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Il teatro degli specchi
In questa sua ultima opera Monaldo Svampa affronta per la prima volta un testo unico, in sé medesimo completo ed esaustivo, che romanzo non si potrebbe definire, rappresentando piuttosto la narrazione della crescita interiore simbolicamente e oniricamente espressa del proprio personaggio protagonista. -
A proposito del Business Plan. Fra ragione e sentimento, fra smentite e conferme, prelude a nuove imprese
Saggio di carattere economico sul valore del Business Plan, sulle criticità della fase di start up e sulla possibilità di un approccio diverso alla valutazione e al monitoraggio di un progetto di investimento imprenditoriale. Non si tratta di un manuale per la redazione di un Business Plan, non si propongono ricette, ma si entra nel merito delle logiche e delle dinamiche anche emozionali che conducono un imprenditore ad assumere decisioni impegnative, valorizzando l'originalità e recuperando una complessità del progettare e del fare impresa che spesso vengono trascurate. Il volume, inoltre, avverte sulle criticità che il management deve riconoscere e affrontare per superare con successo la fase di start up. In questo modo il volume si rivolge anche a imprenditori e manager di p.m.i. già operative che potranno così utilizzare gli strumenti di pianificazione e controllo, già adottati nelle loro aziende, con più efficacia e originalità, senza necessariamente intervenire sulla loro strutturazione per integrare nuove e diverse funzionalità. Il volume si rivolge, quindi, a un pubblico eterogeneo (anche amministratori pubblici, business angel, formatori) e offre spunti di riflessione anche per immaginare rapporti fra impresa e pubblica amministrazione che siano più efficaci e coerenti con gli obiettivi di entrambi. -
Siamo inciampati nel vento
"Wearenow intheyear nineteensixtynine"""" è il """"refrain"""" che uscendo nella notte dalla radiolina a pile di un Marco adolescente si è impressa per sempre nella sua memoria. Marco appartiene ai cosiddetti """"Boomers"""", la generazione figlia del boom economico del Dopoguerra. Il forte vento che la spinge nasce dal bisogno enorme di cambiare il mondo dopo le immani tragedie della prima metà del '900. Ma è un vento insidioso, in cui è persino possibile inciampare, perché i grandi ideali di pace e libertà e la ricerca del benessere sociale trascendono ben presto in un consumismo smodato e ossessivo che logora i rapporti e mina gli equilibri sociali e naturali. La voce di Marco ripercorre il viaggio della vita in questo quadro, raccontando le cento storie che l'hanno attraversata. Ma, ben conscio che per andare avanti occorra costruire un sogno sempre nuovo, egli fa delle emozioni il filo conduttore della sua ricerca, scoprendo un po' alla volta che la potente e libera vitalità del sogno ci appartiene forse ancora più dell'altra vita, quella che viviamo tutti i giorni e che chiamiamo vera. I due mondi sono indissolubili: senza la capacità di sognare non sapremmo vivere." -
Versi e variazioni (di variazioni)
Con ""Versi e variazioni (di variazioni)"""", la voce poetica di Sergio Armaroli ri-crea il proprio archivio (di nuovo: """"il Catalogo!"""") ri-unendo in un unico testo due precedenti raccolte riunite in una, ora ri-scritta apportando alcune modifiche minime; eludendo al contempo l'eccedente e il non-necessario. Una ri-scrittura, per trasparenza, dopo anni di ri-letture nella paralisi del canto, incantatorio, del verso. La poesia è qui perdita di memoria, vertigine e suono. Questi versi nascono come """"variazioni"""" di un modello inconscio di scrittura e di forma, negli anni di formazione, ad infinitum verso il silenzio della pagina."" -
Indomato amor
Un giovane italo-americano, agguerrito promotore finanziario di successo, stupisce il mondo economico americano perché tratta di economia moderna ed eros con la visone etica di Eraclito e Platone. Alex è convinto che l'unico buon impiego della ricchezza, ottenuta con onestà, sia destinato alla cultura e alla bellezza in tutte le declinazioni. Riferendosi a Platone ritiene Eros la forza vitale che muove il pensiero e vivifica l'universo umano che, dall'era arcaica - attraverso la polis della antica Grecia e poi la imperitum lex romana - approda all'arte, alla bellezza, all'eros sempre con ""indomato amor""""."" -
Le avventure di Pinocchio. Ediz. illustrata
Questa edizione, che riprende quella originale del 1902 di R. Bemporad & figlio di Firenze, narra le avventure del burattino di Collodi ed è arricchita dalle illustrazioni di Antonio Montanaro (Monti), già collaboratore con la Disney. -
Mascarpone e altre storie. Rime smascherate in tempi di Coronavirus
«L'accasamento da quarantenati per il Coronavirus ci ha fatto riscoprire la necessità e la bellezza di raccontarci storie, soprattutto quando è sera - e i figli le esigono - per addormentarsi con un pensiero felice. E nel centenario di Rodari il pensiero non può non andare alle sue ""Favole al telefono"""". Si racconta in rima, perciò. Comparse anzitutto a puntate quotidiane sulle testate che fanno capo al network di """"Merateonline"""" (LC), queste filastrocche vengono ora regalate a tutti i bambini, piccoli o cresciuti che siano. C'è sullo sfondo Rodari, ma chi vorrà vi troverà anche Shakespeare e l'atto III dell'Amleto, quando con Polonio osserva la forma delle nuvole, e Trilussa, nella filastrocca della tartaruga, e qualche altro poeta che non è bello svelare. Soprattutto vi (ri)troverà sé stesso bambino, che è il poeta più bravo che ciascuno di noi abbia mai incontrato.» Età di lettura: da 5 anni."" -
Interferenze
La poesia di Adriano Zuccatti respira il ritmo della vita, una vita spesso difficile, fatta di piccoli segni che si incrociano in apparente casualità, illuminata a tratti da lampi di amore, amicizia e fede. Una poesia ermetica, quasi sospesa, che affonda le radici nelle piccole vicende quotidiane, scandita da un ritmo dilatato, occasionalmente interrotto da uno squarcio graffiante e ironico. Crea trame, intrecci, interferenze. -
Tra ciliegi e robot
"Tra ciliegi e robot"""" è un frastuono di immagini che interrogano il vissuto. Articolata in tre momenti, corrispondenti a tre sezioni di poesie, la raccolta si fa narrazione di un'evoluzione esistenziale e artistica. Tre gesti irriducibili e primordiali - rispettivamente Battito, Fuga, Respiro - fanno da sfondo a una poesia sincopata, fotografica e al contempo conoscitiva. È all'interno delle odissee, delle metamorfosi e degli scenari moderni descritti che prende fiocamente luce una possibilità di resistenza al quotidiano oltraggio del reale." -
È dolce naufragare nella gioia
Generalmente, il significato di gioia appartiene ai sentimenti propri dell'essere umano, in quanto espressione di desiderio e di piacere in una prospettiva tipicamente e prettamente immanente. Ne consegue che la figura umana risulta essere caratterizzata dai connotati di fragilità e di debolezza d'animo. In opposizione emerge allora una visione pauperistica in cui lo stesso uomo e la stessa donna possono esaltare il sentimento della gioia, ovvero, di una ""vita giocosa anche su questa terra"""" in conformità ai principi dati a loro da Dio."" -
La solitudine delle stelle
Attraverso l'utilizzo di flashback, lettere, pagine di diario, ricordi che affiorano all'improvviso, il romanzo, che potremmo definire ""familiare"""" e """"sentimentale"""", presenta accortezze letterarie che riescono a mantenere sempre vivo l'interesse del lettore. «Colpisce al cuore la scrittura di Liliana Scipilliti, per l'autenticità dei sentimenti raccontati con candore e senza filtri. Le storie narrate potrebbero appartenere a ognuno di noi, gli stati d'animo descritti con emozione pura ci coinvolgono profondamente; fin dalle prime pagine vorremmo subito rendere giustizia a chi ha subìto un torto, o abbracciare chi si è prodigato per accoglierlo senza riserve» (dalla Prefazione di Daniela Orlando)."" -
The jumper
Il capitano della Guardia Forestale, Céline, indaga su una serie di incidenti mortali che si verificano sulle montagne della Valle d'Aosta. -
Tra memoria e immaginazione
"Tra memoria e immaginazione. Racconti in rima"""" è il viaggio dell'autore nel flusso dei lontani ricordi dell'infanzia e della giovinezza - di una civiltà contadina - dove albergano donne, uomini, situazioni, luoghi di un territorio: il Cilento, le """"Langhe del sud"""" - come qualcuno le ha definite - del suo paese, Prignano. L'autore, al culmine della propria esperienza di vita, si volge indietro e, con sguardo nostalgico e a tratti divertito, recupera immagini ancora vive nella memoria, bozzetti, quadri di una realtà, di una umanità che rischiano di svanire, perdersi, per l'oblio generato dal tempo nel suo divenire. Si racconta e ci racconta storie con la spontaneità di un lessico diretto, comico, ironico, caricaturale, che gli è familiare, non estraneo ad alcuni filoni della tradizione poetica realistica popolare, dove il vernacolo, con la sua naturale vitalità, mostra la forza del proprio verismo espressivo. Il dialetto è patrimonio linguistico da proteggere, avverte l'autore nella poesia """"Non si deve modernare"""", la madre lingua capace di penetrare ed eternare la realtà del mondo da cui veniamo; ricchezza che va difesa, valorizzata, divulgata, insieme al tesoro di esperienze che in essa vive, sostrato della storia personale e familiare di ciascuno di noi. Stagioni della vita, ma anche stagioni dell'anima: """"Il contadino che parla il suo dialetto è padrone di tutta la sua realtà"""" scriveva Pier Paolo Pasolini." -
Vibrazioni di un jukebox
«Al tramonto di un giorno primaverile del 2020 ho iniziato a scrivere il mio quarto libro di poesie, ""Vibrazioni di un jukebox"""". Era la stagione durante la quale cercavo di """"ripartire"""", pensavo al giorno successivo, per vedere una lunga strada familiare, un pacco di giornali racchiuso da una sottile corda, alla base di un'edicola. Un giorno sono entrato in un bar locale dove c'era un vecchio e bellissimo jukebox. Intorno alle sei del mattino uscivo da casa per ascoltare il canto degli uccelli insieme a un brano musicale, fonte d'ispirazione: """"The Glass Prison"""", del gruppo musicale progressive metal Dream Theater.»"" -
La principessa col cane
A Cava Azzurra, una località turistica balneare, arriva Edoardo, giovane commissario di Polizia dal passato piuttosto travagliato. Qui, tra incombenze di routine e i suoi ricordi, assai dolorosi, che non lo abbandonano mai, si imbatte nell'unico caso che desta veramente la sua attenzione e gli concede una pausa dai propri incessanti pensieri: la scomparsa di una giovane donna residente a Cava Azzurra, Viola Quintavalle. Edoardo e Viola sono due persone all'apparenza completamente diverse, ma con molto, forse troppo, in comune. Cercando Viola, Edoardo farà un viaggio anche dentro sé stesso, provando a combattere, di fronte a quel mare scuro e inquietante, i propri fantasmi. Viola, così libera e indipendente, così ricca di sorprese, sparita nel nulla insieme al suo fedele cane Iago, porterà il giovane commissario vicino, vicinissimo a una realtà che mai avrebbe potuto immaginare. Nella vita nulla accade per caso, Edoardo e Viola non si incontreranno mai, eppure un segreto li legherà, indissolubilmente, per sempre. -
Il tempo delle more. Geografia dell'infanzia
"Non ho da difendere questo libro così profondamente personale perché è praticamente indifendibile. Alla base dei miei motivi non vi è alcuna intenzione lamentevole né un segreto rifiuto della cultura contadina della mia epoca. Ai contadini non interessavano i motivi di una azione bensì le corrispondenti conseguenze. In famiglia nessuno brillava come indagatore, ognuno badava all'evidenza evitando le spiegazioni. Io stesso sono ridotto così. Non avevo alcun bisogno di scrivere questo romanzo che non tratta un tema né in senso narrativo né come manifestazione della vita di allora. L'idea di elaborare ricordi per catturare il lettore riguarda semmai solo le circostanze superficiali della messa in scena. È un tentativo di svelare la profonda intimità della campagna del Delta Polesano e gli influssi che hanno contribuito a formare la mia esistenza. Per quanto sia stato genuino e fedele ai fatti mi sento, a lavoro compiuto, rimasto addietro, smarrito in un mondo di altri valori. Posso dire di aver realmente provato il bisogno di indagare la mia infanzia, le sensazioni di allora e l'atteggiamento mentale. Il mio modo di sentire deve essersi formato proprio in quel periodo senza rendermene conto. Il Delta del Po enorme si è offerto di sua spontanea volontà. Una terra magica creata da Dio e ricreata dagli uomini, un luogo per nulla indifferente al sorriso e ai rimproveri del cielo, una distesa magnifica divoratrice della luce del sole. Conteneva tutto ciò che serviva per situarvi qualsiasi storia, perfino la mia, una profondità sufficiente per tante passioni, una ricchezza bastevole perfino per la mia messa in scena e tanti soprusi quanti occorrevano a far tribolare Deltani e Polesani. Irresistibilmente quel luogo divenne lo sfondo delle mie visitazioni sperimentali. Varie prospettive senza fine mi si spalancarono davanti. Fortunatamente le figure principali sorsero e crebbero popolando lo sfondo indicandomi la via giusta. Le altre figure, direttamente o meno, confermarono il sospetto che la memoria non sopporti facilmente di essere rivisitata troppo a fondo e tutto il resto ha avvalorato la necessità di farlo per davvero. Non ho avuto dubbi sulla realtà dei fatti, è bastato liberarli dall'oblio in cui erano sommersi e proteggerne la credibilità e lo spirito non tanto dall'elemento psicologico quanto da quello umano. Ho dovuto contrastare i miei ricordi intimi quando hanno minacciato di invadere la scena e sopraffare ogni pagina. Mi sono sentito un Enea in fuga con l'Anchise di sé stesso sulle spalle trascinato per mano dall'Ascanio che ero stato. In un angolo del Delta ho lasciato parlare l'Ascanio credendo di dialogare con l'Enea che non sono più. Si tratta di una serie di dialoghi per andare oltre il rapporto con sé stessi e non per mancanza di rispetto verso le persone coinvolte, perché i ricordi vanno messi in discussione giacché si può pensare ammissibile prospettare una rilettura più ampia, legittimata dal senno di poi, ammesso che sia presente, sempre con grande rispetto per i buoni psichiatri e per gli specialisti dell'anima. Dopo i ciclisti, i pellegrini e i marinai non è rimasto che prendermela con... -
Vincitori e vinti. Il progetto
Un appuntamento con un lungo convoglio ferroviario merci che sfreccia verso nord, un saluto del macchinista e un vortice temporale che lo rapisce riportandolo indietro nel tempo, a un incontro con un imprenditore che darà il via a tutta la storia. Emergerà il desiderio di voler realizzare un ambizioso e importante progetto nel settore energetico, la realizzazione del sogno di quando era ragazzo. Inizia così un'avventura con lotte, fatiche e strategie per raggiungere l'obiettivo comune che li vedrà coinvolti e impegnati in una corsa contro il tempo. L'incertezza sarà protagonista fino alla fine. -
Verso di noi. Tre cammini per Santiago
Una ragazza e il suo desiderio di essere libera dal dover vivere una vita preconfezionata che non sente appartenerle. Un giorno, per caso - anche se poi scoprirà che il caso non esiste - si trova a compiere il Cammino di Santiago in solitaria, un viaggio che la cambierà profondamente, insegnandole a vivere nell'intensità dell'istante presente. Il Cammino la chiamerà ancora altre due volte. Attraverso incontri, difficoltà e i magnifici paesaggi spagnoli, una giovane pellegrina è partita per mettersi in gioco, lasciando cadere a ogni passo tutte le certezze e i condizionamenti che pesavano nel suo zaino. In questo libro Chiara descrive il viaggio alla scoperta di sé, della verità di ciò che siamo, attraverso i passi di una giovane donna che ha deciso di imparare a guardare il mondo con occhi nuovi, per avvicinarsi all'essenziale. Il Cammino di Santiago insegna ad andare, ogni giorno, ""verso di noi""""."" -
Artigianato dello spirito. Appunti di shiatsu sul futon
Nella sua esperienza come operatore shiatsu ha incontrato molte persone che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco, raccontandosi con umiltà e manifestando il desiderio, sotto la sua guida, di superare sé stessi. Da ogni racconto l'autore ha raccolto molti insegnamenti, perché l'incontro è, in sé, un insegnamento. La saggezza orientale e l'esistenzialismo occidentale hanno saputo dialogare su temi universali come la felicità, la pace interiore, l'accettazione di sé stessi o l'amore maturo. Tuttavia, se questa universalità non va oltre la teoria sarebbe tutta energia dispersa. Così come l'artigiano apprende, osserva e crea, anche l'autore apprende, osserva (e ascolta) e crea qualcosa di unico con la persona che gli chiede sostegno, sopra il futon, il materasso giapponese dove si svolgono i trattamenti. -
Aiutatemi a morire. Il testamento biologico come diritto alla salute
Una illustre figura, che purtroppo ci ha lasciati, il Professor Veronesi, indicò la via per una migliore comprensione di quello che viene tuttora definito ""Testamento Biologico"""". In attesa di un perfezionamento delle leggi che ancora mancano su questo argomento, confermiamo nel libro i diritti che a tutt'oggi il malato ha nel corso della malattia. Questo come minimo contributo a una disinformazione troppo a lungo maturata. Eutanasia è un termine che viene formulato sottovoce, un passo doloroso che avviene spesso nel silenzio e che, altrettanto, attende una definizione di legge per consentire a coloro che vivono una straziante condizione di decidere in coscienza una risoluzione alla loro """"condanna di vita"""". Ultimamente la Corte dei Conti ha emesso un saggio verdetto confermando determinati casi in cui è consentita l'eutanasia. Ora si attendono leggi che confermino responsabilmente tale verdetto.""