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Francesco Bonaventura Vitale e i rogazionisti nel Mezzogiorno d'Italia
Tra i molti apostoli dei poveri, che la recente storiografia va riscoprendo e valorizzando, è ormai consacrata la fama di Annibale Maria Di Francia fondatore dei Rogazionisti e delle Figlie del Divino Zelo - che è stato canonizzato il 16 maggio 2004 da Giovanni Paolo Il. La vita spesa dal Di Francia a favore dei poveri e dell'infanzia abbandonata, così numerosa nell'Italia postunitaria e dopo le due guerre mondiali, ha avuto un coprotagonista che questo volume mette adesso in luce, il canonico Francesco Bonaventura Vitale (Messina, 1866-1950), che fu suo primo successore nella guida dei Rogazionisti; fu con il suo impulso che questi fiorirono in Sicilia e in Puglia, espandendosi poi nel resto d'Italia e nel mondo. -
La guerra di Troilo. Novembre 1947: l'occupazione della Prefettura di Milano, ultima trincea della Resistenza
Il 27 novembre del 1947 il prefetto di Milano Ettore Troilo, comandante partigiano, succeduto nel gennaio del 1946 a Riccardo Lombardi, fu rimosso dal suo incarico dal ministro degli Interni Mario Scelba. Per protesta contro la sua destituzione, all'alba del giorno successivo migliaia di partigiani ed operai occuparono la Prefettura. Scelba ordinò al comandante del presidio militare di Milano, generale Capizzi, di assumere i poteri ""e se necessario usare le armi"""": in pratica, decretò lo stato di assedio. Il libro ricostruisce, con una serie di documenti inediti i retroscena della vicenda, che per un giorno e una notte tenne l'Italia con il fiato sospeso."" -
La competitività dell'Unione Europea dopo Lisbona
Il Consiglio europeo di primavera, dopo aver analizzato i primi cinque anni della ""Strategia di Lisbona"""", ha rinnovato l'impegno politico di quindici capi di Stato e di governo, adesso accompagnati dai nuovi dieci colleghi. La questione della competitività, come le altre politiche comunitarie istituite fin dal Trattato di Roma, ha alimentato una percezione di unitarietà politico-decisionale soprattutto legata alle materie economiche. L'impatto che l'introduzione della moneta unica ha avuto sui mercati mondiali e sulla quotidianità di milioni di cittadini e imprese ne è, forse, la prova più evidente,"" -
La storia del movimento sindacale nella società italiana. Vent'anni di dibattiti e di storiografia
Il volume raccoglie gli interventi degli studiosi che in un recente convegno promosso dall'Università LUMSA di Roma e dall'Università degli Studi di Perugia hanno riavviato un dibattito sul significato della storia del movimento sindacale per la comprensione delle dinamiche della società italiana. I caratteri del ripensamento avvenuto nella storiografia degli ultimi vent'anni e le sue prospettive sono affrontati nei saggi dedicati al ruolo della storia del movimento sindacale nella storia contemporanea, nella storia della trasformazione del lavoro, nella storia del movimento operaio e nella storia delle relazioni internazionali. L'attenzione di alcuni interventi si è concentrata, sotto diverse prospettive, sul profilo della discussione storiografica delle dinamiche di continuità e rotture nella storia del sindacalismo italiano. La rilevanza dell'evoluzione della recente storiografia sindacale nella cultura della società italiana, infine, è oggetto dei contributi dedicati al recente dibattito pubblico nelle riviste, all'atteggiamento della stampa quotidiana e dei media e alla formazione dell'identità degli stessi soggetti sociali. -
La nazione in rosso. Socialismo, comunismo e «questione nazionale»: 1889-1953
Il volume si pone come obiettivo quello di ricostruire le modalità attraverso le quali il socialismo e poi il comunismo, sin dalle loro origini, si sono posti nei riguardi della ""questione nazionale"""". In esso vengono accantonate le semplicistiche teorie che vedono il comunismo intrinsecamente antinazionalista in favore di una visione maggiormente dinamica, meno monolitica. La curatrice Marina Cattaruzza è docente di Storia Contemporanea all'Università di Berna."" -
Aldo Turchiaro. Animali di ariamareterra 1966-2005. Antologica. Catalogo della mostra (Reggio Calabria, 23 aprile-23 maggio 2005) Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie alcune tra le più significative opere di Aldo Turchiaro, pittore immaginifico e visionario che, attraverso la sua inconfondibile cifra stilistica, è riuscito a imporsi all'attenzione di un vasto pubblico internazionale. L'esposizione delle opere è accompagnata dalle poesie della poetessa brasiliana, candidata al premio Nobel, Màrcia Theóphilo. -
Jacques Maritain: la politica della saggezza
I saggi raccolti in questo volume, opera di noti teologi, politologi, filosofi e storici, mirano ad approfondire la conoscenza del pensiero di Jacques Maritain. Tra i temi trattati è posta particolare attenzione all'impegno civile di Maritain e alla validità della sua lezione riguardo alla mondializzazione di cui egli aveva intravisto l'imminenza già alla fine degli anni '40. Vincent Aucante è docente di filosofia all'Università Gregoriana. Ha svolto studi e ricerche sul pensiero cartesiano e sul personalismo tedesco. Roberto Papini è segretario generale dell'Istituto Internazionale Jacques Maritain. -
Il diritto dei proprietari. Una concezione liberale della giustizia
Cos'è la libertà se non la facoltà di disporre dei titoli legittimamente detenuti? Se ciò è vero, e se è vero che tale libertà è stata finora all'origine della creatività del mercato, è dunque altrettanto vero che solo una rigorosa protezione dei diritti individuali può porre le basi per lo sviluppo dell'economia e della società. Henri Lepage è uno dei più noti economisti francesi. Ha pubblicato diversi saggi tradotti in molte lingue. Murray N. Rothbard è stato tra i maggiori interpreti della teoria libertaria. Il volume contiene un'introduzione di Carlo Lottieri. -
Mamachiana per chi vuol divertirsi
"Di famiglia patrizia, dei marchesi di Casabona, Salvatore Spiriti nacque a Cosenza il 12 novembre del 1712 e lì venne a morte, dopo una vita intensa e proficua, il 28 marzo del 1776. Come è tradizione della gioventù agiata, studia giurisprudenza a Napoli. A Cosenza rimette in cammino l'Accademia cosentina che aveva perso nella sua secolare storia parecchio smalto. I Borboni lo buttano in carcere a Lipari per il sospetto di simpatie verso il governo austriaco, ma è ben presto rilasciato per l'intervento di un suo zio, Francesco Antonio Cavalcanti. Questo precedente penale non gli ostacola la carriera. Né impedisce a Filippo V (Versailles 1683 - Madrid 1746), re di Spagna, di attribuire il titolo di marchese a Salvatore Spiriti, che si veniva distinguendo nella battaglia giusnaturalista. Fu consigliere del supremo magistrato del commercio e quindi giudice della Gran corte della vicaria. Varia e composita è l'attività intellettuale di Salvatore Spiriti la cui testa, comunque, è girata sulla cultura della sua terra e sui problemi del Regno di Napoli. Nel campo delle umane lettere esordisce all'età di 16 anni con il poema """"Il Giosuè"""", rimasto inedito. Scrive assai più tardi, quando ormai aveva 64 anni, il canto genetliaco, """"Per l'avventuroso nascimento di S.A.S. Filippo Antonio di Borbone Principe reale delle Due Sicilie"""", che appare in appendice a """"Memorie degli scrittori cosentini"""" (Napoli 1750). Traduce e commenta l'""""Alcone, o sia del governo dei cani di caccia"""" (Napoli 1756) di Girolamo Fracastoro (Verona ca. 1478 - Incaffi, Verona, 1553). E ancora: il """"De machina electrica"""" (Napoli 1760), le """"Osservazioni sulla Carta di Roma, con cui si derogano gli editti del Duca di Parma, colla giunta delle provvidenze pubbliche da varie Corti di Europa su tale dipendenza"""" (Venezia 1768)."""" (Dall'Introduzione di Pasquino Crupi)" -
Pausania
"Francesco Saverio Salfi è intellettuale di rilievo nella cultura calabrese, italiana ed europea. Il suo nome si ritrova nei saggi critici di Umberto Bosco, Gaetano Cingari, Benedetto Croce, Giovanni Getto, Franco Crispini, Bonaventura Zumbini: per non citare che solo alcuni dei nomi risonanti degli studiosi che si sono interessati dell'intera vita e della vita di studi di Francesco Saverio Salfi. Nacque a Cosenza il 1° gennaio 1759. I genitori, Giuseppe A. Salfi e Angela Turano, affidano Francesco Saverio alla vedova Ursula Tavernise, che si prenderà cura della sua educazione e della sua formazione culturale. Entra giovanissimo in seminario. Ha dapprima come maestri il sacerdote Branca e il canonico Giovanni Potestio, poi Francesco Saverio Gagliardi. Entra, giovane ancora, a far parte dell'Accademia dei Pescatori Cratilidi dove soffia un'aria nuova contro l'ammuffita cultura degli ambienti cattolici e clericali di Cosenza."""" (Dall'Introduzione di Pasquino Crupi)" -
L' acropoli (2005). Vol. 3
Questo numero della rivista bimestrale di politica e varia cultura diretta da Giuseppe Galasso presenta articoli di: Adolfo Battaglia, Luigi Compagna, Piero Craveri, Biagio de Giovanni, Giuseppe Galasso, Maurizio Griffo, Rodolfo Nicolaus, Dario Ippolito, Laura Barletta, Vincenzo Pinto. -
Carteggio (1891-1948). Vol. 4
Il volume raccoglie il carteggio tenuto da Sturzo con la sorella gemella Emanuela. Il carattere familiare delle lettere consente al lettore di approfondire la vicenda biografica di Luigi Sturzo mediante la conoscenza di aspetti meno noti e insoliti. Vittorio De Marco è docente di Storia contemporanea presso l'Università del Molise. -
Democrazia e sicurezza. L'istituzione parlamentare e le sfide del nuovo scenario internazionale
Consigliere parlamentare della Camera dei Deputati, Antonio Casu presenta in questo volume la tesi secondo la quale la sicurezza non deve né essere intesa come un contropotere interno, né come un freno inibitore del sistema democratico, ma come il presupposto imprescindibile per l'autoconservazione della democrazia. -
Individuo e comunità nella filosofia politica di G. W. Leibniz
La filosofia politica di Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716) possiede una forte valenza critica nei confronti del contrattualismo moderno, con particolare riferimento a Hobbes: in polemica con la reductio ad unum operata da quest'ultimo, lo scopo consiste nel valorizzare l'elemento della pluralità. L'attraversamento dei testi politici leibniziani fa emergere l'estrema rilevanza dei concetti di bene comune e giustizia, che si articolano in una molteplicità di situazioni e contesti sociali, risultando irriducibili ad un meccanismo formale di legittimazione. -
Benedetto Croce. Il liberalismo come concezione della vita
Benedetto Croce fu l'ideatore di una personale visione del liberalismo, un liberalismo ""senza teoria"""" che corrisponde a una concezione generale del mondo e della vita. La mancanza di un sistema teorico unitario tuttavia non rappresenta un impoverimento del liberalismo crociano ma il presupposto necessario per consentire ad esso di ergersi come un'etica che possa sorreggere le azioni degli individui."" -
Le Miracoli de la biata Virgine Maria. Un Mariale del secolo XV
"Le Miracoli de la biata Virgine Maria"""" è un incunabolo stampato a Cosenza alla fine del Quattrocento, di cui viene presentata un'edizione critica corredata da un commento storico-filologico e linguistico. Quest'opera, una raccolta anonima di miracoli mariani, presumibilmente di provenienza cisterciense, è da considerarsi un unicum, non esistendone altre copie o modelli di riferimento. Innegabile è la sua portata storica, sia per quanto concerne lo studio sulla diffusione del genere letterario mariano, con le connesse valenze sociali e culturali, sia per gli altri spunti desumibili dal testo. Di grande interesse e il polimorfismo che caratterizza questo mariale, dato dalla compresenza di latinismi, di normalizzazioni dovute all'influsso della già consolidata tradizione letteraria italiana, ma soprattutto da storpiature gergali dei nomi propri e da contaminazioni dialettali di stampo calabrese e siciliano, che costituiscono il patrimonio linguistico di quest'opera. La sua attribuzione alla bottega tipografica di Ottaviano Salomonio di Manfredonia, accresce il numero delle opere ascritte ad una delle prime stamperie operanti in Calabria e nel Mezzogiorno." -
Banca finanza e industria in Italia. In una corrispondenza tra Bonaldo Stringher e Giuseppe Toeplitz (1919-1930)
Questa ricerca ha avuto lo scopo di ""leggere"""" tra le carte inedite, custodite presso gli Archivi della Banca Commerciale Italiana e della Banca d'italia, i rapporti epistolari intercorsi, nel periodo 1919-1930, tra Bonaldo Stringher, Governatore della Banca d'italia, e Giuseppe Toeplitz, Amministratore delegato della Banca Commerciale Italiana, riguardanti alcune vicende economiche e finanziarie che caratterizzarono la storia economica di quegli anni detti anni della instabilità economica. Gli argomenti trattati nella corrispondenza offrono un'ampia visione delle vicende tumultuose che interessarono le grandi imprese industriali e bancarie con importanti riflessi sul piano politico."" -
Relativismo, nichilismo, individualismo. Fisiologia o patologia dell'Europa?
Se nell'individualismo si insiste a vedere la resa al basso istinto dell'egoismo, il relativismo e il nichilismo sarebbero addirittura il cancro dell'Occidente. Le accuse, dunque, sono delle più gravi. Ma sono esse anche sostenibili e ben fondate? Individualismo si oppone ad altruismo o piuttosto al collettivismo? E non è nei gorghi della teoria e della pratica del collettivismo che vennero e vengono travolte libertà, dignità e responsabilità delle singole persone? Se, poi, con relativismo si intende la constatazione empirica di un pluralismo di concezioni etiche che sfidano la nostra libertà e la nostra responsabilità, questo relativismo è la fisiologia o la patologia dell'Occidente? Su questi interrogativi vertono le considerazioni dell'autore. -
La stampa del Ventennio. Strutture e trasformazioni nello stato totalitario
Il volume ricostruisce criticamente la storia della stampa durante il ventennio fascista. La stampa fascista non fu, come si crede comunemente, un fenomeno monolitico strumentale al regime. Anzi, sostiene l'autore, le gerarchie fasciste non solo non riuscirono mai a dar vita a un giornalismo schiettamente fascista, ma non riuscirono nemmeno ad eliminare ogni forma di dissenso nei riguardi del regime, espressa attraverso la carta stampata. Mauro Forno, ricercatore presso il Dipartimento di storia dell'Università di Torino, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del fascismo e della Chiesa in Italia. -
La pedagogia di Giuseppe Isnardi. L'apostolato di un educatore nella Calabria del primo Novecento
Giuseppe Isnardi, nonostante la sua azione in favore delle classi subalterne, prima quale direttore regionale e poi, dopo la rinuncia alle deleghe, quale consulente didattico dell'Associazione Nazionale per gli Interventi del Mezzogiorno d'Italia, è ancora oggi conosciuto solo come geografo, quasi un epigono di quei viaggiatori che avevano percorso nei secoli passati la Calabria, più che un vero e proprio educatore. La sua pedagogia è stata sempre completamente ignorata. Solo oggi per essere stato scoperto quale intellettuale organico al riscatto sociale del Meridione grazie all'azione dell'istruzione, inizia ad essere collocato nell'ambito delle più ampie problematiche della storia della scuola calabrese. Il volume vuole rappresentare un contributo alla conoscenza di Giuseppe Isnardi educatore, pedagogista, uomo di scuola e, fra l'altro, contribuire a superare tanti errori su di lui, non ultimo quello di considerarlo solo un replicante di Giuseppe Lombardo Radice, il grande pedagogista ed educatore della scuola serena, con cui si è incontrata, come è noto, tutta la pedagogia dei primi decenni del Novecento.