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Foujita. Un artista e le sue vite
Un personaggio incomparabile si aggira per le strade di Parigi, l'eccentricità dei suoi abiti e la trasgressività dei suoi comportamenti attirano immediatamente l'attenzione. Ma l'aspetto bizzarro non deve trarre in inganno. Tsuguharu Foujita (1886-1968) è uno dei più apprezzati e ricercati pittori degli anni '20. L'atteggiamento anticonformista, istrionico e seduttivo non esaurisce il carattere eclettico della sua identità, composita e singolare come la sua personalissima sintesi creativa tra Oriente e Occidente. Grinta, determinazione, tenacia, estro creativo, volontà di affermazione, studio appassionato sono la chiave del suo successo artistico che si espande dall'Europa all'America. Ma chi era davvero Foujita? Il narcisista o l'empatico, l'ascetico o l'edonista, il religioso o il laico? Questo testo, saldamente ancorato ai dati biografici, indaga le varie personalità di un artista dall'io potente, dotato di uno sguardo pittorico profondo e rivoluzionario, che di volta in volta richiama alla nostra mente la maieutica di Socrate, la filosofia orientale, le teorie psicanalitiche. Una vita in bilico tra eccessi e originalità, ma con un unico ideale: raggiungere la bellezza che sola può condurre alla verità. -
Eduard Winklhofer. Cosa oltre noi abitava questa casa. Ediz. italiana e tedesca
Con il titolo ""Cosa oltre noi abitava questa casa"""" estratto a memoria dai versi di Marina Ivanovna Cvetaeva, Eduard Winklhofer ha costruito a Cassino uno dei capitoli più efficaci della sua poetica narrazione visiva. Le opere d'arte che Winklhofer ha composto polifonicamente in uno spazio reso epico recano indizi sulle più acute urgenze che si ergono davanti al nostro pensiero. Se il frangente temporale in cui l'opera di Winklhofer si manifesta è quello delle ore più drammatiche e cariche di presagi inquietanti, sensibilmente il suo lavoro non lo elude ma lo attraversa consapevolmente, fornendo emblematiche immagini capaci di suscitare scosse contro l'indifferenza. I segni e le forme depositate da Winklhofer dischiudono uno spazio qualificato a superare ogni assenza di passione. Viene spontaneo immaginare che ciò avvenga nell'animo di Winklhofer in cui risuona indimenticato il verso di Hölderlin «...dichterisch wohnet der Mensch...» (poeticamente abita l'uomo)."" -
Roma mia bella. Te vojo bene. Poesie romanesche e...
«Ho dato alle stampe er mi' ottavo libro de poesie romanesche e so' morto soddisfatto pecche' in verità me so' liberato da un peso, scrive un libro de poesie nun è semplice, pecche' nun è un argomento sortanto, ma è 'na storia pe' ogni poesia, che ti affascina, che te da' er piacer della ricerca, ma te stanca. Quanno scrivi te ricordi dei familiari, degli amichi, degli amori che se ne so' annati, allora sei contento, ma anche addolorato, po' penzi che questa è la vita, che accussi' deve anna', e te tranquillizzi. Me vojo augura' che le poesie piacciono agli amichi, che li fa' diverti', che alla fine ponno di', ma quest'omo ando' le pija ste storie, mamma mia che fantasia.» -
L'idea incisa. La «Strage degli Innocenti» di Raffaello nella matrice di Marcantonio Raimondi dei Musei Civici di Pavia. Storia e restauro
I Musei Civici di Pavia conservano da circa due secoli la matrice in rame incisa a bulino da Marcantonio Raimondi raffigurante la Strage degli innocenti, un manufatto preziosissimo e poco noto. Si tratta di un'invenzione di Raffaello, che, nel secondo decennio del Cinquecento, aveva messo a sistema un'idea geniale già sperimentata da artisti come Albrecht Dürer e Andrea Mantegna, ovvero far incidere e così trasmettere tramite la stampa, in molteplici esemplari, le proprie ‘idee' o ‘invenzioni'. A pochi decenni di distanza, Giorgio Vasari nelle ""Vite"""" celebrava la rivoluzionaria portata di quella intuizione, portando ad esempio, tra le altre, proprio questa raffigurazione, che dovette riscuotere fin da subito un grande successo editoriale se venne addirittura diffusa in due versioni, distinte tra loro per la presenza di un alberello, detto, nel linguaggio specialistico, ‘felcetta', visibile nella lastra pavese, assente nell'altra. Le due lastre subirono numerose tirature, come testimoniano le impressioni impoverite e quasi ‘fantasma' che si conservano oggi in molte collezioni. All'inizio dell'Ottocento della matrice ‘senza felcetta' si persero le tracce, mentre l'altra entrò nella collezione del marchese Luigi Malaspina di Sannazzaro nel 1820, per poi passare successivamente a far parte dei Musei Civici di Pavia. Lì rimase custodita e protetta - anche se sappiamo che il marchese ne dovette tirare qualche impressione e, a giudicare dal foro praticato in alto al centro, ipotizziamo che la lastra fu probabilmente anche esposta."" -
Zero avanti Cristo
Zero avanti Cristo. E dopo Cristo? Ecco, per passare all'attualità, nel 2019 una vita avventurosa, che si rivela sotto il segno dell'anomia e dell'incomunicabilità: uomini e donne in agitazione cercano sollievo nella bohème, sia essa festosa o più spesso penitenziale e disfattista. Amici, amanti, musica, poesia, Roma, Parigi, lavoro, infortuni, alcool, droghe, tutto, nel bene nel male, nutre un potente ma cieco desiderio di ritrovata normalità. Fatta di che cosa? Tra digiuni e orge, dolori ed ebbrezze, angosce e incantesimi, il bilancio della giornata si chiude immancabilmente in passivo. Ciò non toglie, eccezionalmente, una riserva intatta di innocenza, ridotta a quel barlume insopprimibile di dignità, che spinge verso un isolamento, dove tutto può succedere: anche lo scatto verso una religiosità feconda, evenemenziale, alla quale si addice il racconto arioso di una conversione senza infingimenti pietistici e senza forzature apologetiche. A raccontarla il movimento sotterraneo del miracolo desta l'eco più duratura nell'inviolabile silenzio di un Battistero, accorpato ad una Basilica romana, dove il battesimo ricevuto dall'artista francese imprime più marcato e solenne il sigillo dell'«ordine eterno di Dio». -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2023). Vol. 1
In questo numero: I problemi della democrazia e del lavoro sociale in una condizione di guerra; Francesco Tibursi, Introduzione. Parte I: Democrazia, guerra e divisione del lavoro sociale secondo John Dewey. John Dewey, Forza, violenza e diritto; Forza e coercizione; Coscienza e costrizione; Il culto dell'irrazionalità; Una riflessione sul dopoguerra; La forza e gli ideali; Il nostro dilemma nazionale. Parte II: Democrazia e pluralismo. Horace M. Kallen, La democrazia di fronte al Melting Pot. Parte III: La democrazia come forma sociale. Sidney Hook, I presupposti filosofici della democrazia; La filosofia della democrazia come filosofia della storia; Sturziana; Luigi Frudà, Luigi Sturzo testimone attivo di profetica attualità. Una sintesi su base biografica; Note; Andrea Procaccini, Le misure di Probation dopo la riforma Cartabia: buone, ma complicate intenzioni; Una proposta; Luca Diotallevi, La possibilità di una ""quarta sociologia della religione italiana"""" (seconda parte)."" -
Daimonion. Deus comparatio illiteratus est. Paradosso dell'hare5. Ego sum messia. Sic et semper. Eugenologia
Il Daimon di Socrate è l'espressione massima della cultura occidentale in essere oggetto, non certo classico soggettivo in ente-innaturale (ontologia) come io o non essere, ma come tale-naturale (talologia) quantistico in quanto non io o essere, è in sintesi nel ti esti (cos'è) come gnothi seathoun (conosci te stesso) dell'oracolo di Delphi sempre nel contesto dell'essenza di ciò che è e del ciò che non è, del monismo dell'essere (realtà unica) o del tertium non datur (terzo escluso) della scuola di Elea, ergo Daimon è l'antimaschera sociale, dell'apparenza come opinione relativa per la realtà come verità assoluta. -
La memoria d'Italia. L'Archivio centrale dello Stato e le carte della Nazione
L'Archivio centrale dello Stato, erede dell'Archivio del Regno nato dopo la proclamazione di Roma capitale e dotato di dignità autonoma solo nel 1953 quando la legge lo emancipò dall'Archivio di Stato di Roma, assegnandogli la denominazione attuale, rappresenta la massima istituzione archivistica del Paese, depositaria della memoria documentaria d'Italia dall'Unità ad oggi. Se ne percorrono la sua storia dalle origini, le iniziative scientifiche e di valorizzazione intraprese, le problematiche organizzative e gestionali, la difficoltà nel trovare una sede, fino ai nostri giorni, tracciando anche le sfide e le prospettive che ancora lo attendono. -
Francesco Schettini. Soprintendente in Puglia, Basilicata, Calabria ed Emilia La biografia, le attività archeologiche, i restauri architettonici, la tutela delle città storiche e del paesaggio, g...
In questo volume sono illustrate la biografia di Francesco Schettini, le opere che realizzò da libero professionista e le attività che svolse come soprintendente ai monumenti della Puglia, della Lucania, della Calabria e dell'Emilia dal 1935 al 1972, mettendo sempre in relazione tutte le analisi, i commenti, le interpretazioni ed i giudizi espressi con i contesti ideali, culturali, normativi, organizzativi, sociali ed economici dei diversi periodi storici in cui il protagonista di questo libro si trovò ad operare. Architetto, urbanista, designer, studioso dell'archeologia e della storia dell'arte, pubblicista ed abilissimo nel disegno a mano libera, che considerò il suo primario strumento di espressione artistica Schettini fu, nel secolo scorso, un protagonista di assoluta centralità, nella tutela e valorizzazione dei Beni di interesse storico ed artistico, non solo per il primario ruolo istituzionale che svolse per trentasette anni, in quattro Regioni italiane ricche di storia e di arte, ma anche per la sua versatilità ed il non comune senso artistico, che gli consentirono di svolgere un enorme lavoro e di cimentarsi in discipline e canali espressivi diversi. Fu autore di numerosi disegni a mano libera e progettò il Piano Regolatore Generale del Comune di Turi, due chiese, nuovi edifici pubblici e privati, cappelle gentilizie, piccoli monumenti funerari ed oggetti di vario genere. Diresse cinque importanti campagne di scavi archeologici, partecipò ad una missione internazionale in Giordania e restaurò novantadue monumenti, portando molti di loro ad assumere nuove configurazioni artistiche. Svolse una quotidiana attività di tutela dell'integrità dei centri storici e dei singoli monumenti, imponendo espropri e vincoli, impedendo demolizioni e nuove edificazioni e suggerendo soluzioni di minore impatto ambientale, urbanistico ed architettonico e studiò, durante ogni restauro i monumenti, confutando in qualche caso, consolidate convinzioni storiografiche e formulando nuove ipotesi, in merito alle loro origini ed alle vicende costruttive attraverso le quali si sono composti nei secoli. -
Inventario lessicale. Le parole della giustizia riparativa
Questo è sí un libro ma anche uno strumento, che può diventare un fedele compagno per interpretare e capire l'importanza di un fenomeno culturale, prima ancora che giuridico, il quale contrassegna la storia degli ultimi cinquant'anni: quello della giustizia riparativa. Un movimento di pensiero, un approccio, un paradigma, un modello teorico-pratico, un insieme di metodi di gestione dei conflitti ma anche una modalità per prevenire i conflitti, per dare empowerment alle vittime e alle comunità, per esplorare possibilità e ristabilire relazioni giuste, ma anche una 'way of life', come ha sostenuto da ultimo Howard Zehr, 'padre' indiscusso della giustizia riparativa: tutto questo è o può essere la giustizia riparativa. -
Bernini, il Salvatore e la Sindone
1665, al culmine della sua fama di sommo ritrattista di Re, Papi, e personaggi i più vari, mentre realizzava in Francia il busto del Re Sole, probabilmente Bernini fu colpito dall'idea di fare il ritratto impossibile: quello del Re dei Re. E di riprenderlo dalla Sindone. 2016, una fotografa e umanista, specializzata in foto di opere d'arte, scopre con stupore (e verifica) che il Salvatore di Bernini è ripreso dal volto dell'Uomo della Sindone tanto da esservi sovrapponibile, e che ha una quantità di espressioni impensabili in un marmo. Da questa scoperta parte una ricerca durata tre anni su ‘lo svolgimento dei fatti che aveva portato il Bernini a ritrarre Gesù secondo i lineamenti impressi, non si sa come, su un antico, misterioso lenzuolo funebre, che ai tempi dello scultore era considerato la più sacra delle reliquie della cristianità. -
Armando Trovajoli. Una leggenda in musica. Catalogo della mostra (Roma, 11 marzo-14 maggio 2023)
“Nelle numerose narrazioni espositive dedicate al saper fare bene italiano che il nostro gruppo porta avanti da anni, l’incontro con il maestro, in occasione del decennale della scomparsa, è stato davvero emozionante. Una carriera eclettica che nel corso dei decenni ha avuto declinazioni diverse spaziando da Bach al Jazz, dalle commedie musicali al grande cinema, dalla canzone ai concerti classici, consegnando alla memoria collettiva capolavori senza tempo, uno per tutti Roma “Nun fa’ la stupida stasera”, il celebre brano di Rugantino. Per quasi ottant’anni, fin dalla prima giovinezza, il maestro ha attraversato i generi, le mode e gli stili mantenendo la sua cifra inconfondibile, il suo impegno, la sua passione profonda per la musica. Con questa ricca esposizione siamo consapevoli di consegnare alla collettività il patrimonio artistico e morale di Armando Trovajoli guidati momento per momento nella preparazione/realizzazione del progetto dall’amore meraviglioso di Mariapaola, moglie del maestro, con l’obiettivo di farlo conoscere ai giovani che nel musicista potranno vedere un esempio immortale di talento, impegno, coerenza e passione.""""|Libri"" -
L'Università Israelitica di Roma e Rav Moshè Israel Hazan. Un rapporto difficile (1847-1853)
Dichiara Samuele Alatri: ""Senza tema di censura, si può sostenere che qualsivoglia Rabbino Primario, o Gran Rabbino, per quanto venerabile sotto ogni aspetto, è da riguardarsi soltanto quale Dottore della Santa Legge, quale professore di Teologia"""". È in quel """"soltanto"""" e """"professore di Teologia"""" che si nasconde un cambiamento epocale, ove il Rav, una volta perno della vita comunitaria e detentore di influenza anche giuridica e coercitiva sui membri della Comunità quale alto Giudice e conoscitore della Legge, viene relegato a ruolo subalterno di Professore di Ebraismo, dotto, ma non più capace di imporre le proprie decisioni, poiché il potere è passato ai Consigli laici, spesso senza alcuna conoscenza di Torà. L'incontro-scontro tra Rav Hazan da un lato e la figura di Samuele Alatri dall'altro incarna esattamente questo passaggio cruciale."" -
Giulio Paolini. A come Accademia
Catalogo della mostra aperta a Roma presso l'Accademia Nazionale di San Luca, Palazzo Carpegna dal 19 aprile al 15 luglio 2023. È questa l'occasione che Giulio Paolini attendeva per esprimere - tra le pareti cariche di Storia dell'Accademia Nazionale di San Luca - alcune considerazioni che altrove non avrebbero trovato accoglienza adeguata. Questo volume presenta una ricca documentazione fotografica delle opere dell'artista esposte nelle sale di Palazzo Carpegna. Quando con Paolini si è pensato a come impostare il catalogo in occasione della mostra, è stato scelto di seguire un sistema di ricerca e una struttura simili a quelli adottati nella pubblicazione che accompagnava la sua esposizione personale tenutasi presso la Fondazione Prada a Milano nel 2003. Il presente volume prosegue idealmente quell'analisi che si basava sullo studio, in ordine cronologico, delle mostre personali e collettive realizzate dall'artista dall'inizio della sua attività fino all'anno 1972. -
Disegnare idee immagini. Ediz. italiana e inglese (2022). Vol. 65
Editoriale di Mario Docci, Carlo Bianchini Breaking News Editorial by Mario Docci, Carlo Bianchini Breaking News Mario Trimarchi Disegnare serve a capire meglio le cose Drawing helps us understand things better Maria Teresa Bartoli Un disegno che aspettava di essere decifrato: la tavoletta di Euclide-Bramante nella Scuola di Atene A drawing waiting to be deciphered: Euclid-Bramante's tablet in the School of Athens Alessandra Avella, Pasquale Argenziano, Alice Palmieri Il Tumulo Campana nella necropoli di Cerveteri: itinerari di un rilevamento archeologico e appunti per una strategia di valorizzazione culturale The Campana Tumulus in the necropolis in Cerveteri: itineraries of an archaeological survey and notes for a cultural enhancement strategy Rossella Salerno Testo scritto, immaginazione, forme di rappresentazione. Tecniche grafico-narrative per il progetto Written text, imagination, forms of representation. Graphic-narrative design techniques Giulia Pellegri, Sara Eriche, Michela Scaglione, Martina Castaldi, Francesca Salvetti Il disegno della città: via XX Settembre a Genova. Innovazione tecnologica e pluristilismo Drawing the city: Via XX Settembre in Genoa. Technological innovation and multiple styles Andrea Rolando, Alessandro Scandiffio Leggere, interpretare, configurare i paesaggi complessi. Disegnare mappe, schemi e schizzi nel territorio tra Torino e Milano Interpreting, understanding and configuring complex landscapes. Drawing maps, diagrams and sketches in the area between Turin and Milan Adriana Caldarone, Tommaso Empler, Alexandra Fusinetti Valorizzare i paesaggi di guerra. Un Virtual Historic Environment per il patrimonio elbano della Seconda guerra mondiale Enhancing war landscapes. A Virtual Historic Environment for Elba's Second World War heritage Antonino Saggio, Gaetano De Francesco La Cattedrale del 1943 di Giuseppe Terragni. Studi e ricostruzione del progetto The Cathedral designed in 1943 by Giuseppe Terragni. Studies and reconstruction of the Project. -
Pagine letterarie in TV. Rosso veneziano e Un anno di scuola
Il libro analizza uno sceneggiato e un film per la tv degli anni Settanta, visti come esempi paradigmatici della televisione impegnata di quel periodo. Si tratta di un’opera firmata da Marco Leto e di un’altra di cui fu autore Franco Giraldi. -
Sacro Cuore di Gesù. Vol. 1: Origine e sviluppo storico del culto e della devozione
Se nel corso di lunghi secoli del cristianesimo molte devozioni cattoliche hanno conosciuto un notevole impulso, mai nessuna ha avuto tuttavia uno sviluppo paragonabile a quella al Sacro Cuore di Gesù, la cui base teologica, già radicata nell'età patristica e poi ripresa e sviluppata ulteriormente dai grandi autori spirituali a partire dal tardo Medioevo, ha trovato una sua più chiara definizione con le manifestazioni seicentesche del Sacro Cuore di cui è stata testimone nel monastero borgognone di Paray-le-Monial la santa monaca visitandina Margherita Maria Alacoque (1647-1690), avendo esse introdotto delle novità cultuali e devozionali destinate ad affermarsi tra gli aspetti più specifici e intimi nella vita della Chiesa. È infatti innegabile che questa forma di pietà, anche a motivo della sua peculiare caratteristica di ""rimedio provvidenziale"""" contro i mali che affliggono il mondo moderno, emersa negli scritti della santa visitandina, si sia progressivamente manifestata anche come elemento portante nel progetto ecclesiale di conquista cristiana della società. Un'attenta analisi della diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù, dopo l'impulso iniziale che essa ha avuto nel suo paese d'origine, la Francia, ed essere poi uscita oltre le sue frontiere, risulta pertanto indispensabile anche per mettere a fuoco le fasi più significative del confronto sempre più acceso di entrambi i poli entro i quali si è sviluppato l'intricato rapporto tra religione e politica che ha segnato il passaggio dall'età moderna a quella contemporanea, essendosi infatti inserita nel mezzo di un vero e proprio terreno di confronto tra due modi di vivere il proprio tempo, ovvero tra una """"religione del cuore"""", da intendersi come espressione dei sentimenti e delle credenze religiose collettive, e dunque come fenomeno di reazione ad un esteso processo di secolarizzazione caratterizzato dalla progressiva autonomizzazione delle istituzioni politico-sociali e della vita culturale dal controllo e dall'influenza della religione e della Chiesa, e una """"politica della Ragione"""", istanza della cultura moderna dei Lumi che ha contribuito alla formazione della mentalità di una parte consistente della società europea, modellando anche la vita civile dei paesi attraversati dal discorso politico degli Stati. Questo volume, che ripercorre gli sviluppi storici del culto e della devozione al Sacro Cuore di Gesù, dai primi accenni ch'essa ha avuto con i grandi autori cristiani fino alle manifestazioni seicentesche di Paray-le-Monial, rappresenta il primo di una nuova collana pensata appositamente dalla Gangemi Editore per offrire ulteriori riflessioni e approfondimenti su questo tema, e intende rivolgersi ad un pubblico ampio, dai cultori di scienze storiche a quanti si interessano di spiritualità cristiana, specialmente a """"tutti coloro che cercano il passato per (provare a) riorientare un confuso presente""""."" -
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Federculture per i dipendenti delle Imprese della Cultura, del Turismo, dello Sport e del Tempo Libero
Le Parti firmatarie del presente contratto collettivo nazionale di lavoro (qui di seguito il ""CCNL""""), individuano nel settore della cultura, dei servizi per la cultura, del turismo, dello sport, del tempo libero, della formazione (qui di seguito, il """"Settore""""), gestiti in modo imprenditoriale da Aziende, Imprese, Società, Istituzioni ed Enti che aderiscono a Federculture, uno strumento qualificante, non solo per la crescita culturale, sociale e civile ma anche per lo sviluppo economico del Paese. In particolare, la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, di cui è ricco l'intero territorio, attraverso strumenti di promozione e gestione adeguati alle nuove esigenze economiche e sociali, può favorire il riequilibrio tra Nord e Sud e tra aree territoriali che presentano diversi livelli di sviluppo ed occupazione. Le Parti dichiarano, quindi, che il presente CCNL tende a favorire l'obiettivo degli Enti e delle Imprese di garantire migliori livelli di offerta dei servizi culturali, turistici, sportivi e, in generale, del tempo libero in termini di estensione delle attività, qualità, accessibilità, sicurezza, adeguatezza dei costi rispetto alle prestazioni. La definizione di uno specifico CCNL per il personale dipendente del Settore rappresenta, dunque, uno dei fattori determinanti per una più ottimale gestione dei beni e dei servizi dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, privatizzati o dati in concessione nonché dei Privati, nei settori di rilevanza prevalentemente sociale, ma che tuttavia devono rispondere ad obiettivi di efficienza, qualità ed economicità."" -
Fogli volanti. Girovagando nella memoria
Scriveva Georg Christoph Lichtenberg nel 1773 in ""Osservazioni e Pensieri"""" N°286: Quando si prende in mano un libro come questo si prova un certo non so che, un senso di riposo, come un voluttuoso rilassamento in tutte le fibre, simile alla sensazione che si ha quando dopo una partita a scacchi si inizia a giocare al gioco dell'oca. Non ci potete far nulla se non l'avete provato. Sarei felice se questo si potesse pensare per """"Fogli Volanti"""", una raccolta di ricordi, di esperienze e persone incontrate, e spesso amate, in una vita. Non tutte rose, ovviamente, molte spine accettate stoicamente, ma nel contratto """"Vita"""" c'era scritto, piccolo piccolo come fanno le Assicurazioni, Non garantiamo la felicità... Comunque quella che ho avuto mi basta."" -
Case a catalogo. Temi, progetti e prototipi italiani (1932-1962)
La produzione di case unifamiliari basate sull'assemblaggio a secco di componenti prefabbricati vive in Italia sviluppi fondamentali nel periodo che va dalla Fiera Campionaria di Milano del 1932 alla Prima Mostra della Prefabbricazione del 1962, contribuendo alla transizione dalla costruzione tradizionale a quella industrializzata grazie a un'esperienza di nicchia, forgiatasi tra sperimentazione autarchica, ricostruzione postbellica e trasformazioni indotte dal boom economico. Le analisi fin qui svolte sull'argomento hanno interessato i casi maggiori, la produzione delle aziende e dei progettisti più noti; è invece ancora parziale la ricomposizione del fenomeno nel quadro delle pratiche costruttive italiane del Novecento. Questo volume, sulla base dei materiali d'archivio di progettisti, produttori e committenti, propone la lettura del tema della casa prefabbricata all'italiana alla luce della cornice nazionale e degli influssi esteri, approfondendo tre stagioni chiave della vicenda: le costruzioni smontabili per le colonie in Africa Orientale; le case d'emergenza per la ricostruzione; le case vacanze negli anni del boom economico. Emerge così, in uno scenario di prove di industrializzazione, una via italiana alla piccola casa prefabbricata che avanza sulle tracce di una mass-customization ante litteram, culturalmente accreditata dai progettisti, e tecnicamente assecondata da un tessuto produttivo artigianale pronto a traghettare la sua produzione verso un regime di protoindustrializzazione, validato da brevetti e da prototipi ispirati talvolta dall'ideologia funzionalista della cellula abitativa, più spesso dal pragmatismo imprenditoriale della vendita a catalogo di soluzioni flessibili.