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Storie di ville e giardini. Dimore pubbliche e private nella provincia di Perugia. Vol. 2
Questo volume, il secondo di Storie di Ville e Giardini, prosegue l'affascinante viaggio iniziato nel 2008 per scoprire la storia, l'arte, i misteri dei parchi e dei giardini di alcune fra le più spettacolari e suggestive dimore storiche dell'Umbria, sapientemente e faticosamente conservate dai rispettivi proprietari nel corso dei secoli. In quest'opera, corredata di suggestive immagini a colori, viene narrata l'affascinante storia di alcune residenze private - Villa Spinola, Villa Faina, Borgo Monticelli, Sant'Angelo in Panzo e il Castello di Porchiano - e di alcuni tra i beni patrimoniali più prestigiosi appartenenti alla Provincia di Perugia - Parco Ranghiasci Brancaleoni, Villa Fidelia, Villa Redenta e il Castello di Isola Polvese definiti i 'gioielli' dell'ente e precedentemente illustrati nel volume edito dalla Provincia di Perugia nel 2003. -
Il mio Enzo Biagi. Come l'ho visto, conosciuto, intervistato
"Era il Mennea del nostro giornalismo, tant'è che gli rimproveravano di scrivere troppo. Il lavoro non gli dava tregua e lui, da par suo, tregua non chiedeva e non voleva. [...] I suoi libri il pubblico li beveva d'un fiato, come bicchieri di Soave. E soavemente li tracannava anche chi era astemio (o già ubriaco). Era chiaro che Biagi avrebbe smesso di scrivere soltanto quando il pubblico avrebbe smesso di bere, cioè di leggere. [...] Trattava un capo di governo come avrebbe trattato un operaio, e trattava l'operaio come avrebbe trattato un capo di governo. [...] Celebre, era fra i più celebrati giornalisti italiani, eppure pareva non accorgersi della propria importanza. Ed era timido, timidissimo. Non di rado l'ho visto arrossire, impacciarsi, imbarazzarsi. [...] Aveva sempre l'aria del fanciullo meravigliato per il fatto che ci si rivolgesse a lui con la considerazione che normalmente si riserba a persone autorevoli. [...] La sua modestia mi ha sempre fatto sorgere un dubbio: forse Enzo Biagi non sapeva di essere Enzo Biagi. E un giorno gliel'ho detto: 'Credo che lei, Enzo Biagi, non sappia di essere Enzo Biagi: possibile che nessuno ancora gliel'abbia detto?' Ridemmo di cuore davanti a una tazzina di caffè 'macchiato'."""" Tony Golia" -
Parole vissute
La poetessa prende per mano il lettore come per invitarlo ad un dialogo. E sono molte le metafore che, di volta in volta, riconducono l'atto di scrivere al vivere, a quella intimità di cui ci parlano i versi in un tono autentico e sempre con un taglio essenziale. L'autrice si dona al lettore, un lettore che non disdegni la semplicità, anzi che sappia apprezzarne il valore sempre attuale. (dall'Introduzione di Sauro Albisani) -
Lo mal d'umore
Leggere ""Lo Mal d'Umore"""" vuol dire svegliarsi bruscamente dal sonno abituale indotto dalla nenia ininterrotta di usurate parole senza costo, vuoi dire sentire fame e sete soltanto di digiuno, vuol dire tuffarsi in uno stagno di marmo nero non prima di aver attaccato come zavorra alla propria anima il macigno /coraggio perché possa arrivare 'leggera' fino al (pro) fondo, vuol dire credersi spettatori - dal sorriso ebete - dell'oscena messa in scena del Teatrino quotidiano, salvo a scoprire sconcertati che proprio noi siamo i protagonisti di quella Farsa. Durante la lettura di """"Lo Mal d'Umore"""" più volte ho dovuto arrestarmi, distogliendo lo sguardo dal foglio, troppo forte l'emozione, tanto stupore, tanto peso, tanto dolore. Ma non si può rinunciare alla bellezza. Anche quando la bellezza racconta qualcosa di terribile: l'ala della morte, sospesa su di noi, che getta ombra sulla nostra speranza; una nuvola molesta che si fa beffa del nostro desiderio di sole; una macchia che contamina la nostra immacolata voglia di vivere. Sublima il dolore l'arte. Esorcizza la morte la bellezza. Dopo Calogero, in senso cronologico, la Calabria ha in Stancati un poeta di respiro nazionale e non solo."" -
Amaramente
La violenza sia fisica che psicologica sulle donne, sui bambini, sui deboli si insinua strisciante nella nostra realtà quotidiana, e spesso non siamo in grado di riconoscerla o non abbiamo il coraggio di denunciarla. L'autrice leva un grido contro ogni tipo di violenza: del sacerdote contro la donna divorziata, che viene esclusa dalla comunità religiosa; della guerra terribile che ha sconvolto il mondo sessantanni fa; del branco di adolescenti che si scaglia contro una coetanea inerme; del padre che abbandona la famiglia per seguire la sua illusione di giovinezza; dei governi che manipolano interi popoli; del piacere fine a se stesso che annulla la capacità di provare sentimenti. -
Gli enigmi della sfinge
La storia della Sfinge è stata tramandata alla cultura occidentale dalle pagine della letteratura greca e latina. Mitografi e poeti hanno scritto che era un monstrum, una creatura spaventosa, con un volto di fanciulla, ""aveva un volto di bellezza divina, ma le sue zampe e il suo petto erano di leone""""; """"fanciulla che striscia, vola e cammina [...] è una donna alata se la guardi di fronte, nel mezzo è una belva fremente; dietro è un serpente attorcigliato"""". La sua figura impressionante si accompagnava ad un comportamento altrettanto terrificante; Diodoro Siculo scrive: """"la bestia biforme proponeva a tutti un enigma, ma l'enigma era difficile da risolvere e molti [...] erano stati uccisi da lei"""". L'iconografia di questa creatura ci giunge tuttavia dall'Egitto: la gigantesca statua della piana di Gizah, il colosso, rappresenta il tipo maschile della Sfinge, ma nel corso di scavi archeologici attorno alla piramide del faraone Gedefra è emersa una statua di sfinge femminile, più antica del colosso di Gizah. In questo saggio l'autrice ripercorre le origini della leggenda su questa creatura analizzando le divinità dell'Egitto e l'importanza che esse hanno avuto per quella civiltà; poi passa ad esaminarla dal punto di vista della civiltà greca, in cui essa si è mescolata ai miti autoctoni, come a esempio quello di Edipo. La ricerca è esauriente e narrata con stile appassionato che tiene alta l'attenzione del lettore nella riscoperta di un mito senza tempo."" -
Elle come...
"Elle come..."""" opera prima, non è altro che un viaggio nell'universo femminile dove con precise pennellate delinea nove ritratti in cui si ritrova a essere protagonista o comprimaria o, ancora, biografa di donne con le quali è venuta in contatto durante il suo percorso formativo." -
All'ombra della croce del sud
Un giovane neuropsichiatra dell'università di Ancona vive un grave momento di crisi nella sua vita personale, che si riflette anche in quella professionale. È sempre stato un medico entusiasta del proprio lavoro, che ha svolto per la maggior parte in Sud Africa per un'associazione no profit. Nel meraviglioso paese africano ha conosciuto Rebecca, sua moglie, che lo ha lasciato di recente, ma il motivo della separazione non viene inizialmente rivelato. Dopo terribili momenti di sbandamento, conosce casualmente Matilde, una vivace diciassettenne, e sua madre Nora, che vivono in un bellissimo casolare nella campagna marchigiana. Decide di trasferirsi da loro per un po' di tempo, e qui, a contatto con la natura, comincia a riscoprire le cose semplici della vita, e riesce a confessare il proprio immenso dolore. Grazie a Manfred, un amico dello Zimbabwe, si convince a tornare in Africa, perché quello è il suo mondo, e lì riuscirà forse anche a ritrovare la serenità. -
Fammi volare
Lo scorrere della vita delle persone si scontra sempre con avvenimenti che ne condizionano o a volte addirittura ne sconvolgono il regolare procedere. In Fammi volare l'Autore ci racconta il percorso interiore di un uomo che passando attraverso momenti drammatici continua a porsi domande, senza ad ogni costo attendere risposte, e a ricercare se stesso nel rapporto con gli altri e la natura. Alla ricerca di una felicità intesa come modo di vivere che contempli il rispetto ma soprattutto l'amore verso chi ci circonda. E non è forse solo l'amore l'unico elemento che l'essere umano conosce per provare a volare? -
Il mito, il genio, il cuore. Saggi di comunicazione culturale e turistica
La comunicazione è un qualcosa di antico come il mondo: da quella rupestre a quella che oggi corre sul Web il filo rosso rimane sempre lo stesso. Cambiano i mezzi, è evidente, ma il risultato è il medesimo. Cosa accade quando volgiamo l'attenzione ad una particolare forma di comunicazione come quella operata da un'intera regione, in questo caso l'Umbria, che veicola la sua immagine attraverso alcuni prodotti culturali? A questa particolare quanto intrigante domanda l'autore ha cercato di dare una sua personale risposta con i due saggi che costituiscono il presente volume ""Il mito, il genio, il cuore"""" dedicati al 'mito' di Pietro Vannucci, il Perugino, al 'genio' di uno dei più grandi artisti del Novecento, l'umbro Alberto Burri e al 'cuore' dello slogan che identifica il valore culturale e turistico dell'intera regione dell'Umbria."" -
L' ultimo «liberal». Alla ricerca del cambiamento tra un secolo e l'altro
Il volume raccoglie gli articoli pubblicati da Enrico Micheli, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e ministro dei Lavori Pubblici, in numerosi quotidiani italiani e che coprono un arco di quasi quarant'anni. Si tratta di un interessante excursus nella politica del nostro paese: dagli anni dell'entusiasmo giovanile dell'autore, si passa agli anni ambigui della prima 'svolta a sinistra'; il rapimento di Aldo Moro e la fine del partito 'aperto'; il tramonto della prima repubblica e la lunga transizione tra Prodi e Berlusconi, fino al precario equilibrio bipolare. -
Ancora Angelica. Sguardi sulla Cina
Una Cina diversa emerge da questi racconti di viaggio, una ""terra di mezzo"""" che stupisce per ricchezza culturale e squisita ospitalità. L'Autore va al di là dei luoghi comuni che permeano le nostre conoscenze su una terra così distante e ci racconta con semplicità e sincerità alcuni episodi che lo hanno profondamente colpito: Xian, con la sua meravigliosa moschea divenuta simbolo di tolleranza culturale e i suoi meravigliosi Guerrieri di Terracotta; Pechino città immensa, modernissima e incredibile. Pier Luigi Neri, con la sua esperienza, ci parla della forza dell'arte e della cultura e ci fa capire come queste riescano a rendere anche le civiltà più distanti così incredibilmente vicine. """"Ho visto la Cina millenaria, colta e civile, antica e moderna: una grande lezione, una grande emozione. La porterò nel cuore""""."" -
Per mettere radici
Una donna decide di cercare ""altro"""", capisce di aver bisogno di un punto fermo, di terra, di """"metter su radici"""". Allora sceglie di andare a vivere in un piccolo paesino di campagna dell'Umbria, per ritrovarsi, per cercare una vita fatta di """"valori diversi, mete diverse"""", per trovare """"nella solitudine la capacità di accettare gli altri"""". Un mondo in cui l'amicizia e i rapporti personali contano ancora, un mondo """"solido"""", legato a cose certe come lo scorrere delle stagioni e in cui è necessario adattarsi al ritmo della natura. E questa donna, con coraggio, sceglie di essere """"contadina"""", di mettersi in gioco con passione, per avvicinarsi il più possibile a se stessa."" -
El amor brujo
Il romanzo narra in forma fantastica e trasognata gli episodi salienti della vita di Federico Garcìa Lorca raccontati da una giovane donna che ne fu segretamente innamorata. È una sorta di diario intimo, in cui si ripercorrono i momenti della nascita di un amore, della vita quotidiana di Garcìa Lorca, ritmata dalle parole del poeta andaluso, dai suoi versi pieni di suggestioni lontane. -
Un mondo senza oggetti
"Un mondo senza oggetti"""" si è classificato al primo posto per la sezione Poesia nella edizione 2009 del Premio letterario Città di Castello. Marco Sette, attraverso questa raccolta di poesie, ripercorre la quotidianità di un rapporto amoroso, le piccole liti, le discussioni, la passione e la sensualità di una coppia di oggi." -
A cosa serve il mare. Trilogia dei punti cardinali
Opera corale che abbraccia un secolo di storia e si dirama in molte direzioni seguendo i punti cardinali. Al Sud è lo scorrere del tempo attraverso quattro generazioni di donne. Al Nord è l'esperienza diretta e indiretta del vivere in un luogo perfetto e sentirsene estranei. Dall'Ovest all'Est è lo sguardo che si allarga sul mondo, valicando confini e pregiudizi. È il libro dell'Altrove, dell'estraneamento e della nostalgia, il libro del mare, rifugio, frontiera e tomba allo stesso tempo, il libro della pluralità dei linguaggi: aulico nei testi storici, realistico in quelli d'impegno sociale, onirico in quelli ambientati in paesi lontani; l'effetto di questo incrociarsi di stili è di grande eleganza. Pur frammentato in vari racconti, il romanzo ha un unico filo conduttore: la figura impalpabile di Agata, che entra ed esce dalla narrazione, talvolta protagonista, talvolta solo testimone degli avvenimenti. -
Fulgenzio
Il protagonista di quest'opera è il prete di un paesino nell'immediato dopoguerra. L'autore ci presenta questa figura così istituzionale, a maggior ragione per quell'epoca, descrivendocela sotto una prospettiva diversa da quella a cui siamo stati abituati: le sue amicizie, la sua famiglia, le sue abitudini radicate nel tempo ma anche le sue passioni e i suoi dubbi. Insomma don Fulgenzio uomo con tutte le sue debolezze e, perché no, le sue paure. Ne viene fuori un ritratto dipinto con tocco delicato e colori morbidi ma senza mai rinunciare a trattare temi anche estremamente profondi che riguardano non solo la vita di un piccolo parroco di campagna ma in qualche modo un po' tutte le nostre coscienze. -
La mer
Ambientato tra l'Umbria, Parigi, Venezia, New York, Londra, ""La mer"""" è il racconto di una rinascita. Roberto è un giovane giornalista che si occupa di cinema, ma sta vivendo un momento di delusione sentimentale. Dopo la rottura con la donna della sua vita, va a trovare la madre a Venezia, dove avrà importanti rivelazioni che lo aiuteranno a ripensare il suo presente. A New York conosce poi Sandra, una ragazza inglese con la quale pensa di poter costruire un rapporto sincero... Ma si tratta solo di una breve illusione. Nel suo peregrinare per l'Europa conosce altre persone, con situazioni molto diverse dalla sua, che tuttavia lo fanno riflettere molto e gli fanno comprendere che si può sempre ricominciare, anche quando sembra di aver perduto tutto."" -
Ricordare non basta
Un medico volontario in Africa e un'infermiera che si scopre pittrice. Una scrittrice e un regista. Dalla separazione di due coppie, quattro voci: emozioni e ricordi che si intrecciano in contrappunto a raccontare l'attesa e il cambiamento, la vita e la morte. Tutti, alla fine, giungono alla stessa conclusione: ricordare non basta, bisogna vivere. -
Protiro
La passione per la donna amata, l'amore che dura nel tempo, suggestioni dell'antica Grecia, ma anche ricordi familiari, della madre, dell'infanzia, oltre a riflessioni sulla natura umana e sul nostro mondo attuale: la sensibilità di Buffi spazia tra varie tematiche, tutte trattate con tocco lieve ma che segna indelebilmente il lettore.