""" -
La lunga marcia dell'Islam politico
L'Islamismo rivendica legittimità, basandola sulla profondità della propria Storia. Al di là delle contingenze, delle effimere vicende politiche correnti, rappresenta un riferimento necessario e permanente, pur nella ricerca di soluzioni tra loro eterogenee, con tutto il suo carico di formazione del pensiero, di lotte, di scontri, di contraddizioni e conferme, di cadute e resurrezioni. L'intento dell'autore è quello di presentare i protagonisti di un filone di contropotere e rinnovamento islamico, sempre presente nella Storia dei Musulmani. Queste correnti ""anticonformiste"""" e protestatarie hanno attraversato l'intero svolgimento della Storia politica islamica, anche e soprattutto quando il potere istituzionale era o è gestito da governanti musulmani. In questo senso l'Islam politico è sempre chiamato alla mobilitazione, specie quando forze cinicamente utilitaristiche, apertamente o subdolamente antagoniste, si frappongono tra il messaggio della Rivelazione e il compimento del suo destino storico."" -
La canzone del mare-The song of the sea. Ediz. bilingue
"Il libro regala sin dal primo impatto forti e piacevoli emozioni, attraverso coloratissime immagini e profondi pensieri sul mare che riempiono immediatamente di gioia e ottimismo. Nell'immergersi in un'accurata lettura sequenziale delle pagine appare chiaro un filo conduttore attentamente meditato dall'autrice che, mentre spiega il significato di arte astratta, accompagna il lettore in quel viaggio emozionante verso la libertà che ben conosce chi ama profondamente il mare. 'Lì dove il mare diventa più scuro mi ero detto che la soluzione a tutte le contraddizioni dell'esistenza era li, in quel mare. Il mio Mediterraneo. Basta aprire la finestra e si ha tutto il mare per se. Gratis. Quando non si ha niente, avere il mare - il Mediterraneo - è molto. Come un tozzo di pane per chi ha fame'. Le parole nude, definitive, appassionate di Jean-Claude Izzo possono ben essere a commento finale all'opera di Daniela Troina Magrì. Nella sua pittura si parla di mare ma le immagini di cui è nutrita sono quelle di un mare particolare, il Mediterraneo, un luogo che è indissolubilmente Terra e Acqua, un mare fatto di tanti mari dove si affacciano popoli di Oriente e di Occidente con le loro storie che si intersecano e si intrecciano in modo inestricabile."""" (Clara Rech)" -
Gli Stati Uniti e il risorgimento d'Italia (1848-1901)
Nel corso dell'Ottocento intellettuali, politici e combattenti per la libertà considerarono il Risorgimento un momento di importante trasformazione per le sorti del liberalismo e nella costruzione dello Stato-nazione. Tra costoro spiccavano di certo cittadini e rappresentanti degli Stati Uniti d'America che videro nel Risorgimento un'ideale continuazione del percorso liberal-repubblicano avviato con la guerra d'indipendenza americana. Questo volume prende in esame gli ultimi cinquant'anni del secolo nel contesto transnazionale, quando gli Stati Uniti rivolsero alle vicende italiane un'attenzione particolare che ha pochi eguali nella storia dei rapporti tra i due paesi. A seguire gli eventi e a coinvolgersi in essi non furono solo uomini di cultura e politici radicali ma anche gli apparati del governo federale e gli stessi funzionari di stanza in Europa. Il sacrificio di tanta gente comune insieme alle gesta di Garibaldi e alle sottigliezze di Cavour, attirarono un interesse che, come scrisse un diplomatico al culmine dell'esperienza della Repubblica romana del 1849, non consentiva di 'rimanere spettatori indifferenti di fronte a una simile lotta""."" -
Il divenire dell'Europa. Idee architettoniche, creative ed artistiche per la conservazione del futuro dell'Europa. Ediz. italiana, inglese, cinese
La pubblicazione dei progetti che seguono costituisce una testimonianza degli intendimenti su esposti, oltre che un riconoscimento per quanti hanno aderito al concorso internazionale (oltre 100) e sono stati selezionati - vincitori, menzionati e altro - in quanto meritevoli di essere qui inclusi. In ultima analisi il presente volume vuole documentare la prima tappa di un percorso che, negli auspici di quanti a vario titolo hanno contribuito all'iniziativa, ne prevede altre, tutte orientate verso il Divenire dell'Europa, attore del dialogo tra le culture del mondo. -
Stefano Maderno scultore 1571 ca.-1636. I maestri, la formazione, le opere giovanili. Ediz. illustrata
La produzione giovanile dello scultore romano Stefano Maderno, che va dai primi suoi esordi all'inizio degli anni '90 del Cinquecento fino alla Santa Cecilia per l'omonima basilica romana (1600 ca.), costituisce un capitolo finora totalmente negletto dagli studi storico-artistici. Questo contributo si propone di riconsiderare in toto tale fase dell'attività del maestro con l'intento di evidenziarne i debiti nei confronti di una delle botteghe di scultura più attive ed operose a Roma alla fine Cinquecento, quella a cui capo fu lo scultore fiammingo Nicolò Piper d'Arras. Tale revisione si è avvalsa di un'indagine sistematica delle fonti documentarie (per lo più inedite) riguardanti i rapporti intercorsi tra il giovane apprendista Maderno e il suo maestro Nicolò Piper. Da essa emerge una realtà alquanto complessa e non priva di frizioni di carattere professionale tra i due, di cui precedentemente non si era a conoscenza. Per quanto riguarda invece la Santa Cecilia, finora erroneamente considerata la prima opera del Maderno, essa viene presentata sotto una nuova veste interpretativa che la vede non più come fedele immagine del corpo della santa martire ritrovato sotto l'altare della chiesa di Santa Cecilia in Trastevere il 20 ottobre 1599 da parte del cardinale Paolo Sfondrati, bensí come il risultato di una personalissima rielaborazione dell'artista di un motivo figurativo d'ispirazione antiquariale impiegato in ambito raffaellesco. -
Addizione museale. La crescita dei musei nell'espansione del loro ruolo
Sandro Ranellucci, Docente di Restauro Architettonico nella Facoltà di Architettura dell'Università Gabriele D'Annunzio, ha insegnato continuativamente Museografia lungo il corso degli ultimi decenni, sia in costante contatto con l'esperienza di Franco Minissi, sia successivamente in autonomia. Un insegnamento che è perdurato nel Corso di Museografia e Museologia nell'Università Internazionale dell'Arte di Firenze, a partire dall'incarico iniziale da Carlo Ludovico Ragghianti. Per numerosi anni è stato Docente incaricato di Allestimento e Museografia nell'Università La Sapienza, nonché nelle Scuole di Specializzazione postuniversitaria, e poi nei Corsi di Architettura d'interni della medesima Facoltà d'Architettura. È stato altresí incaricato dell'insegnamento di Museografia nell'Università di Viana do Castelo, in Portogallo. Ha tra l'altro realizzato l'Allestimento della Casa Museo Signorini Corsi, e quello del Museo Archeologico nel Complesso conventuale di S. Maria dei Raccomandati, in L'Aquila. Ha curato la sistemazione di numerose case galleria per conto di collezionisti in Italia, nonché il restauro e gli interni di edifici storici in Italia nonché di un grattacielo d'impronta neogotica nella zona centrale di Manhattan. -
La rinascita dell'uomo di Aldo Ciabatti. Catalogo della mostra (23 novembre-8 dicembre 2013). Ediz. illustrata
La pittura di Aldo Ciabatti nasce dalla materia amalgamata, sedimentata, bruciata, fusa, che attraverso stratificazioni e velature cerca di riprodurre il miracolo della creazione, trasmettendo all'osservatore forti emozioni. Nelle sue visioni l'artista vuole rappresentare la danza cosmica, lo spazio-tempo, dove l'astrazione diventa l'esplosione di una stella o la nascita di un nuovo universo. Tutto esplode ed è luce! Le sue opere non trovano conferma con il vero, però come dice Sant'Agostino: 'le cose vere periscono e si distruggono, solo la verità rimane perché è immortale'. Aldo Ciabatti fa vivere la spiritualità cosmica seguendo 'un cieco e irresistibile impeto'. -
Forme a venire. La città in estensione nel territorio campano. Ediz. italiana e inglese
La città in estensione è la premessa concettuale di una ricerca che ha mirato a definire strategie per la valorizzazione del territorio della città diffusa, individuando metodi di lettura relazionale, come layering di sistemi geografici, infrastrutturali, insediativi, agricoli. La ricerca si è occupata di due aree: la prima è individuata dalla corona dei centri minori disposti sui rilievi montuosi del Vallo di Diano (SA); la seconda è una pianura priva di limiti orografici a nord-ovest dei Campi Flegrei (NA). In entrambi i casi si impone l'idea della forma come mezzo piuttosto che come fine. Un canovaccio: una disciplina regolativa per una forma a venire non predeterminata ma aperta a costellazioni di senso.